INQUADRAMENTO NORMATIVO



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INQUADRAMENTO NORMATIVO Variante Urbanistica al P.R.G., da approvare con l applicazione della procedura dell Accordo di Programma, ai sensi dell art. 7 della L.R. n 11 del 23/4/2004 e successive modifiche ed integrazioni, fra Comune di Belluno la Provincia di Belluno e la Regione del Veneto. PREMESSE La presente Variante Urbanistica al P.R.G. riguarda l intervento di adeguamento della strada provinciale S.P. 1 di Sinistra Piave nel tratto compreso tra Pezzoneghe (Case Fagherazzi) e Visomelle - Passante del Col Cavalier. Trattandosi di opera compresa nel Piano Triennale della Viabilità 2006-2008, della Regione Veneto, intervento n 381, soc. Venet o Strade s.p.a. Direzione operativa di Belluno - ha elaborato il progetto definitivo dal quale deriva la Variante Urbanistica in esame. Studi, approfondimenti e migliorie al progetto preliminare del settembre 2003, elaborato dalla Provincia di Belluno, con particolare attenzione agli aspetti paesaggistici e ambientali, hanno condotto la stesura del succitato progetto definitivo, che prevede il miglioramento della viabilità esistente tra Case Fagherazzi e Ponte Dolomiti e la realizzazione della variante S.P.1 da Ponte Dolomiti a Visomelle con il c.d. passante del Col Cavalier. SITUAZIONE URBANISTICA VIGENTE Il vigente Piano Regolatore Generale, prevede la realizzazione degli interventi di sistemazione della viabilità oggetto dell intervento, attraverso previsioni di larga massima non del tutto corrispondenti alle opere in progetto e solamente in parte vigenti. Conseguentemente il raffronto tra il progetto ed il rilievo georeferenziati nel sistema cartografico Gauss Boaga fuso ovest e il vigente P.R.G. georeferenziato nel medesimo sistema cartografico, ha permesso di rilevare che le opere in progetto non risultano conformi alle previsioni del vigente P.R.G. Si è potuto rilevare inoltre che le aree interessate dall intervento, come indicate negli elaborati progettuali, risultano assoggettate, pur anche solo parzialmente, ai seguenti vincoli: Vincolo paesaggistico di cui alla parte 3^ del D.Lgs. n 42/2004; Vincolo idrogeologico; Vincolo idraulico di cui all art. 96 lett. F) R.D. 25/07/1904 n 523; Area S.I.C. IT3230044 denominata Fontane di Nogarè ; Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Piave pubblicato sulla G.U. del 07/10/2004; Fascia di rispetto da Elettrodotti AT; Vincolo del PRG: Zona di massima penalità ai fini edificatori; Vincolo del PRG: Biotopo n 18 Fontane di Nogarè; Fascia di metri 200 di cui all art. 50 comma 5 della L.R. n 61/1985 dai beni culturali di cui alla parte 2^ del D.Lgs. n 4 2/2004. 2

L opera pubblica per la sua realizzazione richiede l azione integrata e coordinata del Comune di Belluno, della Provincia di Belluno, della Regione Veneto e di altri Soggetti Pubblici e Privati. Considerato che l infrastruttura viaria non è interamente inserita nelle previsioni del P.R.G., risulta necessaria l approvazione della relativa Variante Urbanistica al P.R.G., per la quale si intende applicare la procedura dell Accordo di Programma, ai sensi dell art. 7 della L.R. n 11 del 23.4.2004 e successive modifiche ed integrazioni. CRONOLOGIA DELLA CONFERENZE DEI SERVIZI Al fine di acquisire gli atti di intesa, pareri e nulla osta sul progetto definitivo dell infrastruttura viaria, si sono svolte le seguenti Conferenze dei Servizi, convocate dalla soc Veneto Strade s.pa.: Prima seduta - 10 giugno 2008 presso la Provincia di Belluno - a cui sono stati convocati: Regione Veneto Direzione Infrastrutture di Trasporto, Provincia di Belluno, Comune di Belluno, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Veneto Orientale, Genio Civile, Servizi Forestali Regionali, ENEL Distribuzione s.p.a., Telecom Italia, Consorzio Azienda B.I.M. Piave Belluno Gestione Servizi Pubblici s.p.a., Consorzio Azienda B.I.M. Piave Belluno Infrastrutture s.p.a., TERNA, soc. Veneto Strade s.p.a. In sede della Conferenza dei Servizi è stata rilevata la difformità del progetto definitivo rispetto il vigente P.R.G. del Comune di Belluno, e sono state imposte alcune prescrizioni al progetto Seconda seduta - SOTTOSERVIZI - 26 giugno 2008 presso la Provincia di Belluno - a cui sono stati convocati: Regione Veneto Direzione Infrastrutture di Trasporto, Provincia di Belluno, Comune di Belluno, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Veneto Orientale, Genio Civile, Servizi Forestali Regionali, ENEL Distribuzione s.p.a., Telecom Italia, Consorzio Azienda B.I.M. Piave Belluno Gestione Servizi Pubblici s.p.a., Consorzio Azienda B.I.M. Piave Belluno Infrastrutture s.p.a., TERNA, soc. Veneto Strade s.p.a. In sede della Conferenza dei Servizi è stata trattata esclusivamente la risoluzione delle interferenze con i sottoservizi esistenti rispetto al progetto discusso nella prima seduta. Terza seduta - 03 luglio 2008 presso la Provincia di Belluno - a cui sono stati convocati: Regione Veneto Direzione Infrastrutture di Trasporto, Provincia di Belluno, Comune di Belluno, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Veneto Orientale, Genio Civile, Servizi Forestali Regionali, ENEL Distribuzione s.p.a., Telecom Italia, Consorzio Azienda B.I.M. Piave Belluno Gestione Servizi Pubblici s.p.a., Consorzio Azienda B.I.M. Piave Belluno Infrastrutture s.p.a., TERNA, soc. Veneto Strade s.p.a. In sede della Conferenza dei Servizi sono stati presentati i risultati principali dello screening ambientale e le integrazioni agli elaborati progettuali in seguito alle precedenti sedute della conferenza dei servizi. 3

LA VARIANTE URBANISTICA AL P.R.G. a) Metodologia di lavoro Il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Belluno fu sviluppato su base cartografica di origine catastale realizzata in proprio nei primi anni 90 - georeferenziata nel sistema cartografico catastale, Cassini Soldner con origine Pordenone (CSP). Tale base è stata realizzata digitalizzando i singoli fogli catastali, applicando degli adattamenti sulle geometrie dei mappali al fine di ottenere l adiacenza tra i fogli: attività necessaria per avere un continuo geografico. La soluzione adottata, se da un lato consente la rappresentazione continua del territorio, come nella realtà, introduce una serie di problemi di relazione sia verso la base catastale ufficiale del catasto (che prescinde dalla continuità territoriale) sia verso la carta tecnica regionale (per la quale la continuità territoriale è un prerequisito, ma è realizzata in un diverso sistema cartografico). Tali problemi risultano compatibili (sul piano delle precisioni cartografiche) con interventi riguardanti limitate porzioni di territorio, mentre creano grosse difficoltà nel caso di interventi su estese porzioni di territorio. La Regione Veneto, con la L.R. n 11/2004, ha delib erato la costituzione del sistema informativo territoriale regionale appoggiato alla propria carta tecnica regionale numerica (CTRN) georeferenziata nel sistema cartografico Gauss- Boaga fuso Ovest (GBO) ed impone ai Comuni ed alle province l utilizzo di tale sistema di riferimento nello sviluppo della propria programmazione urbanistica. Il Comune di Belluno nel 2005, ha avviato una attività propedeutica alla redazione della nuova programmazione imposta con la nuova legge urbanistica. In tale occasione si è decisa oltre alla ristrutturazione della base del PRG passando da sistema CAD a sistema GIS la rototraslazione e validazione della geometrie nel sistema GBO. Tale operazione è stata eseguita in due fasi: la prima ha visto l applicazione dell algoritmo di Molodensky con gli appropriati parametri di traslazione; la seconda ha visto l applicazione di una trasformazione polinomiale (N-degree polynomial / degree=1 / residual smooting=2) basata su circa 1800 punti omologhi individuati sulla base del P.R.G. e sulla CTRN; ciò al fine di ottenere la migliore sovrapposizione possibile in termine di errore residuo. Le due versioni del piano regolatore generale (CAD-CSP e GIS-GBO) differiscono solamente per il sistema cartografico utilizzato, tuttavia quella in ufficiale è la versione CAD-CSP. In questa occasione ragionevolmente - si è optato per elaborare la variante sulla versione GIS-GBO per i seguenti motivi: progettazione sviluppata su rilievo georeferenziato nel sistema GBO; notevole estensione territoriale dell intervento che interessa parecchi fogli catastali, probabilità di incongruenze tra piano particellare ed elaborati di Variante Urbanistica. Dal punto di vista progettuale la Variante Urbanistica si basa sui limiti di ingombro delle opere in progetto (piano particellare d esproprio) elaborato, dopo la conferenza dei servizi del 03/07/2008, dalla soc.veneto Strade s.p.a. nel sistema cartografico GBO. Le geometrie cosi realizzate vengono sovrapposte al vigente piano regolatore generale. 4

b) La Variante Urbanistica al P.R.G. - proposta Il tracciato dell opera da realizzare è stato suddiviso in due tipologie: Nuova viabilità che comprende tutte le aree interessate da opere fuori terra e dai tratti di galleria artificiale che ai fini urbanistici vengono assimilate a opere fuori terra; Nuova viabilità in galleria che comprende i tratti di galleria naturale. In conformità alle disposizioni del Codice della Strada e del relativo Regolamento di Attuazione, tali elementi generano le fasce di rispetto stradale indicate nelle planimetrie della Variante Urbanistica al P.R.G.. La superficie complessiva dell'intero ambito oggetto della Variante Urbanistica, al P.R.G. rilevabile dagli elaborati di Variante nel sistema cartografico GBO è di circa 135 860 mq di cui circa 118 960 mq destinati a nuova viabilità che saranno riclassificati in sedime stradale e circa 16'900 mq destinati a nuova galleria che manterranno l attuale destinazione di zona. L area occupata dalla nuova viabilità prevede la riclassificazione di aree destinate a zona agricola E1, agricola E2, alveo fluviale e la conferma di aree destinate a sedime stradale o di previsto sedime stradale. Relativamente alle previsioni viabilistiche inerenti le opere in progetto contenute nel P.R.G. vigente, risulta opportuno evidenziare che: La parte sud delle ipotesi di P.R.G. (da Visomelle all inizio della parte in galleria) risultano oggi aree non pianificate ai sensi dell art. 33 della L.R. n 11/2004 e dell art. 9 del D.P.R. 06.06.2001, n 3 80, essendo scaduto il temine quinquennale dei vincoli preordinati all esproprio. La parte nord delle ipotesi di P.R.G. sono state oggetto di una Variante Urbanistica puntuale per la reiterazione dei vincoli preordinati all esproprio art. 50 comma 4 lett. E della L.R. n 61/1985 - approvata con deliberazione Consiliare n 5 del 01/02/2005 schede n 10 rotatoria Val dei Bati e strada Col Cavalier, n 24A allargamento via Miari nord n 24B allargamento via Miari sud, efficace dal 16/04/2005 e quindi valida fino ad aprile 2010. Tali aree risultano chiaramente individuabili anche negli elaborati della presente Variante. La presenza dei tratti in galleria naturale rende opportuna la creazione di un rispetto stradale tridimensionale, ciò al fine di permettere una gestione più snella di tutti gli interventi costituenti o meno attività edilizia - ricadenti sopra la galleria e contemporaneamente evitare interferenze tra opera pubblica e altri interventi. 5

A tal fine opereranno le seguenti SPECIFICHE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE, in aggiunta a quelle del vigente P.R.G. e relative ai singoli azzonati interessati dalla viabilità e dalle relative fasce di rispetto: Disciplina fasce di rispetto stradale generate da gallerie naturali All interno delle fasce di rispetto generate dalle gallerie naturali qualsiasi intervento deve essere: comunicato all ente gestore della viabilità prevista (soc. Veneto Strade s.p.a.), qualora il lavoro risulti a quota maggiore di 20 m dalla quota dell asse della nuova viabilità di progetto e/o rilevata in opera (vedi schema seguente), almeno 15 giorni prima della sua esecuzione; autorizzato dall ente gestore della viabilità prevista (soc. Veneto Strade s.p.a.) qualora il lavoro risulti a quota inferiore o uguale di 20 m dalla quota dell asse della nuova viabilità di progetto e/o rilevata in opera (vedi schema seguente); c) Verifica del Dimensionamento del P.R.G. La presente Variante Urbanistica al P.R.G., per la sua tipologia e consistenza, non comporta modifiche tali da incidere sul dimensionamento del piano stesso. Si riconfermano pertanto i parametri di cui al dimensionamento aggiornato, anche a seguito delle Varianti al P.R.G. recentemente approvate. d) Elaborati di Variante La Variante Urbanistica al P.R.G. è composta dai seguenti elaborati: Relazione Illustrativa Specifiche Norme Tecniche di Attuazione; N 4 tavole P.R.G. vigente scala 1:2 000; N 4 tavole P.R.G. variante scala 1:2'000. 6