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Transcript:

Oggetto: Procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e della Delib.G.R. n. 24/23 del 23 aprile 2008, relativa al progetto Impianto fotovoltaico Is Arenas II di potenza pari a 5,3 MWp in Comune di Uta (CA). Proponente: Energia Eolica Mediterranea S.r.l. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la società Energia Eolica Mediterranea S.r.l. ha presentato, a luglio 2011, e regolarizzato a settembre dello stesso anno, l istanza di verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa all intervento Impianto fotovoltaico Is Arenas II di potenza pari a 5,3 MWp in Comune di Uta (CA), proponente Energia Eolica Mediterranea S.r.l., ascrivibile alla categoria di cui al punto 2, lettera c) Impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda dell Allegato B1 alla Delib.G.R. n. 24/23 del 23 aprile 2008. L intervento proposto, il cui costo previsto è pari a 13.000.000, sarà finanziato con capitali privati e intende usufruire dei finanziamenti in Conto Energia di cui al D.M. 19 febbraio 2007. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico da localizzarsi in un terreno, della superficie complessiva di 8,5 ettari, ricadente nella zona industriale di Macchiareddu, in Comune di Uta. L impianto, del tipo grid-connected, verrà realizzato sul suolo disponendo i pannelli FV su strutture a filari paralleli, distribuite nella direzione Nord-Sud, ad una distanza relativa tra le strutture di circa 3 metri ed inclinazione di 25 sull orizzonte. Complessivamente è prevista l installazione di 22.132 moduli in silicio policristallino con potenza unitaria di 240 Wp, per una potenza nominale totale di 5.312,00 kw. La superficie complessiva di captazione dell energia solare dei pannelli sarà pari a circa 37.181 m 2 ; la struttura di sostegno sarà costituita da telai di alluminio per l aggancio dei pannelli fotovoltaici sorretti da pali in acciaio zincato infissi nel suolo a circa 1.5 meri di profondità. L altezza massima della struttura di sostegno sarà di circa 2,40 metri. Oltre all installazione dei moduli fotovoltaici, saranno realizzati una cabina elettrica, una cabina di trasformazione, una linea aerea MT della lunghezza di 4.590 metri e una linea in cavo interrato di 110 metri. La fase di realizzazione avrà una durata temporale di circa 3-4 mesi. A fine vita 1/6

produttiva dell impianto si prevede la dismissione dello stesso, lo smantellamento di tutte le strutture e la successiva restituzione dell area alle condizioni preesistenti. In merito all'iter, l'assessore fa presente che, a novembre 2011, è pervenuto al Servizio Sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) il parere istruttorio del Servizio Tutela paesaggistica per le Province di Cagliari e di Carbonia-Iglesias, che ha dichiarato la non sussistenza di vincoli paesaggistici nell'area e non ha evidenziato criticità sotto il profilo paesaggistico ai fini dell'eventuale assoggettamento a VIA. L Assessore continua riferendo che il Servizio SAVI, a conclusione dell istruttoria, considerato che la documentazione depositata risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e delle dimensioni del progetto, della tipologia delle opere previste e del contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché dei principali effetti che possono aversi sull'ambiente, propone di non sottoporre alla procedura di VIA l intervento in oggetto, a condizione che siano rispettate le prescrizioni di seguito riportate, le quali dovranno essere recepite nel progetto da sottoporre a autorizzazione: 1. in sede di autorizzazione unica dovrà essere definita la soluzione di collegamento elettrico tra cabina di consegna e la cabina primaria AT/MT, compatibilmente con le esigenze tecniche e amministrative derivanti dalle osservazioni del Consorzio industriale provinciale di Cagliari (CACIP), e considerando la fattibilità di collegamento tramite cavidotto interrato. Eventuali modifiche dovranno essere comunicate al Servizio SAVI per le valutazioni di competenza; 2. prima dell'autorizzazione del progetto, la Società proponente dovrà provvedere a: a. verificare, coerentemente con la richiesta del Servizio Tutela Paesaggistica, presso la competente Soprintendenza per i Beni archeologici la presenza di eventuali vincoli archeologici e storico culturali nell'area di intervento; b. predisporre un piano di monitoraggio per le fasi di cantiere, di esercizio e di dismissione, in cui dovranno essere definiti i parametri, le modalità e la frequenza dei controlli, in accordo con il Dipartimento ARPAS territorialmente competente, includendo almeno le componenti polveri, rumore, suolo (caratteri pedologici e agronomici), rifiuti; c. predisporre un piano di manutenzione del verde, a cura di un esperto in discipline agronomiche/forestali e tecniche vivaistiche, in cui siano definiti gli interventi selvicolturali e i necessari interventi di rinfoltimento dei filari con specie arboree ed arbustive, per garantire la continuità degli stessi e il mantenimento in buono stato vegetativo per tutta la fase di esercizio dell'impianto; le potature previste dal proponente dovranno consentire, 2/6

comunque, il mantenimento di un altezza non inferiore a 2,5 metri per i filari arborei presenti lungo le strade di accesso (lato sud-est); in tal senso, dovrà essere valutata la opportuna la distanza dei moduli fotovoltaici dal perimetro del sito, tale da garantire le esigenze di irraggiamento dei moduli FV senza necessità di tagli di vegetazione; il piano dovrà indicare la tempistica dei lavori periodici, escludendo i periodi di riproduzione della fauna. Su tutta la superficie dell'impianto dovrà essere previsto il mantenimento di uno stato erbaceo protettivo di specie autoctone e lo sfalcio periodico, da effettuarsi per via manuale o meccanica, evitando il ricorso a pirodiserbo o diserbo chimico; d. prima dell inizio dei lavori, risultando l area di intervento ricompresa all interno della perimetrazione del Sito di Bonifica di Interesse Nazionale Sulcis-Iglesiente-Guspinese, dovranno essere attivate le procedure, di competenza del Ministero dell Ambiente, di cui all art. 242 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.; 3. al fine della mitigazione dell'impatto visivo e paesaggistico delle opere: a. le cabine elettriche in progetto dovranno essere tinteggiate esternamente nei colori delle terre naturali, coerentemente a quanto previsto nello studio preliminare ambientale; b. dovranno essere conservati, per la loro funzione di schermo visivo, i filari arborei presenti lungo il perimetro dell'area di progetto, in particolare lungo i lati sud-ovest, in adiacenza alla strada, nord, e nord-est; le eventuali operazioni selvicolturali necessarie dovranno consentire il mantenimento della funzionalità della barriera verde nel tempo, per la durata di vita dell'impianto; c. si richiama il rispetto delle Linee Guida di cui alla Delib.G.R. n. 48/31 del 2007, con particolare riferimento alla riduzione dell inquinamento luminoso e dei consumi energetici al fine della mitigazione dell'impatto visivo e paesaggistico delle opere; 4. in fase di cantiere dovranno essere garantiti: a. ogni precauzione per evitare il consumo della risorsa suolo e garantire la conservazione dei caratteri pedologici, minimizzando i movimenti di terra e le operazioni di livellamento del terreno, prevedendo il temporaneo accantonamento in loco ed il successivo riutilizzo del suolo per il riempimento degli stessi scavi; nell'esecuzione degli scavi di posa dei cavidotti, si dovrà avere cura di stoccare separatamente gli orizzonti superiori fertili, evitando il mescolamento con materiale inerte, o altre sostanze estranee; su tutta la superficie dell'impianto dovrà essere escluso l'uso di asfalto, cemento, o altre pavimentazioni di tipo impermeabile, nonché il riporto di materiali inerti estranei al sito; 3/6

b. la periodica revisione e la funzionalità di tutte le macchine ed apparecchiature, in modo da minimizzare i rischi per gli operatori, le emissioni anomale di gas e la produzione di polveri, vibrazioni e rumori, anche mediante l adozione di misure gestionali; c. il rapido intervento per il contenimento e l assorbimento di eventuali sversamenti accidentali interessanti acqua e suolo e lo smaltimento, in conformità alle leggi vigenti, dei materiali inquinati e di tutti i rifiuti prodotti durante l esecuzione delle opere; d. il contenimento, al minimo indispensabile, degli spazi destinati alle aree di cantiere e logistica; e. il ripristino delle eventuali opere, recinzioni o linee di servizi, intercettate nel corso dei lavori; f. il corretto deflusso idrico superficiale e la manutenzione dei dispositivi di drenaggio delle acque di pertinenza della viabilità di accesso; g. al termine dei lavori, l'immediato smantellamento del cantiere, lo sgombero e l eliminazione dei materiali utilizzati per la realizzazione dell opera, la rimozione di ogni genere di rifiuto e/o materiale estraneo che possa alterare le caratteristiche del suolo, il ripristino della funzionalità pedo-agronomica e dell originario assetto vegetazionale delle aree interessate dai lavori; h. i rifiuti generati, dovranno essere opportunamente separati a seconda della classe, come previsto dal D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e riciclati, o inviati a impianti di smaltimento autorizzati; i. qualora nel corso dei lavori previsti si giunga al ritrovamento di strutture o materiali sottoposti alla tutela di cui al D.Lgs. n. 42/2004, dovrà essere tempestivamente data notizia alle competenti Soprintendenze ed al Servizio Tutela paesaggistica per la province di Cagliari e Carbonia Iglesias; 5. prima del rilascio del provvedimento di autorizzazione alla realizzazione e all esercizio dell impianto, ai sensi delle norme vigenti, il proponente dovrà trasmettere una fidejussione bancaria a favore dell Amministrazione procedente, a garanzia del completo ripristino dello stato dei luoghi a seguito della dismissione dell impianto; le operazioni di dismissione, da definirsi in dettaglio nel progetto definitivo mediante uno specifico piano, dovranno essere condotte secondo le seguenti fasi: a. entro un anno dal termine della vita produttiva dell impianto fotovoltaico, dovranno essere rimosse tutte le strutture, attraverso lo smantellamento dei moduli e di tutte le parti 4/6

elettriche, la rimozione delle infrastrutture di sostegno e dei cavi elettrici, la demolizione delle cabine; b. al fine di massimizzare il recupero di materiali, le varie parti dell impianto dovranno essere separate, in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, in particolare alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti dovranno essere inviati in discarica autorizzata; c. si dovrà provvedere al completo ripristino morfologico e pedologico dell area restituendola agli usi originari; 6. il proponente dovrà trasmettere al Servizio SAVI, al Servizio Tutela Paesaggistica, al Dipartimento provinciale ARPAS, al Servizio Territoriale dell Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A., al Comune di Uta e al Servizio Energia: a. prima dell autorizzazione da parte dell Assessorato regionale dell Industria, gli elaborati progettuali di aggiornamento e recepimento delle prescrizioni, di cui ai punti 2b, 2c, 3c e 5; 7. il proponente dovrà comunicare, con congruo anticipo, la data di inizio dei lavori di ogni singola fase, al fine di consentire le attività di controllo da parte degli Enti preposti. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore generale dell'assessorato ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA - di non sottoporre all ulteriore procedura di VIA il progetto relativo all intervento Impianto fotovoltaico Is Arenas II di potenza pari a 5,3 MWp in Comune di Uta, proposto dalla società Energia Eolica Mediterranea S.r.l., a condizione che siano rispettate, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione, le prescrizioni descritte in premessa, sull osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Comune di Uta, il Servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari, il Servizio Energia dell Assessorato regionale dell Industria, il Servizio tutela paesaggistica per le Province di Cagliari e Carbonia- Iglesias e l'arpas; 5/6

- di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio SAVI, dovranno essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione della presente deliberazione, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, pena l attivazione di una nuova procedura di screening. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 6/6