Corso di Formazione - 25 Marzo 2015

Documenti analoghi
Lo svantaggio scolastico

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Tipologie e normativa: come orientarsi?

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

B. E. S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Dalla Legge 170 alle disposizioni sui BES

La sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende:

LICEO STATALE "F. DE SANCTIS " LINGUISTICO E DELLE SCIENZE UMANE

LA VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Il concetto di BES è stato introdotto dalla direttiva ministeriale del 27/12/2012.

INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ]

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO E FINALITÀ GENERALE

ISTITUTO COMPRENSIVO " ALIGHIERI" DI RIPALIMOSANI. "In classe ho un bambino che..."

PROTOCOLLO DI CIRCOLO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DOTT.SSA CINZIA SCHERIANI DIRIGENTE SCOLASTICO

PROTOCOLLO D ISTITUTO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per l INCLUSIONE degli alunni con BES

Doposcuola per alunni con BES

Scheda di individuazione alunni con BES

Riferimenti normativi

LA SCUOLA E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

ALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Protocollo per l inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali

STRUMENTI EFFICACI PER UNA MIGLIORE INCLUSIONE

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DISABILITÀ

VADEMECUM B.E.S. BES: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica.

B.E.S. Bisogni Educativi Speciali

-economico, linguistico, culturale, economico

Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali. Raffaele Ciambrone Direzione Generale per lo Studente MIUR

LABORATORIO INCLUSIONE NEO ASSUNTI

BES Alunni con Bisogni Educativi Speciali

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI «BISOGNI SPECIALI O PARTICOLARITÀ E DIFFERENZIAZIONE DEL BISOGNO?»

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALE LETTURA E QUALI STRUMENTI?

Progettazione inclusiva per gli alunni con Difficoltà di Apprendimento. Sintesi e individuazione dei principali argomenti trattati

Scuola Secondaria di I Grado. Mazzini-Patini - L Aquila

INCLUSIONE SOCIALE, BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DISABILITÀ

GLI STUMENTI DIDATTICI NEI BES PER L INCLUSIONE

Bisogni Educativi SpEciali

Alunni con Bisogni Educativi Speciali. Ottobre 2014 Flavio Fogarolo

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NORME PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA

Pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica. Prof.ssa Sata Vita Alba

LA RECENTE NORMATIVA SULL INCLUSIONE SCOLASTICA. Ins. Stefania Pisano I.C. Aristide Leonori di Roma

Direttiva 27 dicembre 2012

PROTOCOLLO PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

GESTIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Aurispa 2 Maggio 2016 B. E. S. Bisogni Educativi Speciali. ins. Belluomo Giuseppe

ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANIAGO Via Dante, MANIAGO (PN) Tel Fax

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013

Piano Annuale per l Inclusività (PAI) Realizzato con la consulenza della

VADEMECUM INCLUSIVO. Istituto Comprensivo di Portoferraio Anno Scolastico 2018/2019

Istituto Comprensivo Leonardo Bianchi. Via Costa San Bartolomeo in Galdo BN BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI LINEE GUIDA A SCUOLA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Scuola dell Infanzia

SOS DSA e altri BES Formazione docenti CTI 6 Abano Terme 7 marzo 2017

PROTOCOLLO INCLUSIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI LINEE GUIDA A SCUOLA

LICEO SCIENTIFICO STATALE AUGUSTO RIGHI BOLOGNA

Diversi modi di stare a scuola. Una panoramica sui BES (bisogni educativi speciali) nel nostro Istituto.

VADEMECUM per la compilazione dei documenti

III ISTITUTO COMPRENSIVO S.LUCIA ANNO SCOLASTICO 2015/2018 PROTOCOLLO ALUNNI CON BES

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE ALUNNI BES

Educare un bambino non è riempire un vaso ma è accendere un fuoco.

ORIENTAMENTO FAMIGLIE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 19/12/2018 IC PONTI GALLARATE

Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio

Analisi dei punti di forza e di criticità

Riportiamo una sintesi dei punti essenziali per operare e muoversi, da insegnante, genitore e operatore.

CTI di Chiari 27 Novembre 2017

Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2017/18

Bisogni Educativi Speciali. Prof.ssa M. E. Malaspina

BES QUALSIASI DIFFICOLTA, TRANSITORIA O

DSA e BES : clinica e gestione del rapporto con la scuola e con la famiglia

Guida alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Piano Annuale per l Inclusione a.s Parte I analisi dei punti di forza e di criticità

La dislessia e le specificità dell'apprendente di lingue dislessico aspetti scientifici e normativi

Piano Didattico Personalizzato

Stefania Giovanetti. Modena, 5 ottobre 2018

LICEO SCIENTIFICO GALILEO GALILEI Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico, Scienze Umane

SIMONE Gruppo Editoriale Simone


Non c è peggiore ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono (Don Lorenzo Milani)

BES E DIDATTICA INCLUSIVA

PROTOCOLLO D INCLUSIONE ALUNNI BES

Nuove prospettive di inclusione scolastica alla luce della DM 27/12/2012 e della CM n.8 6/03/2013 Indicazioni per i genitori

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI CENNI NORMATIVI. I.C L.Spallanzani r dicembre 2015 r.anoe

I bisogni educativi speciali le azioni della scuola

C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 (D.M. 27 dicembre 2012)

ISTITUTO COMPRENSIVO NATALE PRAMPOLINI

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

LICEO SCIENTIFICO STATALE STANISLAO CANNIZZARO PALERMO

La menomazione rappresenta invece i problemi nella funzione enella struttura del compito, o nell eseguire un attività

Prof.ssa Michela Lupia Referente Inclusione UST Pisa

Dott.ssa Carmen Piscitelli - L'Albero Bianco

Scuola: Istituto Paritario Maria Ausiliatrice (Lugo RA) a.s. 2016/2017

Presupposti per una didattica inclusiva

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ROBBIO. Piano Annuale per l Inclusione

Calendario degli incontri. Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78.

Collegio Docenti 18 settembre 2013

Transcript:

Corso di Formazione - 25 Marzo 2015 Bisogni educativi speciali Interventi di inclusione e gestione della classe Dott.ssa Isabella Bellagamba Psicologa Psicoterapeuta isabellabellagamba@libero.it

PRECISAZIONI DSA: Disturbo specifico dell apprendimento Si richiede una diagnosi fatta da equipe multidisciplinare (ASUR o ente accreditato) PDP Legge 170 Disabilità: Condizione più grave e pervasiva, anche nel profilo comportamentale e degli apprendimenti (es. RM) Si richiede una diagnosi fatta da equipe multidisciplinare (ASUR o ente accreditato) PEI Legge 104

SUI DSA Deficit specifico QI nella norma Criteri di esclusione Criterio di discrepanza Resistenza al trattamento Classificazione e difficoltà associate

BES Il BES è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata. Influenza in misura significativa il raggiungimento degli obiettivi evolutivi della specifica età L OBIETTIVO E INCENTIVARE LE INIZIATIVE DI INCLUSIONE

LA NORMATIVA Legge 104/1992 Legge 170/2010 Direttiva 27/12/2012 Circolare Ministeriale 8/2013 Nota 22/11/2013

Nasce per dare una risposta ai casi dubbi o limite e per formalizzare e rendere visibile l operato della scuola Suggerisce un approccio non unicamente clinico Inclusione ed integrazione di bisogni educativi speciali, espressi dal soggetto in forma permanente o momentanea (fattori biologici, sociali o culturali OMS) [ ]svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.

[ ] a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative LA CONDIZIONE DI BES NON E UNA DIAGNOSI!

BES: quali casi? FIL Potenziale cognitivo elevato (iper-dotati) Disturbi evolutivi specifici Difficoltà comportamentali DSA Alunni stranieri Adozioni internazionali Studenti con condizioni socio-culturali di svantaggio Condizioni di difficoltà emotiva più o mano chiarita In sintesi

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DSA Difficoltà di apprendimento Area verbale: disturbi del linguaggio, bassa intelligenza verbale, disturbi della comprensione Area non verbale: disturbi della coordinazione, disturbo non verbale, disprassia, bassa intelligenza nn verbale Disturbi dello spettro autistico lieve ADHD

LA CLASSIFICAZIONE La scuola non certifica l alunno con BES, ma individua quelli per i quali è opportuna e necessaria una personalizzazione formalizzata, ossia un PDP Dagli esperti, la diagnosi può chiarire la tipologia di difficoltà presentata dal bambino, suggerendo di conseguenza che la scuola applichi le disposizioni previste per i Bisogni Educativi Speciali

BES: quali indicatori? E necessario calarsi nel punto di vista del soggetto, per cogliere quanto gli ostacoli all espressione di sé siano da lui percepiti o quanto invece il problema sia solo vissuto da parte dell ambiente circostante Criteri oggettivi Livello di pervasività dell ostacolo e dell influenza che questo ha nella sua normale attività quotidiana o come stigma sociale o come effetti sull ambiente

ADHD Disattenzione, impulsività, iperattività Diversa espressività in base all età Problematiche comportamentali DOP DC Difficoltà nella socializzazione Bullismo FIL Difficoltà nei compiti cognitivi complessi Isole di abilità, soprattutto nelle abilità strumentali automatizzabili Rallentamento esecutivo generalizzato QI elevato Intuizione, logica Pensiero deduttivo Distraibilità, scarsa motivazione

Disturbi evolutivi specifici DSL DSA Disturbi visuo spaziali Disturbo della coordinazione motoria Disturbi dello spettro autistico lieve Disturbi emotivi Ansia Disturbi dell umore

QUALI PROBLEMI? Rilevazione di alunni con BES Rilevazione di difficoltà Alla base della segnalazione alla famiglia Osservazione strutturata Generalizzazione della difficoltà Casi specifici Le difficoltà di studio o la demotivazione rientrano nei BES?

OSSERVARE Gli insegnanti hanno il privilegio di osservare le competenze anche da un punto di vista qualitativo Le abilità strumentali di apprendimento Le abilità cognitive alte Le autonomie Le competenze relazionali e la socializzazione Le capacità di regolazione emotiva e cognitiva La condotta Esempio di checklist

CRITERI Valutazione rispetto alla media della classe Pro e contro Valutazione rispetto all atteggiamento nei confronti di quella disciplina/attività Senso di competenza soggettivo rispetto all abilità in esame Efficacia dell abilità rispetto a compiti cognitivi complessi Resoconto dei genitori Pervasività della difficoltà riscontrata in più ambiti di vita del bambino

LE RISORSE DELLA SCUOLA Dirigente scolastico Funzioni strumentali Corpo docente interessato Educatori, operatori Genitori Professionisti esterni

Compiti: Rilevazione dei BES Documentazione sulle azioni didattiche intraprese Confronto sul caso Monitoraggio e valutazione delle iniziative intraprese PDP/Piano Annuale per l inclusività: metodologia, strategie, strumenti, obiettivi Riunione almeno mensile, con la possibilità di avvalersi di esperti sul territorio

Consigli di classe e corpo docente Individuazione dei BES Rilevazione delle certificazione non DSA e non disabilità Considerazioni psico-pedagogiche e didattiche personalizzabili Definizione degli interventi indispensabili, delle strategie e delle metodologie Applicazione del PDP Collaborazione suola-famiglia-territorio

DISABILITA CERTIFICATA PEI (scuola, famiglia, servizi) Profilo dinamico funzionale Diagnosi funzionale

BES 2 Valutazioni rilasciate da enti privati sono valide per attivare il Consiglio di Classe alla redazione del PDP dello studente. Però entro gli anni terminali di ciascun ciclo scolastico deve essere presentata in segreteria la certificazione ufficiale dell ASL. In base agli esiti ed alla relazione depositata dalla famiglia, si scelgono le metodologie e gli strumenti idonei PDP in collaborazione con la famiglia e, quando possibile, con i professionisti che hanno fatto la diagnosi

BES 3 Utilizzo di schede di identificazione e di analisi dei bisogni, da condividere con il corpo docente, il dirigente scolastico e la famiglia PDD da condividere con la famiglia, a cui è richiesta una firma

LA VALUTAZIONE Le prove Invalsi Nota sullo svolgimento delle prove Invalsi per gli allievi con bisogni educativi speciali Strumenti compensativi NO strumenti dispensativi

LA VALUTAZIONE Gli esami di Stato Nota prot.n.3587 del 3 giugno 2014