2.8 Mogliole- Tiglieto (GE)

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2.8 Mogliole- Tiglieto (GE) 2.8.1 Dati generali Il dissesto di Mogliole è strettamente connesso con la tettonica, il cui motivo dominante è dato dal sovrascorrimento NE-SW delle lherzoliti (ex-unità Erro-Tobbio) sulle serpentiniti dell Unità Voltri (Ex-Unità Beigua). Il corso del Rio Mogliole segue la direzione del contatto che interessa il basamento roccioso, caratterizzato da una scistosità penetrativa immergente verso SW (Fig.272). Come osservazione aggiuntiva sui caratteri geomorfologici si segnala la profonda alterazione delle rocce del basamento metaofiolitico con zone profondamente laminate dagli effetti tettonici e l evoluzione nel tempo di generazioni successive di frane impostate prevalentemente lungo gli impluvi e facilitate nello scorrimento dalla presenza di spesse coltri detritiche ( Atlante dei Centri Abitati Instabili della Liguria - CNR). In tale contesto deformativo si inserisce l attività di monitoraggio della frana che si è protratta dal 2009 al 2013 sul solo inclinometro S010M (S02M non è stato utilizzabile dopo la prima lettura) e sui piezometri S01M e S011M (Fig.273). Negli anni seguenti non è stato sottoposto a monitoraggio in accordo con Regione Liguria considerando la scarsa rappresentatività dell unica postazione inclinometrica rimasta. Le installazioni presenti ricadono all interno di un vasto corpo di frana censito nell Inventario dei fenomeni franosi (Progetto IFFI) come segue: Inclinometri: S010M, S02M (ex) Tipo Stato Complesso Attivo/riattivato/sospeso Identificativo 0100111302 Area [mq] 302933 Di seguito si riassume l attività di monitoraggio al 2013. Data Attività Strumentazione Sistema di misura 25/07/2013 8 lettura di esercizio sulle guide A1/A3 e sequenza di letture A1B1/A3B3 Inclinometri S010M Piezometri S011M Sonda servoaccelerometrica biax. S060314 Tab. 13 - Misure effettuate al 2013 nel sito di Mogliole 256

Fig. 272 - Stralcio Carta Geologica d Italia sc.1:100.000 S01M S02M S011M S010M Fig. 273- Posizione degli inclinometri S010M (S02M) e piezometri S01M e S011M all interno del corpo di frana 257

2.8.2 Analisi dei dati inclinometrici Inclinometro S02M (19 m) parte superiore della frana e monte dell abitato I valori di spostamento registrati, definiti dall elaborazione differenziale integrale rispetto alla lettura di zero di maggio 2009 ammontano a circa 7.5mm globali in direzione sud-est con l individuazione di una deformazione superficiale a 2.5m (Fig.274). Tale deformazione è identificata con altrettanta precisione dall elaborazione locale con un picco principale di quasi 2mm: la deformazione ha creato una strozzatura della tubazione tale da non rendere possibile la discesa della sonda inclinometrica. Fig. 274 -Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S02M 258

Inclinometro S010M (38.5 m) parte inferiore della frana e valle dell abitato La lettura effettuata nel 2013 ha registrato un incremento della deformazione di 11mm raggiungendo un valore massimo di 39mm con direzione azimutale S in 4 anni di monitoraggio, coerentemente con l orientazione del versante. Viene confermata la presenza della superficie di taglio a 6m, evidenziata dalla morfologia delle curve inclinometriche (elaborazione differenziale integrale) e confermata dall'elaborazione differenziale locale con un picco di quasi 16mm (Figg.275 e 276). Le letture dimostrano come si alternino spostamenti di entità differente ma che complessivamente definiscono con una certa continuità un trend del movimento costante. Fig. 275 -Grafici relativi all elaborazione differenziale integrale (risultante degli spostamenti) e all elaborazione differenziale locale (spostamenti locali) dell inclinometro S010M 259

Fig. 276 - Grafico relativo all elaborazione differenziale integrale (diagramma polare della deviazione) dell inclinometro S010M 260

2.8.3 Conclusioni Il sito di Mogliole, già deficitario come numero e ubicazione dei dispositivi inclinometrici, nel 2009 risultava attivo con gli inclinometri S02M e S010M, ubicati rispettivamente nella parte alta e nella parte bassa dell incisione valliva lungo la quale si è impostato lo scivolamento. Nel corso del 2010 si è verificata la definitiva occlusione dell inclinometro S02M e il conseguente inutilizzo ha determinato una importante perdita di informazioni sulla parte alta del movimento gravitativo. I cicli di lettura riguardano quindi il solo inclinometro di valle nell impluvio del Rio Mogliole: in quattro anni si sono registrati valori complessivi di 40mm in direzione S con il continuo scorrimento lungo il piano di taglio localizzato a 6m di profondità (Fig.277). Fig.277 - Direzione di movimento della frana che interessa il sito di Mogliole Dal monitoraggio piezometrico si è potuto constatare la presenza di una falda di versante la cui soggiacenza risulta situata intorno a 6m di profondità con una escursione negativa fino a circa 10m di profondità (Fig.278). Il grafico seguente evidenzia come la progressione del movimento sia avvenuta nel 2009 e 2010 con una leggera alternanza di accelerazioni e decelerazioni, che dal 2011 non si sono più verificate (velocità media circa 10mm/anno): peraltro si rileva nel 2013 il maggior tasso di spostamento ad oggi rilevato. Si conferma quindi la riattivazione dello scorrimento, ancorchè definito in IFFI come quiescente. 261

Velocità deformazioni e piezometrie- Mogliole Spostamento in testa tubo (mm) Soggiacenza (m) 40 36 32 28 24 20 16 12 8 4 0-4 -8-12 -16 mag-09 set-09 gen-10 mag-10 set-10 gen-11 mag-11 set-11 Tempo Fig. 278 -Velocità delle deformazioni e soggiacenza della falda. gen-12 mag-12 set-12 gen-13 mag-13 set-13 So1M So11M S010M Il sito mostra evidenti segni di movimento a valle e a monte con l'occlusione totale dell'inclinometro S02M; tale situazione è accompagnata da una risalita della falda fino a -5m di profondità. L inclinometro S02M risulta collocato nella zona di monte del movimento franoso e il sopralluogo nell areale circostante ha permesso di individuare fessure nella sede stradale e locali cedimenti della stessa in associazione a deformazioni evidenti del muro di sostegno a monte (Fig. 279). Fig.279 - Recenti evidenze della deformazione in atto nella sede stradale e nei muri di sostegno in prossimità dell inclinometro S02M. Il dissesto presente nell area si sovrappone a una profonda debolezza strutturale degli ammassi rocciosi. A questo proposito la campagna di sondaggi geognostici condotti nell area ha 262

messo in evidenza nella parte centrale dell impluvio del Rio Mogliole un basamento roccioso profondo fino a un massimo di 40m, lherzoliti localmente con caratteri di milonite in contatto con i sedimenti della Formazione di Molare. Fig.280 - Affioramento di lherzoliti tettonizzate e accumuli detritici nella zona di monte della frana. Il basamento roccioso ultrafemico, affiorante lungo lo spaccato stradale nel tornante immediatamente a monte di S02M, è caratterizzato da lherzoliti localmente con caratteri tessiturali e strutturali di cataclasite/milonite, spesso disgregato con frammenti rocciosi immersi in una matrice fine (Fig.280). Il dissesto presente nell area si sovrappone quindi a una profonda debolezza strutturale degli ammassi rocciosi. A questo proposito la campagna di sondaggi geognostici condotti nell area (GeoSarc,1999) ha messo in evidenza nella parte centrale dell impluvio del Rio Mogliole la presenza del bedrock già presente a profondità non elevate e la sua frammentazione fino alla totale obliterazione dei caratteri e della struttura originaria. Nel mese di agosto 2011 nella parte centrale della frana presso l inclinometro S010M, è stata eseguita una indagine sismica a rifrazione, invertita con tecnica tomografica e con uno stendimento strumentato di 45 metri con spaziatura intergeofonica pari a 3 metri, due energizzazioni esterne per ciascuna estremità e 3 energizzazioni all interno della linea. Con questa geometria si è raggiunta una profondità di indagine pari a circa 20 metri. La stratigrafia che si può ricavare dalla prova sismica vede la presenza di un primo rifrattore che può corrispondere sia ad un terreno addensato saturo sia ad una roccia tenera, compreso tra le profondità di circa 3 e 5 metri. Al di sotto di questo primo rifrattore la tomografia mette in evidenza uno strato caratterizzato da inversione di velocità delle onde P attribuibile ad un materiale meno rigido. Alla profondità di circa 12 metri viene evidenziato dalla tomografia un rifrattore caratterizzato da Vp elevate >2000 m/s attribuibile al substrato roccioso (Fig.281). Il movimento rilevato dagli inclinometri intorno a 6m di profondità sembra avvenire, quindi, in una zona di contatto tra la coltre detritica e un primo livello del basamento roccioso, ben al di sopra con il contatto del bedrock non 263

alterato. La presenza dello strato di rocce alterate ma soprattutto tettonizzate, rilevato dall indagine geofisica, può essere osservato per almeno 6m di spessore e sembra allo stato attuale non partecipare al movimento. Fig. 281 - Sezione sismica tomografica del pendio in frana: si osserva il basamento ofiolitico tettonizzato e alterato (verde) passante a stabile (rosso) che si rileva a partire da 12m di profondità Il movimento gravitativo potrebbe rispondere alle precipitazioni in accordo con la limitata profondità della superficie di scorrimento e in accordo presumibilmente con le caratteristiche di uno scivolamento di una coltre franosa. Precisamente il trend della deformazione dal 2009 (Fig.282) si è registrato inizialmente con una alternanza di spostamenti e pause e negli anni successivi con un movimento continuo nel tempo. L assenza di stasi e la continua progressione della deformazione negli anni 2011 e 2012, e l importante moviemento nel 2013 coincidono rispettivamente con periodi modesti dal punto di vista precipitativo cui fa seguito un anno con una primavera piovosa: infatti specie per i mesi di marzo e maggio 2013 si sono registrate cumulate di 300mm ed eventi di particolare intensità con 140mm in pochi giorni nel mese di maggio e con 273mm nel mese di dicembre. Si deve sottolineare, inoltre, che il periodo autunno 2010-inverno 2011, potenzialmente responsabile dell attività dello scorrimento di Mogliole, è stato inoltre caratterizzato dalla presenza di eventi pluviometrici importanti come nel caso dell ottobre 2010 con 164mm di pioggia in un giorno, situazione derivata dalla perturbazione che ha originato gli eventi alluvionali di Varazze e Sestri Ponente. 264

Pluviometrie (cumulate mensili e eventi estremi 1/5gg)- deformazioni nel tempo - S010M 450 45 400 Precipitazioni 40 eventi estremi Precipitazioni cumulate (mm) 350 300 250 200 150 S010M 35 30 25 20 15 Spostamento cumulato (mm) 100 10 50 5 0 0 gen-09 mag-09 set-09 gen-10 mag-10 set-10 gen-11 mag-11 set-11 gen-12 mag-12 set-12 gen-13 mag-13 set-13 Data Fig. 282 Andamento pluviometrico mensile, eventi estremi (stazione ROSSGL e stazione PTURC) e letture inclinometriche (S010M) I dati interferometrici (desunti dal sito Ambiente in Liguria della Regione Liguria) evidenziano la presenza di aree anomale in testa al bacino e i dati ERS dal 1993-2000 e ENVISAT dal 2003-2008 hanno rilevato spostamenti di circa 5mm/anno confrontabili con i valori di spostamento degli inclinometri (velocità media circa 10mm/anno). 265