NOTE SUL TRASPORTO FERROVIARIO NEL BELLUNESE E NELL ALTO TREVIGIANO



Documenti analoghi
Terza parte L'ORARIO CADENZATO SULLE NOSTRE LINEE

La Ferrovia Trento - Borgo Valsugana - Bassano e l esperienza della Provincia Autonoma di Trento

DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS

CdL Vicenza 16 gennaio 2015 Ilario Simonaggio Segretario Generale Filt Veneto

Analisi di capacità di infrastruttura regionale; dallo stato attuale al Piano di potenziamento

Una metropolitana per la città adriatica

APPALTI e CONCESSIONI

Il servizio ferroviario PUBBLICO sulla linea Pré Saint Didier-Aosta-Torino. Rilevazione Maggio/Giugno 2011

Verbale Riunione MOSP

Riordino del quadro normativo. Firenze, 09 maggio 2012

Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese. Collegamento tra la Stazione Centrale di Bologna e la Fiera SFM 6. Elementi di fattibilità.

Al volo - Un veloce sondaggio tra gli studenti sui collegamenti tra Pavia e alcuni aeroporti

Riqualificazione TAF. Treni Alta Frequentazione

COLLEGAMENTO LINEA URBANA N. 13 ISTITUTO ENRICO FERMI VIA BOLOGNESI

Decentramento e federalismo

Aggiornamento progetto AlpTransit e collegamento Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI

Quale futuro per i treni a media percorrenza / media velocità? Quale futuro per i servizi di trasporto per i nostri territori?

Incontro pubblico COMITATO PENDOLARI QUARTO D Altino Comitato pendolari Veneto orientale

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

ALLEGATO 10. DIFFERENZE ORARIO 1 e 2

Marcello De Carli Scuola di Architettura del Politecnico di Milano Lezioni brevi IL CENTRO URBANO CONCENTRARSI O DECENTRARSI

Analisi dei ritmi urbani.

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Dossier rincari ferroviari

Gli spostamenti quotidiani per Studio e per Lavoro a Monza. La mobilità giornaliera

Università per Stranieri di Siena Livello A1 - Modulo di base

Servizi di traghettamento sullo Stretto di Messina. Informativa per le OOSS nazionali. Roma, 2 febbraio 2015

Il pendolarismo nel Comune di Udine Dati censuari

Situazione e proposte per i servizi ferroviari valtellinesi.

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DEI TRASPORTI CAPITOLATO TECNICO (CIG: )

VALUTAZIONE DEL RITARDO DEI TRENI PER I PENDOLARI DI REGGIO EMILIA

CRMT Centro di Ricerca sui Trasporti e le Infrastrutture

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

Deliverable Report on Park & Ride actions in Bologna. Report sugli interventi Park & Ride a Bologna

RISPARMIA CON IL BUS DA DOMANI ESCI CON NOI

L esperienza delle LAM a Prato e la Prospettiva del Tram

1. Quali dei seguenti interventi può rendere concorrenziale l uso dell autobus rispetto all auto privata?

Mobilità degli studenti delle. Scuole medie superiori. In Provincia di Treviso. 10 Settembre A cura di: Michele Bertolini

REGOLAMENTO DETERMINAZIONE CRITERI CONTRIBUZIONE SPESE ALBERGHIERE A CARICO UTENTI OSPITI CENTRO SOCIO RIABILITATIVI PORTATORI DI HANDICAP

Indagine sugli spostamenti casa lavoro dei dipendenti della Cgil di Rimini effettuata nel periodo maggio giugno 2012

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

Cavatigozzi Via Milano via Ghinaglia

Problematica relativa agli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle porte nelle fasi di salita e discesa dai treni

Autorità di Regolazione dei Trasporti: dal 4 luglio in vigore il Regolamento sulla tutela dei passeggeri nel trasporto ferroviario.

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

La linea Firenze-Empoli-Pisa

Velocità commerciali dei mezzi pubblici di superficie

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

LE PRINCIPALI TAPPE LEGISLATIVE

Rischio di atmosfera esplosiva e misuratori elettronici e meccanici di gas G4 in ambiente domestico

CAPO II VIAGGI CON TRENITALIA DEGLI ELETTORI RESIDENTI NEL TERRITORIO NAZIONALE

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE A SERVIZI EXTRASCOLASTICI DEL COMUNE DI MOLINELLA. Approvato con deliberazione di C.C. n. 79 del 27/09/2004;

ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI

Accessibilità ciclabile e pedonale del territorio

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

Regione Calabria Dipartimento n.9 Lavori Pubblici Settore Programmazione e gestione infrastrutture di trasporto - Assistenza APQ trasporti

Come si seleziona un fondo di investimento

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

Il Contratto di Servizio 2009\2014. SOTTOSCRIZIONE Potenza 1 marzo 2010

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

RISPARMIATE PIU DEL 50% NEI COSTI DI LOGISTICA FERROVIARIA

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM

La qualità ferroviaria in Emilia - Romagna

CARTA DEI SERVIZI. I. I Principi Fondamentali

7.2 Controlli e prove

IL PARCHEGGIO D INTERSCAMBIO DI FAMAGOSTA

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

Lo sviluppo della Banda Larga. Direzione Sistemi Informativi

IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari

IL CAPOLUOGO AL MICROSCOPIO

Interventi per la riduzione del traffico in città - Zona Anti Congestione del Traffico

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

PRINCIPI FONDAMENTALI...

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

LE RISORSE UMANE: CAPITALE PER LE AZIENDE O FATTORE PRODUTTIVO SU CUI OPERARE RISPARMI E TAGLI? VITTORIO CHINNI

Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n del 7 dicembre 2011

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

PROGETTO DI UN NUOVO PERCORSO CICLABILE E PEDONALE IN VIA VITTORIO VENETO A BOLZANO

730, Unico 2013 e Studi di settore

LA NUOVA LINEA FERROVIARIA TORINO LIONE (COMPETENZE)

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Delega al Benessere studentesco Michele Rostan

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE

Il metodo reddituale esprime il valore dell impresa come funzione esclusiva della sua capacità di reddito

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

SERVIZIO A CHIAMATA DI PESCHIERA BORROMEO

COMUNE DI ITRI (Provincia di Latina)

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

Transcript:

NOTE SUL TRASPORTO FERROVIARIO NEL BELLUNESE E NELL ALTO TREVIGIANO A cura dei comitati Il treno dei desideri e Binari quotidiani e del gruppo Trenibelluno Trenibelluno.it.it Premessa: La presente analisi è riferita alle seguenti linee ferroviarie di RFI non elettrificate, che servono la provincia di Belluno e parte della provincia di Treviso: - Castelfranco-Montebelluna-Feltre-Belluno-Calalzo - Treviso-Montebelluna - Conegliano-Ponte nelle Alpi NECESSITÀ FONDAMENTALI DI TRASPORTO PUBBLICO 1. Pendolarismo locale Esiste nell area interessata un significativo movimento pendolare, prevalentemente studentesco, centrato sui maggiori centri scolastici e amministrativi (Belluno e, in misura minore, Feltre, Montebelluna, Vittorio Veneto, Castelfranco e Conegliano) che si svolge anche su distanze significative (es. Calalzo- Belluno) in un territorio in buona misura già difficile date le naturali caratteristiche orografiche. Si tratta evidentemente di una esigenza di mobilità che interessa in larga misura fasce di popolazione particolarmente deboli (perché prive di reddito proprio e impossibilitate ad utilizzare mezzi privati), che è però necessario soddisfare anche per garantire il diritto costituzionale all istruzione. 2. Pendolarismo verso le grandi città Una fetta consistente del movimento di viaggiatori nell area è costituito da pendolari lavoratori e studenti che si recano giornalmente o settimanalmente nelle maggiori città della pianura (Venezia, Mestre, Treviso, Padova e altre). A questi si aggiungono coloro che si spostano non quotidianamente per altre necessità (ad esempio per sottoporsi a cure mediche). Valgono per questi viaggiatori in parte le considerazioni del punto 1, con in più la richiesta di collegamenti veloci e affidabili per minimizzare l impatto del pendolarismo sulla qualità del lavoro, dello studio e più in generale della vita di chi lo pratica. 3. Collegamenti a lunga percorrenza e traffico t turistico L area servita dalle ferrovie in oggetto, in particolare il Cadore, ha immense potenzialità turistiche ancor oggi sfruttate solo in parte. Certamente le attuali difficoltà di accesso derivanti dall insufficiente

offerta di trasporto pubblico e dalla frequente congestione della viabilità stradale non giovano allo sviluppo turistico, e quindi economico, dell area. La mobilità privata stradale non può rispondere a tale esigenza, essendo già ampiamente superato il livello di saturazione veicolare sopportabile dal territorio; al contempo, coloro che non possono utilizzare un mezzo privato (ad esempio per l età avanzata o perché giungono in Italia in aereo) non hanno oggi la possibilità di spostarsi in modo razionale. Viceversa, i collegamenti con le grandi città servono anche per raggiungere le stazioni servite dai treni a lunga percorrenza, con i quali poter proseguire il viaggio verso il resto d Italia e d Europa. In un ottica di integrazione modale, anche gli aeroporti dovrebbero essere raggiungibili in treno (si vedano i progetti regionali per il collegamento dell aeroporto di Venezia) REQUISITI FONDAMENTALI I PER IL TRASPORTO FERROVIARIO 1. Collegamenti scolastici Deve essere garantita agli studenti pendolari, in particolare delle scuole superiori, la possibilità di usufruire del trasporto ferroviario per raggiungere i centri di studio in orari compatibili con quelli scolastici, e di poter viceversa rientrare ai propri luoghi di residenza in tempi ragionevoli. 2. Collegamenti veloci per la pianura Sono necessari collegamenti veloci, affidabili e ragionevolmente confortevoli verso la pianura. Tali collegamenti dovrebbero garantire fermate capillari nelle tratte Diesel, ma percorrenze veloci e con poche fermate essenziali (meglio ancora, di sola discesa o sola salita) in pianura in modo da separare il traffico locale del quadrilatero centrale veneto da quello che vi afferisce dalle aree più periferiche della Regione. 3. Coincidenze con la lunga percorrenza Sia per agevolare i collegamenti verso il resto d Italia, sia l afflusso di turisti con i mezzi pubblici, è necessario che vi siano interscambi affidabili e veloci tra la lunga percorrenza attestata in pianura e i collegamenti locali verso la collina e la montagna. Occorre ribadire che i treni regionali non sono solo i treni dei pendolari, ma anche un fondamentale servizio di terminazione per il traffico a lungo raggio. 4. Lunga percorrenza Sebbene probabilmente la domanda non sia tale da giustificare collegamenti diretti permanenti dal Bellunese verso le maggiori città italiane ed estere, appaiono invece fattibili opportuni collegamenti stagionali di qualità che incentivino il turismo sostenibile, purtroppo interrotti negli anni con la soppressione della Freccia delle Dolomiti e dell espresso Calalzo-Roma. 5. Integrazione con il trasporto su gomma Per fornire un servizio efficiente e capillare al cittadino, il trasporto ferroviario e quello su gomma devono essere integrati e complementari tra di loro: non devono farsi concorrenza l'un l'altro. E' necessario migliorare il trasporto ferroviario sulle linee esistenti e il trasporto su gomma per il resto del territorio. Per ottenere questo obiettivo si devono favorire la velocità di collegamento, la coincidenza d'orario per lo scambio di vettore e la possibilità di utilizzo del biglietto integrato come già attuato in numerose altre realtà.

PROBLEMATICHE DELLA PROPOSTA DI CADENZAMENTO E MIGLIORIE POSSIBILI Quanto rilevato di seguito si basa sull orario attualmente in vigore e sulla proposta di cadenzamento presentata dalla Regione Veneto e da Trenitalia (D.G.R. n. 2842 del 28 dicembre 2012 e allegati). Si fa in particolare presente che la proposta, così come ad oggi nota, lascia spazio a frequenze dei servizi inferiori a quelle previste nelle ore-tipo, il che potrebbe portare ad avere dei buchi in orario rilevanti ai fini della qualità e affidabilità del servizio o frequenze ogni 120 minuti, vanificando i benefici del tanto sbandierato cadenzamento che si vorrebbe perseguire. 1. Principi ispiratori Alcune premesse di metodo della proposta regionale appaiono pretestuose, per esempio: - il non voler utilizzare materiale Diesel su linee elettrificate vale a sud di Conegliano ma non a sud di Castelfranco; - la specializzazione del materiale rotabile per linee (come può un convoglio adeguato per la tratta Ponte nelle Alpi Belluno o Belluno Feltre essere adeguato anche per la tratta Padova Castelfranco?); - il cadenzamento è pensato in modo simmetrico e con treni tutti uguali per composizione, per fermate e per orario, ignorando così che in determinate fasce orarie il maggior numero degli spostamenti avviene in una direzione e non nell'altra. Facile conseguenza sarà il sovraffollamento dei treni. 2. Orologio Orologio di Belluno L analisi della documentazione evidenzia come, nel cadenzamento prospettato, gli arrivi e partenze a Belluno siano calibrati attorno al minuto 0 dell ora-tipo. Nella fascia pendolare studentesca tale ipotesi è completamente fuori luogo, perché gli studenti arriverebbero a Belluno troppo presto o troppo tardi rispetto all ora di inizio delle lezioni. Considerazioni analoghe si possono fare per l ora di uscita dalle scuole. Sarebbe quindi utile avere l orologio di Belluno centrato al minuto 30 oppure rinforzare l offerta nelle ore interessate. 3. Rotture di carico La bozza introduce rotture di carico e/o soste prolungate a Ponte nelle Alpi, Castelfranco e Conegliano. In particolare a Conegliano l attesa prevista stabilmente per la coincidenza è di 18/19 minuti, causando un inaccettabile allungamento dei tempi effettivi di percorrenza da e verso le città della pianura. Nel bellunese il servizio è infelicemente impostato su tre linee: Calalzo Ponte nelle Alpi, Padova Ponte nelle Alpi e Conegliano - Belluno. Per uno spostamento Longarone Belluno la rottura di carico a Ponte (8/9 minuti) allontanerà ulteriori viaggiatori dai treni agevolando la chiusura della linea per Calalzo. Sarebbe da preferirsi una impostazione con servizi che afferiscono tutti al capoluogo: Calalzo Belluno, Padova Belluno e Conegliano Belluno. Si rimarca come, almeno nelle fasce orarie di maggior frequentazione, sarebbe utile avere dei collegamenti diretti indicati come regionali veloci, con le fermate più frequentate nelle tratte non elettrificate e con pochissime fermate in quelle elettrificate (idealmente di sola discesa al mattino e sola salita al pomeriggio) nelle tratte elettrificate. In questo modo si garantirebbe il collegamento rapido tra la montagna e la pianura evitando che i treni dal Bellunese siano presi d assalto dai pendolari delle tratte

Treviso-Mestre-Venezia e Castelfranco-Padova, i quali potranno agevolmente servirsi dei treni cadenzati a loro destinati. Con l orario attuale, è prevista una coppia di treni tra Belluno, Feltre e Venezia via Montebelluna- Treviso, che con la nuova bozza sparirebbe creando una inaccettabile duplice rottura di carico a Montebelluna e Treviso. Il convoglio del mattino per Venezia serve prevalentemente il bacino feltrino e montebellunese, mentre quello della sera porta molti viaggiatori anche a Belluno, poiché alla stessa ora manca un collegamento (più logico e veloce) via Conegliano. Si ritiene che anche questo collegamento debba essere mantenuto, potendo oltretutto fungere agevolmente da rinforzo per aumentare la frequenza tra Montebelluna e Treviso. Va valutato se sarebbe preferibile una limitazione a Feltre anziché Belluno, posta il rafforzamento dei collegamenti serali veloci tra Venezia e Belluno via Conegliano (v. punto successivo). 4. Frequenza dei collegamenti in orari di punta Sulla Conegliano-Ponte nelle Alpi (via più breve e diretta tra Venezia, Belluno e il Cadore) le corse serali presentano oggi un salto di due ore, effetto delle variazioni apportate nel tempo agli orari e della abolizione di alcune corsette e autocorse Conegliano-Vittorio Veneto. Va rimarcato come, in orario pendolare, qualsiasi frequenza minore di un collegamento/ora sia del tutto insufficiente. 5. Frequenza Treviso-Montebelluna Sulla linea Treviso-Montebelluna attualmente è previsto, nelle fasce di punta, un treno ogni mezz ora; la nuova bozza prevede il dimezzamento della frequenza, che passerebbe a un treno all ora. Ciò rappresenta un pesante deterioramento della qualità del servizio. Va quindi pensato un cadenzamento maggiorato, magari sfruttando i collegamenti diretti (v. punto 2) 6. Qualità del materiale rotabile e della relativa manutenzione L introduzione di un orario cadenzato, tanto più su linee a binario unico quali quelle del Veneto settentrionale, ha come prerequisito la possibilità di svolgere tale servizio in modo affidabile. Ad oggi, purtroppo, il materiale rotabile a trazione Diesel in dotazione alla DTR Veneto di Trenitalia soffre di ricorrenti problemi che già oggi sono causa di frequenti ritardi e soppressioni, come ogni pendolare può testimoniare. Ciò peraltro è prevedibile, trattandosi (salvo i pochi Minuetto ) di mezzi con almeno 25 anni di servizio in assenza di aggiornamenti rilevanti della parte meccanica ed elettrica. Con questo materiale a disposizione appare sempre più lontano l obiettivo di garantire l affidabilità complessiva del servizio; parallelamente, il nuovo materiale di cui si prevede l arrivo non è numericamente sufficiente non solo a consentire un incremento del servizio, ma nemmeno a rimpiazzare il materiale obsoleto e presumibilmente destinato all accantonamento nel prossimo futuro. In questa situazione, fa ancora più rabbia constatare come Trenitalia abbia semplicemente accantonato e abbandonato ai vandali il materiale in eccesso (materiale, peraltro, pagato a suo tempo con denaro dei contribuenti) risultante dalla recente chiusura di molte linee piemontesi, anziché ridistribuirlo nel resto del Paese in modo da tamponare le situazioni di crisi. Di ciò esistono svariate testimonianze sui forum telematici di settore. 7. Aspetti infrastrutturali Accanto al materiale rotabile, anche l infrastruttura dev essere adeguatamente strutturata per supportare efficacemente il cadenzamento dell orario. Pur dando atto a RFI di aver operato negli anni

alcuni interventi di rilievo (variante della Busa del Cristo, sostituzione quasi integrale del binario con rotaie da 60 kg/m, attrezzaggio delle linee con SSC), restano molti aspetti critici: di seguito alcuni esempi. - Le stazioni e le fermate dovrebbero essere mantenute in uno stato dignitoso e dotate di un efficiente servizio di biglietteria automatica sempre funzionante (troppo spesso il guasto si scopre solo tentando di fare il biglietto, come per il caso del collegamento internet mancante). - Gli itinerari di ingresso nelle stazioni dovrebbero essere indipendenti, per garantire l ingresso contemporaneo di più treni da linee diverse o in sensi opposti e velocizzare le operazioni. Invece, ad esempio, in una stazione di diramazione e previsto interscambio quale Conegliano la linea per Ponte nelle Alpi ha il primo tratto in comune con la Venezia-Udine, con tutti i conseguenti conflitti di circolazione che ne derivano; stazioni di incrocio come Vittorio Veneto, Feltre, Longarone non hanno il sottopasso (prerequisito per gli ingressi contemporanei dalle due direzioni). - I deviatoi dovrebbero consentire di entrare in stazione a velocità sostenuta, almeno 60 km/h, evitando inutili colli di bottiglia; ad oggi, invece, molte stazioni sono ancora dotate di deviate a 30 km/h, talvolta anche molto distanti dal punto normale di fermata dei treni (es. Vittorio V. lato nord) che costringono a ingressi letargici. Inoltre i deviatoi di tutte le località sede di incrocio dovrebbero essere dotati di apparati snevatori per garantire la regolarità del servizio anche in presenza di neve o ghiaccio. - I marciapiedi dovrebbero essere rialzati per velocizzare la salita e discesa dei passeggeri: non ci sono nemmeno nella più nuova delle stazioni bellunesi, Santa Croce del Lago. - Ove possibile, dovrebbe essere ammesso il rango C di velocità, che almeno il materiale automotore potrebbe sfruttare per velocizzare i collegamenti; ad oggi invece le linee bellunesi sono limitate al rango B, e addirittura sulla Conegliano-Ponte nelle Alpi le locomotive gruppo D445 sono limitate al rango A. - I passaggi a livello devono essere ridotti allo stretto indispensabile, per le soggezioni che causano sia al traffico ferroviario, anche per i guasti a cui sono frequentemente soggetti, sia alla viabilità stradale. Nelle linee in oggetto ci sono due tratte particolarmente problematiche sotto questo aspetto, tra Cornuda e Castelfranco e tra Vittorio Veneto e Conegliano. Da queste considerazioni si deduce che, senza scomodare improbabili e dispendiosissime ipotesi di raddoppio e/o elettrificazione, con una opportuna programmazione e apportando piccole ma costanti migliorie si sarebbe potuti arrivare ad avere oggi, pur con investimenti contenuti e diluiti nel tempo, una infrastruttura adeguata ad un servizio di qualità, condizione che invece ancora manca. 8. Integrazione con il TPL automobilistico Di ciò sembra semplicemente non esserci traccia nella pianificazione regionale. Al contrario, la prassi attuale vede il trasporto su gomma non complementare, bensì concorrenziale rispetto a quello ferroviario, in netto contrasto con tutti i migliori esempi italiani ed esteri. Ponte nelle Alpi, 20 aprile 2013