MERCOLEDÌ 4 APRILE 2012 IL TIRRENO Attualità 7 guida al 730 RIMBORSI Badanti,istruzione,sanità comerecuperarelespese Il modello va presentato entro il 31 maggio. In genere lo sconto è del 19% Per assegni all ex coniuge e contributi previdenziali si arriva all aliquota massima Conto alla rovescia per il 730: dovrà essere consegnato entro il 31 maggio di Giovanna Mezzana È conto alla rovescia per la compilazione del modello 730 sui redditi 2011: entro il 31 maggio deve essere consegnato ai Centri di assistenza fiscale (Caf) o a un professionista abilitato. Possono fare il 730 i pensionati; chi è in mobilità o in cassa integrazione; chi nel 2011 ha percepito redditi di lavoro dipendente o assimilato (co.co.co e contratti a progetto) e continua ad essere "in forza" (altrimenti non vi è convenienza mancando il sostituto d'imposta); e chi ritiene di aver diritto ad una qualche esenzione. Obiettivo di ogni contribuente è senza dubbio quello di recuperare anche (solo) una parte delle spese sostenute: il modello 730, come del resto l'unico, lo consente. Per sapere come fare, un aiuto può arrivare, ad esempio, dagli esperti dei Caaf Cgil (www.caafcgiltoscana.it), le cui sedi territoriali toscane nel 2011 si sono fatte carico di 266.480 dichiarazioni 730 (+3,4% rispetto al 2010). Se in questi ultimi mesi abbiamo paventato gli effetti di una rivoluzione del fisco, sul fronte del modello 730 possiamo rilassarci: «Per il contribuente non sono state introdotte novità eclatanti - nota Saverio Corsetti, Caaf Cgil Toscana, filiale di Carrara - Piuttosto aumenta il carico di lavoro degli operatori che devono interpretare norme di tre diverse finanziarie. Il consiglio? Il cittadino si rivolga a noi portando una documentazione il più completa possibile». Qualche novità c'è - la cedolare secca, l'obbligo di indicare gli immobili di interesse storico/artistico concessi in locazione, il contributo di solidarietà per i redditi che superano 300mila euro lordi annui - ma non cambierà la vita del contribuente. Vediamo, piuttosto, quali sono le voci di spesa da indicare nella dichiarazione - e di cui dobbiamo disporre delle "pezze giustificative" - che ci consentono di essere in parte rimborsati. Anche se il reddito non ha comportato pagamento di imposte abbiamo diritto a: detrazioni per almeno quattro figli a carico (1.200 euro); detrazione per l'affitto; rimborsi su acconti versati l'anno precedente. E possibile godere di detrazioni del 19% per: spese sanitarie, rette asili nido, sport dei figli, spese di studio, riscatto anni di laurea, spese funebri per familiari anche non a carico, spese assicurative e veterinarie. Abbiamo diritto a un risparmio fiscale tra 23% e 43% per gli assegni di mantenimento dell'ex coniuge e per i versamenti previdenziali e assistenziali. RIPRODUZIONE RISERVATA INQUILINI Un aiuto ai giovani che vivono da soli Parte delle spese sostenute per l'affitto dell'abitazione principale può essere facilmente recuperata. A chi vive come inquilino spetta: una detrazione di 300 euro, se il reddito è sino a 15.494 euro; una detrazione di 150 euro, se il reddito è compreso tra 15.494 e 30.987 euro. Per gli inquilini che hanno un regime a canone concordato è prevista: una detrazione di 495,80 euro, se il reddito non supera la cifra di 15.494 euro; un benefit di 248 euro, se il reddito complessivo oscilla tra 15.494 e 30.987 euro. I lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza nel comune in cui lavorano o in un comune limitrofo possono godere di: una detrazione di 992 euro, se il reddito si ferma a quota 15.494 euro; di 496 euro, per redditi tra 15.494 e 30.987 euro (il beneficio sussiste solo per i primi tre anni). I giovani tra 20 e 30 anni hanno invece diritto ad una detrazione pari a 992 euro, se il reddito complessivo non va oltre 15.494 euro (l'agevolazione è godibile solo per i primi tre anni). COLF E BADANTI attività fisica ISTRUZIONE MUTUO CURE MEDICHE Affitti Non autosufficienti ecco tutti gli sconti Piscina e palestra 210 euro in meno Corsi e fuori sede rimane il bonus Casa, necessari contratto e ricevute Farmaci e visite minimo 129,11 euro La cedolare secca va dal 19 al 21% Il fisco ci viene incontro se per assistere una persona non autosufficiente si è assunta una colf o una badante. I benefici spettano al datore di lavoro, cioè a chi di fatto l'ha assunta e si fa carico di pagarla: può essere il diretto interessato (la persona anziana), ma anche il figlio. Chi ha assunto il lavoratore domestico ha innanzitutto diritto alla deduzione dei contributi Inps versati durante l'anno; se poi ha un reddito che non supera quota 40mila euro, ha un'ulteriore detrazione fino ad un massimo di 399 euro (che equivale al 19 per cento del limite di spesa prevista pari a 2.100 euro). Ci sono inoltre altre voci di spesa relative all'integrazione e all'autosufficienza dei portatori di handicap, per le quali è previsto il beneficio della detrazione, nella misura del 19%: acquisto, adattamento e riparazione (entro quattro anni dall'acquisto) di autoveicoli; acquisto di sussidi tecnici e informatici, di accompagnamento, deambulazione, e sollevamento; acquisto e mantenimento di cani-guida; spesa per servizi di interpretariato (non udenti). Si può inoltre avere un risparmio fiscale dal 23% al 43% con la deduzione delle spese mediche generiche e di assistenza specifica ai portatori di handicap. Se vostro figlio pratica sport, avete diritto ad una detrazione sulla spesa sostenuta per l'attività fisica da lui svolta. È concessa una detrazione del 19 per cento del quantum speso, sino ad un importo massimo di 210 euro a figlio. Il recupero è consentito purché lui svolga attività sportiva a livello esclusivamente dilettantistico (non professionistico) e abbia un'età compresa tra 5 e 18 anni; il requisito dell'età è soddisfatto anche se sussiste per una sola parte del periodo d'imposta (è il caso, ad esempio, in cui il giovane abbia compiuto 19 anni nel corso del 2011). Via libera, dunque, alla detrazione per l'iscrizione annuale o l'abbonamento a palestra, piscina, associazioni sportive ed altre strutture e impianti dove si pratica attività fisica. Attenzione, però: per l'agenzia delle entrate non è sufficiente la ricevuta di pagamento che la palestra strappa dal blocchetto e ci consegna; è necessaria una certificazione (meglio) su carta intestata dell'ente erogatore del servizio, in cui è riportato il nominativo del genitore che sostiene la spesa ed è indicata l'attività svolta dal figlio; l'attestazione nominativa di spesa può essere intestata anche al ragazzo. Puoi godere di una detrazione del 19 per cento sulle spese avute per l'istruzione dei figli, di un familiare a carico e per la tua. Il recupero è previsto per l'istruzione secondaria, l'università (incluse quelle telematiche), i corsi di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria; il beneficio è godibile anche se si studia in scuole o università straniere. Per "spese d'istruzione" il fisco intende pressoché esclusivamente le tasse d'iscrizione: non sono detraibili le spese relative agli abbonamenti ai mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere le sedi. "In compenso", puoi indicare spese d'istruzione sostenute nel 2011 anche se esse sono riferibili a più anni: è il caso, ad esempio, degli studenti "fuori corso". Si ha diritto ad una detrazione del 19% anche sugli affitti degli studenti universitari fuori sede, purché l'alloggio non sia all'estero e sino ad una spesa massima documentata di 2.633 euro: se i genitori ripartiscono al 50%, il limite massimo detraibile da ciascuno sarà di 1.316,50 euro. Il contratto d'affitto deve rispettare i dettami della L. 43/'98 (Disciplina delle locazioni abitative) e l'ateneo trovarsi ad almeno 100 km dal comune in cui lo studente risiede. Se avete acceso un mutuo, ritagliatevi un po di tempo per approntare tutta la documentazione necessaria a chi vi agevola nella compilazione del 730 e/o nel caso in cui l'agenzia delle entrate ve la richieda in sede di verifiche. Se il mutuo è stato richiesto per l'acquisto dell'abitazione principale dovrete presentare: contratto d acquisto, contratto del mutuo, quietanza pagamenti interessi passivi, oneri accessori (cioè costi di intermediazione, fattura notaio, atto mutuo e acquisto). Nel caso in cui il mutuo sia stato acceso per la costruzione o la ristrutturazione dell'abitazione principale è necessario portare con sé: contratto mutuo, quietanza pagamenti interessi passivi, fatture e ricevute fiscali delle spese di costruzione /ristrutturazione, abilitazioni amministrative necessarie, documentazione relativa agli oneri accessori (costi di intermediazione, fattura notaio, atto mutuo e acquisto. E per mutui stipulati per l'acquisto di altri immobili (solo fino al 1992) o per interventi di ristrutturazione (solo nel 1997) presentate: contratto acquisto, contratto mutuo, quietanza pagamenti interessi passivi, fatture e ricevute fiscali delle spese sostenute per la ristrutturazione. Se hai avuto spese per la tua salute o per quella di familiari a carico, sappi che sono molteplici le voci sulle quali puoi usufruire di una detrazione del 19%; unico vincolo, aver superato la soglia di spesa di 129,11 euro. Si può usufruire della detrazione per: prestazioni chirurgiche, specialistiche, di un medico generico comprese le visite e le cure di medicina omeopatica; analisi; ricoveri per operazione chirurgica o degenza (nel caso di anziano ricoverato in un istituto, la detrazione non spetta per la retta di ricovero ma solo per le spese mediche); acquisto di medicinali; acquisto o affitto di protesi sanitarie ma anche di dispositivi medici come l'apparecchio per aerosol o quello per la misurazione della pressione sanguigna; spese per il trapianto di organi; importi dei ticket pagati per spese sostenute nell'ambito del sistema sanitario nazionale; spese di assistenza infermieristica e riabilitativa. Per ottenere il recupero, servono le "pezze giustificative": per i medicinali è sufficiente lo scontrino di acquisto (con il codice fiscale), per le protesi, oltre alla fattura, è necessaria la prescrizione del medico. Anche le spese veterinarie godono di detrazione: se superano la franchigia dei 129,11 euro e sino al limite di 387,37 euro. Se ritenete che faccia al caso vostro il ricorso all'opzione della cedolare secca - l'imposta sostitutiva sul reddito da locazione di fabbricati ad uso abitativo, conveniente soprattutto per chi dichiara redditi almeno al di sopra dei 28mila euro (secondo i calcoli del Sole24ore) - assicuratevi di avere tutto in regola sul fronte degli adempimenti. Il proprietario deve innanzitutto comunicare preventivamente all'inquilino, tramite lettera raccomandata, la scelta del nuovo regime e rinunciare all'aggiornamento del canone a qualsiasi titolo e per tutta la durata dell'opzione. L'opzione per il regime della cedolare secca si esprime o in sede di registrazione del contratto o all'atto della dichiarazione dei redditi: va espressa nel secondo caso per i contratti in corso nel 2011, scaduti oppure oggetto di risoluzione volontaria alla data del 7 aprile 2011; per i contratti in corso alla stessa data del 7 aprile 2011, per i quali era già stata eseguita la registrazione e per i contratti prorogati per i quali era già stato effettuato il relativo pagamento. L'opzione della cedolare secca consente di scontare un'aliquota del 21 per cento o del 19% a seconda della tipologia del contratto di locazione.