Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

Documenti analoghi
***I RELAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0215/

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0197/

Documento di seduta *** RACCOMANDAZIONE

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0304/

IT Unita nella diversità IT A8-0051/8. Emendamento

PROGETTO DI RELAZIONE

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

RELAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0235/

RELAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0238/

* RELAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0284/

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0320/

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0179/

Documento di seduta *** RACCOMANDAZIONE

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0324/

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0333/

** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0337/

PARLAMENTO EUROPEO Commissione per le petizioni PROGETTO DI PARERE. destinato alla commissione per gli affari costituzionali

B8-0434/2017 } B8-0435/2017 } B8-0450/2017 } RC1/Am. 70

IT Unita nella diversità IT B8-0455/31. Emendamento

IT Unita nella diversità IT A8-0025/1. Emendamento

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0178/

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0198/

Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere. Progetto di posizione sotto forma di emendamenti Angelika Mlinar (PE628.

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 26 maggio 2014 (OR. en) 9905/1/14 REV 1 MIGR 78 SOC 365

Commissione per l'occupazione e gli affari sociali DOCUMENTO DI LAVORO. Attuazione della strategia europea sulla disabilità ( )

I Programmi Europa per i cittadini Giustizia Cittadinanza e Uguaglianza. Politica di coesione

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

Commissione giuridica. destinato alla commissione per l'occupazione e gli affari sociali

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

ASSEMBLEA PARLAMENTARE PARITETICA ACP-UE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

IT Unita nella diversità IT B8-1092/1. Emendamento. Sophia in 't Veld, Cecilia Wikström, Angelika Mlinar a nome del gruppo ALDE

PARLAMENTO EUROPEO Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

Comitato dei rappresentanti permanenti (parte prima)/consiglio

RELAZIONE. IT Unita nella diversità IT A8-0091/

TESTI APPROVATI Edizione provvisoria. Necessità di un meccanismo globale in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali

IT Unita nella diversità IT A8-0358/23. Emendamento. Jordi Solé, Helga Trüpel a nome del gruppo Verts/ALE

IT Unita nella diversità IT A8-0239/13. Emendamento. Peter Liese a nome del gruppo PPE

PROGETTO DI ORDINE DEL GIORNO

IT Unita nella diversità IT B8-0163/23. Emendamento. Alessia Maria Mosca, Bernd Lange a nome del gruppo S&D

Commissione per il commercio internazionale

PROGETTO DI PROPOSTA DI RISOLUZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0389/21. Emendamento. Dominique Bilde a nome del gruppo ENF. Milan Zver Attuazione di Erasmus+ 2015/2327(INI)

Copia per studenti. Diritti accessibili. La partecipazione delle persone con disabilità per uno sviluppo inclusivo

15571/17 ZAM/am 1 DG C 1

TESTI APPROVATI. Seguito e situazione attuale dell'agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile

INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - EAC/S17/2017. Sorvegliare ed educare, attraverso lo sport, i giovani a rischio di radicalizzazione

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0080/

IT Unita nella diversità IT B8-0441/3. Emendamento. Igor Šoltes a nome del gruppo Verts/ALE

ASSEMBLEA PARLAMENTARE PARITETICA ACP-UE. Commissione per gli affari sociali e l'ambiente AP/ /AA1-24

Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere. della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere

7775/17 mas/va/s 1 DGC 2B

IT Unita nella diversità IT A8-0079/160. Emendamento. Isabella Adinolfi, Rosa D'Amato a nome del gruppo EFDD

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni PROGETTO DI PARERE

CONFERENZA PARLAMENTARE UNIONE EUROPEA PAESI DEL PATTO DI STABILITA TEMA III. La lotta contro la criminalità organizzata Combattere i traffici

14288/16 mig/cap/gez/s 1 DGD 1C

11246/16 ele/pdn/s 1 DGC 1

IT Unita nella diversità IT A8-0387/1. Emendamento. Eleonora Evi, Rosa D Amato, Rolandas Paksas a nome del gruppo EFDD

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0079/193. Emendamento

IT Unita nella diversità IT A8-0026/9. Emendamento. Mario Borghezio, Harald Vilimsky a nome del gruppo ENF

PARLAMENTO EUROPEO. Documento di seduta B6-0000/2008 PROPOSTA DI RISOLUZIONE. presentata a seguito di una dichiarazione del Consiglio

IT Unita nella diversità IT A8-0023/3. Emendamento. Cristian Dan Preda a nome del gruppo PPE

visto il trattato sul funzionamento dell'unione europea, in particolare l'articolo 209, paragrafo 1, e l'articolo 212, paragrafo 2,

EMENDAMENTI IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo 2015/2154(DEC) Progetto di parere Barbara Matera (PE571.

* PROGETTO DI RELAZIONE

PROGETTO DI RELAZIONE

IT Unita nella diversità IT A8-0054/2. Emendamento

Visto il proprio decreto in data 23 luglio 2002, recante ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

IT Unita nella diversità IT A8-0341/11. Emendamento. Gianluca Buonanno a nome del gruppo ENF

NORMATIVA EUROPEA DISABILITA

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

*** RACCOMANDAZIONE. IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo A8-0354/

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'occupazione e gli affari sociali

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Articolo 1 Obiettivi della Convenzione

Strumenti area Sicurezza e cittadinanza Programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

DECISIONE N.991 CONFERENZA OSCE SU UN APPROCCIO GLOBALE ALLA SICUREZZA INFORMATICA: ANALISI DEL FUTURO RUOLO DELL OSCE

***I POSIZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

IT Unita nella diversità IT A8-0366/8. Emendamento. Josep-Maria Terricabras a nome del gruppo Verts/ALE

IT Unita nella diversità IT A8-0132/1. Emendamento. Inés Ayala Sender, Karin Kadenbach a nome del gruppo S&D

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 maggio 2017 (OR. en)

IT Unita nella diversità IT B8-0286/7. Emendamento. Vicky Ford a nome del gruppo ECR

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

Se l'accordo fosse confermato, il Consiglio potrebbe adottare le conclusioni allegate.

IT Unita nella diversità IT A8-0351/5. Emendamento

IT Unita nella diversità IT A8-0023/1. Emendamento. Igor Šoltes a nome del gruppo Verts/ALE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

15312/16 ini/ms/s 1 DGD 1B

IT Unita nella diversità IT B8-0977/1. Emendamento

7935/17 rus/don/bp/s 1 DG E - 1C

IT Unita nella diversità IT A8-0317/22. Emendamento. Marco Zanni, Marco Valli, Rolandas Paksas, David Coburn a nome del gruppo EFDD

PROGETTO DI RELAZIONE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Transcript:

Parlamento europeo 2014-2019 Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni 25.5.2016 2015/2258(INI) PARERE della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni destinato alla commissione per l'occupazione e gli affari sociali sull'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità con particolare riferimento alle osservazioni conclusive del comitato CRPD delle Nazioni Unite (2015/2258(INI)) Relatore per parere (*): Martina Anderson (*) Procedura con le commissioni associate articolo 54 del regolamento AD\1093753.doc PE578.546v02-00 Unita nella diversità

PA_NonLeg PE578.546v02-00 2/8 AD\1093753.doc

SUGGERIMENTI La commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni invita la commissione per l'occupazione e gli affari sociali, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti: A. considerando che le donne e le ragazze con disabilità sono soggette a varie tipologie di discriminazione nella vita quotidiana; che tale discriminazione può assumere varie forme (fisica, emotiva, sessuale ed economica) e comprende la violenza esercitata dal partner e da coloro che forniscono assistenza, la violenza sessuale e quella istituzionale; 1. riconosce che probabilmente circa 80 milioni di cittadini europei soffrono di una forma di disabilità e che tali cittadini dovrebbero godere di un chiaro accesso a tutti i servizi e i diritti offerti dall'unione europea; 2. condivide le preoccupazioni espresse dal comitato CRPD delle Nazioni Unite in relazione alla mancanza nell'unione di una chiara strategia per l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità; 3. chiede alla Commissione di rivedere la propria strategia sulla disabilità 2010-2020, ai fini della piena attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) e alla luce delle osservazioni conclusive del comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, del 2 ottobre 2015, che prevedono un calendario e indicatori precisi; 4. deplora la discriminazione e l'esclusione che le persone con disabilità subiscono ancora oggi; chiede alla Commissione di rendere massime le sinergie fra la strategia dell'ue sulla disabilità 2010-2020 e le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, al fine di garantire che i diritti ivi riconosciuti siano sostanzialmente goduti ed efficacemente esercitati, anche tramite l'armonizzazione e l'attuazione del quadro legislativo e iniziative politiche e culturali; 5. sottolinea la necessità di includere una chiara prospettiva di genere in una nuova strategia europea sulla disabilità, che preveda la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica contro le donne e le ragazze con disabilità; 6. esorta la Commissione a sviluppare un dialogo strutturato con le organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, a consultarle e a cooperare con esse nell'ambito del processo di revisione e attuazione, compresa la formulazione di una risposta all'elenco delle questioni per il comitato CRPD delle Nazioni Unite, e nello sviluppo, nell'attuazione e nel controllo delle politiche dell'ue; 7. invita le istituzioni dell'unione ad adottare i provvedimenti necessari per sostenere la vita delle donne con disabilità, in linea con le raccomandazioni del comitato CRPD delle Nazioni Unite per quanto riguarda la revisione dell'attuazione da parte dell'unione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità; 8. invita gli Stati membri e le istituzioni dell'ue a garantire che le opportunità di partecipare AD\1093753.doc 3/8 PE578.546v02-00

ai processi di consultazione pubblica siano chiaramente e ampiamente pubblicizzate tramite comunicazioni accessibili alle persone con disabilità che utilizzano il braille o i formati di facile lettura; 9. deplora fermamente che il Consiglio non abbia ancora adottato la proposta di direttiva del 2008 recante applicazione del principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o il credo, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale; ribadisce il proprio invito al Consiglio a procedere a tale adozione quanto prima; 10. deplora altresì fermamente i ritardi nel processo di ratifica del trattato di Marrakech volto a facilitare l'accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, e chiede alla Commissione e agli Stati membri di giungere quanto prima alla sua ratifica; 11. sottolinea la necessità di garantire che tutte le forme di discriminazione basata sulla disabilità siano proibite nell'ue, compresa la discriminazione multipla e intersettoriale; 12. invita gli Stati membri ad adottare tutti i provvedimenti necessari per garantire una sistemazione adeguata alle persone con disabilità, onde promuovere l'uguaglianza ed eliminare la discriminazione, consentendo loro di godere, su un piano di parità con gli altri, di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali; 13. invita le istituzioni dell'ue e gli Stati membri a coinvolgere attivamente le persone con disabilità nei processi decisionali, anche attraverso le loro organizzazioni di rappresentanza, in linea con l'articolo 4, paragrafo 3, della CRPD; esorta inoltre a tenere debitamente conto dei pareri espressi dalle persone con disabilità nell'ambito di tali processi; 14. invita gli Stati membri e le istituzioni ad assicurare che le possibilità di partecipare ai processi di consultazione siano ampiamente e chiaramente pubblicizzate tramite comunicazioni accessibili, che le informazioni possano essere messe a disposizione anche in altri formati, come il braille o i formati di facile lettura, e che le audizioni e le riunioni pubbliche che vertono sulla discussione delle proposte di legge e di politica siano rese pienamente accessibili alle persone con disabilità, comprese quelle che presentano disabilità mentali e difficoltà di apprendimento; 15. esorta tutte le istituzioni dell'ue a garantire che le loro comunicazioni esterne e interne, compresi documenti, video e siti web, abbiano un livello adeguato di accessibilità e avvengano in formati e con mezzi di comunicazione alternativi, come il braille, i formati di facile lettura e la lingua dei segni; 16. è convinto che le istituzioni europee, in particolare il Parlamento, il Consiglio e la Commissione, dovrebbero adoperarsi per garantire che la legislazione esistente e futura rispetti i diritti umani e sia pienamente conforme alla CRPD; 17. rileva che tre Stati membri, ossia Finlandia, Paesi Bassi e Irlanda, non hanno ancora ratificato la Convenzione; invita i suddetti Stati membri a provvedere quanto prima; 18. chiede alle istituzioni dell'ue di prestare particolare attenzione ai diritti dei minori con disabilità e alle necessità delle loro famiglie, di valutare l'attuale compatibilità dell'ue con PE578.546v02-00 4/8 AD\1093753.doc

la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e di adoperarsi per eliminare tutti gli ostacoli che i minori con disabilità si trovano a dover affrontare nella loro vita quotidiana, supportando adeguatamente le loro famiglie, anche attraverso l'erogazione di sussidi e servizi specifici; 19. pone l'accento sulle violenze, le intimidazioni e gli abusi sessuali a scuola, a casa o negli istituti, di cui sono maggiormente vittime i minori con disabilità; chiede all'unione e agli Stati membri di intervenire in modo più efficace e di contrastare la violenza contro i minori con disabilità attraverso misure specifiche e servizi di sostegno accessibili; 20. sottolinea che, al fine di garantire la tutela dei diritti dei minori con disabilità, è necessario garantire sostegno adeguato alle famiglie, rafforzando e perfezionando gli strumenti legislativi a disposizione dell'ue, quale ad esempio la garanzia del prolungamento del congedo parentale ai genitori dei bambini con disabilità; 21. chiede l'istituzione di un meccanismo di coordinamento interistituzionale per l'attuazione e il controllo della CRPD, che garantisca la partecipazione delle persone con disabilità attraverso le loro organizzazioni di rappresentanza nel processo di adozione; 22. riconosce che la CRPD si è dimostrata uno strumento importante e positivo per promuovere le riforme legislative e per obbligare gli Stati membri a riesaminare il modo in cui sono percepite le persone con disabilità; si rammarica, tuttavia, delle difficili sfide che le persone con disabilità affrontano ancora in settori strategici come la giustizia penale e la partecipazione politica; ritiene prioritario garantire a tutte le persone con disabilità un accesso pieno e completo al sistema politico; riconosce che esso deve andare al di là del semplice accesso fisico per esprimere un voto e dovrebbe comprendere un'ampia gamma di iniziative intese ad aprire il processo democratico a tutti i cittadini; è convinto che ciò dovrebbe includere la fornitura di materiale elettorale in lingua dei segni, in braille e in formato di facile lettura, la possibilità di prestare piena assistenza alle persone con disabilità durante le procedure di voto, la promozione del voto per corrispondenza e per delega, ove possibile, e la rimozione delle barriere per i cittadini con disabilità che desiderano presentarsi come candidati alle elezioni, nonché l'esame delle norme esistenti in materia di capacità giuridica e del loro impatto sulla capacità delle persone di partecipare pienamente al processo democratico; invita la Commissione e gli Stati membri ad assicurare che le disposizioni dell'articolo 3, paragrafo 2, della direttiva 2012/29/UE che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, nonché le disposizioni delle direttive 2010/64/UE sul diritto all'interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali e 2012/13/UE sul diritto all'informazione nei procedimenti penali, in particolare la direttiva 2013/48/UE relativa al diritto di avvalersi di un difensore nel procedimento penale e nel procedimento di esecuzione del mandato d'arresto europeo, al diritto di informare un terzo al momento della privazione della libertà personale e al diritto delle persone private della libertà personale di comunicare con terzi e con le autorità consolari, siano adeguatamente e pienamente attuate, soprattutto nel caso delle persone con disabilità; 23. deplora fortemente che molti Stati ancora neghino o limitino, attraverso azioni legali, la capacità giuridica delle persone con disabilità mentali; invita gli Stati membri ad affrontare la questione della capacità giuridica in modo positivo, orientandosi verso l'inclusione volta al sostegno piuttosto che verso l'esclusione automatica; AD\1093753.doc 5/8 PE578.546v02-00

24. invita la Commissione ad armonizzare la raccolta di dati sulla disabilità attraverso indagini sociali a livello dell'ue, in conformità dell'articolo 31 della CRPD, al fine di individuare e rendere pubblici gli sviluppi nel settore; sottolinea che tale raccolta di dati dovrebbe servirsi di metodologie che tengano conto di tutte le persone con disabilità, anche quelle con disabilità più gravi e quelle che vivono in istituti; evidenzia, inoltre, che tutti i dati raccolti dovrebbero essere soggetti al rigore delle iniziative in materia di diritti umani e di protezione dei dati, tra cui anche le disposizioni della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, della Carta europea dei diritti fondamentali e della direttiva europea sulla protezione dei dati personali; sottolinea che le indagini devono essere quanto più specifiche e mirate possibile, e che siano seguite da studi e seminari adeguati, che garantiscano interventi opportuni ed efficaci; 25. deplora la carente accessibilità del numero di emergenza europeo 112 e chiede alla Commissione di adoperarsi per renderlo maggiormente accessibile per le persone con disabilità, attraverso l'impiego di tecnologie di nuova generazione relative a tale servizio; 26. chiede un rafforzamento degli organismi per la parità esistenti, affinché possano contribuire all'integrazione, alla promozione e al controllo della CRPD; rammenta all'ue e agli Stati membri l'obbligo di impegnarsi in modo significativo con la società civile e, in particolare, con le organizzazioni delle persone con disabilità; 27. chiede l'inserimento dei diritti delle persone con disabilità nell'agenda socio-economica globale dell'ue, in particolare nella strategia Europa 2020 e nel semestre europeo; raccomanda l'adozione di un patto sulla disabilità per garantire l'integrazione dei diritti delle persone con disabilità attraverso le iniziative dell'ue; 28. ritiene che le istituzioni dell'unione dovrebbero considerare la possibilità di aprire i flussi di finanziamento esistenti e futuri alle organizzazioni che rappresentano attivamente le persone con disabilità; 29. riconosce che i membri vulnerabili della società sono oggetto di maggiore emarginazione se hanno una disabilità, ed evidenzia pertanto che le istituzioni dell'ue e gli Stati membri dovrebbero raddoppiare i loro sforzi intesi a garantire il pieno riconoscimento di diritti e servizi a tutte le persone con disabilità, compresi gli apolidi, i senzatetto, i rifugiati e i richiedenti asilo nonché le persone che appartengono a minoranze; sottolinea la necessità integrare la disabilità nelle politiche in materia di migrazione e di rifugiati; 30. sottolinea che, al fine di salvaguardare il pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità, è necessario garantire loro la libertà di scegliere come vivere e come utilizzare al meglio il loro potenziale, potenziando ad esempio strumenti quali il ricorso alle persone che prestano assistenza; 31. deplora vivamente le pessime condizioni in cui si è scoperto che le persone con disabilità sono tenute in alcuni Stati membri e invita gli Stati membri a fare tutto il possibile per rispettare la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e il suo articolo 3, il quale vieta i trattamenti disumani e degradanti; 32. ritiene che il Consiglio dovrebbe adottare la direttiva sulla parità di trattamento ed estenderne il mandato oltre il settore dell'occupazione; PE578.546v02-00 6/8 AD\1093753.doc

33. raccomanda che tutte le persone impiegate dall'ue per la gestione delle sue frontiere esterne e dei centri di accoglienza per i richiedenti asilo seguano una formazione specifica pertinente alle necessità delle persone con disabilità, al fine di garantire che i loro bisogni siano soddisfatti; 34. invita le istituzioni dell'unione ad attuare e promuovere campagne di informazione sia sui diritti delle persone con disabilità, sia sulla loro diversità, sulle loro competenze e sul loro talento; 35. deplora che le persone con disabilità incontrino ancora ostacoli per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi; ritiene che detti ostacoli limitino la loro partecipazione alla società e costituiscano una violazione dei loro diritti in quanto cittadini; accoglie con favore il sostegno fornito dal Parlamento all'atto sull'accessibilità del novembre 2015, ma riconosce che esso non rappresenta una panacea; chiede l'adozione e la piena attuazione senza indugio dell'atto sull'accessibilità; 36. raccomanda, al fine di garantire l'inserimento delle persone con disabilità nel contesto sociale, di rimuovere tutte le barriere e gli ostacoli che ancora oggi ne limitano l'integrazione all'interno dei sistemi di istruzione, sul posto di lavoro, nel contesto della vita pubblica e della comunità di appartenenza; 37. raccomanda, al fine di garantire la giusta integrazione delle persone con disabilità nel contesto sociale, di incentivare l'uso corretto dei fondi europei che favoriscono tale processo attraverso la ricerca, l'elaborazione, l'attuazione e la diffusione di nuove idee, nuove tecnologie e nuovi metodi; 38. raccomanda di garantire il principio della libera circolazione dei cittadini con disabilità all'interno dell'unione attraverso la rimozione di tutte le barriere ancora oggi esistenti; 39. riconosce le capacità di sensibilizzazione delle istituzioni dell'ue e le invita promuovere la sensibilizzazione sulla protezione e il conferimento di diritti alle persone con disabilità; 40. sottolinea il diritto alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti ad essa associati; sottolinea che l'educazione sessuale deve essere concepita e attuata anche per le persone con disabilità, sulla base di un approccio olistico, e deve essere insegnata in un ambiente sicuro e senza tabù; 41. sottolinea che è necessario realizzare una cooperazione politica rafforzata nell'ambito del presente quadro, comprese le risorse umane e finanziarie per garantire il rispetto degli obblighi e l'attuazione delle raccomandazioni della Convenzione ONU CRPD; 42. invita il Parlamento, il Consiglio e la Commissione ad attuare pienamente le raccomandazioni del comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e a garantire che la Convenzione sia rispettata in tutte le legislazioni future. AD\1093753.doc 7/8 PE578.546v02-00

ESO DELLA VOTAZIONE FINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER PARERE Approvazione 24.5.2016 Esito della votazione finale +: : 0: 51 1 2 Membri titolari presenti al momento della votazione finale Supplenti presenti al momento della votazione finale Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale Jan Philipp Albrecht, Martina Anderson, Heinz K. Becker, Malin Björk, Caterina Chinnici, Rachida Dati, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Laura Ferrara, Monika Flašíková Beňová, Lorenzo Fontana, Kinga Gál, Ana Gomes, Nathalie Griesbeck, Sylvie Guillaume, Monika Hohlmeier, Sophia in t Veld, Iliana Iotova, Sylvia-Yvonne Kaufmann, Barbara Kudrycka, Cécile Kashetu Kyenge, Marju Lauristin, Monica Macovei, Barbara Matera, Claude Moraes, Péter Niedermüller, Soraya Post, Judith Sargentini, Birgit Sippel, Branislav Škripek, Csaba Sógor, Helga Stevens, Traian Ungureanu, Bodil Valero, Udo Voigt, Beatrix von Storch, Josef Weidenholzer, Cecilia Wikström, Kristina Winberg, Tomáš Zdechovský Laura Agea, Marina Albiol Guzmán, Hugues Bayet, Carlos Coelho, Pál Csáky, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Marek Jurek, Jeroen Lenaers, Nuno Melo, Angelika Mlinar, Artis Pabriks, Maite Pagazaurtundúa Ruiz, Emil Radev, Barbara Spinelli Miroslav Poche PE578.546v02-00 8/8 AD\1093753.doc