2 Workshop Nazionale ISDE sulle Politiche per l Ambiente e la Salute I DELITTI CONTRO L AMBIENTE E LA SALUTE 31 marzo 2011 Sala Bologna, Palazzo Bologna, Via S. Chiara 5, Roma La Geografia delle Malattie Massimo Morigi (ISDE Italia)
La Geografia delle Malattie, settore di nicchia dalla Geografia Medica (nata nei primi dell Ottocento) Ottocento), ha come oggetto principale di indagine quello di stabilire le relazioni esistenti tra le condizioni ambientali, i gruppi umani e gli stati di salute e di malattia di quest ultimi, ultimi, cercando di individuare e geolocalizzare le diverse aree di rischio (intelligence geospaziale). Ma cos è il rischio? Quale concetto esprime questo termine? Il rischio deve intendersi come una funzione che dipende sostanzialmente dal prodotto di tre fattori: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione. La Pericolosità (hazard) (P), definita come probabilità che un evento calamitoso di una data intensità si verifichi in un determinato intervallo di tempo, in un determinato areale, descrive la severità e la frequenza di accadimento degli eventi. La Vulnerabilità (V) rappresenta la risposta dei beni agli eventi in termini di modifica delle loro condizioni (attitudine degli elementi a subire danni). L Esposizione (E) descrive le conseguenze del danno in termini di perdite (vite umane ed economiche). RISCHIO=PxVxE
Come si caratterizzano i campi di ricerca della Geografia delle Malattie? Considerando che gli ambienti sono strutture assai complesse e con forti interrelazioni tra di loro, se desideriamo identificare i vari elementi degli ambienti in cui si manifestano determinate patologie, e classificarli, possiamo procedere attraverso la costruzione del quadro conoscitivo che comprende: la geolocalizzazione dei determinanti naturali e antropici, e i Piani a livello comunale, provinciale e regionale che tendono a tutelare o modificare l assetto l del territorio, di seguito sinteticamente elencati: Atmosfera: Qualità dell aria, Emissioni; Biosfera: Biodiversità, Zone Protette, Foreste; Idrosfera: Qualità dei Corpi Idrici, Inquinamento delle risorse Idriche; Risorse Idriche e usi sostenibili; Geosfera: Qualità dei suoli, Evoluzione fisica dei suoli, Contaminazione del suolo, Uso del territorio; Rifiuti: Produzione dei rifiuti, Gestione dei rifiuti; Agenti Fisici: Radiazioni Ionizzanti, Radiazioni non ionizzanti, Radiazioni luminose, Rumore; Clima e Rischi Naturali: Clima, Rischi Naturali; Rischi antropogenici: Rischio Industriale; Ambiente Urbano: Popolazione e Turismo, Fruibilità dello Spazio Urbano, Ciclo integrato dell acqua, Gestione dei Rifiuti, Energia. Piani di comprensione del territorio: Piano Territoriale Paesistico Regionale, Piano di inquadramento territoriale, Piano Territoriale di Coordinamento, Piano Provinciale (gestione dei rifiuti Art. 197 del D. Lgs. n. 152/06 che in attuazione dell Art. 19 del D. Lgs. n.267/00), Piano Regolatore Generale o Piano di Governo del Territorio (Piano Particolareggiato, Piano per insediamenti Produttivi, Piano di Recupero), Piani di monitoraggio ambientale Piano di Protezione Civile, Piano di Emergenza Esterna, CTR, Carte tematiche, dati telerilevati, ZVN (zone vulnerate da nitrati) ecc.
Come la Geografia delle Malattie ci permette di comprendere e valutare I DELITTI CONTRO L AMBIENTE E LA SALUTE? FOCALIZZAZIONE DEL PROBLEMA: delitti contro l ambiente; delitti contro la salute. Delitti contro l ambiente = danno ambientale (Art. 300 D. Lgs n 152/2006 ) il danno ambientale viene definito come qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell utilità assicurata da quest ultima. Delitti contro la salute = codice penale (Art. 452) Chiunque commette, per colpa, alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 438 (cagiona epidemia mediante la diffusione di germi patogeni) e 439 (Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari) è punito: con la reclusione da tre a dodici anni, o l ergastolo Quindi..
Quindi necessariamente dovrò conoscere: 1. Ambiente: deterioramento significativo dello stato delle matrici ambientali 2. Salute: caratterizzazione delle patologie e relativo stadio Quando riesco a monitorare tali eventi: 1. Ambiente: compromesso 2. Salute: compromessa Quale è il fattore che permette di percepire quando l ambiente e la salute sono stati compromessi? IL TEMPO NESSO DI CAUSALITA IL CASO DELLE PATOLOGIE TUMORALI E DEI RIFIUTI IN CAMPANIA Analisi diacronica punto 1 (ricostruzione dei fenomeni di evoluzione nel tempo) 2001 Ministero della Salute Piano di sorveglianza sostanze nocive (Nazionale) 2002 Ministero Ambiente Progetto Regi Lagni (Regione Campania) 2003 Ministero Ambiente Progetto diossina (Regione Campania) 2004 Lancet Oncology Il triangolo della morte (Acerra, Nola e Marigliano) 2004 Dipartimento della Protezione Civile (Prov. Napoli e Caserta)
Nel 2004 il Dipartimento della Protezione Civile, nell ambito delle attività di supporto alla Struttura Commissariale per l emergenza rifiuti, ha promosso uno studio sull impatto sanitario del ciclo dei rifiuti in Campania. Lo studio è stato coordinato dal Centro Ambiente e Salute dell Organizzazione Mondiale della Sanità, e vede la partecipazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Fisiologia clinica) dell Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria), in collaborazione con l Osservatorio Epidemiologico Regionale e l Agenzia Regionale Protezione dell Ambiente (ARPA) della Campania. Il progetto si proponeva i seguenti principali obiettivi: -individuare situazioni critiche sotto il profilo sanitario, eventualmente connesse all abbandono e/o allo smaltimento incontrollato di rifiuti;. CONCLUSIONI (presentate nel 2007) L analisi statistica ha permesso di rilevare un associazione tra la presenza di siti inquinati e alcune criticità sanitarie...le associazioni osservate, la loro consistenza e coerenza, suggeriscono che le esposizioni legate alla presenza di siti di smaltimento incontrollato/illegale di rifiuti, subite dalla popolazione nei decenni precedenti al 2002, giochino un ruolo importante fra i determinanti della salute nelle Province di Napoli e Caserta.
Quindi.. Il nuovo target da individuare e perimetrare sono le discariche illegali incontrollate tombate e a cielo aperto, necessariamente da ricercare, visto il periodo di latenza di alcune forme tumorali circa 45 anni. dal 1960 in poi. ASPETTATIVA DISATTESA Uno stolto ricercatore nel 2007 presenta in Corea uno studio (1986-2006) di Intelligence geospaziale nella Baia Domizia, ed individua e geolocalizza le discariche tombate, ossia dove sono materialmente nascosti e mimetizzati i rifiuti, presumo non RSU.
Titolo: Telerilevamento e fotointerpretazione: strumenti e tecnica d'indagine per la scoperta di siti illegalmente adibiti a discariche di rifiuti, di cui è incerta la "composizione merceologica". Domizia bay Naples
2 1 Photo area 5 of the April 1992. Il bacino lacustre è in corso di riempimento per lo sversamento di rifiuti 2 1 Photo of 7 of April 1992. THE LAKE IS DEAD l area è stata tombata. And we are ready to see the next territorial trasformation. But this is another story
Photo April 1992 Questa è la verita a terra. Molto, molto importante
Quindi? : 28 July 1988 Image SPOT of Domizia bay 2005 Image IKONOS-2 of Domizia bay BLUE: LAGHI ESISTENTI YELLOW: DISCARICHE TOMBATE
Domizia bay: deaths chart This chart shows the data of the Ministry and it is study on the deaths, in Comune di Giugliano in Campania, for the period 1994-2001. N Casi Uomini Donne Tipologia 9 3 6 Tumor infant 10 7 3 Tumore esofago 63 40 23 Tumori stomaco 25 19 6 Tumori al retto 83 33 50 Tumori al fegato 25 11 14 Tumori al pancreas 24 20 4 Tumori alla laringe 255 218 37 Tumori trachea,polmoni 12 6 6 Tumori alla pleura 59 59 Tumori alla mammella 46 38 8 Tumore della vescica 21 30 11 17 10 13 Tumore del rene Lucemie Ecc
Thematic cartography of the rubbish Dumps (depositi di immondizia) and the tumors Areas buried Lakes Tumor Pancreatic - Pancreas Tumor Liver - Fegato Tumor Stomach - Stomaco Tumor Trachea/Windpipe, Lungs Tumor Larynx - Laringe Tumor Esophagus _Esofago Leukemia - Lucemia
NEWS I SITI A RISCHIO TUMORE - Si chiamano Sin (Siti d interesse nazionale) e sono stati mappati nell ambito del Progetto Sentieri, acronimo che sta per Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento. L elenco completo dei siti è uscito in allegato all ultimo numero della rivista «Epidemiologia e Prevenzione», pubblicata dall Associazione italiana di epidemiologia, e vi hanno lavorato esperti dell Istituto superiore di sanità, della sede di Roma dell Organizzazione mondiale della sanità e dell Università La Sapienza. Nel nostro Paese dal 1978 al 2003 circa un milione di residenti si sono ammalati di cancro e di questi la metà è morto. Le statistiche, fornite dall Associazione italiana registro tumori (Airtum), sono state il punto di partenza per un convegno che si è tenuto il 16 marzo a Catanzaro e che è stato organizzato dall Arpacal. Dei 44 Siti, di cui Ilsussidiario.net è in grado di pubblicare in anteprima esclusiva on-line l elenco completo, 15 si trovano al sud, 21 al nord e otto al centro e i residenti a rischio sono in tutto 5 milioni e mezzo.
NEWS Nel corso del convegno il dirigente dell Istituto superiore di sanità, Pietro Comba, ha osservato: «Sul rapporto tra ambiente e malattie tumorali esistono più filoni di studio. Ma qual è la percentuale di casi di tumore che non si verificherebbero in assenza di esposizione al rischio e che è prevenibile attraverso il risanamento ambientale? Oggi l inquinamento delle matrici aria, acqua e suolo è associato a circa il 5% dei casi totali di tumore. TASSO DI MORTALITA NEI SIN, ha proseguito la ricercatrice Roberta Pirastu - «Il tasso di mortalità per tutte le cause in 27 Sin per gli uomini e in 24 Sin per le donne è superiore alla media italiana. Mentre il tasso di mortalità causato da tutti i tipi di tumore è superiore alla media regionale in 28 Sin per gli uomini e in 21 Sin per le donne. Nei 44 Sin si sono verificati 10mila decessi per tutte cause e 4mila per tutti i tumori in eccesso rispetto ai riferimenti regionali. E una prima conferma del fatto che questi 44 Sin realmente rispondevano a un criterio di rischio sanitario esistente»
NEWS L ELENCO COMPLETO DEI SITI A RISCHIO - Ecco di seguito l elenco completo dei siti, pubblicato in anteprima esclusiva on-line da Ilsussidiario.net: Aree industriali Val Basento (Potenza/Matera), aree industriali Porto Torres (Sassari), aree litorale vesuviano (Napoli), bacino idrico fiume Sacco (Roma/Frosinone), Balangero (Torino), Bari Fibronit, basso bacino del fiume Chienti (Fermo), Biancavilla (Catania), Bolzano, Brescia Caffaro, Brindisi, Broni (Pavia), Casale Monferrato (Alessandria), Cengio e Saliceto (Savona/Cuneo), Cerro al Lambro (Milano), Cogoleto- Stoppani (Genova), Crotone-Cassano-Cerchiara (Crotone/Cosenza), Emarese (Aosta), Falconara Marittima (Ancona), Fidenza (Parma), Gela (Caltanisetta), laghi di Mantova e polo chimico, laguna di Grado e Marano (Udine/Gorizia), litorale Domizio Flegreo (Caserta/Napoli), Livorno, Manfredonia (Foggia), Massa Carrara, Milazzo (Messina), Orbetello (Grosseto), Pieve Vergonte (Verbano Cusio Ossola), Pioltello Rodano (Milano), Piombino (Livorno), Pitelli (La Spezia), Priolo (Siracusa), Sassuolo Scandiano (Modena/Reggio Emilia), Serravalle Scrivia (Alessandria), Sesto San Giovanni (Milano), Sulcis-Iglesiente- Guspinese (Carbonia Iglesias/Cagliari/Medio Campidano), Taranto, Terni, Tito (Potenza), Trento Nord, Trieste, Venezia Porto Marghera
L impegno dell ISDE a livello Nazionale sarà quello di fornire, e quindi scaricare
aree litorale vesuviano (Napoli), litorale Domizio Flegreo (Caserta/Napoli),
Come già sottolineato, nel nostro Paese, in generale, le strategie comunicative, sia in materia di rischi ambientali sia sanitari, sono scarse ed improvvisate, quando addirittura assenti. QUINDI COSA POSSO FARE? Strutturare una banca dati a livello nazionale che contenga informazioni geolocalalizzate a taglio regionale, ossia georiferite nello spazio e nel tempo di: REALIZZATE INDUSTRIE A RISCHIO Art. 5, 6 e 8 (da aggiornare) CARTIERE CEMENTIFICI DISCARICHE RIFIUTI URBANI CENTRALI A CARBONE IMPIANTI INCENERIMENTO RSU&CDR IMPIANTI INCENERIMENTO RIFIUTI SPECIALI (da aggiornare) DA REALIZZARE IMPIANTI DI COINCENERIMENTO RIFIUTI SPECIALI DISCARICHE RIFIUTI SPECIALI SITI CONTAMINATI DI INTERESSE NAZIONALE (SIN) RADIAZIONI IONIZZANTI