Tribunale di Nola. 12 giugno 2012, sciopero bianco!!



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C O M U N I C A T O S T A M P A Tribunale di Nola. 12 giugno 2012, sciopero bianco!! Il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Nola, nella seduta del 29 maggio scorso, ha aderito alla giornata di sciopero bianco proclamata dall Unione Regionale degli Ordini Forensi della Campania prevista per domani, martedì 12 giugno 2012. Le modalità di attuazione dello sciopero bianco sono le seguenti: 1. gli Avvocati non cureranno personalmente la verbalizzazione nelle cause civili ma chiederanno al Giudice autorizzazione a dettare le proprie deduzioni in udienza (art.84, co.3 disp.att. c.p.c.), chiedendo che la verbalizzazione sia effettuata dal cancelliere a ciò appositamente designato (art.57 c.p.c.) o personalmente dal Giudice; 2. gli Avvocati non cureranno la stesura di atti o provvedimenti di competenza e/o a sottoscrizione del magistrato o del cancelliere, in particolare evitando di redigerne e/o di predisporne il testo; 3. gli Avvocati chiederanno il puntuale e rigoroso rispetto delle norme di procedura che disciplinano la trattazione delle udienze, pretendendo, in particolare, che l udienza di fronte al giudice istruttore si svolga in forma non pubblica (art.84 disp. att. c.p.c.) e con le modalità previste e quindi con chiamata singola e solo alla presenza delle parti e dei loro difensori; 4. non fornire strumenti, materiale cartaceo o di cancelleria di sorta agli Uffici giu diziari, neppure se richiesto, né al momento dell iscrizione a ruolo della causa né durante lo svolgimento della stessa; 5. non sostituirsi ai commessi e o al personale di cancelleria per lo svolgimento di alcuna attività e, in particolare, non curare personalmente né tramite propri incaricati, il prelievo de fascicoli dalle cancellerie e l effettuazione delle fotocopie, pretendendo, invece, che queste gli vengano rilasciate dalla cancelleria nei termini previsti e comunque in tempi idonei a non costituire ostacolo allo svolgimento del mandato difensivo, dietro pagamento dei relativi diritti (art. 58 c.p.c.), segnalando eventuali inadempimenti occorsi al Consiglio dell Ordine e, ove occorra, alla Procura della Repubblica; 6. non prendere visione di provvedimenti adottati dal Giudice, pretendendo che gli stessi gli vengano comunicati come per legge a mezzo Ufficiale Giudiziario o forma equivalente.

Alle ore 13 (sempre di domani, 12 giugno) è convocata l Assemblea degli iscritti per discutere e deliberare sui seguenti punti all ordine del giorno: La eccezionale e immotivata lievitazione dei costi della giustizia La nuova geografia giudiziaria. Le criticità del sistema giustizia con la sottovalutata esigenza di potenziamento dell organico dei magistrati e del personale di cancelleria Le liberalizzazioni selvagge. L abrogazione tout court delle tariffe con la previsione di nuovi parametri tariffari solo per il giudiziale. Le nuove modalità di tirocinio dei praticanti. La delegificazione della materia delle professioni. «I temi che saranno affrontati nell Assemblea di domani sono importanti per il futuro della professione forense, ma anche fondamentali per la difesa dei diritti dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione», afferma il Presidente del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Nola, avv. Francesco Urraro. «Purtroppo, da quando è esplosa la crisi economica e si sono susseguiti i provvedimenti (decreti sulle liberalizzazioni, salva-italia, cresci-italia ) nati sull onda dell emergenza per far fronte all emorragia nei conti pubblici - continua il presidente Urraro - abbiamo assistito alla riduzione dell'esercizio della difesa e allo svilimento del ruolo dell Avvocato quale difensore di Diritti. Di conseguenza, si è innescato un lento processo di compressione dei diritti dei cittadini-utenti del servizio giustizia, in nome di una presunta maggiore efficienza della giustizia civile». A ogni provvedimento Governativo: sulla giurisdizione, sull esercizio della professione forense, sulla modifica delle circoscrizioni giudiziarie, il Consiglio Forense di Nola ha risposto di volta in volta, con una serie di atti deliberativi denunciando in particolare il metodo della mancata concertazione con l avvocatura (allegati di seguito a questo comunicato stampa, nda) e di iniziative che hanno puntato al coinvolgimento, sui predetti temi, dei cittadini e della società civile, delle istituzioni locali, dei politici e dei parlamentari del territorio, e delle realtà associative dell Avvocatura.

«La nostra risposta è stata sempre puntuale e mai preconcetta ribadisce il presidente Urraro non ci siamo limitati a dire no, ma siamo andati alla ricerca di valide alternative». «Spesso nella ricerca delle soluzioni non si tiene conto delle questioni reali, che sono alla base delle lungaggini processuali sostiene il Presidente del Consiglio Forense di Nola, avv. Francesco Urraro - ma si continua nell adozione di soluzioni generalizzate, uguali per tutti gli uffici giudiziari, che hanno la portata di rimedi temporanei. Poco o nulla, invece, si fa, per capire e capitalizzare le esperienze virtuose di quei tribunali italiani che hanno migliorato tantissimo la qualità del servizio senza aumentare le spese. Siamo convinti, ad esempio, che l esigenza di accorpare gli uffici giudiziari, al fine di ottimizzare le risorse, abbia solo l effetto immediato di allontanare i cittadini dalla Giustizia, mentre è tutto da verificare il risparmio economico. Riteniamo che con la riduzione delle spese di giustizia non si riesca a migliorare il servizio». Con richiesta di pubblicazione. Buon lavoro. Nola, 11 giugno 2012 Il Responsabile dell'ufficio Stampa Dott. Salvatore Esposito Allegati:

VERBALE DELLA SEDUTA DEL 24 GENNAIO 2012 Il Presidente, in ordine ai recenti decreti sulle liberalizzazioni e cd. salva-italia, con particolare riferimento ai provvedimenti sulla giurisdizione e l esercizio della professione forense adottati dal Governo, non ultima la modifica delle circoscrizioni giudiziarie, relaziona sui contenuti dei deliberati assunti dal CNF e dall OUA. All esito, il Consiglio delibera di aderire alle iniziative di protesta sia del CNF (astensione dalla partecipazione all inaugurazione dell anno giudiziario ovvero lettura documento unico) che dell OUA, queste ultime come indicate nel documento che si allega e che unitamente a quello del Cnf sarà diffuso ai nostri iscritti a mezzo di newsletter. Con riferimento al decreto sulle liberalizzazioni che domani sarà sottoposto alla firma del Presidente della Repubblica il Consiglio prende atto: - che ancora una volta l Avvocatura subisce l ulteriore svilimento del suo ruolo di difensore di Diritti; - che la professione di Avvocato ingiustamente risulta onerata di attività burocratiche formali che non contribuiscono a snellire la Giustizia; - che il contenuto del decreto mina inevitabilmente l autonomia e l indipendenza dell Avvocato, laddove consente l ingresso di un socio di capitale in una società di prestatori di opera intellettuale; - che il contenuto del decreto viola la natura dell opera prestata dal professionista equiparandola a mero servizio, laddove introduce regole commerciali con l obbligo di preventivo al cliente in un campo come quello della tutela dei diritti, valore costituzionalmente garantito; - che il contenuto del decreto preclude le pari opportunità tra cliente e professionista, in quanto il primo sarà garantito dal contenuto del preventivo e dalla indicazione degli estremi della polizza assicurativa, mentre il secondo continuerà a non essere garantito circa la solvibilità della parte assistita per il pagamento delle competenze professionali; - che il contenuto del decreto penalizza sempre e comunque il professionista laddove, eliminando le tariffe professionali, lo espone ad un regime di mercato libero tipico del commercio; - che il contenuto del decreto ancora una volta omette di affrontare e risolvere definitivamente il problema dell accesso alla Professione e, di contro, introduce il tirocinio in costanza di frequenza ai corsi universitari dimostrando di ignorare sia il ruolo e le funzioni proprie dell Università, sia le problematiche connesse all esercizio della professione; - che il contenuto del decreto costituisce l ennesimo indiretto attacco agli Ordini Professionali e alle loro legittime prerogative, ovvero vigilare sulla formazione, sul corretto esercizio della professione e sulla corretta quantificazione degli onorari; - che anche l ultimo provvedimento adottato, giustificato in nome dell emergenza economica, non solo viola il principio che sottende alla gerarchia delle fonti, ma disattende le regole e i principi di diritto a favore di meri valori economici; - che le anomale misure previste nel predetto decreto, oltre a costituire grave vulnus al diritto dei cittadini all accesso alla Giustizia e alle garanzie della Difesa, di fatto minano l agibilità del sistema giudiziario e rischiano di rimuoverne le caratteristiche di indipendenza, terzietà e di funzione pubblica, favorendo sempre più iniziative privatistiche e speculative. Pertanto,

- di aderire a tutte le iniziative assunte di concerto con il CNF e l OUA; - di dare ampia e diffusa informazione sull argomento ai propri iscritti e alla comunità civile attraverso tutti i mezzi a disposizione (newsletter, pubblicazione delibera sulla nostra rivista, manifesti e volantini, comunicato stampa); - di continuare a compulsare gli enti territoriali affinché agevolino la comunicazione e l informazione ai cittadini sulle questioni che riguardano la difesa dei loro diritti; - di compulsare, ancora una volta, i Parlamentari nazionali e regionali della nostra circoscrizione perché approfondiscano i temi trattati e, nel costante confronto con le categorie interessate, collaborino allo scopo di rimuovere i gravissimi danni che i provvedimenti adottati e adottandi rischiano di arrecare ai cittadini e alla coesione sociale; MANDA all ufficio di presidenza del Consiglio di trasmettere la presente al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Ministro di Giustizia, ai responsabili per la giustizia dei partiti, ai parlamentari del circondario, al Presidente del CNF, al Presidente dell OUA, ai Presidenti delle Unioni Regionali, ai Presidenti dei Consigli dell Ordine e alle Associazioni forensi. ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 22 DICEMBRE 2011 5. Riorganizzazione della distribuzione degli Uffici Giudiziari. Legge delega al Governo. Determinazioni. Si passa all esame del 5 capo all o.d.g. sulla riorganizzazione della distribuzione degli Uffici Giudiziari. Legge delega al Governo. ( ) Il Presidente sottopone al Consiglio l opportunità di stigmatizzare e censurare ancora una volta il metodo adottato dal Governo nonché i criteri adottati in sede di proposta legislativa, sebbene ispirata ad una finalità condivisibile ed astrattamente giusta ma nello specifico palesemente iniqua per i parametri individuati. In ogni caso, in ottemperanza allo spirito costruttivo e non semplicemente nichilista che ha caratterizzato l attività consiliare negli ultimi tempi e con espresso riferimento alla posizione assunta nei confronti del metodo e dei contenuti dei provvedimenti legislativi a partire dallo scorso mese di luglio, PROPONE di coinvolgere ancora una volta tutti i Sindaci dei Comuni afferenti e interessati alla giurisdizione del nostro Tribunale affinché resi edotti della problematica e delle inevitabili ripercussioni e conseguenze sulla comunità civile e sull indotto, assumano nell immediato e con urgenza una delibera di intenti con la quale anche solo astrattamente si dichiarino disponibili in via autonoma o attraverso un consorzio a valutare la possibilità di assumere i costi di gestione relativi alla conservazione o all allocazione dell Ufficio del Giudice di Pace ed evitarne così ove esistente la soppressione. Il Consiglio approva e pertanto,

- di esprimere preoccupazione e contrarietà al metodo adottato anche in sede di conversione del provvedimento d urgenza della scorsa estate; - di esprimere un forte disappunto per la mancata consultazione dell Avvocatura e delle altri componenti istituzionali anche locali nella preventiva fase della organizzazione degli uffici giudiziari sul territorio anche in considerazione del fatto che sembrano del tutto omesse le valutazioni tecniche sulla base di dati certi e verificati dell efficienza e dei carichi di lavoro presenti e ignorate le esigenze e i diritti dei cittadini i quali per l effetto dell accorpamento subiranno notevoli disagi e ritardi dell iter giudiziario; - di rendere edotti del contenuto del provvedimento tutti i Sindaci dei Comuni afferenti alla giurisdizione del Tribunale di Nola, affinché valutino la possibilità e l opportunità di assumere delibere di intenti sul punto e qualsiasi altra iniziativa utile allo scopo di evitare ulteriori disagi e dinieghi di accesso alla Giustizia ai cittadini; - di interessare della questione tutti gli altri organi istituzionali, nonché i Parlamentari eletti nella nostra Regione, perché ciascuno di essi nel rispetto delle funzioni e del ruolo intervenga al fine di provocare un attento riesame delle problematiche sottese all adozione del provvedimento di riorganizzazione degli uffici giudiziari. ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15 NOVEMBRE 11 Il Presidente relaziona in merito all incontro tenutosi in Roma presso l Aula dei Deputati ed organizzato dal CNF avente ad oggetto tra l altro la discussione sui contenuti della legge di stabilità finanziaria. Il Presidente dà lettura, inoltre, della delibera assunta dall Unione Regionale degli Ordini Forensi della Campania nell ultima adunanza di lunedì scorso e propone di ratificare il contenuto della medesima, apprezzandone le premesse, i rilievi e le conclusioni e contestualmente apre la discussione sui vari punti ritenendo opportuna l adozione di un deliberato autonomo. All esito della discussione che ha visto partecipi tutti i consiglieri presenti si ritiene di deliberare quanto segue: - considerato che i provvedimenti ultimi contenuti nel maxi emendamento ancora una volta minano l esercizio della nostra professione e rendono di fatto oltremodo difficile il nostro ruolo di difensore dei diritti e delle ragioni dei cittadini spesso inconsapevoli di essere i destinatari ultimi di provvedimenti che violentano il loro status; - che il nostro Consiglio ha già in precedenza adottato una delibera con la quale al sistema dell astensione - quale forma di protesta e agitazione - si preferiva quello più efficace dell informazione e della protesta; che già in data 6 ottobre aderendo alle giornate di informazione e protesta indetta dall OUA il Consiglio aveva convocata un assemblea aperta non solo agli iscritti ma ai cittadini e ai rappresentanti degli enti territoriali e non insistenti sul nostro territorio; - che all esito della stessa il deliberato assembleare aveva previsto ulteriori iniziative finalizzate a rendere protagonisti e partecipi i cittadini, che molti nostri iscritti ricoprono cariche e funzioni di sindaco, assessore e consigliere di molti comuni che afferiscono al nostro tribunale

1) DI INVITARE GLI ISCRITTI IMPEGNATI NELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI A FARSI CARICO DELLE INIZIATIVE ASSUNTE DALL ORDINE IN TEMA DI PROVVEDIMENTI CHE POSSONO LEDERE O ANCHE SOLO AFFIEVOLIRE I DIRITTI DEI CITTADINI; 2) DI INVITARE I SINDACI E I PRESIDENTI DEI CONSIGLI COMUNALI A CONVOCARE AD HORAS IL CONSIGLIO COMUNALE AVENTE ALL ORDINE DEL GIORNO LA DISCUSSIONE DEI CONTENUTI DEGLI ULTIMI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAL GOVERNO INVITANDO I RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO DELL ORDINE A RIFERIRE SUL PUNTO SOPRATTUTTO CON RIFERIMENTO ALLE INETIVABILI CONSEGUENZE PATITE DAI CITTADINI (OVVERO CONTRIBUTI E SPESE DI GIUSTIZIA, GRATUITO PATROCINIO, TEMPI E DURATA DEI PROCESSI, MEDIACONCILIAZIONE). Sotto altro aspetto in considerazione che alla Camera come al Senato è stato eletto un numero cospicuo di Avvocati e certamente rappresentativo che però evidentemente non ha inteso adoperarsi in maniera corretta ed incisiva per la tutela e la salvaguardia non della categoria degli avvocati ma delle prerogative che per attribuzione costituzionale e destinazione funzionale ad essa sono e devono essere collegate, DI INVITARE I C ONSIGLI DEGLI ORDINI DI APPARTENENZA DI CIASCUN DEPUTATO A CONVOCARLI PER CHIARIMENTI ED ALL ESITO VALUTARE L APERTUTA DI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI A LORO CARICO PER AVER CON IL LORO COMPORTAMENTO FAVORITO L APPROVAZIONI DI NORME CHE LEDONO LA DIGNITÀ E LA PROFESSIONALITÀ DELL AVVOCATURA. di trasmettere la presente al Presidente del CNF, al Presidente dell OUA, ai Presidenti delle Unioni Regionali, ai Presidenti dei Consigli dell Ordine e alle Associazioni forensi. ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 20.9.2011 Il Presidente dà lettura del seguente documento elaborato con il contributo di tutti i consiglieri: Il Consiglio preso atto che il Governo ha inteso proporre, con l approvanda normativa (modifica delle circoscrizioni giudiziarie e liberalizzazioni professioni), una soluzione di comodo e soprattutto inefficace rispetto alla reali emergenze della Giustizia ; valutato che nessuna modifica può, allo stato, prescindere da una preventiva ed attenta disamina della composizione e della adeguatezza delle piante organiche, della produttività in termini di carico lavoro; dell adeguamento della formazione del personale alle nuove implementazioni, di un efficace progetto di razionalizzazione del territorio; ritenuto che le nuove disposizioni se introdotte incideranno in maniera decisiva sulla natura di libero professionista dell Avvocato, sulla modalità dell esercizio della professione a danno del professionista ma ancor prima a danno del cittadino; sulla libertà e sulla democratica possibilità di accesso alla Giustizia da parte di ogni cittadino anche il meno abbiente; osservato che di contra le nuove disposizioni normative alcun saggio ed efficace contributo rendono al tentativo di risolvere l atavico problema relativo all accesso alla professione; che nessun efficace

contributo è teso al tentativo (già altre volte) fallito di smaltire l arretrato civile e riorganizzare il contenzioso civile; appurato che tali provvedimenti oltre a denunciare ancora una volta un grave e pernicioso difetto di comunicazione tra istituzioni di fatto realizzano un progressivo deprezzamento della prestazione intellettuale dell Avvocato e della sua connaturata funzione sociale a garanzia e tutela del singolo e della collettività Tanto ritenuto il Consiglio, per dare seguito ed attuazione a quanto già discusso e deliberato nella seduta del 20 luglio 2011, nell esprimere sentito apprezzamento all attività dell OUA che ha evidentemente inteso fare sua l iniziativa assunta dalla nostra Assemblea in tema di condivisione e informazione, riservandosi ogni ulteriore determinazione alla definitiva approvazione del testo normativo della Manovra Economica e ferme le istanze tutte per le sollecite approvazioni della riforma dell ordinamento professionale di aderire al Patto per la Giustizia e per i cittadini e per l effetto indice Assemblea degli iscritti aperta al pubblico, con astensione dalle udienze per il giorno 6 ottobre 2011 dalle ore 10,00 e seguenti da tenersi nel salone delle Armi della Reggia Orsini. Alla pubblica assemblea saranno invitati ad intervenire il CNF, l OUA, le Associazioni forensi, i Parlamentari e i Sindaci dei Comuni che insistono sulla giurisdizione del Tribunale di Nola, i Dirigenti Amministrativi delle scuole medie superiori e l Università Parthenope. L ASSEMBLEA degli AVVOCATI del FORO di NOLA nella riunione del 20 luglio 2011 all esito della discussione sul punto posto al n. 1 dell o.d.g. (d.l. 6.7.2011 n. 98 recante "Disposizioni urgenti per la finanziaria" pubblicato in pari data in G.U. 155/2011, entrato in vigore il giorno della pubblicazione, in particolare artt. 37 e 38); - con voto unanime, assunto all esito del proficuo contributo dei colleghi intervenuti; STIGMATIZZA ancora una volta il metodo e gli strumenti adottati dal legislatore, assolutamente inadeguati, per omessa consultazione delle categorie interessate, oltre che impropri nel tentativo di coniugare interventi di politica giudiziaria a una manovra finanziaria, senza, peraltro, tenere in alcun conto né la funzione pubblica dell avvocatura, né i fini pubblici istituzionali degli Ordini professionali, come previsti dalla Costituzione (art. 33 c.5) e dal vigente Ordinamento; ESPRIME PROFONDA INDIGNAZIONE E CONTRARIETÀ in quanto dette disposizioni: a) rivelano, nel solco delle politiche adottate dai legislatore negli ultimi tempi, tra esse l'introduzione dell'obbligo di ricorrere alla mediazione privata, la volontà di abdicare ad una delle funzioni primarie di uno stato democratico, scoraggiando i cittadini residenti in Italia, soprattutto quelli non facoltosi, a ricorrere alla tutela dello stato per la risoluzione dei conflitti privati e di quelli insorti con la pubblica amministrazione, costituendo in sintesi l ultimo tassello di un progetto di rottamazione della giustizia;

b) comprimono, con l ingiustificato aumento del contributo unificato e l introduzione di tale prelievo anche per i giudizi in materia di famiglia, lavoro e previdenza, giustizia amministrativa e tributaria, materie fino ad oggi esentate da oneri fiscali in ragione della peculiarità degli interessi tutelati, ancor di più il diritto dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione, di tutelare i propri diritti, in spregio ai principi di cui agli articoli 3, c. 2, art. 4, c. 1, art. 24 e art. 35 della Costituzione, violando così i principi di eguaglianza sostanziale e di ragionevolezza e determinando palesi discriminazioni di ceto, età e genere, con gravi ripercussioni sociali; c) rappresentano una distorta e lesiva immagine dell avvocatura nella società civile, apparendo, altresì, confermata la volontà del legislatore e del governo di mortificare l'esercizio della difesa, gravando gli avvocati italiani di ennesimi adempimenti e responsabilità, del tutto inutili rispetto al dichiarato e mai raggiunto obiettivo di maggiore efficienza della giustizia civile; d) omettono di prevedere anche un minimo rimpiego delle risorse forzatamente attinte nel settore giustizia; e) trascurano la devastante ripercussione che inevitabilmente avranno sulle istanze di gratuito patrocinio, con l ulteriore effetto di dequalificare ulteriormente l esercizio della professione di avvocato e in particolare a danno dei giovani professionisti. di invitare i Consigli dell Ordine, le Unioni Regionali, le Associazioni, l OUA e il CNF 1) a proclamare lo stato di agitazione permanente; 2) ad attuare immediatamente una campagna di informazione capillare nei confronti dei cittadini, per far comprendere la gravità di quanto sta accadendo, sistematicamente ignorato da tutti gli organi di informazione e dalle forze politiche e sindacali, ciò anche mediante giornate dedicate e concordate a scadenza programmata e con tutti i mezzi di comunicazione che si considereranno efficaci ed immediati (gazebo,social network,comunicati stampa, manifesti, manifestazioni); 3) promuovere la costituzione di comitati di Avvocati senza bavaglio, anche via internet; 4) valutare iniziative di protesta fiscale, congiunte e condivise, quali l omissione del versamento del contributo unificato nelle procedure di cui agli artt. 37,38 e ss. della finanziaria al momento della iscrizione a ruolo; 5) pretendere l attivazione di un Agenzia di stampa unitaria dell avvocatura, che ne rappresenti la voce unica, chiara e forte, con onere di spesa a carico del CNF; MANDA all ufficio di presidenza del Consiglio di trasmettere la presente al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Ministro di Giustizia, ai responsabili per la giustizia dei partiti, ai parlamentari del circondario, al Presidente del CNF, al Presidente dell OUA, ai Presidenti delle Unioni Regionali, ai Presidenti dei Consigli dell Ordine e alle Associazioni forensi. Nola, 20 luglio 2011