Prodotti Fitosanitari



Documenti analoghi
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

CANTINA PRODUTTORI DI VALDOBBIADENE. REGISTRO DEI TRATTAMENTI CON PRODOTTI FITOSANITARI (DPR 23 aprile 2001 n 290 art 42) ANN0 2012

La rivendita di prodotti fitosanitari: requisiti professionali e aziendali

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S )

Indicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze

SIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS

SCHEDA NR. 05 Impianti elettrici e di terra

Esposizione ad agenti biologici

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI

SCHEDA DI SICUREZZA ATTENZIONE: MANIPOLARE CON PRUDENZA

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...

Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 1955, n. 547, recante norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Requisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti

D.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini

Scheda di Sicurezza. Sottofondo-Superleggero-Termoisolante /

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

SCHEDA DI SICUREZZA CLEM CANDEGGINA

LA REALTA PIEMONTESE

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Nome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Comune di. Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

MIRADOR Ditta: SCAM S.r.l. Strada Bellaria, S.MARIA MUGNANO - MODENA (Tel. 059/ Fax 059/460133)

Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA

Corrette modalità di trasporto, di stoccaggio dei prodotti fitosanitari e smaltimento degli imballaggi. exätàéüx WÜA TzÜA WÉÇtàÉ YxÜÜâvv

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA H. Procedura utilizzo gas compressi

SCHEDA DI SICUREZZA RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5

della SICUREZZA NELLA SCUOLA

NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Alcune Norme Applicabili. Dott. Ing. Valter Melotti 1

* RISCHIO CHIMICO alcune definizioni

DPR 22 ottobre 2001, n. 462 Verifiche periodiche

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

PERMESSO DI COSTRUIRE

COMPO SANA Terriccio per Bonsai

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

SCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali

AUTOVALUTAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI. per BARBIERI-PARRUCCHIERI-ESTETISTI

AGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST DI BASE

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

Al Comune di GROTTAMMARE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R. N DEL ) Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

SCHEDA DI SICUREZZA DEI GRANULI DI GUSCI DI NOCE

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

SCHEDA DI INFORMAZIONI TECNICHE E DI SICUREZZA

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

La corretta applicazione degli agrofarmaci. Massimiliano Mochetti Stewardship Manager

Indicazioni Scadenzari Obblighi Suggerimenti Patentini Formazione

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.

INFORMAZIONI SUI RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA DI SERVIZI MICRO E TRASPORTO

9. I lavoratori se non eleggono tra loro un rappresentante possono farsi rappresentare da uno territoriale a) Vero b) Falso c) Non so

Normativa sul miglioramento sicurezza e tutela della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro

Regolamento di accesso. Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi)

PEARL VIA F.LLI CERVI CAMPI B.ZIO (FI)

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

F. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP

DICHIARAZIONI D.L. 626/94

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

RISCHI ADDETTO PULIZIE

* LINEE GUIDA PER ATTIVITÀ DI MERCATI RIONALI CON PRESENZA DI BANCARELLE MOBILI E/O FISSE E AUTOCARRI UTILIZZANTI E NON GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO

SCHEDA DATI DI SICUREZZA Implacem Pagina 1 di 3 Data di revisione 5 ottobre 2006

SCHEDA DI SICUREZZA. Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013

La norma ISO 7218:2007

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Il progetto di prevenzione incendi nella GDO:

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI

PRODOTTI FITOSANITARI: IL NUOVO PATENTINO dott.ssa Lisanna Billeri U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Az.

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

Ferrara Fiere Congressi Fascicolo Sicurezza - Allegato scheda 1 Informazioni sui rischi. Fascicolo Sicurezza. Allegato scheda 1

IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA

D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.

Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli

di Protezione Individuale

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

Circolare N.171 del 21 dicembre 2011

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri

L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

Transcript:

Prodotti Fitosanitari Per Prodotti Fitosanitari si intendono: a) le sostanze attive ed i preparati contenenti uno o più sostanze attive, presenti nella forma in cui sono fornite all utilizzatore e destinati a: proteggere i prodotti vegetali dagli organismi nocivi o a prevenire gli effetti favorire o regolare i processi vitali dei vegetali (con esclusione dei fertilizzanti) conservare i prodotti vegetali, (ad esclusione dei conservanti disciplinanti da particolari disposizioni) eliminare le piante indesiderate eliminare parti di vegetali, frenare ed evitare un loro indesiderato accrescimento. b) i coadiuvanti di prodotti fitosanitari destinati ad essere impiegati come bagnanti ed emulsionanti, messi in commercio allo scopo di favorire l azione dei prodotti fitosanitari e i prodotti destinati a determinare o coadiuvare l azione di protezione delle piante e dei loro prodotti e di difesa delle derrate alimentari immagazzinate. L etichettatura di tali prodotti deve essere conforme alle prescrizioni del decreto sui prodotti pericolosi e recare la dicitura "Per evitare rischi per l uomo e per l ambiente seguire le istruzioni per l uso". Sino al 29 luglio 2004, la classificazione, l etichettatura e l imballaggio dei Prodotti Fitosanitari hanno seguito le indicazioni del DPR 24/5/1988, n. 223; dal 30 luglio 2004 valgono invece quelle dettate dai decreti legislativi 3/2/1997, n. 52 e 14/3/2003, n. 65. Nelle etichette, oltre a quanto previsto dai sopra richiamati decreti legislativi e dal D.P.R. n. 223/88, deve essere indicato anche quanto disposto dal decreto legislativo n. 194/95.

INDICAZIONI TECNICHE GENERALI I prodotti fitosanitari vengono classificati nel seguente modo: - molto tossici: contrassegnati dalla lettera T+ e con l immagine del teschio - tossici: contrassegnati dalla lettera T e con l immagine del teschio - nocivi: contrassegnati dalla lettera Xn e con la croce di S. Andrea - irritanti: contrassegnati con la lettera Xi e con la croce di S. Andrea - prodotti non classificati: come i precedenti e non contrassegnati da simboli, ma riportanti la dicitura Attenzione manipolare con prudenza I prodotti fitosanitari possono essere immessi in commercio solo se confezionati in involucri o imballaggi chiusi non manomissibili, le cui etichette regolarmente autorizzate dal Ministero della sanità, riportano: il nome del formulato commerciale l attività o azione primaria esplicata dalla sostanza attiva, denominata secondo la classificazione ISO, sul bersaglio (insetticida, fungicida, diserbante, ecc.) ed il tipo di formulazione (polvere bagnabile, liquido emulsionabile, ecc.) con cui si presenta il prodotto facoltativamente accompagnato da frasi caratterizzanti il meccanismo d azione (sistemico, citotropico, contatto, ecc.) nonché le colture cui è destinato e gli organismi nocivi da combattere la composizione: titolo espresso in grammi di una o più sostanze attive presenti nel formulato, coformulanti (disperdenti, bagnanti, adesivanti, ecc.) quanto basta (q.b.) a 100 grammi le frasi di rischio: "nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle", "irritante", "altamente tossico", ecc. a seconda della classe tossicologica di appartenenza

Classi di pericolosità dei Prodotti Fitosanitari Nuova classificazione Simbolo Vecchia classificazione Molto tossico T + Tossico T I classe Nocivo (Xn) II classe Irritante (xi) III classe IV classe Non classificato Attenzione manipolare con prudenza III classe V classe INDICAZIONI TECNICHE SPECIFICHE 1 Acquisto e vendita Poiché esistono vincoli particolari per la vendita dei prodotti fitosanitari, essi possono essere acquistati esclusivamente presso i rivenditori autorizzati. Anche se si è maggiorenni, per il primo rilascio dell'autorizzazione all'acquisto dei prodotti fitosanitari molto tossici, tossici e nocivi è indispensabile sostenere un corso di preparazione all'esame. Il Patentino (ossia l'autorizzazione all'acquisto di prodotti fitosanitari) non è necessario per tutti i prodotti chimici impiegati in agricoltura, ma solo per i preparati molto tossici, tossici e nocivi.

Il Patentino non è necessario per tutti i prodotti chimici impiegati in agricoltura, ma solo per i preparati molto tossici, tossici e nocivi L acquisto comporta la responsabilità del corretto uso successivo dei prodotti fitosanitari molto tossici, tossici e nocivi, che in Azienda potrebbero essere distribuiti anche da persone non in possesso del patentino. Rimane quindi in carico a di chi li ha acquistati anche la responsabilità per l idonea conservazione ed il corretto impiego del prodotto. Il titolare del patentino non può né rivendere né regalare ad altre persone prodotti fitosanitari molto tossici, tossici e nocivi. Non acquistare, in nessun caso, i prodotti fitosanitari in confezioni che risultino non sigillate o non originali, neppure se il rivenditore ne garantisce la provenienza. Non lasciate mai in deposito, neppure su richiesta, il patentino al rivenditore: oltreché all'acquisto dei prodotti fitosanitari, il patentino è un documento personale necessario anche al trasporto ed alla detenzione. 2 Depositi di sostanze pericolose in azienda agricola il locale di deposito deve essere ubicato lontano dai luoghi di lavoro; il locale di deposito deve essere in una zona che non risulti di passaggio; all'esterno del deposito deve essere applicato un cartellone "nozionistico" (ossia indicante le regole da rispettare); l'accesso agli estranei deve essere impedito tramite chiusura a chiave; i locali devono essere freschi, asciutti e sufficientemente areati; l'impianto elettrico deve essere verificato (vedasi: "Impianto Elettrico"); devono essere esposti cartelli di segnalazione di pericolo; i presidi contrassegnati con Molto tossico (T+), Tossico T, Nocivo (Xn) devono essere mantenuti entro armadi chiusi a chiave; devono essere disponibili scaffalature posizionate idoneamente, realizzate con materiali facilmente lavabili e ben fissate al muro o al pavimento; gli antiparassitari liquidi devono essere conservati inferiormente a quelli in polvere; i contenitori devono essere ermeticamente chiusi; nei locali con circolazione forzata di aria devono essere assenti altri prodotti infiammabili; i liquidi infiammabili devono essere detenuti su scaffalature di materiale non infiammabile; gli antiparassitari e tutti i prodotti pericolosi devono essere conservati nei contenitori originali; devono essere evitati travasi in contenitori non etichettati e/o per alimenti;

il pavimento deve essere in pendenza in modo da convogliare eventuali perdite; deve essere presente un pozzetto di raccolta in caso di sversamento. 3 Trasporto e movimentazione evitare il trasporto congiunto con passeggeri e derrate alimentari evitare la collocazione in prossimità di oggetti taglienti o accuminati i contenitori più pesanti e/o con liquidi devono essere posti in basso in caso di rottura di una confezione, è necessario segnalare ad AUSL o AD ARPA favorire le manovre dei trasportatori esterni in caso di consegne o approvvigionamenti con vettori terzi in presenza di uno o più contenitori di peso eccessivo (indicativamente > 25 kg), devono essere disponibili carrelli per il trasporto usare preferibilmente D.P.I. protettivi da rotture accidentali dei contenitori (almeno i guanti; vedi "Movimentazione carichi") Specifiche per il mezzo di trasporto - i dispositivi di segnalazione visiva e illuminazione, nonché i pneumatici, devono essere in buone condizioni - lo spazio interno del veicolo deve essere pulito, asciutto e privo di viti, chiodi o altri oggetti acuminati - le parti del veicolo destinate a coprire il carico devono essere prive di fori e impermeabili all'acqua - le sponde e gli eventuali portelloni devono avere le chiusure perfettamente efficienti - il mezzo non deve essere adibito al trasporto di prodotti destinati all'alimentazione umana o animale - per i prodotti infiammabili il pianale non deve essere di legno scoperto, ma almeno rivestito con lastra di ferro, alluminio o trattato con materiali resistenti al fuoco. - l'eventuale telone deve essere di tipo ignifugo, in buone condizioni, fissato "a tetto" nella parte superiore e preferibilmente scorrevole/apribile ai lati - avere a disposizione specifici D.P.I. (guanti, tute, maschere, stivali, ecc.) 4 Preparazione In genere si tratta di prodotti già confezionati e pronti all uso. Nel caso di prodotti comunque per qualche motivo pericolosi, è opportuno, caso per caso, valutare le seguenti precauzioni: devono essere sempre esaminate le istruzioni si deve sempre prendere atto delle nozioni di prevenzione/pronto soccorso l eventuale miscelazione deve essere condotta in ambiente aperto e ben ventilato si deve prestare attenzione all'assenza di vento

deve essere disponibile una riserva di acqua per lavarsi in caso di necessità devono essere utilizzate protezioni adeguate: tuta, guanti, stivali, maschera, occhiali devono essere preventivamente calcolate le quantità necessarie per la distribuzione, al fine di evitare di dover gestire un eccesso di residui devono essere presi provvedimenti per evitare il rovesciamento dei contenitori devono essere evitati problemi di incompatibilità tra prodotti si deve prestare molta attenzione al momento del caricamento della botte (rischio di scivolare sui gradini, di rovesciamento del secchio allo svuotamento, ecc.) 5 Distribuzione/Utilizzo la distribuzione dovrebbe essere effettuata da personale dotato di patentino (l'acquirente originario rimane sempre responsabile di quanto potrebbe accadere) devono essere rispettate le distanze di sicurezza da strade ed edifici devono sempre essere utilizzate protezioni adeguate (guanti e stivali antisdrucciolo in gomma; maschera a doppio filtro; tuta, occhiali) deve essere sempre disponibile una tanica di acqua pulita sul trattore in caso di contaminazione è preferibile effettuare i trattamenti nelle ore più fresche si deve prestare attenzione a non irrorare controvento la distribuzione deve essere condotta rimanendo lontani da corpi idrici, animali, persone, magazzini, ecc. si deve operare indirizzando il getto dalla zona esterna a quella centrale all operatore devono essere segnalati eventuali ostacoli sul campo al momento dell'irrorazione (rischi di rovesciamento, fossi non visibili, pendenze eccessive, ecc.) al termine dell'uso, gli indumenti e i D.P.I. devono essere regolarmente lavati e riposti nel deposito. al termine dell'uso, si deve controllare che indumenti e D.P.I. non siano logorati o strappati 6 Smaltimento residui i contenitori usati devono essere regolarmente lavati al momento della preparazione deve essere effettuata la raccolta differenziata dei contenitori usati i residui del trattamento devono essere stoccati in magazzino in contenitori chiusi ed etichettati, per essere successivamente ridistribuiti si deve rispettare il principio di non trasferire prodotti/residui tra coltivatori/contoterzisti (l'acquirente originario rimane sempre responsabile di quanto potrebbe accadere)

RISCHI Come per altri prodotti pericolosi, gli effetti negativi derivanti da una cattiva o impropria gestione dei prodotti fitosanitari per la salute sono principalmente riconducibili a: acuti letali irreversibili non letali, dopo un'unica esposizione gravi, dopo un'esposizione ripetuta o prolungata irritanti sensibilizzanti Nello specifico, l intossicazione può avvenire per: contatto, per assorbimento di prodotto fitosanitario attraverso la pelle, soprattutto quando quest'ultima non è adeguatamente protetta da dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) inalazione, con conseguente intossicazione a carico dell apparato respiratorio dovuta a scarsa attenzione nelle pratiche e per mancanza di utilizzo di mezzi di protezione ingestione, per l abitudine diffusa di fumare o, peggio, di mangiare, bere, durante le operazioni senza aver adeguatamente lavato le mani COSA EVITARE ASSOLUTAMENTE non lasciare prodotti fitosanitari in confezioni diverse da quella originale, senza indicazioni precise non lasciare prodotti fitosanitari fuori dal luogo adibito alla loro conservazione, che dovrà essere chiuso a chiave ed il cui accesso sarà consentito solo a coloro che sono in possesso di patentino non manipolare prodotti fitosanitari senza l utilizzo di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) COMPORTAMENTO CORRETTO l'utilizzo dei prodotti sanitari deve essere ridotto al minimo a parità di efficacia, devono essere regolarmente scelti prodotti fitosanitari meno tossici

devono essere normalmente privilegiati prodotti in forma granulare o liquida rispetto a quelli polverulenti devono essere normalmente privilegiati sistemi di distribuzione a bassa pressione devono essere disponibili le schede di sicurezza dei prodotti acquistati devono essere note procedure specifiche per la gestione di eventuali emergenze causate da uso scorretto di prodotti fitosanitari devono essere rispettati i "tempi di rientro" nel campo nel caso di utilizzo di prodotti T+, T ed X, deve essere acquisito il patentino di autorizzazione all'acquisto ed all'utilizzo dei fitofarmaci il patentino deve essere regolarmente rinnovato (scadenza quinquennale) deve essere noto a tutti che qualsiasi fase può essere gestita dal solo titolare di patentino ATTENZIONE In caso di intossicazione o di contatto accidentale bisogna allontanare il soggetto colpito, dalla fonte di intossicazione e chiamare subito un medico o trasportarlo al più vicino ospedale. Al personale medico deve essere consegnata l etichetta del prodotto utilizzato portando il contenitore, se necessario, e la relativa scheda tecnica, nelle quali sono riportati i sintomi dell intossicazione ed i consigli terapeutici. Non vanno mai somministrati latte o altre bevande perché possono facilitare l assorbimento della sostanza tossica. D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Guanti di protezione obbligatoria Protezione obbligatoria delle vie respiratorie Calzatura di sicurezza obbligatoria Protezione obbligatoria del corpo

RIFERIMENTI NORMATIVI D.P.R. 27/04/55 n. 547 D.P.R. 19/03/56 n. 303 D.P.R. 223/1988 (in via di abrogazione) D.P.R. 23/04/2001 n. 290 Circolare Ministero della Sanità 30.4.93 n. 15 D.Lgs 19/09/94 n. 626 e successive modifiche ed integrazioni D.Lgs 17/03/95 n. 194 e successive modifiche ed integrazioni D.Lgs 3 febbraio 1997, n. 52 D.Lgs 25 febbraio 2000, n. 174 D.Lgs 23 aprile 2001, n. 190 D.Lgs 2 febbraio 2002, n. 25 D.Lgs 14 marzo 2003, n. 65 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Norme sull igiene del lavoro. Attuazione delle direttive CEE 78/631 e 81/291. Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (n. 46, allegato 1, L. n. 59/1997). Caratteristiche minime di sicurezza dei locali adibiti al deposito ed alla vendita di presidi sanitari. Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Recepimento della direttiva CE 91/414 in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari. Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose. Attuazione della direttiva 98/8/CE in materia di immissione sul mercato di biocidi. Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti. Attuazione della direttiva 98/24/CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro. Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi. N.B.: Prendere attenta visione di eventuali regolamenti locali in materia.

b) CARATTERISTICHE DEI LOCALI E DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA I locali adibiti a deposito e vendita di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari devono essere collocati nelle aree indicate nel Piano Regolatore Generale del Comune e comunque compatibili con l'area prescelta, considerato l'impatto ambientale che il loro deposito può produrre. Non sono idonei i locali ubicati nei piani seminterrati o interrati. I locali devono avere un altezza minima di 3 mt. I pavimenti devono essere privi di fessurazioni, impermeabili e facilmente lavabili, provvisti di sistemi di raccolta e convogliamento delle acque derivanti da lavaggi o da interventi in emergenza, in cisterne ubicate all'esterno, provviste di pozzetto di campionamento munito di sifone. Se i pavimenti non sono acclivi al punto di raccolta, dovranno essere previste adeguate soglie di contenimento. Le pareti devono essere lisce, trattate con materiale idrorepellente fino ad altezza di massimo stivaggio dei prodotti e comunque non inferiore a mt. 2. Deve essere garantito un sufficiente ricambio naturale di aria mediante apposite superfici finestrate, nel rispetto del rapporto di aerazione. Possono essere previsti anche impianti di ricambio dell'aria, (n.4-6 ricambi/ora durante il lavoro) aventi caratteristiche da concordarsi caso per caso, dotati di timer e di termostato. Alle finestre debbono essere applicate grate di protezione. Nei locali di vendita dovrà essere prevista una sufficiente illuminazione naturale.

Devono essere presenti erogatori di acqua corrente all'interno dei locali o nelle immediate vicinanze con erogatore a comando non manuale e dovranno essere approntati mezzi idonei per effettuare bonifiche in caso di emergenza, ad esempio: bentonite, farina fossile, segatura colorata, aspirapolvere con sacco a perdere. I locali di stoccaggio di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari devono essere separati dai locali di stoccaggio di generi alimentari e mangimi. Nel locale vendita, tale promiscuità, è ammessa solo come transito al punto cassa ed il percorso deve escludere possibili contaminazioni, anche accidentali. Dovranno essere predisposti: Spogliatoi per il personale con armadietti lavabili, a più ante ove riporre anche gli abiti da lavoro e una dotazione individuale di: maschere a facciale intero con filtro combinato per polveri di classe europea P2 e per gas e vapori organici di classe europea A1, A2; guanti e stivali resistenti a prodotti chimici, grembiule o tuta di gomma; Servizio igienico con almeno una doccia e lavandino con erogatore a comando non manuale ed una cassetta di pronto soccorso. L eventuale impianto di riscaldamento deve essere realizzato utilizzando l acqua come trasportatore di calore. Il generatore deve essere ubicato all esterno dei locali. E vietato l uso di stufe elettriche e di bruciatori a gas. Dovrà essere richiesto ai VV.FF. il certificato prevenzione incendi (art.36 D.P.R.547/55, D.I.27.3.85) nei seguenti casi: - deposito e rivendita di gas compresso in bombole di volume superiore a 0.75 mc; - deposito e rivendita di gas liquefatto in bombole di volume superiore a 75 Kg; - deposito in serbatoi fissi di gas combustibile compresso di volume superiore a.0.75 mc; - deposito in serbatoi fissi di gas liquefatto di volume superiore a 0.30 mc;

- deposito di combustibili liquidi o sostanze infiammabili di volume superiore a 0.50 mc; - rivendita per uso commerciale o deposito di liquidi infiammabili di volume superiore a 0.2 mc; - rivendita e deposito di lubrificanti di volume superiore a 1 mc; - impianti fissi di distribuzione di benzina e di gasolio; - deposito e rivendita di vernici infiammabili di volume superiore a 500 Kg; - deposito di pneumatici di quantità pari o superiore a 100 quintali; - deposito manufatti in plastica di quantità pari o superiore a 100 quintali; - deposito di concimi chimici a base di nitrati e fosfati e di fitofarmaci in quantità pari a 500 quintali; - locali di esposizione e vendita con superficie maggiore di 400 mq; - locali di deposito con superficie uguale o superiore a 1000 mq. Quando l azienda non sia assoggettata all obbligo del Certificato Prevenzione Incendi, devono essere installati uno o più estintori a polvere A B C da Kg. 6. I locali devono essere dotati di impianto elettrico realizzato secondo quanto previsto dalla L:46/90 e dal relativo Regolamento attuativo emanato con D.P.R. 447/91 e nei casi previsti dalla legge, di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche. La messa in servizio degli impianti di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, non può essere effettuata prima della verifica eseguita dall installatore che rilascia la dichiarazione di conformità ai sensi della L. 46/90 e regolamento di attuazione D.P.R. 447/91. La dichiarazione di conformità equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell impianto. Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità all ISPESL, ed alla ASL o all ARPA territorialmente competenti (per il territorio della Provincia di Forlì Cesena va inviata all Azienda U.S.L. di Forlì Unità Operativa Impiantistica e Antinfortunistica ), L ISPESL effettua a campione la prima verifica sulla conformità alla normativa vigente degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche e dei dispositivi di messa a terra degli impianti elettrici e trasmette le relative risultanze alla ASL o ARPA (per il territorio

della Provincia di Forlì Cesena va inviata all Azienda U.S.L. di Forlì Unità Operativa Impiantistica e Antinfortunistica ). Il Datore di Lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni degli impianti, nonché a far sottoporre gli stessi a verifica periodica ogni cinque anni ed ogni due per le attività a maggior rischio in caso di incendio. Per l effettuazione della verifica, il datore di lavoro si rivolge all ASL o ARPA (per il territorio della Provincia di Forlì Cesena è necessario rivolgersi all Azienda U.S.L. di Forlì Unità Operativa Impiantistica e Antinfortunistica ) o ad organismi individuati dal Ministero delle Attività Produttive. Il soggetto che ha eseguito la verifica periodica rilascia il relativo verbale al datore di lavoro che deve conservarlo ed esibirlo a richiesta degli organi di vigilanza. Le verifiche sono onerose e le spese sono a carico del datore di lavoro. Nel caso di utilizzo di apparecchi di sollevamento a motore con portata maggiore ai 200 Kg dovrà essere acquisita l'omologazione spedendo la documentazione dell'apparecchio all'i.s.p.e.s.l. per la prima verifica. L A.U.S. L. di Forlì Unità Operativa Impiantistica e Antinfortunistica, provvederà alle successive visite annuali. I Datori di Lavoro di attività di vendita di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari, in cui vi siano addetti lavoratori subordinati o ad essi equiparati, devono conservare presso l attività il Registro Infortuni e il Documento o Autocertificazione della valutazione dei rischi. Si intendono per lavoratori: le persone che prestano il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro (esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari) con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Per lavoratore subordinato si intende colui che fuori del proprio domicilio presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, con o senza retribuzione, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un arte o una professione. Sono equiparati i soci lavoratori di cooperative o di società anche di fatto, che prestino la loro attività per conto delle società e degli enti stessi, e gli utenti dei servizi di orientamento o formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per

agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali. Sono altresì equiparati gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari, e i partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici.