La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

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1 La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4

2 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare condizione di nutrizione e idratazione (clinica + laboratorio) 2) Interventi preventivi generali corretto apporto nutrizionale Malnutrizione => condizione che aumenta il rischio di sviluppare LdD

3 MALNUTRIZIONE Definizione STATO DI ALTERAZIONE FUNZIONALE, STRUTTURALE E DI SVILUPPO DELL ORGANISMO CONSEGUENTE ALLA DISCREPANZA TRA FABBISOGNI NUTRIZIONALI SPECIFICI E INTROITO O UTILIZZAZIONE DEI NUTRIENTI ESSENZIALI E DI CALORIE Definizione del Council on food and nutrition dell American Medical Association

4 MALNUTRIZIONE Quindi sia l iponutrizione che l ipernutrizione esitano in uno stato di malnutrizione. Tuttavia, per malnutrizione intenderemo uno stato di iponutrizione, non riferito a un particolare nutriente, sebbene ogni singolo nutriente possa determinare una sindrome carenziale e uno stato di malnutrizione relativo. La malnutrizione è più facile da riscontrare nella pratica quotidiana di quanto non si creda. E spesso si tende a sottovalutarla, a favore delle patologie concomitanti. Invece, sarebbe assolutamente importante identificare e correggere un simile stato, poiché esso è associato a un maggior rischio si sequele cliniche negative.

5 Cause e conseguenze della malnutrizione - Diminuito introito di nutrienti CAUSE - Aumento del fabbisogno di nutrienti - Aumento delle perdite di nutrienti - Alterazioni del metabolismo

6 DEPLEZIONE RISERVE TISSUTALI ALTERAZIONI FUNZIONALI E/O MICROSTRUTTURALI ALTERAZIONI STRUTTURALI MACROSCOPICHE SEGNI E SINTOMI CLINICI

7 GUARIGIONE FERITE E ULCERE MORBILITA FUNZIONALITA INTESTINALE DURATA DEGENZA IMPIEGO DI FARMACI RISPOSTA IMMUNITARIA RISCHIO INFEZIONI QUALITA DI VITA MORTALITA COSTI GESTIONE SANITARIA

8 # L anziano che vive solo ha un apporto calorico mediamente inferiore del 10-20% rispetto a soggetto di pari età che vive in famiglia # Un basso reddito è causa di ridotto acquisto di alimenti e di una dieta qualitativamente sbilanciata # La polipatologia e politerapia, caratteristiche dell età geriatrica, possono condizionare la richiesta e il consumo di nutrienti # 15-25% di anziani che vivono a domicilio è iponutrito # 30-50% di anziani istituzionalizzati è iponutrito (percentuale irrilevante di ipernutriti)

9 VALUTAZIONE DELLA MALNUTRIZIONE CALCOLARE BODY MASS INDEX (BMI, Kg/m²) Malnutrizione se < 18,5

10 VALUTARE L ALIMENTAZIONE E LO STATO DI IDRATAZIONE DEL SOGGETTO CON ANAMNESI, ESAME OBIETTIVO E/O QUESTIONARI VALIDATI (ES. MNA)

11 VALUTAZIONE DELLA MALNUTRIZIONE VALUTAZIONE QUANTITATIVA (Indici ematici), UTILE ANCHE COME UNICO METODO NEL CASO IN CUI NON SI POSSA VENIRE A CONOSCENZA DEL PESO DEL SOGGETTO, A PATTO CHE SIANO ASSENTI SEVERE ALTERAZIONI DELLA FUNZIONALITA EPATICA E/O RENALE. Inoltre i test di laboratorio possono rilevare deficit molto prima che le misure antropometriche e/o i segni e sintomi clinici appaiano evidenti.

12 MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT TEST VALIDATO E SEMPLICE NELL USO COMPOSTO DI DUE PARTI: SCREENING + ASSESSMENT SCREENING: appetito, calo ponderale, mobilità, presenza di patologie acute recenti, stato neuropsichico, BMI. Punteggio: se 12 non rischio di denutrizione se 11 rischio di denutrizione completare parte 2 ASSESSMENT: solitudine, politerapia, LdD, pasti consumati, consumo proteico, consumo di frutta e verdura, liquidi. Punteggio: se 17 23,5 paziente rimane a rischio (ricontrollare) se < 17 presenza di denutrizione

13 Indici ematici MALNUTRIZIONE LIEVE moderata GRAVE Albuminemia (g/dl) 3,4-2,8 2,7-2,1 < 2,1 Transferrinemia (mg/dl) < 100 Linfociti / mmc < 800 Emoglobina (g/dl) < 12 (donne) - < 14 (uomini)

14 ALBUMINA - IPOALBUMINEMIA BUON INDICATORE DI DEPLEZIONE PROTEICA - IPOALBUMINEMIA ASSOCIATA A INCREMENTO DELLA MORBILITA E MORTALITA NELL ANZIANO - IPOALBUMINEMIA E STRETTAMENTE CORRELATA CON LA FORMAZIONE DI LESIONI DA DECUBITO - MOLTI FATTORI INTERFERISCONO CON I LIVELLI SIERICI DISIDRATAZIONE, ENTEROPATIE, NEFROPATIE, MALATTIE EPATICHE

15 TRANSFERRINA EMIVITA PIU BREVE INDICATA A SORVEGLIARE RAPIDE MODIFICAZIONI DELLO STATO NUTRIZIONALE

16 INTERVENTI CORRETTIVI 1) AIUTO DURANTE IL PASTO 2) CONSISTENZA DELL ALIMENTAZIONE 3) ADEGUATO APPORTO NUTRIZIONALE E DI LIQUIDI ASSECONDARE I DESIDERI DEL SOGGETTO (non perdere mai di vista la qualità di vita del paziente!!) 4) E SE LdD Kcal/kg/die 1,2 1,5 g di proteine /kg/die ml/kg/die di acqua E quindi

17 se LdD: Interventi correttivi: CONTINUA FORNIRE SUPPORTI NUTRIZIONALI (dieta iperproteica, spuntini, integratori) CORREZIONE SINTOMI AVVERSI (vomito, diarrea, ecc.) MONITORARE ALIMENTAZIONE, STATO DI NUTRIZIONE/IDRATAZIONE controllo periodico peso e indici ematici. Se non vi è risposta a questi interventi nutrizione artificiale di supporto o totale (SNG, PEG, CVC)

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STATO NUTRIZIONALE 1

STATO NUTRIZIONALE 1 STATO NUTRIZIONALE 1 STATO NUTRIZIONALE circa il 20-40% dei pazienti ospedalizzati presenta segni di malnutrizione. La malnutrizione è causa di severe complicanze, prolunga la degenza, ed aumenta la mortalità

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