RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 2 16 GENNAIO 2015 EDITORIALE Cari Colleghi, Abbiamo deciso di mettere in risalto nella rassegna settimanale odierna le dichiarazioni di Franco Ellena, oramai ex presidente della commissione permanente distribuzione dell Ania, perché ci permettono di fare una seria riflessione sul mondo della rappresentanza associativa. Egli nell ultima battuta dell intervista rilasciata a un sito specializzato, in riferimento alla rappresentanza agenziale addirittura dichiara: Vogliono fare una battaglia per la libertà, però gli istituti della rivalsa e della liquidazione o il meccanismo di funzionamento del Fondo Pensione Agenti non devono cambiare. Che senso ha? Una domanda che però non fa giustizia sul mondo della rappresentanza agenziale così come è. Non tutte le rappresentanze infatti sono uguali e da qualche tempo, è bene ricordarlo, all interno di tale mondo esistono dei soggetti che con coerenza sindacale e responsabilità verso la categoria, perseguono la strada del rinnovo dei diritti ma anche del rispetto dei propri doveri. Frammentarietà quella appena citata che a breve potrebbe essere conosciuta dalla stessa Ania. Difatti in attesa che sia nominato il nuovo presidente della commissione permanente distribuzione dell Ania, dopo la fuoriuscita del Gruppo Unipol dall associazione delle imprese, non v è dubbio che anche l associazione delle imprese inizia a mostrare qualche crepa e a perdere quell immagine di associazione granitica e monolitica. Situazione questa che è frutto dei tempi che stiamo vivendo e che stanno portando ad un estrema frammentarietà nel mondo della rappresentanza industriale, associativa. Tutto questo è un bene? Non direi se poi il rischio concreto che si delinea è quello di un eccessivo pluralismo di centri di interesse che finiscono, in mancanza di una linea progettuale comune e di una strategia condivisa, per avanzare delle istanze che si elidono a vicenda e che finiscono per determinare un involuzione, piuttosto che un progresso dei soggetti che si intendono rappresentare. Noi rappresentanti degli agenti conosciamo bene queste dinamiche visto che, a fronte di una presunta libertà di agire sbandierata populisticamente, abbiamo dovuto subire per l ennesima volta l interruzione della trattativa per il rinnovo dell accordo impresa agenti. Infatti la rappresentanza delle imprese, almeno fino a quando era in carica il direttore generale di Unipolsai, nella sua veste di responsabile della commissione distribuzione, ha preso a pretesto le recenti interpretazioni dell Antitrust che, sollecitata da altro sindacato di rappresentanza agenziale, scongiura forme strette di relazioni fra associazioni datoriali in quanto potenzialmente lesive delle pratiche concorrenziali. C è da chiedersi se vi sia ancora lo spazio per
un nuovo accordo, semmai più leggero, che sotto forma di cornice quadro, sia più moderno e attuale e rappresenti per davvero una speranza per i giovani che in futuro intendano accedere alla professione di agente di assicurazione. Probabilmente c è chi, dietro il vessillo delle libertà opera per il mantenimento dello status quo e delle posizioni di privilegio acquisite negli anni. D altronde lo vediamo anche nelle diverse posizioni che si sono assunte su un altra spinosa vicenda, quella relativa al problematico salvataggio del Fondo Pensione Agenti. E sicuramente questo un aspetto bizzarro, ma non nuovo nella nostra cultura gattopardesca italiana. Ci auguriamo a questo punto che il nuovo Presidente della commissione distribuzione, che l Ania nominerà, sappia bene interpretare le istanze di rinnovamento espresse dalla categoria che in quanto tale aspira ancora ad operare come agenti professionisti di assicurazione. Buona lettura Enrico Ulivieri Vice Presidente Nazionale ELLENA: «TUTTA LA VERITA SULL USCITA DA ANIA. E SUGLI AGENTI DICO» (05/01/2015) NOTIZIE DAL MONDO ASSOCIATIVO Tutta la verità sull uscita del Gruppo Unipol dall Ania. Franco Ellena, direttore generale di UnipolSai e ormai ex presidente della commissione permanente distribuzione dell Ania, ha spiegato il motivo che ha portato il colosso assicurativo bolognese ad assumere una decisione clamorosa e senza precedenti. Lo ha fatto con un intervento nel corso dell ultimo Annual Insurance Isjam Forum che si è tenuto a Milano qualche settimana fa e che Tuttointermediari.it riporta in esclusiva per i suoi lettori. (Nella foto a lato, Franco Ellena, a destra, intervistato da Enea Dallaglio, amministratore delegato di Innovation Team) Ellena, come suo solito, ha parlato senza peli sulla lingua. «Il mondo sta cambiando così velocemente che crediamo che tutte le rappresentanze, non solo Ania, debbano in qualche modo ripensarsi. Per tante ragioni: per la presenza dei regolatori, per il mercato che cambia, perché il consumatore ha modificato le sue abitudini, per la crisi profonda che richiede soluzioni nuove», ha esordito il direttore generale di UnipolSai. «Di fronte a ciò, tutte le rappresentanze hanno la necessità di rimettersi in discussione. Certo non è una operazione semplice perché per loro natura tendono a conservare l esistente. Il ripensamento, probabilmente, non può partire dalla stessa associazione. Da qui la nostra scelta». Quella di Unipol di uscire dall Ania non è stata una decisione estemporanea, ma ponderata. Lo conferma lo stesso Ellena. «Prima di assumere questa scelta abbiamo discusso e presentato delle proposte in sede Ania. Ovviamente solo dopo abbiamo esternato alla stampa la necessità di un profondo ripensamento. Del ruolo dell Ania, da 10 anni a questa parte, è rimasto pochissimo. È necessario che l associazione fra le imprese assicurative sia molto piu proiettata in una attività di relazione
con le istituzioni, il Parlamento, i regolatori, Bruxelles. In sostanza un Ania più politica e molto meno stanza di compensazione di rapporti tra compagnie, perché cosi come è non serve a nessuno», ha detto Ellena. «Noi ci siamo attrezzati per andare avanti per conto nostro, quindi per essere capaci di avere un interlocuzione anche con le istituzioni in modo autonomo». IL RAPPORTO CON LE RAPPRESENTANZE DEGLI AGENTI L ormai ex presidente della commissione distribuzione dell Ania ha anche affrontato la tematica relativa al rapporto con le associazioni di categoria degli agenti. «Abbiamo avviato dei ragionamenti con le rappresentanze degli agenti dopo circa 10 anni di silenzio, con l intento di verificare se vi fossero le condizioni per riprendere il dialogo e capire quale scenario disegnare». E il dialogo era ripreso salvo poi interrompersi «per cause esterne», ha sottolineato Ellena, «per la decisione di Antitrust di chiedere alle compagnie di assumere impegni diversi su temi riconducibili all Accordo nazionale impresa agenti. È diventato difficile, quindi, ricondurre il tutto a un accordo che a questo punto non sta più in piedi: per le compagnie e per i giovani agenti. Oggi come oggi sta in piedi solo per quegli agenti molto prossimi alla pensione e che quindi non hanno obiettivi di riforma, di cambiamento, di visione nuova del futuro». Franco EllenaNel frattempo, ha aggiunto Ellena, «le compagnie sono cambiate moltissimo, il panorama assicurativo anche, e quindi uno strumento così rigido come l Ana secondo me non può più esserci. Tra l altro, non tutte le compagnie utilizzano reti agenziali e allo stesso tempo anche il mondo agenziale è profondamente diverso al suo interno, perché ci sono agenti che svolgono l attività professionale in modo differente. Non è più pensabile, quindi, fare riferimento a un accordo collettivo che risolva tutte le questioni. In questo momento non vedo altre strade se non quella di dare spazio alla contrattazione aziendale e quindi di secondo livello». RIVALSA E LIQUIDAZIONE Ellena ha detto la sua anche su due istituti come rivalsa e liquidazione. «Nessuno difende l istituto della rivalsa tra le rappresentanze degli agenti. Si difende solo la liquidazione, e siccome sono due istituti collegati significa che se si mette mano alla rivalsa allora bisogna intervenire anche sul sistema di calcolo della liquidazione. Difendere l attuale sistema significa non volere un futuro per i giovani agenti e in generale per la rete agenziale tutta. Fin quando avremo meccanismi che difendono solo e soprattutto l anzianità di servizio è evidente che un giovane non potrà mai fare l agente a meno che non trovi una compagnia che investa su di lui». Infine, una frecciata alle rappresentanze degli agenti: «Vogliono fare una battaglia per la libertà, però gli istituti della rivalsa e della liquidazione o il meccanismo di funzionamento del Fondo pensione agenti non devono cambiare. Che senso ha?». NOVITA, SERVIZI PER L Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione (ANAPA) è
GLI ISCRITTI E QUOTE DI ADESIONE: FOCUS SU ANAPA stata costituita alla fine di novembre del 2012 ed è operativa dal febbraio 2013, e nasce «con l intento di dare vita a un associazione rappresentativa di categoria più moderna e funzionale, attenta alle nuove dinamiche del mercato assicurativo nazionale ed europeo, pronta a ricreare un dialogo costruttivo e partecipativo con le istituzioni, che possa qualificare ed enfatizzare la figura dell agente di assicurazione». L associazione, oggi presieduta da Vincenzo Cirasola, si rivolge a tutti gli agenti di assicurazione (sezione A del Rui), operativi e non operativi. PRINCIPALI NOVITA /OBIETTIVI PER IL 2015 A tenere banco sarà ancora la questione legata al salvataggio del Fondo pensione agenti. Anapa spinge per la trasformazione immediata del regime in contribuzione definita «a tutela non solo per coloro prossimi alla pensione, ma anche e soprattutto per i più giovani». Inoltre, sulla scia della firma del nuovo accordo per il rinnovo del Ccnl dipendenti di agenzia, Anapa intende raccogliere i frutti anche in termini di un aumento delle adesioni all associazione. Anapa auspica anche una ripresa della trattativa con Ania per la riforma dell accordo impresa agenti. Infine guarda «con attenzione a quello che si sta verificando nel sistema di rappresentanza della categoria degli agenti, visto che nel mercato si sta delineando una netta demarcazione fra le sigle che intendono rappresentare gli agenti professionisti di assicurazione e chi invece intende estendere la rappresentanza anche agli agenti in quiescenza, agli iscritti alla sez. E e quanto altro». SERVIZI FORNITI AGLI ISCRITTI Anapa offre i servizi tipici di un associazione di categoria, vale a dire di assistenza legale, fiscale, contrattualistica, giuslavoristica, ai quali si aggiunge la rappresentanza istituzionale nazionale e internazionale della categoria, la tutela sindacale, la sottoscrizione di contratti collettivi, nonché altri servizi vari quali la formazione e l aggiornamento professionale, convenzioni, consulenza in chiave di marketing e comunicazione. QUANTO COSTA L ISCRIZIONE PER CHI RINNOVA E PER I NUOVI Anapa prevede tre quote di iscrizione in corrispondenza del numero degli agenti (quelli in quiescenza sono esclusi) che richiedono l adesione all associazione: 250 euro per persona fisica, per ditta individuale, per società con un solo delegato all attività assicurativa; 400 euro per società con due delegati all attività assicurativa; 600 euro per società con tre o più delegati all attività assicurativa. Anche i Gruppi aziendali agenti possono iscriversi all associazione, con quote di adesione che si differenziano in base al numero di iscritti al gruppo: 1.000 euro (per i Gaa fino a 200 iscritti); 2.000 euro (da 201 a 400 iscritti); 3.000 euro (per i Gaa oltre i 400 iscritti). Per coloro che si iscrivono per la prima volta all associazione e lo fanno negli utlimi 3 mesi dell anno, la validità è estesa all anno successivo. Per gli under 35 anni, la quota di iscrizione si riduce a 200 euro. È possibile
iscriversi all associazione in ogni periodo dell anno, tranne per i rinnovi, la cui scadenza è il 31 gennaio 2015. SNA CONFCOMMERCIO: LO SCONTRO A DISTANZA NON SI PLACA (12/01/2015) IVASS IMPONE L'USO DELLA POSTA CERTIFICATA Non si placa lo scontro a distanza fra il Sindacato nazionale agenti e la Confcommercio. Almeno ai piani alti. La polemica, generata attorno al nuovo Ccnl dei dipendenti di agenzia firmato dallo Sna con altre sigle sindacali, sta andando oltre. Secondo quanto ha fatto sapere lo Sna, Confcommercio insiste nel chiedere al sindacato di dotarsi di uno statuto conforme allo schema tipo confederale. In più ha chiesto l elenco completo degli iscritti al sindacato. Una richiesta che ha mandato su tutte le furie Claudio Demozzi presidente dello Sna. «Il Sindacato nazionale agenti vuole continuare a essere ciò che è sempre stato, cioè una libera e autonoma associazione di rappresentanza e tutela della categoria», fa sapere. «Non intendo autorizzare la consegna delle liste dei nostri iscritti a chicchessia, perché l iscrizione al Sindacato è una scelta libera e individuale che rispetto e proteggo. Ribadisco ancora una volta che la nostra adesione a Confcommercio ha da sempre avuto un significato esclusivamente politico, di sostegno a una importante organizzazione di imprenditori per portare al suo interno la voce degli agenti di assicurazione e partecipare ad attività e processi di volta in volta condivisi, con il vantaggio di una mutua rappresentatività, ma con profondo rispetto per le reciproche autonomie. Se questo stato di cose non è compatibile con le regole stringenti che Confcommercio ha voluto darsi con la propria riforma statutaria del 2009 non possiamo che prenderne atto e, in tal caso, questa mia dichiarazione può essere interpretata come il recesso di Sna da quell adesione politica». Le assicurazioni dovranno utilizzare la posta elettronica certificata (pec) per comunicare con l'ivass, l'istituto di controllo del settore. La novità è contenuta in una comunicazione inviata al mercato dall'autorità presieduta da Salvatore Rossi. «L'istituto ha in corso di realizzazione un processo che porterà, nel primo semestre del 2015, all'adozione di un sistema di protocollazione informatica e di gestione dei flussi documentali in linea con il Codice dell'amministrazione digitale (il decreto legislativo del 7 marzo 2005, ndr)», si legge in una comunicazione inviata al mercato dall'ivass martedì scorso. «In relazione a ciò e al Dpcm del 22 luglio 2011 in tema di comunicazioni per via telematica, il citato sistema favorirà tra l'altro lo scambio di corrispondenza a mezzi della posta elettronica certificata», si legge ancora nel documento firmato dal segretario generale dell'ivass, Corrado Baldinelli. Le imprese, entro 30 giorni, dovranno a questo punto comunicare all'istituto di controllo l'indirizzo mail che intendono utilizzare per lo scambio di corrispondenza con l'ivass, come avviene del resto già in materia di reclami, dove la pec è già utilizzata dalle imprese assicurative. «Per le comunicazioni da inviare al servizio tutela del consumatore in materia di gestione dei reclami continueranno a valere gli altri indirizzi pec comunicati con la lettera al mercato del 31 ottobre 2013», hanno chiarito dall'istituto aggiungendo che a breve, sul sito dell'ivass, «sarà resa nota la data di avvio del nuovo sistema di gestione della corrispondenza».
NOTIZIE DAL MERCATO ASSICURATIVO INTANTO IL VITA VIAGGIA AL 3,75% ANNUO FONTE: MF (10/01/2015) Nonostante il calo dei tassi i rendimenti delle gestioni separate delle polizze Vita mantengono la rotta. Nel 2014 le performance lorde si sono attestate attorno al 3,75%, un dato in linea con quello degli ultimi anni. Ma c'è anche chi supera il 5%, come la gestione separata Europa di Cattolica Assicurazioni (5,41%), Pramerica Previdenza di Pramerica (5,38% annualizzato, dal momento che la linea ha un rendimento semestrale), Cp Previ di Cattolica Previdenza (5,1%) e Liquidagevole di Generali Toro (5,03%). È quanto emerge da un'analisi condotta da MF Milano Finanza che ha raccolto i risultati delle gestioni separate che chiudono l'esercizio al 30 settembre (o al 31 ottobre) e di quelle che riportano i dati mensili. Si tratta di rendimenti apprezzabili considerando l'1,8% offerto dal Btp decennale all'1,8% e l'inflazione sottozero. Certo, questi prodotti non sono immuni dall'impatto dei tassi a zero. Infatti dallo scorso primo dicembre per effetto della normativa dell'ivass l'asticella del tasso che le gestioni separate possono garantire, in precedenza pari al 2,25%, è stata ulteriormente abbassata per i nuovi clienti all'1,75%, con un drastico calo rispetto al settembre 2012, quando il tasso era al 3,5%. E le compagnie si sono adeguate da tempo, visti i bassi rendimenti dei titoli di Stato: da mesi le polizze di ramo I sul mercato offrono un rendimento minimo garantito difficilmente superiore all'1%, mentre quelle più vecchie, collocate quando i rendimenti obbligazionari erano alti, arrivavano anche al 4%. In compenso le gestioni separate riescono ancora a garantire extra rendimenti interessanti rispetto al minimo garantito con una stabilità di risultati pari al 3,5 4% all'anno, in media il 3,9% nell'ultimo quinquennio, e con un rendimento finale retrocesso al cliente al netto di costi e imposte che può superare il 2%. La protezione dagli alti e bassi dei mercati è legata al fatto che i titoli nel portafoglio delle gestioni separate sono valorizzati al costo storico e non al valore di mercato e ciò permette ai rendimenti di non essere influenzati dalle oscillazioni quotidiane dei prezzi dei titoli. I guadagni peraltro si consolidano anno dopo anno, quindi i risultati vengono di fatto bloccati. GOOGLE PRONTA A LANCIARSI IN USA NELLE POLIZZE AUTO FONTE: IL SOLE 24 ORE (10/01/2015) CANALI DISTRIBUTIVI NEL VITA: CRESCE IL DIVARIO FRA AGENZIE E Google si appresta a sbarcare nel mercato delle assicurazioni auto Usa con un sito Internet in cui i consumatori possono confrontare i prezzi e acquistare polizze. Il ramo di attività chiamato «Google Compare Auto Insurance Services» ha infatti ottenuto la licenza per vendere assicurazioni in 26 stati americani. Google ha ottenuto l autorizzazione a vendere assicurazione auto in 26 Stati a nome di sei diverse compagnie. Banche e poste aumentano ancora la loro predominanza nella raccolta premi nel settore vita. E nell ultimo anno è cresciuto il divario esistente fra loro e le agenzie.
BANCHE/POSTE CGPA EUROPE: GLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI DETENGONO IL 57% DEL MERCATO EUROPEO FONTE: ASSINEWS In particolare, secondo i dati resi noti dall Ivass, la ripartizione percentuale della raccolta premi vita nei primi 9 mesi del 2014 evidenzia una percentuale quasi del 65% appannaggio di sportelli bancari e postali, in crescita di oltre quattro punti percentuali rispetto al 60,4% dei primi 9 mesi del 2013. Tutti gli altri canali hanno perso quote di mercato: dalle agenzie con mandato (l incidenza passa dal 12,8% all 11,4%) alle agenzie in economia e gerenze (dall 8,7% al 7,5%); dai promotori finanziari (15,4%, in calo rispetto al 16,9% dell analogo periodo del 2013), ai broker (0,6% rispetto all 1,1% del 2013). Quando si parla di distribuzione di prodotti assicurativi ci si riferisce principalmente agli operatori storici del mercato, quali agenti e broker. Tuttavia, come ben sappiamo le dinamiche del mondo delle polizze hanno progressivamente attratto sul mercato nuovi competitor (bancassurance, compagnie dirette, poste, concessionari) che hanno progressivamente guadagnato spazio. Certo, il livello di competitività portato dai nuovi player varia a seconda dei diversi Paesi e delle linee di prodotto, ma complessivamente gli agenti e i broker di assicurazioni sono ancora il principale canale di distribuzione in Europa. E quanto emerge dall Osservatorio Permanente di intermediazione assicurativa in Europa, realizzato da CGPA Europe che ha calcolato nel 57% la quota di mercato assicurativo europeo detenuto da agenti e broker. Percentuale che si alza al 66% per il solo ramo danni, settore complicato dove secondo CGPA, la buona gestione del rischio degli intermediari professionali fa la differenza. Nei rami vita la quota degli intermediari professionali risulta pari al 61%, scontando la forte incidenza del bancassurance in Paesi come Francia, Italia, Spagna e Belgio. Esaminando i dati di lungo periodo CGPA Europe rileva come la quota di mercato di agenti e broker abbia registrato una riduzione significativa soprattutto in Francia, Belgio, Italia e Spagna.