Settore Politiche Forestali PROGETTO VALORIZZAZIONE LEGNAME DI CASTAGNO PIEMONTESE PROPOSTE DI CLASSIFICAZIONE COMMERCIALE DEGLI ASSORTIMENTI DI CASTAGNO DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI COME PALERIA E COME LEGNAME DA OPERA 1
Introduzione Il presente documento fa parte delle azioni previste dal progetto finanziato dal Settore Politiche Forestali della Regione Piemonte Valorizzazione legname di castagno piemontese. Il legno di castagno in Piemonte è utilizzato per svariati scopi, da quelli meno nobili come la produzione di energia (legna da ardere in tronchetti oppure cippato) o per la produzione di tannino fino a usi che valorizzano maggiormente questo tipo di legno, come la paleria, la travatura o il tavolame per falegnameria. Purtroppo gli assortimenti destinati ad utilizzi di maggiore valore aggiunto provengono per la grande maggioranza dall'estero mentre il castagno che deriva dai boschi piemontesi non è quasi per nulla valorizzato. Questo problema nasce da molti fattori, come la difficoltà di utilizzazione nelle zone collinari e montane, nella frammentazione della proprietà privata che non permette di realizzare lotti di grandi dimensioni, nella cattiva gestione passata dei cedui castanili, nelle numerose patologie cui è soggetto il castagno. Uno dei maggiori problemi che si riscontra, però, è spesso la scarsa propensione delle ditte di utilizzazione boschiva locali, a classificare il legname esboscato in assortimenti tali da valorizzare il prodotto, ottenere maggiori guadagni e favorire, per questo, la gestione dei boschi di castagno piemontesi. La maggiore conoscenza delle potenzialità del legname di castagno piemontese oltre alla maggiore conoscenza delle caratteristiche che il mercato delle imprese di prima utilizzazione richiede, sono l'obiettivo che si prefigge di raggiungere il presente lavoro. Per la realizzazione di questa parte del progetto ci si è basati sulle informazioni raccolte in un numero significativo di imprese di prima lavorazione e di imprese legate al settore dell'ingegneria naturalistica. Sono stati presi in considerazione alcuni parametri di riferimento che sono stati associati agli assortimenti di maggiore pregio per il castagno (tondame da travatura e per tavole, paleria per ingegneria naturalistica e altri usi). 2
Definizioni LUNGHEZZA MINIMA Lunghezza del toppo al momento della consegna in segheria o presso il cantiere. Si deve intendere con un margine di maggiorazione di 40 cm. DIAMETRO IN PUNTA Diametro del toppo misurato in punta, cioè nella sezione con minore diametro. Si intende sotto corteccia. É un indice di rastremazione, cioè della riduzione del diametro rispetto alla base. Tronchi molto rastremati hanno rese di lavorazione più basse e sono meno accettati dalle segherie. NODI SANI Il nodo è una porzione di ramo inclusa nel tronco. È sano quando non presenta segni di carie NODI NON ADERENTI Nodi concresciuti con il legno circostante per meno di 1/4 del perimetro della sezione del nodo NODI MARCI Nodi alterati da carie La presenza di nodi ha influenza sulle caratteristiche estetiche, sulla lavorabilità e sulle caratteristiche meccaniche CIPOLLATURA Fessurazione che si sviluppa fra anelli contigui. Può essere più o meno diffusa su tutta la circonferenza e causa perdite di lavorazione e riduzione delle caratteristiche meccaniche della travatura. TASSO DI ACCRESCIMENTO UNIFORME Determinato dall'uniformità degli anelli di accrescimento. Accrescimenti non uniformi possono causare difetti estetici e riduzione delle caratteristiche meccaniche. DEVIAZIONE DALLA RETTILINEARITA' Deviazione dell'asse longitudinale dell'assortimento rispetto ad una linea retta. Determina una riduzione delle rese di segagione e una deviazione delle fibre. 3
TONDO DA OPERA TRAVATURA TAVOLE lunghezza minima 2,20 2,2 diametro in punta 17 cm 20 cm nodi non aderenti Non Non nodi marci Non Non cipollatura Non ammessa Non ammessa 1,00 cm/m 1,00 cm/m nodi sani tasso di accrescimento uniforme deviazione dalla rettilineità (cm/m) 4
TONDO DA PALERIA INGEGNERIA NATURALISTICA PALERIA ALTRI USI lunghezza minima 3,00 3,00 diametro in punta 4/5 cm 4/5 cm nodi sani (cm) nodi non aderenti (cm) nodi marci cipollatura ammessa ammessa tasso di accrescimento uniforme deviazione dalla rettilineità (cm/m) 0,50-1,00 cm/m 0,50-1,00 cm/m 5