INDAGINI GEOLOGICO-TECNICHE DI SUPPORTO ALLA REDAZIONE DI UNA VARIANTE MANUTENTIVA AL REGOLAMENTO URBANISTICO



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STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI via Buiamonti 29-55100 LUCCA - Partita IVA: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: bar-sani@geoprove.com COMUNE DI ALTOPASCIO PROVINCIA DI LUCCA INDAGINI GEOLOGICO-TECNICHE DI SUPPORTO ALLA REDAZIONE DI UNA VARIANTE MANUTENTIVA AL REGOLAMENTO URBANISTICO Relazione illustrativa e di fattibilità Giugno 2013

I N D I C E PREMESSA...3 1. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE...4 2. IL QUADRO CONOSCITIVO ESISTENTE...5 2.1. La pericolosità geomorfologica...5 2.2. La pericolosità idraulica...5 2.3. La pericolosità sismica locale...6 2.4. Gli ambiti di pertinenza fluviale...6 2.5. La vulnerabilità degli acquiferi...6 2.6. La pericolosità idraulica del PAI...6 2.7. La pericolosità geomorfologica del PAI...7 2.8. Il Piano Territoriale di Coordinamento...7 3. GLI APPROFONDIMENTI CONOSCITIVI...8 3.1. Inquadramento geologico-geomorfologico ed idrogeologico...8 3.2. La vulnerabilità degli acquiferi...10 3.3. Azione sismica (N.T.C. 2008)...10 4. LE CLASSI DI PERICOLOSITÀ AI SENSI DEL REGOLAMENTO 53/R 14 4.1. La pericolosità geomorfologica e geotecnica...14 4.2. La pericolosità idraulica...14 4.3. La pericolosità sismica...14 4.4. Gli ambiti e le pertinenze fluviali...18 5. FATTIBILITÀ DELLA VARIANTE...19 6. COMPATIBILITÀ DELLA VARIANTE RISPETTO AL PAI DEL BACINO DEL FIUME ARNO...20 ELENCO DEGLI ALLEGATI ALL. N. 1 - ESTRATTI DAL REGOLAMENTO URBANISTICO E DAL PAI DEL FIUME ARNO ALL. N. 2 MISURE DI RUMORE SISMICO AMBIENTALE A STAZIONE SINGOLA ELENCO DELLE FIGURE Fig. 1 - CARTA GEOLOGICA - Scala 1:5.000 Fig. 2 - CARTA DELLA PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA (D.P.G.R. 53/R) - Scala 1:2.000 Fig. 3 - CARTA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA (D.P.G.R. 53/R) - Scala 1:2.000 Fig. 4 - CARTA DEGLI AMBITI E DELLE PERTINENZE FLUVIALI - Scala 1:2.000 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 2 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

PREMESSA Su incarico Comune di Altopascio sono state effettuate indagini geologico-tecniche di supporto alla redazione di una variante al Regolamento Urbanistico, apportante variazione di destinazione urbanistica a due aree di modeste dimensioni, entrambe situate poco ad Est del centro abitato di Altopascio. Le modifiche di cui sopra costituiscono variante ad uno S.U. generale supportato da indagini geologico-tecniche redatte ai sensi del regolamento regionale 26/R del 27 aprile 2007 e basate su un quadro conoscitivo (assetto geomorfologico, idraulico, idrogeologico e sismico) che non ha subito ad oggi modifiche e che rimane sostanzialmente coerente anche con il D.P.G.R. 25 ottobre 2011 n. 53/R (in seguito regolamento 53/R). La riclassificazione sismica del territorio nazionale intervenuta a seguito dell emanazione della O.P.C.M. n 3274/03 del 20 Marzo 2003, pubblicata sulla G.U. n 105 dell 8 Maggio 2003, e delle successive proroghe, ha definito il territorio del Comune di Altopascio sismico di Zona 3 (equivalente alla vecchia III Categoria). Tale classificazione è stata riconfermata dalla O.P.C.M. n 3519 del 28 Aprile 2006, in base alla quale la Regione Toscana pone il Comune di Altopascio, secondo la Proposta di riclassificazione sismica RT4 del Giugno 2006, in Zona 3 con accelerazione su suolo rigido a g = 0.15. Con Decreto del 14 Gennaio 2008, pubblicato sulla G.U. n. 29 del 4.02.2008 suppl. ord. n 30, sono state inoltre approvate le Norme tecniche per le costruzioni, entrate in vigore lo scorso 23 Marzo 2008. Da tale data, la stima della pericolosità sismica, intesa come accelerazione massima orizzontale su suolo rigido, viene definita mediante un approccio sito dipendente e non più zona dipendente : in altre parole, definite le coordinate del sito interessato dal progetto, questo sarà sempre compreso tra quattro punti della griglia di accelerazioni (Allegato A del D.M. 14 Gennaio 2008), e, tramite media pesata, ad esso competerà un valore specifico di accelerazione di ancoraggio dello spettro elastico: in particolare l area della variante ricade tra i seguenti nodi della griglia: 19828 - Lat: 43,8005 Lon: 10,6501 (ag/10 = 1,257), 19829 Lat: 43,8022 Lon: 10,7192 (ag/10 = 1,262), 19607 Lat: 43,8521 Lon: 10,7170 (ag/10 = 1,323), 19606 Lat: 43,8505 Lon: 10,6478 (ag/10 = 1,313). Infine, con deliberazione della GRT n 878 dell 8 Ottobre 2012, il territorio comunale è stato riconfermato in Zona 3: ai sensi della DPGR n 58/R i siti in studio ricadono in Fascia B con accelerazione su suolo rigido orizzontale per un periodo di ritorno di 475 anni a g = 0.128, con corrispondente dimensione del campione da assoggettare a verifica da parte degli uffici del G.C. pari al 0% di preavvisi. Nella relazione che segue vengono riassunte le valutazioni e gli approfondimenti per giungere alla definizione della fattibilità della variante. ai sensi del regolamento 53/R. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 3 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

1. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE Oggetto della variante sono due aree, ritenute necessarie dall Amministrazione comunale al fine di: AREA 1 Ampliare l area sportiva (F2: Aree destinate ad attrezzature pubbliche) in loc. Ferrante, a nord di via della Sibolla, con alcune aree attualmente classificate agricole (una a Nord e una a SudOvest). Nella circostanza viene anche eliminata dalla previsione di area sportiva l esistente viale di accesso al Palazzo del Prete, erroneamente campito nel RU vigente. AREA 2 - Individuare un area per attrezzature religiose (F4: Aree destinate ad attività e servizi di interesse collettivo a carattere privato) in prossimità del Cimitero comunale del capoluogo, in loc. Vincenti, su terreni attualmente classificati agricoli. 1 2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 4 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

2. IL QUADRO CONOSCITIVO ESISTENTE Per la ricognizione delle classi di pericolosità attuali delle aree di variante, sono state prese a riferimento le Norme Tecniche, la relazione geologica e le cartografie redatte a supporto del P.S. e del R.U., quando da questo modificate. 2.1. La pericolosità geomorfologica Tutte le aree di variante ricadono in area pianeggiante ed inserite nella classe di pericolosità geomorfologica G.1 ( Aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori predisponenti al verificarsi di movimenti di massa ). 2.2. La pericolosità idraulica L area di variante in loc. Vincenti ricade per intero nella classe di pericolosità idraulica bassa I.1 (aree collinari o montane prossime ai corsi d acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni; b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a m 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda). L area di variante per attrezzature sportive si amplia di due aree di cui quella a nord ricade in parte nella classe di pericolosità idraulica bassa I.1 ed in parte nella classe di pericolosità idraulica media I.2, mentre quella a sud-ovest viene a ricadere quasi per intero nella classe di pericolosità idraulica media I.2. Il RU indica le suddette classi come di seguito: Pericolosità idraulica bassa (I.1): aree collinari o montane prossime ai corsi d acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni; b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a m 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 5 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

Pericolosità idraulica media (I.2): aree interessate da allagamenti per Tr>200 anni. Fuori dalle unità territoriali organiche elementari (UTOE) potenzialmente interessate da previsioni insediative e infrastrutturali, in presenza di aree non riconducibili agli ambiti di applicazione degli atti di pianificazione di bacino e in assenza di studi idrologici idraulici rientrano in classe di pericolosità media le aree di fondovalle per le quali ricorrano le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni; b) sono in situazione di alto morfologico rispetto alla piana alluvionale adiacente, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. 2.3. La pericolosità sismica locale In ordine alla pericolosità sismica locale, secondo gli elaborati redatti a supporto del R.U. tutte le aree di variante sono definite in classe S.2 (pericolosità sismica locale media), in quanto si tratta di zone con possibile amplificazione stratigrafica in comuni a bassa sismicità (zone 3). 2.4. Gli ambiti di pertinenza fluviale variante. Non vi sono ambiti né pertinenze fluviali che interessano le aree di 2.5. La vulnerabilità degli acquiferi Il grado di vulnerabilità dell acquifero all inquinamento nelle aree dii variante, come risultante dalla cartografia di P.S. viene definito Medio (M). L area di variante per attrezzature religiose ricade inoltre in fascia di rispetto dei pozzi dell acquedotto del Vincenti. 2.6. La pericolosità idraulica del PAI Secondo la cartografia del PAI del F. Arno (stralcio pi_10k_222 medicato con Decreto n. 16 del 14/03/2007), le aree oggetto di variante non sono interessate da alcun grado di pericolosità idraulica. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 6 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

2.7. La pericolosità geomorfologica del PAI La cartografia del PAI del F. Arno (tav pf_25k_048- modificato con Dec. n. 82 del 30/09/08 e Dec. n. 47 del 30/08/2011) individua nelle aree di variante la sola classe di pericolosità P.F.2, nella quale è comunque consentita ogni tipologia di intervento prevista dagli strumenti di governo del territorio purché l intervento garantisca la sicurezza, non determini condizioni di instabilità e non modifichi negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici nell area e nella zona potenzialmente interessata dall opera e dalle sue pertinenze. 2.8. Il Piano Territoriale di Coordinamento Il P.T.C. di Lucca, approvato con Del. C.P. n. 189 del 13/12/2000, individua nella zona oggetto di variante le seguenti problematiche: - Tav. A.1 Carta della fragilità geomorfologica: nessuna segnalazione, - Tav. A2 Carta della fragilità idraulica: nessuna segnalazione, - Tav. A3 Carta degli ambiti di salvaguardia dei corsi d acqua: nessuna segnalazione - Tav. A4 Carta della fragilità degli acquiferi: nessuna segnalazione. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 7 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

3. GLI APPROFONDIMENTI CONOSCITIVI Vista la completezza del quadro conoscitivo fornito dal P.S e dal R.U. e l assenza di criticità geomorfologiche ed idrauliche non si è ritenuto necessario eseguire - rispetto a questi aspetti - appositi approfondimenti, anche considerata la mancanza di variazioni connesse all applicazione del nuovo regolamento 53/R.. Si è ritenuto quindi sufficiente approfondire le aree solo dal punto di vista dell'azione sismica. 3.1. Inquadramento geologico-geomorfologico ed idrogeologico Le aree oggetto di variante ricadono sul pianalto di Altopascio, a quote variabili tra 20 e 24 m s.l.m. (CTR 1:2.000). I depositi affioranti nell'area sono tutti di tipo sedimentario continentale, riferibili, ad eccezione delle alluvioni recenti dei compluvi, ad un età pleistocenica (1.800.000 120.000 anni fa). L area compresa tra Lucca, Montecarlo e Vinci, fu infatti occupata da un vasto bacino lacustre, del quale sono testimonianza i sedimenti argillosi, talvolta lignitiferi che affiorano in vari punti del territorio; verso l alto questo deposito passa gradatamente a conglomerati e sabbie che indicano un ambiente di deposizione fluviale e che rappresenta la chiusura del ciclo di sedimentazione. Movimenti tettonici successivi di sollevamento e tilting favoriscono in seguito l instaurarsi di un nuovo processo deposizionale su base erosiva, che va a formare la spianata morfologica delle Cerbaie. Il substrato roccioso che affiora sui rilievi circostanti (M. Pisano, Pizzorne, M. Albano) viene invece segnalato, sulla base di indagini geofisiche, ad una profondità di circa 1000 m. Nelle aree di variante affiora la sola formazione delle Cerbaie (v. anche fig. 1): DEPOSITI FLUVIALI E LACUSTRI DEL CICLO DELLE CERBAIE Formazione delle Cerbaie (CTB) Argille, sabbie e ghiaie di colore variabile dal beige al rosso ocra intenso, da alcune decine a pochi metri di spessore. I litici, di dimensioni generalmente non superiori a 5 cm, sono costituiti da materiali STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 8 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

derivanti dai M. Pisani (quarziti, Verrucano ) e da altri di derivazione appenninica; nella zona nord di affioramento non si può escludere si tratti di rimaneggiamento di elementi della formazione dei Ciottoli di Montecarlo. Si trovano in discordanza stratigrafica sui sedimenti del precedente ciclo. Età: Pleistocene medio. Fig. 1 Estratto Tav. 03a - Carta Geologica P.S. Il modello idrogeologico dell area di Altopascio-Spianate-Chimenti è rappresentato dalla sovrapposizione di due acquiferi di cui: - il primo, denominato superficiale, rappresentato da esigui livelli sabbiosi e sabbioso ghiaioso più o meno sporchi intercalati nei primi 15 20 m di depositi limo-argillosi-sabbiosi appartenenti alla Formazione delle Cerbaie. I livelli più permeabili permettono soltanto modeste circolazioni idriche, che danno luogo ad una falda superficiale ; STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 9 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

- il secondo, denominato profondo contenuto all interno di livelli ghiaiososabbiosi e ciottolosi, presenti fino alla profondità di circa 50 m s.p.c., dove si passa a depositi costituiti esclusivamente da argilla compatta. Questi livelli permeabili confinati dentro alle argille ed appartenente alle Argille di Marginone sono sede di un acquifero artesiano multistrato a produttività molto variabile ma in generale sovrasfruttato. Questo orizzonte ghiaiosociottoloso si estende con buona continuità sotto i depositi della Formazione delle Cerbaie mentre si riduce sensibilmente e diventa discontinuo sotto i Ciottoli di Montecarlo. Costituisce l acquifero oggetto di sfruttamento da parte dell acquedotto del Vincenti. L acquifero superficiale risulta idraulicamente separato da quello profondo, come dimostrato in più occasioni dai risultati di prove di emungimento di lunga durata su pozzi profondi, i quali hanno escluso interferenze con i livelli idrici dei pozzi superficiali. La soggiacenza della falda superficiale varia in tutte le aree di variante nel corso dell anno medio tra 6 e 8 m. 3.2. La vulnerabilità degli acquiferi Allo stato delle conoscenze, le destinazioni urbanistiche di variante non rientrano tra quelle connesse alla possibile realizzazione di impianti e/o attività inquinanti e, conseguentemente, non sono previsti approfondimenti. Per l area di variante sita in loc. Vincenti, ricadente all interno delle fasce di rispetto dei pozzi dell omonimo acquedotto, valgono tuttavia le limitazioni di cui all art. 6.5 delle NTA del R.U. vigente 3.3. Azione sismica (N.T.C. 2008) Per effetto della propagazione delle onde sismiche, il terreno trasmette sui fabbricati il moto sismico ovvero l azione sismica, alla quale le strutture reagiscono con una risposta dinamica che va verificata negli aspetti di sicurezza e di prestazioni attese dell opera in progetto. Le azioni sismiche di progetto, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite da considerare secondo le NTC 2008, sono stabilite a partire dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione: questa è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa a g in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale (categoria A), nonché di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa corrispondente S c (T), con riferimento a prefissate possibilità di eccedenza P Vr (vedi tabella) nel periodo di riferimento V r ( Vita di riferimento ). STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 10 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

Le forme spettrali sono definite, per ciascuna delle probabilità di superamento nel periodo di riferimento Pvr, a partire dai valori dei seguenti parametri su sito di riferimento rigido orizzontale: a g : accelerazione orizzontale massima al sito F o : valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale T c : periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale Nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite, di esercizio ed ultimi, sono i seguenti Stati limite PVr: Probabilità di superamento nel periodo di riferimento Vr Stati limite SLO 81% di esercizio SLD 63% Stati limite SLV 10% Ultimi SLC 5% SLO: Stato limite di operatività SLD: Stato limite di danno SLV: Stato limite di salvaguardia della vita SLC: Stato limite ultimo di prevenzione del collasso Vr = Vn * Cu vita di riferimento, data dal prodotto della Vita Nominale Vn per il Coefficiente d uso Cu La nuova normativa definisce l azione sismica per quattro classi d uso delle strutture: STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 11 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

In particolare, per le coordinate baricentriche del primo sito (area per attrezzature sportive) 43,816825 lat e 10,696969 long, (ED50) si otterranno, in base alla relazione e secondo il programma Spettri-NTC ver. 1.0.3. del Consiglio Superiore dei Lavori Publici a g 4 i= 1 = 4 i= 1 a g i d i 1 d i i seguenti valori di accelerazione di base: e le forme spettrali di seguito riportate. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 12 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

Per le coordinate baricentriche del secondo sito (area per attrezzature religiose) 43,808155 lat e 10,687367 long, (ED50) si otterranno, in base alla relazione e secondo il programma Spettri-NTC ver. 1.0.3. del Consiglio Superiore dei Lavori Publici a g 4 i= 1 = 4 i= 1 a g i d i 1 d i i seguenti valori di accelerazione di base: e le forme spettrali di seguito riportate. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 13 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

4. LE CLASSI DI PERICOLOSITÀ AI SENSI DEL REGOLAMENTO 53/R 4.1. La pericolosità geomorfologica e geotecnica Per tutte le aree di variante - collocate in aree pianeggianti - viene confermata la classe di pericolosità G.1. pericolosità geomorfologica G.1: aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori predisponenti al verificarsi di processi morfoevolutivi; 4.2. La pericolosità idraulica Per tutte le aree di variante sulle quali non sono intervenute, successivamente all approvazione del R.U vigente, modifiche del quadro delle conoscenze le condizioni di pericolosità idraulica del R.U. vigente rimangono invariate, in quanto del tutto identiche a quelle definite dal regolamento 53/R: pericolosità idraulica bassa I.1: aree collinari o montane prossime ai corsi d'acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni; b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell'argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. pericolosità idraulica media I.2: aree interessate da allagamenti per eventi compresi tra 200<TR< 500 anni. Fuori dalle unità territoriali organiche elementari (UTOE) potenzialmente interessate da previsioni insediative e infrastrutturali, in presenza di aree non riconducibili agli ambiti di applicazione degli atti di pianificazione di bacino e in assenza di studi idrologici idraulici rientrano in classe di pericolosità media le aree di fondovalle per le quali ricorrano le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni; b) sono in situazione di alto morfologico rispetto alla piana alluvionale adiacente, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. 4.3. La pericolosità sismica Il regolamento 53/R prevede che le indagini di microzonazione sismica di livello 1 siano effettuati in corrispondenza dei centri urbani maggiormente STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 14 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

significativi individuati secondo i criteri definiti al par. 3.4.2. degli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica. Nonostante che il Comune di Altopascio non abbia provveduto alla perimetrazione dei suddetti centri abitati maggiormente significativi, in quanto la relativa normativa è intervenuta successivamente all approvazione dello Strumento Urbanistico, nella redazione della presente variante le aree sono state considerate all interno di tale perimetrazione. Per una migliore caratterizzazione ai fini sismici delle aree oggetto di variante, ad integrazione dei dati geognostici già indicati nel P.S. ed in ossequio ai dettami della 53/R ed ai criteri di cui all Allegato A della stessa legge, sono state effettuate due misure di rumore sismico ambientale a stazione singola, come riportate in allegato, cui si rimanda per una dettagliata analisi dei risultati ottenuti. La valutazione preliminare degli effetti locali o di sito viene quindi rappresentata attraverso la realizzazione di uno studio di microzonazione (Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica - MOPS) secondo i criteri definiti nelle specifiche tecniche di cui all'o.d.p.c.m. 3907/2010. Propedeutica a questo studio è la realizzazione di misure della/e frequenza/e fondamentale/i del sottosuolo. Le frequenze fondamentali del sottosuolo La tecnica utilizzata per la redazione della Carta delle frequenze fondamentali del sottosuolo si avvale della metodologia basata sulla tecnica di Nogoshi & Igarashi (1970) o tecnica dei rapporti spettrali HVSR (Horizontal to Vertical Spectral Ratio), in seguito ripresa e perfezionata da Nakamura (1989). L'individuazione della frequenza fondamentale del sottosuolo o frequenza caratteristica di risonanza del sito rappresenta un parametro fondamentale per evidenziare la presenza di contrasti nella velocità di propagazione delle onde di taglio (Vs) all interno delle coperture, contrasti che sono i principali responsabili dei fenomeni amplificativi del moto sismico in superficie. L individuazione della frequenza caratteristica di risonanza del sito permette inoltre di valutare la possibilità di insorgenza del pericoloso fenomeno della doppia risonanza, che si manifesta quando la frequenza propria di vibrazione dei fabbricati replica (o comunque approssima) quella propria del terreno. E evidente quindi l utilità della Carta delle frequenze anche nell indirizzare le scelte urbanistiche sia in termini di altezza delle costruzioni (da cui dipende essenzialmente il valore della frequenza propria di vibrazione), sia in termini di tipologie strutturali. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 15 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

Il rumore sismico ambientale, presente ovunque sulla superficie terrestre, è generato dai fenomeni atmosferici (onde oceaniche, vento) e dall attività antropica oltre che, ovviamente, dall attività dinamica terrestre. Si chiama anche microtremore poiché riguarda oscillazioni molto più piccole di quelle indotte dai terremoti. I metodi che si basano sulla sua acquisizione si dicono passivi in quanto il rumore non è generato artificialmente, come ad esempio nella sismica attiva. Anche il debole rumore sismico infatti, che tradizionalmente costituisce la parte di segnale scartato dalla sismologia classica, contiene informazioni. Questa informazione si ritrova all interno del rumore casuale e può essere estratta attraverso tecniche opportune. Una di queste tecniche è la teoria dei rapporti spettrali o, semplicemente, HVSR che è in grado di fornire stime affidabili delle frequenze principali dei sottosuoli, informazione di notevole importanza nell ingegneria sismica. Il moto sismico è amplificato in corrispondenza di determinate frequenze, che corrispondono alle frequenze naturali fn di vibrazione del deposito fn = 1 / Tn = (Vs*(2n 1)) / (4*H) Conoscendo la velocità Vs, l interpretazione delle curve H/V consente di correlare il valore di picco dello spettro con la profondità ove si manifesta un contrasto di velocità significativo all interno dei depositi di copertura, ovvero di individuare la profondità del substrato roccioso compatto (bedrock sismico caratterizzato da velocità Vs > 800 m/s). Per le analisi del microtremore sismico è stato utilizzato un tromografo digitale della ditta Micromed (Tromino modello TRZ-0101/01-10) con software di elaborazione dedicato. Dalle registrazioni del rumore sismico sono state ricavate le curve H/V utilizzando i seguenti parametri: Tempo di acquisizione: 40 min Frequenza di campionamento: 128 Hz Larghezza delle finestre d analisi: 30 s Lisciamento secondo finestra triangolare con ampiezza pari al 10% della frequenza centrale La tecnica è universalmente riconosciuta come efficace nel fornire stime affidabili della frequenza fondamentale di risonanza del sottosuolo e nella stima dello spessore e delle velocità delle onde S della copertura, qualora si abbiano a disposizione sufficienti dati sismo-stratigrafici al contorno. Sono state effettuate, dalla Geoprove S.a.S. di Lucca (vedi All. 2, cui si rimanda per tutti i dettagli sulle modalità di esecuzione ed interpretazione e per la Carta delle Frequenze - Scala 1:10.000), n. 2 misure di rumore sismico STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 16 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

ambientale a stazione singola localizzate come da tabella seguente, con i relativi valori della frequenza fondamentale e del rapporto HVSR (quando tale rapporto è >2); nell ultima colonna è riportata la Classe di qualità della misura secondo i criteri di SESAME 2004, Albarello et alii (2011) e Albarello e Castellaro (2011). Benché i valori di frequenza interessanti ai fini ingegneristici civili siano quelli compresi tra 1 Hz e 20 Hz, è stato riportato per TR001 anche il valore del picco poco significativo a 24.34 Hz. N. postazione Località di rilevamento Frequenza in Hz Valore ampiezza HVSR CLASSE TR001 S.C. dei Ferranti 24,34 2,17 B TR002 S.P. Lucchese Romana 4,38 3,55 B Le misure di rumore sismico ambientale non hanno quindi evidenziato elevati contrasti di rigidezza sismica nei depositi indagati, tali da far presupporre particolari amplificazioni del moto sismico per effetti stratigrafici: se ne può pertanto dedurre che per i terreni in esame, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità, l azione sismica ai sensi del par. 3.2.3 del D.M. 14 Gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni, può adeguatamente essere ricavata attraverso l approccio semplificato delle categorie di sottosuolo : si consiglia tuttavia, come richiesto in prima istanza dalle stesse NTC 2008, l analisi rigorosa della Risposta Sismica Locale per gli interventi ricadenti in Classe d uso III e IV secondo NTC 2008 e Classe di indagine n. 4 secondo DPGR n 36/R. La carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica La carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS) è stata redatta, su indicazione del par. 2.1.C.5 del regolamento 53/R, secondo le istruzioni contenute al par. 2.3 degli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica (ICMS) del Dipartimento della Protezione Civile. Lo studio di MS di livello 1 ha la finalità di determinare nella pianificazione attuativa scelte mirate e idonee che tendano ad assicurare la riduzione del rischio sismico. Questi obiettivi sono perseguibili con la individuazione della situazione stratigrafica dei siti, desunta da tutti i dati stratigrafici e geotecnici disponibili. La situazione stratigrafica dei siti in esame è riferibile alla seguente: Zone stabili suscettibili di amplificazioni stratigrafiche, nelle quali sono attese amplificazioni del moto sismico, come effetto della situazione litostratigrafica e STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 17 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

morfologica locale. Sono le zone dove sono presenti terreni di copertura o di alterazione con spessori superiori ai 3 m: Z1 - Conglomerato in matrice argilloso sabbiosa dura (spessore 20-25 m) su argille, argille limose con livelli di limi sabbiosi e sabbie e ghiaie, da consistenti a dure (spessore 0->100 m) La Carta della pericolosità sismica La Carta della pericolosità sismica redatta sulla base delle conoscenze disponibili e degli approfondimenti eseguiti nel rispetto del Regolamento 53/R, individua, limitatamente alle problematiche presenti nei siti in studio e alla zona sismica 3, la seguente categoria di pericolosità: Pericolosità sismica locale media (S.2): zone stabili suscettibili di amplificazioni locali. 4.4. Gli ambiti e le pertinenze fluviali Si riconfermano in sede di variante i limiti degli ambiti e delle fasce di pertinenza già previsti dal Regolamento Urbanistico vigente che quindi non interessano le aree di variante. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 18 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

5. FATTIBILITÀ DELLA VARIANTE Il progetto di variante prevede i due seguenti interventi urbanistici: o per la prima area di variante in loc. Ferranti trattasi di un ampliamento di un area F2 per attrezzature pubbliche (nella fattispecie attrezzature sportive), modificando la destinazione di n. 2 modesti appezzamenti attualmente classificati zona EP - Aree agricole perturbane e Zona BE - Insediamenti esistenti a carattere urbano presenti in zone agricole perturbane: o per la seconda, in loc. Vincenti, trattasi di una variazione di destinazione d uso da zona EP - Aree agricole perturbane a zona F2 - Attrezzature pubbliche (nella fattispecie attrezzature religiose). Dalle indagini effettuate, nelle aree di variante, le quali confermano in toto le condizioni di pericolosità definite nel R.U. vigente, non sono emersi situazioni di natura geologica, geomorfologia, sismica ed idraulica tali da limitare o condizionare la fattibilità del progetto di variante al Regolamento Urbanistico. In linea generale il grado di fattibilità associabile agli interventi ammessi nelle varie aree di variante può pertanto variare da I (Fattibilità senza particolari limitazioni relativa a quegli interventi che non necessitano di prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia), a II (Fattibilità con normali vincoli riferita agli interventi richiedenti l individuazione delle tipologie di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia). Nel dettaglio, per la definizione del grado di fattibilità dei singoli interventi ammessi nelle aree di variante, può essere fatto riferimento alle matrici degli artt. 23.1, 23.2, 23.3 e 23.4 delle NTA del R.U. vigente, cui si rimanda integralmente, anche per le prescrizioni associate agli interventi che assumono classe di fattibilità II (geologica, sismica ed idraulica), le quali rimangono integralmente valide. Per l area di variante in loc. Vincenti ricadente all interno delle fasce di rispetto dell omonimo acquedotto valgono le prescrizioni e limitazioni di cui all art. 6.5 delle NTA del R.U. vigente. STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 19 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

6. COMPATIBILITÀ DELLA VARIANTE RISPETTO AL PAI DEL BACINO DEL FIUME ARNO In relazione alla pericolosità geomorfologia - definita di classe P.F.2 - (Art.12 delle Norme di PAI), non vi sono particolari prescrizioni da seguire oltre a quelle già richieste nel presente progetto di variante. Le aree oggetto di variante non sono interessate da alcun grado di pericolosità idraulica; per queste aree non vi è pertanto alcuna particolare prescrizione da seguire. **************** Lucca, 24/06/2013 STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI SANI & ASSOCIATI Dr. Paolo Sani STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - via Buiamonti 29, LUCCA - tel 0583/467427 - e-mail bar-sani@geoprove.com Pag. 20 Z:\Lavori 2013\Comune Altopascio\variante manutentiva RU

Fig. 1a - Carta geologica e geomorfologica - Scala 1:5.000 Area 1 22.7 23.2 24.5 20.9 22.0 20.5 25.9 19.7 CTB DEL S.C. 24.6 PALAZZO DEL PRETE 21.7 23.6 18.2 S.P. 18.5 GORADEL 19.0 hn 18.7 20.8 R I A T R 17.4 18.1 MOLINO bn 20.0 19.4 CTB CTB 21.5 19.5 DEPOSITI OLOCENICI bn hn Alluvioni recenti (bn) - Depositi sciolti a prevelenza di materiali fini (sabbie, limi ed argille) Terreni di riporto (hn) DEPOSITI FLUVIALI E LACUSTRI DEL CICLO DELLE CERBAIE CTB Formazione delle Cerbaie (CTB): Argille, sabbie e ghiaie di colore dal beige al rosso ocra intenso di spessore variabile da alcune decine a pochi metri: I litici sono costituiti da materiali derivanti dai M. Pisani e da altri appenninici, anche come rimaneggiamento della formazione dei "Ciottoli di Montecarlo": Età: Pleistocene medio Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel 05837467427 e mail bar-sanigeorpove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013

Fig. 1b - Carta geologica e geomorfologica - Scala 1:5.000 Area 2 GALEOTTA 16.4 21.3 20.9 C. TEI 22.0 21.5 CIMITERO 22.1 20.2 CTB 22.6 19.6 2621309 22.7 bn 19.3 20.6 RIFOGLIETO 22.2 22.9 S.P. 23.5 24.0 DEPOSITI OLOCENICI bn Alluvioni recenti (bn) - Depositi sciolti a prevelenza di materiali fini (sabbie, limi ed argille) DEPOSITI FLUVIALI E LACUSTRI DEL CICLO DELLE CERBAIE CTB Formazione delle Cerbaie (CTB): Argille, sabbie e ghiaie di colore dal beige al rosso ocra intenso di spessore variabile da alcune decine a pochi metri: I litici sono costituiti da materiali derivanti dai M. Pisani e da altri appenninici, anche come rimaneggiamento della formazione dei "Ciottoli di Montecarlo": Età: Pleistocene medio Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel 05837467427 e mail bar-sanigeorpove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013

Fig. 2a - Carta della pericolosità geomorfologica - Scala 1: 5.000 Area 1 22.0 22.7 19.7 G1 DEL 20.5 S.C. DEI 23.2 24.6 PALAZZO DEL PRETE 20.9 24.5 21.7 23.6 18.2 S.P. 18.5 GORADEL 19.0 18.7 20.8 17.4 18.1 MOLINO 20.0 19.4 19.5 21.5 18.8 Classe G.1 Pericolosità BASSA Caratteri Aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori predisponenti al verificarsi di processi morfoevolutivi Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel 05837467427 e mail bar-sanigeorpove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013

Fig. 2b - Carta della pericolosità geomorfologica - Scala 1: 5.000 Area 2 GALEOTTA 16.4 21.3 20.9 C. TEI 22.0 CIMITERO 21.5 G1 22.1 20.2 22.6 19.6 2621309 22.7 G2 19.3 20.6 RIFOGLIETO 22.2 22.9 S.P. 23.5 24.0 21.0 Classe G.1 Pericolosità BASSA Caratteri Aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori predisponenti al verificarsi di processi morfoevolutivi Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel 05837467427 e mail bar-sanigeorpove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013

Fig. 3a - Carta della pericolosità idraulica- Scala 1: 5.000 Area 1 23.4 24.4 22.7 19.7 DEL 20.5 S.C. DEI 23.2 24.6 PALAZZO DEL PRETE 20.9 24.5 21.7 23.6 18.2 S.P. 18.5 GORADEL 19.0 18.7 20.8 R I A T R I 18.1 MOLINO 20.0 19.4 19.5 21.5 Classe I.1 I.2 Pericolosità BASSA MEDIA Caratteri Aree collinari o montane prossime ai corsi dàacqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dellàargine o, in mancanza, al ciglio di sponda. Aree interessate da allagamenti per eventi con 200<Tr<=500 anni I.3 ELEVATA Aree interessate da allagamenti per eventi con 30<Tr<=200 anni I.4 MOLTO ELEVATA Aree interessate da allagamenti per eventi con Tr<=30 anni. Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel 05837467427 e mail bar-sanigeorpove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013

Fig. 3b - Carta della pericolosità idraulica- Scala 1: 5.000 Area 1 18.9 GALEOTTA 16.4 21.3 20.9 C. TEI 22.0 21.5 CIMITERO 22.1 20.2 22.6 19.6 2621309 22.7 19.3 20.6 RIFOGLIETO 22.2 22.9 S.P. 23.5 24.0 Classe I.1 I.2 Pericolosità BASSA MEDIA Caratteri Aree collinari o montane prossime ai corsi dàacqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dellàargine o, in mancanza, al ciglio di sponda. Aree interessate da allagamenti per eventi con 200<Tr<=500 anni I.3 ELEVATA Aree interessate da allagamenti per eventi con 30<Tr<=200 anni I.4 MOLTO ELEVATA Aree interessate da allagamenti per eventi con Tr<=30 anni. Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel 05837467427 e mail bar-sanigeorpove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013

0 Area 1 32 % 21.4 % 23.4 %# Fig. 4a - Carta dei dati di base Scala 1: 5.000 41 6 42 22.0 22.7 19.7 DEL #Y 20.5 S.C. DEI p 23.2 24.6 PALAZZO DEL PRETE 20.9 17.4 18.5 % 18.2 GORA DEL 47 19.0 13 % 18.7 19 4 Dati di base # Prova penetrometrica dinamica #Y Sondaggio geognostico % Prove penetrometrica statica #³ Prove penetrometrica statica-dinamica c Analisi di laboratorio In blu i numeri di riferimento dei dati di base del vecchio PRG, in rosso i numeri di riferimento del PS 2008 Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 - e mail bar-sani@geoprove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013 #

Fig. 4b - Carta dei dati di base Scala 1: 5.000 Area 2 6.4 21.5 20.2 19.6 21.3 CIMITERO 22.6 % 26 % % 20.9 % GALEOTTA 24 37 27 47 14 % c 47 % 22.1 51 % C.TEI 50 % 49 % 46 % #³ 47 22.0 15 % 2621309 22.7 9.3 20.6 22.2 RIFOGLIETO p 22.9 S.P. 23.5 Dati di base # Prova penetrometrica dinamica #Y Sondaggio geognostico % Prove penetrometrica statica #³ Prove penetrometrica statica-dinamica c Analisi di laboratorio In blu i numeri di riferimento dei dati di base del vecchio PRG, in rosso i numeri di riferimento del PS 2008 Aree oggetto di variante Nuova zona F2 STUDIO DI GEOLOGIA Barsanti, Sani & Associati - Via Buiamonti, 29 LUCCA - Tel. 0583/467427 - e mail bar-sani@geoprove.com Lavori 2013\Comune di Altopascio variante RU 2013 #

STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI via Buiamonti 29-55100 LUCCA - Partita IVA: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: bar-sani@geoprove.com COMUNE DI ALTOPASCIO PROVINCIA DI LUCCA INDAGINI GEOLOGICO-TECNICHE DI SUPPORTO ALLA REDAZIONE DI UNA VARIANTE MANUTENTIVA AL REGOLAMENTO URBANISTICO ALL. 1 ESTRATTI DAL REGOLAMENTO URBANISTICO E DAL PAI DEL FIUME ARNO

COMUNE DI ALTOPASCIO ESTRATTI DAL REGOLAMENTO URBANISTICO AREA SPORTIVA LOC: FERRANTE Carta della pericolosità geomorfologica

Carta della pericolosità idraulica

Carta della pericolosità sismica locale

Carta degli ambiti e delle pertinenze fluviali

Carta della vulnerabilità dell'acquifero

Autorità di Bacino del F. Arno Perimetrazione delle aree con pericolosità idraulica Tav. pi10k_222

Perimetrazione delle aree con pericolosità da fenomeni geomorfologici di versante - Tav. p25k_035/048

COMUNE DI ALTOPASCIO ESTRATTI DAL REGOLAMENTO URBANISTICO AREA PER ATTREZZATURE RELIGIOSE Carta della pericolosità geomorfologica

Carta della pericolosità idraulica

Carta della pericolosità sismica locale

Carta degli ambiti e delle pertinenze fluviali

Carta della vulnerabilità dell'acquifero

Autorità di Bacino del F. Arno Perimetrazione delle aree con pericolosità idraulica Tav. pi10k_222 Perimetrazione delle aree con pericolosità da fenomeni geomorfologici di

versante - Tav. p25k_048

STUDIO DI GEOLOGIA BARSANTI, SANI & ASSOCIATI via Buiamonti 29-55100 LUCCA - Partita IVA: 01134410461 Tel. 0583/467427 Fax. 0583/91090 e-mail: bar-sani@geoprove.com COMUNE DI ALTOPASCIO PROVINCIA DI LUCCA INDAGINI GEOLOGICO-TECNICHE DI SUPPORTO ALLA REDAZIONE DI UNA VARIANTE MANUTENTIVA AL REGOLAMENTO URBANISTICO ALL. 2 MISURE DI RUMORE SISMICO AMBIENTALE A STAZIONE SINGOLA

COMUNE DI ALTOPASCO PROVINCIA DI LUCCA MISURE DI RUMORE SISMICO AMBIENTALE A STAZIONE SINGOLA Committente: Comune di Altopascio RELAZIONE TECNICA Maggio 2013

I N D I C E PREMESSA...3 1. METODOLOGIA E STRUMENTAZIONE...3 2. RISULTATI...4 OPERE CITATE...7 ALLEGATI Tavole delle misure H/V Planimetria Carta delle frequenze di risonanza - Scala 1:10.000 ********************* Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29-55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 FAX 0583/91090 e-mail info@geoprove.com Pag. 2

COMUNE DI ALTOPASCIO PROVINCIA DI LUCCA MISURE DI RUMORE SISMICO AMBIENTALE A STAZIONE SINGOLA PREMESSA Per incarico dell Amministrazione Comunale di Altopascio sono state effettuate indagini sismiche mediante n 2 misure di rumore sismico ambientale a stazione singola a supporto di una variante parziale al Regolamento Urbanistico del Comune di Altopascio secondo il D.P.G.R. Toscana n 53/R del 25 Ottobre 2011, ed in particolare nel rispetto dei contenuti dell All. A alla della delibera G.R. n 261 del 18 Aprile 2011 che ha interamente recepito le linee guida degli Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica (Gruppo di lavoro MS, 2008) approvati nel novembre del 2008 dalla Conferenza delle Regioni e Provincie Autonome e recentemente rivisti ed aggiornati nel supplemento alla rivista Ingegneria Sismica Anno XXVIII, n.2, 2011. L elaborazione e l interpretazione dei dati è stata effettuata in collaborazione con il Dottor Donato Merola. Le presenti note illustrano la metodologia delle indagini ed i risultati conseguiti. 1. METODOLOGIA E STRUMENTAZIONE È stata utilizzata la tecnica HVSR (Horizontal to Vertical Spectral Ratio) con tromografo digitale (indagine sismica con metodologia dei microtremori). La misura del rumore sismico ambientale è stata acquisita con strumentazione tromografica portatile, dotata di tre canali di acquisizione connessi a tre velocimetri elettrodinamici ad alta risoluzione, in grado di misurare le componenti della velocità (moto) di ogni strato lungo le direzioni N-S; E-W; H-V. L elaborazione del microtremore registrato fornisce i rapporti spettrali HVSR o H/V (Nogoshi & Igarashi, 1970) e consente di stimare le frequenze fondamentali di risonanza del sottosuolo. Per gli aspetti teorici essenziali e le principali applicazioni si veda, fra gli altri, Nakamura (1989), SESAME projet (2004), Castellaro e Mulargia (2009a, 2009b), Albarello et alii (2011), Albarello e Castellaro (2011), Mucciarelli e Gallipoli (2011). Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29-55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 FAX 0583/91090 e-mail info@geoprove.com Pag. 3

Per le analisi del microtremore sismico è stato utilizzato un tromografo digitale della ditta Micromed (Tromino modello TRZ-0101/01-10) con software di elaborazione dedicato. Dalle registrazioni del rumore sismico sono state ricavate le curve H/V utilizzando i seguenti parametri: Tempo di acquisizione: 40 min Frequenza di campionamento: 128 Hz Larghezza delle finestre d analisi: da 30 s, Lisciamento secondo finestra triangolare con ampiezza pari al 5% e al 10% della frequenza centrale. Per ulteriori informazioni sulle misure effettuate (condizioni ambientali, tipo di superficie di misura, pulizia dei dati, processing, spettri ottenuti, ecc.) si rimanda alle tavole di sintesi allegate. Le tavole riportano anche, per ogni misura, una stima della sua affidabilità secondo gli standard suggeriti dalle linee guida del SESAME Projet (2004) e da Albarello et alii (2011). 2. RISULTATI Sono state effettuate 2 misure di rumore sismico ambientale a stazione singola denominate TR001 e TR002, la cui ubicazione è riportata nella planimetria alla scala 1:10.000 allegata. Per ogni misura vengono presentati in un quadro unitario (tavole in allegato), insieme ai parametri di acquisizione ed elaborazione dei dati, le curve H/V ottenute, gli spettri delle tre componenti del moto, i grafici della direzionalità e i grafici delle serie temporali, questi ultimi depurati da eventuali transienti. L elaborazione dei dati è stata eseguita lisciando gli spettri con una finestra triangolare sia al 5% sia al 10% della frequenza centrale. Una volta verificato, dal confronto delle due elaborazioni, che la curva H/V ottenuta con il lisciamento al 10% non fosse affetta da perdita di informazioni significative per eccessivo smoothing degli spettri, abbiamo scelto di includere nelle tavole di sintesi le curve H/V ottenute con un lisciamento al 10% e le relative componenti lisciate al 5%. In questo modo si ha una maggiore leggibilità delle curve H/V e, contemporaneamente, la possibilità di un confronto immediato con gli spettri delle singole componenti meno lisciati, sui quali, ad esempio, sono maggiormente evidenziati eventuali picchi di origine antropica (artefatti). Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29-55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 FAX 0583/91090 e-mail info@geoprove.com Pag. 4

Il territorio esaminato è caratterizzato da attività industriale ed artigianale con macchinari in grado di produrre rumore monocromatico (artefatti) a frequenze tali da poter disturbare le curve H/V e, sovrapponendosi al segnale di origine stratigrafica, influenzare sia in frequenza sia in ampiezza i massimi significativi. Nella fase di interpretazione dei dati è stata quindi posta particolare attenzione al riconoscimento degli artefatti e alla valutazione del loro effetto sulle curve H/V attraverso l analisi di queste ultime congiuntamente ai relativi spettri delle singole componenti, in particolare quelli ottenuti con una ampiezza del 5% della finestra di lisciamento. Gli standard di qualità adottati prevedono una classificazione delle curve H/V in 3 classi (A, B e C) di qualità decrescente da A a C. Le classi A e B sono ulteriormente suddivise in due tipologie (tipo 1 e tipo 2). Per il significato di questa classificazione, riportato sinteticamente nelle tavole allegate, si veda Albarello et alii (2011) e Albarello e Castellaro (2011). Le 2 curve H/V ottenute sono classificabili in classe B per la presenza di alcuni disturbi elettromagnetici (misura TR001) e perché le variazioni azimutali di ampiezza del picco di maggiore interesse superano, anche se di poco il 30% (misura TR002). Tuttavia, entrambe le curve sono coerenti con gli spettri H/V ottenuti da misure pregresse eseguite con la stessa metodologia in siti limitrofi e sono in ragionevole accordo con i diversi dati stratigrafici di sottosuolo disponibili. Le due curve, quindi, anche se classificabili in classe B, esprimono in maniera sufficientemente affidabile le frequenze di risonanza del sottosuolo dei siti indagati. Entrambe le misure sono state eseguite sui depositi fluviali e lacustri del Ciclo delle Cerbaie del Pleistocene medio (Formazione delle Cerbaie -CBT) che, in quest area poggiano, con contatto stratigrafico inconforme, sui depositi villafranchiani del Ciclo fluvio-lacustre di Lucca Montecralo-Vinci (Ciottoli di Montecarlo-CTB e Argille di Marginone - AGM; vedi Carta Geologica e Geomorfologia alla scala 1:10.000 di supporto al Piano Strutturale vigente del Comune di Altopascio). Entrambi i cicli fluvio-lacustri sono caratterizzati da alternanze di depositi clastici fini (argille e limi) e grossolani (ghiaie e sabbie) con eteropie laterali di facies anche repentine e con importanti variazioni sia laterali sia verticali del grado di compattezza/addensamento anche all interno della stessa facies litologica. Questa variabilità si riflette nell andamento degli spettri H/V delle misure di rumore sismico ambientale. In particolare, la cuva H/V della misura TR001 non mostra picchi rilevanti nell intervallo di frequenze di maggiore interesse ingegneristico, ossia quello compreso tra 1 e 20. Il picco a 24.34 Hz è correlabile con un contrasto di impedenza sismica localizzato subito sotto la superficie del terreno ed è prodotto da variazioni di granulometria e/o addensamento all interno dei depositi della Formazione delle Cerbaie CBT. Il blando picco a 1.09 Hz, corrispondente ad un contrasto di impedenza sismica stimabile ad una profondità di almeno 50-60 metri, potrebbe in realtà avere un ampiezza maggiore ed essere leggermente attenuato per effetto di un inversione di Geoprove di Pietro Barsanti, Alessandro Petroni & C. S.a.S. - via Buiamonti 29-55100 LUCCA P.I. 01066010461 TEL. 0583/467427 FAX 0583/91090 e-mail info@geoprove.com Pag. 5