ALLEANZA DI CENTROSINISTRA DI MONSUMMANO TERME



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ALLEANZA DI CENTROSINISTRA DI MONSUMMANO TERME PARTITO DEMOCRATICO ITALIA DEI VALORI INSIEME PER MONSUMMANO LISTA CIVICA CITTADINI PER MONSUMMANO - SOCIALISTI LA SINISTRA PER MONSUMMANO TERME LA SINISTRA PER LA CITTA VERDI PER LA PACE RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI Pag. 1 di 14

Il Comune è il primo anello della compagine statale (art. 114 della Costituzione, primo comma: La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato ), è la realtà più vicina ai cittadini, quella dove si sperimenta direttamente l esercizio della democrazia. Malgrado il difficile momento economico e il ridursi progressivo delle risorse per i Comuni, vogliamo esprimere un forte impegno di partecipazione democratica e affermiamo la necessità, nell azione di governo, di mantenere il welfare locale e sostenere il lavoro e l impresa come strumenti per lo sviluppo dell occupazione e dell economia. Pag. 2 di 14

POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI 1. Tutela e valorizzazione delle aree collinari e di quelle della bonifica storica, incentivando nel contempo le attività compatibili (es. turistiche, sportive, ricreative), escludendo nuovi insediamenti a carattere prettamente residenziale. E importante operare in continuità con le scelte già effettuate dalle amministrazioni precedenti che hanno reso il nostro territorio sempre più importante sia dal punto di vista delle risorse culturali (museo, teatro, chiese, ecc.), sia delle risorse paesaggistiche e naturali. Come tutti sappiamo il Comune di Monsummano può pregiarsi di un offerta del territorio legata alla presenza di realtà termali come la Grotta Giusti, ma anche di meravigliose aree collinari e dell area del Padule. E necessario lavorare per avere il riconoscimento del Montalbano da parte dell UNESCO come patrimonio dell umanità poiché questo permetterebbe al nostro territorio di fare un importante salto di qualità. Inoltre, mediante accordi di area (Montalbano), o attraverso la Provincia e in stretta collaborazione con gli operatori turistici, si rende indispensabile l effettuazione di campagne di promozione del territorio anche attraverso la partecipazione a specifiche iniziative sia in Italia che a livello europeo, con la creazione di un vero e proprio Ufficio Marketing. Inoltre deve essere portato avanti un vero e proprio Piano dell area del Padule in sinergia con i Comuni dell area, in modo da poter potenziare tutte le attività sportive e ricreative già presenti, realizzare le necessarie infrastrutture ed accompagnare il riutilizzo delle vecchie fattorie ad una funzione ricettiva/sportiva/commerciale. Le azioni che si possono intraprendere sono: - censimento di tutte le strutture (agriturismo, fattorie, bed and breakfast, ecc.) presenti sul territorio; - promozione di una rete di comunicazione off-line e on-line al fine di garantire un' immagine unitaria del patrimonio naturalistico, artistico e culturale con particolare rilievo al paesaggio e alla biodiversità; - creazione di strutture di accoglienza e informazione rivolte ai turisti/eco-turisti; - individuazione di percorsi per escursionismo, per il trekking e l ippoturismo (es.: Montevettolini-Grotta Giusti); - partecipazione attiva degli operatori turistici alla programmazione economica 2009-2014, integrando il prodotto turismo verde con la programmazione e la promozione turistica a livello regionale, offrendo pacchetti opportunamente studiati per il turismo culturale, termale, rurale; - valorizzazione del ruolo del turismo naturalistico attraverso il maggiore coinvolgimento e integrazione con le ONLUS del territorio. In particolare per le attività di animazione, fruizione del territorio, turismo attivo, alternativo, sostenibile, proposte per il turismo scolastico, della terza età e per i diversamente abili, turismo eno-gastronomico, turismo sportivo; - formulazione di proposte didattiche ed informative/formative per Laboratori, Centri di Educazione e di Esperienza Ambientali; - redazione del Piano per la valorizzazione delle aree della bonifica storica e delle aree contigue al Padule includendo i comuni limitrofi (Larciano, Pieve a Nievole, ecc.); - impegno fattivo per rendere il Montalbano patrimonio dell umanità. Pag. 3 di 14

2. Riqualificazione del Centro storico di Monsummano e di Cintolese, con attuazione del Progetto delle Piazze. E necessario porre molta attenzione alle politiche per lo sviluppo del Centro Urbano che deve avere come obbiettivo principale quello di concorrere allo sviluppo sostenibile. Monsummano deve essere una città che va verso il progresso, ma allo stesso tempo deve essere a misura d uomo e deve poter dare concrete risposte alle richieste di vivibilità dei cittadini. E una città con molte potenzialità ed eventuali processi di trasformazione, che pur essendo indispensabili per incrementare i Servizi ai cittadini, dovranno avvenire nel rispetto dei beni culturali e dell equilibrio con il paesaggio rurale circostante. Le priorità: - riqualificazione di Piazza Giusti e del centro storico di Monsummano; - attuazione del progetto della Piazza di Cintolese; - restauro delle Piazze di Montevettolini e di Monsummano Alto. 3. Azioni di governo del territorio. Occorre procedere celermente a: - redazione della Variante al Piano Strutturale; - redazione del II Regolamento Urbanistico, con attenzione prevalente alle aree di riqualificazione urbana o di completamento urbano; - approvazione di un nuovo Regolamento Edilizio che incentivi gli interventi che introducono energie rinnovabili e/o eco-compatibili (fotovoltaico, ecc.). 4. Riassetto del traffico veicolare. E necessario promuovere la realizzazione di un Piano del Traffico Intercomunale che interessi l area più urbanizzata della Valdinievole centrale. Sul versante comunale, il Piano del traffico veicolare deve essere riformato secondo le seguenti direttrici: - creazione di piste ciclabili, partendo dal collegamento dei punti focali dei centri urbani maggiori (capoluogo e Cintolese) e del centro storico di Monsummano con i sistemi termali; - incremento della sicurezza stradale con l introduzione di rallentatori di velocità, percorsi in sicurezza e rotatorie sui principali assi viari comunali. 5. Monitoraggio sullo Stato di salute della Città. La civiltà del benessere porta con sé anche l incremento di forme di inquinamento dovuto alle attività dell uomo. Le politiche di sviluppo del nostro territorio, considerata la sua vocazione paesaggistica-naturalistica, devono essere attuate nel rispetto dell ambiente e all insegna di uno sviluppo sostenibile. E opportuno seguire le seguenti strategie: - aggiornamento del Piano acustico; - redazione di un nuovo Regolamento per la Telefonia Mobile per una migliore tutela della salute dei cittadini; - incentivazione di sistemi tecnologici moderni per ridurre l inquinamento acustico con realizzazione di edifici ben insonorizzati e con la deviazione del traffico veicolare dai centri urbani; Pag. 4 di 14

- coinvolgimento della cittadinanza per un uso razionale dell energia con realizzazione di edifici ben isolati termicamente, incentivando l utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili; - monitoraggio ambientale in continuo del rischio derivante da inquinamento elettromagnetico su stazioni radio base e linee elettriche attualmente esistenti nel territorio, da traffico veicolare e da qualsiasi altra possibile fonte di inquinamento ed ampia diffusione dei dati raccolti. 6. Impegno per favorire l incremento della raccolta differenziata, sia attraverso l adozione di nuove metodologie di gestione, sia mediante iniziative di sensibilizzazione. Per la riduzione dei rifiuti occorre agire sia sul lato dei produttori e della distribuzione che su quello del consumatore. Sul primo versante è necessario che si realizzino le seguenti condizioni: - riduzione dei rifiuti alla fonte attraverso la modifica dei cicli produttivi che portino anche alla produzione di merci e di imballaggi riutilizzabili più volte; - reintroduzione in parte dell uso del vuoto a rendere in sostituzione o in aggiunta del vuoto a perdere nelle rivendite al dettaglio; - disponibilità del cittadino-consumatore a richiedere e ad acquistare solo, per quanto possibile, prodotti confezionati con materiale a rendere o comunque riutilizzabili più volte. Occorre stabilire, con appositi accordi tra Ambito Territoriale Ottimale, Gestore ed associazioni di categoria, appositi incentivi economici e sgravi tariffari per lo smaltimento dei rifiuti e riconoscimenti di qualità ecologica ; assume inoltre una importanza strategica il ruolo della corretta informazione alla cittadinanza e la collaborazione delle associazioni ambientaliste. Per quanto riguarda i rifiuti domestici è di fondamentale importanza: - l avvio della raccolta porta a porta; - la promozione di corsi d informazione/formazione permanenti a partire dalle scuole di ogni ordine e grado e alla popolazione in genere. Solo riducendo la produzione dei rifiuti, recuperando e riciclando i rifiuti sarà possibile ridurre la costruzione di nuovi impianti destinati allo smaltimento. Pag. 5 di 14

POLITICHE PER LO SVILUPPO 1. Attivazione e, se necessario, creazione di ulteriori aree, da destinare ad insediamenti produttivi con particolare attenzione alle attività manifatturiere e di servizio alle imprese. Nonostante la globalizzazione abbia negli ultimi anni fortemente scosso anche il settore manifatturiero, alcune importanti realtà imprenditoriali presenti nel nostro territorio sono riuscite a sostenere la difficile sfida della competizione realizzando anzi nuovi ampliamenti delle proprie sedi industriali. La recente e grave crisi dell economia mondiale ha reso ancora più difficili le prospettive del settore, ma riteniamo che il nostro compito sia quello di assicurare nuove opportunità di sviluppo sul territorio comunale, che potranno essere raccolte dalle imprese che meglio riescono a rispondere alle nuove esigenze del mercato: la nuova variante alla Strada Regionale 436 inaugurata nel luglio scorso, oltre a permettere un salto di qualità per l intera comunità grazie ad una viabilità più agevole, ha creato i presupposti per dare maggiore sviluppo alle attività esistenti e per agire da catalizzatore per nuove attività, a partire dalle necessità di espansione delle più importanti realtà produttive del nostro territorio. Per questo riteniamo necessario individuare la disponibilità di nuove aree a destinazione produttiva, a cominciare dalla prosecuzione dell ampliamento verso ovest dell area destinata agli Insediamenti Produttivi (PIP), sino ad incontrarsi ed integrarsi con le analoghe previsioni urbanistiche del Comune di Pieve a Nievole, al fine di costruire un polo produttivo di notevole consistenza, dotato di adeguate infrastrutture e situato in posizione strategica rispetto alle vie di comunicazione. Riteniamo inoltre necessario individuare un apposita area per la sosta dei mezzi pesanti a supporto delle imprese locali. 2. Sostegno al sistema delle imprese L incentivazione del sistema economico locale passa per un vero e proprio Patto per lo Sviluppo che dovrà instaurarsi fra Comune e soggetti economici e che dovrà prevedere: a) l istituzione di un tavolo di concertazione aperto e permanente con le varie categorie economiche; b) una decisa riduzione della burocrazia, e a tal fine riteniamo fondamentale sviluppare lo Sportello Unico per le Attività Produttive, che deve costituire l unico interfaccia fra Pubblica Amministrazione e Impresa e perseguire gli obiettivi di efficacia ed efficienza da parte della amministrazione attraverso la riduzione dei tempi e la trasparenza delle procedure; c) il rilancio del Comitato di Distretto quale luogo privilegiato di collaborazione fra istituzioni pubbliche, imprese e parti sociali, al fine di cogliere tutte le opportunità utili alla salvaguardia ed al rilancio del nostro principale patrimonio di competenze ed esperienze produttive quale è quello della calzatura. In particolare, ci proponiamo di rilanciare il ruolo della calzatura nell immagine collettiva e nelle sue potenzialità economiche, creando le condizioni affinché: a) gli imprenditori interessati possano investire nella realizzazione di un outlet della calzatura; b) sia possibile, con una sinergia di pubblico e privato, potenziare il Centro di Eccellenza e Qualità per le imprese, per il quale è stata realizzata negli ultimi anni una nuova e funzionale sede in Via della Costituzione, creando le condizioni per lo sviluppo di un vero e proprio Centro di Ricerca e Sviluppo della Calzatura, inteso come strumento attivo di formazione e di promozione, legato all università ed alla ricerca, capace di legare il passato col futuro sui temi della moda, dei materiali, delle tecniche artigianali di produzione, come luogo di memoria storica del lavoro della nostra gente. Pag. 6 di 14

3. Promozione del Turismo ambientale e termale. Lo sviluppo delle risorse ambientali e termali dovrà incentrarsi soprattutto sulla valorizzazione del Montalbano (con particolare rilevanza per i centri storici di Montevettolini e Monsummano Alto), del Padule e del patrimonio storico/monumentale, secondo le linee descritte nel primo Titolo. 4. Sostegno al commercio Il raggiungimento dell obiettivo deve essere perseguito mediante la valorizzazione dei centri urbani e l incentivazione delle forme associative e di coordinamento degli operatori commerciali, per il quale svolge un ruolo-chiave il Patto per lo Sviluppo descritto in precedenza. In quest ottica, ricordiamo che la zona industriale prospiciente al centro urbano ha subito negli ultimi anni una modificazione spontanea delle funzioni, sempre più rivolte a commercio e servizi. Continuando verso questa direzione, quest area può avere, insieme al centro storico, una maggiore funzione di volano del commercio, rilevante non solo per Monsummano, ma anche per i comuni limitrofi. Pertanto, le azioni da intraprendere riguarderanno: a) il potenziamento del Centro Commerciale Naturale per favorire lo sviluppo del commercio di vicinato nei centri storici; b) la redazione di un Piano delle Funzioni al fine di razionalizzare e sviluppare le potenzialità del settore commerciale. 5. Rilancio delle terme di Grotta Parlanti. Il rafforzamento dell attività turistico/termale presuppone la riattivazione dello stabilimento di Grotta Parlanti nelle sue funzioni termali e turistiche: per questo, ci impegneremo per agevolare questa prospettiva. 6. Politiche per l agricoltura Al fine di sostenere il settore è opportuno promuovere lo sviluppo dell agricoltura, in particolare di quella biologica, attraverso percorsi di informazione e formazione rivolti alle Associazioni di agricoltori, incentivando le azioni collettive (di filiera e/o locali) che consentono una migliore organizzazione locale e/o di filiera della produzione e della collocazione del prodotto sul mercato. E utile inoltre attivare strategie di commercializzazione della filiera corta, anche con l individuazione di un apposito spazio nel mercato settimanale per promuovere la qualità di prodotti e produttori locali. Per agire in maniera integrata con la crescita del turismo enogastronomico occorre puntare sull ulteriore sviluppo della Strada dell olio e del vino del Montalbano. Pag. 7 di 14

POLITICHE DI AREA E GESTIONI ASSOCIATE 1. Attivazione di un coordinamento istituzionale fra i Comuni della Valdinievole. Il coordinamento istituzionale dei Comuni della Valdinievole dovrà prendere la forma di un protocollo d intesa che riguardi i seguenti temi principali: - Programmazione urbanistica strategica; - Sportelli per le imprese; - Sistema viario. E opportuno inoltre sviluppare un protocollo di intesa tra i Comuni della Valdinievole che si servono dei medesimi gestori di servizi al territorio e di servizi alla persona affinché possano emergere sinergie di intenti e di programmi tesi alla razionalizzazione del servizio, al risparmio di risorse, ma, soprattutto, ad una maggiore soddisfazione degli utenti. 2. Rafforzamento delle gestioni associate, partendo da quelle già attivate per i Comuni della Valdinievole Est, con l obbiettivo di rendere attivi veri e propri Sportelli Unici, per perseguire il risparmio di risorse ed efficienza dei servizi. Partendo dai buoni risultati fin qui ottenuti dalle gestioni associate, sia in termini di risparmio che di migliore efficienza dei servizi al cittadino, si dovrà proseguire puntando a mettere in rete gli Uffici, rendendo possibile ai cittadini di usufruire dei servizi di sportello presso qualsiasi ufficio dei Comuni associati. 3. Attivazione di uno Sportello di Marketing territoriale della Valdinievole. La creazione di uno Sportello di Marketing territoriale competente per l intero bacino della Valdinievole è a nostro giudizio un altra delle priorità da perseguire nell immediato futuro: solo attraverso una struttura che promuova come un unica realtà organica le risorse culturali, turistiche, commerciali e produttive della Valdinievole si possono creare opportunità di sviluppo che mettano in connessione tra loro tutte le potenzialità del territorio. Pag. 8 di 14

POLITICHE DEI SERVIZI (ACQUA, GAS, RIFIUTI) 1. Impegno per un salto di qualità nella gestione dei servizi pubblici, attraverso una rivisitazione del rapporto Comuni/Aziende di gestione, che fatto salvo il cosiddetto modello toscano, garantisca ai Comuni, l effettivo ruolo di indirizzo, controllo e garanzia di trasparenza. A partire dalla seconda metà degli anni 90, sulla base di nuove leggi statali che stabilivano l organizzazione dei servizi idrici e di raccolta rifiuti sulla base di ambiti territoriali sovracomunali e interamente remunerati sulla base di una tariffa, in Toscana si è avviato gradualmente un processo di profonda riorganizzazione: trattandosi di servizi di valenza strategica, di forte rilevanza ambientale e attinenti ad aspetti fondamentali e delicatissimi del vivere umano, la strada scelta è stata quella - fermo restando il ruolo pubblico di programmazione, regolazione e controllo attribuito agli Ambiti Ottimali - di affidarne la gestione operativa a forme di impresa mista pubblico-private dove la partecipazione azionaria dei Comuni risultava comunque determinante. Ciò con l obiettivo di consentire la crescita di soggetti industriali a forte radicamento regionale ed evitando che settori di attività così sensibili potessero essere monopolizzati da realtà imprenditoriali estere, maggiormente attrezzate per storia e tradizione. Una strada analoga è stata seguita nell ambito del servizio di distribuzione del gas, seppur qui la presenza del privato sia più incisiva e non vi siano Ambiti di controllo su base regionale. I cambiamenti sono stati dunque profondi e hanno evidenziato la necessità di mettere a punto nuove modalità di governo da parte dei Comuni: la dimensione di area vasta dei servizi e delle imprese ha spesso reso problematico ai Comuni, soprattutto di piccole e medie dimensioni, esercitare efficacemente il proprio ruolo di controllo, in particolare sul rapporto tra Aziende ed utenti. Per questo è necessario un impegno nuovo e mirato da parte degli Enti Locali che individui le forme più idonee ad esercitare le prerogative di tutela della qualità dei servizi, di corretto rapporto con i cittadini, di capacità di programmazione. 2. Garanzia di trasparenza e tutela nei rapporti cittadino/gestore. Riteniamo necessario promuovere uno sportello locale controllato dal Comune nell ambito delle gestioni associate. 3. Gestione dei servizi di esclusiva competenza del Comune. Fermo restando l impegno per una politica di profondo rinnovamento delle modalità di gestione dei grandi servizi di Ambito Ottimale (acqua, gas, rifiuti, ma anche l Edilizia Residenziale Pubblica) in direzione di una effettiva capacità di indirizzo, controllo e trasparenza da parte dei Comuni, con conseguente contenimento dei costi per i cittadini, si afferma l assoluta priorità della gestione diretta per i servizi di esclusiva competenza del Comune di Monsummano Terme. In caso di accertata necessità o di evidente convenienza per la popolazione, qualsiasi progetto di esternalizzazione totale di attività proprie del Comune dovrà essere oggetto di approfondita discussione da cui emerga con chiarezza: - la permanenza del controllo pubblico; - la possibilità di revoca dell affidamento; - la garanzia per i diritti del cittadino; - il rispetto dei contratti di lavoro da parte degli eventuali affidatari dei servizi. Pag. 9 di 14

POLITICHE SOCIALI 1. Sviluppo delle linee indicate dalla Società della Salute, attraverso il Piano Integrato di Salute, fondato sull integrazione tra programmazione urbanistica, servizi pubblici e politiche sociali. Riteniamo necessario valutare le scelte nei diversi settori (urbanistica, trasporti, istruzione, ambiente, attività produttive, sport, ecc.) in base alla loro ricaduta sulla salute dei cittadini. Nell ambito della prevenzione, si intendono sostenere attività di educazione alimentare, la valorizzazione di produzioni tipiche e di qualità, veicolando la cultura del cibo come espressione della storia locale, delle tradizioni e aprendosi al confronto con le altre culture sul terreno della qualità e del mangiar sano. Attraverso la Società della Salute e con un attività di coordinamento con l Azienda Sanitaria Locale, le Associazioni di volontariato e del Privato Sociale intendiamo rafforzare l impegno a sostegno della non autosufficienza e della disabilità. 2. Proseguimento ed ampliamento della politica di tutela delle fasce deboli agendo sul sistema delle tariffe. La salvaguardia della dignità sociale dell individuo passa anche per una politica delle tariffe volta a tutelare le fasce più deboli: nel corso degli anni sono state previste agevolazioni sociali basate sullo strumento dell Isee per i servizi scolastici e di asilo nido, per la tariffa d igiene ambientale, per il servizio idrico, finanziate con risorse proprie del bilancio comunale. Occorre agire, nell ambito delle compatibilità finanziarie, per aumentare le risorse e ampliare il numero dei soggetti beneficiari. 3. Diritto alla casa. La richiesta di alloggi in affitto da parte dei ceti più deboli, anziani, giovani coppie, famiglie monoreddito, si scontrano con una offerta sempre più insufficiente di alloggi di edilizia sociale e con canoni di locazione spesso inaccessibili. Per approntare una risposta, occorre agire su: a) sviluppo dell Edilizia Residenziale Pubblica, attraverso gli interventi della Società Pubblica (SPES); b) integrazione degli affitti; c) perseguimento della realizzazione di alloggi ad affitto agevolato ricercando anche l azione di operatori privati mediante le modalità della perequazione urbanistica. Per poter dare questo tipo di risposta occorre agire anche nell ambito del recupero e della riconversione di aree urbane attraverso un percorso che coinvolga soggetti pubblici e privati, nonché la messa a disposizione da parte dei comuni di aree destinate all edilizia sociale. 4. Volontariato. Incremento del sostegno alle associazioni di volontariato, con particolare riferimento a quello di carattere sociale. Pag. 10 di 14

5. Barriere architettoniche. Integrare il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche con il Piano di Accessibilità Urbana, ovvero lo studio degli spazi urbani finalizzato alla realizzazione di percorsi pedonali sicuri e accessibili a tutti. 6. Politiche della sicurezza. Concepire la sicurezza come insieme di azioni, prevenzione, educazione al senso civico, alla legalità e processi di integrazione. Proseguire nell azione di controllo del territorio, intrapresa con successo negli ultimi anni, di concerto tra Polizia Municipale, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato. 7. Interventi di emergenza sociale. Perseguire la costituzione di un Fondo che, con appositi prestiti, aiuti cittadini in gravi difficoltà ad uscire o ad affrontare situazioni di emergenza legata a disabilità o a problemi di carattere sociale. 8. Politiche per lo sport. In questi anni è cresciuto il numero dei tesserati nelle varie discipline sportive e sono stati raggiunti prestigiosi risultati nelle competizioni. Pertanto, riteniamo che occorra: - proseguire la collaborazione con le società sportive nei progetti di attività motoria nelle scuole; - proseguire l esperienza dell affidamento diretto della gestione degli impianti sportivi alle società del settore; - intensificare i progetti per lo svolgimento di corsi di ginnastica correttiva per gli anziani; Dal punto di vista delle strutture, è necessario: - completare l area sportiva presso Piazza Pertini, e ridisegnare gli spazi adibiti a parcheggio e alla viabilità di accesso; - realizzare un nuovo campo sportivo a Cintolese, a seguito delle previsioni urbanistiche che prevedono la realizzazione di un Comparto sulla sede di quello attualmente esistente. 9. Aree verdi di quartiere. Realizzazione delle aree verdi di quartiere, già previste negli strumenti di pianificazione, nei centri minori, in modo da creare ulteriori punti di aggregazione di giovani ed anziani. Pag. 11 di 14

POLITICHE CULTURALI 1. Attività e programmi delle Istituzioni culturali cittadine. I Musei, il Teatro, la Biblioteca dovranno sviluppare le proprie attività sia in direzione dei giovani e delle scuole che in direzione degli adulti, per garantire il conseguimento degli obiettivi di Lisbona sulla società della conoscenza, combattendo l isolamento, l egoismo sociale e l analfabetismo di ritorno. Occorre potenziare i rapporti sinergici con il Museo statale di Casa Giusti e proseguire sull utilizzo dei musei come laboratori di ricerca, custodi della memoria, strumento di conoscenza del mondo contemporaneo e dei suoi linguaggi. Indirizzare la produzione museale verso l analisi del mondo manifatturiero, artigiano, industriale per esplorare i rapporti tra arte e artigianato, arte e industria, arte e marketing, elaborando anche azioni volte alla promozione del territorio. Occorre allestire spazi adeguati per la biblioteca comunale, destinandone una parte per attività di consultazione, lettura e approfondimento per bambini e ragazzi. Consolidare nuove forme di prestito e di consultazione libraria e nuove iniziative di promozione della lettura e di conoscenza della produzione culturale e artistica del territorio. Pag. 12 di 14

POLITICHE PER LA CITTADINANZA E LA PARTECIPAZIONE 1. Porre la partecipazione alle attività di governo del territorio come nucleo centrale dell azione di governo. Per attivare la partecipazione alla vita pubblica della città vogliamo attivare nuovi strumenti di informazione e di consultazione. Verranno utilizzati tutti gli strumenti della comunicazione istituzionale, con rafforzamento dei sistemi tecnologici propri dell e-government, nell ottica dell efficienza e della trasparenza; in quest ottica riteniamo utile far svolgere alcune sedute del Consiglio Comunale presso le frazioni. Per coordinare questo processo di comunicazione pubblica intendiamo istituire, nell ambito degli incarichi di governo attribuiti dal Sindaco, la delega alla Partecipazione e alla Trasparenza. 2. Estensione del sistema della Consulta alla generalità del sistema delle associazioni. Il Delegato alla Partecipazione e alla Trasparenza avrà come primo compito la redazione di un ossatura regolamentare da proporre ad un sistema di Consulte tematiche, alle quali invitare tutte le associazioni che operino nel territorio. L individuazione dei temi sui quali proporre l istituzione di ogni Consulta è demandato al Consiglio Comunale. 3. Strumenti di valutazione dell organizzazione dell Ente. Nell ambito di un progetto organico di costituzione di un sistema comunicativo ricco e flessibile, occorre predisporre strumenti che favoriscano da parte del cittadino la valutazione del merito e delle competenze dell Amministrazione comunale. L Ufficio Relazioni con il Pubblico dovrà redigere un sistema di test di valutazione da somministrare ai cittadini che si rivolgono ai servizi comunali: i risultati saranno periodicamente presentati e discussi in apposite riunioni con i Responsabili dei Servizi e resi pubblici. 4. Bilancio sociale. L Amministrazione comunale dovrà redigere il Bilancio comunale in forma semplificata e comprensibile (cosiddetto Bilancio sociale ), da pubblicizzare preventivamente e in forma adeguata per consentire al cittadino una migliore comprensione dell attività di programmazione dell Ente, e, quindi, la possibilità di proporre propri contributi alla discussione. 5. Educazione ai Valori della Repubblica. Partendo dalla memoria degli eventi e dei fatti che hanno segnato la nostra storia locale, dovranno essere elaborati progetti educativi che coinvolgano le scuole, i musei, la biblioteca, il Teatro e le associazioni per diffondere i valori fondamentali della nostra Carta costituzionale, a partire dai valori della Pace, dell uguaglianza contro ogni forma di discriminazione, della Solidarietà, del diritto al Lavoro e alla Salute. Tali progetti dovranno inoltre sottolineare l importanza di questo tessuto di valori nella formazione della coscienza europea. Un utile iniziativa in questo senso può essere costituita dalla formazione, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche, di un Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi. Pag. 13 di 14

POLITICHE EDUCATIVE E FORMATIVE 1. Potenziamento dei servizi educativi per la prima infanzia. L Amministrazione comunale, riconoscendo l importanza dei modelli educativi proposti nei primi anni di vita, dovrà: - potenziare i servizi educativi nella fascia che coinvolge i bambini di età compresa fra tre mesi e 5 anni compiuti, esplorando la possibilità di nuovi locali o di un riadattamento dei locali esistenti; - elaborare progetti educativi che possano integrare l offerta pubblica e privata del settore per conseguire l obiettivo di trasformazione di questo servizio a domanda in processo educativo vero e proprio; - favorire progetti di accoglienza per bambini stranieri, coinvolgendo le famiglie di origine in un forte progetto di integrazione. 2. Riorganizzazione dei servizi scolastici, alla luce del nuovo dimensionamento ed alla creazione di due Istituti Comprensivi. I principali obiettivi saranno: - costruzione di un nuovo Polo scolastico a Cintolese, nel cui ambito realizzare la Scuola Media, nell ottica di una continuità verticale tra istruzione elementare e media; - consolidare il rapporto tra Comune e mondo della scuola come strumento di valorizzazione delle rispettive autonomie e rafforzamento della coesione sociale; - utilizzare il tavolo di concertazione tra Scuola e Comune per l elaborazione di progetti di innovazione educativa volti a migliorare la qualità dell apprendimento; - rafforzare gli interventi previsti nei Piani Integrati di Area con attività rivolte al contenimento della dispersione scolastica, all accoglienza, all istruzione e all integrazione degli alunni stranieri; - proseguimento dei progetti volti a favorire l attività sportiva e l educazione allo sport; - sviluppo dell attività dei campus nel periodo invernale e nel periodo estivo per favorire l educazione e l aggregazione di bambini e ragazzi, con azioni rivolte al sostegno delle disabilità e alla rimozione del disagio; - elaborazione di sistemi di co-progettazione tra scuola e musei per favorire la conoscenza del territorio ed educare le giovani generazioni a costruire il futuro. Pag. 14 di 14