INDAGINE CONOSCITIVA SULLE METODOLOGIE DI ALLENAMENTO NEL TENNIS



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INDAGINE CONOSCITIVA SULLE METODOLOGIE DI ALLENAMENTO NEL TENNIS AGONISTICO IN CARROZZINA VENTURI A. 1,MARTINELLI M. 1,2. 1: Scienze Motorie, Università Cattolica di Milano 2: Centro studi e ricerche CIP Lombardia Parole chiavi: tennis in carrozzina, metodologie di allenamento, tennis agonistico. Scopo dello studio Questo studio ha come obiettivo l indagine delle metodologie di allenamento nel tennis agonistico in carrozzina. Più precisamente lo scopo di questo studio è triplice. In primo luogo si vuole capire come si allenano i migliori atleti di varie nazioni dal punto di vista della preparazione tennistica, delle attività ausiliarie di allenamento e dell organizzazione dell allenamento. In secondo luogo si vuole documentare l infortunistica di questo sport, nei suoi aspetti di frequenza, tipologia e recupero. In terzo luogo si vuole esaminare se esiste una relazione tra metodologie di allenamento, infortunistica e risultati di classifica. Le metodologie di allenamento si possono considerare come fattori abilitanti all ottenimento dei risultati, mentre al contrario l infortunistica può essere vista come fattore inibitorio dei risultati. In particolare si vuole comprendere quali siano i metodi più idonei ad aumentare la performance del tennista ed individuare possibili spunti di miglioramento nel processo di gestione dell attività agonistica dei tennisti in carrozzina. Strumento utilizzato e popolazione oggetto dello studio Lo strumento utilizzato per questa ricerca è costituito da un questionario predisposto specificatamente per atleti che praticano agonisticamente ad alto livello il tennis in carrozzina. Il questionario è stato redatto ed elaborato in forma anonima e contiene 186 domande. La popolazione oggetto dello studio è costituita da 58 tra i migliori tennisti diversamente abili a livello mondiale. L indagine è stata svolta tra i partecipanti al Campionato Mondiale di tennis in carrozzina che ha avuto luogo a Cremona dal 9 al 15 giugno 2008. I dati raccolti tramite i questionari sono stati caricati su dei fogli excel ed analizzati tramite l utilizzo di funzioni standard residenti nel software stesso di excel. L analisi statistica è suddivisa in tre parti: analisi statistica, analisi di correlazione e analisi delle best practices. Risultati Statisticamente si è rilevato che: l 84% degli atleti effettua un riscaldamento prima di iniziare l allenamento tennistico e il 60% esegue un defaticamento gli atleti partecipanti allo studio praticano l agonismo in media da 8 anni 2

il 76% degli atleti differenzia il tipo del proprio allenamento tra il periodo lontano dalle gare e il periodo vicino o contemporaneo alle gare (1) Paragone delle tipologie di allenamento in % degli atleti che praticano l'esercizio nei due periodi Periodo vicino o contemporaneo alle gare 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 0% 20% 10% Esercizi meno praticati pallonetto anticipazione cambio ritmo doppio smorzate difesa slice velocità palla tattica risp,serv. singolare sensibilità dritto regolarità effetto top rovescio Esercizi più praticati precisione profondità 0% 0% 10% 20% 0% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Periodo lontano dalle gare tre quarti degli atleti effettuano una preparazione atletica e due terzi non fanno una preparazione mentale l 88% degli atleti fa una programmazione delle proprie attività e l 85% fissa gli obiettivi da raggiungere nel 86% dei casi gli atleti si allenano con un maestro di tennis e due terzi di essi con atleti normodotati il 59% degli atleti ha subito un infortunio alla spalla, al polso o al gomito e nel 50% dei casi il recupero avviene tramite cura sotto controllo medico (2) Sede dell'infortunio 6% 2% 2% % 14% % 9% 8% 25% Gomito Spalla Polso Schiena Collo Dita Muscoli avambraccio Muscoli braccio Muscoli pettorali Muscoli dorsali Dolore cronico da lesione 8% 20% il 58% degli atleti non effettua regolari sedute settimanali di massoterapia Dall analisi di correlazione emerge che: si registra una diminuzione del 26% dei casi d infortunio se la preparazione atletica avviene sotto la guida di un esperto, nonostante il raddoppio dei carichi di lavoro ()

Relazione infortuni preparazione atletica si infortuni infortuni/atleta ore p.a./atleta 6% 1,7 6 Preparatore? Infortunio? si 50% atleti no 50% atleti no infortuni infortuni/atleta ore p.a./atleta 64% 2, si 76% atleti Fine Relazione tra infortunistica e preparazione atletica Preparatore no Preparazione atletica? Infortuni / atleta 2,5 2 2, - 26% Preparatore sì 1,7 1,5 no Fine 24% atleti 1 2 4 5 6 7 Ore a settimana di preparazione atletica l utilizzo sistematico della massoterapia riduce del 10% il numero di atleti infortunati e del 20% il numero degli infortuni gli infortuni sono da soli la causa di più del 50% dei casi di perdita di classifica L analisi delle best practice dimostra che gli atleti che rientrano nei top ten mediamente: hanno un esperienza agonistica di 12 anni (4) Anni di pratica agonistica 0 25 26 Numero di anni 20 15 10 5 0 17 12 12 4 Top ten 11-50 51-100 101-200 Gruppo 20 10 2 Effetto soglia 8 5 Minimo Massimo Media disputano ogni anno 17 tornei internazionali si allenano 10 ore a settimana La combinazione di ore di pratica agonistica settimanali per settimane di pratica all anno per numero di anni è la miglior combinazione possibile per ottenere risultati di classifica significativi (coefficiente di Pearson uguale a -1), (5). 4

Ore x settimane x anni 6000 5000 4000 000 2000 Correlazione tra ore di allenamento settimanale per settimane di allenamento all'anno e per numero di anni di pratica e miglior classifica internazionale Indice di Pearson: -1,00 160 140 120 100 80 60 40 Miglior classifica internazionale Ore di allena/sett X sett di allena/anno X anni di pratica 1000 20 Miglior classifica 0 1 2 4 Gruppi 0 Conclusioni Il principale merito di questo studio appare quello di aver potuto documentare in maniera sistematica e sulla base di una raccolta di dati significativa forniti da una sessantina tra i migliori atleti al mondo tre fattori rilevanti per una miglior comprensione del tennis agonistico in carrozzina. In primo luogo si è capito come si allenano gli atleti di varie nazioni dal punto di vista della preparazione tennistica delle attività ausiliarie di allenamento dell organizzazione dell allenamento In secondo luogo si è capito meglio il ruolo dell infortunistica di questo sport, nei suoi aspetti di frequenza, tipologia e recupero, anche in relazione alla preparazione atletica e alla massoterapia. In terzo luogo si è potuto determinare quali siano le relazioni tra metodologie di allenamento e risultati di classifica sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo. Tutto ciò ci permette di comprendere meglio quali sono i metodi più idonei ad aumentare la performance del tennista in carrozzina e a prevenire, per quanto possibile, gli effetti negativi dell infortunistica, individuando possibili spunti di miglioramento nel processo di gestione dell attività agonistica. Questo fatto presenta alcuni vantaggi: Non si è potuto solo stabilire cosa determina il successo, ma anche come si arriva al successo in maniera sufficientemente precisa, almeno per quanto riguarda i valori medi statisticamente rilevanti. Si sa inoltre che il successo non è il frutto del caso, ma della disciplina e del metodo, ampiamente documentati in questo studio. Esiste quindi una chiara relazione di causa ed effetto tra lo sforzo prodotto ed i risultati ottenuti che, una volta conosciuta, offre ulteriori benefici. 5

Si ha infatti a disposizione un modello deterministico che permette di dire con sufficiente precisione quante ore a settimana ci si deve allenare, quante settimane di pausa all anno è opportuno fare e quanti anni di agonismo sono necessari prima di sperare di poter giungere tra i primi dieci tennisti al mondo. Si è quindi in grado di disegnare dei programmi di allenamento non casuali, ma bensì mirati, in funzione anche degli obiettivi di risultato che i singoli atleti pongono a sé stessi. Si può anche predire con sufficiente precisione non solo quali risultati ci si può attendere in funzione di un certo programma di allenamento, ma anche quanto tempo sarà necessario per ottenerli, quanti anni di pratica agonistica ci vorranno e quanti tornei all anno bisognerà disputare. Si sa meglio quanto penalizzanti siano gli infortuni per i risultati di classifica e pertanto quanto importante sia prevenirli, con adeguati programmi di preparazione atletica sotto la guida di un esperto e con regolari sedute di massoterapia. Si è più equipaggiati per analizzare eventuali differenze tra gli obiettivi fissati ed i risultati effettivamente raggiunti. Ed infine, ma non è certo il punto meno importante, si è molto più forti psicologicamente, - poiché è senza dubbio più motivante, per chiunque debba investire personalmente sforzo, tempo e denaro in un impresa, sapere in anticipo che ci sarà un ritorno per questo investimento e quale può essere, ragionevolmente e statisticamente parlando, questo ritorno e quando verrà. - e poiché, in caso di parziale o di inatteso insuccesso, esiste il modo di sapere perché le cose non sono andate come dovevano e quali misure correttive è meglio adottare per ciascun caso. Pur avendo ricavato tutta una serie di regole statisticamente valide, si resta comunque coscienti dei loro limiti, in quanto non esiste regola senza eccezioni. Ma, indipendentemente da ciò, proprio il fatto stesso di aver potuto approfondire così tanti aspetti del tennis in carrozzina ha aperto gli occhi su quanto ancora non si sa e quindi su quanto ancora resterebbe da conoscere meglio di questo affascinante mondo dello sport in carrozzina. Spunti per ulteriori ricerche Si conclude questo studio con delle ipotesi per altri studi, quali ad esempio: la rilevanza del tipo di lesione la biomeccanica del tennis in carrozzina il possibile ruolo delle terapie dolci nella prevenzione degli infortuni lo studio dettagliato delle metodologie di un paese scuola il ruolo di supporto del sistema paese l adeguatezza della preparazione fisica e dei test valutativi Bibliografia Beccarini, Madella, Progettare e gestire l allenamento sportivo, SdS Coni, 1997. 6

Bellotti P., Donati A., L organizzazione dell allenamento sportivo. Nuove frontiere, Società Stampa Sportiva, Roma, 1992. D Aprile A., Tennis Ok: La preparazione fisica nel gioco del tennis e concetti fondamentali sulla teoria dell allenamento, Società Stampa Sportiva, Roma, 1996. Direction Technique Nationale, Le tennis en fauteuil roulant, Tennis Handisport, Fédération Française de Tennis, 2002. Guentzel H., Fitness test for wheelchair tennis players, ITF Wheelchair Coaches Review Issue 7, pag. 11 16, 200. Guentzel H., Physical components in wheelchair tennis Report about TTC fitness test for wheelchair tennis players, Tennis Training Center Kashiwa/Japan, 2006. Paleni G., Il gioco del tennis: benessere fisico e mentale, UISP, Varese, 2009. Platonov V., Allenamento sportivo: teoria e metodologia, Calzetti-Mariucci, Perugia, 1996. Sanz D., El tenis en silla de ruedas, Editorial Padiotribo, Barcelona, 200. Indirizzi: Alessandra Venturi Moreno Martinelli alessandra.venturi@alice.it moreno.martinelli@unicatt.it 7