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1 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI LATISANA PIANO REGOLATORE COMUNALE D INIZIATIVA PROVATA ai sensi della L.R. 52/91 LOTTIZZAZIONE FORTE VERIFICA DELLE SIGNIFICATIVITA DELLE PREVISIONI P.A.C. ALL INCIDENZA SUI SITI DELLA RETE NATURA 2000 Ubicazione: Comune di Latisana Foglio n. 57 Mappale n. 6-199-200 Committente: Ferlizza Vanni e Faggioni Paolo - Lignano Sabbiadoro (UD) Professionista incaricato: dr. agr. GIANPAOLO ZANGRANDO via A.Gaspari, 5 - Latisana (UD) Collaborazione: dr. agr. CHIARA TREVISAN - via San Vito, 38 - Casarsa della Delizia (PN) dr. agr. MARIA CONSOLATA MORASSUTTI VITALE - via San Pietro, 8 - Codroipo (UD) Latisana, aprile 2009

2 1. PREMESSA... 3 1.1 Generalità... 3 1.2 Inquadramento territoriale... 3 1.3 Vincoli esistenti... 4 1.4 Rapporto con altri piani o programmi.... 4 2. DESCRIZIONE DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 POTENZIALMENTE INTERESSATI.... 6 2.1 SIC IT3320038 Riviera Nord della pineta di Lignano... 6 2.2 SIC IT3320037 Laguna di Grado e Marano... 7 2.3 ZPS e SIC IT3250040 Foce del Tagliamento... 8 3. DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI DEL PAC... 10 4. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SENSIBILI ED ELEMENTI DI CRITICITA... 11 4.1 Individuazione delle aree sensibili.... 11 a) Aspetti pedologici.... 11 b) Aspetti vegetazionali.... 11 c) Aspetti faunistici... 11 d) Aspetti paesaggistici.... 11 4.2 Analisi degli elementi di criticità.... 12 4.2.1 Suolo e sottosuolo.... 12 4.2.2 Aria.... 12 4.2.3 Acqua.... 12 4.2.4 Vegetazione.... 12 4.2.5 Fauna.... 12 4.2.6 Biodiversità e habitat di pineta.... 12 4.2.7 Paesaggio.... 13 4.2.8 Clima acustico.... 13 4.2.9 Gestione dei rifiuti solido-urbani.... 13 4.2.10 Turismo.... 13 5. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE METODOLOGICA.... 15 5.1 Livello 1 : screening.... 15 6. CONCLUSIONI... 16

3 1. PREMESSA 1.1 Generalità Il Piano Regolatore Comunale d Iniziativa Privata (d ora in poi denominato con l acronimo PRPC) del Comune di Latisana deve essere dotato di Verifica delle significatività delle previsioni del PAC stesso all incidenza sui siti della Rete Natura 2000. Detta verifica deve attenersi a quanto prescritto dalle seguenti normative di riferimento: Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 02.04.1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici (79/409/CEE). Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 21.05.1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (92/43/CEE). Decreto del Presidente della Repubblica 08.09.1997 n. 357 Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. Decreto Ministeriale 03.04.2000 Elenco dei siti d importanza comunitaria e delle zone di protezione speciali individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE. Decreto Ministeriale 03.09.2002 Linee Guida per la gestione dei siti Natura 2000. Decreto del Presidente della Repubblica 12.03.2003 n. 120 Regolamento recante modifiche e integrazioni al D.P.R. 08.09.1997 n. 357 concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativas alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali della flora e fauna selvatiche. Decreto Giunta Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia 18.07.2002 n. 2600 Indirizzi applicativi in materia di valutazione d incidenza. Guida metodologica delle disposizioni dell art. 6 paragrafi 3 e 4 delle direttiva Habitat 92/43/CEE emanato dalla Commissione Europea dell Ambiente. Schede dei siti di importanza comunitaria. 1.2 Inquadramento territoriale 1.2.1 Area vasta L area oggetto di PRPC è situata nella parte centrale del territorio comunale di Latisana in località Pertegada, circa 9 km. ad nord della foce del fiume Tagliamento. Le aree naturali protette prossimali sono le seguenti:

4 ZPS e SIC IT3250040 Foce del Tagliamento in Provincia di Venezia a circa km. 6.30; SIC IT3320038 Riviera Nord della pineta di Lignano a circa km. 6,70; SIC IT3320037 Laguna di Grado e Marano a circa km. 1,90; 1.2.2 Contesto comunale Ubicata nel comune di Latisana località Pertegada, l area di PRPC è denominata Lottizzazione Forte. Copre una superficie complessiva di 9234 m 2 individuata catastalmente ai mappali n. 413-414-415-416-419 del foglio n. 29. E situata nella zona sud del centro di Pertegada, in un area di espansione residenziale. Di forma poligonale l area confina a nord con un fondo agricolo, a est con la strada comunale Via Varmo, nel lato sud con un fondo agricolo e un lotto edificato a uso residenziale, sul lato ovest con la strada comunale Via Forte. l area di PRPC è caratterizzata dalla presenza di fondi agricoli, attualmente incolti e dove non si rilevano elementi floro-faunistici di particolare interesse ecologico-paesaggistico. E collocata infatti in un ambito territoriale che è stato oggetto in passato di interventi di bonifica e di riordino che hanno permesso, da un lato, di rendere coltivabili tali terreni e dall altro, di mettere in sicurezza il territorio dal rischio delle esondazioni del fiume Tagliamento. 1.3 Vincoli esistenti L area non è soggetta a vincoli urbanistici, architettonici, paesaggistici e ambientali. Non si rilevano elementi di particolare interesse tali da essere tutelati dagli strumenti urbanistici. 1.4 Rapporto con altri piani o programmi. Al momento è vigente il P.R.G.C. variante n. 46 che individua la superficie interessata dal P.R.P. come zona omogenea C1 (espansione di nuovo impianto) destinata a nuovi complessi residenziali. Per tale zona sono consentite le seguenti destinazioni d uso: residenza; attività terziarie artigianali di servizio per la residenza, purché compatibili con la stessa; attività commerciali con superficie di vendita inferiore a 400 metri quadrati; attività sportive a uso privato. L obiettivo perseguito dal PRPC consiste nel garantire un edificazione ordinata ed omogenea mediante la definizione dei tracciati della viabilità interna principale nei casi in cui siano significativi gli innesti con la viabilità esterna e la localizzazione delle aree di nucleo elementare di verde e parcheggio. Il P.T.R., strumento che attua la normativa sul paesaggio per la regione Friuli Venezia Giulia classifica l area di PRPC e gli ambiti limitrofi nell Ambito Paesaggistico AP25 Bassa pianura

5 delle bonifiche a scolo meccanico e dei boschi planiziali. Il livello di qualità paesaggistica dell area è bassa: non sono rilevabili elementi di pregio paesaggistico, mentre prevalgono fattori di rischio paesaggistico, quali: Assenza delle formazioni vegetali puntuali, lineari e di macchie boscate; Bassa qualità dell edilizia recente; Proliferazione disordinata degli elementi urbanistici e residenziali; Commistione di tipi residenziali con residui di sistemi agrari tradizionali. E da sottolineare che l area è situata in un ambito territoriale di interesse naturalistico per la presenza nel lato est del fiume Tagliamento e nel lato ovest della Laguna di Marano. www.studiozangrando.it info@studiozangrando.it

6 2. DESCRIZIONE DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 POTENZIALMENTE INTERESSATI. 2.1 SIC IT3320038 Riviera Nord della pineta di Lignano Caratteristiche del sito. Il sito è posto alle spalle della nota località turistica di Lignano e rappresenta l'ultimo lembo del vasto sistema di dune e di ambienti umidi che occupava tutta la penisola. Il sito, assieme a quello proposto dalla regione Veneto (IT 3250040 Foce del Tagliamento) costituirebbe l entità ecologica dell estuario del Tagliamento. La vegetazione è formata da una pineta a Pinus nigra dealpinizzata con elementi mediterranei nel sottobosco, nonchè, su una parte più limitata, da una pineta d'impianto a Pinus pinea e Pinus pinaster. Nelle depressioni infradunali si sviluppano ambienti umidi quali lembi di cladieti (Cladietum marisci), di schoeneti (Eriantho-Schoenetum nigricantis) e di boscaglie igrofile a Salix cinerea e Salix rosmarinifolia. Su una discreta superficie le dune, ormai stabilizzate, sono colonizzate da una interessante vegetazione erbacea attribuibile al Mesobromion. Porzioni più marginali del sito sono occupate da praterie migliorate ed, ai margini della zona più antropizzata, da boscaglie in cui a robinia ed il pioppo nero hanno preso il sopravvento. La comunità di anfibi e rettili è molto particolare, mentre l avifauna presenta interessanti elementi termofili, come Sylvia melanocephala e Sylvia cantillans. Presenza di Parus ater (specie in genere propria di ambienti mesofili non riscontrata altrove per ora in aree costiere), nella pineta. Nidifica in aree dunali Motacilla flava cinereocapilla. Qualità e importanza. La particolare posizione del sito rende molto interessanti alcune sue peculiarità. Il sito include l'unico lembo di pineta litoranea spontanea del Friuli-Venezia Giulia dove convivono in maniera del tutto peculiare specie come Phillyrea angustifolia (unica stazione regionale) circondata da cespi di Erica herbacea. Nel sottobosco si trovano resti della macchia mediterranea (Quercus ilex, Phillyrea angustifolia, Lonicera etrusca, Osyris alba, Asparagus acutifolius) assieme ad ambienti ex alpini come Carex liparocarpos. L'ambiente forse più interessante è costituito dalla duna consolidata da una vegetazione erbacea del Mesobromion, che ospita una consistente popolazione della rarissima endemica Stipa veneta. Fra le dune si sviluppano poi degli ambiento umidi caratterizzati da popolamenti a Schoenus, praterie di vegetazione erbacea perenne della fascia retrodunale; si possono trovare anche dei popolamenti compatti di Cladium mariscus. Di grande rilievo a livello regionale la presenza di una delle due uniche popolazioni di Salix rosmarinifolia, che si insedia nelle bassure intradunali. Fra i rettili vanno segnalati Testudo

7 hermanni boettgeri, non di rado accompagnata dalla enigmatica presenza di Tarentola mauritanica mauritanica, che in queste zone si riproduce con assoluta certezza. Vulnerabilità. Il sito include gli ultimi due lembi di pineta litoranea su duna all'interno dell'area completamente urbanizzata costituita dal centro turistico di Lignano: Il sito è oggi recintato e vi è impedito l'accesso motorizzato, ma è completamente circondato da strade e abitazioni turistiche. 2.2 SIC IT3320037 Laguna di Grado e Marano Caratteristiche del sito. Zona umida formatasi a seguito della diversa velocità di deposito dei fiumi alpini Isonzo e Tagliamento rispetto a quelli di risorgiva. Le correnti marine hanno in seguito formato dei cordoni di limi e sabbie. Le acque interne, caratterizzate da notevoli variazioni di salinità e temperatura, interessano vaste aree di velme e barene. Le zone emerse e subemerse che separano la laguna dal mare sono caratterizzate da due distinte serie di vegetazione: psammofila verso il mare aperto, alofila verso l'interno della laguna. Accanto ad habitat tipicamente lagunari, vi sono ampie distese di canneti di acqua dolce (foci del fiume Stella). Presenza di numerose specie rare fra cui Trachomitum venetum (L.) Woodson, Centaurea tommasinii Kern., Spartina juncea Willd., Cyperus kalli (Forsk.) Murb. Centaurium littorale (Turn.) Gilm., Clypeola jonthlaspi L., Schoenoplectus littoralis (Schrad.) Palla, Parapholis strigosa (Dum.) C.E. Hubb., Ammophila littoralis (P.B.) Rothm. Limonium densissimum (Pign.) Pign., Limonium bellidifolium (Gouan.) Dum., Eryngium maritimum L., Echinophora spinosa L, Glaucium flavum Cr., Calystegia soldanella (L.) R. Br. Limonium serotinum (Rchb.) Pign., Limonium virgatum (Willd.) Fourier e Vulpia membranacea (L.) Lk. Sono presenti numerosi habitat rari ed in pericolo di scomparsa, e altrettante specie caratteristiche di ambienti salmastri e di spiaggia. Lungo le sponde lagunari esistono lembi relitti di aree boscose. Alle Foci dello Stella esistono ampie aree a Potamogetom pectynatus nonchè, nel resto della laguna praterie sommerse a Ruppia maritima, Zostera noltii ecc. che rappresentano il pascolo per molte specie di anatidi migratori. Qualità e importanza. Rappresenta uno dei maggiori sistemi lagunari d'italia contenente habitat spesso in pericolo di estinzione e specie endemiche dell'adriatico settentrionale (stazioni più orientali di Salicornia veneta Pign. et Lausi). L'attività dell'uomo, pur rappresentando fonte di disturbo, non ha compromesso in modo irrimediabile l'eccezionale valore di questi ambienti, ad esempio la

8 produzione ittica è tuttora relativamente in equilibrio con le condizioni ambientali, essendo largamente dipendente dalla pesca libera in ambienti non trasformati ed essendo limitata per superfici e importanza economica la vallicoltura. Area avifaunistica di grande estensione che nel suo complesso riveste primario valore internazionale comprendendo, al suo interno la zona Ramsar delle Foci dello Stella (1.400 ha). Si tratta di uno dei siti più rilevanti dell Adriatico e d Italia per la sosta e lo svernamento di uccelli acquatici (oltre 100.000 soggetti di anatidi e folaga a metà gennaio nel 1992): Rappresenta la unità ecologica costiero lagunare più settentrionale del mare Mediterraneo, che si completa con i siti di Valle Cavanata, Foci Isonzo e Foci del Timavo. La laguna risulta essere di valore internazionale secondo i criteri di Cagliari almeno per le seguenti specie: Anas strepera (fino a 3.500), Anas penelope (fino a 17.000), Fulica atra (fino a 50.000), Pluvialis squatarola, Calidris alpina nonchè Egretta garzetta ed Ardea purpurea nidificanti. Nella laguna fanno frequente e irregolare comparsa diverse specie di cetacei (Tursiops truncatus, Stenella coeruleoalba e Grampus griseus), che, assieme a Caretta caretta, le frequentano queste zone unicamente per motivi trofici. Le popolazioni di Vipera aspis francisciredi sono qui considerate particolarmente importanti in quanto per lo più isolate. Lungo la linea di costa vivono le più notevoli popolazioni regionali di Podarcis sicula. In queste zone Neomys anomalus è stato raccolto anche in ambiente di barena lagunare. Vulnerabilità. Alcune attività umane rappresentano un fenomeno di forte disturbo, ad esempio il dragaggio di alcuni canali (come è il caso di quello di accesso al porto industriare di Aussa-Corno) ed il relativo scarico del materiale dragato con la formazione di zone di colmatzona industriale, causa di inquinamento delle acque e di sottrazione di a anche ampie. Ulteriori problemi sono: l adiacente zona industriale, causa di inquinamento delle acque e di sottrazione di superfici, gli scarichi di acque contenenti sostanze fertilizzanti e pesticidi provenienti dall agricoltura,.la nautica da diporto in crescente espansione, l utilizzo di nuove pratiche colturali nel settore ittico ( aratura dei fondali e coltivazioni di molluschi alloctoni), la previsione di nuovi insediamenti turistici ecc. 2.3 ZPS e SIC IT3250040 Foce del Tagliamento Caratteristiche del sito. Presenza di un mosaico ambientale vario costituito da sistemi dunari antichi e recenti, con numerose bassure umide ed acquitrini, valli arginate e ambienti di foce.

9 a fascia litoranea è caratterizzata da frammenti della serie psammofila; le dune consolidate ospitano popolamenti di Pinus nigra e Pinus pinea con elevata presenza di elementi mediterranei che in certe aree si organizzano in cenosi forestali (Orno-Quercetum ilicis); nelle radure sono presenti discrete formazioni a Juniperus communis e prati xerici. Le bassure interdunali sono colonizzate da cenosi igrofile (Eriantho-Schoenetum nigricantis); gli spazi acquei vallivi e di foce sono popolati da vegetazione alofila di fondale (Ruppietea, Zoosteretea) e di barena (Salicornietum venetae, ecc.). Qualità e importanza Sito di particolare interesse naturalistico dovuto alla molteplicità delle tipologie vegetazionali e alla presenza di elementi floristici di indubbio valore. Interesse biogeografico, geomorfologico, ecologico, vegetazionale, faunistico; sito di nidificazioni, rifugio e passo; sede di zoocenosi e fitocenosi con caratteri esclusivi. Unica pineta litoranea a Pino nero; unico sito veneto per Testudo hermanni, probabilmente autoctona. Vulnerabilità Alterazione della vegetazione dunale e calpestio per frequentazione turistico-ricreativa, espansione di insediamenti residenziali e turistici, inquinamento delle acque.

10 3. DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI DEL PAC Il PRPC persegue i seguenti obiettivi: garantire un edificazione ordinata ed omogenea; organizzare l area mediante la definizione di una viabilità interna; localizzare aree di nucleo elementare di verde e parcheggio. Per il raggiungimento degli obiettivi di Piano sono previste le seguenti azioni: 1. Individuazione di lotti edificabili; 2. Realizzazione di una nuova viabilità interna e parcheggi; 3. Realizzazione di un nucleo elementare di verde; 4. Adeguamento e completamento delle reti tecnologiche; 5. Destinazione di un area per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Si può affermare che gli obiettivi di PRPC sono coerenti tra loro in quanto il conseguimento di uno di questi non pregiudica, o non è in contrapposizione, con un altro obiettivo del Piano e sono pertanto tra loro complementari. Il PRPC, confermando gli obiettivi generali del PRGC, propone azioni in linea con quanto previsto e ammesso dai piani sovra ordinati. Non si rilevano pertanto interferenze negative con gli stessi. Si può pertanto affermare che gli obiettivi del PRPC sono coerenti con gli obiettivi di altri piani che comunque interessano la stessa parte di territorio-ambiente.

11 4. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SENSIBILI ED ELEMENTI DI CRITICITA 4.1 Individuazione delle aree sensibili. L intera area dal PRPC non è da considerarsi area sensibile. Posta ai margini di un area urbana non conserva elementi pedologici e vegetazionali di rilievo. a) Aspetti pedologici. b) L area si presenta di giacitura piana con terreno a conformazione regolare. c) Il substrato geologico che interessa l area mostra una prevalenza di depositi sabbiosolimosi. Prevalgono infatti sedimenti sabbioso-limosi, talora con ghiaie subordinate. b) Aspetti vegetazionali. L area di PRPC si inserisce in un contesto paesaggistico che è stato oggetto, tra gli anni 30 e 50, di interventi di bonifica e di riordino dei fondi agricoli. Fino al secolo scorso tali ambiti erano caratterizzati dalla presenza di compagini boschive di latifoglie, disposte secondo fasce in direzione nord-sud, in alternanza con aree bonificate e in continuazione con le zone paludose. Tali elementi sono stati ormai sostituiti dalla diffusione di zone agricole e urbane che si sviluppano su una piatta continuità di lotti nei quali elementi di origine naturale sono ormai rari e presenti come relitti di dimensione minime. Non rilevano pertanto nell area di PRPC elementi vegetazionali di particolare interesse naturalistico. c) Aspetti faunistici. La componente faunistica può essere un elemento forte di connotazione dei luoghi; sotto questo punto di vista il paesaggio è il luogo dove vivono e si riproducono specie animali la cui sopravvivenza è importante per il mantenimento dell equilibrio ecologico. L area di PRPC, pur essendo prossima a aree naturaliformi (il Fiume Tagliamento sul lato ovest, la laguna di Marano sul lato sud-est) ha perso i suoi caratteri di naturalità. L area infatti è interclusa da aree urbane, aree agricole e servita dalla viabilità comunale sia sul lato ovest che sul lato est. In un contesto fortemente antropizzato, non si rileva nell area di PRPC la possibilità di riproduzione e di sopravvivenza per la fauna selvatica. d) Aspetti paesaggistici. Come accennato precedentemente nell area di PRPC non sono rilevabili elementi paesaggistici di particolare interesse, a causa di interventi passati che hanno modificato radicalmente la naturalità dei luoghi. Ciò ha portato ad evidenziare un serie di criticità riconoscibili nell area esaminata:

12 Fattori di rischio paesaggistico (criticità): Morfologia sostanzialmente piatta. Presenza di zone aperte e prive di qualità percettive. Assenza di elementi vegetazionali in grado di diversificare il paesaggio. 4.2 Analisi degli elementi di criticità. 4.2.1 Suolo e sottosuolo. L area in esame denota un elevato pregio geo-naturalistico. Si ritiene pertanto che l unica criticità da elencare sia il consumo di suolo. Non si rilevano criticità derivanti da fenomeni erosivi data la copertura con cotico erboso del suolo. 4.2.2 Aria. La qualità dell aria nell area di studio è da considerarsi buona, come del resto riscontrabile dai dati della centralina ARPA posizionata a Lignano Sabbiadoro (a circa km. 10). La presenza quasi costante di brezze marine elimina le emissioni in atmosfera provenienti dalle combustioni dei motori delle auto durante la stagione turistica. Non si riscontrano quindi criticità. 4.2.3 Acqua. Non si rilevano interferenze derivanti dalle attività presenti verso le acque sia superficiali che profonde. Inoltre l approvigionamento idrico necessario avviene attraverso l acquedotto e non vi è nessun altra forma di captazione. 4.2.4 Vegetazione. Sotto l aspetto vegetazionale non si rilevano criticità. 4.2.5 Fauna. Non si riscontrano criticità data anche la presenza sporadica di fauna selvatica. 4.2.6 Biodiversità e habitat. Le azioni proposte dal PRPC non creano criticità nei confronti della biodiversità e degli habitat, essendo lo stesso posizionato in un area agricola ai margini dell abitato urbano.

13 4.2.7 Paesaggio. Si rileva quale criticità la banalizzazione del paesaggio e l assenza di elementi di interesse vegetazionale, cancellati da interventi di bonifica e di riordino effettuati in passato. 4.2.8 Clima acustico. Le attività presenti nell area interferiscono in maniera molto limitata sul clima acustico. Si può affermare che le emissioni sonore sono al di sotto dei limiti consentiti dalla legge e comunque concentrate nella sola stagione estiva. Non si riscontra quindi criticità. 4.2.9 Gestione dei rifiuti solido-urbani. L attuale sistema di gestione e di raccolta dei rifiuti solidi urbani è efficiente in termini economici. Allo stato attuale la raccolta di ogni singola frazione di rifiuto non avviene porta a porta, ma tramite il posizionamento di cassonetti lungo la viabilità principale e secondarie, in piccole piazzole. Lo smaltimento dei rifiuti solido-urbani avviene attraverso il servizio comunale. Non si riscontra alcuna criticità. 4.2.10 Turismo. L area è praticamente avulsa da ogni contesto turistico.

14 SISTEMA Suolo e sottosuolo Aria Acqua Vegetazione Fauna Biodiversità e habitat Paesaggio Clima acustico Gestione dei rifiuti solidi urbani Turismo C1 CRITICITA' Consumo di suolo

15 5. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE METODOLOGICA. Di seguito sono riportate, in base all art. 6 par. 3 e 4, le fasi procedurali funzionali a stabilire la significatività degli impatti e conseguentemente la necessità o meno di predisporre la valutazione d incidenza. 5.1 Livello 1 : screening. 5.1.1 Fase I - Verifica se il piano è direttamente connesso o necessario alla gestione dei siti considerati. Dalle analisi riportate al paragrafo 5 risulta evidente che il PRPC Lottizzazione Forte non risulta direttamente connesso alla gestione dei siti Natura 2000 considerati. 5.1.2 Fase II - Descrizione del piano. Il PRPC Lottizzazione Forte è finalizzato alla valorizzazione di un area particolarmente vocata allo sviluppo urbanistico. L aumento di volumetria e di superficie coperta è conforme alle norme urbanistiche vigenti. 5.1.3 Fase III - Verifica della potenziale incidenza sui siti Natura 2000. In considerazione alle caratteristiche e peculiarità dei siti esaminati, come descritte al paragrafo 2, e tenuto conto degli obiettivi di conservazione degli stessi, dall analisi effettuata (vedi paragrafo 4) relativamente agli interventi previsti dal PRPC, non risulta si possano verificare interazioni con le aree Natura 2000 e con gli elementi ambientali che li caratterizzano e valorizzano, ne tanto meno impatti alle componenti ambientali dei siti stessi. 5.1.4 Fase IV - Valutazione della significatività degli eventuali effetti sui siti Natura 2000. Gli interventi previsti dal PRPC non determinano effetti che incidano sui siti Natura 2000 considerati, in riferimento alla Qualità, Importanza e agli Obiettivi specifici di conservazione dei siti stessi. Si rileva perciò che la tipologia di intervento del PRPC e la relativa programmazione degli interventi proposta, secondo modalità compatibili, la realizzazione di immobili come indicato in precedenza con il massimo rispetto per la conservazione dei luoghi e l impercettibile disturbo ambientale, comporta un incidenza ambientale sui siti Natura 2000 considerati priva di qualsiasi elemento significativo.

16 6. CONCLUSIONI Al termine del percorso di screening, effettuato come indicato nella Guida Metodologica della Commissione Europea DG Ambiente, si ritiene che: E possibile concludere in maniera oggettiva che è improbabile che si producano effetti significativi sui siti Natura 2000 considerati, e che quindi non è necessaria la Valutazione d Incidenza Ambientale. IL TECNICO INCARICATO Latisana, aprile 2009