RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ ANNO 2012



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BENESSERE CASA BELLEZZA RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ ANNO 2012 Il potenziale imprenditoriale in Italia in tempo di crisi RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA E IN ITALIA ANNO 2012

CASA BELLEZZA BENESSERE amway.it news.amway.it 2

Amway, azienda leader mondiale nel settore della Vendita Diretta, realizza ogni anno in collaborazione con l Università di Monaco, un report che prende in analisi la percezione degli europei nei confronti del lavoro autonomo. La ricerca, condotta da GFK Eurisko in 16 paesi europei, con un campione rappresentativo di circa 18.000 persone, evidenzia come lo spirito imprenditoriale sia più che mai vivo in questo periodo storico di grande complessità e crisi. Il presente documento analizza i principali risultati della ricerca 2012 ponendo particolare attenzione all Italia e ai suoi giovani, fra i più propensi in tutta Europa a considerare positivamente il mondo del lavoro autonomo e fra i più entusiasti nell immaginarsi imprenditori di se stessi. 3

RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA E IN ITALIA ANNO 2012 AMWAY CORPORATION Con oltre 50 anni di storia alle spalle, Amway Corporation è leader e pioniere della Vendita Diretta. Fondata a Ada, nel Michigan (USA), nel 1959, grazie a un modello di vendita innovativo che incoraggia l espressione positiva del proprio talento professionale, della creatività e delle relazioni interpersonali, l azienda è riuscita a crescere con costanza, sino ad affermarsi oggi come una delle più solide realtà del settore a livello mondiale. Innovativa e dinamica, Amway è oggi presente in oltre 100 Paesi, tra cui l Italia, e può contare su più di 3 milioni di Incaricati alle Vendite, di cui oltre 500.000 in Europa, una straordinaria forza vendita che rappresenta la vera chiave del successo dell azienda in tutto il mondo. Nel 2011 Amway Corporation ha registrato un fatturato di oltre 10,9 miliardi di dollari, con una crescita superiore al 17 % rispetto al 2010, confermando l efficacia di un modello di business innovativo e dinamico costruito attorno alla più importante delle risorse di cui una azienda dispone: le persone che ne fanno parte. Il modello di business proposto da Amway offre la possibilità al singolo di sviluppare a pieno il proprio potenziale imprenditoriale nel rispetto di un corretto equilibrio tra vita professionale e privata, oppure semplicemente di integrare il reddito attraverso un lavoro gratificante, flessibile e indipendente. Il successo di questo modello si fonda sulla capacità che ogni Incaricato Amway ha di creare un rapporto personale - e personalizzato - con il proprio cliente, permettendo di generare un vissuto positivo nei confronti dell azienda e dei suoi prodotti. Amway fa il proprio ingresso in Italia nel 1985, contribuendo a introdurre la Vendita Diretta nel nostro paese, inquadrarla a livello giuridico e a trasformarla nella realtà lavorativa di oggi. Con un catalogo composto da oltre 450 prodotti nei settori cosmesi, benessere e cura della casa, Amway Italia ha contribuito alla crescita e allo sviluppo di una rete commerciale che oggi vanta circa 30.000 Imprenditori Amway. Amway Italia si trova a Basiglio (MI), dove l azienda impiega 40 dipendenti. La sede accoglie, oltre agli uffici, un Promotional Center all avanguardia, dedicato alla formazione professionale degli Incaricati Amway, alla promozione dei prodotti e all allestimento di eventi speciali. La società è inoltre fortemente impegnata nell ambito della responsabilità d impresa e sviluppa annualmente una serie di iniziative e di attività in questo settore. 4

INTRODUZIONE Il contesto economico è in continuo divenire e il concetto stesso di lavoro sta cambiando radicalmente. Oggi il mondo del lavoro richiede flessibilità, mobilità, spirito d iniziativa e formazione continua che, a ben vedere, sono gli elementi che caratterizzano un imprenditore. Questa figura è destinata a svolgere un ruolo sempre più rilevante nella nostra economia ed è quindi importante promuovere il dibattito sull imprenditorialità per contribuire alla crescita economica e allo sviluppo del potenziale ancora inespresso nel nostro Paese e in tutta Europa. Questo è l obiettivo che si prefigge l Amway Entrepreneurship Report nel fornire ogni anno una fotografia dell opinione degli europei nei confronti dell autoimprenditorialità evidenziando quali siano le loro maggiori paure e speranze nonché i rischi e le opportunità percepite. Essere artefici del proprio destino, saper orientare il proprio impegno sulla base dei risultati, imparare in modo continuativo, trovare un equilibrio fra lavoro e vita privata: queste caratteristiche sono una parte fondamentale della nostra filosofia aziendale e sono il motivo per cui promuoviamo l imprenditorialità anche oltre i confini della nostra stessa società. Dalla ricerca 2012 emerge come oltre un terzo degli europei abbia un opinione favorevole del lavoro autonomo, con un interessante picco registrato in Grecia, dove un intervistato su due si dichiara addirittura propenso ad avviare un attività in proprio. Sotto molteplici aspetti, quindi, lo spirito imprenditoriale degli europei sopravvive all attuale periodo di diffusa incertezza economica e lo stesso si verifica in Italia dove non mancano però le sorprese Buona lettura. Monica Milone, Direttore Corporate Affairs, Amway Italia 5

RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA E IN ITALIA ANNO 2012 SEMPRE POSITIVA L OPINIONE DEGLI EUROPEI - E DEGLI ITALIANI - SULL AUTOIMPRENDITORIALITÀ Il primo dato rilevante che emerge dall indagine è quello che mostra come l opinione dei cittadini europei nei confronti dell autoimprenditorialità resti positiva nonostante la crisi economica. Sebbene il dato sia di poco inferiore a quello dello scorso anno (2011: 72%), la media europea rimane decisamente alta (2012: 69%). In Italia, invece, il numero degli intervistati che dichiara di avere un opinione positiva sull autoimprenditorialità è aumentato rispetto al 2011 raggiungendo quasi il 74% del totale (2011: 70%), come è nettamentente aumentato il numero di coloro che possono immaginare di avviare una propria attività (2012: 46% vs. 2011: 36,5%). L Italia si classifica, quindi, al quarto posto in Europa - dopo Danimarca, Francia e Gran Bretagna nel giudicare in maniera positiva e con interesse l autoimprenditorialità. L ATTEGGIAMENTO DEI CITTADINI EUROPEI NEI CONFRONTI DELL AUTOIMPRENDITORIALITÀ positivo negativo non lo so/non risponde Media 69 % 25 % 6 % Danimarca Francia Gran Bretagna Italia Polonia Russia Grecia Ucraina Svizzera Portogallo Spagna Romania Austria Turchia Germania Ungheria 85 % 13 % 2 % 77 % 19 % 4 % 75 % 17 % 8 % 74 % 25 % 1 % 73 % 22 % 5 % 73 % 15 % 12 % 72 % 28 % 0 % 72 % 20 % 8 % 70 % 22 % 8 % 67 % 67 % 33 % 32 % 0 % 1 % 66 % 18 % 16 % 63 % 35 % 2 % 60 % 26 % 14 % 59 % 35 % 6 % 47 % 47 % 6 % 6

78% L indipendenza è la principale leva al lavoro autonomo, anche se la possibilità di un secondo reddito diventa più attraente, ma non in Italia L indipendenza da un datore di lavoro si conferma la principale motivazione per avviare un attività in proprio, sia a livello europeo (45%) che italiano (48%) dove la percentuale è aumentata rispetto al 2011 (43% in Italia). Sia per gli italiani che per i cittadini europei intervistati, la seconda motivazione è la possibilità di realizzare sé stessi e le proprie idee (40% in Italia vs. 38% della media europea) seguita in Italia dalla miglior conciliabilità della carriera lavorativa con il tempo dedicato alla famiglia e a sé stessi (24% sia in Italia che in Europa). I cittadini europei piazzano, invece, al terzo posto la possibilità di un secondo reddito (2012: 33%, 2011: 28%) che in Italia si ferma al quarto (21%). La situazione economica e l incertezza finanziaria influenzano l imprenditorialità in Europa e anche in Italia Il Rapporto evidenzia chiaramente come l attuale crisi finanziaria influenzi l atteggiamento dei cittadini europei nei confronti dell imprenditorialità: la maggior parte degli intervistati vede, infatti, nella mancanza di capitale iniziale (57%) il maggior ostacolo nel diventare lavoratori autonomi. Seguono l incertezza della situazione economica (44%) e la paura di fallire (35%). Analoga situazione si ritrova anche in Italia con percentuali leggermente diverse (54% per la mancanza di capitale iniziale ; 34% per la paura di fallire ). Percentuale sensibilmente più alta, invece, per l incertezza della situazione economica (52%) che si assesta comunque al secondo posto. L imprenditorialità avrà più importanza nel futuro Un dato molto significativo è quello che vede il 78% dei cittadini europei - tre intervistati su quattro - ritenere che l imprenditorialità sarà egualmente o più importante nel mondo lavorativo futuro, cioè da qui a dieci anni. Solo l 11% pensa che sarà meno importante. In Italia, la percentuale degli intervistati che ritiene che l imprenditorialità sarà egualmente o più importante di oggi sale a ben l 85% - tra i dati più alti che si sono registrati. DEI CITTADINI EUROPEI RITIENE CHE L IMPRENDITORIALITÀ SARÀ EGUALMENTE O PIÙ IMPORTANTE NEL MONDO LAVORATIVO FUTURO 45% DEI CITTADINI EUROPEI INTERVISTATI VEDE NELLA POSSIBILITÀ DI SCELTA AUTONOMA DEL LUOGO DOVE LAVORARE CIÒ CHE DIFFERENZIA L IMPRENDITORE DAL LAVORATORE DIPENDENTE 7

RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA E IN ITALIA ANNO 2012 Il mondo del lavoro è in continuo mutamento: le capacità imprenditoriali sono la risposta alle nuove esigenze. L autonomia è la maggior virtù degli imprenditori anche in Italia Il 45% dei cittadini europei vede nella possibilità di scelta autonoma del luogo dove lavorare ciò che differenzia l imprenditore dal lavoratore dipendente, dato perfettamente in linea con quello rilevato tra gli intervistati italiani. Emergono invece visioni diverse nelle successive risposte. Infatti, mentre in Europa il 44% dei cittadini reputa come seconda principale differenza il coraggio di scoprire nuovi percorsi (vs. 34% in Italia), per gli italiani è la capacità di gestire il proprio tempo lavorativo in modo più flessibile che si posiziona al secondo posto (37% in Italia vs. 40% in Europa). Ma la differenza più consistente riguarda la possibilità di guadagno, posizionato al terzo posto in Italia con il 36% delle risposte e solo al sesto nella media europea con il 26%. Profilo del lavoratore autonomo: giovane, maschio, laureato I dati svelano le caratteristiche del lavoratore autonomo tipo che si rivela omogeneo e uniforme sia in Europa che in Italia: di sesso maschile, giovane e laureato. Giovane perché il 78% degli intervistati europei sotto i 30 anni è favorevole al lavoro autonomo e quasi un intervistato su due in questa fascia d età può immaginare di avviare un attività in proprio. Uomo perché il 71% degli intervistati europei di sesso maschile è più propenso nei confronti dell autoimprenditorialità rispetto alle donne (67%). In Italia questo dato sale al 76% degli uomini rispetto al 71% delle donne, che risultano comunque più positive rispetto alla media europea. Laureato perché lo studio rivela anche un differenziale educativo importante (gap 11%) nell atteggiamento positivo verso la libera impresa tra gli intervistati con titolo universitario (78%) e quelli che invece ne sono privi (67%). Tale risultato coincide con la motivazione ritenuta più importante per avviare una propria attività dai laureati, cioè l autorealizzazione, la possibilità di realizzare le proprie idee (48% laureati; 37% i non laureati. Anche in questo caso, in Italia si sono registrate percentuali superiori rispetto alla media europea: l 87%, dei laureati intervistati ha un atteggiamento positivo verso l autoimprenditorialità contro il 72% dei non laureati (gap 15%). Inoltre, quasi un laureato su due (49%) reputa l autorealizzazione la motivazione più incisiva nell avviare un proprio business contro il 39% dei non laureati. 8

I GIOVANI E L AUTOIMPRENDITORIALITÀ: EUROPA E ITALIA A CONFRONTO In Italia, l attitudine dei giovani nei confronti del lavoro autonomo è sensibilmente più positiva se paragonata alla media europea. In media, il 78% degli intervistati europei sotto i 30 anni (rispetto al 69% della media totale) ha un atteggiamento positivo nei confronti dell autoimprenditorialità e quasi un giovane su due (48%) può immaginarsi di avviare un attività in proprio (rispetto al 39% di media complessiva di tutte le età). In Italia tale propensione risulta essere sensibilmente sopra la media, con un 82% dei giovani che ha un attitudine positiva nei confronti del lavoro in proprio e il 61% che riesce persino a immaginarsi imprenditore. 61% DEI GIOVANI IN ITALIA PUÒ IMMAGINARE DI AVVIARE UNA PROPRIA ATTIVITÀ ATTEGGIAMENTO POSITIVO VERSO IL LAVORO AUTONOMO Media giovani italiani (15/29) 82 % Media giovani europei (15/29) 78 % Media Italia 74 % Media europea 69 % PUÒ IMMAGINARE DI AVVIARE UN ATTIVITÀ IN PROPRIO Media giovani italiani (15/29) Media giovani europei (15/29) 61 % 48 % Media Media Italia 46 % europea 39 % 9

RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA E IN ITALIA ANNO 2012 62% DEI GIOVANI ITALIANI VUOLE ESSERE INDIPENDENTE I giovani e l indipendenza In linea con i dati medi europei ed italiani, per i giovani italiani di età inferiore ai 30 anni la motivazione che più li spingerebbe ad aprire una propria attività è l indipendenza dal datore di lavoro (62% vs. 45% in Europa e 48% in Italia), a cui segue l autorealizzazione (53% vs 38% in Europa e 40% in Italia). Diversamente invece, la prospettiva di un secondo reddito sembra l ultima delle motivazioni che spingerebbero i giovani al lavoro autonomo (13%), mentre nella media italiana si posiziona al quarto posto (21%) e in Europa addirittura al terzo (33%). LE MAGGIORI MOTIVAZIONI ALL AVVIAMENTO DI UN ATTIVITÀ IN PROPRIO Media Europea Media Italia Giovani Italia Conciliabilità di tempo 24 % 24 % 24 % Prospettiva di un secondo reddito 33 % 21 % 13 % Autorealizzazione 38 % 40% 53 % Indipendenza dal datore di lavoro 45 % 48% 62 % Reinserimento nel mercato del lavoro 22 % 18 % 21% Nessuna di queste 5 % 2 % 10

I maggiori ostacoli al lavoro autonomo per il mondo giovanile Perfettamente in linea con i timori percepiti dai cittadini europei in generale, e da quelli italiani in particolare, per i giovani italiani sono la mancanza di capitale iniziale (58% vs. 57% in Europa e 54% in Italia) e l incerta situazione economica (53% vs. 44% in Europa e 52% in Italia) i principali ostacoli all avvio di un attività in proprio, seguiti dalla paura di fallire (35% vs. 35% in Europa e 34% in Italia) e dalle elevate difficoltà burocratiche (34%). I giovani guardano al futuro In Italia, il 91% dei giovani sotto i 30 anni ritiene che l imprenditorialità sarà egualmente o più importante nel mondo lavorativo futuro, superando di parecchio le relative percentuali europee (78%) ed italiane (85%), già altamente positive al riguardo. Solo il 4% dei giovani italiani ritiene che l autoimprenditorialità sarà meno importante nel futuro, percentuale comunque inferiore all 11% europeo ed italiano. Autonomia e maggiori guadagni per gli imprenditori Alla domanda in quale/i aspetti gli imprenditori differiscono rispetto ai lavoratori dipendenti, più di un giovane su due (52%) ha individuato l autonomia nel decidere dove lavorare quale maggiore differenza, percentuale superiore al 45% espresso dai cittadini europei ed italiani. Differente è invece la scelta della seconda risposta, che per i giovani italiani è la possibilità di redditi più elevati a pari merito con la possibilità di organizzare il tempo lavorativo in maniera più flessibile (entrambe al 41%). Nella media italiana, la possibilità di redditi più elevati si posiziona al terzo posto con il 35%, mentre in Europa addirittura al sesto (26%). CARATTERISTICHE CHE DIFFERENZIANO L IMPRENDITORE DAL LAVORATORE DIPENDENTE Media Europea Media Italia Giovani Italia 52 % 45 % 45 % 45 % 40 % 41 % 37 % 35 % 34 % 41 % 36 % 28 % 23 % 21 % 27 % 23 % 24 % 22 26 18 % % % 18 % 16 % 14 % 13 % Autonomia Migliori relazioni Flessibilità Coraggio di rischiare Migliori Migliori capacità campetenze organizzative professionali Redditi più elevati Formazione continua 11

RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA E IN ITALIA ANNO 2012 LA SITUAZIONE IN ITALIA (in sintesi) Domanda 1: Qual è il suo atteggiamento generale verso il lavoro autonomo? Con quale delle seguenti frasi si trova maggiormente d accordo? Circa il 74% degli intervistati ha una opinione positiva dell autoimprenditorialità e ben il 46% di tutti gli intervistati può immaginare di avviare un attività in proprio. Le donne risultano meno propense all avvio di un attività in proprio rispetto agli uomini e, anche avendo un opinione positiva (il 33% donne vs. 43% uomini) ritengono comunque di non poter avviare un lavoro in proprio (57% vs. 49% uomini). Inoltre, il 28% delle donne ha un opinione negativa (vs. 22% uomini). I giovani sotto i 30 anni (età 15 29) hanno un opinione molto positiva dell autoimprenditorialità (82%) superando quindi la media degli intervistati (74%). Le comunità più grandi registrano un attitudine più positiva dell autoimprenditorialità rispetto alle comunità più piccole (fino a 5.000 abitanti il 64%, più di 100.000 abitanti il 76%), mentre si rileva che l opinione sul lavoro autonomo è leggermente più alta nel sud e nelle isole (entrambe al 76%) rispetto alle altre zone d Italia (Nordest 74%; Nordovest 71%; Centro 73%). Molto ampio il divario di chi è favorevole all autoimprenditorialità tra i single rispetto ai divorziati/vedovi: 81% vs. 56%. I laureati sono propensi nei confronti dell autoimprenditorialità per l 87% dei casi rispetto al 72% dei non laureati. Domanda 2: Quale delle seguenti motivazioni la spingerebbero ad avviare un lavoro in proprio? La motivazione principale per avviare un lavoro in proprio è l indipendenza dal datore di lavoro (48% delle preferenze), seguita dalla possibilità di autorealizzazione (40%). Quest ultima aumenta tendenzialmente all aumentare del reddito (28% con reddito fino a euro 849 al mese vs. 58% con reddito sopra i 3.800 euro al mese). L indipendenza dal datore di lavoro è più valida per gli uomini (53%) che per le donne (44%), e soprattutto per i giovani sotto i 30 anni (62%). Sono le donne a considerare la migliore conciliabilità tra famiglia, tempo libero e lavoro come motivazione per avviare un attività in proprio più forte rispetto agli uomini (28% donne vs. 19% uomini). Il reinserimento nel mercato del lavoro è considerato quale motivazione valida per iniziare un proprio business solo dal 18% degli intervistati. 12

Domanda 3: Secondo lei, quale/i dei seguenti aspetti possono essere considerati degli ostacoli per iniziare un lavoro autonomo? Per il 54% degli intervistati è la mancanza di capitale iniziale ad essere il maggior ostacolo per avviare un proprio business, percepito in modo leggermente più forte dalle donne (55%) che dagli uomini (53%), e in modo più incisivo dai giovani sotto i 30 anni (58%). L incertezze della situazione economica è al secondo posto con il 52%, mentre la percentuale sale soprattutto nelle Isole (61%). Rispetto al dato medio (34%) ha più paura di fallire chi ha un reddito basso (38% per redditi mensili fino a 849 euro), e i giovani tra i 20 e i 29 anni (38%). La mancanza di fondi pubblici è ritenuta un ostacolo per iniziare un lavoro autonomo più nelle grandi città che nei piccoli centri (24% nelle città con più di 100.000 abitanti mentre solo il 16% nei centri fino a 5.000 abitanti). Domanda 4: Come valuta l importanza dell imprenditorialità per l evoluzione futura del mondo lavorativo? Provi a pensare al panorama lavorativo da qui ai prossimi 10 anni. I laureati (48%) sono più convinti dell aumento dell importanza dell imprenditorialità nel futuro rispetto i non laureati (34%). Le donne sono un po più pessimiste rispetto al ruolo dell imprenditorialità nel futuro, in quanto il 12% pensa che perderà di importanza (vs 10% uomini), anche se una su due (50%) pensa che sarà egualmente importante (vs. 49%). E soprattutto nei piccoli centri che si pensa che l imprenditorialità nel futuro sarà meno importante rispetto ad oggi (21% dei centri abitati fino a 5.000 abitanti contro il 7% delle città con più di 100.000 abitanti). Domanda 5: In quale/i aspetti gli imprenditori differiscono rispetto ai lavoratori dipendenti? Con quali delle seguenti frasi è d accordo? I giovani sotto i 30 anni (età 15 29) percepiscono la possibilità di reddito più elevato (41%) in modo maggiore rispetto alla media (36%), così come le persone che non svolgono lavoro autonomo (37%) rispetto a chi già è un lavoratore autonomo (26%). La possibilità di organizzare il tempo lavorativo in modo più flessibile è percepito soprattutto da persone che hanno figli (41%) e da chi ha redditi medio-alti (44% per redditi mensili da 1940 a 2454 euro vs. 19% per redditi fino a 849 euro al mese) Solo per 13% del totale attribuisce maggiore importanza all aggiornamento continuo (dato simile per donne e uomini). 13

RAPPORTO AMWAY SULL IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA E IN ITALIA ANNO 2012 AMWAY IN BREVE: Amway, di proprietà del gruppo Alticor, è leader mondiale nel settore della Vendita Diretta e nel 2011 ha registrato un fatturato globale di 10,9 miliardi dollari. Fondata nel 1959 da Rich DeVos e Jay Van Andel, con sede ad Ada nel Michigan (Stati Uniti), Amway offre prodotti di consumo e opportunità di business attraverso una rete di più di 3 milioni di Incaricati alle Vendite presenti in oltre 100 paesi in tutto il mondo. Amway è presente in Europa dal 1973 dove attualmente è operativa in 29 mercati e vi lavorano più di 1.500 dipendenti. Le marche più vendute da Amway sono NUTRILITE, brand leader al mondo nel settore delle vitamine e degli integratori alimentari e ARTISTRY, una delle cinque principali marche nel settore del trattamento della pelle (Fonte: Euromonitor International Limited in base ai dati relativi alle vendite globali 2010). SURVEY DESIGN Periodo di rilevazione: maggio giugno 2012 Campione: 17.768 uomini e donne di età superiore ai 14 anni (gruppo rappresentativo della popolazione dei paesi oggetto dell indagine) Paesi: 16 paesi Europei (Austria, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina) Metodo: Interviste strutturate face-to-face o telefonica Istituto: GfK Norimberga, Germania 14

CASA BELLEZZA BENESSERE EDITORE Amway Italia Srl - Via Sforza, 1-20080 Basiglio (MI) - Italia Tel: +39 02 90463 423 - AmwayPR.it@amway.com www.amway.it - news.amway.it 15