Fisiopatologia della Nutrizione e Diagnosi di Malnutrizione



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Transcript:

Fisiopatologia della Nutrizione e Diagnosi di Malnutrizione Francesco Lombardi Riabilitazione Neurologica Intensiva Ospedale S. Sebastiano di Correggio AUSL di RE

Malnutrizione = Terapia sbagliata non fornire al paziente il suo fabbisogno energetico proteico equivale ad una inadeguatezza del trattamento terapeutico Katz DL, Nutrition in Clinical Practice 2001.

Fisiopatologia della nutrizione: una nutrizione fisiologica

La dieta alimentare una scelta razionale (ripartizione della propria razione alimentare) tra alcuni gruppi fondamentali e omogenei di alimenti (da cinque a sette secondo le varie proposte formulate dagli esperti),

La dieta alimentare una scelta razionale (ripartizione della propria razione alimentare) tra alcuni gruppi fondamentali e omogenei di alimenti (da cinque a sette secondo le varie proposte formulate dagli esperti), a. in modo da assicurare all'organismo, oltre agli apporti energetici,

La dieta alimentare una scelta razionale (ripartizione della propria razione alimentare) tra alcuni gruppi fondamentali e omogenei di alimenti (da cinque a sette secondo le varie proposte formulate dagli esperti), a. in modo da assicurare all'organismo, oltre agli apporti energetici, b. anche la copertura dei fabbisogni 'protettivi' (vitamine, minerali, fibre),

La dieta alimentare una scelta razionale (ripartizione della propria razione alimentare) tra alcuni gruppi fondamentali e omogenei di alimenti (da cinque a sette secondo le varie proposte formulate dagli esperti), a. in modo da assicurare all'organismo, oltre agli apporti energetici, b. anche la copertura dei fabbisogni 'protettivi' (vitamine, minerali, fibre), c. l'approvvigionamento di alcune molecole particolari non sintetizzabili dall'organismo stesso (aminoacidi essenziali, acidi grassi essenziali)

La dieta alimentare una scelta razionale (ripartizione della propria razione alimentare) tra alcuni gruppi fondamentali e omogenei di alimenti (da cinque a sette secondo le varie proposte formulate dagli esperti), a. in modo da assicurare all'organismo, oltre agli apporti energetici, b. anche la copertura dei fabbisogni 'protettivi' (vitamine, minerali, fibre), c. l'approvvigionamento di alcune molecole particolari non sintetizzabili dall'organismo stesso (aminoacidi essenziali, acidi grassi essenziali) d. e quell'equilibrio percentuale fra carboidrati, proteine e grassi, che la fisiopatologia nutrizionale e l'epidemiologia ci propongono, al momento, come ottimale (dieta equilibrata, dieta 'prudente' ecc.)

Gruppi fondamentali di alimenti I sette gruppi fondamentali di alimenti necessari per la realizzazione di una dieta fisiologicamente corretta sono: 1. il gruppo delle carni, pesci, uova; 2. il gruppo del latte e derivati; 3. il gruppo dei cereali e tuberi; 4. il gruppo dei legumi; 5. il gruppo dei grassi da condimento; 6. il gruppo degli ortaggi e frutta, fonti di vitamina A; 7. il gruppo degli ortaggi e frutta, fonti di vitamina C.

I diversi fabbisogni dell organismo L'alimentazione ha lo scopo di soddisfare una duplice necessità dell'organismo: fornire l'energia necessaria per il mantenimento della vita e dell'attività muscolare (esigenze energetiche) provvedere materialmente alla protezione, alla riparazione ed alla costruzione dei tessuti (esigenze plastiche)

Fabbisogno energetico serve per Metabolismo basale spesa metabolica necessaria alla vita fondamentale delle cellule dell'organismo (mov. resp., battiti card., tono musc., etc.) Termoregolazione la cellula umana vive se tenuta entro l'intervallo di temperatura compreso tra +35 C e +42 C Lavoro muscolare Il rendimento del motore umano è del 25%: ogni quattro calorie fornite una è trasformata in lavoro (le restanti sono perse sotto forma di calore); Possiamo classificare l'attività fisica come leggera quando consuma tra le 75 e le 100 calorie/ora, media quando consuma tra le 100 e le 200 calorie/ora, pesante quando consuma tra le 200 e le 500 calorie/ora molto pesante quando il consumo supera le 500 calorie/ora. Accrescimento o mantenimento fabbricazione nuovi tessuti o mantenimento di quelli preesistenti (bambino e adolescente 50% più alto che adulto).

Fabbisogno plastico garantisce Protezione e rigenerazione dei tessuti per natura sottoposti a continua usura. Se costituito da assunzione equilibrata e suddivisa di alimenti di diversa composizione nutrizionale. gli elementi che si usurano devono essere rimpiazzati, l'organismo non è in grado di creare tali sostanze e ricorre al mondo esterno La razione alimentare può considerarsi ragionevolmente equilibrata quando l'apporto calorico totale viene fornito per 55% dai carboidrati, 30% dai lipidi 15% dalle proteine.

Fabbisogni nutrizionali (calorie) Fabbisogno calorico: 30 kcal per kg di peso ideale per vita sedentaria; 35 kcal per kg di peso ideale per attività lavorativa leggera; 40 kcal per kg di peso ideale per attività lavorativa pesante.

Fabbisogni nutrizionali (calorie) Fabbisogno calorico: 30 kcal per kg di peso ideale per vita sedentaria; 35 kcal per kg di peso ideale per attività lavorativa leggera; 40 kcal per kg di peso ideale per attività lavorativa pesante.

Fabbisogni nutrizionali in caso di malattia (calorie) Possono essere calcolati con riferimento al peso corporeo 30 Kcal/Kg/die = Fabbisogni normali (coprono il metabolismo basale, l'azione dinamico specifica degli alimenti ed una modesta attività fisica) 35-40 Kcal/Kg/die = Fabbisogni aumentati (condizioni di stress moderato, chirurgia non complicata, neoplasie, malattie infiammatorie intestinali, quando si richiede anabolismo) 50-60 Kcal/Kg/die = Fabbisogni elevati (catabolismo elevato, sepsi, ustioni, traumi cranici)

Fabbisogni nutrizionali (proteine) Fabbisogno proteico giornaliero 0.8-1 g per kg di peso per l adulto, 2.5 g per Kg nei primi anni di vita del bambino.

Fabbisogni nutrizionali (proteine) Fabbisogno proteico giornaliero 0.8-1 g per kg di peso per l adulto, 2.5 g per Kg nei primi anni di vita del bambino.

Fabbisogni nutrizionali in caso di malattia (proteine) Fabbisogno proteico/kg peso/die 1,0 gr/kg/die di proteine = Normale (condizione di equilibrio proteico in adulti sani) 1,25-1,87 gr/kg/die di proteine = Aumentato (condizioni di stress moderato, chirurgia non complicata, neoplasie, malattie infiammatorie intestinali, malnutrizione, quando si richiede anabolismo) 2,5-3,1 gr/kg/die di proteine = Elevato (politrauma, sepsi grave, traumi cranici, ustioni, catabolismo elevato)

Fabbisogni nutrizionali in caso di malattia (acqua) Fabbisogno idrico espresso in funzione del peso e della condizione clinica. 30 ml/kg/die = normale fabbisogno idrico 40-50 ml/kg/die = aumentato fabbisogno (es. fistole intestinali, stress chirurgico, febbre, anabolismo, etc). 100-150 ml/kg/die = fabbisogno molto elevato (casi eccezionali, sepsi gravi, ustioni, diarree non controllabili )

Malnutrizione = Terapia sbagliata non fornire al paziente il suo fabbisogno energetico proteico equivale ad una inadeguatezza del trattamento terapeutico Katz DL, Nutrition in Clinical Practice 2001.

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

In ospedale?!... (Löser, Dtsch Arztebl Int. 2010)

La malattia influisce sul fabbisogno calorico (Clifton 1984) Comparazione dell'resting Metabolic Expenditure (RME) RME = 138% ± 37% dei valori attesi pazienti non sedati a riposo, per tutti i giorni di misurazione... RME = 89% ± 03% dei valori attesi pazienti paralizzati, pesantemente sedati o in coma barbiturico Aumento di 1 C della temperatura corporea produce un incremento del 10% dell'rme

La malattia influisce sul fabbisogno proteico (Clifton 1984) L'escrezione media di azoto è stata di 20.2 ± 6.4 gr/die (12 gr/die in condizioni di digiuno in individui sani) IL valore medio di perdita di azoto dal 10 al 28 giorno è stato di 21.5 ± 6.9 gr/24 h.

Malnutrizione La malnutrizione è una condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell organismo conseguente allo squilibrio tra fabbisogni, introiti ed utilizzazione dei nutrienti tale da comportare un eccesso di morbilità e mortalità o un alterazione della qualità della vita.

Malnutrizione La malnutrizione è una condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell organismo conseguente allo squilibrio tra fabbisogni, introiti ed utilizzazione dei nutrienti tale da comportare un eccesso di morbilità e mortalità o un alterazione della qualità della vita. Nel paziente ospedalizzato la malnutrizione è la risultante di un deficit, acuto o cronico, sia di calorie (substrati energetici) che di proteine (substrati plastici) che configurano il quadro della cosiddetta malnutrizione proteico-calorica (MPC).

Malnutrizione La malnutrizione è una condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell organismo conseguente allo squilibrio tra fabbisogni, introiti ed utilizzazione dei nutrienti tale da comportare un eccesso di morbilità e mortalità o un alterazione della qualità della vita. Nel paziente ospedalizzato la malnutrizione è la risultante di un deficit, acuto o cronico, sia di calorie (substrati energetici) che di proteine (substrati plastici) che configurano il quadro della cosiddetta malnutrizione proteico-calorica (MPC). Essa è caratterizzata da una riduzione della massa magra e da un espansione del compartimento extracellulare.

Malnutrizione proteica Malnutrizione proteico-calorica

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

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Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

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Perdita di peso: malnutrizione o dimagramento?

Il paziente è dimagrito nell ultimo mese, si tratta di malnutrizione o dimagramento? Altezza Peso iniziale Peso finale 1,70 mt 130 Kg 90 Kg

Il paziente è dimagrito nell ultimo mese, si tratta di malnutrizione o dimagramento? Altezza Peso iniziale Peso finale 1,70 mt 130 Kg 90 Kg 130-90 = 40 40/130 = 0.30 30% di perdita in un mese

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

Il paziente è dimagrito nell ultimo mese, si tratta di malnutrizione o dimagramento? Altezza Peso iniziale Peso finale 1,70 mt 85 Kg 75 Kg

Il paziente è dimagrito nell ultimo mese, si tratta di malnutrizione o dimagramento? Altezza Peso iniziale Peso finale 1,70 mt 85 Kg 75 Kg 85-75 = 10 10/80 = 0.13 13% di perdita in un mese

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

Il paziente è dimagrito nell ultimo mese, si tratta di malnutrizione o dimagramento? Altezza Peso iniziale Peso finale 1,70 mt 80 Kg 75 Kg

Il paziente è dimagrito nell ultimo mese, si tratta di malnutrizione o dimagramento? Altezza Peso iniziale Peso finale 1,70 mt 80 Kg 75 Kg 80-75 = 5 5/80 = 0.06 6% di perdita in un mese

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

% Calo ponderale nel tempo

Perdita di patrimonio proteico

Perdita di patrimonio proteico Perdita di massa muscolare

Perdita di patrimonio proteico Il cuore è un muscolo

Perdita di patrimonio proteico Albumina Perdita di Albumina (Pressione osmotica) Membrana semipermeabile

Perdita di patrimonio proteico Da un lato Edema, Ascite: liquidi nel compartimento extravascolare

Perdita di patrimonio proteico Dall altro riduzione idratazione intravascolare: trombosi e piaghe da decubito

Perdita di patrimonio proteico Perdita di Anticorpi: competenza immunitaria

Perdita di patrimonio proteico Perdita di Anticorpi: rischio infezioni

Perdita di patrimonio proteico Ridotta capacità di cicatrizzazione

Perdita di patrimonio proteico Albumina umana 4.0 (g/dl) 1.2 (g/dl) = 30 %

Malnutrizione = Terapia sbagliata non fornire al paziente il suo fabbisogno energetico proteico equivale ad una inadeguatezza del trattamento terapeutico Katz DL, Nutrition in Clinical Practice 2001.

Linee guida SINPE per la Nutrizione Artificiale Ospedaliera 2002

Cause di Malnutrizione Malnutrizione correlata alla malattia Alterazioni di assorbimento del cibo, alterazioni del metabolismo, infezioni, perdita di appetito, catabolismo specifico di determinate malattie) Problemi della dentatura Sintomi gastro-intestinali Dipendenze Malattia mentale (ad es. depressione, demenza) Disturbi della deglutizione Alterazione di percezione dei gusti Terapia con più farmaci Povertà Isolamento sociale Inabilità di procacciarsi o preparare il cibo