PREMESSA METODO E CRITERI UTILIZZATI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI



Documenti analoghi
ISTITUTO COLOMBO LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA TORRE DEL GRECO NA

Dal citato documento risulta che, relativamente alle mansioni svolte dalla Sig.ra e precisamente (dettagliare mansioni svolte e orario giornaliero)

LAVORATRICI GESTANTI E PUERPERE

VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORATRICI MADRI

Istituto Comprensivo Statale di San Daniele del Friuli

Istituto Superiore di Sanità

WOMEN IN CHANGE Modena, 27 marzo 2010

VALUTAZIONE DEL RISCHIO ai sensi dell art. 28 comma 1 del D. Lgs 81/08 ed in conformità al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLA MATERNITÀ E PROCEDURA PER LA GESTIONE IN SICUREZZA

Oggetto: NOTA INFORMATIVA PER LA TUTELA DELLA LAVORATRICE MADRE

DVR Appendice DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI. 1 ISTITUTO COMPRENSIVO V. Veneto Comune di Lentini Prov. di Siracusa

Documento di valutazione di rischi per la maternità (D.lgs 151/01)

TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE

ATTIVITA E FATTORI DI RISCHIO INCOMPATIBILI CON LA GRAVIDANZA

LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE IN GRAVIDANZA E dopo il parto

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

Gazzetta ufficiale n. L 348 del 28/11/1992 pag

MATERNITA E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

VALUTAZIONE DEI RISCHI E TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI

ASPETTI SANITARI E VIGILANZA

Liceo T. Mamiani. Viale delle Milizie, 30 Roma. Febbraio 2014

estesa a 7 mesi dopo il parto ).

Torino, 26/11/2014 Alle docenti al personale ATA al RLS

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE E IN PERIODO DI ALLATTAMENTO

Punto 1 Introduzione. Punto 2 Oggetto e definizioni

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

Alle docenti e non docenti interessate

La valutazione del rischio chimico

L Articolo 28 del D.Lgs. 81/08 Graziano Frigeri Presidente Assoprev

D.Lgs. 81/08 I FATTORI DI RISCHIO. Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

INFORMATIVA VALUTAZIONE DEI RISCHI NEI LUOGHI DI LAVORO TUTELA LAVORATRICI MADRI

L evoluzione normativa

DISPOSIZIONI GENERALI SULLA MATERNITA

VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITA LAVORATIVA

Capo II. Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro

PROCEDURA PER LE LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA

norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30 dicembre 1971, n. 1204, artt. 3, 30, comma 8 e 31, comma 1;

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro

AMBIENTE ECOLOGIA SICUREZZA & MEDICINA DEL LAVORO GRUPPO DI FALCO SRL VIA LAMBRO OPERA (MI)

DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO TREZZANO SUL NAVIGLIO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ALLEGATO 0. Data Per condivisione Elaborato da

Procedura per le lavoratrici in stato di gravidanza PROCEDURA PER LAVORATRICI IN STATO DI GRAVIDANZA DICHIARAZIONE STATO DI GRAVIDANZA

MATERNITA E PATERNITA. Le fonti del diritto: Leggi, circolari e contratto Disposizioni Modulistica

Decreto legislativo 25 novembre 1996, n 645

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

Disposizioni a tutela e sostegno della maternità e della paternità dei genitori lavoratori

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

LA SCUOLA E LE SUE LEGGI E. Scipioni Armando Editore

Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

PROCEDURA TUTELA LAVORATRICI MADRI E GESTANTI PROCEDURA TUTELA LAVORATRICI MADRI E GESTANTI

37.ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Allegato 2 Documento contenente:

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

Valutazione dei rischi a tutela della maternità

I.C. E.COMPARONI BAGNOLO IN PIANO

FABINFORMA NOTIZIARIO A CURA DEL COORDINAMENTO NAZIONALE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n marzo 1997 )

L'obbligo di formazione dei lavoratori ai sensi del D.lgs. 81/08

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.

(1). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

SORVEGLIANZA SANITARIA

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37

DIREZIONE DIDATTICA STATALE Viale Carlo Alberto dalla Chiesa, 1 Tel. 011/ fax toee17500q@istruzione.it VOLPIANO (TO)

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

25 ottobre LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente

DVR TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI. Azienda: Azienda SPA. Indirizzo: via sede legale, 9. Città: Milano

Napoli, 9 aprile Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ing. Stefano Pancari

Nuovi Accordi Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sulla FORMAZIONE

Circolare N.113 del 25 Luglio 2012

CONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

GESTIONE DELLA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO In conformità a

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

Corso di formazione: Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) D.Lgs:81/2008 s.m.i (D.Lgs: 106/09) Titolo III - Capo II / D.

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

DUVRI. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI nelle industrie estrattive

REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI Via Marconi, Biella

Il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro e la valutazione dei rischi come processo condiviso e dinamico

SICUREZZA MOD.SIC. 05

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

proposta di legge n. 15

Transcript:

PREMESSA In ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 151 del 26 Marzo 2001 testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno alla maternità e della paternità, a norma dell art. 15 della Legge 8 Marzo 2000 n 53 il datore di lavoro procede alla valutazione specifica dei rischi finalizzata all impiego di lavoratrici madri, puerpere e in stato di allattamento. Devono essere valutati i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici, in particolare i rischi di esposizione ad agenti fisici, chimici o biologici, processi e condizioni di lavoro elencati negli allegati del D.Lgs. 151 del 26 Marzo 2001, individuando le conseguenti misure di prevenzione e protezione da adottare. Qualora i risultati della valutazione rivelino un rischio per la sicurezza e la salute delle lavoratrici, il datore di lavoro adotta le misure necessarie affinché l esposizione al rischio delle lavoratrici madri, puerpere e in stato di allattamento sia evitata, modificandone temporaneamente le condizioni e l orario di lavoro. Ove ciò non sia possibile per motivi organizzativi o produttivi, il datore di lavoro ne dà informazione scritta al Servizio Ispettivo del Ministero del Lavoro competente per territorio che può disporre l interdizione del lavoro per tutto il periodo di gravidanza e fino a sette mesi di età del figlio. METODO E CRITERI UTILIZZATI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Scopo Scopo del presente capitolo é illustrare e definire la metodologia utilizzata per la progettazione e la realizzazione dell'attività di identificazione dei pericoli e di valutazione dei rischi svolta presso gli ambienti di lavoro dell Istituto Comprensivo Statale tenuto conto del Decreto Legislativo n 645 del 25/11/1996 avente come oggetto: Recepimento della direttiva 92/85/CEE concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento ed in particolare degli art. 4 e 3 che prevedono: Art. 4. - Valutazione e informazione 1. Fermo restando quanto stabilito dall'articolo 3, primo comma, della legge 30 dicembre 1971, n. 1204, come integrato dall'articolo 3, e fermo restando quanto stabilito dall'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026, il datore di lavoro, nell'ambito ed agli effetti della valutazione di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni, valuta i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici di cui all'articolo 1, in particolare i rischi di esposizione ad agenti fisici, chimici o biologici, processi o condizioni di lavoro di cui all'allegato I nel rispetto delle linee direttrici stabilite con i decreti di cui all'articolo 2, individuando le misure di prevenzione e protezione da adottare. 2. L'obbligo di informazione stabilito dall'articolo 21 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni, comprende quello di informare le lavoratrici ed i loro rappresentanti per la sicurezza sui risultati della valutazione di cui al comma 1 e sulle conseguenti misure di protezione e di prevenzione adottate. 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 1

ALLEGATO I ELENCO NON ESAURIENTE DI AGENTI PROCESSI E CONDIZIONI DI LAVORO DI CUI ALL'ART. 4. A. Agenti. 1. Agenti fisici, allorché vengono considerati come agenti che comportano lesioni del feto e/o rischiano di provocare il distacco della placenta, in particolare: a) colpi, vibrazioni meccaniche o movimenti; b) movimentazione manuale di carichi pesanti che comportano rischi, soprattutto dorso-lombari; c) rumore; d) radiazioni ionizzanti; e) radiazioni non ionizzanti; f) sollecitazioni termiche; g) movimenti e posizioni di lavoro, spostamenti, sia all'interno sia all'esterno dello stabilimento, fatica mentale e fisica e altri disagi fisici connessi all'attività svolta dalle lavoratrici di cui all'art. 1. 2. Agenti biologici. Agenti biologici dei gruppi di rischio da 2 a 4 ai sensi dell'art. 75 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni, nella misura in cui sia noto che tali agenti o le terapie che essi rendono necessarie mettono in pericolo la salute delle gestanti e del nascituro, sempreché non figurino ancora nell'allegato II. 3. Agenti chimici. Gli agenti chimici seguenti, nella misura in cui sia noto che mettono in pericolo la salute delle gestanti e del nascituro, sempreché non figurino ancora nell'allegato II: a) sostanze etichettate R 40; R 45; R 46 e R 47 ai sensi della direttiva n. 67/548/CEE, purché non figurino ancora nell'allegato II; b) agenti chimici che figurano nell'allegato VIII del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni; c) mercurio e suoi derivati; d) medicamenti antimitotici; e) monossido di carbonio; f) agenti chimici pericolosi di comprovato assorbimento cutaneo. B. Processi. Processi industriali che figurano nell'allegato VIII del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni ed integrazioni. C. Condizioni di lavoro. Lavori sotterranei di carattere minerario. Art. 3. - Divieto di esposizione 1. I lavori faticosi, pericolosi ed insalubri, di cui all'articolo 3, primo comma, della legge 30 dicembre 1971, n. 1204, includono anche tutti quelli che comportano il rischio di esposizione agli agenti ed alle condizioni di lavoro che sono indicati nell'allegato II. Si procede alla seguente valutazione in conformità all allegato II 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 2

ALLEGATO II ELENCO NON ESAURIENTE DI AGENTI E CONDIZIONI DI LAVORO DI CUI ALL'ART. 3. A. Lavoratrici gestanti di cui all'art. 1. 1. Agenti: A) agenti fisici: lavoro in atmosfera di sovrappressione elevata, ad esempio in camere sotto pressione, immersione subacquea; B) agenti biologici: toxoplasma; virus della rosolia, a meno che sussista la prova che la lavoratrice è sufficientemente protetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione; C) agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui questi agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano. 2. Condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario. B. Lavoratrici in periodo di allattamento di cui all'art. 1. 1. Agenti: a) Agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui tali agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano. b) Condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario. 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 3

UNITÀ PERSONALE IMPIEGATO AMMINISTRATIVO FATTORI DI RISCHIO: AGENTI FISICI Colpi, vibrazioni meccaniche o movimenti Movimentazione manuale dei carichi pesanti che comportano rischi, soprattutto dorsolombari Rumore Radiazioni ionizzanti Radiazioni non ionizzanti Sollecitazioni termiche Fatica mentale (stress) Inquinamento dell aria (fumo di sigaretta, aumento CO 2, impianti di condizionamento difettosi, ozono prodotto da fotocopiatrici) Posizione seduta e/o in piedi per tempi prolungati Fatica fisica AGENTE FISICO: COLPI, VIBRAZIONI MECCANICHE O MOVIMENTI Le lavoratrici in stato di gravidanza devono evitare quanto più possibile la guida di autovetture, in quanto esposte potenzialmente a urti e colpi. Le lavoratrici in stato di gravidanza non devono essere soggette a rischio di vibrazioni, colpi, scuotimenti e sbalzi che interessano l addome. AGENTE FISICO: MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Le lavoratrici in stato di gravidanza non devono effettuare alcuna operazione di sollevamento, trasporto e spostamento di materiali ingombranti e pesanti (pratiche archivio, ecc.). Tali operazioni devono essere eseguite dai colleghi. AGENTE FISICO: FATICA MENTALE (stress) Sono previste pause di rilassamento e riposo ogni ora di lavoro. Sono previste modificazioni all orario di lavoro che prevedono pause pranzo prolungate. Terapie psicologiche individuali e di gruppo Alternanza delle mansioni Organizzazione del lavoro in modo tale da evitare affaticamenti mentali alla lavoratrice in stato di gravidanza (alcune mansioni stressanti devono essere trasferite ad altri colleghi). 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 4

AGENTE FISICO: INQUINAMENTO DELL ARIA Garantire un buon ricambio d aria dei locali. Assoluto divieto di fumo in caso di presenza di lavoratrice in stato di gravidanza e specifica regolamentazione. Regolare manutenzione impianti di condizionamento. AGENTE FISICO: POSIZIONE SEDUTA E/O IN PIEDI PER TEMPI PROLUNGATI Sono previste pause di rilassamento e riposo ogni ora di lavoro. Effettuare esercizi di decontrazione. Sono previste modificazioni all orario di lavoro che prevedono pause pranzo prolungate. Evitare di restare seduti per lungo tempo (ogni ora di lavoro fare una camminata). La lavoratrice in stato di gravidanza non deve stare in piedi per più di metà dell orario di lavoro e comunque non per un tempo superiore alle 4 ore. AGENTI BIOLOGICI Esposizione ad agenti biologici dei gruppi 2-4 Esposizione al virus della rosolia Esposizione a virus epatite B Esposizione a virus AIDS Infezioni di vario tipo (virus, batteri, parassiti) AGENTI CHIMICI Agenti chimici di vario tipo Formaldeide Ossido di etilene Farmaci antiblastici Piombo Cromo Acrilonitrile Ossido di mercurio Dicloretano Reagenti di vario tipo Gas anestetici PRESENTI AGENTE CHIMICO: AGENTI CHIMICI DI VARIO TIPO Osservanza scrupolosa delle istruzioni e norme contenute nelle schede di sicurezza Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) L utilizzo di prodotti chimici tossico nocivi deve essere proibito durante la gestazione e dopo il parto 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 5

PROCESSI Processi di cui all allegato XLII del D.Lgs. 81/2008 CONDIZIONI DI LAVORO Lavori sotterranei di carattere minerario 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 6

UNITÀ PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO FATTORI DI RISCHIO: AGENTI FISICI Colpi, vibrazioni meccaniche o movimenti Movimentazione manuale dei carichi pesanti che comportano rischi, soprattutto dorsolombari Rumore Radiazioni ionizzanti Radiazioni non ionizzanti Sollecitazioni termiche Fatica mentale (stress) Inquinamento dell aria (fumo di sigaretta, aumento CO2, impianti di condizionamento difettosi, ozono prodotto da fotocopiatrici) Posizione seduta e/o in piedi per tempi prolungati Fatica fisica PRESENTI AGENTE FISICO: COLPI, VIBRAZIONI MECCANICHE O MOVIMENTI Le lavoratrici in stato di gravidanza devono evitare quanto più possibile la guida di autovetture, in quanto esposte potenzialmente a urti e colpi. Le lavoratrici in stato di gravidanza non devono essere soggette a rischio di vibrazioni, colpi, scuotimenti e sbalzi che interessano l addome. AGENTE FISICO: MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI RISCHIO: MEDIO Le lavoratrici madri, puerpere e in stato di allattamento non devono effettuare movimentazione manuale di carichi pesanti e disagevoli. Tali operazioni devono essere effettuate da colleghi. Le lavoratrici non devono effettuare movimentazione manuale di alunni. Prevedere cambio di mansione o, qualora si rendesse necessario, astensione anticipata dal lavoro. AGENTE FISICO: FATICA MENTALE (stress) Sono previste pause di rilassamento e riposo ogni ora di lavoro. Sono previste modificazioni all orario di lavoro che prevedono pause pranzo prolungate. Terapie psicologiche individuali e di gruppo Alternanza delle mansioni Organizzazione del lavoro in modo tale da evitare affaticamenti mentali alla lavoratrice in stato di gravidanza (alcune mansioni stressanti devono essere trasferite ad altri colleghi). 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 7

AGENTE FISICO: INQUINAMENTO DELL ARIA Garantire un buon ricambio d aria dei locali. Assoluto divieto di fumo in caso di presenza di lavoratrice in stato di gravidanza e specifica regolamentazione. Regolare manutenzione impianti di condizionamento. AGENTE FISICO: POSIZIONE SEDUTA E/O IN PIEDI PER TEMPI PROLUNGATI RISCHIO: MEDIO Sono previste pause di rilassamento e riposo ogni ora di lavoro. Effettuare esercizi di decontrazione. Sono previste modificazioni all orario di lavoro che prevedono pause pranzo prolungate. La lavoratrice in stato di gravidanza non deve stare in piedi per più di metà dell orario di lavoro e comunque non più di 4 ore. Prevedere cambio di mansione o, qualora si rendesse necessario, astensione anticipata dal lavoro. AGENTE FISICO: FATICA FISICA RISCHIO BASSO Sono previste pause di rilassamento e riposo ogni ora di lavoro. Sono previste modificazioni all orario di lavoro che prevedono pause pranzo prolungate. Le lavoratrici non devono essere sottoposte a fatica fisica. Prevedere cambio di mansione o, qualora si rendesse necessario, astensione anticipata dal lavoro. AGENTI BIOLOGICI Esposizione potenziale ad agenti biologici del gruppo 2 Esposizione potenziale al virus della rosolia Esposizione potenziale a virus epatite B Esposizione potenziale a virus AIDS Infezioni di vario tipo (virus, batteri, parassiti) AGENTI BIOLOGICI Protocollo di sorveglianza sanitaria (determinazione anticorpi, vaccinazioni, ecc.). Le lavoratrici non devono assistere i bambini nei servizi igienici. Le lavoratrici non devono effettuare operazioni di pulizia dei servizi igienici. Prevedere cambio di mansione o, qualora si rendesse necessario, astensione anticipata dal lavoro. 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 8

AGENTI CHIMICI Agenti chimici di vario tipo Formaldeide Ossido di etilene Farmaci antiblastici Piombo Cromo Acrilonitrile Ossido di mercurio Dicloretano Reagenti di vario tipo Gas anestetici PRESENTI AGENTE CHIMICO: AGENTI CHIMICI DI VARIO TIPO Osservanza scrupolosa delle istruzioni e norme contenute nelle schede di sicurezza Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) L utilizzo di prodotti chimici tossico nocivi deve essere proibito durante la gestazione e dopo il parto. Prevedere cambio di mansione o, qualora si rendesse necessario, astensione anticipata dal lavoro. PROCESSI Processi di cui all allegato XLII del D.Lgs. 81/2008 CONDIZIONI DI LAVORO Lavori sotterranei di carattere minerario 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 9

UNITÀ PERSONALE INSEGNANTE FATTORI DI RISCHIO: AGENTI FISICI Colpi, vibrazioni meccaniche o movimenti Movimentazione manuale dei carichi pesanti che comportano rischi, soprattutto dorsolombari Rumore Radiazioni ionizzanti Radiazioni non ionizzanti Sollecitazioni termiche Fatica mentale (stress) Inquinamento dell aria (fumo di sigaretta, aumento CO2, impianti di condizionamento difettosi, ozono prodotto da fotocopiatrici) Posizione seduta e/o in piedi per tempi prolungati Fatica fisica PRESENTI AGENTE FISICO: COLPI, VIBRAZIONI MECCANICHE O MOVIMENTI Le lavoratrici in stato di gravidanza devono evitare quanto più possibile la guida di autovetture, in quanto esposte potenzialmente a urti e colpi. Le lavoratrici in stato di gravidanza non devono essere soggette a rischio di vibrazioni, colpi, scuotimenti e sbalzi che interessano l addome. Prevedere cambio di mansione o, qualora si rendesse necessario, astensione anticipata dal lavoro. AGENTE FISICO: MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI RISCHIO: MEDIO Le lavoratrici madri, puerpere e in stato di allattamento non devono effettuare movimentazione manuale di carichi pesanti e disagevoli. Tali operazioni devono essere effettuate da colleghi. Le lavoratrici non devono effettuare movimentazione manuale di alunni. AGENTE FISICO: FATICA MENTALE (stress) Sono previste pause di rilassamento e riposo ogni ora di lavoro. Sono previste modificazioni all orario di lavoro che prevedono pause pranzo prolungate. Terapie psicologiche individuali e di gruppo Alternanza delle mansioni Organizzazione del lavoro in modo tale da evitare affaticamenti mentali alla lavoratrice in stato di gravidanza (alcune mansioni stressanti devono essere trasferite ad altri colleghi). 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 10

AGENTE FISICO: INQUINAMENTO DELL ARIA Garantire un buon ricambio d aria dei locali. Assoluto divieto di fumo in caso di presenza di lavoratrice in stato di gravidanza e specifica regolamentazione. Regolare manutenzione impianti di condizionamento. AGENTE FISICO: POSIZIONE SEDUTA E/O IN PIEDI PER TEMPI PROLUNGATI Sono previste pause di rilassamento e riposo ogni ora di lavoro. Effettuare esercizi di decontrazione. Sono previste modificazioni all orario di lavoro che prevedono pause pranzo prolungate. Evitare di restare seduti per lungo tempo (ogni ora di lavoro fare una camminata). La lavoratrice in stato di gravidanza non deve stare in piedi per più di metà dell orario di lavoro e comunque non più di 4 ore. AGENTI BIOLOGICI Esposizione potenziale ad agenti biologici del gruppo 2 Esposizione potenziale al virus della rosolia Esposizione potenziale a virus epatite B Esposizione potenziale a virus AIDS Infezioni di vario tipo (virus, batteri, parassiti) AGENTI BIOLOGICI Protocollo di sorveglianza sanitaria (determinazione anticorpi, vaccinazioni, ecc.). Le lavoratrici in stato di gravidanza non devono assistere i bambini nei servizi igienici. AGENTI CHIMICI Agenti chimici di vario tipo Formaldeide Ossido di etilene Farmaci antiblastici Piombo Cromo Acrilonitrile Ossido di mercurio Dicloretano Reagenti di vario tipo Gas anestetici 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 11

PROCESSI Processi di cui all allegato XLII del D.Lgs. 81/2008 CONDIZIONI DI LAVORO Lavori sotterranei di carattere minerario 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 12

VALUTAZIONE DELLE ESPOSIZIONI VIETATE LAVORATRICI GESTANTI AGENTE PROCESSO ESPOSIZIONE MISURA DA ADOTTARE AGENTI FISICI - - - Lavoro in atmosfera di sovrappressione elevata, ad esempio in camere sotto pressione, immersione subacquea NO AGENTI BIOLOGICI Toxoplasma Virus della rosolia NO NO - - - - - - AGENTI CHIMICI Piombo e suoi derivati NO - - - CONDIZIONI DI LAVORO Lavori sotterranei di carattere minerario NO - - - LAVORATRICI IN PERIODO DI ALLATTAMENTO AGENTE PROCESSO ESPOSIZIONE MISURA DA ADOTTARE AGENTI CHIMICI Piombo e suoi derivati NO - - - CONDIZIONI DI LAVORO Lavori sotterranei di carattere minerario NO - - - 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 13

CONSIDERAZIONI Tutti gli ambienti di lavoro, sono frequentabili da lavoratrici gestanti, puerpere e in allattamento in quanto non presentano particolari rischi e pericoli per il feto e il loro stato di salute. Tuttavia, occorre tenere in considerazione i seguenti aspetti: non devono stare in posizione eretta per più del 50% dell orario di lavoro; nono devono essere sottoposte a operazioni faticose (movimentazione manuale dei carichi) e insalubri (pulizia servizi igienici); prevedere eventuali aumenti delle pause e/o eventuali riduzioni/modificazioni dell orario di lavoro. In tale Ente, una volta che la lavoratrice comunica il suo stato di gravidanza, non si ritiene opportuno e necessario identificare operazioni nelle quali le lavoratrici non possono più operare. Inoltre, una volta che la lavoratrice comunica il suo stato di gravidanza, la stessa deve essere sottoposta a visita medica di idoneità da parte del Medico Competente. CONCLUSIONI Tale valutazione dei rischi comprende solo i rischi di esposizione delle eventuali lavoratrici gestanti che possono provocare disturbi o danni al prosieguo della gravidanza e alla salute del nascituro. Per quanto concerne i rischi che in tale documento non sono stati considerati in quanto ritenuti ininfluenti per la salute del nascituro, si rimanda al Documento di valutazione dei rischi (D.Lgs. 81/08). Alle lavoratrici verrà consegnata un informativa sui principi del D.Lgs. 81/08 e sulle novità da questo introdotte. Si provvederà inoltre a formare informare le lavoratrici sui rischi che possono arrecare disturbo al prosieguo regolare della gravidanza e alla salute del nascituro; si segnalerà l importanza, in occasione del momento di formazione, del fatto che le lavoratrici gestanti dovranno in caso di gravidanza informare tempestivamente il Datore di lavoro che attuerà e programmerà le misure di prevenzione e protezione previste nel presente documento. 21/04/2010 Istituto Comprensivo Varese 2 Silvio Pellico 14