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Il progetto dell idrovia ferrarese procede dal mare verso l interno con il lotto 2 che prevede la costruzione di due ponti e i lavori per il transito dei natanti di classe V Porti & Idrovie Luca Lanzoni L ADEGUAMENTO DEL TRATTO FINAL DI RERO-TRESIGALLO Il progetto del secondo lotto nella sua interezza ha come obiettivo principale il recupero funzionale dell Idrovia ferrarese (si veda S&A n 89) nel tratto che va dalla conca di Valpagliaro al ponte Fiscaglia per renderla agibile ai natanti della V Classe Europea. In contemporanea gli interventi previsti puntano ad una riqualificazione del territorio, incrementando la vocazione fluviale degli abitati di Tresigallo e Migliarino, e favorendo la fruizione della via d acqua e delle aree adiacenti, sia in termini di navigazione da diporto, sia in termini di piste ciclabili e aree di sosta e svago. Gli interventi di carattere idroviario previsti nella progettazione si integrano con altre opere finalizzate più specificatamente alla sicurezza idraulica e in particolare con la traversa di Fiscaglia prevista sul Po di Volano, immediatamente a valle della diramazione con l idrovia in località Fiscaglia. Il Progetto Esecutivo delle opere finanziate comprende: adeguamento alla V classe europea del tratto compreso tra la conca di Valpagliaro e Final di Rero a valle della curva fino alla progressiva 2.750 m assicurando un rettangolo di navigazione che permetta il doppio senso di navigazione; rifacimento del ponte in località Final di Rero e viabilità connessa con demolizione del ponte esistente. Il nuovo ponte sarà in acciaio ad arco a due campate avente una luce di 55 m sul canale esistente e di 80 m sul nuovo tracciato del Po di Volano a Final di Rero; realizzazione del nuovo ponte in località Ca Dondi, e della viabilità connessa. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo Figura 1 - Il ponte di Final di Rero prima dei lavori di adeguamento ponte da utilizzare anche per deviare il traffico durante i lavori di adeguamento del ponte di Final di Rero. La localizzazione del ponte risulta coerente con la futura circonvallazione di Final di Rero. La struttura del ponte sarà in acciaio; costruzione di una passerella ciclopedonale in legno per l accesso all isola; di caratteristiche tali da consentire l accesso anche a eventuali mezzi di soccorso; sistemazione a verde dell isola con la creazione di aree ciclopedonali, di piazza e aree giochi su una superficie totale di 21.000 m 2 ; realizzazione di uno scivolo di alaggio finalizzato in particolare a mezzi di soccorso. Gli interventi sulla curva di Final di Rero Il tracciato di progetto si sviluppa principalmente lungo l attuale tracciato del Po di Volano, dalla conca di Valpagliaro fino alla progressiva 2.750 m. L unica variante di tracciato significativa, rispetto alla situazione attuale, è costituita dalla rettifica della curva di Final di Rero, prevedendo una curva con un raggio non inferiore a 450 m. 2

Le sezioni tipo La sezione corrente a doppio senso di transito presenta una parte centrale, relativa al rettangolo di navigazione, con larghezza al fondo di 42 m, profondità 3,30 m ai lati e 3,50 m in mezzeria, e scarpate con pendenza 3 su 2. La quota di fondo in mezzeria è a 2,00 m s.m.m. con il pelo libero dell acqua regolato a +1,50 m s.m.m. (Sezione tipo A). Sulla base dei rilievi topobatimetrici che hanno definito la situazione attuale nel tratto in esame, sono state considerate altre due tipologie in dipendenza dalla configurazione delle sezioni esistenti: 3A 3B 3C Figura 2 - La planimetria generale degli interventi a Final di Rero La soluzione progettuale prevede la protezione delle sponde dalle sollecitazioni idrodinamiche che derivano dal passaggio dei natanti con una mantellata di pietrame di adeguata pezzatura (20-100 kg) in doppio strato, posato su un geotessile di adeguate caratteristiche; la mantellata in pietrame viene collocata sino alla sommità arginale, ad esclusione della banca a quota 1,20 m s.m.m. (con un tirante normale di 30 cm e larghezza variabile da 0,00 a 2,50 m), sulla quale è previsto materiale vegetale per favorire la colonizzazione della banca stessa. Nel tratto iniziale dell idrovia è invece prevista solamente una ricalibratura della sezione esistente così da garantire il tirante idrico di 3,5 m. In tale tratto le sponde non vengono rivestite di pietrame se non per un tratto a monte del ponte di Ca Dondi, in sponda sinistra, lato comune di Tresigallo. Le sezioni mostrano una simmetria nella sistemazione delle sponde. In realtà nello sviluppo del progetto la sistemazione della sponda potrà essere di tipo A (con protezione di sponda e banca), o di tipo A2 (senza protezione di sponda). Figure 3A, 3B e 3C - La sezioni tipo del lotto 2 dell idrovia: la sezione tipo nel tratto di idrovia a doppio senso (3A), la sezione tipo nel tratto di idrovia a doppio senso in curva (3B) e la sezione tipo nel tratto di idrovia a doppio senso con la sola ricalibratura della sezione (3C) sezione con allargamento della base in funzione delle prescrizioni per i tratti in curva, che impongono tale allargamento in funzione (inversa) del raggio di curvatura (Sezione tipo A1); sezione con semplice intervento nell adeguamento della quota del fondo dove la larghezza della via di navigazione è già sufficiente (Sezione tipo A2). Il nuovo ponte di Final di Rero L intervento in oggetto non comporta variazioni planimetriche del tracciato esistente della Provinciale Via del Mare, ma solo l adeguamento altimetrico e della sezione stradale. Particolare cura si è prestata allo studio del profilo in prossimità della zona abitata al fine di evitare la necessità di espropri o di costruzioni di opere di sostegno di notevole impegno. Il progetto è stato redatto adottando una velocità di progetto costante e pari a 60 km/h. Il ponte esistente viene demolito e sostituito con un manufatto in acciaio ad arco a due campate, avente una luce di 55,00 m sul canale esistente ed una luce di 80,00 m sul nuovo tracciato. Figura 4 - Il rendering del nuovo ponte di Final di Rero 3

Gli archi sono realizzati con profili ad I controventati, nella parte superiore, da traversi e diagonali. L impalcato, realizzato in piastra ortotropa, è sostenuto da pendini in acciaio ad alto limite di snervamento. La piastra ortotropa è formata da una lamiera di 12 mm di spessore, irrigidita da una serie di nervature longitudinali elettrosaldate e da travi trasversali. Un arco con luce di 80 m La tipologia strutturale adottata è quella di trave Langer (o arco a spinta eliminata) a via inferiore e pareti controventate superiormente. Il ponte è costituito da una campata in semplice appoggio: la luce fra gli assi degli appoggi, è di 80 m, mentre l interasse fra le pareti è di 14 m. Su ciascuna parete l arco è collegato alla trave principale attraverso 13 pendini a passo 5 m, di diametro nominale di 97. Ogni strallo è collegato mediante perni all arco attraverso un capocorda fisso ed all impalcato attraverso un capocorda regolabile che permette di ottenere i corretti valori di tesatura. L arco è costituito da una sezione a doppio T di altezza 1,50 m, con piattabanda superiore di sezione pari a 900x40 mm, piattabanda inferiore di sezione pari a 900x40 mm ed anima di sezione pari a 20 mm; l altezza in chiave è di 16 m. L arco è interamente realizzato in officina in conci che verranno saldati tra loro a piena penetrazione in cantiere e collegati al concio di incastro arco-trave. All appoggio la spinta orizzontale degli archi viene contrastata da travi a sezione a doppio T (altezza 1,50 m, superiore di sezione pari a 800x40 mm, piattabanda inferiore di sezione pari a 800x40 mm ed anima di sezione pari a 20 mm) che fungono da tirante. L impalcato in acciaio (che contribuisce anch esso a contrastare la spinta orizzontale degli archi) è costituito da una lastra ortotropa con lamiera di spessore di 12 mm e nervature longitudinali chiuse trapezoidali di spessore 8 mm. La lamiera è inoltre irrigidita trasversalmente da travi trasversali a T ad essa saldate, poste ad interasse di 2,5 m. Un arco con luce di 55 m Su ciascuna parete l arco è collegato alla trave principale attraverso nove pendini a passo 5 m, di diametro nominale di 97. Ogni strallo è collegato mediante perni all arco attraverso un capocorda fisso ed all impalcato attraverso un capocorda regolabile che permette di ottenere i corretti valori di tesatura. L arco è costituito da una sezione a doppio T di altezza 1,20 m, con piattabanda superiore di sezione pari a 700x40 mm, piattabanda inferiore di sezione pari a 700x40 mm ed anima di sezione pari a 20 mm; l altezza in chiave è di 10 m. L arco è interamente realizzato in officina in conci che verranno saldati tra loro a piena penetrazione in cantiere e collegati al concio di incastro arco-trave. All appoggio la spinta orizzontale degli archi viene contrastata da travi a sezione a doppio T (altezza di 1,20 m, superiore di sezione pari a 600x40 mm, piattabanda inferiore di sezione pari a 600x40 mm ed anima di sezione pari a 20 mm) che fungono da tirante. L impalcato in acciaio (che contribuisce anch esso a contrastare la spinta orizzontale degli archi) è costituito da una lastra ortotropa con lamiera di spessore di 12 mm e nervature longitudinali chiuse trapezoidali di spessore 8 mm. La lamiera è inoltre irrigidita trasversalmente da travi trasversali a T ad essa saldate, poste ad interasse di 2,50 m. Le spalle S1 ed S2 Le spalle S1 ed S2, di altezza massima rispettivamente pari a 5,85 e a 7,00 m a partire dall estradosso fondazione, hanno spessore pari a 1,60 m. I paraghiaia hanno spessore costante pari a 0,60 m. Sui due lati delle ciabatte di fondazione, di dimensioni 16,50x7,50x2,00, sono presenti i due muri di risvolto di spessore costante pari a 0,80 m. Le fondazioni delle spalle sono su otto pali del diametro di 1.500 mm di lunghezza pari a 28,00 m (S1) e 30,00 m (S2). Le spalle sono soggette alle azioni verticali trasmesse dall impalcato e alle azioni orizzontali dovute al sisma trasversale e longitudinale, al frenamento e al vento. L impalcato che appoggia sulla spalla S1 ha una luce di calcolo di 55,00 m, mentre quello che appoggia sulla spalla S2 ha una luce di calcolo di 80,00 m. La pila P1 Il viadotto presenta una pila intermedia, realizzata interamente in calcestruzzo armato ordinario, e costituita dal plinto di fondazione, dal fusto e dal pulvino. Il plinto di fondazione è di dimensioni in pianta pari a 7,75x21,00 m, ha uno spessore pari a 2,00 m ed è fondato su 10 pali del diametro di 1.500 mm, lunghi 26,00 m. La pila è costituita da un fusto a sezione rettangolare cava, sagomata all estremità con una sezione circolare cava di raggio esterno pari a 2,725 m. Le dimensioni in pianta del fusto sono pari a 19,25x5,45 m e lo spessore è di 0,70 m. All interno della sezione sono presenti due setti di irrigidimento, disposti in senso longitudinale, dello spessore di 0,50 m. Tutte le pile presentano in sommità una soletta di completamento su cui sono disposti i baggioli e gli apparecchi d appoggio dell impalcato. Figura 5 - Prospetto del nuovo ponte di Final di Rero 4

Figura 6 - Il prospetto del ponte di Ca Dondi Figura 7 - Il modello 3d del ponte di Ca Dondi Il ponte di Ca Dondi Il ponte nel comune di Favignana è ubicato in corrispondenza del futuro tracciato della circonvallazione di Finale di Rero. L intervento in oggetto non comporta variazioni altimetriche né planimetriche del tracciato esistente della Provinciale Via del mare, e nemmeno della comunale strada arginale in sinistra Po di Volano. Il nuovo ponte si è reso necessario per la gestione del traffico durante la realizzazione del nuovo Ponte di Final di Rero: esso infatti non può essere realizzato in affiancamento al ponte esistente in quanto il vicino tessuto urbano non lo consente. Il nuovo impalcato è in acciaio e le travi portanti sono realizzate con travi reticolari costituite da profili tubolari. I traversi sono anch essi realizzati con profili tubolari, controventati, che sorreggono una soletta in cls. La luce totale è di 120,00 m, suddivisa in tre campate: 35,00 m + 50,00 m + 35,00 m. La struttura è costituita da due travi reticolari che sostengono il piano viario a livello del corrente inferiore. L impalcato è di larghezza pari a circa 14 m, ed è costituito da una soletta in c.a. di spessore pari a 25 cm, piolata ai traversi che si ripetono con passo pari 2,50 m. Questi a loro volta sono collegati al corrente inferiore delle due travi reticolari principali. Le travature principali sono delle travi reticolari improprie di tipo Warren, poiché il collegamento tra i correnti e i diagonali avviene mediante saldatura e garantisce quindi il trasferimento della sollecitazione flettente. I correnti sono dei profili tubolari quadrati 600x600x25 realizzati mediante saldatura a completo ripristino, mentre i diagonali sono sempre profili tubolari quadrati, ma di dimensioni ridotte rispetto ai precedenti (500x500x20). L altezza delle travi reticolari è costante ed è pari a 3,50 m e i diagonali si ripetono con passo pari a 5 m. I traversi in corrispondenza degli appoggi sono dei profili tubolari rettangolari 600x800x20 saldati a completo ripristino ai correnti inferiori delle due travi reticolari. Gli altri traversi invece, sono dei profili a doppio T composti mediante saldatura con la seguente geometria: altezza pari a 0,6 m, larghezza delle flange pari a 0,4 m, spessore dell anima pari a 20 mm e spessore delle flange pari a 30 mm. Il collegamento di questi ultimi al corrente inferiore delle travi reticolari avviene mediante giunto flangiato: infatti nel corrente inferiore, in corrispondenza del collegamento coi traversi, sono saldati degli spezzoni di trave che permettono il collegamento bullonato con flangia. I traversi inoltre sono piolati alla soletta: quelli d appoggio con quattro file di pioli del diametro di 22/20 cm, mentre quelli a doppio T con tre file di pioli del diametro di 22/20 cm. La soletta in c.a. è realizzata in opera mediante l ausilio di lastre predalles con tralicci elettrosaldati, che ne garantiscono l autoportanza. Le lastre sono appoggiate sui traversi ed hanno spessore pari a 5 cm. Il getto di completamento è di spessore pari a 20 cm, quindi in totale si hanno 25 cm di soletta. Il getto di completamento è in calcestruzzo con R ck 40. La soletta è armata sia superiormente che inferiormente con ferri del diametro di 18/10 cm. Si distinguono inoltre alle estremità del ponte in corrispondenza dell interruzione della soletta due zone (di lunghezza pari a circa 3 m) maggiormente armate (del diametro di 18/5 cm), poiché soggette all incremento dinamico dei carichi mobili. Le spalle del ponte Le spalle S1 ed S2, di altezza massima pari a 7,05 m a partire dall estradosso fondazione, hanno spessore pari a 1,60 m. I paraghiaia hanno spessore costante pari ad 1,00 m (S1) e a 0,60 m (S2). Sui due lati delle ciabatte di fondazione, di dimensioni 17,30x6,60x2,00, sono presenti i due muri di risvolto di spessore costante pari a 1,00 m. Le fondazioni delle spalle sono su dieci pali del diametro di 1.200 mm di lunghezza pari a 26,00 m. Le spalle sono soggette alle azioni verticali trasmesse dall impalcato e alle azioni orizzontali dovute al sisma trasversale e longitudinale, al frenamento e al vento. Gli impalcati che appoggiano sulla spalla hanno una luce di calcolo di 35,00 m. Le pile del ponte Il viadotto presenta due pile intermedie, realizzate interamente in calcestruzzo armato ordinario, e costituite dal plinto di fondazione, dal fusto e dal pulvino. Il plinto di fondazione è di dimensioni in pianta pari a 6,00x20,00 m, ha uno spessore pari a 2,00 m ed è fondato su 12 pali del diametro di 1.200 mm, lunghi 30,00 m. La pila è costituita da un fusto a sezione rettangolare piena, sagomata all estremità con una sezione circolare di raggio esterno pari a 1,00 m. Le dimensioni in pianta del fusto sono pari a 16,00x2,00 m. L altezza complessiva delle due pile è di 11,50 m. La passerella ciclopedonale in legno Il ponte in legno è lungo 49,00 m, ha struttura simmetrica ed è suddiviso in cinque campate. La campata centrale è lunga 15,00 m, le laterali 6,00 m, mentre le intermedie misurano 10,50 m. La luce totale tra gli appoggi è quindi pari a 48,00 m. La campata centrale è supportata da due puntoni, che accorciandone la luce riportano diretta- 5

mente ai pulvini di fondazione parte dello sforzo verticale. In direzione trasversale, il ponte misura 4,75 m, per una larghezza utile di 4,00 m, ed è in grado di ospitare una pista ciclo-pedonale. Un cordolo in legno alto 10 cm demarca i due bordi del ponte, fungendo da elemento battipiede. L impalcato del ponte è costituito da assi di spessore 5 cm, chiodate sulle travi principali di dimensioni 22x36 cm, poste alla distanza di circa 110 cm. Esse posano in corrispondenza alle pile su mensole da appoggio di identica sezione, collegate al traverso di testata della pila di dimensioni 60x60 cm. La pila è costituita da tre colonne del diametro di 60 cm, collegate al basamento in calcestruzzo che ha l estremità superiore alla quota +0,50 rispetto al livello di progetto del corso d acqua. La resistenza alle azioni orizzontali è assicurata in corrispondenza alla campata centrale, da due puntoni, che riportano queste azioni al basamento a partire dal traverso di appoggio. Il basamento è costituito da un pulvino in calcestruzzo, gettato entro un cassero costituito inferiormente da una lastra tipo balaustra e lateralmente da pietre calcaree bianche che costituiranno poi il rivestimento definitivo; il cassero è tenuto legato da un telaio interno in acciaio, opportunamente sbadacchiato, cui sono collegati la coppella inferiore e la piastra calcarea, che ha anche il compito di assegnare la forma al cassero stesso. Il pulvino è quindi sorretto da pali troncoconici in calcestruzzo battuti, in numero di cinque sotto le due pile centrali, che sono più larghe per la presenza dei due puntoni laterali che hanno lo scopo di resistere alle azioni dovute al vento, ed in numero di tre nelle due pile laterali, di supporto delle campate di minore luce. I pali hanno una lieve inclinazione (alternandosi ±10 rispetto alla verticale nel piano longitudinale del ponte) per meglio assorbire le componenti di forza orizzontali trasmesse in direzione longitudinale. L isola pedonale Nel tratto di curva di Final di Rero dove il vecchio tracciato dell idrovia verrà abbandonato per essere sostituito da uno con un raggio di curvatura maggiore, verrà risistemata a verde la zona (circa 21.000 m 2 ) che si viene a creare tra i due tracciati (vecchio e nuovo) dell idrovia stessa. Figura 10 - La planimetria dell isola pedonale Figura 8 - Il rendering della passerella ciclopedonale Figura 9 - La planimetria della passerella ciclopedonale All interno di questo ambito si sviluppa una percorso ciclopedonale lungo circa 800 m; sono inoltre previste aree da attrezzare per la sosta che si affacciano sul Po di Volano, un area per i giochi, un area da attrezzare con elementi per attività ginniche, ed infine un area a bosco fitto. Tranne la superficie aperta di accesso all isola (1.100 m 2 circa), in corrispondenza della passerella e il percorso ciclopedonale (4.130 m 2 circa), questo ambito è a verde per circa i ¾ della sua superficie. Per l esecuzione degli impianti vegetazionali verrà riutilizzato il terreno proveniente dallo scavo per l adeguamento della curva. L isola potrebbe assumere nel tempo più funzioni, come: parco intercomunale, punto di sosta lungo la prevista pista ciclabile e qualora si prevedessero attrezzature per i natanti, potrebbe essere utilizzata come importante attracco anche per le piccole imbarcazioni. Lo scivolo di alaggio per mezzi di soccorso Lo scivolo è fondato su 6+6 pali troncoconici in c.a.c. di lunghezza 15 m, diametro alla punta di 24 cm e rastremazione del 1,5%, che sostengono una struttura ad U, in c.a. gettato in opera, con soletta di fondo e pareti laterali di spessore 0,40 m, atta a contenere il riempimento in tout-venant che forma la pendenza (14,4%). Questa soluzione è stata preferita rispetto a quella che prevedeva una soletta inclinata per la maggior facilità di costruzione, semplificando le operazioni di casseratura appoggiandosi al terreno esistente. Lo scivolo viene completato con una soletta di pavimentazione carrabile gettata sul riempimento in tout-venant armata con rete elettrosaldata. Lo scivolo è inserito in una banchina di accosto della lunghezza totale di 34,80 m, con piano carrabile alla quota di 3,40 m s.m.m. realizzata su palancole tipo HZ della lunghezza di 12,50 m. Il paramento lato canale è previsto fino alla profondità di 0,50 m s.m.m. con rivestimento realizzato con mattoni tipo a mano; la sommità del rivestimento sia dello scivolo che della banchina è realizzata con pietra bianca calcarea. 6