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Osservatorio sindacale sulle crisi nel settore metalmeccanico della Lombardia 39 settembre 2015 39 Rapporto semestrale - I dati del 1 semestre 2015 L'INDUSTRIA METALMECCANICA FATICA A USCIRE DALLA CRISI 42.609 LAVORATORI COINVOLTI DALLA CRISI 2.490 LICENZIAMENTI LA SOLIDARIETA' SALVA 10.000 POSTI NEL BIENNIO Presentiamo il Rapporto semestrale dell Osservatorio regionale della crisi e dell'occupazione, con l analisi dei dati e le valutazioni della Fim Cisl Lombardia sulla situazione del settore metalmeccanico. L'osservatorio è promosso dalla Fim regionale e rileva sistematicamente i dati nelle circa 7.000 aziende industriali e con oltre 550.000 lavoratori della regione. I dati generali delle situazioni di crisi nel settore metalmeccanico Nel 1 semestre 2015 sono state colpite dalla crisi 1.635 aziende (1.633 nel semestre precedente) e 42.609 lavoratori (40.615 i precedenti). Cresce il ricorso alla cassa integrazione ordinaria che coinvolge 1.146 aziende (1.019 nel semestre precedente) e 30.568 lavoratori (22.082 nel semestre precedente). In diminuzione invece la cassa integrazione straordinaria con 405 aziende (398 aziende le precedenti) e con un numero di lavoratori pari a 9.551 (12.690 nel semestre precedente). Diminuisce la mobilità, che vede coinvolte 118 aziende (287 il semestre precedente) e 2.490 licenziamenti (5.843 nel semestre precedente). Va osservato l'utilizzo sempre elevato di cigs e mobilità, pur in diminuzione congiunturale, che evidenzia la persistenza della crisi di natura strutturale, con sospensioni di lungo periodo e assenza di prospettive e addirittura di drastica interruzione dei rapporti di lavoro, che coinvolge ben 523 aziende e 12.041 lavoratori. Il 11,57% degli interventi di cassa straordinaria è rappresentato dalla cig in deroga, il provvedimento straordinario che vale in particolare per i lavoratori delle piccole aziende privi della copertura di ammortizzatori sociali, che cala rispetto al 2014 ma solo a causa della maggiore selettività dei requisiti. Rimangono a livelli preoccupanti i licenziamenti, con i 2.490 licenziati del semestre che si aggiungono ai 9.240 lavoratori colpiti nel corso di tutto il 2014, segno della crisi che colpisce le piccole imprese ma anche di deresponsabilizzazione di diverse aziende rispetto all impatto sociale. Fa da controtendenza il costante aumento dei contratti di solidarietà: 68 aziende e 5.776 lavoratori che si aggiungono al quelli del semestre precedente. Sono quindi ben 261 gli accordi di solidarietà stipulati negli ultimi 24 mesi, per 30.699 lavoratori, che portano a salvare quasi 10.000 posti di lavoro e confermano il consolidarsi di questo strumento di tutela dell'occupazione, dopo anni di di0denza delle imprese. I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 1

Interventi di sospensione del lavoro 35000 30.568 30000 25000 20000 15000 9.551 10000 5000 0 2.490 CIGO LAVORATORI CIGS LAVORATORI MOBILITA' LAVORATORI I diversi interventi di sospensione CIGS LAVORATORI 22% MOBILITA' LAVORATORI 6% CIGO LAVORATORI 72% I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 2

I dati dell ultimo semestre e i confronti sui periodi precedenti CIGO Il ricorso alla cassa integrazione ordinaria aumenta del 38,43% nel semestre, segno oggi della lentezza nell'uscita dalla crisi e del permanere della congiuntura negativa per ampi settori, mentre in precedenza questo strumento aveva spesso assunto il connotato di anticipazione degli interventi strutturali. La cassa integrazione ordinaria in questi anni si è mantenuta ad un livello sempre elevato. Sono 30.568 i lavoratori coinvolti nel semestre rispetto ai 22.082 del periodo precedente. Sono 1.146 le aziende che ricorrono alla cigo nel semestre rispetto alle 1.019 del periodo precedente. CIGS La cassa integrazione straordinaria fa registrare un decremento del -24,74% nel semestre rispetto al dato precedente, ma va rilevato che i nuovi interventi di cigs sono aggiuntivi rispetto a quelli già avviati, e non sostitutivi, in quanto i processi di crisi o di ristrutturazione che ne stanno alla base, hanno una durata rispettivamente di almeno 12 o 24 mesi e più. Il dato di rilievo è costituito dal valore assoluto dei lavoratori sospesi che si mantiene molto elevato (quasi 10.000 lavoratori, che evidenzia la grave persistenza delle crisi strutturali in molte imprese nel settore. La cassa integrazione straordinaria vede interessati nel semestre 9.551 lavoratori rispetto ai 12.690 del semestre precedente, con 405 aziende rispetto alle 398 del periodo precedente. La cigs si conferma molto elevata anche nei valori complessivi del 2014 (29.781 sospesi) e ai livelli del 2013 (38.306 lavoratori sospesi). CIGS DEROGA Nell'ambito della cigs straordinaria, diminuisce del -28,62% il ricorso alla cassa integrazione in deroga, che però rimane sempre alto. Sono 275 le aziende che vi fanno ricorso nel semestre (rispetto alle 284 precedenti), il 67,9% del totale di quelle che ricorrono alla cigs, per un numero di lavoratori interessati pari a 1.105 (il 11,57% delle sospensioni in cigs), rispetto ai 1.548 del semestre precedente. La cassa in deroga è uno strumento molto importante in quanto permette la copertura degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle piccole aziende. La diminuzione del ricorso a questo strumento è condizionata dal restringimento dei requisiti di accesso, come si evidenzia dalla correlazione con l'alto numero dei licenziamenti. CONTRATTI DI SOLIDARIETA Si registra un signi@cativo consolidamento dell'utilizzo dei contratti di solidarietà, un fondamentale strumento di tutela occupazionale. Con il periodo considerato i contratti di solidarietà raggiungono la quota di 261 per 30.699 lavoratori negli ultimi 24 mesi, un segnale sicuramente positivo dell'a7ermarsi di una tendenza. Infatti il contratto di solidarietà può costituire una risposta adeguata all emergenza occupazionale e ai problemi dell impatto sociale della crisi. Sono 68 le aziende dove è stato concordato un contratto di solidarietà (in aggiunta alle 47 del semestre precedente), il 16,79% del totale di quelle che ricorrono alla cigs, per un numero di lavoratori interessati pari a 5.776 (il 60,48% delle sospensioni in cigs), che si aggiungono ai 7.186 dell'ultimo semestre. L andamento dei contratti di solidarietà Periodo Aziende Lavoratori in Cds 2 sem 2013 74 9.398 1 sem 2014 72 8.339 2 sem 2014 47 7.186 1 sem 2015 68 5.776 Totale 261 30.699 MOBILITA Rimane molto elevato il ricorso alla mobilità con 2.490 licenziamenti. Questi derivano in buona misura da crisi aziendali con riduzione del personale (per il 71% dei casi) e per una quota rilevante da cessazioni di attività o fallimenti (32 aziende, il 27% del totale). Poco signi:cativo ormai il ricorso alla mobilità di accompagnamento alla pensione, a causa dell'allungamento dei requisiti di età di accesso alla pensione stessa. Nel semestre sono stati licenziati 2.490 lavoratori (5.843 nel semestre precedente), di 118 aziende (erano 287 nel periodo precedente). Un numero preoccupante che si aggiunge ai 9.240 licenziamenti di tutto il 2014. DIMENSIONE DI IMPRESA - Si riduce drasticamente la dimensione media delle imprese coinvolte da processi di crisi, che passa dai 90 addetti per impresa del 2003 ai 35 del periodo considerato, a conferma del costante coinvolgimento delle piccole aziende accanto alle medie e grandi imprese. I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 3

La situazione nell industria e la valutazione della Fim Cisl Lombardia L'elemento più signi@cativo che emerge dall'analisi dei dati è rappresentato dalla persistenza degli interventi di crisi nel settore, pur con la diminuzione relativa delle sospensioni di carattere strutturale, contrapposta però alla impennata della cassa integrazione ordinaria, a conferma delle ancora non superate didcoltà del settore metalmeccanico. PERSISTONO I SEGNALI ALLARMANTI DELLE DIFFICOLTA' DELL'INDUSTRIA E DELL'EMERGENZA OCCUPAZIONALE CHE INVESTE IL COMPARTO METALMECCANICO. UN PROCESSO CHE COINVOLGE IMPORTANTI AZIENDE E SETTORI, CON NUMEROSE REALTA' A RISCHIO CHIUSURA E L'ESPULSIONE DAL PROCESSO PRODUTTIVO DI MIGLIAIA DI LAVORATORI. La Fim-Cisl Lombardia richiama con forza imprese e istituzioni ad una maggiore consapevolezza sui problemi del settore e per afrontare con urgenza e in modo adeguato i nodi della crisi, dell'occupazione e del rilancio del settore industriale. Su questi punti è stata realizzata il 12 marzo 2015 una straordinaria manifestazione di lavoratori e delegati di tutte le aziende coinvolte da crisi, dal titolo INDUSTRIARSI PER IL LAVORO, DIAMO LA SVEGLIA ALLA REGIONE, ed è stata presentata alla Regione, alle forze politiche, e alle parti imprenditoriali del settore industriale e dell'artigianato, una precisa piattaforma contenente le analisi e le proposte della Fim-Cisl. Confronto con la Regione e le parti sociali sulle politiche industriali Va :nalmente attivato il confronto con la Regione sul rilancio del settore manifatturiero, sollecitato ormai da oltre un anno, con il coinvolgimento di sindacati, imprese, università, sistema creditizio. Vanno attuate strategie di sviluppo e di dotazione infrastrutturale, per ra7orzare i settori tecnologici, garantire l'accesso al credito per gli investimenti industriali e incentivare la sostenibilità. Sostegno agli investimenti delle imprese Occorre :nalizzare le misure di sostegno alle imprese per l'ammodernamento delle macchine e degli impianti, e per i progetti di ricerca e innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese, attraverso il credito di imposta sulla ricerca. Vanno impegnate le imprese a consolidare gli insediamenti industriali e l'occupazione sul territorio con l'adozione dei principi di responsabilità sociale. Tutela del lavoro, solidarietà e politiche attive Vanno vincolate le imprese alla presentazione di piani sociali per l'occupazione. Va utilizzata appieno la nuova legislazione di sostegno all'utilizzo dei contratti di solidarietà. Va :nanziata adeguatamente la cassa integrazione in deroga, per assicurare protezione ai lavoratori delle piccole aziende, e va favorito l'utilizzo della cigs nelle procedure fallimentari, per consentire la continuità produttiva e il subentro di nuovi imprenditori. Va sostenuta l'occupazione e valorizzato il capitale umano e professionale, attraverso i percorsi di riquali:cazione e ricollocazione, dando attuazione immediata alle nuove norme sulle politiche attive del lavoro. GLI INTERVENTI DECISIVI PER LA CRESCITA E LA TUTELA DELL'OCCUPAZIONE RAFFORZAMENTO DELLE RELAZIONI SINDACALI E RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE IMPEGNO CONCRETO DELLA REGIONE E DEL GOVERNO PER LE POLITICHE INDUSTRIALI PIANI INDUSTRIALI DI SVILUPPO E INVESTIMENTI DA PARTE DELLE IMPRESE PIANI SOCIALI PER L'OCCUPAZIONE, CONTRATTI DI SOLIDARIETA E POLITICHE ATTIVE I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 4

L indice della crisi: la dinamica nel periodo 1997-2012 L indice della crisi, l indicatore composto che la Fim Cisl Lombardia misura ormai da oltre un decennio con base nel 1997=100, si colloca oggi al valore elevato di 545, che signi:ca un incremento del 445% dei dati della crisi rispetto al 1997. Un andamento non dissimile si osserva se si prende a riferimento il 2007 (2007=100), l'anno che ha preceduto il lungo periodo di crisi che stiamo vivendo, con l'indice che si colloca a 482 su base annua. L andamento delle speci:che situazioni di crisi nel corso degli ultimi anni mostra l elevato livello degli interventi di cassa integrazione ordinaria, e la persistenza di un livello fortemente critico di sospensione a carattere strutturale (cigs e mobilità). Periodo Aziende Addetti Lavoratori coinvolti Indice crisi 1997=100 Lavoratori in Cigo Lavoratori in Cigs Lavoratori in mobilità 1 semestre 2015 1.635 57.862 42.609 545 30.568 9.551 2.490 2 semestre 2014 1.633 74.522 40.615 520 22.082 12.690 5.843 1 semestre 2014 2.013 68.037 44.836 574 24.348 17.091 3.397 2 semestre 2013 2.270 76.634 54.209 694 30.332 19.786 4.091 1 semestre 2013 2.819 76.180 61.770 791 39.882 18.520 3.368 2 semestre 2012 2.462 83.139 63.942 819 42.295 18.001 3.646 1 semestre 2012 2.466 76.966 58.737 752 38.440 17.941 2.356 2 semestre 2011 2.224 84.150 60.773 778 35.415 21.249 4.109 1 semestre 2011 1.929 64.266 39.853 507 20.770 15.368 3.445 2 semestre 2010 2.451 71.852 48.176 617 27.738 16.453 3.985 1 semestre 2010 3.514 113.058 84.825 1.086 52.117 27.839 4.869 Indice della crisi - base 1997=100 1766 628 1389 1086 617 543 778 752 819 791 694 574 520 545 113 113 151 Tipologia delle sospensioni Lavoratori in Mobilità Lavoratori in Cigs Lavoratori in Cigo I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 5

I territori della Lombardia I territori maggiormente coinvolti nel semestre sono quelli di Bergamo (31,91% delle sospensioni), Milano (22,91%) e Brianza (13,21%). Seguono Brescia, Varese e Lecco che stanno tra il 6 e il 7%. Queste aree vedono la presenza di insediamenti industriali importanti, sia nei comparti tradizionali che in quelli innovativi del settore metalmeccanico, con una presenza cospicua sia di grandi imprese di livello nazionale e internazionale, mentre le imprese medie-piccole sono storicamente radicate in tutti i territori. La crisi nei territori della Lombardia Territorio Aziende Addetti Crisi tot Lav Distribuzione % Bergamo 349 16.565 13.595 31,91% Brescia 63 3.502 3.124 7,33% Brianza 195 7.614 5.627 13,21% Como 57 764 649 1,52% Cremona 60 1.057 1.028 2,41% Lecco 102 3.373 2.448 5,75% Lodi 53 842 744 1,75% Mantova 37 901 657 1,54% Milano 568 16.729 9.760 22,91% Pavia 39 2.148 1.515 3,56% Sondrio 7 1.038 663 1,56% Varese 105 3.329 2.799 6,57% Totale Risultato 1.635 57.862 42.609 1 La crisi nei terriori Bergamo Milano Brianza Brescia Varese Lecco Pavia Cremona Lodi Sondrio Mantova Como 7,33% 6,57% 5,75% 3,56% 2,41% 1,75% 1,56% 1,54% 1,52% 13,21% 22,91% 31,91% I diversi interventi di sospensione Bergamo Brescia Brianza Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Va rese Mobilità Lav Cigs Lav Cigo Lav I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 6

La crisi nei territori della Lombardia Tipologia dei provvedimenti di sospensione per territorio I dati mostrano la preponderanza dell intervento di cassa integrazione ordinaria nei diversi territori, ad eccezione della Brianza dove si registra la prevalenza degli interventi di cassa integrazione straordinaria. La mobilità è particolarmente accentuata nei territori di Milano, Bergamo, Brianza e Lecco, mentre coesistono i diversi interventi nelle altre aree fortemente industrializzate di Varese, Brescia, Cremona. I diversi interventi di crisi Territorio Crisi tot Lav Cigo Lav Cigs Lav Mobilità Lav Bergamo 13.595 12.227 990 378 Brescia 3.124 2.146 822 156 Brianza 5.627 1.221 4.074 332 Como 649 458 159 32 Cremona 1.028 705 182 141 Lecco 2.448 1.597 637 214 Lodi 744 566 158 20 Mantova 657 475 182 0 Milano 9.760 7.830 1.013 917 Pavia 1.515 1.089 319 107 Sondrio 663 415 233 15 Varese 2.799 1.839 782 178 Totale Risultato 42.609 30.568 9.551 2.490 I diversi interventi di sospensione Bergamo Milano Brianza Brescia Varese Lecco Pavia Cremona Lodi Sondrio Mantova Como Mobilità Lav Cigs Lav Cigo Lav I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 7

I contratti di solidarietà, la cassa in deroga, le aziende cessate Da segnalare la presenza dei contratti di solidarietà, che vengono utilizzati per fronteggiare le crisi occupazionali e le espulsioni dal processo produttivo, e che vedono interessati in particolare il territorio di Brianza, Brescia, Varese e Lecco. La cassa in deroga coinvolge pressoché tutti i territori, in particolare le piccole imprese, con accentuazioni in Milano, Brianza, Bergamo e Como. Le cessazioni di attività sono rilevanti nell'area di Brianza, Bergamo, Brescia e Cremona. I contratti di solidarietà, la cassa in deroga, le aziende cessate Territorio Crisi tot Lav Az Cds Cds Lav Az Cigs Deroga Cigs Deroga Lav Az Chiusura Chiusure Lav Bergamo 13.595 3 257 44 173 9 255 Brescia 3.124 10 701 1 150 Brianza 5.627 12 2.944 92 267 2 305 Como 649 20 122 1 28 Cremona 1.028 2 78 32 104 12 128 Lecco 2.448 10 546 3 13 1 32 Lodi 744 1 75 23 72 Mantova 657 8 92 14 55 Milano 9.760 9 219 47 299 1 5 Pavia 1.515 1 84 2 27 Sondrio 663 2 170 Varese 2.799 10 610 3 122 Totale Risultato 42.609 68 5.776 275 1.105 32 1.052 Solidarietà, cig deroga, cessazioni Bergamo Brescia Brianza Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese Chiusure Lav Cigs Deroga Lav Cds Lav I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 8

Le classi di dipendenti I processi di crisi nelle diverse classi di dipendenti L analisi della situazione della crisi per classi di dipendenti mostra come il numero dei lavoratori colpiti sia molto elevato proporzionalmente nelle aziende medio piccole al di sotto dei 100 dipendenti con il 54,72% delle sospensioni (il 92% dei casi aziendali e con il peso occupazionale del 37%), con una accentuuazione sulla classe di addetti 16-50 che è colpita per il 26,15%. Nelle aziende medio grandi oltre i 100 addetti si registra un'incidenza della crisi pari al 45,28% con il 8% dei casi aziendali e il 63% di peso occupazionale. La distribuzione della crisi per classi dipendenti CLASS DIP Aziende Addetti Crisi tot Lav Distribuzione % 1-15 985 6.518 6.173 14,49% 16-50 410 11.582 9.801 23,00% 51-100 122 8.714 6.544 15,36% 101-250 86 13.087 9.847 23,11% 251-500 18 5.994 3.941 9,25% +500 14 11.967 6.303 14,79% Totale Risultato 1.635 57.862 42.609 1 Nel dettaglio, il dato della distribuzione della crisi nelle diverse classi mostra l'incidenza rilevante delle sospensioni in moltissime piccole aziende (sono 1.517 le realtà interessate sotto i 100 dipendenti, rispetto alle 118 sopra i 100 addetti), che vede pesare in modo prevalente la cigo (74%), e in modo signi:cativo la cassa integrazione ordinaria (20%). I diversi interventi di crisi CLASS DIP Cigo Lav Cigs Lav Mobilità Lav 1-15 4.967 1.007 199 16-50 7.425 1.729 647 51-100 4.264 1.800 480 101-250 7.150 2.126 571 251-500 2.302 1.232 407 +500 4.460 1.657 186 Totale Risultato 30.568 9.551 2.490 La crisi per classi di addetti Mobilità Lav Cigs Lav Cigo Lav 10000 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 1-15 16-50 51-100 101-250 251-500 +500 I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 9

Contratti di solidarietà, cassa in deroga e cessazioni I contratti di solidarietà sono signi:cativamente presenti in tutte le diverse classi dimensionali da 16 dipendenti in su, con un coinvolgimento crescente del numero di lavoratori. La cassa in deroga risulta concentrata soprattutto nelle realtà @no a 15 dipendenti (926 i lavoratori interessati in queste realtà su un totale di 1.105 pari al 83%), come è peraltro prevedibile data l'attuale scopertura di questa fascia di lavoratori dagli ammortizzatori sociali ordinari. Le cessazioni e le chiusure coinvolgono invece tutte le classi dimensionali @no a 250 dipendenti e danno anch'esse la misura della preoccupante situazione del settore. Contratti di solidarietà, cassa integrazione in deroga, aziende cessate CLASS DIP Az Cds Cds Lav Az Cigs Deroga Cigs Deroga Lav Az Chiusure Chiusure Lav 1-15 7 31 256 926 12 132 16-50 31 842 15 148 12 304 51-100 13 986 3 11 4 222 101-250 13 1.518 4 394 251-500 2 892 +500 2 1.507 1 20 Totale Risultato 68 5.776 275 1.105 32 1.052 Solidarietà, cig in deroga, cessazioni 2000 1800 1600 Chiusure Lav Cigs Deroga Lav 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1-15 16-50 51-100 101-250 251-500 +500 Sesto San Giovanni, 9 settembre 2015 Fim-Cisl Lombardia Viale F. Testi 42, Sesto S. Giovanni - Tel 02 24426 240 Fax 02 24426 295 E Mail :m.lombardia@cisl.it - www.:m.cisl.it I dati a cura dell Osservatorio regionale Fim-Cisl - pagina 10