Le agroenergie secondo la 3A (e secondo l'europa) Le agroenergie costituiscono per le aziende agricole italiane una occasione storica, soprattutto adesso che il settore è afflitto dalla peggiore crisi economico-finanziaria degli ultimi decenni. Eppure, l Italia l (sulle agroenergie) è in forte ritardo rispetto al resto d Europa In Germania, alla fine del 2007, si contavano più di 6000 aziende agricole operanti nel settore delle agroenergie. Principalmente, trattasi di impianti medio piccoli (microgenerazione), in prevalenza del settore del biogas. In Italia, le aziende agroenergetiche, alla fine del 2007, sono poche centinaia. PERCHE'?
Tappe fondamentali per lo sviluppo delle agroenergie in Germania 2000: viene emanata la Legge EEG che stabilisce tariffe incentivanti fisse,, per 20 anni,, per lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili; 2004: viene emanata la legge Nawaro, che stabilisce un supplemento di 6 centesimi di euro per i produttori che utilizzano biomasse agricole. La tariffa incentivante non supera i 18 centesimi complessivamente Ricavo della vendita di energia da fonti rinnovabili = certificato verde + prezzo dell'energia (circa 20 centesimi di euro) La produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati da biomasse agricole, ottenute entro un raggio di 70 km ed in base a contratti ti di filiera è incentivata mediante il rilascio di certificati verdi moltiplicati per 1,8 volte per 15 anni. La produzione di impianti di potenza elettrica non superiore ad 1 Mw,, ha diritto, in alternativa ai certificati verdi e su richiesta del produttore, ad una tariffa fissa di 30 centesimi per kwh,, per 15 anni.
SETTEMBRE 2007 Campo sperimentale in agro di Rignano Garganico INIZIO AGOSTO 2007 Il raccolto Sorgo da granella Sorgo sudanense Sorgo ibrido da biomassa
10 agosto 2007 La ripresa vegetativa del sudan grass
INIZIO SETTEMBRE 2007: RITORNA UN PO' DI FRESCO I processi di conversione possibili
Il processo di gassificazione Utilizzo dell'olio vegetale puro o transestereficato per ottenere biodiesel
Impianti a biogas Prima parte
Business plan finanziario (seconda parte) PERCHE PROMUOVERE LA MICROGENE DIFFUSA? Le piccole centrali diffuse presso le stesse aziende agricole sono in grado di ridurre i costi legati al trasporto ed allo stoccaggio delle materie prime,, producendo le biomasse agricole nelle vicinanze degli impianti. Queste voci (trasporto e stoccaggio) possono incidere sull acquisto della biomassa, anche fino a due terzi del costo complessivo. E E ovvio che il risparmio creato su trasporto e stoccaggio rappresenta valore aggiunto per l azienda l agricola di microgenerazione elettrica.
Le agroenergie devono lasciare il proprio valore aggiunto sul territorio. In questo modo, si ottengono, contemporaneamente, diversi vantaggi: - conservazione dell occupazione in agricoltura; - conservazione e sviluppo dei redditi agricoli; - creazione di nuove professioni, e quindi ulteriore occupazione connessa ai nuovi servizi (progettazioni, installazioni, manutenzioni, consulenze, ecc.); - presidio dell ambiente, attraverso le coltivazioni. Le amministrazioni locali dovrebbero favorire tutte quelle possibilità imprenditoriali nelle energie rinnovabili, che producono reddito ed occupazione sul territorio e rispettino l'ambiente, sfavorendo tutte le ipotesi in cui non resta nén reddito, né occupazione, ma solo disagio ambientale. La regola di valter ter: valore aggiunto e ricchezza devono restare sul territorio; gli impianti devono produrre lavoro avoro ed occupazione; rispetto per il territorio ritorio e l ambiente. l
ESEMPIO DI BUSINESS PLAN FINANZIARIO IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA (BIOGAS) DA BIOMASSE AGRICOLE Potenza elettrica complessiva kw Potenza termica complessiva kwth Ore di lavoro annue Produzione elettrica annua lorda kwh/ a Produzione termica annua lorda kw th /a Autoconsumo elettrico Autoconsumo Termico Produzione elettrica annua netta ( VENDIBILE) kwh/ a Produzione termica annua netta ( VENDIBILE) kwhth/ a Ricavi con conto energia 30 centesimi per kw venduto ( legge finanziaria 2008) 640 752 7.446 4.765.440 5.599.392 7% 25% 4.431.859 4.199.544 1.329.558 Costo produzione biomasse ( 150 ettari di terreni irrigui) Costo affitto terreni Costo produzione trinciato di sorgo Costo produzione trinciato di cereale vernino ( triticale, orzo, altro) Costo trasporto scarti lavorazione ortofrutta Totale biomasse impiegate Costi totali di manutenzione e gestione Costo impianto tasso di interesse mutuo a 10 anni ( impianto finanziato 100%) mutuo a 10 anni Produz. euro superf. euro tonnellate ettaro ettaro ettari ton. anno 750 150 112.500 500 1800 150 7.500 270.000 270 1000 150 4.050 150.000 15 3.500 52.500 15.050 585.000 128.667 2.000.000 6,00% 271.736 Ricavo da vendita energia elettrica Contributi AGEA per seminativi e colture energetiche Costo biomasse Costi di manutenzione e gestione Rata mutuo ( comprensiva di interessi) Imposte dirette Reddito netto per i primi dieci anni ( durata mutuo) Ricavi da vendita e/ o utilizzo digestato secco Ricavi da vendita e/ o utilizzo calore Contributi a fondo perduto o in conto interessi sullacquisto ' dellimpianto ' 1.329.558 400 150 60.000 585.000 128.667 271.736 0 404.155 4.000??? reddito netto medio/investimento = superiore al 20% AUTORE: Nicola Danza (3 A)