Aria e clima. RSA Provincia di Milano. Aria e clima

Documenti analoghi
1.2 Emissioni climalteranti

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464)

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)

Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica.

Anno Rapporto ambientale

Analisi delle serie storiche. Monossido di Carbonio Biossido d Azoto Particolato Totale Sospeso Ozono Piombo Biossido di Zolfo Benzene

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Esperienze di sicurezza ambientale

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

Rapporto ambientale Anno 2012

4.3. Il monitoraggio dell inquinamento atmosferico

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

Figura Contributi percentuali dei macrosettori alle emissioni di metano nella provincia di Milano % < 5%

Disponibilità dati *** 2007 / 2010 C

Attività di monitoraggio della qualità dell aria effettuato da ARPA FVG nel Comune di Cormons Gennaio Aprile 2014

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

La qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive

Nuovi limiti di qualità dell aria

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

CONSUMI ENERGETICI 09

SCENARIO ESPLORATIVO DOMENICHE A PIEDI

PRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSE FRA PROBLEMA DELLA QUALITA DELL ARIA ED EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA

La scuola integra culture. Scheda3c

Benefici ambientali dell utilizzo del Dual Fuel rispetto al gasolio nel trasporto pesante Una componente verso la low carbon economy ma non solo

Piano di Gestione della Qualità dell Aria Provincia di Forlì-Cesena


TAVOLO ISTITUZIONALE ARIA. 12 gennaio 2016

LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca

ARPA Puglia. Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile. Barletta Via Trani Centro Regionale Aria

Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere

-Il solare termico -

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

NO AL GASOLIO PER I NUOVI MEZZI ATAC, SÌ A METANO O COMBUSTIBILI MENO INQUINANTI RIVEDERE LE SCELTE DELLA DELIBERA ATAC PER RIDURRE SMOG E SPESE

Meteorologia e Qualità dell'aria Dalla previsione alla prevenzione

I collettori solari termici

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

PIANO ISS INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI 4 PRESIDIO TERRITORIALE- BR

Efficienza energetica negli edifici

Interventi per la riduzione del traffico in città - Zona Anti Congestione del Traffico

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti


Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM presso il casello di Beinasco (Torino).

Inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale. Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

RELAZIONE DI SINTESI

Menz & Gasser Spa. Tri-generazione, energia verde

Comune di Piacenza Settore Territorio Servizio Ambiente e Viabilità

Monitoraggio della qualità dell aria nei Comuni di Vedelago e Riese Pio X, in relazione alla ditta Mepol srl di Riese Pio X RELAZIONE TECNICA

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica

d iniziativa dei senatori CASTRO, LONGO, DE ECCHER, BEVILACQUA, DI STEFANO, SAIA e BURGARETTA APARO

Considerazioni tecniche in merito alla formazione e alla presenza degli inquinanti atmosferici nel centro storico di Bologna

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile. Lucera ( FG )

! " # $% $ & % & " #" # & "!"! ' $ (" ( # " )# ) $) $ " ) "!"! ( " * % &" & +

NEWSLETTER n. 41. Agosto 05

Qualità dell aria a Palermo

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

la PRODUZIONE di ENERGIA ELETTRICA nel MONDO

NAOHG LIVING WATER

Comune di Piacenza Settore Territorio Servizio Ambiente e Viabilità. Rapporto sulla qualità dell aria della città di Piacenza


Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione

Rapporto ISPRA sulla produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia

6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI

CICLO DELL ACQUA. Marco Carozzi

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

La valutazione del rischio chimico

Impianto Solare Termico

1 RAPPORTO SULLA QUALITA DELL ARIA DI LECCO E PROVINCIA ANNO

Allegato 1 Trend dei monitoraggio da stazioni fisse

Definizione onda di calore:

menoenergia INTRODUZIONE

Vernici isolanti per risparmio energetico?

Campagna di rilevamento della qualità dell'aria

PROGETTO BIT-Air Focus Group sulla Gestione della Qualità dell Aria negli Enti Locali

ECOSISTEMA URBANO 2015

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

Effetto serra e il Patto dei Sindaci. [k]people

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi:

ARPAT Dipartimento Provinciale di Firenze

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Ministero dello Sviluppo Economico

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

SINTESI DELLA STRATEGIA DEL PIANO REGIONALE PER LA TUTELA DELLA QUALITÀ DELL ARIA

Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali

Progetto di riforestazione TERRA TERZO MONDO ETHIOPIA

Aspetti ambientali: fonti emissive, polveri sottili, analisi e peso delle varie fonti emissive

Il controllo dei gas di combustione degli impianti termici

Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni

L Italia delle fonti rinnovabili

Rapporto sulla qualità dell aria 2010 Bilancio misure d urgenza inverno Stato dell aria su smartphone Azioni stagionali estive 2011

Impianti Solari Termici. Max Barzanti

Transcript:

RSA Provincia di Milano Aria e clima Fig. 1: fonti di emissione di PM10 Molte attività antropiche generano l emissione di sostanze inquinanti in atmosfera, che causano diversi fenomeni sia a livello locale, come lo smog, sia su una scala territoriale più ampia, come nel caso delle piogge acide; infine si possono verificare fenomeni a livello globale, quali l impoverimento dello strato di ozono e il riscaldamento globale dovuto all effetto serra. Il problema dell inquinamento atmosferico, secondo vari studi effettuati nell area milanese, risulta percepito dai cittadini tra le priorità assolute nell ambito delle problematiche ambientali, poiché è ormai piuttosto diffusa la consapevolezza circa i rischi per la salute che ne derivano. Inoltre risultano sempre più evidenti all opinione pubblica le connessioni tra emissioni in atmosfera generate da attività umane e le variazioni del clima, con il moltiplicarsi di eventi estremi negli ultimi anni anche sul territorio provinciale. A livello europeo le politiche comunitarie spingono verso obiettivi di qualità dell aria sempre più stringenti. Per questi motivi le amministrazioni locali hanno attivato sistemi di incentivazione e adozione di misure volte alla riduzione degli inquinanti emessi in atmosfera. 72

pressione Aria e clima Le emissioni di inquinanti e le zone critiche La Provincia di Milano ha il compito di redigere l inventario delle emissioni sul suo territorio; il più recente è stato redatto nel 2000 (è in corso l aggiornamento dell inventario con i dati del 2003). I dati sono definiti sia a livello di aree critiche, che in forma aggregata su tutto il territorio provinciale (si veda la tabella di sintesi). Attualmente è stata individuata la Zona Critica Unica Milano-Como-Sempione, che comprende le tre aree della provincia di Milano in precedenza valutate separatamente. I dati disponibili si riferiscono a un periodo antecedente la fusione delle tre aree, quindi si è scelto di mantenere nella RSA 2005 queste distinzioni, che permettono anche di fare paragoni fra le varie zone, senza però dimenticare che attualmente le valutazioni vengono effettuate a livello aggregato. L area milanese ha valori di emissione degli inquinanti superiori a tutte le altre, a eccezione degli ossidi di zolfo SOX. L andamento delle emissioni degli inquinanti negli ultimi anni ha mostrato una diminuzione, presumibilmente legata all utilizzo di migliori tecnologie, anche in seguito all emanazione di normative più stringenti, fatta eccezione per il benzene e il PM10, per cui non si hanno valori di riferimento nel passato. In particolare, dagli studi effettuati sul PM10, risulta che la principale fonte di emissioni per questo inquinante è il trasporto su strada, che contribuisce al totale per il 72%, sia a causa degli scarichi che per fenomeni di attrito e abrasione di pneumatici e del manto stradale. Un altra rilevante fonte di emissione di PM10 è il riscaldamento: grazie agli interventi di metanizzazione delle caldaie in atto in tutta la provincia, le emissioni da questo tipo di fonte risultano essere in diminuzione. Emissione Quantità di inquinante rilasciata in atmosfera in un certo periodo di tempo: si misura, ad esempio, in tonnellate/anno. Smog Smog è un termine inglese che deriva dall accoppiamento di smoke (fumo) e fog (nebbia). Nell accezione classica, lo smog è il fenomeno di inquinamento legato all accumulo di biossido di zolfo e delle particelle nelle ore prossime all alba, quando il rimescolamento dell aria è minimo (stagione autunnale ed invernale). Piogge acide Fenomeno causato dalle trasformazioni chimiche subite dagli inquinanti atmosferici una volta disciolti nelle goccioline di pioggia. Le principali sostanze presenti nelle piogge acide sono l acido solforico e l acido nitrico. Strato di ozono Concentrazione di ozono presente in stratosfera (strato alto dell atmosfera): la funzione dell ozono stratosferico è di assorbire le radiazioni ultraviolette, impedendo che raggiungano il suolo. 72% Fig.1 processi produttivi uso di solventi combustione nell industria combustione non nell industria 1% 1% 10% combustione: energia e industria di trasformazione altre sorgenti mobili macchinari trattamento e smaltimento rifiuti trasporti su strada 10% 2% 2% 2% 73

stato La qualità dell aria A livello locale gli inquinanti per cui permangono situazioni critiche, nonostante l introduzione di migliori tecnologie, sono il PM10 e l ozono; in particolare per le polveri sottili, negli ultimi anni si è rilevato un aumento delle concentrazioni. Gli episodi di inquinamento acuto, ossia i giorni in un anno in cui il valore medio giornaliero della concentrazione di PM10 supera la soglia per la protezione della salute umana (secondo il DM 60/2002 pari a 50 µg/m³), sono aumentati soprattutto durante il periodo invernale, anche a causa delle condizioni climatiche: l anticiclone e l alta pressione che spesso caratterizzano il clima invernale milanese non facilitano il rimescolamento dell aria, che stagna e permette l accumulo di inquinanti. La normativa prescrive per il 2005 di non superare il limite giornaliero di 50 µg/m³ più di 35 volte in un anno. In tutta la provincia di Milano si sono verificati nel 2003 una media di circa 104 superamenti della soglia: 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Arese 109 105 Limito 67 93 85 87 102 84 Magenta 87 90 91 93 105 109 Meda 106 126 95 105 113 107 Milano 113 105 103 106 127 115 Via Juvara Milano 119 128 114 86 Piazza Zavattari Milano 42 115 105 Via Verziere Trezzo d Adda 89 128 126 Vimercate 97 107 94 89 96 78 totale 589 649 582 697 895 829 Fig. 2: numero di superamenti del valore soglia per l ozono Fig. 3: concentrazioni medie annue di biossido di azoto nelle aree critiche definite dalla Regione Lombardia (fonte: Provincia di Milano) Anche per l ozono la situazione permane critica, ma in questo caso soprattutto d estate, poiché è un inquinante fotochimico che si forma in condizioni di forte irradiazione solare. Essendo un inquinante secondario le maggiori concentrazioni non si rilevano nell area di Milano, ma soprattutto a nord del capoluogo, dove le emissioni della città vengono trasportate dal vento e dove le reazioni fotochimiche hanno il tempo di formare ozono. Relativamente all esposizione a lungo temine (inquinamentio cronico) permangono situazioni critiche soprattutto per ciò che riguarda le polveri sottili e per gli ossidi di azoto, specialmente nell area di Milano. 74

stato Fig.2 Aria e clima Effetto serra Una parte della radiazione solare viene assorbita dalla superficie terrestre, la quale si riscalda e restituisce a sua volta parte del calore sotto forma di radiazioni infrarosse; alcuni gas presenti in atmosfera trattengono una parte di queste radiazioni, provocando un aumento di temperatura: l effetto serra. 200 200 150 150 100 100 Zona Critica Parte del territorio nel quale si supera o si rischia di superare il livello d allarme per uno o più inquinanti (PM10, NO2, CO, O3). Nella provincia di Milano l area critica riguarda Milano e 39 comuni limitrofi, 13 verso la provincia di Como e 12 verso la provincia di Varese. 50 50 0 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 PM10 Polveri presenti nell aria con diametro equivalente inferiore ai 10 micron (un micron corrisponde a un millesimo di millimetro); possono, se inalate, raggiungere i polmoni fino agli alveoli. Fig.3 aree urbanizzate 0-40 microgrammi/m3 50-58 microgrammi/m3 Inquinamento Acuto Livello di concentrazione massimo raggiunto da un inquinante in un intervallo di tempo breve (1, 8 o 24 ore). >65 microgrammi/m3 µg Unità di misura, equivalente a un milionesimo di grammo. Si utilizza ad esempio per misurare la concentrazione di inquinanti, quando si vuole indicare la quantità di inquinante presente in un volume d aria (µg/m3). Inquinante (Smog) fotochimico Sono gli ossidi di azoto, i composti organici volatili e l ozono sotto l azione della radiazione solare. Lo smog fotochimico si verifica soprattutto in estate nelle ore centrali della giornata in presenza di alta radiazione solare ed elevata temperatura. Inquinante secondario Inquinante non direttamente emesso dalle fonti, ma che si sviluppa in atmosfera a seguito di reazioni chimiche legate alla presenza di inquinanti e di particolari condizioni meteoclimatiche. Un inquinante primario invece è un inquinante emesso direttamente da una fonte. 75

risposta Le iniziative di risposta Al miglioramento della situazione contribuiscono una serie di interventi degli enti pubblici, spesso in risposta a Direttive Comunitarie, quali gli incentivi al rinnovo del parco mezzi e per la metanizzazione delle caldaie. La Regione Lombardia ha predisposto per l inverno 2005-2006 il fermo programmato dei veicoli più inquinanti nei giorni feriali, per alcune ore nel corso della giornata, da novembre a febbraio; ha inoltre pianificato un calendario di Giornate dell ambiente (domenicali o festive) da realizzare nel corso dell inverno, che coincidano con il fermo della circolazione dalle 8.00 alle 20.00. E stato introdotto l obbligo di spegnimento degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea e dei motori dei veicoli merci durante la fase di carico/scarico, il divieto delle combustioni all aperto e quello di climatizzazione di spazi complementari dell abitazione es. cantine, box ecc. Sono stati infine auspicati comportamenti individuali e virtuosi mirati alla formazione di cultura ambientale diffusa. Vi sono poi iniziative a carattere volontario (come le zone a traffico limitato) promosse da alcune amministrazioni locali. Da ricordare anche le annuali campagne di controllo dei gas di scarico ( Bollino Blu ) e l intensa attività di informazione all utenza curate dalla Provincia di Milano. Fig.4 4.000-98.000 98.000-261.000 261.000-861.000 861.000-2.824.000 2.824.000-6.841.000 Fig. 4: emissione di CO2 equivalente in ton/anno 76

pressione Aria e clima L effetto serra L effetto serra e i cambiamenti climatici ad esso connessi, sono legati all emissione di gas, la cui quantità viene espressa in CO2 equivalenti. La produzione di gas serra si ha principalmente a Milano e nei Comuni attorno al capoluogo. Anche Turbigo e Cassano, ospitando sul proprio territorio impianti per la produzione di energia elettrica, contribuiscono notevolmente alle emissioni climalteranti. Influiscono maggiormente sulle emissioni di gas serra, in primo luogo, le combustioni legate al trasporto su strada, alla produzione di energia elettrica, alle attività industriali ed all incenerimento. Nel 2000 l emissione pro-capite di gas serra della provincia di Milano (6,5 tonnellate/anno per abitante) è stata inferiore al valore nazionale (9,4 tonnellate/anno per abitante). Si deve però tenere conto dell elevato deficit di energia (cfr. capitolo Energia ) e quindi sommare il contributo dell anidride carbonica dovuta all energia importata. In tal modo si stima un incremento, pari a circa il 30%, del valore pro capite di CO2 equivalente prodotta in provincia di Milano. Dall analisi della serie storica relativa agli ultimi 20 anni, riferita alle centraline di Milano-Brera, Milano-Juvara e Turbigo, la variazione decennale della temperatura media mostra un incremento di 0,63 C. Parallelamente, la variazione decennale delle precipitazioni (Milano-Juvara e Milano-Linate) ha fatto registrare un incremento della piovosità annua di poco inferiore agli 84 mm. Il microclima L isola di calore (bolla termica) è un fenomeno tipico delle grandi città: consiste in un gradiente della temperatura che tende a diminuire man mano che ci si allontana dal centro della città. E un fenomeno rilevante soprattutto d estate, quando la radiazione solare è intensa e la ritenzione del calore, da parte delle superfici asfaltate contribuisce a mantenere alta la temperatura, ma si verifica anche in inverno a causa soprattutto degli impianti di riscaldamento e degli scarichi veicolari. Un altro fenomeno tipico a livello locale riguarda particolari condizioni climatiche, come l afa o il freddo umido, che inducono percezioni di forte malessere negli individui. Riferendosi all indice di disagio fisico di Scharlau, che esprime il numero di ore in cui vengono superati i valori corrispondenti a condizioni minime di benessere, definite da determinati intervalli di umidità relativa e di temperatura, nel 2001 il disturbo climatico maggiore è stato registrato per il freddo umido invernale più che per il caldo afoso. Il maggior disagio fisico è stato riscontrato nelle aree suburbane milanesi. Gas serra Gas responsabili dell effetto serra. I principali sono: l anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) ed il protossido di azoto (N2O). CO2 equivalenti Emissioni di tutti i gas serra equiparate, negli effetti di riscaldamento della Terra, alla CO2 secondo tabelle di conversione definite. L effetto del metano CH4 per il riscaldamento della Terra è equiparabile a 21 volte quello della CO2, mentre quello del protossido di azoto N2O è equivalente a 310 volte quello della CO2. Isola di calore Fenomeno tipico delle ampie aree metropolitane, dove l alta densità di sorgenti di calore, come i riscaldamenti domestici e le combustioni industriali o da trasporti e la forte cementificazione delle superfici creano un area con temperature mediamente più elevate rispetto alle aree circostanti. Gradiente di temperatura Variazione della temperatura sulla distanza in cui questa variazione è calcolata. Indice di disagio fisico di Scharlau Indice che esprime il numero di ore in cui vengono superati i valori corrispondenti a condizioni minime di benessere, definite da determinati intervalli di umidità relativa e di temperatura. 77

tabella di sintesi Sottotematica Indicatore Valore provinciale RSA 2005 Unità di misura Class. P/S/R Valore provinciale Emissioni di inquinanti atmosferici Episodi di inquinamento acuto Inquinamento cronico Clima generale Effetto serra (2000) Area Critica Milano Area Critica Como Area Critica Sempione Aree di risanamento e mantenimento Emissioni di PM10 3.191 1.891 164 229 906 ton/anno P Emissioni di NOx 56.133 31.355 3.647 3.193 17.938 ton/anno P Emissioni di CO 256.413 156.420 15.835 17.424 66.734 ton/anno P Emissioni di COVNM 105.650 59.865 8.830 5.847 31.108 ton/anno P Emissioni di SOx 9.789 3.727 738 233 5.091 ton/anno P Episodi di inquinamento 829(9) 403(5) 107(1) 0(0) 319(3) - S acuto PM10 Episodi di inquinamento 3.302(20) 1.141(9) 668(3) 156(1) 1.337(7) - S acuto O3 Episodi di inquinamento 255(43) 235(22) 4(3) 4(2) 12(16) - S acuto NO2 Episodi di inquinamento 0(5) 0(4) 0(0) 0(1) 0(0) - S acuto CO Episodi di inquinamento 0(29) 0(12) 0(1) 0(1) 0(15) - S acuto SO2 Inquinamento atmosferico 46(8) 45(5) 44(1) - 42,5(2) µg/m3 S cronico PM10 Inquinamento atmosferico 53(45) 63(20) 51(3) 59(2) 38(20) µg/m3 S cronico NO2 Inquinamento atmosferico 4(26) 5,5(11) 4(1) 3,8(1) 3,1(13) µg/m3 S cronico SO2 Emissioni di CO2 24.366.145 - - - - ton/anno P equivalenti Emissioni di CO2 6,55 - - - - ton/ P equivalenti pro capite (anno*abitante) Microclima (2001) Variazione media decennale temperatura (1982-2001) Variazione media decennale precipitaz. (1982-2001) Disagio Fisico di Scharlau freddo umido Disagio Fisico di Scharlau caldo umido Isola di Calore gradiente termico invernale Isola di Calore gradiente termico estivo 0,63 - - - - C P 83,75 - - - - mm P 13,94 - - - - % di ore nell anno P 5,26 - - - - % di ore nell anno P -1,9 - - - - C/10 Km P -2,3 - - - - C/10 Km P 78

Verso una maggiore sostenibilità... La Provincia di Milano, al fine di promuovere un miglioramento delle condizioni relative ad aria e clima, è costantemente impegnata in una serie di attività, che vanno da una capillare e mirata informazione sulle tematiche (rivolta ai cittadini e alle aziende) all incremento dei controlli sulle emissioni puntuali, fino all incentivazione all utilizzo da parte delle industrie delle più moderne ed efficienti tecnologie di abbattimento; ha avviato inoltre una gestione rinnovata del rapporto Provincia/Comuni e Provincia/Imprese, ponendosi sempre più in veste di interlocutore e di supporto tecnico/decisionale, superando le tradizionali funzioni di carattere meramente impositivo e sanzionatorio. 79