Il trattamento termico on line di tubi in acciaio inossidabile austenitico e ferritico



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Il trattamento termico on line di tubi in acciaio inossidabile austenitico e ferritico Studio di fattibilità relativo all inserimento di un impianto per ricottura brillante di tubi in acciaio inossidabile AISI serie 3 e serie 4 in una linea di profilatura. Giorgio Mazzola Massimo Mosca Termomacchine srl. Via Valgioie 12/4 10040 Rivalta (TO) Tel. 011 9008811 E-mail: giorgiomazzola@termomacchine.com La tempra di solubilizzazione (acciai austenitici serie 3) La ricottura di ricristallizzazione (acciai ferritici serie 4) Argomenti delle specifiche ASTM Quali risultati sono ottenibili on line I generatori fully solid state Termomacchine Riferimenti bibliografici La tempra di solubilizzazione (acciai austenitici serie 3) Lo scopo del trattamento

Il trattamento termico, uniformando la struttura dell acciaio, consente di aumentare la resistenza alla corrosione intergranulare, che nel materiale non trattato si verifica principalmente in corrispondenza delle saldature. Il trattamento termico elimina tensioni strutturali consentendo di ottenere un materiale duttile e addolcito. Fig. 1 Prova di trazione Per valutare la duttilità del materiale si sottopone un provino di acciaio (A) alla prova di trazione. Per effetto del carico (frecce verticali) il provino si allunga, la sua sezione diminuisce e si forma una strizione (B). Nel caso di un acciaio infragilito da lavorazione a freddo segue la rottura del provino che presenta bordi netti e taglienti (C). Se il materiale è stato sottoposto a trattamento termico di solubilizzazione il provino si rompe applicando carichi maggiori; la superficie di frattura è filamentosa (D).

Fig. 2 Struttura di un acciaio AISI serie 3 in seguito a progressivo allungamento a trazione. (corrisponde al punto A della fig. 1) Fig. 3 Struttura di un acciaio AISI serie 3 sottoposto a prova di trazione (corrisponde al punto B della figura 1). Si noti il progressivo stiramento orizzontale dei grani cristallini che si deformano plasticamente e slittano uno sull altro.

Fig. 4 - Struttura di un acciaio AISI serie 3 sottoposto a prova di trazione (corrisponde al punto B della figura 1). La presenza di numerosi piani di scorrimento induce tensioni all interno del pezzo che risulta incrudito. Il trattamento di solubilizzazione mira a ripristinare una struttura con grani piccoli, regolari, equiassici. La ricottura di ricristallizzazione (acciai ferritici serie 4) Lo scopo del trattamento Il trattamento termico elimina tensioni strutturali consentendo di ottenere un materiale duttile e addolcito.

Fig. 5 Acciaio AISI 430 sottoposto a lavorazione a freddo e incrudito. La base della figura è lunga 450 micron. Si notino i cristalli allungati, orientati e separati dai piani di slittamento.

Fig. 6 - Acciaio AISI 430 ricristallizzato a 800 C, raffreddamento in acqua. Il lato di base è 100 micron, si notano cristalli ben formati e senza un orientamento preferenziale La tempra di solubilizzazione degli acciai austenitici La ricottura di ricristallizzazione degli acciai ferritici Elenco delle normative ASTM di riferimento A 249: Tubi saldati in acciaio austenitico per caldaie, surriscaldatori, scambiatori di calore e condensatori. A 268: Tubi senza saldatura e saldati di acciaio inossidabile ferritico per impiego generale. A 269: Tubi senza saldatura e saldati di acciaio inossidabile austenitico per impiego generale. A 270: Tubi sanitari (per l industria alimentare) senza saldatura e saldati di acciaio inossidabile austenitico. A 312: Tubi senza saldatura e saldati di acciaio inossidabile austenitico.

A 791: Tubi saldati di acciaio inossidabile ferritico non sottoposti a ricottura DIN 17457: Tubi rotondi saldati di acciai inossidabili austenitici per esigenze specifiche condizioni tecniche di fornitura La tempra di solubilizzazione degli acciai austenitici Parametri tecnologici Temperatura Le temperature sono comprese tra 950 C e 1200 C; nel nostro caso l intervallo è 1.050 1.100 C Mantenimento a temperatura Il mantenimento è di 3 5 minuti ogni 2,5 mm di spessore del materiale. La temperatura deve essere la minima possibile all interno dell intervallo di tolleranza: al crescere della temperatura e del tempo di permanenza si ha l ingrossamento del grano cristallino con diminuzione della deformabilità dei tubi Fig. 7 Confronto tra una struttura a grano fine ottenuta con riscaldamento entro l intervallo di temperatura previsto e una struttura a grano grosso con deperimento delle proprietà meccaniche. Raffreddamento Il raffreddamento con acqua (per spessori di qualche millimetro) o gas soffiato (per spessori inferiori dove c è rischio di deformazioni) deve essere rapido per mantenere in soluzione i carburi. Quale gas di raffreddamento? L aria: poiché l ossidazione a caldo sopra i 900 C è importante, l utilizzo di aria provoca la formazione di una scaglia di ossidi; la velocità con cui cresce lo strato di ossido è proporzionale alla concentrazione di ossigeno.

L azoto: con l azoto si ha la formazione di Nitruri (la loro frazione cresce con l aumentare della temperatura). L idrogeno: con questo gas è possibile addivenire alla ricottura brillante ma sono necessarie particolari precauzioni d impiego (la miscela con 4 74% d idrogeno in aria è esplosiva). La ricottura di ricristallizzazione degli acciai ferritici Parametri tecnologici Temperatura Le temperature sono comprese tra 750 C e 790 C (870 900 C per AISI 409); sopra gli 850 C si sviluppa una struttura a grano grossolano e gli acciai diventano fragili. Mantenimento a temperatura Il mantenimento è di 1-1,5 minuti ogni millimetro di spessore del materiale. Raffreddamento Il raffreddamento con acqua (per spessori di qualche millimetro) o gas soffiato (per spessori inferiori dove c è rischio di deformazioni) deve essere rapido per mantenere in soluzione i carburi. Quale gas di raffreddamento? L aria: si può usare l aria con formazione di uno strato di ossido facilmente rimovibile tramite decapaggio L azoto: in questo caso le temperature sono basse; non si formano Nitruri. Problematiche connesse al trattamento on line (AISI serie 3xx) Premessa: Qualora il tubo sia prodotto per profilatura di un nastro solubilizzato e saldato per mezzo di un laser, non sussiste il problema di solubilizzare i carburi precipitati durante la saldatura: l uso del laser comporta un riscaldamento ed un raffreddamento velocissimi che prevengono trasformazioni strutturali sia nel cordone di saldatura che nella zona adiacente. Occorre tuttavia eliminare l incrudimento; inoltre la norma DIN 17457 prevede il riscaldo a temperatura superiore a 1.040 C onde sia permessa la certificazione del prodotto. Problematiche

Riscaldamento scalare con breve permanenza a 350 450 C (distensione) per scaricare in parte le tensioni elastiche nel materiale al fine di evitare deformazioni del prodotto. La temperatura di lavoro deve essere alta per compensare il breve tempo di mantenimento; ciò non sarà sufficiente ad eliminare completamente lo stress. E possibile stimare la percentuale di stress residuo dopo trattamento utilizzando l equazione di Larson Miller: T è la temperatura in gradi Ramkine t è il tempo di permanenza in ore T (logt + 20) 10 3 = Effetto Termico Si usano curve di riferimento reperibili in letteratura Esempio: per l AISI 347 un mantenimento di soli 4 a 1.100 C comporta uno stress residuo pari al 20% Ferrite Delta: la sua presenza nel cordone di saldatura in quantità del 3 8% (misurabili) previene la formazione di cricche a caldo; cricche che si formano durante il raffreddamento dell acciaio sino a 980 C ca. La ferrite delta si forma durante la forgiatura a caldo sopra i 1.100 C o durante la saldatura degli acciai inossidabili quali l AISI 309 S, 310 S, 314. Data la composizione dell acciaio si può prevedere la quantità di ferrite delta presente usando il diagramma di Delong La ferrite delta può lentamente trasformarsi nella fase Sigma (composto Fe Cr duro e nocivo) durante il riscaldamento dell acciaio a causa di una lunga permanenza nell intervallo 540 870 C. Sopra i 955 C Sigma si ritrasforma in Delta Si può affermare che un riscaldamento veloce sino alla temperatura di solubilizzazione non permette la trasformazione della ferrite delta che dopo un raffreddamento sufficientemente rapido è ancora presente nella matrice austenitica Problematiche connesse al trattamento on line (AISI serie 4xx) Le considerazioni fatte sullo stress residuo per gli AISI serie 3 valgono anche per la ricottura dei ferritici.

In questo caso dato che le temperature in gioco sono superiori a quelle tradizionali (si lavora a 900 C ca.) il trattamento è ancora meno efficace. E possibile ma poco probabile che nelle su esposte condizioni precipitino composti intermetallici duri (ad esempio le fasi di Laves, la fase Sigma ma non i carburi) nel caso di ferritici altamente legati (con Titanio, Molibdeno, Niobio). L unico pregio di questi precipitati è il miglioramento della resistenza al creep ad alta temperatura; tuttavia peggiora la resistenza alla corrosione. Poiché sopra i 1.000 C tutte le fasi indesiderate solubilizzano si può effettuare sui ferritici lo stesso trattamento di solubilizzazione utilizzato per gli austenitici: i grani cristallini non anno il tempo di ingrossarsi; ci sono rischi legati al raffreddamento quali l introduzione di nuove tensioni ed un lieve effetto di tempra (limitato agli AISI 430 e 434) Quali risultati è lecito aspettarsi da un trattamento on line I risultati ottenibili con i forni tradizionali sono assolutamente corretti; tuttavia essi implicano costi di produzione molto alti a causa delle molte manipolazioni a passaggi intermedi necessari. Un procedimento in linea è senza dubbio tra le esigenze primarie dei produttori di tubi sempre alla ricerca di nuove tecnologie che possano contribuire ad abbattere i costi produttivi. Il problema maggiore con cui si scontrano i costruttori di impianti On Line è senza dubbio la necessità di mantenere la temperatura di processo per il tempo necessario a consentire la trasformazione del materiale. La Termomacchine ha condotto in tal senso positive esperienze agendo sulla temperatura di riscaldamento del tubo (più alta di quella standard) e riducendo nel contempo la lunghezza del mantenimento. L aumento della temperatura compensa (in larga parte, ma non totalmente) la diminuzione del tempo di mantenimento secondo la legge che circa 20 C di aumento della temperatura permettono di dimezzare il mantenimento. Non si può pensare di alzare troppo la temperatura di riscaldo per ridurre al minimo il mantenimento in quanto intervengono altri meccanismi per cui la solubilizzazione è parziale. Prove sperimentali permettono di stabilire quanti carburi sono rimasti e quanto riducono duttilità e resistenza alla corrosione.

E corretto asserire che i risultati ottenibili on line sono un buon compromesso per addivenire a costi di produzione di molto inferiori a quelli dei forni a camera con ottenimento di una qualità tecnicamente valida e bene accetta dai clienti anche se non sono, come qualità assoluta allo stesso livello di quelli ottenibili con i forni tradizionali Fig. 8 Comparazione tra trattamento in forno e trattamento on line La linea nera indica il trattamento previsto dalla letteratura. La linea rossa indica trattamenti che, per eccessivo tempo o temperatura di mantenimento, portano a strutture con grani grossi. La linea blu è il trattamento ad induzione: la temperatura è più alta di quella standard, il mantenimento è più breve.

Fig. 9 Raffreddamento La linea rossa indica un trattamento errato L impianto on-line Termomacchine per trattamento di clean annealing o bright annealing di tubi in acciaio inossidabile serie 3 serie 4 direttamente sulla linea di produzione Fase 1 Riscaldo mediante induzione elettromagnetica Fase 2 Mantenimento temperatura di processo Fase 3 - Raffreddamento

Poliedricità applicativa: Trattamento in nero senza atmosfera controllata Trattamento di clean annealing con solo azoto Trattamento di bright annealing con azoto e idrogeno

Settore mantenimento con forno modulare Boccole ceramiche per guida tubo

Costruzione modulare Ridotti tempi di set-up Ridotta manutenzione Limitati costi di esercizio Elevato grado di sicurezza per il personale addetto vista anche la ridotta quantità di miscela gassosa in circolo Modularità di costruzione intesa a facilitare l eventuale potenziamento

Controllo pirometrico delle temperature che caratterizzano il ciclo termico Retroazione temperatura / potenza erogata dal riscaldatore Possibilità di certificare il ciclo tecnologico Riferimenti bibliografici R. Roberti, A. Schindler Conoscere l acciaio speciale Vol. 2, Ed. Sipiel, Milano 1991 R. Roberti, A. Schindler Conoscere l acciaio speciale Vol. 3, Ed. Sipiel, Milano 1995 A. V.

L acciaio speciale e la sua tecnologia VI Edizione, Nuova SIAS, 1983 ASM Handbook Heat Treating Vol 4, 1991, 774 ASM Handbook Vol.1, 1990, 892 ASM Handbook Heat Treating Vol 4, 1991, 776-777