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METTI IN MOTO LA PRUDENZA Anno scolastico 2016 2017. Gruppo di lavoro: Daniela Novelli SISP Alessandria, Franca Susani: SISP Tortona, Alessandro Peano, Luisa Morano SISP Casale Monferrato, Mauro Gastaldo SISP Ovada, Massimo Coppola SISP Acqui Terme, Carlo Di Pietrantonj Servizio Sovrazonale Epidemiologia ASL AL Coordinatore Promozione e Educazione alla Salute ASL AL Dr. Mauro Brusa Referente Gruppo di Lavoro Dr.ssa Maria Antonietta Brezzi Igiene e Sanità pubblica. Istituti Comprensivi: Istituto Comprensivo Pertini Ovada, Istituto Comprensivo Trevigi Casale Monferrato, Sacro Cuore Casale Monferrato 1

Introduzione Nel 2015 si sono verificati in Piemonte 11.134 incidenti stradali che hanno causato la morte di 246 persone e il ferimento di altre 16.2781. Rispetto al 2014 si registrano delle variazioni negative: molto forti e di gran lunga superiori alla media nazionale per quanto riguarda gli incidenti (-2,7% in Piemonte, -1,4% in Italia); in linea con il dato italiano per quanto riguarda i feriti (-1,1% in Piemonte -1,7% in Italia). Le forti diminuzioni del numero dei morti: -7,2% risultano invece in netta controtendenza rispetto all evoluzione nazionale (1,4%). Nell ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente in Piemonte, dove raggiungono la percentuale del 48,8.[1] Le norme introdotte nel Codice della Strada hanno previsto sanzioni più pesanti proprio per particolari categorie di utenti e in particolare quando il guidatore ha meno di 21 anni o ha conseguito la patente da un periodo inferiore ai 3 anni il suo tasso alcolico deve essere pari a zero, pertanto non deve assumere alcolici prima di mettersi alla guida. L introduzione di una norma ha un ruolo fondamentale in termini di ricaduta e riduzione di incidentalità stradale, tuttavia è importante implementare una variazione culturale per garantire un comportamento radicale e duraturo. Con il progetto Metti in moto la prudenza si intende attivare l attenzione del pre adolescente nei confronti del rischio sia alla guida di un mezzo su due ruote sia come soggetto trasportato, fornire le indicazioni adeguate per il corretto utilizzo dei presidi di protezione e contrastare il concetto di divertimento associato al consumo di bevande alcoliche. Il Progetto Il progetto rientra nelle attività previste dal Piano Locale della Prevenzione, e si pone come obiettivo di informare e sensibilizzare gli studenti al corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza e alla messa in atto di comportamenti corretti alla guida; il progetto prevede l attivazione di interventi formativi che oltre a veicolare informazioni, stimolino e rafforzino le abilità individuali (life skills), tali interventi sono stati realizzati nelle classi terze della Scuola Secondaria di Primo grado. Al fine di valutare l efficacia del progetto formativo, gli insegnanti hanno somministrato un questionario prima e dopo l intervento degli operatori. Gli operatori coinvolti sono Tecnici della Prevenzione del SISP dei Distretti di Casale Monferrato e di Ovada. La metodologia ha previsto l utilizzo di materiale proposto dal Programma Nazionale Prevenzione Incidenti Stradali con lezioni frontali alternate ad attività interattive (es. brainstorming, situazioni stimolo con momenti di confronto fra gli studenti). Sono stati coinvolti 3 Istituti Scolastici e 217 studenti ai fini dell inserimento e successiva elaborazione sono risultati appaiabili 178 questionari pari al 82% del campione. I risultati sono stati inseriti nel database EpiData 3.1 e successivamente analizzati con SAS System la significatività statistica è stata eseguita con il test di McNemar al livello del 5%, le differenze sono considerate statisticamente significative quando il p-value è minore di 0.05. 2

Risultati Di seguito sono presentati i risultati dei 178 questionari elaborati. Il questionari prevede una sezione dedicata alla descrizione anagrafica: la seconda sezione misura le conoscenze relative alle cause che possono provocare l incidente stradale; la terza sezione indaga la conoscenza e l applicazione delle norme sulla sicurezza stradale prevista dal codice della Strada; la quarta sezione, prevista solo nel post intervento, rileva il gradimento dichiarato dagli studenti all intervento proposto. Tabella 1: Istituto Comprensivo N % I.C. Trevigi Casale M.to 53 29.8 I.C. Pertini Ovada 110 61.8 Sacro Cuore Casale M.to 15 8.4 Totale 178 100 La tabella 1 indica gli Istituti Comprensivi coinvolti nel progetto e quanto sono rappresentativi in relazione al campione. Tabella 1a: ripartizione di rispondenti per genere ed età in anni compiuti età 12 Anni 13 Anni 14 Anni 15 Anni sesso N (% riga) N (% riga) N (% riga) N (% riga) Totale Maschi 3 (3.2%) 78 (83%) 12 (12.8%) 1 (1.1%) 94 Femmine 1 (1.1%) 78 (92.9%) 5 (6 %) 84 Totale 4 (2.2%) 156 (87.5%) 17 (9.6%) 1 (0.6% 178 L età media dei ragazzi e delle ragazze risulta identica ed eguale a 13 anni pari a come si può osservare dalla tabella 1a. Fattori coinvolti in un incidente stradale Attraverso questa domanda si voleva rilevare se i ragazzi erano consapevoli dei fattori che possono influire o determinare un incidente stradale. Tabella 2: Fattori coinvolti in un incidente stradale Pre test Post Test n (%) n (%) Differenza p-value Fattore Umano 169 (94.9%) 169 (94.9%) 0.00 1.0000 Fattore Ambientale 13 (7.3%) 5 (2.8%) -4.49 0.0455 Fattore Veicolo 2 (1.1%) 3 (1.7%) 0.57 0.6547 La maggior parte degli studenti ha individuato il fattore umano 169 (94.9%), in modo esclusivo ovvero senza indicare altri fattori, come responsabile degli incidenti stradali, il corso ha avuto solo un lieve effetto nel far indirizzare le risposte sugli altri fattori, infatti, al post test il fattore umano rimane prevalente. 3

Figura 1: ripartizione delle risposte multiple alla domanda sui fattori coinvolti in un incidente stradale N.N. : numero di volte in cui il fattore è stato indicato al pre test numero di volte in cui il fattore stato indicato post test N.tot. N.tot. : numero complessivo in cui quel fattore specifico è stato individuato singolarmente o in combinazione con altri Tipo di strada nella quale avvengono il maggior numero di incidenti stradali. Alla domanda sul tipo di strada nella quale avvengono il maggior numero di incidenti stradali, la maggioranza (n=101, 56.7%) al pre test ha risposto autostrada mentre solo il 28.1% (n=50) ha correttamente indicato la strada urbana. Nel post test la strada urbana è stata correttamente indicata dal 64.4% (n=114), una differenza pari a 36.3 (p=0.0001, statisticamente significativa) Fattori che rendono meno sicura al guida La quasi totalità degli studenti al pre test aveva individuato correttamente come fattori che rendono meno sicura la guida l assunzione di alcolici e stupefacenti, la disattenzione e rispondere al telefonino, il sonno e superare i limiti di velocità. Al post test complessivamente si è osservato un incremento delle risposte, ovvero si è ridotto il numero di non risposte per tutti i fattori. Tabella 3: Fattori che rendono meno sicura la guida Fattore Pre test Post Test Non risposte Differenza P-value n (%) n (%) [pre-test%] [post-test%] Disattenzione 173(97.2%) 173(97.2%) 0.0 1.0000 [2(1.1%);3(1.7%)] Assunzione di alcol 169(94.9%) 173(97.2%) 2.3 0.2482 [4(2.2%);1(0.6%)] Assunzione di stupefacenti 165(92.7%) 172(96.6%) 3.9 0.0896 [7(3.9%);3(1.7%)] Rispondere al telefonino 157(88.2%) 170(95.5%) 7.3 0.0046 [6(3.4%);2(1.1%)] Sonnolenza 154(86.5%) 166(93.3%) 6.8 0.0105 [13(7.3%);4(2.2%)] Superare il limite di velocita 135(75.8%) 157(88.2%) 12.4 0.0009 [14(7.9%);6(3.4%)] Guida senza casco 132(74.2%) 153(86%) 11.8 0.0010 [10(5.6%);7(3.9%)] Non mantenere la distanza di sicurezza 88(49.4%) 103(57.9%) 8.5 0.0357 [25(14%);7(3.9%)] Seppur con un incremento alto nel post, l uso del casco viene indicato molto al di sotto delle aspettative; tuttavia analizzando le risposte a questa domanda con quelle presentate in tabella 4 osserviamo che dei 18 soggetti che avevano esplicitamente scartato l uso del casco, come fattore che rende meno 4

sicura la guida (indicando NO come risposta), 15 hanno mostrato di essere consapevoli che il casco è sempre obbligatorio, 1 indicava l obbligatorietà come condizionata all età minorenne del conducente e 2 ammettevano di non sapere la risposta; analogamente fra i 7 che avevano indicato come risposta non so alla domanda sulla guida senza casco come fattore di rischio, tutti e 7 hanno mostrato di essere consapevoli che il casco è sempre obbligatorio. Questo dato potrebbe indicare che gli studenti riconoscano l uso del casco come adempimento ad un obbligo di legge e non percepiscano il fine ultimo di protezione alla guida. Nello stesso modo, tra i 68 ragazzi che escludevano dai fattori di rischio il non rispetto delle distanze di sicurezza, 65 la identificava correttamente come la distanza utile per un arresto tempestivo del veicolo, mentre 3 la consideravano come distanza prevista per il sorpasso. Analogamente tra i 7 che non sapevano se collocarla tra i fattori di rischio, 3 l avevano definita in modo corretto, 2 la indicavano come distanza minima tra due veicoli, 1 come distanza prevista per un sorpasso e 1 non sapeva la risposta, come per il casco pur conoscendo la definizione di distanza di sicurezza sembra che non la percepiscano come una norma di protezione personale. Livello di alcolemia Il livello di alcolemia per un neo patentato e per un conducente professionista è secondo il Codice della Strada fissata a 0.0 g/l; tuttavia il 39.3% (n=70) degli studenti al pre test rispondeva 0,5 g/l e solo il 23% (n=41) individuava la risposta corretta; al post test il 78.1% (n=139) individuava la risposta corretta (p-value: 0.0001, differenza statisticamente significativa). Da rilevare come, nonostante l intervento, sia ancora alta la percentuale 18% (n=32) dei rispondenti che indica 0.5 g/l. Per quanto sembra esserci stato un notevole effetto del corso nel contribuire a far acquisire la norma (+55% fra pre e post test), il risultato finale non ci sembra completamente soddisfacente. Comprendiamo la difficoltà di veicolare informazioni di tipo normativo/legislativo, tuttavia riteniamo importante che questa norma sia ben presente ai ragazzi, pertanto riteniamo necessario lo svolgimento di ulteriori incontri per consolidare questa informazione. Cinture, uso del casco, distanza di sicurezza L abitudine all uso delle cinture di sicurezza anteriori, pur essendo un obbligo di legge, non sembra universalmente sempre rispettato, infatti anche se con qualche differenza fra pre e post test: più del 60% dichiara di usarle sempre, mentre 16.9% (n=30) dichiara di utilizzarle spesso. Per gli altri comportamenti (cinture posteriori, casco in motorino, distanza di sicurezza) presentati nella tabella 4 osserviamo che l uso del casco in motorino come obbligo di legge risulta già conosciuto prima del test da oltre il 90% dei rispondenti; la distanza di sicurezza era stata correttamente identificata 77% dei rispondenti ed il corso ha contribuito ad incrementare la percentuale di risposte corrette ad un 88.2% (aumento statisticamente significativo). L obbligo di utilizzo delle cinture posteriori era noto al 79.2% e dopo il corso tale percentuale è aumentata del 16.3, raggiungendo il 95.35% dei rispondenti. Tabella 4: pre test Post test Differenza p-value Casco per motorino 161 (90.5%) 172 (96.6%) 6.2% 0.0164 Cinture posteriori 141 (79.2%) 170 (95.5%) 16.3% 0.0001 Distanza di sicurezza 137 (77%) 157 (88.2%) 11.2% 0.0004 5

Utilità del corso La maggioranza degli studenti 93.3% ha giudicato utili le informazioni sulla prevenzione fornite dal corso, così come 94.9% ha dichiarato che tali informazioni lo aiuteranno ad essere più prudente, infine 74.7% ha dichiarato che le modalità di esecuzione del corso ha stimolato la discussione ed il confronto fra i compagni. Conclusioni I risultati ottenuti sono sovrapponibili a quelli dell edizione precedente; inoltre si evidenzia l importanza della realizzazione degli interventi per la loro azione di consolidamento delle informazioni precedentemente acquisite. Rileviamo, inoltre, che alcune definizioni e nozioni sono in generale già acquisite dai ragazzi, come obbligatorietà del casco e definizione della distanza di sicurezza, tuttavia non sembrano essere percepite come fattori di protezione durante la guida. In ogni caso, il corso, rappresenta una importante occasione di confronto e apprendimento di nozioni di tipo normativo/comportamentali, che in questa fascia di età è fondamentale riproporre utilizzando un linguaggio chiaro e coinvolgendo gli studenti in attività interattive che favoriscano lo scambio di opinioni. Considerati i risultati riteniamo, ancora, necessario programmare strategie integrate di comunità finalizzate a promuovere e sostenere la cultura della sicurezza stradale al fine di far acquisire senso civico e senso di responsabilità. Bibliografia [1] Incidenti stradali in Piemonte e Valle d Aosta. ISTAT 2015 6