L STRUTTUR L impianto natatorio del Centro Sportivo di Casnigo è dotato di 2 vasche per l insegnamento scolastico, una di 12 mt. con profondità di 80 cm. ed una di 25 mt. a profondità variabile da 130 a 200 cm., dispone di un bagno a bordo vasca attrezzato anche per i soggetti diversamente abili ed offre spogliatoi ampi con fasciatoi, panche, appendiabiti, cabine, armadietti, numerosi bagni, phon e docce calde a uso gratuito. Lo staff tecnico è costituito da istruttori FIN (Federazione Italiana Nuoto), laureati in Scienze Motorie, diplomati ISEF, tutti con le prescritte abilitazioni federali. Per quanto riguarda la cura degli ambienti e dell acqua, il centro risponde al MNULE DI UTOCONTROLLO, previsto dalla normativa della REGIONE LOMBRDI D.g.r. 17 maggio 2006 n. 8/2552, visionato periodicamente dai funzionari ispettivi dell SL competente. IL NOSTRO PPROCCIO LL CQU Il primo approccio con la piscina costituisce sempre un esperienza significativa e coinvolgente vissuta da ognuno con una certa emozione. L acqua rappresenta un elemento straordinario in grado di esercitare su chiunque, in particolare sui bambini, un notevole fascino. Un bambino condotto ancora giovanissimo in una piscina è in grado di appropriarsi di tutti i segreti dell acqua meglio di qualsiasi adulto che si avvicini alla stessa esperienza e ancora di più se spronato e motivato positivamente dai genitori. Per questo la Scuola Nuoto del Centro Sportivo di Casnigo si avvale di metodologie innovative per insegnare le tecniche del nuoto. bbandonato l insegnamento tradizionale, gli istruttori diventano compagni di gioco dei loro allievi, aiutandoli a superare la diffidenza nei confronti dell acqua ed avvicinandoli a quel mondo meraviglioso che è il nuoto. Questo tipo di approccio nasce dalla convinzione che, per mantenere standard qualitativamente alti, sia necessario rinvigorire continuamente il proprio metodo con idee nuove. Le finalità che ci animano e che stanno alla base del nostro insegnamento sono: rendere la Scuola Nuoto un attività divertente, capace di coinvolgere anche quei bambini che temono l acqua; svecchiare la metodologia obsoleta del passato; proporre un nuovo modello di cooperazione con gli insegnanti; creare un percorso che leghi scuola e piscina; essere concorrenziali ed innovativi nel mondo dell acqua. Pag.1 di 9
La nostra Scuola Nuoto, nella condivisione del Progetto educativo e dei Principi metodologici del modello sportivo del CSI (Centro Sportivo Italiano), aderisce anche ai seguenti principi: La promozione del diritto dei bambini a crescere in modo equilibrato, attraverso la corretta educazione delle dimensioni della loro personalità, la sperimentazione di contesti ed esperienze gratificanti, coinvolgenti, partecipativi ed orientate alla loro maturazione personale e sociale. L applicazione dei metodi e tecniche orientate al corretto sviluppo psico-motorio in ciascuna tappa evolutiva della crescita dei minori, in particolare attraverso l opera di istruttori ed allenatori qualificati sfruttando il vantaggio di poter utilizzare il mondo acquatico che non è a disposizione di tutti. tal proposito, ricordiamo che il nuoto svolto in età evolutiva permette di migliorare la salute del bambino, la sua postura e consente di correggere problematiche legate alla fase di accrescimento (scogliosi, ginocchia valghe, obesità ecc., ecc.). GLI OBBIETTIVI Ci sono poi degli obiettivi più specifici che riguardano i bambini e che ci proponiamo di raggiungere attraverso attività più semplici: Stabilire un contatto personale con gli alunni. Ridurre l impatto che essi hanno con il nuovo ambiente, le persone e l acqua. iutarli ad esprimere ed a superare le paure legate all acqua. Fare in modo che la piscina diventi per loro un luogo conosciuto e familiare dove imparano divertendosi. Tutto questo perché L acqua è un ambiente naturale L acqua è un elemento naturale di gioco e divertimento L acqua è affettività, emozione e ricordo. L acqua è esplorazione, conoscenza, creatività, avventura e fantasia. Pag.2 di 9
S C U O L D E L L I N F N Z I L ambientamento sensoriale e psicologico con una totale assuefazione all acqua è l argomento del corso per i bambini della Scuola dell Infanzia. Si riscontra che vivendo l esperienza acquatica con i propri compagni di classe o comunque con bambini che già si conoscono è più facile essere coinvolti e invogliati ad apprendere, anche solo per spirito di emulazione, dividendo con i propri coetanei le paure, le difficoltà e i successi raggiunti. Inoltre, con il supporto delle insegnanti, le esperienze vissute in acqua possono essere rielaborate in classe. ttraverso 3 stadi successivi d abilità si costruiscono i requisiti primari per un futuro apprendimento del nuoto. 1 STDIO: MBIENTMENTO DI BSE Lo scopo principale di questa fase è di far acquisire all'allievo un rapporto naturale con l acqua. La fase dell ambientamento di base, caratterizzata da un approccio fortemente ludico, è quindi rivolta a superare la comprensibile diffidenza per l acqua e ricercare gli adattamenti al nuovo ambiente senza particolari acquisizioni tecniche. ttraverso i gioco si realizza la confidenza e l approccio positivo con l ambiente acquatico, il controllo emotivo, l immersione del volto con apertura degli occhi e della bocca, l immersione del corpo, il rilassamento generale, i primi elementi di educazione respiratoria controllo delle apnee, scambi respiratori), la socializzazione con i compagni. 2 STDIO: SVILUPPO DELL UTONOMI Nella fase dello sviluppo dell autonomia sono gettate le basi percettive e motorie dell apprendimento del nuoto. Obiettivo finale è una totale assuefazione all acqua, un incremento ulteriore del rilassamento, l acquisizione del galleggiamento e dello scivolamento in forma grezza, una naturale capacità di spostamento autonomo in acqua alta. I bambini vengono guidati dagli istruttori con dolcezza e pazienza verso una completa padronanza dell acqua. Pag.4 di 9
3 STDIO: CQUISIZIONE PRELIMINRI TECNICI In questa fase si gettano le basi del futuro insegnamento del nuoto. Gli apprendimenti presentano i requisiti fondamentali per la costruzione delle abilità natatorie: - un completo rilassamento; - un buon equilibrio; - il galleggiamento corretto sul petto e sul dorso; propulsione di gambe; - lo scivolamento sul petto e sul dorso con o senza - l acquisizione di semplici elementi di nuoto subacqueo (recupero di oggetti sul fondo in acqua bassa); - una corretta educazione respiratoria (controllo del ritmo respiratorio). gli allievi è richiesta una discreta capacità di attenzione e concentrazione, nonché l acquisizione di norme di comportamento adeguate per essere inseriti in gruppi più evoluti. Questa fase si conclude con un completo e corretto ambientamento generale (ambientamento sensoriale e psicologico). RPPORTO LLIEVO-ISTRUTTORE NELL SCUOL DELL INFNZI Il bambino deve avere la possibilità di crescere e sviluppare la propria personalità sperimentando situazioni anche nuove. Gli insegnanti, anche se non conoscono l ambiente acquatico o non ne hanno la padronanza, devono instaurare un rapporto di fiducia con l istruttore e trasmetterlo ai bambini ed ai genitori. Il bambino, dentro la scuola ed in famiglia, deve essere incoraggiato e supportato in questa nuova esperienza perché tutti i possibili ostacoli possano e ssere superati. La possibilità di rielaborare a scuola le esperienze vissute in acqua, con il racconto, il disegno, ci aiuterà a creare un ottimo legame fra il bambino e il mondo acquatico. Pag.5 di 9
L acqua della piscina non è fredda! Essa deve mantenere i gradi dettati dal D.g.r. 17 maggio 2006 n. 8/2552 che stabilisce, nel rispetto delle norme igieniche, la temperatura nella vasca didattica deve rientrare nel range fra i 26 e i 32 e quella nuotatori fra i 24 e i 30. La scelta del centro è quella di mantenere la didattica a 32 e la vasca nuotatori a 29. La temperatura corporea è superiore a quella dell acqua, fisiologicamente, non è possibile svolgere attività se l acqua ha lo stesso grado del corpo in quanto quest ultimo muovendosi produce calore. Tutti i nostri parametri sono normati dal manuale di autocontrollo verificato periodicamente dai funzionari SL del distretto di lbino. Le verruche non si prendono in piscina! I luoghi comuni sono tanti, ci basti sapere che la verruca è un virus che si può contrarre quando un soggetto ha le difese immunitarie basse, l acqua clorata inibisce il diffondersi del virus per contagio, quindi le calzette in lattice sono necessarie solamente in caso di verruche già presenti e durante la profilassi di cura ma non a scopo preventivo perché limitano la sensibilità del piede in acqua. pprofittiamo per dirvi che V i s t i i d u b b i s e g n a l a t i d a a l c u n i g e n i t o r i i n m e r i t o a l l a q u a l i t à d e i c o r s i s c o l a s t i c i, d e s i d e r i a m o s o t t o l i n e a r e c h e i l p e r c o r s o s c o l a s t i c o è s e g u i t o d a g l i s t e s s i i s t r u t t o r i e c o n l a s t e s s a p r o g r e s s i o n e d i d a t t i c a d e l l a n o s t r a S c u o l a N u o t o. Nel caso in cui un alunno sospenda il corso di nuoto per motivi di salute (infortunio o malattia), al suo rientro, richiediamo copia del certificato medico che ne attesti le reali condizioni. Il diploma di fine corso consegnato alle insegnanti prima della fine del ciclo di lezioni costituisce il documento di valutazione del percorso natatorio dell alunno. E personale e potrà essere mostrato ai genitori per presa visione ma custodito in classe per poi essere riconsegnato l anno natatorio successivo dietro richiesta del Responsabile Corsi Scuole del CSC. Benché il livello raggiunto venga registrato comunque in segreteria per ogni alunno delle scuole, il diploma unico consentirà di avere la progressione didattica dell alunno relativa a tutto il percorso scolastico con gli obiettivi raggiunti. Pag.8 di 9