Arte contemporanea in Polonia Il WRO Art Center



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Arte contemporanea in Polonia Il WRO Art Center di Luigi Viola Il WRO Art Center di Wrocław (Breslavia), all angolo della Plac Teatralny con Widok St. (Via della Vista) è una struttura indipendente nata nel 1988, all alba del periodo di transizione che ha avuto un significato cruciale per la Polonia. Essa è la prima in Polonia e - secondo le stime - la maggiore istituzione per l arte dei media nell Europa Centro- Orientale, che ha l obiettivo di affrontare e presentare le questioni ed i temi più cogenti dell arte contemporanea, in relazione ai nuovi media e alla tecnologia, nella prospettiva dell internazionalizzazione della cultura e della comunicazione. Inizialmente sorto come festival internazionale di arte dei nuovi media, basato sulla collaborazione attiva tra la WRO Foundation e le autorità municipali di Breslavia, il WRO (sotto il nome WRO vi è l acronimo polacco per Wizualne Realizacie Okolomuzyczne Festival Internazionale dell arte visivo-sonora) - la cui prima edizione ebbe luogo nel 1989, già allora concepita come un evento di scala e valore internazionali con l intento di presentare le pratiche artistiche contemporanee in relazione allo sviluppo attuale dei processi linguistici e dei mezzi di comunicazione, assumendo poi dal 1993 una cadenza biennale come Biennale Internazionale dell Arte dei Media - ha superato ormai da tempo la sua funzione di evento ciclico, operando sin dal 1998 come Centro WRO per la Fondazione dell Arte dei Media, dando altresì il via ad una serie di progetti artistici innovativi. Oggi dunque il WRO è una istituzione culturale indipendente con lo status di Fondazione di pubblica utilità, operante in senso ampio nel campo dei nuovi media artistici, attraverso la promozione dell uso creativo della tecnologia ed ha continuato a realizzare nel corso del tempo progetti di rilievo favorendo la diffusione dei vari generi d arte sotto forma di mostre, proiezioni, concerti multimediali e performances. A partire dal 2007 è divenuto il luogo principale per l organizzazione della Biennale, mettendo regolarmente in mostra e rendendo accessibili sia la collezione che la documentazione delle opere prodotte con i nuovi media, inoltre, grazie ai fondi della municipalità di Wroclaw, la struttura è stata recentemente arricchita di una nuova galleria e di ulteriori spazi destinati ad esposizioni e laboratori. Oltre a ciò l offerta del WRO Art Center è costituita anche da conferenze, workshops e pubblicazioni in grado di rappresentare sia l arte polacca che internazionale. Uno spazio pensato e progettato per gli artisti, i curatori, i critici e i teorici dell arte, come anche per un pubblico attivo e creativo, culturalmente orientato, poiché, con il loro carattere originale, i progetti sostenuti, stimolando la creatività di ogni individuo, incoraggiano non solo gli adulti ma pure i bambini e i giovani, ossia il futuro pubblico dell arte, a prendere familiarità con essa e i suoi mezzi. Da una prospettiva internazionale il WRO Art Center è diventato così l unica organizzazione polacca operante su ampia scala, mettendo insieme artisti riconosciuti, curatori, teorici, manager dell arte e appassionati da tutto il mondo e contemporaneamente promuovendo gli artisti dell Europa Centrale e Orientale, creando una struttura per scambi culturali e intellettuali, dando vita a numerosi eventi sperimentali, realizzando installazioni interattive, performances in internet, concerti multimediali, mostre, provvedendo oltre al resto alla documentazione e catalogazione dell attività artistica. Essendo direttamente coinvolto come soggetto promotore nella creazione, produzione e attuazione di progetti ed eventi nel settore dell arte mediale il WRO risulta poi particolarmente interessato allo sviluppo dei fondamenti delle pratiche interdisciplinari basate anzitutto sulla cooperazione tra artisti internazionali. La Fondazione è anche un centro che mette a disposizione, a livello regionale, la 01 Wro Art Center, facciata esterna sul lato Ul. Widok 7 finnegans 53

Media Kindergarten installation A propria esperienza nel campo della politica culturale, offrendo addestramento pratico nel settore dell art management e nella creazione di una strategia d azione per organizzazioni culturali non governative e non profit; nel programma Looking Inside, ad esempio, ha ospitato tirocinanti provenienti dalla Serbia e dall Ucraina. Ma già nel novembre 1988 al Cultural Competence European Congress, il WRO Center era stato incluso tra i centri europei di innovazione culturale ed è stato un membro fondatore della ECB European Cultural Backbone, la coalizione delle istituzioni europee per una cultura partecipativa, fondata sotto gli auspici dell UNESCO a Vienna, nel marzo 1999. Si tratta, come si vede, di una istituzione leader e di uno spazio espositivo/laboratoriale permanente assai vivace e ricco di progettualità, grazie all autentica passione e all encomiabile attivismo che animano il suo team: Violetta Kutlubasis-Krajewska - direttrice dei programmi, Piotr Krajewski - direttore artistico, Zbigniew Kupisz direttore organizzativo, Agnieszka Kubicka-Dzieduszycka - curatrice; Paweł Janicki - project manager, Sebastian Ćwirzeń responsabile della ricerca e dello sviluppo, mentre Joanna Kiliszek, Joasia Krysa, Józef Robakowski fanno parte del WRO Foundation Council. Sono loro a condurre con professionalità ed intelligenza critica le iniziative che consentono di sviluppare gli obiettivi primari del Centro che sono - oltre a quelli già indicati di fornire un adeguato supporto alle attività artistiche e di ricerca e di organizzare scambi culturali ed intellettuali a livello internazionale, ampliando la collezione anche quelli di collaborare con gallerie ed istituzioni internazionali di prestigio, attivando un programma di residenze per artisti e curatori. Nell ambito dell attività espositiva organizzata dal WRO, artisti internazionalmente noti come Stelarc, Robert Cahen, Jaron Lanier, Jeffrey Shaw, Laurent Mignonneau e Christa Sommerer hanno presentato i loro progetti a Breslavia. Numerosi simposi e conferenze internazionali, come Mediation / Medialization (2000) con la partecipazione di Yoshiyuki Abe, Machiko Kusahara, Keiji Nakamura e Keisuke Oki hanno dato un forte contributo all assimilazione nel vocabolario polacco di parole come realtà virtuale o medializzazione. Gli eventi speciali finora realizzati includono, tra gli altri, l esposizione Digital Japan (2003) che raccoglieva una serie di lavori provenienti dal Digista Awards organizzato dal NHK o The Other Book (2005) che comprendeva, tra le altre, opere di Masaki Fujihata. Si tratta di eventi che, fin dall inizio, hanno attratto l attenzione di un vasto pubblico di diverse migliaia di persone (ben ventimila durante la WRO 07 Biennale). Collocato nel loft di uno stabilimento del primo Novecento per la torrefazione del caffè di Otto Stiebler il, WRO Art Center copre una superficie di oltre 700 mq totalmente adattata ai requisiti richiesti dalla presentazione di interventi ed opere d arte contemporanea. All interno degli storici spazi così rinnovati trovano infatti ospitalità la galleria, il laboratorio, gli archivi, le sale di lettura e gli uffici. La sistemazione architettonica dell edificio combina gli elementi restaurati degli interni (compresa l originale travatura) con la facciata di vetro specificamente progettata di recente per essere utilizzata come uno schermo di grande formato adatto alla presentazione di opere concepite per lo spazio pubblico. Gli spazi della galleria multifunzionale e del laboratorio consentono inoltre l implementazione simultanea di diverse modalità d intervento. Insieme con le attività di laboratorio e di ricerca il WRO Art Center propone una serie di progetti a carattere educativo e di disseminazione della cultura artistica così come cura la diffusione e la promozione della propria produzione. Aver iniziato le attività del WRO Art Center del 2008 con una mostra rivolta ai bambini ha costituito un idea straordinariamente interessante per sviluppare nuovi pubblici piuttosto di limitarsi a quelli che hanno già una certa familiarità con le nuove espressioni dell arte contemporanea. Interactive Playground, che ha inaugurato la serie Media Kindergarten, un ciclo educativo di interventi artistici per bambini, adolescenti, genitori ed insegnanti, è infatti una mostra di installazioni mediali interattive indirizzate ai più giovani, allo scopo di sviluppare le conoscenze di base dei media e di promuovere l istruzione artistica tra loro. Durante le prime due settimane la mostra, conclusasi ad Aprile 2008, ha attirato oltre 1200 visitatori e verrà successivamente presentata in diverse sedi in Polonia e all estero. Sono stati programmati numerosi altri eventi per il 2008, come mostre personali con opere di artisti presentati durante le passate edizioni della WRO Biennale, quali Igor Krenz e Piotr Wyrzykowski, mostre personali di Nam June Paik, Miroslaw Balka, insieme alla preparazione delle pubblicazioni WRO Reader e Hidden Decade (mentre la serie di conferenze Art is Power inaugurate da una presentazione di Jòsef Robakowski è stata pubblicata dal WRO nel 2007). Un apposita attrezzatura nell Aula di Lettura dei Media permette l accesso a una collezione internazionale di arte mediale che copre uno spaccato dagli anni 70 ad oggi, compresa la videoarte, le registrazioni e la documentazione di performances audiovisive, progetti di azione artistica, oggetti multimediali, installazioni interattive e pro- 54 finnegans meditazioni estetiche

getti in rete. Sviluppata fin dal 1989, tra gli oltre 6000 titoli che la compongono include una esaustiva collezione di videoarte polacca creata tra il 1970 e il 2007. Il database è sistematicamente digitalizzato, restaurato e reso accessibile per mezzo di un sistema di archiviazione e presentazione dei lavori. Tali archivi costituiscono la più estesa collezione di documenti, materiali ed opere su tapes, DVD, dischi CD in Polonia. Il programma residenziale per artisti e curatori che agiscono nell ambito dell arte dei media e dell audiovisualità nel senso ampio del termine, è anch esso coordinato come una parte del programma complessivo dell attività del WRO. Nel 2008, nell ambito della cooperazione culturale e degli scambi artistici tra le regioni dell Alsazia e della Bassa Silesia, il programma di artist-in-residence sostiene le residenze di due artisti della Bassa Silesia, Jacek Zachodny e Anna Płotnicka come pure di un curator polacco in Francia. Allo stesso modo due artisti alsaziani - Arnaud Tanguy e Vincent Bernat, e un curator alsaziano sono ospitati in Polonia. I progetti realizzati durante le residenze, sostenuti con il patrocinio culturale, laboratoriale e produttivo del WRO, saranno presentati nel 2009 nella cornice di una mostra congiunta che avrà luogo a Wroclaw alla WRO 09 Biennale e al CEAAC di Strasburgo. All interno della sua regolare attività ( a parte le dodici edizioni dei festival e la Media Art Biennale WRO) dal 1989 al 2007 la Fondazione ha organizzato un vasto numero di iniziative di qualità: presentazioni e promozioni di opere di arte mediale (incluse proiezioni, conferenze, tavole rotonde, simposi e mostre all estero in numerosi festivals ed eventi speciali), tra cui: the Contemporary Art Center in Prague; transit.01_by in Minsk, Museum Moderne Kunst Stiftung Ludwig in Vienna, Hochschule für Graphik und Buchkunst in Leipzig, RA Gallery in Kiev, Contemporary Art Center in Chisinau [Moldavia], Procreart Gallery in Paris, Transmediale in Berlin, Viper in Luzern [Switzerland], Museum of Modern Art in New York, Video Data Bank in Chicago, Dom Kino in Moscow, Cinema Gallery in Riga, Bauhaus in Dessau [Germany], EMAF in Osnabrueck [Germany], Videobrasil in Sao Paulo, EUROVISIE and the Dutch open in Amsterdam, Ars Electronica in Linz [Austria], the Short Film Festival in Oberhausen, Plymouth University [UK], Kunsthalle in Vienna, Tate Modern [UK], microfilm festival Santiago[Chile], Transitio_mx [Mexico], Festivals of Polish Media Art Monitor Polski [Polish Monitor] (1994 and 1996), l evento speciale Ekspresja mediow [Espressione dei Media] (1998) e gli speciali workshops comprendenti TV workshops di computer animation (1991 e 1992) e The illustrated history of electronic art. From video art to cyberspace (2000). Il WRO Art Center ha promosso anche la ricerca televisiva su nuove forme di tecnologie mediali (broadcasts con performances che hanno luogo in uno studio TV; progetti realizzati mediante la televisione; oltre 200 programmi nella Televisione polacca dedicati a problemi, personalità ed eventi dal mondo dell arte contemporanea, recentemente le serie Antitelevision per TVP s Kultura Channel), la pubblicazione di libri e DVD (From Monument to Market. Video Art and Public space, ed. Violetta and Piotr Krajewski, Wroclaw 2005; Józef Robakowski, Energetic Images. Bio-mechanical Recordings 1970-2005, ed. Violetta and Piotr Krajewski, Wrocław 2007), proiezioni speciali e conferenze durante il ciclo WRO on Tour in molte istituzioni culturali ed educative in Polonia e all estero. Inoltre il WRO, dedicandosi per naturale vocazione ai progetti artistici maggiormente innovativi, ha sviluppato soluzioni interattive originali come, ad esempio: Generator di Lech Twardowski, Performance on Demand di Anna Plotnicka, Ping Melody di Pawel Janicki e altri. Molto importanti sono le attività educative e teoriche correlate a quelle espositive. Organizzando simposi e conferenze dedicate a questioni chiave dell arte e della comunicazione il WRO si è dedicato ad approfondire una riflessione teorica sulla cultura contemporanea (tra le iniziative più importanti connesse alla Biennale vi sono Geo/Info Territori 1997, The Power of Tape 1999, Mediation/Medialization 2000, Screens 2001, Globalica 2003, simposio dedicato alla collezione di arte mediale e ai modi di renderla accessibile). Ma la fondazione conduce anche regolari attività educative nel campo dei new media e della comunicazione. La cooperazione con l Institute of Cultural Studies della Wroclaw University e il Multimedia Department della Fine Arts Academy di Poznan è in questo caso particolarmente significativa. La WRO INTERNATIONAL MEDIA ART BIENNALE, che ad iniziare dal 1993 si svolge ogni due anni, essendo ora giunta all edizione 07, presenta di volta in volta le linee di sviluppo ed i mutamenti intervenuti nell arte attuale, creata con l uso di strumenti di comunicazione contemporanei, inclusi la video arte, l animazione a computer, l arte interattiva, i CD-ROMs, le performances, la Net-art, concerti e spettacoli multimediali e altri progetti artistici in rete. Il fulcro dell evento è una competizione internazionale (la prossima avrà luogo nel 2009) che accoglie opere create da artisti sia di fama internazionale che esordienti di valore, usando le tecniche collegate ai mezzi elettronici e considerando la complessità dell arte contemporanea che si avvale ormai comunemente di forme e mezzi espressivi differenti. Un aspetto importante dell evento è la presentazione di autori famosi in tutto il mondo nel campo della videoarte, dell animazione, della performance mediale e dell installazione, come Nam June Paik, Bill Viola, Norman McLaren, Jaron Lanier, Stelarc, Robert Cahen, Irit Batsry, David Larcher, Antonio Muntadas, Douglas Davis, Józef Robakowski, Paul Sermon, Jill Scott, Jeffrey Shaw, come pure retrospettive e proiezioni di programmi predisposti dai Centri di arte mediale. Tra gli eventi, il WRO Monitor Polski [Polish Monitor] è stato organizzato due volte in una versione polacca mentre nel 2000 è stata prodotta una edizione speciale del millennio, comprendente una mostra e una conferenza alla quale hanno preso parte personalità come Derrick de Kerckhove, Siegfried Zielinski, Machiko Kusahara, Errki Huhtamo, Andreas Broeckmann, Monika Fleischmann, Roy Ascott, Nina Czegledy, Marek Hołynski, Herbert W. Franke, Yoshiyuki Abe, Gerfried Stocker, Jill Scott, Perry Hoberman. In linea con la sua concezione di fondo, la Biennale intende mostrare nuove strategie e nuovi territori della comunicazione artistica digitale, interrogandosi riguardo al ruolo dell artista davanti al reciproco permearsi della cultura alta e di quella popolare; della cultura globale e di quella locale; della cultura commerciale e di quella indipendente, con una particolare attenzione inoltre al ruolo degli atteggiamenti e dei modi di pensare artistici individuali in mezzo alle tendenze finnegans 55

globali, e alle metamorfosi dell esperienza Meridian 17th, esposizione di installazioni artistica alla luce della cultura della società mediali, ha costituito una parte della speciale edizione della WRO Biennale WRO2000@ dello spettacolo. Durante le edizioni della Biennale, hanno kultura, tenutasi dal 20 Novembre al 10 Dicembre 2000, al Museo della Wroclaw Uni- luogo diverse proiezioni in centri artistici, musei e gallerie della Polonia e all estero, versity (Mathematical Tower, lofts, Banach compresi programmi retrospettivi come Hall). Il titolo della mostra è legato alla posizione geografica della Torre Matematica. Il Wro in tour, progetti speciali e presentazioni come Gary Hill Mind On the Line (2004), 17 meridiano nell attraversarla era indicato Balaklava Odyssey (2006), Oberhausen @ con una fila di pietre sul pavimento. WRO (2006), Avant-garde and the Dreamers Durante le tre settimane consecutive della (2006). mostra, dedicata a distinti settori dei media, LA COLLABORAZIONE CON ARTISTI E vari artisti internazionali hanno presentato CURATORI ITALIANI le loro opere, mostrando differenti aspetti Il WRO ha presentato nei propri spazi dell arte mediale e interpretando in diversi anche opere multimediali di artisti italiani, modi le caratteristiche della tecnologia, dal testimoniando il proprio interesse per l arte video digitale alla realtà virtuale. Concetti del nostro paese. come la realtà virtuale, il cyberspazio, l arte Patrycja Mastej, Dominika Sobolewska e Pawel Janicki, parte dell installazione Interactive Playground, 2008 interattiva, la net art, le tecnologie digitali e gli ipermedia sono stati esemplificati da creazioni artistiche sperimentali di tutto il mondo. Lo scopo era di enfatizzare le diverse vie per estendere i nostri sensi, di esaminare determinati aspetti del percepire ed interpretare l informazione e di esplorare l evoluzione della relazione tra gli occhi, la mente e la tecnologia. Uno dei principali obiettivi dell esposizione era quello di puntare l attenzione su un pubblico con differenti livelli di coinvolgimento ed interesse verso l arte contemporanea. Con questa mira in mente, alcune delle installazioni che facevano parte della mostra avevano un carattere educativo, creando uno scambio interattivo o un dialogo casuale nel cyberspazio, possibile semplicemente giocando con i congegni tecnologici. Installazioni interattive originali costituivano la gran parte della mostra ed un nucleo consistente delle opere esposte aveva un carattere di attrattività e di assorbimento visivo-sonoro che rendeva possibile a chi guardava di partecipare al processo creativo usando sofisticate interfacce e nuovi meccanismi di elaborazione percettiva. La mostra includeva anche live performances, seminari, discussioni aperte, incontri con gli artisti, come anche proiezioni di programmi video da parte dei curatori invitati. Tale vasto programma era integrato da opere provenienti dagli archivi video del WRO, comprendenti video vincitori e non dei 10 anni della competizione internazionale organizzata in precedenza dal WRO. Proprio nell ambito di Meridian 17th sono stati presentati per la prima volta anche due straordinari lavori di artisti italiani. Dove va tutta sta gente, glass-diptych installation 2000 di Studio Azzurro e Tracking the Net, installation 1999 di Franz Fischnaller & F.A.B.R.I.cators. Dell artista italo-austriaco Klaus Pobitzer è l opera David, 2003, un disegno al computer e una installazione nello spazio pubblico, presentata al WRO 03 10th International Media Art Biennale. Nel 2000 l artista di Silandro aveva già iniziato a lavorare con disegni al computer di grandissimo formato, stampati con speciali plotter su carta speciale. Questi lavori sono stati poi presentati spesso in spazi pubblici. 56 finnegans meditazioni estetiche

La cooperazione curatoriale del WRO con Klaus Pobitzer si è caratterizzata anche per il suo contributo all International Media and Performance Festival (Balaklava Odyssey) in Balaklava, Ucraina (2006), dove egli ha presentato la sua installazione di fuoco site specific Laistrygon. Il progetto polivalente (non realizzato) Wroclawski costituito di numerosi ritratti su grande scala dei cittadini di Breslavia da presentare in spazi pubblici, attività di social networking ed un libro progettato dall artista sono anche stati concepiti e predisposti dal WRO per il Non Stop Festival della città di Wroclaw nel 2007. Light Whitness è stata invece una rassegna sul video italiano, curata dal direttore della GC.AC - Galleria Comunale d Arte Contemporanea di Monfalcone Andrea Bruciati e presentata al WRO 07 12th International Media Art Biennale. Nella selezione proposta erano presenti opere di: Yuri Ancarani, (Thema Thessalonica, 2005, 05:00); Alex Cecchetti / Christian Frosi, (Attraversamento del ponte di Millau, 2005, 05:00, courtesy Zero, Milano); Paolo Chiasera, (Lo scoglio alto, 2005, 03:00, courtesy Francesca Minini, Milano); Michael Fliri, (Early one morning with time to waste, 2007, 05:32, courtesy Galleria Fornello, Prato); Armin Linke / Amedeo Martegani, (Asini albini, 2005, 02:30); Eva Marisaldi, (Fuori, 2006, 04:20, courtesy Galleria Civica d Arte Moderna e Contemporanea,Torino); Valerio Rocco Orlando, (Dobrochna, 2005, 02:40, courtesy Galleria Maze, Torino); Riccardo Previdi, (What am I doing here?, 2005, 03:20, courtesy Francesca Minini, Milano); Farid Rahimi, (Untitled (Pool)), 2006, 03:32); Elisa Sighicelli, (Phi Building, 2006, 02:24, courtesy Gio Marconi, Milano); Cosimo Terlizzi, (Fratelli Fava, 2007, 07:00); Luca Trevisani, (Clinamen, 2006, 04:00, courtesy Pinksummer, Genova); Zimmerfrei, (Teenage Lightning, 2006, 10:00, courtesy Monitor video&contemporary art gallery, Roma). KINDERGARTEN OF MEDIA Un ciclo educativo di eventi artistici per i bambini, adolescenti, genitori e insegnanti L evento - costituito da una serie di workshops, mostre, presentazioni ed altre forme di partecipazione culturale, concepito dal WRO e realizzato in collaborazione con artisti, curatori, pedagogisti è stato diretto ai bambini, anche quelli con disabilità mentali e fisiche minacciati di esclusione sociale, in età di scuola materna e delle prime classi della primaria e - in un altro contesto - ai genitori e tutors, per offrire loro una migliore comprensione dell arte contemporanea, delle tecnologie mediali e della comunicazione, per mezzo del gioco e di varie attività laboratoriali. Kindergarden of Media è stato inoltre progettato per essere realizzato all interno di un network collaborativo tra istituzioni artistiche ed educative, sia locali che internazionali. Il progetto ha un carattere aperto e presume che le forme degli eventi individuali del ciclo siano dinamicamente messe in essere in sintonia con i problemi e le scelte del momento. Durante le attività vengono usati gli strumenti contemporanei della creazione e della comunicazione, come il computer con le sue periferiche, il telefono, la telecamera digitale, i sistemi di cattura dell immagine in movimento, la trasmissione dell immagine e del suono, la registrazione e l elaborazione digitale, la digitalizzazione, la programmazione, le tecniche di animazione o di stampa. Interactive playground Centro visuale sperimentale per i bambini Interactive playground, esposizione di oggetti e installazioni organizzata dagli artisti di Breslavia Patrycja Mastej e Dominika Sobolewska, è il primo progetto realizzato come facente parte del ciclo Kindergarden of Media. Nato come tesi di laurea degli artisti dell Accademia di Belle Arti di Breslavia è stato ampliato con ulteriori elementi di medialità in collaborazione con Pawel Janicki del WRO Art Centre, che ha elaborato il si- I m Sitting And Watching stema di cattura del movimento. La mostra permette di realizzare lezioni di un ora sotto la supervisione degli artisti e degli studenti volontari di arteterapia e di animazione socioculturale. Interactive playground consisteva di quattro parti: RGB colour mixing room (red-green-blue) un allestimento costituito da nove cubi con lato di un metro fatti di plastica trasparente nei colori base rosso, verde e blu - con una illuminazione conseguentemente impostata. I bambini, muovendosi tra gli oggetti luminosi, giocando con le luci osservano in forma attiva la mescolanza dei colori. Il gioco grafico Prospettiva è una animazione al computer e quattro tavole-quadri che contengono elementi mobili che vengono manipolati dai bambini per cambiare contesto e sensazione prospettica: lineare, orizzontale, contrasto e misura. Nell installazione Textures il palmo della mano appoggiato su una delle cinque superfici di differente trama (sassi, acqua, vapore, corteccia, erba), viene registrato da un sistema di rilevazione di oggetti in movimento che avvia la proiezione in grande formato di una animazione audio-visuale in accordo con le singole textures. L azione di pittura con luce- gesti dei bambini che giocano con giocattoli luminosi ( torce, luci dell albero di Natale) viene registrata con l uso di un sistema di inseguimento del movimento. Mediante un software speciale, le informazioni circa la storia del movimento/ cambiamento vengono tradotte interattivamente in immagine e suono. I partecipanti al Kindergarden of Media hanno la possibilità di utilizzare le regole e i finnegans 57

Igor Krenz, Illegal practices, installazione, 2008 termini più conosciuti dell arte tradizionale (prospettiva, colore, texture) come pure vari aspetti delle tecnologie mediali impiegate nell arte contemporanea (elaborazione dell immagine e del suono, interazione, elaborazione in tempo reale). Un gioco con forma, luce e colore, che mescola i tradizionali mezzi dell espressione creativa con i moderni media tecnologici e che ha lo scopo di modellare l immaginazione, di costruire attitudini critiche aperte e differenti forme di interazione. Formare e stimolare i comportamenti collaborativi e le abilità di cooperazione nel gruppo, come pure sviluppare le abilità di comunicazione interculturale ed esercitarsi nelle lingue straniere sono gli obiettivi significativi del progetto. Igor Krenz, Illegal practices, installazione, 2008 Ridurre le distanze, in senso geografico e culturale, è una delle funzioni dei media contemporanei. Questo aspetto si potrà realizzare creando una rete internazionale di cooperazione permanente e diverse attività on line con le istituzioni artistiche che portano avanti attività simili, orientate verso il pubblico più giovane. I M SITTING AND WATCHING... WRO collection screening exhibition I m Sitting, Watching... è una selezione di opere della WRO Collection, il più grande archivio polacco di arte mediale e deriva il suo titolo da uno dei lavori presentati, l animazione dell artista e compositore americano Henry Gwiazda, corrispondente alla sua affermazione: il mio interesse non è di vedere quanto realisticamente io posso creare un animazione, ma è piuttosto la creazione dell opera come una frase musicale, movimento, luce, caratteri, stato d animo. L esposizione consiste di lavori contemplativi, metaforici creati tra il 2003-2007 con differenti tecniche, che vengono cambiati nel corso della mostra. Gli artisti presentati sono: Antonin de Bemels (Se fondre, BE 2006, 24 31), Eric Siu (Sliding White, CN 2004, 8 46), Henry Gwiazda (I m Sitting, Watching..., USA 2005, 22 36), Łukasz Gronowski (Untitled Works, PL 2007, 4 46). L opera di Henry Gwiazda, I m Sitting, Watching... è un lavoro in DVD nel quale uno spettatore osserva le attività umane e naturali che hanno luogo in un caffè di Venezia durante l arco della giornata. Riguarda il modo in cui ogni cosa si muove e interconnette per creare la bellezza. L arte nasce dalla combinazione di movimento e luce, oggetti (umani ed altri), nuvole, musica che interviene nel paesaggio. La luce si muove, una donna solleva una tazza di caffè, una campana suona, lei cammina E in parte film, in parte musica, in parte arte, in parte danza. L interesse dell autore non è di vedere quanto egli possa rendere realistica l animazione, ma piuttosto di illuminare il movimento dell intera realtà. Ogni scena è come una frase musicale, un movimento della luce si collega con il movimento della figura. Il riferimento non è a se stessi ma al mondo reale. Idealmente è un tentativo di fare in modo che la gente vede e senta in un modo differente in un modo multimediale. IGOR KRENZ: ILLEGAL PRACTICES La mostra dell artista varsaviese, inaugurata il 17 maggio, si conclude nel mese di giugno 2008. Alla metà degli anni 90, per promuovere, presentare, documentare e supportare tecnologicamente la video arte, Igor Krenz fondò una organizzazione non ufficiale chiamata ZF Kino Film Group. Egli è anche co-fondatore dei gruppi Photo Service e Aborro ed ha realizzato più di 90 film. Al WRO egli ha presentato sei opere realizzate in loop DVD (TV S [reconstruction] 3 30, 2006; Palace 8 h 5 min, 2006; PKiN (Jackass Polska Performance) 3 40, 2006; Bird (Ptak) 0 40, 1973; Formal Analysis (Analiza formalna) 7 24, 2005; Circle and square in film analysis of practical activity, or an avantgarde by chance) e una fotografia (Blow-Up, 58 finnegans meditazioni estetiche

50x60 cm, 2007) TV S [reconstruction] Nel 1985 un gruppo di astronomi dell Università di Toruń ha costruito un trasmettitore televisivo che mandava in onda dichiarazioni dell opposizione durante la messa in onda dei programmi ufficiali TV. L analisi del range e della correttezza del trasmettitore consisteva nel mandare in onda piccole figure geometriche. Nel settembre 1985 apparivano sugli schermi televisivi, durante la trasmissione delle notizie e della serie poliziesca 07 zgłoś się, espressioni come Solidarność [Solidarity] Toruń fermiamo l aumento dei prezzi, le bugie, le repressioni oppure boicottare le elezioni è nostro dovere. Bird (Ptak) Un tentativo di mantenere un oggetto filmato nel centro del frame realizzato con una camera 8mm non proprio legalmente posseduta (ma si poteva possederla legalmente?) durante le vacanze estive del 1973. Formal Analysis (Analiza formalna) Un film della casa produttrice Silwa Video realizzato nel 1981 e che, grazie al fatto di essere stato censurato, ha rivelato il suo substrato narrativo, cui nessuno aveva prestato speciale attenzione in tutti questi anni. Cerchio e quadrato in film- analisi di attività pratica, o film di avanguardia per caso, prodotto per il cinema, è diviso in alcune bobine. Ogni bobina ha una durata dai 17 ai 20 minuti e deve essere cambiata al momento giusto. In questo sono d aiuto dei segni sulla pellicola. Blow-Up La stampa fotografica è un fotogramma tratto da Blow-Up (1966) di Michelangelo Antonioni. Ciò che è servito come una metafora dell Arte, ricerca della verità e del mistero nel film, è stato cambiato nella versione di Krenz, allo scopo di trasgredire i limiti della fiction cinematografica e tentare di decostruirla, realizzando il definitivo Blow up. Come scrive Viola Krajewska a proposito di queste opere, illegale è ciò che è proibito, informale, sempre al di fuori della legge, trasgressivo o interrogativo. Le pratiche illegali sono attività persistenti, d attacco e ripetute, attività condotte dal lato non ufficiale, nascosto, accessibile ad un pubblico segretamente introdotto. Contro qualcosa, contro l ordine costituito, talvolta rivelando una sorta di difetto/mancanza o un limite di rottura. Come una bibita alcoolica in un bar dell epoca proibizionista. L iperconsequenzialità analitica di Krenz contiene un approccio specifico ai media come ad un materiale malleabile la cui forma e valore non sono mai definitivi. Gli avvenimenti storici e della storia dell arte sembrano segni sempre differenti da ciò che è visibile e rappresentato. Sempre degni di sabotaggio per analizzare e talvolta dimostrare la loro validità contemporanea. La mostra retrospettiva delle pratiche cognitive dell artista ci permette di cogliere bene l attuale fase delle esplorazioni dei media da parte di Krenz nel contesto del loro intenzionale status quo. Ogni cosa può essere un oggetto dell analisi sovversiva e intuitiva. Artist-in-residence: Tibor Szemző Tibor Szemző (Ungheria) è un artista, compositore, musicista, videografico, autore di films sperimentali, installazioni e performances che partecipa al programma di artists-in-residence al WRO Art Center nel 2008. La sua collaborazione con il WRO ha avuto inizio alla WRO 95 Biennale, dove è stata premiata la sua composizione Tractatus, trasmessa in diretta dalla TV polacca. Lo scopo della residenza di tre mesi è di sviluppare una struttura di comunicazione non lineare interattiva di testo, suono e metraggio cinematografico. La fonte dei materiali utilizzati per il progetto Invisible Story consiste in un metraggio originale standard registrato su pellicola 8mm, scritti del filosofo ungherese Bela Hamavs e composizioni Tibor Szemző dell artista stesso. L opera di Tibor Szemző e Paweł Janicki (capo del WRO labs) che ne risulterà, sarà presentata al Wro Art Center nel mese di luglio 2008. Luigi Viola è artista e Professore di Pittura all Accademia di Belle Arti di Venezia. finnegans 59