CASA DEL TEATRO DI VIA GOLTIERI Teatro degli Acerbi e Alessio Bertoli



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CASA DEL TEATRO DI VIA GOLTIERI Teatro degli Acerbi e Alessio Bertoli COMUNE DI ASTI TEATRO SCUOLA 2015-2016 con il contributo di Fondazione C.R.Asti in collaborazione con Fondazione TRG Onlus - Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte Fondazione Biblioteca Astense, Istituto per la Storia della Resistenza AT, Fondazione Giovanni Goria, Ufficio Scolastico Provinciale di Asti

@theater CASA DEL TEATRO DI VIA GOLTIERI Teatro degli Acerbi e Alessio Bertoli Calendario sintetico Spettacoli lunedì 23 martedì 24 mercoledì 25 novembre 2015 Casa del Teatro Via Goltieri Repliche h 9,30 e h 11,00 I mattini passano chiari Associazione NIG Nuoveideeglobali - Alessio Bertoli Spettacolo + dibattito Lo spettacolo che ha debuttato al Pavese Festival 2013 I mattini passano chiari non vuole essere soltanto la storia di un ricercatore universitario che sta ultimando uno studio in nero sull ultima notte di Cesare Pavese, nella stessa camera d albergo di Torino dove lo scrittore architettò la sua morte, ma molto di più: una profonda riflessione sulla vita condotta dallo studioso, tormentato testimone anche del suo personale mestiere di vivere e delle sue regole che, nel lento fluire delle ore notturne, porteranno il protagonista, già fortemente contaminato da una forma depressiva, ad immedesimarsi in Cesare Pavese. Temaca: Leeratura, Cesare Pavese Durata: 60' + diba%to martedì 26 gennaio 2016 Casa del Teatro Via Goltieri Repliche h 9,30 e h 11,00 Spettacolo per la Giornata della Memoria Triangoli rossi ISRAT(Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti) e Teatro degli Acerbi Lo spettacolo raccoglie per la prima volta insieme i racconti degli astigiani deportati nei campi di concentramento nazisti per motivi politici. In un coro di voci che si sovrappongono alle immagini dei campi trasformati ormai in memoriali, queste schegge di memoria ripercorrono dall arresto alla liberazione la tragedia del Lager, attraverso riflessioni spesso dure e taglienti come frammenti di vetro. Temaca: giornata della Memoria, l'olocausto attraverso a testimonianze dirette astigiane Durata: 55 minuti lunedì 15 martedì 16 febbraio 2016 Casa del Teatro Via Goltieri Repliche ore 09,30 11,00 Ofelia non deve morire dialogo tra un attrice e William Shakespeare 450 anniversario della nascita di Shakespeare Casa degli Alfieri Estate dell'anno 1600. Una giovane tessitrice di Stratfordupon Avon, cittadina natale di

CASA DEL TEATRO DI VIA GOLTIERI Teatro degli Acerbi e Alessio Bertoli Shakespeare, folgorata dal teatro portato da compagnie itineranti, decide di lasciare la provincia e di andare a Londra al Globe Theatre per incontrare il suo illustre concittadino William e seguire tutte le recite pomeridiane della più recente opera: l Amleto. Il colloquio si incentra soprattutto sul teatro e sull Amleto, sul teatro Elisabettiano in particolare e sul senso del teatro in generale: nel cuore del dialogo, giunge a richiedere al poeta due cose che le stanno particolarmente a cuore. La prima è se può far parte, pur essendo una donna, della compagnia. La seconda cosa che sta a cuore a Kate, e che proprio non manda giù, è di cambiare il finale di Amleto, della triste fine di Ofelia. Ofelia non può morire... Temaca: il teatro di W.Shakespeare, il teatro elisabettiano Durata: 70 minuti martedì 15 marzo 2016 Piccolo Teatro Giraudi (Ex chiesa di San Giuseppe) Replica h 10,00 Don Chisciotte Stivalaccio Teatro in coproduzione con Accademia del Teatro in lingua Veneta appuntamento in collab. con Fond. TRG Onlus - Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte Duelli, salti, capriole, lazzi in uno scoppiettante spettacolo di commedia dell'arte. Venezia. Anno 1545. Salgono sul patibolo gli attori Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimberi, Fiorentino, in arte Piombino, accusato di eresia. L unica speranza per i due attori è l arrivo dei rinforzi, ovvero i colleghi della compagnia dei Gelosi corsi dal duca di Mantova per pregarlo di intervenire nella spinosa vicenda. Non resta altro da fare che cercar di prendere tempo nell unico modo che i due commedianti conoscano: recitando una Commedia.. Prendono così il via le avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza, filtrate dai ricordi e dall estro dei due saltimbanchi che arrancano nel tentativo di procrastinare l esecuzione. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa sul tema dell amore e della fame, del sogno impossibile, dell iperbole letteraria, dello sghignazzo, della libertà di pensiero e di satira con l unico limite. Temaca: Don Chisciotte, commedia dell'arte Durata: 70 minuti @museum lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 novembre 2015 Des>natari: biennio Museo del Risorgimento di Palazzo Ottolenghi Partenza visite ogni 45 dalle h 8,10 alle h 11,55 Il Museo Vivo Visite teatralizzate al Museo del Risorgimento di Asti Teatro degli Acerbi La visita è un percorso a tappe ciclico e gli studenti saranno guidati attraverso il Museo da personaggi recitanti in costume d epoca. Non si tratta di una visita classica ma di un vero e proprio spettacolo contestualizzato in una splendida, nuova cornice.

CASA DEL TEATRO DI VIA GOLTIERI Teatro degli Acerbi e Alessio Bertoli Il biglietto d ingresso per tutti gli spettacoli è di 5,00 Il programma completo di Teatro scuola 2015/2016 è scaricabile sulle pagine Facebook "Casa del Teatro Asti", "Teatro Degli Acerbi" e "Nig Nuoveideeglobali" e sui siti www.teatrodegliacerbi.it e www.nignuoveideeglobali.wix.com/nig1. Info: Elena Romano cell. 388/9775787 (NUOVO NUMERO - SOLO orari 8,30/17,00) Prenotazioni (con apposito modulo): teatrodegliacerbi@gmail.com - fax 0141/321402

@theater lunedì 23 martedì 24 mercoledì 25 novembre 2015 Casa del Teatro Via Goltieri Repliche h 9,30 e h 11,00 I mattini passano chiari di Alessio Bertoli Con Alessio Bertoli e Barbara Forlai Musiche originali interpretate dal vivo da Beppe Giampà Responsabile di produzione Loredana Bosio Regia di Alessio Bertoli Associazione NIG Nuoveideeglobali - Alessio Bertoli con la collaborazione e il sostegno del Comune di Asti - Assessorato alla Cultura e della Fondazione Davide Lajolo Milano Tema;ca: le=eratura: Cesare Pavese Durata: 60' + dibabto La trama Lo spettacolo che ha debuttato al Pavesefestival 2013 I mattini passano chiari non vuole essere soltanto la storia di un ricercatore universitario che sta ul;mando uno studio in nero sull ul;ma no=e di Cesare Pavese, nella stessa camera d albergo di Torino dove lo scri=ore archite=ò la sua morte, ma molto di più: una profonda riflessione sulla vita condo=a dallo studioso, tormentato tes;mone anche del suo personale mes;ere di vivere e delle sue regole che, nel lento fluire delle ore no=urne, porteranno il protagonista, già fortemente contaminato da una forma depressiva, ad immedesimarsi in Cesare Pavese. Il protagonista dialoga con se stesso, con proiezioni della sua immaginazione (una presenza femminile non ben definita) ma anche con la sua ul;ma donna, la Morte. Uno spe=acolo che è la ricostruzione di un viaggio privato, un segreto che lentamente si svela...o forse no! Una nuova visione, in questo testo, dell uomo Pavese troppo spesso racchiuso in stereotipi ormai obsoleti e, forse, limitati alla cultura della nostra terra. La figura del protagonista dello spettacolo trae luce e forza dalle sue stesse contraddizioni, dall impotenza e infelicità di fronte al tramonto di tub i valori: si ha sul serio la sensazione che in quella camera d albergo, dove, apparentemente, si svolge l intera vicenda, vi sia riposta una storia che non appartiene solo a lui, ma alla collebvità, a tub quelli che sono in qualche modo infelici. Così l Avversario che si avventa contro il protagonista, ormai completamente iden;ficato nel sogge=o del suo studio, non è la delusione amorosa, la crisi ideologica, il senso di colpa d ordine poli;co,l impasse crea;va, l ingius;zia sociale e neppure la storia ma è semplicemente, con un perché o senza un perché, la vita.

Le tematiche principali Questo progetto teatrale, tra l altro, vuole portare luce su una realtà quanto mai presente e sottolineata dai mass media proprio in questo periodo nel nostro paese: il suicidio. Il semplice ascolto della parola suicidio evoca comunemente emozioni come: paura, spavento, angoscia, terrore che rappresentano spesso i vissu; delle persone che accolgono questa realtà nel loro pensiero o nella loro vita. Sono le emozioni e i sentimenti raccontati da chi il suicidio lo ha tentato (di chi lo ha portato a termine non possiamo averne testimonianza, anche se nel nostro percorso teatrale tenteremo di disegnare un epilogo, provocatorio, non necessariamente oscuro. Il protagonista ricorderà d aver fatto una scelta: di essere, in qualche modo, libero ). Probabilmente proprio per le forti emozioni e i pensieri evocati dall immagine del suicidio si tende a mettere in atto un cambiamento di fronte a questa realtà di sofferenza che, pertanto, tende a rimanere un tabù nella nostra società, sebbene il tema della morte faccia quotidianamente parte delle nostre esistenze. Con questa riflessione riteniamo che la messa in scena teatrale anche di questa tematica possa aiutare le persone a considerare questa realtà, a pensarla, mentalizzarla nelle loro esperienze di vita; in modo che possa diventare meno spaventante, quindi maggiormente affrontabile. Inoltre crediamo che possa favorire un aumento di sensibilità, comprensione, ascolto ed empatia nei confronti di una sofferenza così intensa come è quella che porta alla realizzazione del suicidio, con conseguenze positive nell attenzione verso la salute e il disagio mentale. Del resto il teatro, che non rappresenta mai la falsità ma caso mai la vera finzione, ha anche il dovere civile di so=olineare la natura umana sopra=u=o con le sue apparen; imperfezioni al di là del bene e del male. Il linguaggio utilizzato Linguaggio mul;mediale. Recitazione. Reading. Non è previsto un impianto scenografico se non oggetti di scena funzionali alla rappresentazione. Lo spettacolo ha chiuso il Pavesefestival 2013. Ha debuttato in prima nazionale, al Teatro Alfieri di Asti il 12 febbraio 2015 all interno della stagione invernale.

@theater martedì 26 gennaio 2016 - Spettacolo per la Giornata della Memoria Casa del Teatro Via Goltieri Repliche h 9,30 e h 11,00 Triangoli rossi di Nicoletta Fasano e Mario Renosio con Massimo Barbero, Dario Cirelli rielaborazione drammaturgica e regia di Dario Cirelli ISRAT(Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti) e Teatro degli Acerbi Tema5ca: giornata della Memoria, l'olocausto attraverso a testimonianze dirette astigiane Durata: 55' La trama Lo spettacolo Triangoli rossi raccoglie per la prima volta insieme i racconti degli astigiani deportati nei campi di concentramento nazisti per motivi politici. In un coro di voci che si sovrappongono alle immagini dei campi trasformati ormai in memoriali, queste schegge di memoria ripercorrono dall arresto alla liberazione la tragedia del Lager, attraverso riflessioni spesso dure e taglienti come frammenti di vetro. La fame, la violenza, i sogni infranti contro il filo spinato, i difficili ritorni, con il loro carico di dolore e di speranza tradita per un rientro inaspettatamente difficile nella normalità, tutto viene raccontato, con parole che diventano pietre della memoria. Tematiche principali Giornata della memoria per ricordare l'olocausto dei campi di sterminio e di concentramento tedesche attraverso le testimonianze dirette raccolte in video e sotto forma di intervista di chi è tornato dai lager nazisti. Una riflessione storica ed approfondimento sul rapporto tra gli Astigiani e il secondo conflitto mondiale. Un momento di riflessione sulla guerra dei vinti e non dei vincitori. Un occasione per scoprire il significato storico e sociale del fare memoria e ricerca storica. Linguaggi principali Recital teatrale: letture e testimonianze video documentali.

@theater lunedì 15 martedì 16 febbraio 2016 Casa del Teatro Via Goltieri Repliche ore 09,30 11,00 Ofelia non deve morire dialogo tra un attrice e William Shakespeare 450 anniversario della nascita di Shakespeare di Luciano Nattino Casa degli Alfieri Tema0ca: il teatro di W.Shakespeare, il teatro elisabettiano Durata: 70 minuti La trama L invenzione poetica su cui si fonda lo spettacolo è che una giovane donna di Stratford-upon-Avon (cittadina natale di Shakespeare), folgorata dal teatro portato in provincia da compagnie itineranti (anche italiane), decida di andare a Londra, avendo saputo del successo del suo illustre concittadino William, la cui compagnia (i Lord Chamberlain's Men) è installata nel nuovo Globe Theatre, aperto da pochi mesi. Siamo nell anno 1600, ed in scena al Globe c è La tragedia di Amleto, principe di Danimarca. Tra Kate e Shakespeare avviene così un dialogo (a tratti divertente, a tratti commovente) in cui la giovane donna, oltre ad esprimere il suo apprezzamento per l opera, rivela tutta la sua enorme passione per il teatro. In più ha delle richieste precise da fare al poeta (tra cui quella che dà il titolo allo spettacolo), che sostiene con garbo e freschezza ma anche con grintosa tenacia. Le tematiche principali E questo il modo da noi scelto per rivelare aspetti conosciuti e non dell Amleto e di William Shakespeare (attraverso brani della tragedia e appunti sulla vita del Bardo e sulla società inglese del tempo) ma anche per parlare, tramite la finzione spazio-temporale, del teatro di sempre, del suo fascino e dei suoi problemi, ieri come oggi. Ciò che dal testo emerge circa l importanza di Shakespeare, non solo come eccelso autore e drammaturgo, ma come uomo di teatro, attore e regista della sua compagnia, è il suo continuo interrogarsi sull arte dell essere attore e sulla tecnica di recitazione che si dovrebbe imparare e seguire. Tema da non sottovalutare è quello del ruolo della donna nel teatro e nella società elisabettiana ma non solo; attraverso il pretesto del dramma di Ofelia in Amleto si porta in luce la condizione della donna, che ancora oggi in alcuni contesti deve affrontare discriminazioni e pregiudizi sulle sue capacità e sull importanza del suo essere protagonista nell evoluzione sociale.

La struttura dello spettacolo Lo spettacolo si apre con l attrice, nei panni di una storica del teatro, che, dopo un breve inquadramento storico, invita il pubblico a seguirla e a fare un salto indietro nel tempo. A quel punto si entra nel Globe Theater (teatro londinese dove si esibiva la Compagnia di Shakespeare) e lì Kate (una compaesana di William Shakespeare) va a porre due domande al drammaturgo sul suo ultimo dramma, Amleto : perché Ofelia deve morire? Perché le donne non possono recitare? Da qui in poi un dialogo/monologo in cui Kate parla dei temi sopra espressi. Tecniche teatrali e scenografie Lo spettacolo è un monologo, in cui si gioca col doppio piano e in cui protagonista è il teatro d attore. Scenografie ridotte al minimo in modo che lo spettacolo possa essere adattato a tutti i tipi di ambiente.

@theater martedì 15 marzo 2016 Piccolo Teatro Giraudi (Ex chiesa di San Giuseppe) Replica h 10,00 Don Chisciotte Soggetto originale di Marco Zoppello Elaborazione dello scenario Carlo Boso e Marco Zoppello Interpretazione e Regia Marco Zoppello e Michele Mori Costumi e Fondale Antonia Munare Maschere Roberto Maria Macchi Struttura scenografica Mirco Zoppello Stivalaccio Teatro in coproduzione con Accademia del Teatro in lingua Veneta Tema7ca: Don Chiscio:e, teatro popolare e Commedia dell arte Durata: 70 minuti appuntamento in collab. con Fond. TRG Onlus - Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte Venezia. Anno 1545. Salgono sul patibolo gli attori Giulio Pasquati, Padovano, in arte Pantalone e Girolamo Salimberi, fiorentino, in arte Piombino, accusati di eresia. L' unica speranza per i due attori è l'arrivo dei rinforzi, ovvero i colleghi della compagnia dei Gelosi corsi dal duca di Mantova per pregarlo di intervenire nella spinosa vicenda. Non resta altro da fare che cercar di prendere tempo nell'unico modo che i due commedianti conoscano: recitando una Commedia. Ma non esistono commedie per due soli attori e i nostri sono costretti a ripescare il racconto di un marinaio conosciuto su di una nave spagnola, poco dopo la battaglia di Lepanto: un tal Miguel de Cervantes. Le tematiche principali Il Don Chisciotte, rimasticato in un tosco-veneto condito di emilianismi e partenopeismi e prendendoci il permesso di "tirare per la giacchetta" mostri sacri come Cecco Angiolieri, Pulci, Dante, Manzoni,Ruzante, De la Barca, Fo e tanti altri. Duelli, salti, capriole, lazzi ma anche uno sguardo critico nei confronti di un fenomeno, l'inquisizione, tristemente conosciuto in tutta Europa. La struttura dello spettacolo Le avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza, filtrate dai ricordi e dall'estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l'esecuzione. E se non rammentano la storia alla perfezione, beh, poco importa, si improvvisa sul tema dell'amore e della fame, del sogno impossibile, dell'iperbole letteraria, dello sghignazzo, della libertà di pensiero e di satira con l'unico limite: il cielo" come direbbe Cervantes.

Tecniche teatrali e scenografie Un palchetto di commedia dell arte con un fondale rattoppato da diversi tipi di stoffesono la struttura scenografica in cui prendono vita i tanti personaggi di questa divertentissima commedia. Lo spettacolo usa tutte le tecniche, i lazzi, i giochi di maschera e di parola della tradizionale commedia dell arte, ricercando a sprazzi momenti di satira contemporanea.

@museum lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 novembre 2015 Museo del Risorgimento di Palazzo Ottolenghi Repliche ogni 45 minuti dalle 8,10 alle 11,55 Il museo vivo di Fabio Fassio con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Fabio Fassio e Elena Romano Teatro degli Acerbi Tema5ca: visita teatralizzata del Museo del Risorgimento e storia del Risorgimento Italiano Des5natari: biennio, classi 1 e 2 Struttura della visita La visita è un percorso a tappe ciclico e gli studenti saranno guidati attraverso il Museo da personaggi recitanti in costume d epoca. Non si tratta di una visita classica ma di un vero e proprio spettacolo contestualizzato in una splendida, nuova cornice. Per questo non ci sarà tempo di accedere ai contenuti multimediali e alle bacheche esplicative. Per approfondimenti in tal senso il Museo rimane a disposizione gratuitamente in orario scolastico previa prenotazione presso l Istituto Storico della Resistenza Astigiana che ha la sua sede al piano sovrastante il museo. Tappa 1 : La Guida Una zitella simpatica ma un po svampita vi introdurrà alla storia del Risorgimento italiano e al Museo, le sue origini, la sua evoluzione e i contenuti. Un prologo ironico ma storicamente documentato per incominciare un percorso fra spiriti, presenze, protagonisti del nostro passato. Tappa 2 : Il barbiere di Re Vittorio Abbiamo immaginato che un Re dotato di un nobile apparato crinologico dovesse avere anche un barbiere-confidente che viveva al suo fianco le sue imprese e i suoi grattacapi. Lo spirito di Luigino Berta, detto Gino, vi introdurrà alla prima sala: Carlo Alberto, Vittorio Emanuele Ii, Camillo Cavour e le prime due guerre di indipendenza sono i fatti esposti nella narrazione scanzonata di un astigiano risorgimentale Tappa 3 : Francesca Armosino, terza moglie di Garibaldi Nella seconda sala, la sala dei ritratti, un personaggio storico tutto astigiano (di Antignano per la precisione), ultima moglie dell Eroe dei due mondi che fece da balia ai suoi figli e visse con lui a Caprera i suoi ultimi anni di vita raccogliendone confidenze e segreti: la seconda guerra di indipendenza, l impresa dei mille e le altre battaglie, il legame del Generale con le Società operaie e con l astigiano. Tappa 4 : Il nipote del Prefetto Le guerre son mai finite!. E il monito che accompagna la visita al rifugio antiaereo fatto costruire dal prefetto di Asti durante la Seconda Guerra Mondiale. Un ragazzo tenero e stralunato racconterà la sua idea di guerra e la sua speranza di pace concludendo la visita al museo con un tocco di surreale ironia.

@museum Museo di Palazzo Mazzetti E inoltre in fase di organizzazione a Palazzo Mazzetti, ad aprile 2016 (date in via di definizione) A casa del Conte Mazzetti percorso di visita teatralizzata fra arte e pettegolezzo Teatro degli Acerbi Des$natari: biennio, classi 1 e 2