Informativa rivolta ai pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico per patologia dell apparato muscolo-scheletrico del rachide: Ernia discale lombare Il presente documento ha lo scopo di informarla e di fornirle, in maniera il più possibile semplice e comprensibile, tutte le notizie circa la sua patologia e l intervento proposto. Questa informativa dovrà essere da Lei firmata per ricevimento e successivamente consegnata al momento del ricovero e costituirà prova di avvenuta informazione a Lei dovuta.
Gentile Sig./Sig.ra........, nato/a il.. in rapporto al suo stato clinico, descritto nel referto della visita specialistica a cui è stato/a sottoposto/a, Le è stato proposto di sottoporsi ad intervento chirurgico di.. con accesso... Scopo del presente modulo è quello di informarla sul tipo di procedura a cui sarà sottoposto/a e sui potenziali rischi o benefici della procedura a cui è stata posta indicazione dopo gli accertamenti diagnostici da Lei eseguiti. La invitiamo inoltre dopo aver letto questa informativa a porre ai medici della Struttura presso cui è ricoverato/a tutte le domande che ritiene opportuno per ottenere una spiegazione soddisfacente. Ciò premesso, la invitiamo a leggere con molta attenzione quanto riportato in questo scritto che corrisponde, peraltro, a quanto ampiamente spiegato a voce. ******************** Risultati conseguibili:...... Condizioni organiche che rendono più difficile l'intervento:...... Alternative terapeutiche : sì no Se sì quali......... Mancata sottoposizione all intervento e sue conseguenze.........
Tempi di recupero ed incidenza del trattamento rieducativo sulla qualità della vita...... Condotta e regole da seguire al termine del trattamento......... Durante l intervento il paziente sarà sottoposto a controlli radiografici (Esposizione a radiazioni ionizzanti con amplificatore di brillanza o Rx) secondo le necessità. Le pazienti in età fertile devono assicurare il Chirurgo di non essere in stato di gravidanza e, nel dubbio, viene consigliata caldamente l esecuzione del test di gravidanza. Fumatore Non Fumatore (vedasi quanto segue) PROBLEMATICHE CONNESSE AL FUMO Sulla rivista Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons (Vol.6, N.3, pag. 5-14, Maggio 2001 ) è stato pubblicato un lavoro dal titolo : Effetti del fumo sull apparato muscoloscheletrico. Il fumo rappresenta la principale causa di morbilità e mortalità evitabile negli Sati Uniti ; secondo uno studio più di 500.000 decessi all anno possono essere attribuiti al fumo. Da anni, i Chirurghi ortopedici erano al corrente della correlazione che presumibilmente esiste tra il fumo ed un insieme di condizioni e complicazioni ortopediche. E stato dimostrato che il fumo influisce negativamente sulla densità minerale ossea (osteoporosi), sulla degenerazione del disco intervertebrale, sul tasso di fratture dell anca e sulle dinamiche di guarigione delle ferite e dell osso. Il fumo,e il maggior responsabile : la nicotina, influenzerebbero l apporto ematico e di ossigeno ai tessuti e altererebbero il metabolismo del disco intervertebrale.
*********** Autodonazione sangue : sì / no Motivo... Recupero sangue intraoperatorio:... Previsione sangue omologo: sì / no Motivo... Previsione permanenza in Terapia intensiva post-op. : sì / no Facoltativa a giudizio di Anestesista e Operatore *********** Come detto, scopo del presente documento è quello di informarvi, rendendovi pienamente consapevoli come è vostro diritto e nostro dovere- e non di spaventarvi o dissuadervi dall eseguire l intervento che invece riteniamo possa produrre un miglioramento anche sotto il profilo di rallentare un prevedibile peggioramento della situazione clinica attuale. E garantito il massimo impegno professionale e personale allo scopo di evitare le complicazioni sottoelencate. Tutti gli sforzi verranno effettuati allo scopo di evitare le complicazioni sottoelencate. A tal fine risulta essenziale anche la vostra collaborazione sia nell attenervi alle raccomandazioni e prescrizioni, anche comportamentali, che Medici e Infermieri di volta in volta vi comunicheranno sia nel segnalare prontamente anche ogni minimo problema. PROBLEMATICHE INERENTI INTERVENTI CHIRURGICI IN GENERALE. L intervento chirurgico previsto costituisce la migliore soluzione per trattare la patologia in esame. Scopo, svolgimento e rischi vengono discussi e confrontati con metodi e misure alternative. Ogni anestesia ed intervento chirurgico presentano rischi generici: -Problemi di coagulazione, trombosi (formazione di coaguli nel sangue). -Embolia arteriosa o venosa d aria con arresto cardiaco. -Shock (disturbi circolatori e di cuore), infarto, occlusione arteriosa in tutti gli organi compreso il cervello (commozione cerebrale) e conseguente paresi.
-Insoddisfacente saturazione d ossigeno in singoli organi o diffusamente. -Emorragie più o meno gravi che possono richiedere trasfusioni di sangue omologo ( da altra persona dello stesso gruppo sanguigno) nonostante l utilizzo di sangue proprio ed il recupero intra-operatorio. Le riserve di sangue vengono controllate accuratamente dal nostro CENTRO TRASFUSIONALE, però possono insorgere complicazioni quali : febbre, reazione trasfusionale con eventuale insufficienza renale e cardiaca, epatiti, lue, AIDS ed altro. Noi non abbiamo mai riscontrato le complicazioni su-elencate. L UTILIZZO DI TRASFUSIONI SI ESEGUE SOLO IN CASI CHE NON POSSONO ESEGUIRE AUTODONAZIONI O IN STATI DI NECESSITA ED EMERGENZA. IN QUEST ULTIMA IPOTESI AGIREMO IN CONFORMITA A QUANTO DISPOSTO DALLA LEGGE PER LA TUTELA DELLA VS. SALUTE E, QUINDI, OVE INDISPENSABILE, ANCHE SENZA PREVENTIVA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE. - Un elevata perdita di sangue durante l intervento può portare a disturbi di coagulazione, shock e sofferenza renale. - Nonostante gli antibiotici usati, durante e dopo l intervento possono manifestarsi in breve tempo come anche ad alcuni anni di distanza dall operazione infezioni causate da microrganismi. Questo accade in uno\due casi su cento, e non è prevedibile. Ciò può rendere necessario un secondo intervento pereliminare l infezione. Talvolta si rende necessaria la rimozione dei mezzi di sintesi. - Infezione della ferita o della cute circostante, con possibili complicanze profonde ed anche generali sino allo shock settico. - Durante la necessaria permanenza sul tavolo operatorio, possono comparire decubiti nei punti di compressione, distorsioni di articolazioni, fratture ossee ed altre ferite come anche paresi di un arto superiore o inferiore. Evenienze che si cerca di evitare con sostegni antidecubito e con il posizionamento cauto del paziente sul tavolo. - I farmaci utilizzati durante l anestesia e l intervento possono provocare reazioni allergiche sino allo shock. - Onde eliminare ematomi residui dalla ferita, vengono spesso lasciati in sede di operazione drenaggi aspiranti. Questi possono dare fastidio, causare dolore ed irritazioni locali. Raramente possono strapparsi durante la loro rimozione, e se così fosse in alcuni
casi può rendersi necessario un intervento in anestesia locale o generale per rimuovere la parte del drenaggio rimasta nella ferita. - Dopo l intervento l Anestesista e l Operatore possono decidere la permanenza del paziente in Terapia Intensiva o in Rianimazione. Generalmente dopo interventi importanti e prolungati - il paziente può rimanere uno o due giorni in Terapia Intensiva. INTERVENTI SULLA COLONNA VERTEBRALE IN GENERALE con accesso anteriore e posteriore. Tutti gli interventi sulla colonna vertebrale, implicano la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà e complessità per i quali è richiesto un impegno superiore a quello medio professionale pertanto non sono da ritenersi di routine e/o di facile esecuzione. La colonna vertebrale contrae stretti rapporti con strutture particolarmente delicate quali il midollo e nervi spinali, grossi, medi e piccoli vasi venosi e arteriosi. In Particolare in caso di interventi per via posteriore quali spondilolistesi degenerative e non con problematiche di stenosi e claudicatio, i rischi sono connessi alle possibili lesioni mielo-radicolari (paresi, paralisi, disturbi alla vescica, intestino). Jan William Duncan- Richard Anthony Bailey : Cauda equina syndrome following decompression for spinal stenosis GLOBAL SPINE J., 2011, 1, 15-18. Non ultimo riguardo gli accessi anteriori, il rachide confina con tutti i visceri toracici e addominali. Quindi l atto chirurgico dal meno al più articolato e complesso presenta, in linea di massima, i seguenti rischi che sono conosciuti e nella maggior parte dei casi prevenuti : - Lesione delle radici nervose e del midollo spinale con paralisi motoria e disturbi sensitivi (bruciori, pruriti). - L attività della vescica e dell intestino possono modificarsi sino alla completa paralisi. Durante gli interventi alla colonna cervicale vi è il rischio di una paralisi completa del corpo con difficoltà respiratorie. - Possibile lesione delle fibre nervose simpatiche-parasimpatiche e conseguente paresi dell intestino con disturbi digestivi, disturbi nella percezione del caldo/freddo, variazioni dell irrorazione sanguigna e della secrezione di sudore. - Possono verificarsi anche alterazioni delle funzioni sessuali. - Lesioni della meninge con perdita di liquor e conseguente cefalea o anche meningite. In alcuni casi si può rendere necessario un successivo intervento per suturare la breccia meningea. - Lesioni o alterazioni dell irrorazione sanguigna possono condurre a tutti i danni suddetti con possibile atrofia ossea da mancata irrorazione sanguigna. Inoltre una lesione di un vaso può condurre alla formazione di una fistola artero-venosa con inversione del flusso artero-venoso e possibili complicanze trombo-emboliche. (F.Benedetti-Valentini-C.Villani-A.Laurito-M.Benedetti-Valentini: Vascular complications of orthopaedic surgery: an update on diagnosis and management. J.Orthopaed.Traumatol. (2006),7,163-168 ).
- Possibili complicanze oculari ( diminuzione del visus o perdita ) soprattutto in soggetti con patologie oculari, diabete, ipertensione, fumatori, patologie vascolari ( Brian Gill- James E.Heavner : Postoperative visual loss associated with spine surgery. Eur.Spine J. (2006),15. 479-484 ) - In caso di interventi correttivi in distrazione possono manifestarsi danni cutanei, viscerali e vasali. In tutti gli interventi che comportino un irrigidimento di parte della colonna vertebrale, ne consegue una riduzione della motilità vertebrale. Inoltre i segmenti di rachide vicini al tratto artrodesizzato (irrigidito) sono sottoposti a forze compressive differenti rispetto a prima dell intervento. E possibile che dopo l intervento chirurgico, pur scomparendo la sintomatologia periferica, permanga lieve dolore al tratto operato. INTERVENTO DI ASPORTAZIONE DI ERNIA DISCALE LOMBARE. Quando necessario in rapporto al quadro clinico, l intervento consiste nell asportazione del frammento erniario espulso o contenuto e nell ulteriore controllo/toilette dei frammenti ancora contenuti all interno del disco. L atto chirurgico è volto a risolvere il dolore lombosciatalgico ed eventuale associato deficit nervoso. Questo può migliorare appunto in presenza di sciatica. Se il sintomo dolore Lombare ma soprattutto radicolare ) si è spontaneamente risolto e da almeno oltre 15 gg., l intervento non è più indicato perché il recupero nervoso non si otterrebbe così facendo ma semmai con un attento programma riabilitativo. Dopo l intervento di asportazione dell ernia possono permanere lombalgia e disturbi ipoestesici/parestesici/disestesici all arto inferiore (alterazione della sensibilità, formicolii, bruciori) dovuti alla mobilizzazione della radice nervosa all atto della rimozione dell ernia ma anche al fatto che la radice durante la fase compressiva preoperatoria più o meno protratta nel tempo - può essere stata in parte danneggiata anche irreversibilmente (compressione ischemica ). La lombalgia residua nel 50% dei casi e non sempre presente - può ricondursi al cambiamento del disco intervertebrale: una volta espulsa l ernia il disco rimane privo, nella sua centralità, del nucleo polposo. E come se avessimo un ammortizzatore che in parte si sgonfia. Questo quadro clinico può migliorare con il tempo, fisioterapia, ginnastica e igiene di vita. Se così non sarà saranno da prendere in considerazione con il proprio Specialista Chirurgo vertebrale altre soluzioni. È stata/o informata/o che, presentandosi la necessità di salvarla da un pericolo imminente non altrimenti evitabile e/o da un danno grave alla Sua persona, o se si constatassero delle difficoltà ad eseguire l intervento chirurgico con la tecnica propostale, verranno poste in atto tutte le pratiche che i Sanitari curanti riterranno idonee a scongiurare o limitare tale pericolo e, comunque, a portare a termine l intervento chirurgico nella migliore sicurezza, ove necessario anche modificando il programma terapeutico prospettatole.
La informiamo del fatto che l Istituto di cura dove sarà eseguito l intervento chirurgico, come previsto dai requisiti regionali di autorizzazione e accreditamento richiesti per trattare le patologie a Lei riscontrate, è dotato di adeguati dispositivi, macchinari, strumenti e strutture per la pronta rianimazione del paziente, ma non è dotato di struttura autonoma di terapia intensiva post operatoria ed è bensì collegato al sistema di risposta all emergenza/urgenza previsto dal Servizio Sanitario Regionale (sistema di allerta 118); pertanto La informiamo del fatto che, in alcune circostanze (casi eccezionali), l assistenza intensiva potrebbe essere intrapresa presso la Clinica e proseguita presso altre e diverse strutture sanitarie, pubbliche e/o private. Il presente documento ha lo scopo di informarla e di fornirle, in maniera il più possibile semplice e comprensibile, tutte le notizie circa la sua patologia e circa l intervento da me proposto. Mio dovere è di illustrarlo fornendo ogni più ampia e chiara informazione necessaria alla sua comprensione ed accertarmi che Lei abbia ben compreso quanto viene sottoposto alla Sua attenzione ed alla finale sottoscrizione. E importante che lei ritenga le spiegazioni fornite esaurienti e chiare ed in particolare che abbia ben presente quanto Le viene proposto per ottenere un trattamento terapeutico appropriato, con indicati i benefici ed i possibili rischi, così da consentirle una volontaria e consapevole decisione in merito. Resto comunque a Sua disposizione, anche telefonicamente (..), per dirimere qualsiasi dubbio o per fornire ulteriori informazioni che si rendessero necessarie dopo una più approfondita rilettura del documento. Data luogo. Firma Paziente... Firma Medico informatore.... Io sottoscritto Autorizzo Non Autorizzo l utilizzo dei tessuti e/o organi che mi sono stati eventualmente asportati durante il trattamento al fine di formulare una diagnosi isto-patologica o per procedure finalizzate al miglioramento delle conoscenze in campo scientifico; Acconsento. Non Acconsento. a che, nel corso di procedure diagnostiche e/o terapeutiche, vengano eseguite riprese filmate e/o fotografiche da poter utilizzare in ambito medico per il miglioramento delle conoscenze scientifiche, nel completo rispetto della legge sulla privacy., lì.