SVT Supporto Vitale al Traumatizzato traumatologia speciale



Documenti analoghi
SVT Supporto Vitale al Traumatizzato traumatologia speciale

TRAUMA TORACICO. Fisiopatologia: ipossia; ipercapnia; ipotensione

Dr. Mentasti Riccardo

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica

I TRAUMI DEL TORACE.

A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i

IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO

Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e. trauma oculare

IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO

CORSO SOCCORRITORE-ESECUTORE N. P.A.CROCE DELL'ADDA Cassano d'adda

I traumi rappresentano in Italia:

PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE

TRAUMA CRANICO E TRAUMA DI COLONNA

BARI DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE

TRAUMI CRANICI E SPINALI

Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica

SCENARI FREQUENTI PAZIENTE TRAUMATICO

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

LESIONI SCHELETRICHE

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

DOTT.MASSIMO NICCOLAI MEDICO FIDUCIARIO FEDERAZIONE NUOTO SALVAMENTO SEZIONE DI PISTOIA

BLS ADULTO 09/03/2011

TRAUMA TORACICO TRAUMA ADDOMINALE TRAUMA AL BACINO

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato

I presidi per il trasporto del paziente. VdS Andrea Masini

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO

Gestione del trauma toracico

SPECIFICHE del TRAUMA. SPECIFICHE del TRAUMA

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale

I Traumi del torace. Evenienza possibile sia in spiaggia che in barca che in piscina.

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione

Conoscere le tecniche di mobilizzazione e trasferimento dei pazienti Conoscere le precauzioni per il trasporto secondario dei pazienti

RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA

SOCCORSO ALLA VITTIMA DI TRAUMA

Nozioni di Primo Soccorso

CORSO PBLSD OBIETTIVO

Istituto di Chirurgia Generale e Programma di Chirurgica Toracica Direttore: Prof. G. Cavallesco PNEUMOTORACE

Il Trattamento Primario

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

TRIAGE. Docente: infermiere prof. Palumbo Filippo. Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro onlus

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

TRAUMI e FRATTURE. A cura di: Orzi Luciano

TRAUMA TORACICO, ADDOMINALE E DI BACINO

Facoltà di Medicina e Chirurgia

Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2

PUBBLICA ASSISTENZA HUMANITAS FIRENZE S.M.S.

FERITE. FERITE PULIZIA e PUNTI DI COMPRESSIONE FRATTURE IMMOBILIZZAZIONI TOGLIERE IL CASCO

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...):

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118

Patologie muscolo - scheletriche ed articolari

TRAUMA approccio e trattamento. EPIDEMIOLOGIA e PREVENZIONE

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

Lezione 02. Apparato Respiratorio

considerato una complicanza naturale della tubercolosi polmonare..

Riconoscere lo stato di incoscienza. Saper effettuare manovre su pazienti incoscienti. Saper riconoscere un paziente in stato di shock

APPROCCIO AL TRAUMATIZZATO

PROPOSTA FORMATIVA ASSOCIAZIONI SPORTIVE ASSOCIAZIONE O.I.S.I.

SISTEMA NERVOSO. Comitato locale CRI Firenze

LIFE PEDIATRIC BASIC SUPPORT DEFIBRILLATION

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare?

Il B.L.S. (Basic Life Support)

SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE. Pediatric i Basic Life Support - Early Defibrillation

P.B.L.S. Pediatric Basic Life Support Sostegno di base delle funzioni vitali in età pediatrica Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA

CORSO PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO

FRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI E FERITE. Aspetti concettuali e gestione del primo soccorso

APPARATO RESPIRATORIO RESPIRATORIO

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

BASIC LIFE SUPPORT. Supporto di Base delle Funzioni Vitali

Figura 2 - Approccio da parte del leader di manovra. Figura 1 - Approccio da parte del leader di intervento. Leader di manovra 2

della Valvola Mitrale

Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro o.n.l.u.s. TRAUMI DEL TORACE. Docente: Dott. De Carne Francesco

Il Volontario del 3 Millennio: compiti e responsabilità. A cura degli Istruttori della Croce Bianca Giussano

TRAUMA CRANICO E VERTEBRALE. Modulo 3 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

APPROCCIO AL PRIMO SOCCORSO

ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO

primo soccorso nel settore delle costruzioni

La spasticità: nuove possibilità di trattamento

TRAUMA TORACICO NON VASCOLARE

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia

CORSO DI PRIMO SOCCORSO PER LA FORMAZIONE DI NUOVI VOLONTARI. - sessione teorica - LE EMERGENZE TRAUMATICHE

Transcript:

SVT Supporto Vitale al Traumatizzato traumatologia speciale A cura di Andrea Franci

FRATTURE VERTEBRALI Il paziente traumatizzato deve essere sempre considerato come portatore di una lesione vertebrale fino a che la prova radiologica non dimostri il contrario. Il midollo spinale raccoglie i nervi deputati alla sensibilità e alla motilità di tutto il corpo ad eccezione della testa (Nervi Cranici) nonché al controllo del tono dei vasi. scorre all interno del forame vertebrale formato dall impilamento delle vertebre.

Le fratture vertebrali sono pericolose per la possibilità di una lesione del midollo spinale a seguito di una mobilizzazione della vertebra a livello della frattura FORAME VERTEBRALE

Midollo spinale Corpo vertebrale Nervi spinali

Segni e sintomi di una lesione midollare: - dolore alla schiena - formicolii agli arti - diminuzione di forza e/o di motilità degli arti - paralisi - shock (soprattutto in assenza di emorragie arteriose) 30% circa dei pazienti coscienti con fratture della colonna vertebrale non presentano dolore! Il paziente incosciente non può riferire i sintomi né collaborare per evidenziare i segni.

Le fratture vertebrali sono più frequenti di quanto non si pensi: la loro frequenza è direttamente proporzionale alla gravità del trauma e più probabile a seguito di traumi cranici, del collo e del torace. La ricerca di motilità degli arti e di dolore è, per quanto detto, utile ma non ci permette diagnosi certe IMMOBILIZZAZIONE CERVICALE + ASSE SPINALE

SHOCK SPINALE Lo shock spinale è un evento raro ma grave che può accompagnare le lesioni alte del midollo Spinale. E dovuto alla interruzione delle fibre nervose Simpatiche che regolano sia la frequenza cardiaca che il tono vascolare.

Per questo motivo, la loro interruzione provoca: - Bradicardia - Cute calda e rossa - P.A. normale o in diminuzione Questo quadro è associato a deficit sensitivo-motorio corrispondente all altezza della lesione spinale.

TRAUMA CRANICO Circa il 50% delle morti per trauma sono dovute a Trauma Cranico (T.C.). I meccanismi di lesione sono legati alla presenza di forze che agiscono su un organo molle all interno di una scatola rigida.

Il T.C. si associa frequentemente con fratture vertebrali. Il T.C. grave è in diminuzione dopo l introduzione del casco obbligatorio. Il meccanismo di lesione è spesso da contraccolpo

La valutazione della gravità di un trauma cranico prevede secondo lo schema del A B C D E l utilizzo di due possibili metodiche: - A.V.P.U. - Glasgow Coma Score Per le nostre finalità l A.V.P.U. è più semplice: A= alert (sveglio, occhi aperti) V= verbal (apre gli occhi alla chiamata) P= pain (qualsiasi risposta al dolore) U= unresponsive (non responsivo al dolore)

Il GCS è il metodo internazionalmente adottato dal personale sanitario e ha delle importanti implicazioni cliniche e terapeutiche per il sanitario 9>GCS>12 possibile intubazione oro-tracheale GCS<9 intubazione oro-tracheale obbligatoria

Attenzione a tutti i segni di peggioramento dello stato di coscienza di un paziente traumatizzato rispetto a quanto inizialmente rilevato al punto D perché spesso rivelano una situazione intracranica evolutiva (immediata comunicazione alla C.O.) POSSIBILI CAUSE DI PEGGIORAMENTO DELLO STATO DI COSCIENZA NEL TRAUMATIZZATO: 1. Ipossia 2. Shock emorragico 3. Emorragia intracranica in aggravamento

Eventi concomitanti al trauma cranico possono essere: - agitazione psicomotoria - crisi epilettiche - vomito questi possono rendere difficoltose le manovre di estricazione immobilizzazione.

Cause di evolutività del Trauma Cranico: Ematoma extradurale Ematoma subdurale Intervallo libero!! perdita di coscienza, recupero, nuova perdita di coscienza

FRATTURA DELLA BASE CRANICA E un evento molto grave che si realizza per traumi che coinvolgono il massiccio faciale o il cranio ed esitano in gravi sequele neurologiche o addirittura nella morte del paziente I principali segni rilevabili sono: - otorragia - otorrea - epistassi - rinorrea - segno del procione - segno di Battle

SEGNI DI FRATTURA DELLA BASE CRANICA segno del procione epistassi otorrea segno di Battle

TRAUMA TORACICO Causa il 25% dei decessi per trauma. Le morti precoci sono dovute a: - pneumotorace iperteso - tamponamento pericardico - ostruzione delle vie aeree - emotorace massivo

Attenzione ai segni e sintomi di Trauma Toracico - dispnea e/o tachipnea (> 25/min) - shock in assenza di emorragie esterne - lesioni toraciche visibili (ferite soffianti, volet costale ferite penetranti) - asimmetria della parete toracica - desaturazione < 90% in O 2 o non rispondente all O 2 terapia - segni sulla parete toracica (cinture di sicurezza)

LO SHOCK NEL TRAUMA Il traumatizzato che presenta i segni e i sintomi dello shock, deve essere considerato in shock emorragico fino a prova contraria, anche in assenza di emorragie esterne. Se sono di fronte ad uno shock e non ho emorragie arteriose esterne comprimibili, la gestione prevede lo Scoop and Run dopo avvertimento della C.O. per la concreta possibilità di emorragia nel torace e/o in addome sala operatoria!

LO SHOCK NEL TRAUMA SEGNI E SINTOMI EMORRAGICO SPINALE Coscienza Normale alterata Normale Respiro Tachipnea Tachipnea Frequenza Cardiaca Tachicardia Bradicardia Pressione Arteriosa Cute Normale diminuita Pallida Sudata e fredda Normale diminuita Rossa e calda Motilità degli arti Conservata Assente o

PNEUMOTORACE IPERTESO Si forma per una lesione della pleura, il sacco che riveste i polmoni, a seguito di un trauma chiuso o di un trauma aperto, che porta all accumulo di aria a pressione nel cavo pleurico. Nel trauma aperto, si forma un MECCANISMO A VALVOLA ovverosia una ferita che permette l ingresso di aria nella cavità toracica in inspirazione ma non ne permette la fuoriuscita durante l espirazione.

Il risultato è un accumulo di aria a pressione nello spazio pleurico che spinge il polmone facendolo collassare. Il PNX iperteso è una emergenza assoluta che porta a morte in pochi minuti se non trattata sul territorio.

1. L impatto respiratorio è spesso moderato a meno che non vi siano due PNX ipertesi contemporaneamente. 2. La principale causa di morte è una riduzione drammatica del ritorno venoso provocata dall aria all interno del torace che comprime le vene Cave SHOCK IPOVOLEMICO (maldistributivo)

I segni e i sintomi del PNX iperteso sono quelli dello Shock ipovolemico, simile a quello della donna in stato avanzato di gravidanza, supina. In più possiamo avere: Turgore delle giugulari (difficoltà di scarico del sangue della testa verso l atrio destro) Enfisema sottocutaneo perché l aria scolla il sottocute dando un aspetto gonfio del volto e del collo. Spostamento della trachea dalla parte del pnx

PNX IPERTESO DA TRAUMA APERTO spostamento della trachea dalla parte del pnx polmone collassato ferita e meccanismo a valvola: aria entra nel cavo pleurico Inginocchiamento Vena Cava Inferiore e crollo del ritorno venoso shock ipovolemico

TRATTAMENTO DEL PNX IPERTESO E di esclusiva competenza medica I soccorritori devono aiutare il medico in questa manovra salvavita preparando l occorrente. Sono necessari: - 2 siringhe da 10 ml - Lidocaina 2% - Soluzione fisiologica - Betadine e garze sterili - KIT PNX

TRATTAMENTO DEL PNX IPERTESO Prevede la PUNTURA ESPLORATIVA La puntura esplorativa si esegue con siringa da 10 ml. SE PUNTURA ESPLORATIVA POSITIVA DECOMPRESSIONE CON AGO

DECOMPRESSIONE CON AGO Sono necessari: - agocannula 14 o 16G oppure - ago dedicato del KIT PNX - siringa 10 ml - valvola unidirezionale di Heimlich o dito di guanto - garze - cerotto Ha lo scopo di trasformare il PNX iperteso in PNX aperto, o se eseguita con Kit PNX, di evacuare l aria facendo riespandere il polmone

PNEUMOTORACE APERTO Il PNX aperto non rappresenta una condizione drammatica come quello iperteso in quanto manca quasi completamente l impatto emodinamico. Il PNX aperto si realizza per un trauma penetrante del torace che non sviluppa un MECCANISMO A VALVOLA l aria entra ed esce dal cavo pleurico.

I segni e i sintomi saranno quindi molto più sfumati ma proporzionali alla grandezza della breccia toracica: - dispnea - ipossia - diminuzione della SpO2 - tachipnea - tachicardia

PNX APERTO polmone collassato ferita e aria che entra nel cavo pleurico ed esce

TRATTAMENTO DEL PNX APERTO Medicazione della ferita soffiante mediante Medicazione su tre lati in modo da creare un meccanismo a valvola inverso che permetta all aria di uscire ma non di rientrare

MEDICAZIONE SU TRE LATI

LEMBO TORACICO MOBILE (VOLET COSTALE) E causato dalla frattura in più punti di più coste che rendono il lembo così formato, indipendente dai movimenti del torace. Si ha quello che si chiama un MOVIMENTO PARADOSSO del lembo in quanto esso rientra in inspirazione e fuoriesce in espirazione alterando la dinamica respiratoria.

I Segni e i Sintomi non sono spesso drammatici anche se possono essere ingravescenti: - dispnea - ipossia e diminuzione della SpO 2 - dolore TRATTAMENTO LEMBO TORACICO MOBILE - fasciatura stretta di tutto il torace in modo da rendere nuovamente solidale al torace il lembo. - somministrare O 2 e sollevare l asse spinale per facilitare la ventilazione

EMOTORACE Si definisce come la raccolta di sangue nel cavo pleurico dovuta alla rottura di un grosso vaso toracico. Si possono raccogliere dai 1500 ai 3000 ml di sangue SHOCK EMORRAGICO

I Segni e sintomi sono proporzionali alla quantità di sangue perso e all entità del collassamento dei 2 polmoni: - SHOCK EMORRAGICO - dispnea - ipossia e diminuzione SpO 2 TRATTAMENTO EMOTORACE Rapida ospedalizzazione Scoop and Run mentre si somministra O2

TAMPONAMENTO CARDIACO Si realizza quando, a seguito della rottura di un vaso intratoracico o del cuore stesso si ha sangue che si raccoglie all interno del sacco pericardico. TRATTAMENTO TAMPONAMENTO CARDIACO Come per l emotorace il trattamento prevede lo Scoop and Run somministrando O2.

TRAUMA ADDOMINALE Molto frequente con alto rischio di emorragie degli organi in esso contenuti Grande importanza il riconoscimento dei segni indiretti di lesione degli organi interni mediante il punto E della valutazione primaria.

I segni indiretti e i sintomi sono: ematomi, contusioni dolore addome teso (duro) rapida comparsa di distensione addominale tutti i segni e i sintomi dello shock emorragico

Sospettare sempre, in presenza di shock, una emorragia interna per lesione degli organi addominali. Gli organi più frequentemente implicati sono: milza, fegato, reni.

TRATTAMENTO TRAUMA ADDOMINALE Consiste nel pronto riconoscimento e SCOOP AND RUN per sfruttare al meglio la Golden Hour e far arrivare velocemente il paziente in sala operatoria! Non cercare di far rientrare i visceri fuoriusciti in cavità addominale ma coprirli con medicazioni possibilmente sterili bagnando con fisiologica. Nel caso di lesione penetrante non rimuovere il corpo penetrato ma stabilizzarlo con pacchi di garze.

PRESIDI E MANOVRE

Collare cervicale: deve essere sempre utilizzato. Nel trauma penetrante semplice al di sotto delle clavicole può essere omesso. Da preferire quelli bivalva che danno maggiore garanzia di immobilizzazione. Il collare garantisce solo 80% dell immobilizzazione della testa continuare a mantenere il C-Spine. Visualizza sequenza

Asse Spinale Lunga: rappresenta attualmente lo standard per l immobilizzazione, l estricazione e il trasporto del traumatizzato. Deve essere sempre utilizzata unitamente al materassino, ai cunei, ai lacci fermacapo e al ragno. Il paziente può essere tolto dall asse spinale solo in ospedale nuova asse completa da sostituire in DEA

Corsetto Estricatore (KED): utilizzato solo nella estricazione convenzionale in quanto dà massime garanzie sull allineamento testa collo tronco. Può essere utilizzato per l immobilizzazione delle fratture di bacino e di femore se il paziente è clinicamente stabile. Il posizionamento richiede tempo e almeno 3 soccorritori.

Steccobende: permettono di stabilizzare una frattura degli arti se la steccobenda riesce a bloccare l articolazione a monte e a valle della rima di frattura Esistono steccobende rigide, gonfiabili e a depressione Il posizionamento prevede l impiego di 2 soccorritori.

Materasso a depressione: non di uso comune nel soccorso extraospedaliero in quanto: - ingombrante sull ambulanza - posizionamento difficile e lungo - facilmente deteriorabile - richiede barella rigida per posizionamento vantaggi: - mantenuto più a lungo rispetto all asse spinale - maggiore isolamento termico Perciò l impiego attuale è per trasporti secondari

Rimozione del casco: deve essere sempre rimosso per poter accedere alle vie aeree del paziente e poter inserire il collare cervicale e mantenere il C-Spine La manovra deve essere effettuata da 2 soccorritori. Visualizza sequenza

Estricazione Rapida Deve essere eseguita in 60 90 secondi Occorrono 4 soccorritori Indicazioni: - Pazienti incarcerati con valutazione rapida negativa - Pazienti incarcerati con valutazione rapida positiva ma che devono essere rimossi rapidamente per poter accedere ad un altro paziente con parametri vitali compromessi - Rimozione di pazienti in scenari con potenziale evolutività Visualizza sequenza

Estricazione Convenzionale Gold standard per la rimozione di un ferito dalla vettura perché dà le maggiori garanzie di protezione del rachide Occorrono 4 soccorritori Metodica che necessita di un tempo di almeno 3-4 minuti quindi da applicare solo a pazienti con valutazione rapida positiva. Visualizza sequenza

Manovra di Rautek Pericolosa per il paziente: non dà garanzie sul rachide Pericolosa per il soccorritore: estremamente faticosa anche su feriti di piccola taglia Manovra estrema da riservare quando la Valutazione Rapida è negativa, in cui non ho a disposizione asse spinale e collare Valida anche nei casi di scenario non sicuro per allontanare il ferito rapidamente MA CONTRAVVIENE ALLA PRIMA REGOLA DEL SOCCORSO OVVERO L AUTOPROTEZIONE Visualizza sequenza

GRAZIE PER L ATTENZIONE