Laboratorio Obiettivi di finanza pubblica e riforme

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Transcript:

Laboratorio Obiettivi di finanza pubblica e riforme Pareggio di bilancio e finanza territoriale Claudia Ferretti e Patrizia Lattarulo Firenze, 10 Giugno 2016 Sala Pegaso - Piazza Duomo

La legge di stabilità 2016 abolisce il Patto di Stabilità Interno, la causa principale della riduzioni degli investimenti pubblici da parte degli enti locali, contemporaneamente rinvia l applicazione del Fiscal compact nella versione degli otto saldi, particolarmente penalizzante per i bilanci degli enti; questa è una norma molto rigida, tanto più in confronto ai partner internazionali.

Una legge di stabilità espansiva per gli enti locali Il patto di stabilità poneva un vincolo di cassa ai pagamenti in conto capitale. Il superamento di questo vincolo consente agli enti di liquidare gli impegni presi in precedenza (350ml residui). Viene rinviata l applicazione del fiscal compact a favore dell obiettivo del pareggio del saldo finale di competenza; raggiungere il pareggio è certo più facile rispetto ad ottenere un saldo positivo così come imposto dal patto o rispettare gli otto vincoli (300ml). Vengono concessi 500 ml di euro nel Paese per investimenti in edifici scolastici e ambiente. Non si tratta di trasferimenti, ma della possibilità di utilizzo dell avanzo di amministrazione e del ricorso all indebitamento.

L effetto sugli investimenti è duraturo? Beneficeranno degli interventi gli enti con risorse in bilancio e disponibilità di progetti. La Legge di Stabilità 2016 sembra riconoscere agli investimenti locali, vicini al territorio, una capacità di attivazione della ripresa economica in funzione anticiclica. Il prezzo da pagare per questo allentamento dei vincoli è il ritorno alla finanza derivata, cioè la perdita di autonomia di entrate e di spese e il ritorno all accentramento delle leve fiscali e di spesa. Le norme ordinarie vigenti non lasciano spazio di autonomia agli enti in ambito di investimenti, se non per il mantenimento dell eredità del PSI.

La riforma del fiscal compact (L. 243/2012) L efficacia dell intervento per il 2016 dipende dalle reazioni degli enti e dalle aspettative rispetto al futuro: infatti la legge di stabilità è solo transitoria, mentre sul futuro incombono nuove ristrettezze, nel solito quadro di incertezza generale che ha caratterizzato gli ultimi anni. La necessità di ripensare le norme del fiscal compact, alla luce dei più ampi margini di flessibilità sui conti pubblici contrattati in sede comunitaria, verso un modello più europeo.

La proposta di riforma della L. 243/2012 *Equilibrio di bilancio *Indebitamento* Contributo al risanamento L obiettivo da raggiungere è costituito da un saldo UNICO di competenza NON negativo (di previsione e finale) tra entrate finali e spese finali. L avanzo non finanzia le attività dell ente (non entra nei saldi) ma viene destinato ALL INTERNO DI INTESE IN AMBITO REGIONALE (rimarrà al territorio). Eventualità transitoria. Il disavanzo deve essere ripianato in 3 anni a rate costanti. È consentito il ricorso all indebitamento solo per finanziare investimenti e ALL INTERNO DI INTESE IN AMBITO REGIONALE. In fase di ciclo negativo, o in presenza di eventi straordinari, lo Stato garantisce la copertura delle funzioni fondamentali. Il contributo al risanamento del Paese da parte del comparto viene previsto con legge annuale (è sempre possibile il ritorno al Patto di stabilità?).

La proposta di riforma: il consolidato regionale L obiettivo strutturale è il pareggio di bilancio MA Sono previsti strumenti di flessibilità a condizione che per il complesso degli enti di ciascuna Regione sia rispettato l equilibrio di bilancio è previsto l uso dell avanzo di amministrazioni degli esercizi precedenti (oltre al ricorso all indebitamento per finanziare investimenti) sulla base di intese in ambito regionale anche a favore del bilancio regionale. MA I PATTI ORIZZONTALI HANNO AVUTO POCO SUCCESSO DIMINUISCE LA DISPONIBILITÀ FINANZIARIA DA PARTE DELLE REGIONI PER I PATTI VERTICALI NECESSITÀ DI RIPENSARE I PATTI DI SOLIDARIETÀ Molti dubbi rispetto alla capacità di attivazione di questi strumenti di flessibilità

Il ruolo di governance della Regione Toscana La gestione del patto verticale regionale. L emanazione di provvedimenti di riordino delle funzioni provinciali. Definizione nuovi ambiti di programmazione a scala sovracomunale. Se il pareggio di bilancio (previsto per il 2016) è stata una misura espansiva per i Comuni, non lo è altrettanto per le Regioni, per loro rappresenta un costo, a cui si aggiungono ulteriori tagli. Ammontare di tagli di 6 miliardi al comparto

La riforma del titolo V Riporta le materie concorrenti al governo. Tra le funzioni di specifica competenza regionale richiama la governance territoriale la regolazione delle relazioni finanziarie tra enti territoriali ai fini del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica.

La riforma del Senato: il Senato delle Regioni Composto da 95 (+5) senatori tra governatori, consiglieri regionali e sindaci (nominati dai consigli). Potranno intervenire solo sulle materie di loro competenza e solo a maggioranze qualificate, maggioranze secondo alcuni molto difficili da raggiungere sulla base della composizione politica. La possibilità di incidere e avere un ruolo nel governo del Paese dipenderà dalla capacità di rappresentanza unitaria e coesa dei territori.

Laboratorio Obiettivi di finanza pubblica e riforme Pareggio di bilancio e finanza territoriale Claudia Ferretti e Patrizia Lattarulo Firenze, 10 Giugno 2016 Sala Pegaso - Piazza Duomo