ARCIPELAGO MADDALENA



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ARCIPELAGO MADDALENA Immergini con Scuba Point Palau - http://www.scubapoint.info/ SPARGI Washington Rock Il fondale di questa secca fa parte della molto più vasta Secca di Spargi,di cui costituisce la parte meno impegnativa, in quanto meno profonda, ma non per questo meno spettacolare.qualcuno dice che prende il nome dal luogo di origine di un istruttrice subacquea del Club Mediterranèe di Caprera che,era solita condurre spesso i clienti lungo le pareti della secca, altri dicono che prende il nome da un enorme masso che assomiglia proprio alla testa del presidente americano.e secondo molti, il fondale con la morfologia più bella. La secca si trova tra l'isola di Spargiotto e Budelli. La base appoggia sulla piattaforma dell'arcipelago della Maddalena a 35 metri di profondità e la sommità arriva a -6 metri. La sua particolare posizione, la secca e' investita dalle correnti provenienti da Maestrale e Grecale, spiega il motivo della presenza della paramuricea in quantità abbondante già a 15 metri di profondità. I giganteschi monoliti di granito formano grandi e lunghi passaggi, con una vita spettacolare, vera delizia per qualsiasi subacqueo. Si può incontrare qualche bel pesce di tana (gronghi,murene,aragoste).e non raro l'incontro con branchi di Barracuda Immersione poco impegnativa

Gli Archi A Sud della washington si innalza un'altra secca molto più piccola, caratterizzata da un grosso arco che dal fondo a 26 mt arriva fin sul cappello della secca. Anche qui cernie e barracuda non mancano Secca di Spargi/ Il fungo Secca molto simile a Washington rock anche se con una morfologia meno movimentata e meno profonda. Si può incontrare qualche bel pesce di tana (gronghi,murene,aragoste).e non raro l'incontro con branchi di Barracuda Immersione poco impegnativa. Spargiottello Spargi, Spargiotto e Spargiottello, sembra un gioco di parole e invece sono tre isole allineate tra loro da est verso ovest. Per trovare il cappello non serve nè GPS nè ecoscandaglio, basta andare decisi verso sud-est di Spargiottello: l'acqua sempre limpidissima tradirà sicuramente il sommo di roccia bianca. La secca è spettacolare, fatta di ripidi bastioni che salgono verticali da un fondale di circa 30 m. Da visitare il grande canale che si apre tra il corpo principale della secca e un grande monolite sul lato di ponente Pilastrino budelli Il pilastrino, da molti conosciuto anche come Ostro di Budelli, ha il suo cappello più alto a 14 m di profondità. La secca presenta due itinerari: quello ad Ovest, presenta una morfologia più ricca di spaccature e grosse tane dove è facile incontrare, cernie, mustelle e murene di discrete dimensioni. La profondità non eccede i 30 m, bisogna però prestare attenzione alla corrente che, quando è presente è anche abbastanza forte.con il secondo itinerario si prende direzione Sud-Sud-Est, andando a scorgere sulla sabbia un altra piccola secchetta leggermente distaccata, dove sulla sua parete, esposta alle correnti sia di Grecale, sia Di Maestrale, una piccola colonia di Gerardia savaglia (finto corallo nero). Quì la profondità raggiunge i 36 m. Il Panettone Zona frecuentata sopratutto nelle giornate di Grecale sostenuto, uno dei pochi ridossi da questo vento. Il fondale non è dei più entusiasmanti ma grazie a barracuda e Ricciole l'immersione può risultare davvero emozionante. Punta Lodi Nel ricercare punti a ridosso dal Grecale ci siamo imbattuti in un tratto di fondo davvero movimentato. Grossi branchi di corvine e qualche timida cernia ci accompagneranno in quest'immersione Lo Zoppo A occidente di Budelli, nel versante meridionale dell'isola, si trova il sommo dello Zoppo o secca di Budelli, (così la troverete segnata sulle carta nautiche). La profondità media del cappello della secca è di norma inferiore ai 10 m, ma per apprezzare in pieno la bellezza della secca dovremo programmare la nostra discesa intorno ai 30 m. La morfologia dello Zoppo, è a tatti davvero spettacolare, fatta di grandi monoliti granitici, cuspidi e picchi.il lato più ricco generalmente è quello interno, il lato orientale. Troveremo belle pareti di gorgonie, canali ricchi di spugne, gamberi e piccole aragoste nelle spaccature della roccia. La posizione della secca è molto promettente per quanto riguarda la possibilità di incontrare branchi di pesci pelagici, come Barracuda, Dentici e perchè no qualche bel Pesce Luna. Punta Tegge Un pilasrino a circa 150 mt dalla costa ovest dell'isola di La Maddalena segnala la secca affiorante. Si estende su 3 gradoni in direzione ovest, il primo sui 16 mt, il secondo 24 e l'ultimo sprofonda fin oltre 35 mt. Incontri con branchi di ricciole. Punta Sardegna Grazie a questa secca riusciamo a garantire l'uscita anche con forte vento di Maestrale. vista la sua posizione a ridosso dal Maestrale. Uno scoglietto staccato di poche decine di metri dall'omonima punta affiora dalla superficie, L'ancoraggio avviene in un fazzoletto di sabbia bianchissima, anche per non danneggiare la prateria di Posidonia che caratterizza questa zona. Nuotando verso est il fondo cade prima sui 13 mt e poi giù fino a -35. Si possono incontrare piccolo Cernie, Gronchi e delle piccole Ricciole. Secca dell'oro Ai piedi di Capo d'orso, ad una profondità di 18 metri troviamo il cappello della secca dell'oro. Si trova tra la batimetrica dei 18 e quella dei 30, il fondale e fangoso ma ricco di vita. La visibilità non è delle migliori in condizioni di vento

CAPRERA Secca di Porto Massimo Nel bel mezzo del canale tra la Punta Nord di Caprera e Porto Massimo a La Maddalena, risale da un fondale di circa 60 mt un immensa secca con la parte meno profonde sui 24 metri, permette diversi percorsi a seconda della corrente. L'incontro con predatori e cernie e quasi garantito. Riservata agli esperti Secca di Punta Galera Si trova nell'estrema punta Nord dell'isola di Caprera a circa 500 mt dall'omonima punta. La secca è ben visibile dalla superfice in quanto il suo cappello si trova a pochi cm di profandità.. E' un grosso panettone che si innalza da un fondale sabbioso a circa 40 metri di profondità. Ricca di vita bentinica e permette incontri ravvicinati con saraghi e numerose specie di tana, soprattutto gronchi. Numerose fenditure nella roccia e la presenza di correnti ne fanno habitat ideale per tanute,saraghi e murene. Una secca molto insidiosa per la navigazione, come dimostrano i resti dei vari relitti, che vanno dall'epoca antica ai nostri giorni, che si trovano lungo le pareti della secca e sul fondo. La Cattedrale Poco fuori dalla punta Nord-Est di Caprera, a circa 40-50 m dalla costa troviamo un bassofondo visibile dalla superficie a circa 7-8 m di profondità. Ci troviamo a La Cattedrale o Secca di Candeo,L'ancoraggio non è dei più semplici visto che il sommo è costituito prevalentemente da scogli lisci e vi sono pochissime spaccature. Infatti per gustarsi a pieno l'immersione bisognerà dirigersi verso i piedi della secca ad Est, dove non mancheranno gli incontri con Aragoste, piccole cernie che timidamente si nascondono nelle spaccature del coralligeno e l'ormai famosissimo Paolino, un astice di circa 40 cm di lunghezza. La profondità massima è intorno ai 30 m. La Cattedrale di Fuori La Cattedrale di fuori si trova circa 150 mt più a Levante della prima separate da un fondale sabbioso.iil cappello è a 19 metri di profondità ed il lato di Levante cade fino a 41 metri. Il Canalone Da molti conosciuta anche come Shark point, un piccolo scoglio che emerge a pochi metri dalla costa Nord-est di Caprera. Si ancora a sud dello scoglio, si continua l'immersione in direzione Nord fino a raggiungere la profondità massima di 30 mt, per poi passare alla zona est con i numerosi ed incatevoli Canyon che contraddistinguono quest'immersione. Grottino di San Francesco Situata nel lato nord di Caprera, tra Punta Coticcio e Punta Galera, a ridosso del ponente e dal maestrale c'e' una grotta passante con l'ingresso a - 12 metri. All'entrata c'e' una grande spaccatura nella parte in alto a destra, rivestita da parazoanthus e abitata da aragostelle e da alcuni gronghi. La grotta è lunga circa 25 metri di metri e sbuca a 4 metri di profondità in un bacino d'acqua semichiuso. A una cinquantina di metri dall'imboccatura uscendo verso il mare aperto, c'e' un'altra piccola secca, tra l'altro molto bella, che parte da un fondale di -35 metri che arriva fino a -7 metri dalla superficie. Consigliata per la facilità dell'immersione. Secca del Grottino A due passi dall omonima grotta e ben visibil la sommità della secca. di forma quasi circolare con picchi e grosse tane. Possibilità di incontri con dentici, ricciole e cerniotte. Cala Inglesi In questa zona le discese sono per tutti i gusti, adatte a sub di ogni livello: i principianti si fermano in pochi metri di profondità lungo la caduta, gli esperti potranno continuare la discesa fino al fondo,(circa 37 m ) ed osservare le numerose spaccature che caratterizzano questa parete, alla ricerca di Aragoste e grossi Gronghi. La parete di Cala Inglese Il punto di ancoraggio è praticamente lo stesso dell'immersione precedente, l'unica differenza è che ci si dirige verso Nord dove troveremo una parete mozzafiato sia per la sua ripidità che per i suoi colori, garantito l'incontro con grosse cernie, corvine ed un grosso branco di cefali. il fondo ai piedi della parete si trova intorno a 40 mt.

I Picchi A circa quaranta metri dal lato nord di Punta Coticcio si innalzano fino in superficie, da un fondale a 45 metri, due incredibili picchi che in cima hanno un diametro di 2 metri. Un immersione veramente bellissima : incredibile il numero di castagnole che volteggiano intorno al cappello. Si possono incontrare ricciole, dentici in caccia e bellissime cernie dorate. Vi sono anche grandi capponi alla base dei massi, spugne, parazoanthus, rose di mare e ogni forma di organismo vivente che incrosta le rocce del fondo. Solo poche guide conoscono il carico di una nave romana ancora intatto e, per fortuna ben mimetizzato con il fondo. Coticcio drift Nel tratto di costa che và dai Picchi al Fiordino risulta quasi impossibile ancorare per via delle pareti che cadono quasi verticali fino a -45 mt. ed è di conseguenza una zona poco battuta dai Diving. Ci si preparara con la barca ancora in movimento, ci si tuffa qualche metro più a sud dei picchi per continuare l'immersione verso sud (direzione Fiordino) tenendo sempre la parete sulla destra. immersione adatta più o meno a subacquei di tutti i livelli di esperienza visto che si può tranquillamente segliere la profondità che si desidera. Non sono rari gli incontri con grossi dentici a caccia.. Il Fiordino E un immersione adatta a tutti per la tipologia di fondale a gradoni, si può quindi scegliere la profondità più adatta al grado di esperienza dei sub. Inizia praticamente da terra con un primo gradino a 6-9 m di profondità, per poi degradare dolcemente fino ad oltre 50 m di prof. Non mancheranno gli incontri con grosse e timide Cernie Tahiti Prende il nome dalla famosissima spiaggia di Punta Coticcio. La secca arriva fino in superficie e sprofonda per circa 30 m sul lato di levante dove troverete delle splendide gorgonia rosse e foltissime colonie margherite di mare (parazoanthus Axinellae), e a circa 15-16 m sul versante di ponente, adatta quindi a dei sub di 1 livello.

I MONACI Maestrale Un'immersione impegnativa a causa delle frequenti correnti che ci si possono trovare, ma proprio per questo risulta essere molto ricca di vita sessile e di pesci, anche di grossa taglia. Si trova a circa mezzo miglio a nordovest dal faro dei Monaci. Si innalza da un fondale a 40 metri, apice che arriva a -12 metri.la parete a Maestrale e' ricoperta di gorgonie e alla base presenta una franata in cui fanno tana gronghi, murene e saraghi. In queste acque e' facile l'incontro con dentici e ricciole. Due grandi monoliti formano alcune spaccature orizzontali abitate da numerosissime specie ittiche di tana (corvine, saraghi, cernie, mustele ecc). Nella zona si può anche trovare un grosso motore,appartenente presumibilmente ad un peschereccio,che giace su un fondale di 22 metri ed è ricovero per gronghi, murene e scorfani di grandi dimensioni, mentre sulla vicina parete si incontrano vari tipi di nudibranchi. I Monaci Nord Immersione sottocosta, molto semplice ma sicuramente di grande interesse. Un grosso motore, probabilmente di un peschereccio, giace su un fondale di 22 metri ed è ricovero per gronghi, murene e scorfani di grandi dimensioni, mentre sulla vicina parete si incontrano vari tipi di nudibranchi. I Monaci drift Tutta la costa dell'isola dei Monaci, esposta a Maestrale è una zona poco fonda, quasi mai supera i -22. Essendo però una zona molto vasta vale la pena effettuarla in drift, numerosissime le murene ed in caso di corrente grossi branchi di Barracuda. Secca dei Monaci La secca ha una notevole dimensione: si possono individuare vari punti di immersione, ciascuno con diverse possibilità di percorso. Le rocce hanno in genere andamento verticale, con fessure e avvallamenti. Nelle zone dove si incanalano le correnti, le paramuricee sono di grandi dimensioni e molto fitte; le pareti in ombra sono ricoperte da tappeti di margherite di mare. Sulla secca si avvistano spesso pesci di passo, come dentici e ricciole. Il faro dei Monaci Il faro dei Monaci è sicuramente un immersione molto semplice ma non per questo di minor interesse. Ancoriamo nella cala del faro ad ovest dell'isola su di un fondale di circa 10 m, continuiamo l'immersione verso la franata che digrada fino a -27 m dove troveremo un piccolo picco completamente ricoperto di Gorgonie, dove tra i loro rami vedremo spuntare le classiche antenne delle aragoste. Rientrando alla barca perlustreremo le innumerevoli tane della franata dove non mancheranno gli incontri con grosse Motelle, Murene, Cernie e osservando le volte delle tane troveremo sicuramente qualche bellissimo esemplare di Cicala Secca di Tramontana 400 mt verso Nord rispetto l'isolotto dei Monaci troviamo questa fantastica secca. Il sommo della si trova a circa 14 mt di profondità. La parete di Nord-Est cade verticale fino a 32 mt ed è completamente ricoperta di gorgonie. Incontri con pesci pelagici. Grecale La secca di Grecale, prende il nome dalla sua posizione rispetto all'isola dei Monaci. Si estende da ovest verso est per circa 150-200 m, con una spaccatura centrale conosciuta come il Canalone. Come per la stragrande maggioranza delle secche dell'arcipelago la parta più interessante è quella esposta alle correnti di Maestrale rivestita da grandi gorgonie rosse e frequentata da cerni, murene, gronghi, ricciole e dentici

Spacca delle Corvine E' la punta estrema della Secca dei Monaci verso Punta Coticcio dell'isola di Caprera. Il picco si trova a -6 metri di profondità.e' formata da rocce granitiche che si innalzano da un fondale sabbioso a -40 metri. Un canyon profondo 30 metri e largo dai 2 ai 4 metri presenta le pareti completamente rivestite di Parazoanthus axinellae. Vi sono moltissime spacche abitate da gronghi, murene, capre di mare, aragoste oltre ad una ricchissima flora marina : spugne, gorgonie e,sul fondo, splendide praterie di posidonia ricche di pesci, soprattutto ghiozzi,triglie,sciarranidi e pesci San Pietro. Sul fondo grandi massi La boetta La boetta prende il nome da una piccola meda ancorata nel punto più occidentale della secca dei Monaci. La parte meno profonda si trova a 4 m dalla superficie per poi precipitare a - 38 lungo le pareti del canyon che caratterizza questa secca, ricca di pesce stanziale e di passo. Le Colonne Circa mezzo miglio a nord della boa della Secca dei Monaci, monoliti di granito alti 30 metri s'innalzano maestosi da un fondale sabbioso a -45 metri di profondita' ed arrivano a -15 metri dalla superficie. Le pareti sono coperte da gorgonie e tappezzate da margherite di mare. Per la varietà delle rocce vi sono tane ricche di pesci.habitat ideale del Riccio di mare:infatti di questi bellissimi animali ve ne è una grande quantità. E' facile incontrare grandi trigoni e pesci di specie pelagiche: ricciole, dentici e, d'estate, con un po' di fortuna si possono vedere transitare anche i tonni. Appoggiata a grandi massi, sul versante di nordest, c'e' un'enorme ancora "ammiragliato" alta 6 metri coperta di gorgonie. E' facile incontrare forti correnti pertanto quest'immersione è consigliata a sub esperti. Secca delle Razze A circa 100 mt a nord della secca delle colonne si innalza fino a 17 mt. dalla superfice. L immersione si svolge lungo il lato nord della secca, con una profondità media di 26 mt, per raggiungere una profondità massima intorno ai 35 mt. Nei periodi di Luglio ed Agosto è veramente alta la possibilità di incontrare grossi Trigoni anche in branchi numerosi che si recano in questa secca per il periodo degli accoppiamenti.

NORD ARCIPELAGO Marginetto Tra Punta Marginetto di La Maddalena e gli isolotti di Barrettinelli c'è uno stretto braccio di mare chiamato Passo di Barettinelli. Nella strettoia si incanalano sempre correnti vigorose e in caso di mare mosso le onde assumono dimensioni notevoli. L'immersione, mare permettendo, non è impegnativa anche perché la profondità del fondale non supera i 24 metri. La dorsale dell'isola finisce su un fondo di sabbia con massi sparsi: nelle spaccature si nascondo le murene e grossi saraghi. Barrettinelli di Fuori Si ancora a pochi metri dall'isolotto del faro, verso nord vi è un altro scoglio affiorante ed è intorno quest'ultimo che si effettuerà quasi tutta l'immersione. Il lato a Nord-Est dello scoglio scende quasi verticale fino a 30 metri con una splendida franata di grossi massi abitata da numerose murene e mostelle. Staccate dalla parete intorno ai 30 metri si intravedono altre 3 piccole secche interamente ricoperte di gorgonie e Margherite di mare. Immersione adatta a tutti La Presa L'immersione più a nord della Sardegna. Come la secca di razzoli è priva di ridossi ed è battuta spesso da correnti molto forti. la profondità minima è intorno agli 11 mt, la secca si estende verso Nord formando 3 dorsali con le pareti ricche di vita bentonica, poggiate su di un fondo di sabbia bianchissima a circa 30 mt di profondità. Secca di Razzoli Esposta a tutti i mari non è sicuramente una delle secche più frequentate dai subacquei.. L'immersione è caratterizzata da numerose secchette che partono da un fondale sabbioso di circa 30metri. La meno profonda è la più esterna che arriva fino a 10 metri dalla superficie, la profondità media dell'immersione è intorno ai 22 metri. Il zona è spesso da fortissime, per questo non sempre effettuabile. è facile imbattersi in tanto pesce pelagico come branchi di ricciole o barracuda. Le catene La roccia dai -12 mt scende veloce verso il largo, a formare la più facile delle tante secche che punteggiano questo tratto di mare, e consente un immersione semplice; molto piacevole. la parete esterna degrada sui -20, poi si allarga in una serie di spuntoni non alti che conducono con rapidi balzi a quota 30 mt.