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1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio è realizzato come intervento volto a concorrere alla attuazione del Diritto allo Studio. Il presente regolamento disciplina i rapporti con l utenza in ordine all erogazione del servizio di mensa scolastica, in attuazione dei principi di trasparenza ed efficienza della gestione. Si propone inoltre, come ulteriore obiettivo quello di educare ad una corretta alimentazione, per mezzo di una dieta studiata nel rispetto della salute dei bambini e di perseguire obiettivi di educazione alimentare. ART.2 DESTINATARI DEL SERVIZIO Il servizio è rivolto a tutti gli alunni frequentanti la Scuola dell Infanzia, i bambini della Sezione Primavera e gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado iscritti alle classi a tempo prolungato. Usufruisce del servizio di refezione scolastica il personale docente delle Scuole Dell Infanzia, della Scuola Secondaria di Primo Grado in servizio al momento della somministrazione del pasto, con funzioni di vigilanza educativa, in conformità delle previsioni del C.C.N.L. di appartenenza. ART.3 PERIODO DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO Il periodo di funzionamento della mensa scolastica è compreso tra il 1 ottobre e il 31 maggio di ogni anno scolastico. Il servizio sarà effettuato per: - Scuole dell Infanzia e sezione Primavera dal lunedì al venerdì; - Scuola Secondaria di primo grado, per le classi a tempo prolungato, nei due giorni di rientro pomeridiano. Ogni anno il dirigente scolastico comunicherà il calendario scolastico con eventuali giorni di chiusura. ART. 4 MODALITA DI ACCESSO AL SERVIZIO Il Servizio di Mensa Scolastica per ogni ordine e grado è un servizio a domanda individuale.

2 Le famiglie degli alunni che intendono usufruire del servizio presentano domanda scritta sull apposito modulo agli uffici comunali preposti. La domanda di iscrizione al servizio si riterrà valida per la frequenza dell intero anno scolastico. La rinuncia al servizio deve essere attuata tramite comunicazione scritta agli uffici preposti. ART. 5 MODALITA DI PAGAMENTO L Amministrazione Comunale ogni anno stabilisce la quota di compartecipazione al costo del servizio di mensa scolastica per la scuola dell Infanzia, per la Sezione Primavera e per la Scuola Secondaria di Primo grado, da richiedere alle famiglie degli alunni che ne usufruiscono. Il pagamento per ogni ordine e grado avverrà attraverso l acquisto di buoni pasto. L Ente Comunale sottoscrive per le scuole di ciascun ordine e grado un protocollo di intesa con il Dirigente del locale Istituto Comprensivo per il ritiro e il controllo dei buoni pasto. ART. 6 TABELLE DIETETICHE E MENU La elaborazione del menù deve essere attuata da personale specializzato in modo che vengano applicate le tabelle nutrizionali specifiche per l età evolutiva. I criteri di composizione delle tabelle nutrizionali devono essere basati sulla varietà degli alimenti in modo da permettere completezza nei principi alimentari. Dovranno essere predisposti menù che prevedano una maggiore varietà di prodotti freschi. Saranno previsti rapporti continui con gli uffici competenti della ASL locale per gli opportuni controlli periodici di tipo igienico. Il menù viene comunicato a tutte le famiglie secondo le modalità concordate con il Dirigente Scolastico e il Presidente del Consiglio di Istituto, rappresentante dei genitori. Nei locali mensa, durante l orario di somministrazione dei pasti, non è consentito di consumare cibi diversi da quelli forniti dalla refezione scolastica. ART.7 PERSONALE PREPOSTO AL SERVIZIO

3 Tutto il personale addetto alla preparazione e distribuzione dei cibi della mensa scolastica dovrà periodicamente sottoporsi ad accertamenti sanitari, per la certificazione della idoneità al servizio affidato. ART. 8 COMMISSIONE MENSA E istituita la Commissione mensa scolastica con la finalità di favorire la partecipazione e di attivare forme di collaborazione e di coinvolgimento di tutti gli utenti del servizio mensa, in modo da assicurare la massima trasparenza nelle gestione del servizio, come da Allegato n.1. ART. 9 DECORRENZA E NORME FINALI Il presente regolamento entra in vigore dalla data di esecutività della delibera di approvazione. Per quanto non espressamente indicato dal presente regolamento si fa riferimento alle norme nazionali e regionali vigenti in materia.

4 ALLEGATO n. 1 COMMISSIONE MENSA Vista la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994 pubblicata sulla G.U. n.43 del 22 febbraio 1994 concernente i Principi sull erogazione dei servizi pubblici Vista la deliberazione della Giunta regionale 19 marzo 2002, n. 276 concernente le Linee guida per l Educazione Alimentare-Ristorazione Collettiva ed Attività Fisica, pubblicata sul B.U.R.P. n.44 dell 8 aprile 2002. E ISTITUITA nell Istituto Comprensivo di Sammichele di Bari la Commissione Mensa con funzioni consultive e propositive che si esplicano secondo modalità di seguito disciplinate e volte al miglioramento della qualità della refezione scolastica. 1. COMPOSIZIONE La Commissione Mensa è costituita dai seguenti membri così designati: 1. il Dirigente Scolastico o un suo delegato; 2. Assessore delegato alla Pubblica istruzione; 3. Il Presidente del Consiglio d Istituto; 4. Un rappresentante dei genitori e un rappresentante dei docenti per ciascun plesso scolastico in cui è presente il servizio mensa; 5. Un rappresentante della ASL esperto in scienze dell alimentazione o attinente al servizio di mensa; In caso di rinuncia di un membro si provvede a richiedere la sostituzione, con designazione da parte degli organi competenti. Per la partecipazione alla Commissione Mensa non è prevista la corresponsione di gettoni di presenza o di rimborso spese. La componente genitori della Commissione Mensa è individuata tra i genitori eletti nel Consiglio d Istituto e/o tra i genitori eletti nei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe, entro 15 novembre di ogni anno scolastico. La componente docenti è costituita: dal docente collaboratore Dirigente Scolastico (scuola secondaria di I grado) e dai responsabili di plesso (scuola dell Infanzia). I nominativi dei genitori eletti e degli insegnanti designati a far parte della suddetta Commissione vengono comunicati per iscritto all Amministrazione comunale a cura dell Autorità Scolastica. La commissione è presieduta dal Dirigente Scolastico che indice le riunioni, cura i rapporti con l Ente Comunale, cura l esecuzione delle decisioni della Commissione. Un membro della Commissione svolge le funzioni di segretario con il compito di redigere i verbali e la corrispondenza necessaria. 2. CONVOCAZIONE E SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE La Commissione si riunisce nei locali della scuola su convocazione del Presidente: 1. in seduta ordinaria almeno due volte all anno ed obbligatoriamente in concomitanza con l inizio dell anno scolastico e prima della fine dell anno scolastico; 2. in seduta straordinaria su iniziativa del Presidente o su richiesta di almeno un terzo dei componenti. Le riunioni sono indette almeno cinque giorni prima dello svolgimento. La convocazione è trasmessa ai componenti a cura dell ufficio di segreteria dell Istituto Comprensivo. Per la validità delle riunioni è necessaria la presenza di metà più uno dei componenti. Le deliberazioni della Commissione Mensa sono adottate a maggioranza semplice. 3. ATTIVITA DELLA COMMISSIONE La commissione, con l intento di attuare un maggiore confronto e controllo sulla gestione del servizio di refezione scolastica dell Istituto Comprensivo, svolge attività di: 1. collegamento tra l utenza e l Amministrazione comunale; 2. verifica degli standard qualitativi del servizio; 3. monitoraggio sul gradimento del pasto, attraverso idonei strumenti di valutazione; 4. promozione di iniziative culturali ed educative dirette a favorire l approccio ad una alimentazione sana ed equilibrata; 5. attività consultiva nei confronti dell Amministrazione comunale per quanto riguarda le variazioni del menù, gli orari, le modalità di erogazione del servizio, le tariffe. 4. FUNZIONI DELLA COMMISSIONE La Commissione Mensa può: 1. verificare il rispetto del menù giornaliero e delle eventuali diete speciali previste per motivi sanitari o etico - religiose; 2. assaggiare i pasti in somministrazione, in spazi diversi dalla cucina; 3. verificare il rispetto delle norme d igiene personale cui sono tenuti gli addetti alla refezione;

5 4. controllare che negli ambienti ci sia sufficiente ricambio d aria prima della distribuzione del pranzo e adeguate condizioni igienico-sanitarie; 5. accedere ai locali cucina solo con l autorizzazione della A.S.L., del Dirigente Scolastico e dell Ente comunale in presenza di un rappresentante della competente A.S.L. e in orari in cui non viene effettuata la preparazione degli alimenti. I membri della Commissione Mensa, in un numero non superiore a due, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico concessa almeno un giorno prima, sono autorizzati ad accedere ai locali ove si effettua il servizio di refezione scolastica, in orari che vanno dall arrivo del pasto al consumo dello stesso. Durante i sopralluoghi non potrà essere rivolta al personale addetto alcuna osservazione, né impartire alcuna indicazione; è consentita la possibilità di assaggio dei pasti, ma non potranno essere effettuati prelievi di sostanze alimentari. A ogni intervento della Commissione i rappresentanti compilano un apposita scheda predisposta dalla Commissione mensa. Al termine della visita dovrà essere redatta una relazione da far pervenire alla Commissione e alla Ditta che gestisce il servizio di ristorazione.

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