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Deliberazione n. 733/2009 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA Presidente Sezione Martino COLELLA Presidente Consigliere Giuseppe GINESTRA, relatore Componente Consigliere Vittorio CIRO CANDIANO Componente Consigliere Anna BOMBINO Componente Consigliere Quirino LORELLI Componente Primo referendario Natale LONGO Componente nell adunanza del 19 novembre 2009 Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214; Vista la legge 21 marzo 1953, n. 161; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Vista la deliberazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti n. 14/2000 del 16 giugno 2000 che approva il Regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti e successive modificazioni; Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131; Visto il Testo Unico sull ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000, n.267; Visto l art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006); Vista la deliberazione n. 6/AUT/2009/INPR resa il 23 aprile 2009 dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, con la quale sono state approvate le Linee guida ed i questionari per la Relazione sul Bilancio di previsione 2009, secondo le disposizioni sugli Enti locali contenute nella legge 23 dicembre 2005 n. 266 (Legge finanziaria 2006); Visto le note prot. n. 2805/P/23 e 2805/P/23-1 dell 11/06/2009 con le quali veniva comunicato, rispettivamente, all Organo di revisione e al Sindaco del Comune di Cortale, l avvio dell istruttoria di questa Sezione regionale di controllo in ordine al Bilancio di previsione 2009; Vista la risposta del Comune di Cortale, a firma dell Organo di revisione e del Mod. 8/R

legale rappresentante dell Ente, pervenuta con nota n. 3078 dell 08 ottobre 2009; Vista l ordinanza n. 23/2009 con la quale il Presidente della Sezione regionale di controllo ha convocato la stessa per l adunanza odierna; Udito il relatore, Consigliere Giuseppe GINESTRA; Ritenuto in F A T T O Pervenuta in data 03 luglio 2009 la Relazione redatta dall Organo di revisione del Comune di Cortale sul Bilancio di previsione 2009, la Sezione, rilevato preliminarmente che l Organo di revisione ha certificato di non aver rilevato gravi irregolarità contabili, tali da incidere sul Bilancio di previsione 2009, la cui impostazione è tale da rispettare gli equilibri di bilancio, ha preso atto di quanto attestato dall Organo di revisione relativamente ai seguenti aspetti: a) mancata conclusione di operazioni di cartolarizzazione nell ultimo quinquennio; b) rispetto dei limiti di indebitamento (art. 204 T.U.E.L), nonché delle previsioni di cui all art. 119 della Costituzione; c) mancata utilizzo del leasing immobiliare in costruendo per la realizzazione di opere; d) mancata conclusione di operazioni di finanza derivata; a) assenza di riconoscimento di debiti fuori bilancio nell esercizio 2008 che prevedano il ripiano esteso a più esercizi e assenza di stanziamenti per il finanziamento di debiti ancora non riconosciuti e altre passività potenziali probabili; b) inesistenza di partecipazioni in società, aziende, etc con quote superiori al 10%, e comunque di società cui sono stati affidati direttamente servizi pubblici locali, che abbiano prodotto perdite di esercizio negli ultimi tre esercizi approvati; c) non ricorre la fattispecie per dare attuazione all art. 13 D.L. 223/2006 convertito in legge 248/2006; d) assenza di nuovi affidamenti di servizi pubblici a rilevanza economica a far data dal 25 giugno 2008 (art. 23 bis D.L. 112/2008, convertito in legge n. 133/2008); e) mancata adozione del piano triennale per il contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture (art. 2, comma 594, legge finanziaria 2008); f) riduzione della spesa per il personale, così come previsto dall art. 1, comma 562 l. n. 296/2006 (finanziaria 2007) e dell art. 76, comma 2, d.l. n. 112/2008, conv. in legge n. 133/2008; g) mancata riduzione della spesa per la contrattazione integrativa; h) quantificazione del minor gettito ICI per l abitazione principale coerente con il 2

minor gettito accertato per l anno 2008; i) assenza di variazione in aumento delle aliquote di tributi locali (ad eccezione della TARSU), per come previsto dall art. 1, comma 7, del D.L. 93/2008, convertito in legge n. 126/2008; j) mancata approvazione da parte del Consiglio dell Ente del programma relativo al conferimento degli incarichi esterni, previsto dall art. 42, comma 2 lett. b), del TUEL, ai sensi dell art. 3, comma 55, legge finanziaria 2008 (e s.m.i); k) mancata indicazione nel bilancio di previsione 2009, del limite massimo della spesa per incarichi di collaborazione; l) assenza di beni immobili suscettibili di alienazione o valorizzazione. Successivamente, con note prot. n. 2805/P/23-3 e 2805/P/23-4 del 23 settembre 2009 il Magistrato istruttore, in esito all esame del questionario trasmesso dall Organo di revisione del Comune di Cortale, ha formulato osservazioni in ordine a quanto segue: SEZIONE PRIMA Domande preliminari Occorre riferire in ordine all eventuale situazione debitoria nei confronti del Commissario per l emergenza ambientale (somministrazione del servizio smaltimento rifiuti) e in ordine ad altre passività potenziali probabili. Nell ipotesi positiva, specificare le iniziative intraprese dall Ente, indicando altresì le previsioni di spesa relative ai predetti debiti. Punto 13 L Organo di revisione asserisce che l amministrazione non ha adottato il piano triennale di cui all art. 2, comma 594, legge n. 244/2007 (legge finanziaria 2008), relativamente al contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture e per cui le amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2 del D.Lgs. n. 165/2001, adottano piani triennali per l individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione delle proprie dotazioni. Punto 15 l Organo di revisione riferisce che nelle previsioni di bilancio 2009, la spesa per il personale è stata ridotta ai sensi di legge, ma riferisce anche di non aver ridotto la spesa per la contrattazione integrativa. in attesa dell emanazione del D.P.C.M., che dovrà stabilire criteri e modalità di riduzione, è necessario ricordare che tutte le amministrazioni locali sono, comunque, coinvolte nella manovra di risparmio generale, non semplicemente mantenendo un atteggiamento passivo di contenimento delle spese di personale, ma attivandosi in modo concreto per ridurre il carico anche delle spese per contrattazione integrativa, le quali tra l altro non sono un elemento stabile 3

ed invariabile. Le risorse decentrate infatti, crescono nella misura in cui lo prevede la contrattazione integrativa, ma possono e devono decrescere al ridursi del personale in servizio. Le novità delle recenti disposizioni normative stanno infatti, nell aver collocato e considerato la spesa per il personale quale parte della complessiva spesa corrente (nel senso che va ridotta la percentuale della prima sulla seconda) e nell aver anche più precisamente individuato nella spesa per la contrattazione integrativa, l elemento oggettivo su cui operare prioritariamente la riduzione. Punto 18 e 18 a L Ente non ha approvato il programma relativo agli incarichi esterni previsto dall art. 42, comma 2, lett. b del TUEL, ai sensi dell art. 3, comma 55, della legge finanziaria 2008 (e s.m.i.). Ad oggi inoltre, non risulta pervenuto a questa Sezione di controllo il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi (così come previsto dall art. 3 comma 57 legge n. 244/2007) che fissa limiti, modalità e criteri per l affidamento degli incarichi, nonché i limiti di spesa. Tale limite massimo non risulta indicato, a detta dell Organo di revisione, neanche nel bilancio di previsione. Punti 19-19 a Il Revisore dichiara che l Ente non ha beni immobili suscettibili di alienazione e valorizzazione, e non risponde in merito all adozione, o meno, del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, previsto dall art. 58 della legge 133/2008. La ratio della predetta norma è di conseguire il riordino, la gestione e la valorizzazione dell intero patrimonio immobiliare comunale, al fine di raggiungere una migliore economicità nell utilizzo dei cespiti di proprietà comunale e, nel contempo, di conseguire effetti positivi sul bilancio dell Ente. Particolare attenzione viene rivolta, quindi, ai beni non strumentali all esercizio delle funzioni specifiche dell Ente locale, ritenuti suscettibili di valorizzazione e/o alienazione, potenzialmente forieri di risorse aggiuntive, utili per il mantenimento degli equilibri gestionali. A tale scopo, il legislatore impone agli Enti una procedura ricognitiva che operi, nel contempo, la modifica della destinazione e classificazione del bene pubblico (da demaniale a patrimonio disponibile), disponendone espressamente la destinazione urbanistica. Per tali motivi la consequenziale adozione e approvazione consiliare del previsto piano delle alienazioni e/o valorizzazioni è adempimento obbligatorio dell Ente e costituisce, pertanto, allegato obbligatorio al Bilancio di previsione. E di palmare evidenza che l obbligo predetto (adozione e approvazione del piano), incombe anche in assenza di beni da alienare e/o valorizzare, costituendo uno specifico strumento finalizzato alla concreta ed attualizzata gestione attiva del patrimonio dell Ente. È da dire infine che il comune di Cortale intende finanziare gli investimenti programmati dell esercizio 2009 proprio con alienazione di beni immobili, (per un importo di euro 1.648.337) ancora evidentemente, da identificare (relazione Revisore, pag. 23). 4

SEZIONE SECONDA 1. Verifica equilibri e vincoli di bilancio Verifica equilibrio situazione corrente Si richiama l attenzione dell Ente sulla capacità di mantenimento dell equilibrio finanziario di bilancio, ove si consideri che lo stesso è influenzato da entrate non ripetitive ed eccezionali (Quota contributo parco eolico, recupero evasione tributaria, proventi per permessi a costruire) che potrebbero incidere, sulla conservazione degli equilibri, nel caso in cui non dovessero concretizzarsi. 1.2 Entrate e spese avente carattere non ripetitivo Occorre trasmettere il prospetto delle entrate e spese correnti avente carattere non ripetitivo, completo di tutte le poste, sia in entrata che in uscita, atteso che, oltre al contributo per il parco eolico esistono anche le entrate per la quota parte del contributo permesso di costruire e il recupero evasione tributaria. 1.4 Contributo permesso di costruire Dall esame del questionario, la previsione per l esercizio 2009 iscritta in bilancio a tale titolo, risulta essere di euro 20.000, contrariamente a quanto si rileva invece dal sito di Finanza locale che espone un importo di euro 40.000. Orbene, quest ultimo dato risulta particolarmente potenziato rispetto all accertamento dell esercizio 2008 (+122% circa), per cui si chiede di indicare gli elementi che hanno portato l Ente a considerare tale maggiore entrata, anche in considerazione del momento non propriamente favorevole del mercato delle costruzioni immobiliari. 1.5 Sanzioni amministrative violazione codice della strada Anche se di importo modestissimo, è da rilevare che l Ente ha destinato il 100% della suddetta entrata alla spesa in conto capitale sfuggendo il vincolo delle finalità dell art. 208, comma 4 del D.Lgs. 285/92. 6.1 andamento nel triennio ICI L accertamento ICI relativo all esercizio finanziario 2008 sembrerebbe sopravvalutato, sia rispetto al 2006 che al 2007 (rispettivamente del 21% circa e del 20% circa), tenuto conto dell accertamento del gettito ordinario (161.652) e del minor gettito 2008 (40.245). 6.2.2 Minore gettito 2008 Occorre specificare i criteri e gli elementi sulla cui base è stato certificato il minor gettito ICI 2008. 5

Considerato in D I R I T T O Alla luce degli esiti istruttori, permangono motivi di osservazione e criticità in ordine ai seguenti aspetti: Preso atto dei chiarimenti forniti dall Amministrazione, si richiama l Ente al rispetto dell art. 3, comma 597, della legge finanziaria 2008, in ordine alla trasmissione, a consuntivo annuale, a questa Sezione di controllo, della relazione sul contenimento delle spese di funzionamento operato. La Sezione, attesi i chiarimenti forniti dall Amministrazione, invita l Ente comunque ad operare, nel rispetto delle prerogative contrattuali poste a favore dei dipendenti, verso un tendenziale contenimento (siccome prescritto dall art. 76 della legge n. 133/2008)della spesa per la contrattazione integrativa, individuata quale elemento oggettivo su cui operare prioritariamente la riduzione della spesa del personale. Le amministrazioni locali sono coinvolte, tutte, nella manovra di contenimento della spesa pubblica, da attuare non solo attraverso la limitazione della spesa per il personale, bensì attivandosi in maniera organica per operare riduzioni su spese, come per l appunto quella per la contrattazione integrativa, che non costituiscono un esborso stabile ed invariabile. Mancata approvazione del programma relativo al conferimento degli incarichi esterni, e del conseguente Regolamento di organizzazione dei servizi e degli uffici, adeguato, come previsto dall art. 46 della legge 133/2008. Mancata adozione del piano di alienazione e valorizzazione degli immobili non strumentali all esercizio delle funzioni, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 58 della legge 133/2008, pur prendendo atto delle iniziative intraprese dall Ente per il rispetto del predetto obbligo. L equilibrio del Comune di Cortale viene raggiunto anche con l applicazione alla spesa corrente di entrate a carattere non ripetitivo (contributi permesso a costruire, recupero evasione tributaria, sanzioni codice della strada, contributi parco eolico). La Sezione ritiene, in linea di principio, che l utilizzo, ai fini della copertura di spese correnti a carattere ripetitivo, di entrate a carattere non ricorrente costituisce sintomo di criticità che, pur non avendo conseguenze sugli equilibri in fase di predisposizione del bilancio di previsione, può alterarne la stabilità nel corso della gestione. Pur prendendo atto di quanto dichiarato dall Ente in ordine alla realizzazione delle predette entrate e delle iniziative all uopo concretamente intraprese dallo stesso, quest Organo di controllo invita l Ente ad un costante monitoraggio delle entrate di che trattasi, adottando, ove necessario, i dovuti provvedimenti di riequilibrio, nella confermata insussistenza delle voci di entrata eccezionali applicate al bilancio in esame. 6

D E L I B E R A In funzione del controllo intestato alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, al fine della verifica della sana gestione finanziaria degli enti locali, previsto dalla legge n. 131/2003, di segnalare al Consiglio Comunale di Cortale: la sussistenza delle inadempienze e ragioni di criticità siccome analiticamente rilevate sopra; l obbligo della tempestiva comunicazione a questa Sezione delle misure consequenziali eventualmente adottate, per come stabilito dall art. 1, comma 168 della Legge 23 dicembre 2005, n.266. O R D I N A L invio della presente delibera al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Cortale. Così deciso nella Camera di consiglio del 19 novembre 2009. Relatore (Cons. Giuseppe GINESTRA) Il Presidente (Dott. Martino COLELLA) Depositata in Segreteria il Il Direttore della Segreteria (Dr. Antonio LEONE) 7