F.A.Q. Frenquetly asked questions INGENIA Group Domande frequenti sull operatività commerciale Manuale commerciale FAQ - AM/CA 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it
F.A.Q. - FREQUENTLY ASKED QUESTION Per supportarti nella comprensione del funzionamento della Formazione Finanziata, abbiamo stilato una lista di domande e risposte più frequenti. 1. Cosa fanno i Fondi Paritetici interprofessionali? I Fondi finanziano: Piani formativi aziendali (ovvero piani predisposti ad hoc per una singola impresa) Piani territoriali (ovvero piani stilati per aziende appartenenti allo stesso territorio) Piani settoriali (ovvero piani dedicati per aziende dello stesso settore produttivo) Piani individuali (ovvero piani dedicati ad uno o più lavoratori attivabili attraverso i voucher formativi individuali) 2. In che modo l'impresa aderisce ai Fondi? L'adesione si effettua attraverso il consueto modello di denuncia contributiva UNIEMENS (ex modello DM/10) dell'inps, che tutte le imprese utilizzano ordinariamente ogni mese. Con comunicazione all'inps di voler aderire ad un particolare Fondo interprofessionale, l'azienda decide di versare il contributo obbligatorio dei propri lavoratori e pari allo 0,30% al Fondo indicato; da quel momento parte del contributo versato sarà trasferito direttamente dall'inps al Fondo indicato per il numero di lavoratori complessivamente indicato durante il momento di adesione al Fondo. Nella dichiarazione UNIEMENS del mese successivo verrà indicata una voce indicante la sigla del Fondo prescelto dove si indica il numero di lavoratori dipendenti associati a quel fondo e il totale dei contributi versati. L'adesione al Fondo ha validità annuale ed è soggetta a tacito rinnovo; in ogni caso l'azienda può decidere liberamente di cambiare Fondo a cui aderire seguendo la stessa procedura. 3. A quale Fondo deve aderire l'impresa? Solitamente l'adesione avviene sulla base dell'appartenenza settoriale o dell'appartenenza ad una organizzazione di rappresentanza che ha promosso il Fondo stesso. Ogni impresa può aderire ad un solo Fondo, fermo restando la libertà per ogni azienda di aderire al Fondo che preferisce. 4. Come ottenere il contributo dei Fondi? Una volta scelto il Fondo a cui aderire, è necessario mantenersi aggiornati e verificare periodicamente le comunicazioni emanate dal Fondo prescelto, con cui si invitano le imprese, singole o associate a presentare i loro Piani formativi. Le comunicazioni dei Fondi saranno adeguatamente pubblicizzate presso le imprese aderenti attraverso le
procedure e con l'utilizzo degli strumenti che ciascun Fondo ritiene più opportuni (es. informative sul bollettino periodico delle organizzazioni, pubblicazioni sul proprio sito istituzionale, comunicazioni dirette alle imprese aderenti etc.). Per poter aderire al bando emanato dal Fondo, l'azienda presenterà un Piano formativo aziendale (se presentato per singola azienda) o interaziendale (se presentato da un consorzio di più aziende) sotto la consulenza di un ente o di un addetto alla formazione finanziata che supporta l'azienda nella stesura del piano. Le scadenze e le modalità di presentazione e di erogazione dei contributi dei fondi alla formazione finanziata vengono stabiliti di volta in volta a seconda delle regole stabilite dal Fondo. 5. Come finanziare la formazione dei propri Dirigenti? I Fondi interprofessionali finanziano la sola formazione dei dipendenti di un'azienda o di uno Studio professionale. Esistono però dei Fondi dedicati per la formazione del personale dirigente. Si tratta di fondi costituiti ad hoc (es. Fondirigenti, Fondir e Fondo dirigenti PMI). Il funzionamento è pari a quello previsto per gli altri Fondi: il contributo versato per questa tipologia di lavoratori verrà trasferito dall'inps a tali Fondi. Limitatamente a questo solo caso, è possibile per l'azienda aderire a due Fondi diversi. 6. Cosa differenzia un Piano formativo da un progetto di formazione? I Fondi possono finanziare esclusivamente Piani Formativi anche se di diverso tipologia (aziendali, settoriali, territoriali e individuali). Il Piano formativo si differenzia da un normale progetto di formazione in quanto deve essere obbligatoriamente condiviso dalle parti sociali. Ad esempio, nel caso di un Piano formativo aziendale, esso dovrà essere formalmente approvato sia dall'impresa, sia dalla rappresentanza sindacale aziendale (o in mancanza di questa, dalle organizzazioni sindacali territoriali). Stessa cosa per i Piani formativi territoriali o settoriali, che dovranno avere l'approvazione delle organizzazioni di rappresentanza (datoriali e sindacali) competenti territorialmente o settorialmente. 7. Come funziona il Conto Aggregato Ingenia? Iscrivere le aziende al conto aggregato di Ingenia Group fornisce notevoli vantaggi: Usualmente le aziende che si iscrivono a un fondo interprofessionale per maturare somme destinabili alla formazione devono aspettare almeno un anno. Inoltre, considerando la media dello stipendio italiano, per ogni dipendente un'azienda versa nel fondo interprofessionale circa 30 euro: da ciò deriva che un'azienda con 10 dipendenti dopo un anno di iscrizione ha maturato 300 euro, per poter usufruire della formazione finanziata, mediante l'appoggio di un'agenzia formativa che anticipa i costi e che quindi assurge al ruolo di soggetto attuatore. Per poter usufruire di tale cifra l'azienda deve presentare un progetto che deve essere posto al vaglio del fondo e delle associazioni sindacali. Da ciò deriva un dispendio di
energie spese in burocrazia tale che molto spesso le aziende rinunciano alla richiesta formativa, data l'esigua somma a loro destinabile per la formazione. Ingenia si avvale della collaborazione di oltre 100 professionisti in tutto il territorio nazionale, ognuno dei quali usufruisce della segnalazione di ulteriori professionisti che diventano parte integrante del suo gruppo: essi sono deputati alla raccolta dei cedolini e alla individuazione delle esigenze formative da parte delle aziende. Questa raccolta di migliaia di cedolini/buste paga, che vengono iscritti al conto aggregato Ingenia, non fa scaturire sempre esigenze formative da parte degli iscritti. In sostanza, solo chi fa richiesta di formazione viene immediatamente soddisfatto e la partecipazione al conto aggregato Ingenia da la possibilità all'azienda che richiede formazione in tempi rapidi di ottenere le risorse prima ancora che essa ne accantoni a sufficienza. Ma passiamo un esempio pratico per chiarire meglio la situazione: Un company advisor raccoglie con l'ausilio di suoi segnalatori (il più delle volte commercialisti, consulenti del lavoro e in genere professionisti), 1.000 cedolini facenti capo a più aziende: da essi derivano, oltre alla provvigione per sé e a quella per i suoi segnalatori, un potere formativo di circa 30.000 euro, che dovrà essere adeguato al valore effettivo della busta paga. Questa formazione, con l'accordo di tutti i suoi segnalatori, potrà essere erogata alle aziende che effettivamente ne hanno bisogno in tempi rapidi! Ovviamente il company advisor dovrà tenere in considerazione tutte le esigenze potenziali delle aziende che si scrivono e potrà, sempre prestando attenzione a quello che i suoi segnalatori gli comunicano, erogare formazione in maniera ciclica senza perdere tempo con bandi, lungaggini burocratiche derivanti dagli accordi sindacali o tempi morti derivanti dall'attesa che l'azienda maturi l accantonamento necessario con i contributi previdenziali. 8. Si puo` erogare la formazione per gli apprendisti? Fonarcom consente di farlo, bisogna però appoggiarsi a un agenzia formativa che eroga già formazione per questi ultimi. Esse spesso hanno dei finanziamenti dedicati, che esulano dai fondi interprofessionali. Ovviamente non si possono sommare i due tipi di finanziamento per uno specifico scopo, quindi la formazione si può erogare utilizzando le agenzie preposte quando esse siano rimaste fuori da altro genere di finanziamento. 9. Si può erogare formazione agli statali o ad enti pubblici? Il contributo su cui facciamo leva è quello per l indennità di disoccupazione involontaria, ovvio quindi che non sia utilizzabile quello di lavoratori statali, poiché per loro non viene versato, salvo che per i contratti a termine e per le aziende municipalizzate (acqua, gas, etc.). Queste pur lavorando per il pubblico hanno in realtà una gestione di tipo privatistico, quindi possono essere equiparate a normali aziende.
10. Si possono formare i dipendenti di una ASL? E necessario fare una distinzione: i lavoratori delle ASL a tempo indeterminato, pur versando i contributi all INPS (ex EMPAM), non versano lo 0,30%, quindi non possono accedere alla formazione finanziata; i lavoratori delle ASL a tempo determinato (e sono spesso la maggioranza nelle ASL) invece versano lo 0,30% e possono accedere alla formazione finanziata.