Progetto FILARE AGRICOLTURA E BIODIVERSITÁ I Distretti Rurali Paolo Lassini Martedì 3 Dicembre 2013 h. 20.30 USMATE VELATE Via Luini Martedì 3 Dicembre 2013 h. 20.30 Aula Magna scuola media B. Luini
Il sistema rurale Carta carburanti (biodiesel) energia elettrica Cibo 65 gg di autonomia spazio vitale biodiver sità turismo Territorio: urbanizzazione verso il 50 % medicina naturale abbigliamento arredamento aria verde pubblico (e privato)
WELFARE Agricoltura come fattore di produzione come fattore di cambiamento COMPETITIVITA AMBIENTE TERRITORIO PAESAGGIO
Agricoltura milanese ++ Alta professionalità e organizzazione aziendale Produzione elevate di qualità Mercato di 4-5 milioni di abitanti Meno dell' 1% dei lavoratori gestisce il 50 % del territorio ( 1 solo addetto ogni 15 ha ). Addetti alla agricoltura: in leggera crescita, leggero ringiovanimento, sostanziale innalzamento del livello culturale del capo azienda PIL meno del 2% del totale (oltre il 15 % considerando l'industria agroalimentare) Richiesta insoddisfatta di turismo rurale (90 aziende agrituristiche)
Agricoltura milanese ++ Paesaggio secolare: sistemazioni agrarie, strutture e infrastrutture rurali, valli fluviali, sistema dei filari e del denso reticolo irriguo con la cadenza della centuriazione Normativa regionale urbanistica innovativa : ambiti agricoli strategici, compensazione suolo agricolo... Normativa di settore innovativa: valore pubblico del suolo e della attività agroforestale, distretti
Agricoltura milanese -- Complessità normative, vincoli, burocrazia Scarsa assistenza tecnica, utilizzo delle ricerche svolte Oscillazioni di mercato e mancata valorizzazione dei prodotti locali Incertezze : pianificazione urbanistica, affitti, contratti di filiera Frammentazione, consumo di suolo agricolo, Monocolture,semplificazione biodiversità e paesaggio Filiere agroalimentari dominate dalla GDO e industrie Uso parziale delle potenzialità: ridotta occupazione agricola e presidio, volumetrie inutilizzate, assenza reti Attenzione emotiva e urbanocentrica alla agricoltura Assenza o ridotta relazione tra sistema rurale, città e
Potenzialità Riconoscimento della pariteticità del sistema urbano e del sistema rurale Nuova relazione economica, ambientale e sociale tra la campagna e la città: reti di filiere di prossimità e di servizi Nuovo ruolo di indirizzo, e accompagnamento dell'ente pubblico Incremento del reddito, occupazione, servizi ambientali Consolidamento del compendio agricolo con progetti integrati, accordi pluridecennali proprietari-agricoltori-enti, contratti di filiera, reti di servizi Valorizzazione agroambientale e offerta in rete di servizi e prodotti Multifunzionalità e attività extragricole compatibili
Riferimenti normativi dei distretti Decreto Legislativo 228/2001 Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, che definisce i distretti rurali e agroalimentari di qualità, demandandone l individuazione alle regioni (articolo 13) Legge 27 dicembre 2002 n. 289 (finanziaria 2003) e modifiche (L 80/2005 art.10) che istituisce i contratti di filiera e di distretto- Legge regionale 23 gennaio 2007 n.1 strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia
I distretti agricoli Società associative imprenditoriali Domanda Riconoscimento Costituzione della Società di distretto Piano di distretto
I distretti rurali sistemi produttivi locali caratterizzati da un'identità storica e territoriale omogenea derivante dall'integrazione fra attività agricole e altre attività locali, nonchè dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali.
Altri distretti Si definiscono distretti agroalimentari di qualità i sistemi produttivi locali, caratterizzati da una significativa interdipendenza delle imprese agricole e agroalimentari in relazione a una o più produzioni certificate oppure da produzioni tradizionali o tipiche. Si definiscono distretti di filiera sistemi produttivi di comparto ad elevata specializzazione caratterizzati da una forte integrazione di filiera tra gli
Società di distretto Ad avvenuto accreditamento, le imprese costituiscono entro 60 giorni una società di distretto, che può assumere una delle forme previste dal codice civile. La società di distretto è retta da apposito Statuto il quale deve prevedere l adesione dei soli soggetti appartenenti alla rete di imprese.. Sono esclusi dalla partecipazione i soggetti pubblici.
Per il corretto funzionamento e lo svolgimento delle attività, il distretto può stipulare appositi accordi con i soggetti pubblici, purchè coerenti agli obiettivi e funzionali al raggiungimento dei risultati o istituire un comitato di coordinamento consultivo
I distretti rurali milanesi quasi 200 aziende su 8.000 ha - Distretto agricolo di Milano - Distretto Neorurale delle tre acque di Milano - Distretto agricolo della Valle olona - Distretto Riso e Rane
Obiettivi e opportunità Consolidamento del compendio agricolo Valorizzazione agroambientale Offerta in rete di servizi e prodotti Multifunzionalità e attività extragricole compatibili Diversificazione e incremento del reddito Proposta di progetti integrati Messa in rete delle potenzialità e risorse Accesso privilegiato ai finanziamenti PSR-PAF
Obiettivi e opportunità Sinergia con Parchi, PLIS anche in relazione ai finanziamenti ambientali
Azioni svolte dai distretti rurali Proposta a Expo di un progetto d area agroambientale, costruito tra Regione, Provincia, Comune Milano, Ersaf, Distretta Agricolo di Milano : finanziato Vendita e acquisto di materiali e servizi a livello di distretto ( con Milano Ristorazione). Attività promozionali: fiere, mercati, manifestazioni Promozione di un distretto del turismo rurale Dialogo unitario con gli enti pubblici
Patti pluridecennali Imprenditore agricolo Proprieta Compendio agricolo Ente pubblico
. Accordo di lungo periodo tra la proprietà, imprenditore agricolo - ente pubblico per la valorizzazione di un compendio agricolo, stabilizzazione della destinazione agricola, della contattualità: Miglioramento fondiario: reti irrigue, cascine, strade, sentieri rurali, energia rinnovabile. Equo e significativo rapporto tra la superficie del compendio agricolo complessivo della proprietà e le volumetrie oggetto di riuso extragricolo, comunque non inferiore a 100 mq/mc permanenza della destinazione e della attività agricola nel compendio complessivo agricolo considerato indivisibilità della proprietà del compendio agricolo in concomitanza all uso compatibile delle strutture rurali considerate esclusione di attività/funzione extragricole che comportino la compromissione delle attività agricole, dei suoli agricoli e delle acque irrigue: e che compromettano gli elementi strutturanti il tessuto rurale di riferimento L uso compatibile extragricolo, dovrà comportare l arricchimento dell equipaggiamento vegetazionaledi campagna, in relazione e congruente al sistema rurale-paesaggistico del comune e rete ecologica non inferiore al 5 % della superficie del compendio considerato. L arricchimento può essere eseguito anche attraverso incentivazioni pubbliche. Altri possibili accordi di filiera e di servizi
Valorizzazione delle esperienze e potenzialità Accompagnamento Catalizzazione Supporto