AMNESTY INTERNATIONAL SEZIONE ITALIANA ACQUISTA ONLINE > 13 DUEMILA AMNESTY INTERNATIONAL RAPPORTO 2013 LA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEL MONDO AFRICA SUBSAHARIANA GAMBIA
GAMBIA AFRICA SUBSAHARIANA REPUBBLICA DEL GAMBIA Capo di stato e di governo: Yahya Jammeh Per la prima volta dopo quasi 30 anni, è stata applicata la pena di morte, con l esecuzione senza preavviso di nove reclusi nel braccio della morte, che non avevano ancora esaurito tutti i gradi d appello. Le autorità hanno inoltre represso il dissenso tramite vessazioni e intimidazioni. Le forze di sicurezza hanno abitualmente attuato arresti arbitrari e sottoposto persone a detenzione arbitraria. Nelle carceri le condizioni di vita erano deplorevoli. PENA DI MORTE Ad agosto, nove prigionieri del braccio della morte, di cui sette uomini gambiani, un uomo e una donna senegalesi, sono stati messi a morte per fucilazione, una settimana dopo che il presidente Jammeh aveva annunciato l intenzione di dare applicazione a tutte le condanne a morte esistenti. L esecuzione è avvenuta senza che fosse data alcuna notifica né ai singoli prigionieri né alle loro famiglie né agli avvocati né alle autorità senegalesi. Le autorità gambiane non hanno confermato, se non dopo molti giorni, le esecuzioni, suscitando proteste a livello internazionale. Tre delle persone messe a morte, Malang Sonko, Tabara Samba e Buba Yarboe, sono stati uccisi senza che avessero esaurito i gradi d appello, in violazione degli standard internazionali di equità processuale. Un altro uomo messo a morte, Dawda Bojang, era stato condannato all ergastolo nel 2007 per omicidio. Quando presentò appello contro la sentenza presso l Alta corte nel 2010, l ergastolo fu cambiato in una condanna a morte. Al momento dell esecuzione, non aveva ancora esaurito il grado d appello presso la Corte suprema. La costituzione sancisce che a chiunque sia condannato a morte debba essere garantito il diritto d appellarsi alla Corte suprema. A settembre, il presidente ha annunciato una moratoria sulle esecuzioni condizionata al tasso di criminalità, facendo in tal modo dipendere la vita di coloro che vivono nel braccio della morte da fattori esterni. A ottobre, la Corte suprema ha confermato il verdetto di condanna per tradimento a carico di sette uomini, condannati a morte nel giugno 2010 per complotto finalizzato a rovesciare il governo. Agli osservatori internazionali è stato impedito l ingresso nell aula di tribunale. A fine anno nel braccio della morte rimanevano almeno 36 persone. 79
RAPPORTO 2013 ARRESTI E DETENZIONI ARBITRARI L agenzia d intelligence nazionale (National Intelligence Agency Nia) e la polizia hanno condotto abitualmente arresti arbitrari. Le persone arrestate sono state spesso trattenute senza accusa e oltre il limite massimo di 72 ore, entro cui un sospettato deve comparire di fronte alla corte, in violazione della costituzione. Ad aprile, 20 persone, di cui 18 uomini e due donne, sono state arrestate durante un irruzione in un locale notturno, per il loro reale o presunto orientamento sessuale. Sono state incriminate per aver tentato di commettere atti innaturali e associazione a delinquere. Le accuse sono state archiviate ad agosto per mancanza di prove. A ottobre, fonti di stampa e familiari hanno denunciato che l ex ministro di gabinetto Mambury Njie era stato arrestato e detenuto dalla Nia. La sua detenzione aveva superato il limite delle 72 ore e la sua famiglia non era stata informata circa la motivazione dell arresto. È stato rilasciato su cauzione alcuni giorni dopo e arrestato nuovamente a dicembre, dopo essersi presentato alla polizia come stabilito dalle condizioni del suo rilascio su cauzione. È comparso in tribunale dove è stato formalmente accusato di reati finanziari e abuso d ufficio, senza che fossero forniti altri dettegli, prima di essere trasferito in custodia nel carcere Mile II. In aula, Mambury Njie non ha avuto un rappresentante legale né è stato informato del suo diritto di avere un avvocato. A fine anno rimaneva in detenzione. Fonti di stampa hanno riferito che mentre ricopriva la carica di ministro degli Esteri, ad agosto, Mambury Njie si era opposto agli ordini di esecuzione nei confronti dei reclusi nel braccio della morte. REPRESSIONE DEL DISSENSO A gennaio, l ex ministro dell Informazione e della comunicazione, il dottor Amadou Scattred Janneh, è stato condannato all ergastolo e ai lavori forzati per tradimento. Modou Keita, Ebrima Jallow e Michael Uche Thomas sono stati condannati ciascuno a tre anni di lavori forzati per sedizione. I quattro erano stati arrestai nel giugno 2011 perché in possesso di magliette sui cui era stampato lo slogan Basta con la dittatura ora. Michael Uche Thomas è morto in carcere a luglio, a seguito di una malattia e, a quanto pare, per la mancanza di assistenza medica. A settembre, il dottor Janneh ha beneficiato della grazia presidenziale ed è stato espulso dal paese. Un mese dopo, anche Modou Keita è stato rilasciato. Ebrima Jallow è rimasto in carcere. A settembre, due giornalisti, Baboucarr Ceesay e Abubacarr Saidykhan, sono stati arbitrariamente arrestati, dopo che avevano presentato domanda alla polizia per ottenere il permesso di manifestare pacificamente contro le esecuzioni di nove reclusi del braccio della morte, avvenute ad agosto. Entrambi sono stati detenuti illegalmente con l accusa di sedizione e poi rilasciati su cauzione. A ottobre, le accuse sono state archiviate per ordine del presidente. Pochi giorni dopo i giornalisti hanno ricevuto minacce di morte, che la polizia ha affermato sarebbero state indagate ma a fine anno non erano stati compiuti progressi. LIBERTÀ D ESPRESSIONE A gennaio, una stazione radiofonica indipendente, Teranga Fm, è stata chiusa senza spiegazione. Ad agosto, qualche mese dopo la sua riapertura, agenti della Nia ne hanno di- 80
AFRICA SUBSAHARIANA sposto nuovamente la chiusura. La stazione radiofonica era stata in precedenza chiusa per un breve periodo nel 2011. A settembre, uomini in borghese, sospettati di essere membri della Nia, sono entrati negli uffici dei quotidiani The standard e del Daily News e hanno ordinato la sospensione delle attività. Non era stato emesso alcun ordine o documento di tribunale e alla direzione dei giornali non è stata fornita alcuna spiegazione. A fine anno erano ancora chiusi. Lo stesso mese, un giornalista della Bbc, cittadino francese, è rimasto trattenuto per oltre cinque ore all aeroporto di Banjul. Gli hanno detto di lasciare il paese entro 48 ore senza alcuna spiegazione e malgrado il fatto che avesse ottenuto una precedente autorizzazione per svolgere l attività di corrispondente dal Gambia. Era arrivato in Gambia per seguire la notizia delle esecuzioni di agosto. SPARIZIONI FORZATE A maggio, l ispettore generale della polizia ha dichiarato che, secondo le informazioni ricevute dall Interpol, Ebrima Manneh, un giornalista scomparso mentre era in custodia di polizia nel 2006, era stato visto negli Usa. Questa informazione non è stata confermata dall Interpol ed Ebrima Manneh rimaneva nell elenco delle persone scomparse, pubblicato sul sito web dell Interpol. L avvistamento è stato smentito con forza dalla sua famiglia. Il 3 dicembre, due agenti della Nia hanno arrestato l imam Baba Leigh, noto religioso musulmano e attivista per i diritti umani. L imam Leigh aveva pubblicamente condannato l esecuzione di nove persone nel carcere di Mile II ad agosto, definendo le esecuzioni contrarie all Islam e aveva esortato il governo a restituire i corpi alle famiglie affinché ricevessero opportuna sepoltura. L imam Leigh non è stato poi condotto in tribunale né la sua detenzione è stata riconosciuta dalla Nia; sia la sua famiglia sia il suo avvocato continuavano a non sapere dove si trovasse o che cosa gli fosse accaduto. Di conseguenza, è stato vittima di sparizione forzata ed era a rischio di tortura e altri maltrattamenti. A fine anno, Amnesty International riteneva che fosse trattenuto da agenti statali e lo ha dichiarato prigioniero di coscienza. CONDIZIONI CARCERARIE Le carceri del Gambia erano caratterizzate da carenti condizioni igieniche, malattie, mancanza di assistenza medica, sovraffollamento, caldo estremo e malnutrizione. È stato negato l accesso agli osservatori esterni. La mancanza di attrezzature come estintori ha messo a rischio l incolumità dei prigionieri. Ai prigionieri del braccio della morte non era consentito di ricevere le visite dei familiari o degli amici. Nelle carceri il cibo era di cattiva qualità ma soltanto ai prigionieri in attesa di giudizio era consentito di ricevere cibo dall esterno. I programmi di riabilitazione erano del tutto inesistenti. 81
RAPPORTO 2013 A ottobre, è stato segnalato che quattro reclusi erano deceduti in seguito a malattia, compresi due prigionieri del braccio della morte, Abba Hydara e il cittadino della Guinea-Bissau, Sulayman Ceesay; non erano disponibili altre informazioni. Secondo alcune fonti, il detenuto Amadou Faal, conosciuto come Njagga, è stato percosso duramente a ottobre da una guardia carceraria. Ha riportato la perdita di un occhio ma per diversi giorni gli sono state negate le cure mediche. La guardia non è stata sanzionata né incriminata. RAPPORTI DI AMNESTY INTERNATIONAL The Gambia must release four activists jailed for distributing anti-government T-shirts (AFR 27/001/2012) Gambia: Statement for 52nd Ordinary Session of the African Commission on Human and Peoples Rights (AFR 27/011/2012) Gambia: Two Gambian journalists receive death threats (AFR 27/012/2012) Gambia: Government must stop intimidation and harassment of human rights defenders, journalists, lawyers and government critics (AFR 27/015/2012) GHANA REPUBBLICA DEL GHANA Capo di stato e di governo: John Dramani Mahama (subentrato a John Evans Atta Mills a dicembre) Oltre 1000 persone sono state sgomberate con la forza dalle loro abitazioni nella capitale Accra. Altre migliaia rimanevano a rischio di sgombero forzato. È proseguita la violenza contro persone sospettate di relazioni omosessuali, che continuavano ad avere una scarsa se non inesistente tutela giuridica. Non ci sono state esecuzioni. La pena di morte continuava a essere prevista nella legislazione, malgrado il governo abbia recepito le raccomandazioni per la sua abolizione. Il sistema di giustizia penale è rimasto lento. 82