PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA ANGELO TOSO CASIER (TV) 1
1. LA NASCITA DELLA SCUOLA Durante la 1^ guerra mondiale Gino Toso figlio di Angelo Toso, aveva un cuore grande e generoso, per questo assecondò le iniziative caritative e benefiche della moglie Antonietta Delfin. Risale a quel tempo la decisione di aprire un orfanotrofio per 40 orfani di guerra scelti fra i più piccoli, che dovevano rimanere nell istituto fino ai 12 anni. Finita la guerra Il Commendatore G. Toso affidò all Opera Nazionale Orfani dei morti in guerra la gestione dell istituto con l assistenza delle Suore Maria Bambina. Con alterne vicende per il dissesto finanziario del fondatore, l opera continuerà sotto la direzione e responsabilità della signora Toso fino al 1943, quando a causa dei bombardamenti a tappeto fu requisito dall ospedale civile di Treviso. Accanto all orfanotrofio i coniugi Toso istituirono l asilo per l infanzia di Casier. Finita la guerra, le suore furono ritirate da Casier e la parrocchia acquistò il fabbricato dell asilo, affidato all ordine delle Suore Dorotee di Venezia. Nel mese di febbraio del 1948 con l approvazione del Ministero di Roma, Gino Toso dona lo stabile alla Parrocchia di Casier con la registrazione della Curia di Treviso nell anno seguente. 2
2. L AMBITO TERRITORIALE La scuola dell infanzia parrocchiale si trova in una zona di espansione urbanistica, fuori dal centro, lontano dai rumori e in un ambiente tranquillo. I bambini che frequentano la scuola provengono quasi tutti da famiglie di Casier di varie estrazioni sociali, alcuni sono di origine straniera. Si prevede un aumento di allievi per i prossimi anni a seguito degli insediamenti di giovani coppie nel territorio parrocchiale. 3. FINALITA EDUCATIVE GENERALI La Circolare Ministeriale n 254 del 21.07.1995 conferisce una piena equiparazione tra scuola pubblica e scuola non statale. Il presente documento Progetto Educativo 3
di Istituto ( PEI) rappresenta un esempio di tale equiparazione dato che ogni tipo di scuola deve dotarsi di tale documento. Esso va inteso come strumento illustrativo e non prescrittivo, per favorire la comprensione e il miglioramento del servizio erogato. Le finalità educative sono orientate ai principi ispiratori della Costituzione della Repubblica e sono tratti dal documento Orientamenti 1991 e le successive indicazioni del 2007, elaborati dal Consiglio Nazionale della Pubblica istruzione. La finalità primaria consiste nella formazione integrale del bambino inteso nella sua individualità, irrepetibilità e globalità. La proposta educativa mira pertanto allo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino, per favorire la formazione di una personalità delineata dalle seguenti caratteristiche salienti: la sicurezza affettiva e l autonomia; l apertura alla relazione con gli altri; il desiderio di scoprire e di conoscere; la ricerca del senso della propria vita. La Scuola dell infanzia riconosce quali principi ispiratori tratti dagli art. 3 33 34 della Costituzione Italiana, l eguaglianza, l imparzialità e l accoglienza: Uguaglianza: la Scuola dell infanzia accoglie i bambini di ambo i sessi, di ogni razza, colore e religione; Imparzialità e regolarità del servizio: la Scuola dell infanzia garantisce il rispetto dei criteri di obiettività e giustizia nei confronti di tutti i bambini e di tutte le famiglie; assicura inoltre un servizio regolare e continuo; Accoglienza e integrazione: la Scuola dell infanzia accoglie tutti i bambini, anche quanti si trovano in condizioni svantaggiate legate a carenze familiari e affettive, a situazione di disagio economico e sociale, a divari culturali e linguistici dovuti a diverse origini (es. provenienza straniera, scarsità di stimolazioni intellettuali) e quanti vivono in una situazione di handicap. 4
4. LE CARATTERISTICHE E FUNZIONI DELLA COMUNITA EDUCATIVA La Scuola dell infanzia A. Toso è scuola Cattolica della Parrocchia e si fonda sulla libera adesione dei genitori al presente Progetto Educativo ed è quindi aperta a tutti coloro che ne condividono la proposta educativa e sono disponibili ad accettare la sua azione educativo- didattica rivolta all infanzia. Essa è una realizzazione concreta del pensiero della Chiesa espresso nel Concilio Vaticano II e nei documenti della Congregazione per l educazione cristiana. Per il fatto che è Scuola Cattolica partecipa alla missione evangelizzatrice della Chiesa e pertanto promuove la condivisione dei valori autentici comuni, nonché lo sviluppo delle relazioni interpersonali e dei collegamenti e interscambi in genere con la Parrocchia e le sue iniziative. In tale prospettiva coerente con la propria ispirazione si colloca poi il dovere da parte della comunità educante (Presidente, direzione, insegnanti e personale ausiliario) di considerare i portatori di diritto educativo, ossia i bambini, come soggetti attivi e creativi che nell ambito scolastico possono costruire e potenziare la loro identità, evidenziare ed esercitare le loro competenze, raggiungere e affermare la loro autonomia. Ai genitori compete un ruolo attivo nel dialogo e nella cooperazione con gli educatori e la Direzione per favorire il perseguimento degli obiettivi prefissati. La loro partecipazione si concretizza nel sostenere, contribuire ad animare ed offrire le proprie competenze per un servizio educativo che qualifichi il più possibile la Scuola. 5
Inoltre i genitori, come rappresentanti delle sezioni, hanno il compito di essere promotori di un dialogo sereno e aperto alle finalità educative e culturali della scuola, studiando con la direzione e le insegnanti proposte e soluzioni volte a realizzarle, favorendo la partecipazione di tutta la comunità educativa. Le insegnanti attuano il Progetto Educativo d Istituto condividendone i principi guida e gli obiettivi. La loro azione, oltre che essere nell ambito della relazione interpersonale con i bambini e con le famiglie, si svolge in accordo con la Presidenza e la Direzione anche nell attività collegiale di programmazione, nella realizzazione delle attività didattiche e nella verifica. Esse hanno inoltre la responsabilità della loro formazione professionale personale permanente. 5. FONDAMENTI CULTURALI E PEDAGOGICI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La Scuola dell infanzia A. Toso si qualifica perché è di ispirazione Cristiana e si rivolge alla Comunità Parrocchiale di cui vuole essere espressione. Perciò lo stile che la caratterizza è la corresponsabilità tra personale scolastico, genitori e comunità parrocchiale. L efficacia della struttura, peraltro di proprietà comunale, la sua funzionalità, la serietà della proposta educativa richiedono veramente il contributo di tutti, il coinvolgimento delle famiglie allargate ai nonni, suggerimenti costruttivi. 6
La Scuola dell infanzia è scuola a tutti gli effetti e perciò segue l evoluzione della didattica e della pedagogia, avvalendosi di strumenti idonei e aggiornati, in collegamento con le altre scuole di base del territorio. Pertanto la scuola esercita la funzione di filtro e selezione delle sollecitazioni provenienti dalla parrocchia e dall ambito territoriale comunale in ragione della loro validità educativa, in modo da offrire ai bambini una valida formazione culturale, spirituale e sociale. Seguendo le sollecitazioni della Chiesa, la Scuola dell infanzia A. Toso vuole far emergere sempre più la famiglia come soggetto attivo e responsabile dell educazione, la considera una risorsa positiva e soggetto del nostro tessuto ecclesiale e sociale. Perciò La Scuola dell infanzia avrà una importante attenzione a sviluppare rapporti di collaborazione con forme sempre più innovative e contenuti stimolanti per l efficacia dei processi educativi. Tale rapporto di collaborazione viene all interno del riconoscimento e del rispetto della diversità delle due istituzioni Scuola e Famiglia- e sarà improntato al dialogo e all arricchimento reciproco per una visione più articolata del fatto educativo. In una società ormai avviata definitivamente su una strada multietnica e multi religiosa, è doveroso per una Scuola dell infanzia sapersi misurare con tale prospettiva, per cui tutti gli attori del processo educativo (docenti, personale della scuola, genitori e comunità tutta) devono radicarsi ancor più nella scelta cristiana e quindi devono crescere in qualità per potersi misurare tranquillamente con le diversità e non rinunciare alla solidarietà o ignorare le nuove domande sociali che si presentano. 7