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28.6.2017 A8-0234/17 17 Ronja Kari, Kateřina Konečná, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Josu Juaristi Abaunz, Nikolaos Chountis, Jiří Maštálka, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Visto 21 visto il coinvolgimento della Russia in Siria, tra cui il sostegno all'impiego di armi chimiche da parte dell'esercito siriano, che destabilizza ulteriormente il paese e aumenta il numero dei rifugiati che chiedono protezione in Turchia e nell'ue, vista la situazione destabilizzata in Siria, che aumenta il numero dei rifugiati che chiedono protezione in Turchia e nell'ue,

28.6.2017 A8-0234/18 18 Ronja Kari, Kateřina Konečná, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Josu Juaristi Abaunz, Nikolaos Chountis, Jiří Maštálka, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 13 13. esprime grave preoccupazione per il continuo deterioramento della situazione nel sud-est della Turchia, in particolare nelle zone in cui è stato imposto il coprifuoco, si è verificato un ricorso eccessivo alla forza e sono state imposte punizioni collettive a tutti gli abitanti e dove, nel periodo compreso fra luglio 2015 e dicembre 2016, circa 2 000 persone sarebbero state uccise nell'ambito di operazioni di sicurezza e mezzo milione di persone, secondo le stime, sarebbe stato sfollato; rileva che le procure locali hanno sistematicamente rifiutato di avviare indagini sulle uccisioni denunciate e che è stato negato l'accesso all'area agli osservatori indipendenti; ricorda che al governo turco spetta la responsabilità di proteggere tutti i suoi cittadini, a prescindere dalle loro origini culturali o religiose e dalla loro fede; deplora la pratica diffusa delle espropriazioni, anche di proprietà appartenenti ai comuni e alle chiese, il che costituisce una violazione dei diritti delle minoranze religiose; è convinto che solo una soluzione politica equa della questione curda potrà portare 13. esprime grave preoccupazione per il continuo deterioramento della situazione nel sud-est della Turchia, in particolare nelle zone in cui è stato imposto il coprifuoco, si è verificato un ricorso eccessivo alla forza e sono state imposte punizioni collettive a tutti gli abitanti e dove, nel periodo compreso fra luglio 2015 e dicembre 2016, circa 2 000 persone sarebbero state uccise nell'ambito di operazioni di sicurezza e mezzo milione di persone, secondo le stime, sarebbe stato sfollato; condanna la totale distruzione della città di Sur e di altre città più piccole nel sud-est della Turchia; rileva che le procure locali hanno sistematicamente rifiutato di avviare indagini sulle uccisioni denunciate e che è stato negato l'accesso all'area agli osservatori indipendenti; ricorda che al governo turco spetta la responsabilità di proteggere tutti i suoi cittadini, a prescindere dalle loro origini culturali o religiose e dalla loro fede; deplora la pratica diffusa delle espropriazioni, anche di proprietà appartenenti ai comuni e alle chiese, il che costituisce una violazione dei diritti delle

una stabilità e una prosperità sostenibili sia alla regione che alla Turchia nel suo complesso e pertanto invita entrambe le parti a tornare al tavolo dei negoziati; osserva che una serie di leggi, tra cui la legge n. 6722 sulla protezione giuridica delle forze di sicurezza che partecipano alla lotta contro le organizzazioni terroristiche, adottata il 23 giugno 2016, ha creato un clima di "impunità sistematica" delle forze di sicurezza; minoranze religiose; è convinto che solo una soluzione politica equa della questione curda potrà portare una stabilità e una prosperità sostenibili sia alla regione che alla Turchia nel suo complesso e pertanto invita entrambe le parti a tornare al tavolo dei negoziati; osserva che una serie di leggi, tra cui la legge n. 6722 sulla protezione giuridica delle forze di sicurezza che partecipano alla lotta contro le organizzazioni terroristiche, adottata il 23 giugno 2016, ha creato un clima di "impunità sistematica" delle forze di sicurezza;

28.6.2017 A8-0234/19 19 Takis Hadjigeorgiou, Sofia Sakorafa, Neoklis Sylikiotis, Marie-Christine Vergiat, Rina Ronja Kari, Kateřina Konečná, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Josu Juaristi Abaunz, Nikolaos Chountis, Jiří Maštálka, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 18 18. invita il governo turco a rispettare e ad attuare integralmente gli obblighi giuridici che ha assunto in materia di salvaguardia del patrimonio culturale e, in particolare, a elaborare in buona fede un inventario integrato del patrimonio culturale greco, armeno, assiro e di altre culture che è stato distrutto o rovinato durante il secolo scorso; invita la Turchia a ratificare la convenzione UNESCO del 2005 sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali; invita la Turchia a cooperare con le pertinenti organizzazioni internazionali, in modo particolare con il Consiglio d'europa, per prevenire e combattere il traffico illecito e la distruzione deliberata del patrimonio culturale; 18. invita il governo turco a rispettare e ad attuare integralmente gli obblighi giuridici che ha assunto in materia di salvaguardia del patrimonio culturale e, in particolare, a elaborare in buona fede un inventario integrato del patrimonio culturale greco, armeno, assiro e di altre culture che è stato distrutto o rovinato durante il secolo scorso; invita le autorità turche a rispettare pienamente il carattere storico e culturale di monumenti e simboli culturali e religiosi, con particolare riferimento a quelli che sono stati classificati come siti patrimonio dell'umanità dall'unesco, e ad astenersi da qualsiasi azione che miri a modificarne la natura storica e religiosa; deplora le pratiche ripetute, divisive e provocatorie finalizzate a modificare il carattere storico, religioso e culturale del sito patrimonio dell'unesco di Santa Sofia e a convertirlo in moschea mediante letture del Corano e preghiere; invita la Turchia a ratificare la convenzione UNESCO del 2005 sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali; invita la Turchia a

cooperare con le pertinenti organizzazioni internazionali, in modo particolare con il Consiglio d'europa, per prevenire e combattere il traffico illecito e la distruzione deliberata del patrimonio culturale;

28.6.2017 A8-0234/20 20 Ronja Kari, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Josu Juaristi Abaunz, Nikolaos Chountis, Jiří Maštálka, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 21 21. invita la Turchia ad allineare maggiormente la propria politica estera a quella dell'ue; chiede di intensificare la cooperazione e il coordinamento relativo alle sfide in materia di politica estera tra l'ue e la Turchia; è del parere che il ministro degli Esteri turco dovrebbe essere invitato a partecipare, caso per caso, alle riunioni del consiglio "Affari esteri" quando ciò risulti opportuno; raccomanda al Consiglio di invitare il governo turco a un vertice per discutere le relazioni UE-Turchia; soppresso

28.6.2017 A8-0234/21 21 Ronja Kari, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Josu Juaristi Abaunz, Nikolaos Chountis, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 22 22. ritiene che il rafforzamento delle relazioni commerciali possa portare benefici concreti ai cittadini della Turchia e dell'ue e pertanto, alla luce delle attuali carenze dell'unione doganale, sostiene la proposta della Commissione di avviare negoziati per la modernizzazione dell'unione doganale; ribadisce che l'ue è il maggiore partner commerciale della Turchia e che due terzi degli investimenti diretti esteri in Turchia provengono dagli Stati membri dell'ue; sottolinea, inoltre, l'importanza economica della Turchia quale mercato in crescita per l'ue; ritiene fondamentale la partecipazione delle parti sociali ai negoziati; invita la Commissione a integrare una clausola che renda i diritti umani e le libertà fondamentali uno dei presupposti essenziali nel quadro del miglioramento dell'unione doganale tra la Turchia e l'ue; rammenta che le potenzialità dell'unione doganale possono realizzarsi appieno solo quando la Turchia attuerà in modo completo il protocollo aggiuntivo nei confronti di tutti gli Stati membri; prende atto della conclusione della Commissione, secondo 22. ricorda che i negoziati per la modernizzazione dell'unione doganale potranno iniziare solamente quando la Turchia avrà attuato pienamente tutti i suoi obblighi derivanti dall'unione doganale attuale; sottolinea che la Turchia ha continuato a non aprire i propri porti alle imbarcazioni cipriote e non ha applicato il protocollo aggiuntivo all'accordo di Ankara nei confronti di Cipro; ribadisce che l'ue è il maggiore partner commerciale della Turchia e che due terzi degli investimenti diretti esteri in Turchia provengono dagli Stati membri dell'ue; sottolinea, inoltre, l'importanza economica della Turchia quale mercato in crescita per l'ue; ritiene fondamentale la partecipazione delle parti sociali ai negoziati; invita la Commissione a integrare una clausola che renda i diritti umani e le libertà fondamentali uno dei presupposti essenziali in caso di un miglioramento dell'unione doganale tra la Turchia e l'ue; prende atto della conclusione della Commissione, secondo cui un'eventuale eliminazione degli ostacoli al funzionamento dell'unione

cui un'eventuale eliminazione degli ostacoli al funzionamento dell'unione doganale da parte della Turchia favorirebbe una maggiore integrazione commerciale con l'unione; doganale da parte della Turchia favorirebbe una maggiore integrazione commerciale con l'unione;

28.6.2017 A8-0234/22 22 Ronja Kari, Kateřina Konečná, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Nikolaos Chountis, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 23 23. osserva che la liberalizzazione dei visti è di grande importanza per i cittadini turchi, in particolare per gli imprenditori e per le persone di origine turca che si trovano nell'ue, e rafforzerà i contatti interpersonali; incoraggia il governo turco a conformarsi pienamente agli ultimi criteri ancora in sospeso, come definito nella tabella di marcia per la liberalizzazione dei visti; sottolinea che la revisione della legislazione turca in materia di lotta al terrorismo è una condizione essenziale per garantire i diritti e le libertà fondamentali, e che la liberalizzazione dei visti sarà possibile solo dopo che la Turchia avrà soddisfatto tutti i criteri previsti; 23. osserva che la liberalizzazione dei visti è di grande importanza per i cittadini turchi, in particolare per gli imprenditori e per le persone di origine turca che si trovano nell'ue, e rafforzerà i contatti interpersonali; sottolinea che la revisione della legislazione turca in materia di lotta al terrorismo è una condizione essenziale per garantire i diritti e le libertà fondamentali, e che la liberalizzazione dei visti sarà possibile solo dopo che la Turchia avrà soddisfatto tutti i criteri previsti; sottolinea che si potrà procedere alla liberalizzazione dei visti quando la Turchia rispetterà integralmente e in modo non discriminatorio tutti i criteri stabiliti nella tabella di marcia per la liberalizzazione dei visti e adempierà a tutti i suoi obblighi nei confronti di tutti gli Stati membri;

28.6.2017 A8-0234/23 23 Ronja Kari, Kateřina Konečná, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Nikolaos Chountis, Jiří Maštálka, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 27 bis (nuovo) 27 bis. manifesta preoccupazione per il fatto che negli ultimi due anni la commissione parlamentare mista UE- Turchia non ha funzionato in linea con il suo regolamento, a causa della mancanza di collaborazione da parte dei membri dell'ufficio di presidenza della Turchia;

28.6.2017 A8-0234/24 24 Ronja Kari, Kateřina Konečná, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Nikolaos Chountis, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 26 26. condanna con la massima fermezza tutti gli attacchi terroristici perpetrati in Turchia ed è risolutamente al fianco della popolazione turca nella lotta comune contro il terrorismo; prende atto delle relazioni bilaterali tra gli Stati membri dell'ue e la Turchia per quanto riguarda la cooperazione in materia di lotta al terrorismo relativamente ai "combattenti stranieri"; sottolinea che una stretta collaborazione tra Europol e le autorità di contrasto turche è cruciale al fine di combattere efficacemente il terrorismo; condanna nuovamente il ritorno alla violenza da parte del Partito dei lavoratori del Kurdistan, che dal 2002 figura nell'elenco dell'ue delle organizzazioni terroristiche, e lo esorta a deporre le armi nonché a ricorrere a mezzi pacifici e legittimi per dar voce alle sue aspettative; evidenzia che una risoluzione pacifica della questione curda è altresì necessaria per il futuro democratico della Turchia e potrà essere raggiunta solo coinvolgendo tutte le parti e le forze democratiche interessate; invita a riprendere i negoziati in modo da trovare una soluzione globale e duratura 26. condanna con la massima fermezza tutti gli attacchi terroristici perpetrati in Turchia ed è risolutamente al fianco della popolazione turca nella lotta comune contro il terrorismo; prende atto delle relazioni bilaterali tra gli Stati membri dell'ue e la Turchia per quanto riguarda la cooperazione in materia di lotta al terrorismo relativamente ai "combattenti stranieri"; sottolinea che una stretta collaborazione tra Europol e le autorità di contrasto turche è cruciale al fine di combattere efficacemente il terrorismo; condanna tutte le forme di violenza ed evidenzia che una risoluzione pacifica della questione curda è altresì necessaria per il futuro democratico della Turchia e potrà essere raggiunta solo coinvolgendo tutte le parti e le forze democratiche interessate; invita a riprendere i negoziati in modo da trovare una soluzione globale e duratura alla questione curda;

alla questione curda; invita gli Stati membri ad applicare norme che vietino l'uso di segni e simboli appartenenti alle organizzazioni incluse nell'elenco delle organizzazioni terroristiche redatto dall'ue;

28.6.2017 A8-0234/25 25 Ronja Kari, Kateřina Konečná, Dimitrios Papadimoulis, Kostadinka Kuneva, Stelios Kouloglou, Kostas Chrysogonos, Josu Juaristi Abaunz, Nikolaos Chountis, Miguel Urbán Crespo, Lola Sánchez Caldentey, Estefanía Torres Martínez, Xabier Benito Ziluaga, Tania González Peñas, Sabine Lösing 2016 della Commissione sulla Turchia Paragrafo 33 33. invita nuovamente la Turchia a iniziare a ritirare le sue truppe da Cipro, a trasferire l'enclave di Famagosta alle Nazioni Unite, conformemente alla risoluzione 550 (1984) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e ad astenersi dall'intraprendere azioni in grado di alterare l'equilibrio demografico presente sull'isola con la sua politica d'insediamento illegale; osserva che, a partire dall'entrata in vigore dell'accordo, i preparativi per l'attuazione dell'acquis dell'ue nel futuro Stato costituente turcocipriota dovranno essere già in fase avanzata; riconosce, a tale riguardo, il proseguimento senza sosta dei lavori della commissione ad-hoc bicomunitaria in preparazione all'integrazione nell'ue; si impegna ad adoperarsi maggiormente per coinvolgere la comunità turco-cipriota nei preparativi per la sua piena integrazione nell'ue e invita la Commissione a fare lo stesso; elogia l'importante lavoro svolto dal Comitato per le persone scomparse (CPS), che si occupa sia dei turco-ciprioti che dei greco-ciprioti scomparsi, e plaude al fatto che sia stato garantito un migliore 33. invita nuovamente la Turchia a iniziare a ritirare le sue truppe da Cipro, a trasferire l'enclave di Famagosta alle Nazioni Unite, conformemente alla risoluzione 550 (1984) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e ad astenersi dall'intraprendere azioni in grado di alterare l'equilibrio demografico presente sull'isola con la sua politica d'insediamento illegale; osserva che, a partire dall'entrata in vigore dell'accordo, i preparativi per l'attuazione dell'acquis dell'ue nel futuro Stato costituente turcocipriota dovranno essere già in fase avanzata; riconosce, a tale riguardo, il proseguimento dei lavori della commissione ad-hoc bicomunitaria in preparazione all'integrazione nell'ue; elogia l'importante lavoro svolto dal Comitato per le persone scomparse (CPS), che si occupa sia dei turco-ciprioti che dei greco-ciprioti scomparsi, e plaude al fatto che sia stato garantito un migliore accesso a tutti i luoghi interessati, incluse le zone militari; invita la Turchia ad assistere il CPS condividendo le informazioni dei suoi archivi militari; esorta a tenere in

accesso a tutti i luoghi interessati, incluse le zone militari; invita la Turchia ad assistere il CPS condividendo le informazioni dei suoi archivi militari; esorta a tenere in particolare considerazione il lavoro svolto dal CPS e, a tale proposito, accoglie con favore la nomina di un relatore permanente del Parlamento europeo in materia di persone scomparse; particolare considerazione il lavoro svolto dal CPS e, a tale proposito, accoglie con favore la nomina di un relatore permanente del Parlamento europeo in materia di persone scomparse;