Unità didattica n 2
ATTIVITÀ 1.Osservazione e confronto dello scheletro di alcuni mammiferi con lo scheletro umano. Abbiamo colorato l immagine di uno scheletro umano decidendo insieme alla classe i colori da dare alle varie parti scheletriche; abbiamo poi fornito ai bambini, divisi in piccoli gruppi, l immagine dello scheletro di alcuni mammiferi, uno per ogni gruppo e privo dei nomi delle ossa, facendo attenzione ad avere animali che vivono in diversi ambienti: acqua, aria, terra.
Abbiamo scelto i seguenti: pipistrello, balena, delfino, gatto, cavallo, vitello, orso, alce, foca, elefante, cane. Abbiamo assegnato il compito ad ogni gruppo di colorare lo scheletro animale, utilizzando lo stesso colore delle corrispondenti parti dello scheletro umano, e di verbalizzare per scritto quanto osservato durante il confronto.
I lavori dei vari gruppi sono stati socializzati ed è stata elaborata una tabella riepilogativa delle varie osservazioni.
E stata anche fornita una scheda con alcuni degli scheletri esaminati e la denominazione delle parti scheletriche. 2.Osservazione e confronto dello scheletro di alcuni animali non mammiferi con lo scheletro umano. Abbiamo riproposto lo stesso tipo di lavoro per confrontare lo scheletro umano con quello di animali non mammiferi, abbiamo avuto alcune difficoltà nel reperire immagini chiare per cui il numero di scheletri osservati è stato abbastanza ridotto ma comunque significativo. Gli scheletri osservati, privi dei nomi delle parti scheletriche, sono stati i seguenti: salamandra, rana, tonno, uccello, cobra, carpa.
Anche in questo caso i bambini hanno effettuato prima la coloritura e dopo la verbalizzazione scritta delle osservazioni. Per alcuni animali, soprattutto i pesci, il lavoro di coloritura delle parti dello scheletro non è stato semplice per le notevoli differenze scheletriche con l uomo ed è stato necessario aiutare i bambini nell osservazione. Anche in questo caso i lavori sono stati socializzati, è stata attivata una discussione ed elaborata una scheda riepilogativa
E stata infine fornita una scheda con alcuni degli scheletri esaminati e la denominazione delle parti scheletriche. Con le varie immagini è stato realizzato un cartellone 3.Visita alle stanze degli scheletri presso il museo della Specola A questo punto del percorso abbiamo inserito una uscita presso il museo della Specola per visitare in particolare la stanza degli scheletri e poter così vedere da vicino alcuni scheletri animali.
Le attività proposte nel percorso offerto dal museo sono state molto interessanti ed è stato, per i bambini, un momento, sia di conferma di quanto già osservato e conosciuto tramite il lavoro effettuato con i disegni degli scheletri, sia di scoperta e approfondimento. Gli scheletri veri, molto belli ed alcuni di dimensioni enormi, hanno colpito e stupito tutti ed è stato possibile osservare particolari che nei disegni non erano evidenti. E stato inoltre possibile esaminare l evoluzione scheletrica di alcuni animali legata alle trasformazioni dell ambiente e mettere a confronto le parti scheletriche di alcuni animali in base alla funzione che esse svolgono.
I bambini, a livello individuale hanno effettuato una relazione scritta con modalità libera.
I testi sono stati letti in classe, alcuni integralmente altri solo in parte e sono state evidenziate le parti in cui veniva messa in relazione una parte scheletrica alla sua funzione; è così emerso che: Rapporto struttura/funzione o I predatori, in gran parte, hanno gli occhi posti anteriormente sul cranio per poter avere una visione migliore quando rincorrono una preda o Gli erbivori (prede), in gran parte, hanno gli occhi posti lateralmente sul cranio per avere un miglior controllo del territorio mentre mangiano e poter fuggire in tempo o I predatori hanno arti posteriori adatti a corse brevi ma molto veloci, gli arti posteriori hanno tibia e perone, l articolazione del ginocchio è completamente esterna al corpo; possono fare balzi per attaccare le prede ed inoltre i loro arti sono muniti di artigli. o Gli erbivori hanno le dimensioni delle ossa degli arti molto diverse, spesso l articolazione del ginocchio si trova all interno del tronco, il perone non c è; difficilmente questa struttura permette balzi improvvisi sono però adatti a spostamenti lunghi; il numero delle dita è ridotto in alcuni casi c è un unico dito (lo zoccolo) che permette di camminare meglio su terreni duri inoltre non hanno bisogno di tener ferme le prede. o La posizione delle sporgenze della spina dorsale condiziona i movimenti: nell uomo si trovano nella parte posteriore e quindi noi possiamo piegare la schiena indietro solo un po ; i pesci hanno grandi sporgenze sia dalla parte della schiena che da quella della pancia e per questo il loro corpo può muoversi ondeggiando lateralmente. o Gli anfibi e i rettili non hanno costole e se le hanno sono fluttuanti, questo permette loro di mangiare prede di gradi dimensioni in quanto i muscoli possono allungarsi. o Gli uccelli non hanno il cinto scapolare che impedirebbe i movimenti del volo
4. Tabella confronto scheletro uomo e animali Per poter meglio visualizzare la presenza delle principali parti scheletriche nelle varie classi animali abbiamo deciso di elaborare una tabella e registrare collettivamente quanto i bambini avevano già osservato integrando eventualmente con ricerche di informazioni su testi e internet. Dalla lettura della tabella sono emerse varie osservazioni??????
5. Leonardo da Vinci e lo studio del corpo umano Al termine di questo percorso abbiamo ritenuto opportuno ampliare le nostre conoscenze effettuando un collegamento alla storia ed alla cultura del nostro territorio e quindi a Leonardo da Vinci. La nostra Biblioteca ha una sezione dedicata interamente a Leonardo e tra i vari documenti è disponibile una copia della raccolta dei disegni di Windsor con numerose raffigurazioni di parti scheletriche umane. Ne abbiamo visionate alcune con le quali abbiamo realizzato un cartellone ed abbiamo fornito una scheda informativa ai bambini.