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1. INQUADRAMENTO INTRODUTTIVO... 3 1.1 PREMESSA E UBICAZIONE... 3 1.2 QUADRO NORMATIVO... 3 1.3 CARATTERISTICHE GENERALI DELL INTERVENTO... 3 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE... 5 2.1 QUADRO GEOLOGICO REGIONALE... 5 2.2. QUADRO GEOLOGICO LOCALE... 5 2.3. QUADRO GEOMORFOLOGICO... 6 2.4. QUADRO IDROGEOLOGICO... 7 3. INQUADRAMENTO VINCOLISTICO E SALVAGUARDIE... 7 3.1 ANALISI CARTOGRAFICA P.T.C.P... 7 3.2 ANALISI CARTOGRAFICA DA P.A.I.... 8 3.3 ANALISI CARTOGRAFICA STRUMENTO URBANISTICO COMUNALE... 8 3.4 - CONSIDERAZIONI GENERALI... 9 4. MODELLAZIONE GEOLOGICA... 9 4.1 ANALISI GEOLOGICA E LITOLOGICA... 9 4.2 ANALISI GEOMORFOLOGICA E IDROGEOLOGICA... 10 4.3 ANALISI IDRAULICA E IDROLOGICA... 10 4.4 ANALISI SISMICA... 11 5. APPROFONDIMENTI SPECIFICI DEL SITO... 12 6. CONCLUSIONI E INDICAZIONI... 13

RELAZIONE GEOLOGICA (ai sensi del D.M. 14.01.2008) 2

1. INQUADRAMENTO INTRODUTTIVO 1.1 PREMESSA E UBICAZIONE La presente relazione è stata redatta su incarico di GEAL S.p.A. ed è volta ad una caratterizzazione e modellazione geologica preliminare dei terreni interessati dal progetto di riorganizzazione della rete fognaria tra la località di Nozzano e la parte sud della pianura di Lucca in località Pontetetto, nel comune di Lucca. Il progetto in oggetto si inserisce nell ambito della sistemazione della rete fognaria della zona dell Oltreserchio dei Comuni di Lucca (LU) e San Giuliano Terme (PI). 1.2 QUADRO NORMATIVO Le indagini geologiche ottemperano a quanto previsto dal: D.M. 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni ; C.S.L.P. Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008, Circolare del 02/02/2009; Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3519 del 28/04/06; D.M. 11/03/88; Deliberazione GRT n. 421 del 26/05/2014 sulla classificazione sismica del territorio regionale; D.Lgs 10/02/2006, n. 152 Norme in materia di Ambiente ; D.P.G.R. 53/r 2011; L.R. 21/2012; D.P.G.R. 36/r 2009; ex L. 1497/39 e art. 142 del Dlgs. 42/04; Regio Decreto n 3267del 30/12/1923; Regolamento Forestale della Toscana (D.P.G.R. 8 agosto 2003 n. 48/R) e s.m.i.; T.U. 25 luglio 1904 n. 523; Regio Decreto n 3267del 30/12/1923; Legge regionale 10 novembre 2014, n. 65; Piano Territoriale di Coordinamento delle Province di Lucca e Pisa; Strumenti Urbanistici del Comune di Lucca e San Giuliano Terme. 1.3 CARATTERISTICHE GENERALI DELL INTERVENTO Di seguito la descrizione dell intervento ripresa dalla relazione generale di progetto. L'intervento prevede la realizzazione di un collettore di circa 10Km in pressione realizzato in PeAD PE 100 PFA16 (Diam est 315mm --> diam int. 257.8 mm) per il collegamento di alcune frazioni del comune di Lucca alla stazione di sollevamento esistente denominata "SANTESCHI" che a sua volta conferisce i reflui al depuratore PONTETETTO. In base ai rilievi ed ai calcoli effettuati, si rende necessario prevedere n. 4 nuovi impianti di sollevamento fognario ubicati in posizioni strategiche nell'ottica di una gestione globale dell'intero sistema. 3

Per oltrepassare il Fiume Serchio sarà realizzato un ponte tubo della lunghezza di circa 150m. Per oltrepassare la ferrovia sarà utilizzata la tecnica NO-DIG T.O.C (per maggiori dettagli si veda il capitolo dedicato nella relazione di progetto). Per oltrepassare il canale Ozzeri e il canale denominato la Piscilla, la condotta sarà staffata ai ponti presenti. I principali corsi d acqua attraversati o che avranno un parallelismo per i quali andranno richiesti i relativi permessi, sono il Fiume Serchio (in corrispondenza dell attraversamento a sud di Nozzano), canale Ozzeri (in corrispondenza dell attraversamento a sud di Nozzano, e dell attraversamento in località alla Conte, e diversi tratti in parallelismo), nel tratto al piede delle pendici dei Monti Pisani sono presenti diversi fossi, i principali sono da ovest verso est, fosso del Confine (parallelismo), Fosso dell Acero, fosso delle Galere e il canale detto della Priscilla. Sono previsti due attraversamenti sotto ferroviari, il primo in corrispondenza del ponte sul Fiume Serchio della Ferrovia Lucca Viareggio, e il secondo nei pressi della stazione di Montuolo della tratta ferroviaria Lucca Pisa. Sempre nei pressi della stazione ferroviaria di Montuolo verrà attraversata la bratella l autostradale Lucca Pisa Per quanto riguarda gli scavi previsti su strada i riempimenti dovranno rispettare quanto prescritto dagli Enti competenti, mentre per gli scavi in terreno vegetale verrà riutilizzato il terreno scavato, salvo diverse prescrizioni. Per le tubazioni si prevede sempre allettamento e rinfianco in sabbia. Infine, per profondità superiori a 1,50 m, si devono prevede la protezione dello scavo con idonei blindaggi. In base ai rilievi effettuati, i progettisti hanno previsto la costruzione di 4 nuovi sollevamenti. Per ulteriori dettagli circa la progettazione delle opere si rimanda agli elaborati redatti dai tecnici di Ingegnerie Toscane. 4

2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE 2.1 QUADRO GEOLOGICO REGIONALE L'area di intervento si colloca nell estrema zona occidentale e meridionale della pianura di Lucca in corrispondenza della strettoia della valle del Serchio in corrispondenza di Nozzano, e alle pendici settentrionali del complesso montuoso dei Monti Pisani, ed è compresa nel bacino idrografico del Fiume Serchio. I depositi fluvio-lacustri, unitamente a quelli ciottoloso-sabbiosi e argillosi del ciclo successivo affiorano, in maniera più o meno continua localmente terrazzati, sui rilievi che orlano la piana lucchese. La loro origine è connessa con le più recenti vicende geologiche quaternarie che hanno determinato l attuale assetto della piana di Lucca. La Piana di Lucca fa parte di uno dei bacini intermontani, corrispondenti ad ampie depressioni tettoniche che cominciarono a delinearsi nell'appennino settentrionale a partire dal Miocene superiore. La depressione, interessata da subsidenza nei tempi successivi, fu colmata inizialmente da depositi lacustri prevalentemente argillosi e, in epoche più recenti, da depositi fluviali del Serchio, il cui alveo, oggi sepolto dai sedimenti più recenti della pianura, dirigeva il suo tracciato verso la zona del bientinese, già depressa, fino a confluire nell'arno nei dintorni di Calcinaia. Il progressivo innalzamento del letto dell'arno portò successivamente ad un gioco alterno dei livelli delle acque dei due fiumi ed al colmamento della pianura lucchese, con ristagni ed impaludamenti nella porzione Sud della stessa. Dal ramo principale del Serchio vennero a distaccarsi rami minori con direttrici NE-SW le cui acque riuscirono prima a tracimare e poi ad incidere la soglia di Ripafratta, tra il M. Pisano ed i Monti d'oltreserchio, dando così al fiume un andamento indipendente verso il mare. 2.2. QUADRO GEOLOGICO LOCALE Il tracciato seguito dalla tubazione in progetto si sviluppa nelle parti di pianura lungo il Fiume Serchio o il Canale Ozzeri su terreni quaternari, nei quali affiorano i depositi alluvionali del Fiume Serchio e dei suoi affluenti, mentre nel tratto tra la stazione di Montuolo e la località Meati si addentra nel versante dei monti Pisani in cui sono presenti diversi Conoidi di detrito dei diversa natura. Talora sono presenti depositi colluviali attuali derivanti dalla sedimentazione conseguente l erosione che si verifica sui pendii circostanti l area di progetto. 5

Le litologie affioranti derivano dai depositi fluvio-lacustri e fluviali del Bacino di Lucca e sono costituite in prevalenza da limi argilloso-sabbiosi, e sabbie limose fini con locali livelli di argille limose e talvolta orizzonti ghiaiosi. In posizione sottostante, a quella di progetto, può essere presente un orizzonte di sedimenti a composizione prevalentemente ghiaioso-sabbiosa, caratterizzato da frequenti disomogeneità ed eteropie, tipiche di una dinamica fluviale di erosione e/o di sedimentazione, riconducibile ad antichi percorsi del F. Serchio. Per un per un breve tratto il tracciato in località Fornacette attraversa le arenarie torbiditiche della Formazione più recente della Falda Toscana (Macigno). Nello specifico, nell area di intervento, affiorano le seguenti unità geolitologiche: Depositi alluvionali terrazzati prevalentemente ciottolosi con alternanze sabbiose grossolane, spesso determinano scarpate morfologiche. Depositi alluvionali attuali e recenti depositi alluvionali costituiti da ghiaie eterometriche, sabbie e limi di composizione poligenica. Depositi di conoide depositi di detrito costituite da ghiaie con matrice sabbioso limosa. Formazione del Macigno arenarie torbiditiche quarzoso feldspatiche grigie. 2.3. QUADRO GEOMORFOLOGICO Il tracciato della tubazione attraversa aree pianeggianti e di terrazzo della pianura alluvionale del Fiume Serchio e dei suoi affluenti. Le pendenze sono perciò, nei tratti in pianura, molto basse, mentre nei tratti lungo i versanti si devono superare diversi dislivelli con pendenze elevate, spesso lungo stradine strette ed incassate. La zona si presenta agricola, ma con alcune aree con densità di urbanizzazione; le forme morfologiche direttamente interessanti il progetto sono principalmente dovute a modificazioni antropiche riconducibili soprattutto alle infrastrutture viarie, alle opere idrauliche sui corsi d'acqua ed alle modellazioni del terreno. Tra le località Montuolo e Meati è presente un grande conoide di deiezione. I versanti che delimitano la pianura presentano fenomeni quiescenti specialmente lungo gli accumuli di depositi detritici. Sui versanti sono presenti terrazzamenti, muretti a secco ed altre opere antropiche a protezione della viabilità lungo la quale si sviluppa il tracciato della tubazione nel tratto centrale. 6

2.4. QUADRO IDROGEOLOGICO Dal punto di vista idrogeologico i terreni della pianura sono caratterizzati in parte da sedimenti prevalentemente fini che presentano quindi una permeabilità primaria da alta, in parte da quelli a componente granulare, sabbiosi e ghiaiosi, con una permeabilità medio-alta. La circolazione idrica sotterranea ha sede in corrispondenza del livello prevalentemente ghiaioso-sabbioso dei depositi quaternari. La soggiacenza nel periodo invernale può risultare molto ridotta; le quote piezometriche sono evidenziate nella carta Tav.1-idrogeologia della piana di Luccamaggio 2002 (Aut. di Bacino del F. Serchio) riportata in figura 4, da cui si evince che lungo il tracciato la soggiacenza in periodo di morbida varia tra 1 e 3 m; maggiore nel tratto est e inferiore nel tratto ovest. 3. INQUADRAMENTO VINCOLISTICO E SALVAGUARDIE 3.1 ANALISI CARTOGRAFICA P.T.C.P Secondo la carta della fragilità degli acquiferi allegata al P.T.C. della Provincia di Lucca, l area d intervento ricade nella vulnerabilità intrinseca potenziale elevata per alta/elevata permeabilità primaria. Dalle Norme di Piano allegate al P.T.C., all art. 27 per aree a elevata vulnerabilità intrinseca potenziale Nell'esecuzione delle opere destinate a contenere o a convogliare sostanze, liquide o solide o gassose, potenzialmente inquinanti, quali cisterne, reti fognarie, oleodotti, gasdotti, e simili, devono essere poste in essere particolari cautele atte a garantire la tenuta idraulica, quali l'approntamento di bacini di contenimento a tenuta stagna, di sistemi di evacuazione d'emergenza, di materiali o pannelli assorbenti, e simili. Sono comunque vietati: gli scarichi liberi sul suolo e nel sottosuolo di liquidi e di altre sostanze di qualsiasi genere o provenienza... Secondo la carta della vulnerabilità idrogeologica allegata al P.T.C. della Provincia di Pisa, il tratto di tracciato più sfavorevole che attraversa il Comune di San Giuliano Terme ricade nella vulnerabilità elevata-sottoclasse 4b. Corrisponde a "corrisponde a situazioni in cui la risorsa idrica considerata é esposta, cioè in cui si possono ipotizzare tempi estremamente bassi di penetrazione e di propagazione in falda di eventuali inquinanti; in essa ricadono.. zone di alveo o di golena morfologicamente depresse nelle quali la falda é esposta o protetta soltanto da esigui spessori di sedimenti..". 7

Secondo la tabella 1 "vulnerabilità idrogeologica e livelli di rischio" contenuta nelle Norme 2006 del P.T.C.P. per "Realizzazioni della rete tecnologica (oleodotti, gasdotti, fognature ed altre opere non interrate)" il livello di rischio è IV - elevato: "la trasformazione o l'attività oltrechè subordinata alle condizioni poste da una valutazione puntuale della vulnerabilità idrogeologica ancora conforme al minimo a quanto disposto al comma 3 e quindi da un progetto sulla mitigazione dello stato di rischio accertato, può essere definita ammissibile solamente ove si dimostri il permanere di fabbisogni altrimenti non soddisfacibili, per insussistenza di alternative ovvero per la loro rilevante maggiore onerosità in termini di bilancio ambientale, economico e sociale complessiva". "Sono fatti salvi gli attraversamenti delle aree interessate". Le nuove opere dovranno essere quindi a tenuta stagna e le condutture dovranno garantire l assenza di perdite. 3.2 ANALISI CARTOGRAFICA DA P.A.I. I progettisti hanno proceduto dividendo il tracciato in 11 parti che possono essere considerate omogenee dal punto di vista ingegneristico o delle problematiche che devono essere affrontate per la costruzione dell opera. L'analisi del P.A.I. dell'autorità di Bacino del Fiume Serchio è stata effettuata tratto per tratto. Dal punto di vista idraulico le opere in progetto risultano completamente interrate, la loro realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque a parte l attraversamento del Fiume Serchio, che verrà eseguito con un ponte canale e quindi i plinti e i pilastri possono interferire con il deflusso delle acque anche se la sezione totale verrà ridotta di pochi metri cubi. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento il cui volume fuori terra è comunque di modeste dimensioni. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica. 3.3 ANALISI CARTOGRAFICA STRUMENTO URBANISTICO COMUNALE Al fine di completare il quadro conoscitivo sono stati considerati gli studi geologico tecnici eseguiti a supporto degli strumenti urbanistici comunali. I progettisti hanno proceduto dividendo il tracciato in 11 parti che possono essere considerate omogenee dal punto di vista ingegneristico o delle problematiche che devono essere affrontate per la costruzione dell opera. 8

L'analisi degli Strumenti Urbanistici dei Comuni di Lucca e San Giuliano Terme è stata effettuata tratto per tratto. 3.4 - CONSIDERAZIONI GENERALI Attualmente non si rilevano segni di dinamiche gravitative in atto o altri elementi tali da rappresentare condizioni di rischio per gli interventi previsti dal progetto che peraltro non modificano nel suo complesso le condizioni di stabilità dell area. Lo scavo inoltre risulta di modesta entità, trattandosi di una sezione contenuta in una larghezza di 1,2 m e 1,8 m di profondità massima; dovrà comunque essere evitato qualsiasi fenomeno di drenaggio nello scavo in fase di esercizio, se durante gli scavi dovesse sorgere questo problema dovranno essere poste in atto tutte le opere per allontanare le acque dallo scavo riempito. In fase esecutiva dovranno essere integrate le indagini geognostiche già eseguite per gran parte del tracciato, ai fini del completamento della parametrizzazione dei terreni interessati dal progetto. Dal punto di vista idraulico la tubazione in progetto risulta completamente interrata, la sua realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento il cui volume fuori terra risulta di modeste dimensioni. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica, anche in relazione alle fasce di salvaguardia idraulica dal reticolo delle acque pubbliche ai sensi del R.D 523/1904. 4. MODELLAZIONE GEOLOGICA 4.1 ANALISI GEOLOGICA E LITOLOGICA La pianura di Lucca è costituita nella porzione più superficiale da sedimenti alluvionali quaternari, sovrastanti i depositi dei cicli fluvio-lacustri di età pliopleistocenica. Le formazioni alluvionali più recenti sono rappresentate da sedimenti superficiali di età olocenica, costituiti in prevalenza da limi argilloso-sabbiosi, e sabbie limose fini con locali livelli di argille limose e talvolta orizzonti ghiaiosi. In posizione sottostante è presente un orizzonte di sedimenti a composizione prevalentemente ghiaioso-sabbiosa, caratterizzato da frequenti disomogeneità ed 9

eteropie, tipiche di una dinamica fluviale di erosione e/o di sedimentazione, riconducibile ad antichi percorsi del F. Serchio. Per quanto riguarda il tratto sulle pendici dei Monti Pisani le cartografie indicano la presenza di conoidi di detrito, da valutare attentamente soprattutto con l esecuzione di scavi, ancorchè non molto profondi, all interno di queste litologie, per quanto riguarda la stabilità e l interferenza con le acque sotterranee e superficiali. 4.2 ANALISI GEOMORFOLOGICA E IDROGEOLOGICA Il tracciato della tubazione attraversa aree pianeggianti e di terrazzo della pianura alluvionale del Fiume Serchio e dei suoi affluenti. Le pendenze sono perciò molto basse. Le forme morfologiche direttamente interessanti il progetto sono principalmente dovute a modificazioni antropiche riconducibili soprattutto alle infrastrutture viarie, alle opere idrauliche sui corsi d'acqua ed alle modellazioni del terreno. Dal punto di vista idrogeologico i terreni della pianura sono caratterizzati da sedimenti prevalentemente fini e molto fini che presentano quindi una permeabilità primaria da medio-bassa a bassa, mentre quelli a componente granulare, sabbiosi e ghiaiosi, hanno una permeabilità medio-alta; questi ultimi probabilmente presenti in corrispondenza delle conoidi di deiezione. La soggiacenza nel periodo invernale può risultare molto ridotta; le quote piezometriche sono evidenziate nella carta Tav.1-idrogeologia della piana di Luccamaggio 2002 (Aut. di Bacino del F. Serchio) riportata in figura 4, da cui si evince che per la maggior parte del tracciato la soggiacenza in periodo di morbida varia tra 1 e 3 m; maggiore nel tratto a est e inferiore nel tratto ovest. 4.3 ANALISI IDRAULICA E IDROLOGICA L'assetto idrologico del territorio è caratterizzato da un reticolo idrografico ben sviluppato con numerosi corsi d acqua a regime torrentizio, affluenti in sinistra del Canale Ozzori. Le portate, intense in autunno (in misura minore in primavera) e con periodi di magra in estate, derivano dalla modesta estensione dei bacini, dalla loro acclività e dal regime pluviometrico. Il tracciato attraversa aree incluse nelle golene e nella fascia di rispetto arginale del Fiume Serchio e del canale Ozzeri di 100 m (misure di salvaguardia art. 46). Dalle norme PAI:... al fine di assicurare la tutela del territorio rispetto agli effetti dinamici delle possibili 10

rotture arginali, nelle aree poste all interno della fascia di 100 ml dall argine del fiume Serchio e dagli argini degli affluenti rigurgitati nei tratti con opere idrauliche classificate in II categoria, aree rappresentate nella Tav. 10 del presente PAI, sono inibite le nuove utilizzazioni dei suoli, i nuovi fabbricati nonchè gli interventi sul patrimonio edilizio esistente che comportino aumento di esposizione al rischio. Ai fini dell applicazione della presente disposizione, vale la verifica puntuale della suddetta distanza, misurata a partire dal piede esterno dell argine. Sono fatte salve dalla presente misura di salvaguardia le pratiche edilizie per le quali, alla medesima data di adozione del Piano di bacino stralcio assetto idrogeologico I aggiornamento, risulti presentata al Comune competente l istanza per l approvazione dell eventuale piano urbanistico attuativo ovvero per il rilascio/attestazione del titolo autorizzativo edilizio. Le aree attraversate dalla tubazione sono aree di fondovalle, talora morfologicamente in aree depresse e vi sono notizie storiche di precedenti inondazioni con battenti in alcune aree anche di qualche metro. Tuttavia la tubazione in progetto e le stazioni di sollevamento risultano da progetto completamente interrati, la loro realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque e non incrementerà il rischio idraulico più a valle. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento come modesta porzione di opera che sporgerà al di sopra del piano campagna. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica. Dato il carattere torrentizio dei corsi d acqua interessati dal progetto, i lavori andranno eseguiti in periodo asciutto. 4.4 ANALISI SISMICA Ai sensi delle nuove norme tecniche sulle costruzioni deve essere definita la categoria di suolo di fondazione. Dalla carta delle categorie di suolo di fondazione allegata alla variante al Regolamento Urbanistico del Comune di Lucca si è assegnato la categoria di suolo di fondazione tratto per tratto. Dalla Relazione illustrativa e di fattibilità geologica allegata alla variante di adeguamento al Piano di Assetto Idrogeologico relativa al bacino dell Ozzeri si legge: La Carta - carta delle categorie di suolo di fondazione consente di evitare approfondimenti di indagine che andrebbero a gravare eccessivamente sul cittadino, in rapporto al valore delle opere, nel caso di costruzioni modeste. 11

5. APPROFONDIMENTI SPECIFICI DEL SITO Dall allegato 5 al P.S. carta dei vincoli paesaggistico e idrogeologico risulta che il tracciato in progetto attraversa aree vincolate ai sensi della Legge n 1497/39 e aree vincolate ai sensi dell art. 2 del D.M. 21/09/84 in attuazione della Legge n 431/85. Il vincolo paesaggistico di queste aree è ribadito anche nella cartografia allegata al R.U. ai sensi del D.Lgs. 42/04 Lettera C (distanze di rispetto dai fiumi). La tubazione in progetto risulta completamente interrata, la sua realizzazione non interferirà quindi con il paesaggio. Fanno eccezione le opere fuori terra della stazione di sollevamento il cui volume fuori terra è comunque di modeste dimensioni e il ponte canale per attraversare il Fiume Serchio a sud di Nozzano. Il tracciato non attraversa aree sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23, anche se si pone a poca distanza dallo stesso, quindi si consiglia comunque di rispettare il regolamento vigente. Inoltre secondo il SITA della Regione Toscana attraversa aree boscate; il progetto non prevede però la messa in posa lungo strade poderali e comunque non è previsto alcun taglio di vegetazione di alto fusto. La normativa vigente relativa al vincolo idrogeologico - DPGR 8 agosto 2003, n. 48/R - Regolamento forestale della Toscana e DPGR 16 marzo 2010, n. 32/R " Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 agosto 2003, n. 48/R prevede alla Sezione II il rispetto di norme tecniche generali per l esecuzione dei lavori, dove vengono specificate tutte le operazioni da eseguire per una corretta gestione di cantiere. In particolare dovranno essere osservate le prescrizioni per la regimazione delle acque (art.74), per le modalità di scavo (art.76), e per la gestione dei materiali di risulta (art. 77). Il tracciato si sviluppa lungo strada con una alte pendenza del profilo, attualmente non si rilevano segni di dinamiche gravitative in atto o altri elementi tali da rappresentare condizioni di rischio per gli interventi previsti dal progetto. Durante l esecuzione dei lavori dovrà essere accertato in loco lo stato effettivo dei terreni, ed adottato di conseguenza ogni ulteriore accorgimento necessario ad assicurare la stabilità dei terreni stessi. L intervento in progetto non modifica nel suo complesso le condizioni di stabilità dell area. Lo scavo inoltre risulta di modesta entità, trattandosi di una sezione contenuta in una larghezza di 1,2 m e 1,8 m di profondità massima. 12

All'art.4 comma 7 della Legge regionale n.65 del 10 novembre 2014: ".. le trasformazioni non residenziali al di fuori del territorio urbanizzato, che comportino impegno di suolo non edificato, sono consentite esclusivamente con il procedimento di cui all articolo 25, al fine di verificarne la sostenibilità per ambiti sovracomunali". Secondo l'art.25 "Disposizioni per la pianificazione di nuovi impegni di suolo esterni al perimetro del territorio urbanizzato. Conferenza di copianificazione": "1. Le previsioni di trasformazione che comportano impegno di suolo non edificato all esterno del perimetro del territorio urbanizzato, come definito all articolo 4, commi 3 e 4, comprese quelle di cui all articolo 64, comma 6, sono subordinate al previo parere favorevole della conferenza di copianificazione di cui al presente articolo, fatta eccezione per le previsioni di cui agli articoli 88, comma 7, lettera c), e articolo 90, comma 7, lettera b) e articolo 91, comma 7, lettera b) 2. Non sono soggette alla conferenza di cui al comma 1 le previsioni che comportano impegni di suolo non edificato all esterno del perimetro del territorio urbanizzato nei seguenti casi: a) interventi di adeguamento delle infrastrutture lineari esistenti; b) interventi attinenti alla sicurezza e al pronto soccorso sanitario; c) ampliamento delle strutture esistenti artigianali, industriali, o produttrici di beni e servizi, purché finalizzato al mantenimento delle funzioni produttive; d) ampliamento delle opere pubbliche di competenza comunale esistenti e nuove opere pubbliche di competenza comunale necessarie a garantire i servizi essenziali, privilegiando localizzazioni che contribuiscono a qualificare il disegno dei margini urbani; e) varianti al piano strutturale che costituiscono adeguamento ai piani di settore regionali approvati con il procedimento di cui al titolo II, capo I". 6. CONCLUSIONI E INDICAZIONI Sulla base delle indagini effettuate e nei limiti di quanto sopra esposto, si conclude che l'opera in progetto risulta compatibile con la situazione geologica rilevata. Per quanto riguarda l interferenza con il reticolo idrico e le sue opere strutturali collegate, le interferenze devono essere valutate attentamente ed in contraddittorio con tutti gli enti competenti, la costruzione di un ponte canale che attraversa il Fiume Serchio è un opera rilevante e strategica sia nell economia del corso d acqua stesso che dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Altrettanto importanti sono i 13

parallelismi previsti con gli argini principali del fiume Serchio, che oltretutto nella zona di Nozzano sono oggetto di valutazione d interventi strutturali di innalzamento, come evidenziato nelle carte degli interventi dell autorità di Bacino. Inoltre le aree golenali ad ovest del tracciato presentano già diversi sotto servizi presenti della rete GAS che si sviluppano parallelamente agl argini. Stessi problemi si hanno nei parallelismi e attraversamenti del Canale Ozzeri, che inoltre, presenta una sovrapposizione del tracciato della fognatura in progetto, con gli antichi paleo alvei del Fiume Serchio, che prima di essere deviato a nord dell abitato di Lucca, passa a sud della città e seguivano più o meno la linea dell attuale Canale Ozzori. Nei parallelismi al Canale Ozzeri inoltre si intersecano diversi Fossi provenienti dai Monti Pisani, il cui attraversamento dovrà essere valutato attentamente, soprattutto per i ripristini spondali che per quanto riguarda le fasi di scavo. Tutti questi attraversamenti e parallelismi devono essere valutati, indagati e autorizzati dagl enti competenti. Per quanto riguarda le possibili interferenze con opere di captazione acquedottistica, lungo il tracciato in progetto, sono state individuate due aree. Nella prima area, a sud di Nozzano, è presente un campo pozzi ad uso acquedottistico che non viene interessato dalle opere fognarie in progetto, infatti il progetto si sviluppa ad oltre 200 metri dal campo pozzi. Nella seconda area, a Corte Poncioni, è sempre presente un campo pozzi ad uso acquedottistico, nei pressi del quale sono già presenti condotte fognarie a gravità che si sviluppano lungo le strade che circondano il campo pozzi. La condotta in progetto si svilupperà parallelamente al ramo fognario esistente in strada Comunale del Ronco. Anche gli scavi lungo la strada SS12 sono da valutare attentamente essendo la medesima strada in rilevato rispetto al piano campagna e quando si arriva nei pressi della Stazione di Montuolo, la strada statale stessa risulta essere sull argine del canale Ozzeri. Lo scavo di 1,8 m di profondità sulla SS12 richiede attente valutazioni, anche con saggi, del materiale di costruzione del rilevato. Per quanto riguarda il tracciato nella zona collinare si attraversano materiali di conoide che possono presentare al loro interno clasti di varie dimensioni, a volte anche consistenti, ma soprattutto possono avere forte trasmissività e presentare falde soprattutto in presenza di piogge. Sia quando la tubazione si posiziona secondo la massima pendenza, sia quando si posiziona perpendicolare ad essa, lo scavo può 14

diventare linea di drenaggio principale e creare problemi di stabilità sia generale, che della tubazione stessa. L intervento, considerato che si tratta di aree prevalentemente pianeggianti, non modifica nel suo complesso le condizioni di stabilità dell area; tuttavia nei tratti a ridosso dei versanti, Sarà necessario procedere agli scavi per tratti di limitata estensione e provvedere al loro riempimento in tempi brevi in modo tale da non creare fenomeni di decadimento delle caratteristiche geotecniche dei terreni non interessati dallo scavo con possibili ripercussioni su eventuali manufatti presenti al contorno; le acque che verranno intercettate dovranno essere allontanate per consentire il corretto svolgimento dei lavori previsti. Lungo i parallelismi con i corsi d acqua gli scavi dovranno essere valutati attentamente per evitare qualsiasi problema alle sponde. Dal punto di vista idraulico la tubazione in progetto e le stazioni di sollevamento risultano da progetto completamente interrati, la loro realizzazione non interferirà quindi con il naturale deflusso delle acque. Fanno eccezione i quadri elettrici delle stazioni di sollevamento come modesta porzione di opera che sporgerà al di sopra del piano campagna. Si renderà tuttavia necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia idraulica. Lo staffaggio nell attraversamento dei corsi d acqua dovrà essere effettuato nel lato di valle dell opera e con l autorizzazione degli enti competenti in materia idraulica. Analisi a parte spetta al Ponte Canale previsto sul Fiume Serchio che dovrà essere attentamente valutata, sia per il suo posizionamento in un area golenale, in sponda destra, che viene allagata regolarmente, sia nella zona di arrivo in sponda sinistra, dove sono presenti sottoservizi, argini, il Canale Ozzeri, la Ferrovia, la rete del GAS e l autostrada tutto in circa 80 metri di larghezza Dato il carattere torrentizio dei corsi d acqua minori e le soggiacenze particolarmente basse, i lavori andranno eseguiti in periodo asciutto, se eseguiti in alatra stagione devono essere previste tutte le opere provvisionali per la tutela delle persone e delle cose presenti nei pressi Da valutare attentamente l interferenza della tubazione con il livello piezometrico nella parte ad est del tracciato, in questa zona potrebbero essere necessarie opere 15

provvisionali per l abbattimento della falda, sempre nel rispetto del Regolamento vigente della Regione Toscana DPGRT 61/R.. Nelle aree di conoide attraversate potrebbero essere possibili soggiacenze particolarmente basse. A seguito delle indagini geognostiche puntuali si sono potute individuare le aree lungo il tracciato in cui la presenza di falda può interferire con la sezione di scavo di progetto a seconda della stagione di esecuzione dei lavori. L intervento non modifica le condizioni di stabilità dell area e di regimazione delle acque. Lo scavo inoltre risulta di modesta entità trattandosi di una sezione contenuta in una larghezza 1,20 m e profondità 1,8 m. In questo tratto i lavori dovranno rispettare inoltre le norme tecniche generali per l esecuzione dei lavori ai sensi del DPGR 16 marzo 2010, n. 32/R. Si renderà necessario richiedere le dovute autorizzazioni in materia di vincolo paesaggistico. In base alle indicazioni progettuali si dovranno predisporre i documenti di caratterizzazione delle terre e rocce da scavo e il loro piano di gestione secondo le normative vigenti. Attualmente è in corso una prima serie di analisi su alcuni campioni significativi prelevati lungo il tracciato di progetto. Si renderà necessario, ai fini della vulnerabilità idrogeologica dell area, utilizzare le tecniche di collegamento tra le tubazioni che garantiscano la migliore tenuta della condotta, e dove valutato necessario inserire sistemi di controllo per evitare la dispersione accidentale dei reflui nel terreno vista la presenza di una falda superficiale con buoni valori di trasmissività. 16