BARDARO - OMEOPATIA IN ODONTOIATRIA - Livello Base 17 Gennaio 2009 Bologna Progetto Formativo AMNCO 2008-2009

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BARDARO - OMEOPATIA IN ODONTOIATRIA - Livello Base 17 Gennaio 2009 Bologna Progetto Formativo AMNCO 2008-2009 (A cura del Dott. Arrigo Cantelli) Vedremo in questa sezione una omeopatia di base.in un secondo livello, l'anno prossimo, parleremo delle costituzioni, delll'inquadramento diatesico e PNEI e l'applicazione clinica odontoiatrica in parodontologia, endodonzia, chirurgia, ortodonzia. Non esistono libri di testo specifici. Quello che esiste è un pò vecchio. Ippocrate di Coo ( antica Grecia) 460-367 a.c. già sostenne che possimo curare tramite i contrari e tramite i simili. Es: per un forte raffreddamento alle mani posso metterle su una fonte di calore (un contrario); appena le tolgo si raffreddano, magari anche di più per effetto rimbalzo: è un'azione di tipo esterno poco duratura, il rimbalzo può provocare geloni, l'azione non coinvolge più di tanto l'organismo. Se invece le mani le metto sul ghiaccio, per pochissimi secondi, (uso un simile ) provoco una reazione dell'organismo generale, una reazione interna, più duratura,"similia similibus curentur", cioè le mani sentono un freddo ancora più intenso, mandano per vie afferenti al regolatore centrale le informazioni: questo elabora il messaggio e invia, per le vie efferenti agli effettori periferici segnali neuroendocrini per la vasodilatazione. Questa risposta sarà individuale dipendendo dai meccanismi personali più o meno funzionanti. Quindi quando si cura con il simile l'azione deve essere infinitesimale. Da ciò si evincono i tre pilastri dell'omeopatia a) similitudine b) dose infinitesimale c) totalità dell'individuo I quesiti propedeutici: 1) la cittadinanza vede di buon grado le medicine non convenzionali? (MNC). Secondo l'istat e la DOXA dagli anni '90 ad oggi il trend è in aumento passando dall'8% al 23%. La stessa classe medica di base: 8% la pratica, il 53% la ritiene utile, 75% dichiara che molti pazienti la richiedono. 2) l'odontoiatra può legalmente applicare l'omeopatia e le altre MNC? La FNOMCeO (2007): l'esercizio della MNC è un atto medico e può essere esercitato solo da medici ed odontoiatri unici titolari dell'atto medico. La legge 409/85 art.2 (...) gli odontoiatri possono prescrivere tutti i medicamenti necessari all'esercizio della loro professione. La finalità è essenziale per cui l'odontoiatra può prescrivere un farmaco o un rimedio che agisce es. sull'ipofisi se questa può avere effetti a livello oro-dentale. In parlamento ci sono disegni di legge che riguardano le MNC e la medicina e solo uno di questi DDL contiene la figura dell'odontoiatra. L'AMNCO propugna che anche l'odontoiatria sia compresa nella legge per la regolamentazione delle MNC e possa operare secondo la medicina olistica e integrata. 3) esistono studi scientifici sull'efficacia dell'omeopatia? Le Meta-analisi sono studi comparativi tra i vari trials pubblicati che servono per avere uno strumento statistico più rigoroso che elimini maggiormente le variabili e permetta un aggiornamento nel tempo. Serve anche per stabilire se una terapia ha una efficacia uguale o

superiore al placebo. Se una singola metanalisi mostra che una terapia ha un effetto simile al placebo deve essere esclusa dal rimborso del SSN e i medici hanno l'obbligo di non applicarla. Per essere valida una metanalisi deve avere a) nel team devono essere presenti degli esperti della materia, es: negli studi sull'omeopatia deve essere presente almeno un omeopata b) validità del campione: devono essere riportati il maggior numero di studi possibili (almeno 50) c) validità esterna: metanalisi sull'omeopatia devono contenere almeno il 50% di studi sull'omeopatia Un bell'esempio: ricordando che il SSN rimborsa solo le terapie che hanno una efficacia superiore al placebo: ci sono studi che dimostrano che l'iperico ha un effetto simile al placebo per la cura della depressione maggiore e gli antidepressivi di sintesi (rimborsati dal SSN) hanno una efficacia simile all'iperico...european Jour of Clinical Pharmacology 2003: x) i farmaci convenzionali si rivelano efficaci solo nel 40% dei pazienti cui siano stati prescritti correttamente. y) Le prescrizioni di farmaci convenzionali basati su dimostrazione di efficacia non superano il 30%. Ricordiamo che eliminare un sintomo non è curare la malattia e non parliamo di effetti collaterali. Non vi è nessuna evidenza che l'effetto placebo abbia in generale un importante effetto clinico (studio comparativo tra placebo o nessuna terapia). Se ne deduce che l'omeopatia, quando ha un effetto clinico, non ha un effetto placebo. Risultati di meta-analisi, pubblicate da riviste non di omeopatia tra il '91 e il 2000, eseguite da tre differenti gruppi hanno dato un giudizio concorde: l'effetto clinico dell'omeopatia è superiore al placebo. Esistono studi e test che dimostrano l'efficacia e il meccanismo di azione delle Alte Diluizioni sopra il N di Avogadro - homeopaty dentistry 2007- MNC e Sistemi Viventi: identità dei pricipi fondamentali di funzionamento. Prendiamo in analisi le citochine: le citochine sono dei messaggeri intercellulari tra sistema endocrino, sistema immunitario, sistema nervoso e sistema emozionale tramite il lobo limbico, regolano molte funzioni, non si depositano in granuli, vengono prodotte al momento della necessità, hanno vita brevissima, sono come gli ormoni peptidici. Uno stress emozionale abbassa tremendamente l'azione dei Natural Killer, per diminuzione dell'attività dell'rna messaggero. La citochina Simile(?) agisce su sistemi e tipi cellulari diversi per regolare il sistema primitivo regolato a monte (principio del simile o pleiotropismo). Nel sistema delle citochine varia il tipo di risposta a seconda dello stimolo iniziale. Cioè il sintomo finale indica ciò che è accaduto a monte. Spesso nella medicina allopatica si cerca di eliminare il sintomo senza arrivare alla causa della patologia. Invece il sintomo non va represso ma va reso superfluo curando la malattia. Il tipo di risposta citochinica varia a seconda dello stimolo iniziale: a) il sistema TH1 è attivato da virus e batteri, un allergene attiva TH2 fino al cortisolo. TH3 tolleranza (cortisolo). Il TH17 lo vedremo più avanti discutendo dell'omtia. In analogia con l'omeopatia. b) delle forze disponibili c) dell'ambiente citochinico che si viene a creare. "Nel senso che se io c'ho un tipo di problema che si sta instaurando mi si attiva l'interleuchina

in st'ambiente citochinico in cui per esempio si forma l'interferone gamma e il tumor necrosis factor (TNF) allora lì c'è una risposta TH1. Se c'è l'interleuchina 23 mi parte il TH17 che a sua volta dà il via alla interleuchina 14". (?) E' quindi il terreno, (momento attuale dell'organismo), che determina il tipo di risposta. Il terreno è l'insieme delle caratteristiche genetiche della persona e i sovraccarichi che si aggiungono durante la vita: l'interazione tra la costituzione e l'attualità (costituzione/diatesi), quello a cui l'individuo è predisposto e quello a cui va incontro e nessuna cosa è cristallizzata mantenendosi una certa variazione di escursione tra i limiti di una costituzione e l'altra: in un momento della vita si può sopportare parecchie cose (stress, amalgama o altro) e magari si arriva a non riuscire a sostenere più l'insieme. La costituzione più la storia è il terreno, cioè l'attualità e all'interno di ogni diatesi: si può essere compensati o scompensati. Le citochine hanno attività diversa secondo la concentrazione, agiscono a livello molto diluito (da 10-7) e magari invertono l'azione per piccole variazioni di concentrazione. Possono essere: a) fattori di crescita b) regolatori di divisione c) o innescare l'apoptosi (morte cellulare). Es. il TNF a 10-9 attiva una infiammazione benigna, purificativa della cellula, stimolante la rigenerazione, a 10-7 stimola l'apoptosi. Lo stesso l'interleuchina 6. Quindi: I principi fondamentali delle medicine NC sono tutti presenti nell'omeopatia: - interconnesione dei sistemi (S nervoso S immunitario. S Endocrino S emozionale) - effetto del simile - sintomo - terreno - effetto concentrazione dipendente Breve storia dell'omeopatia Il nome deriva dal greco omoios=simile e patos=sofferenza, dolore, malattia. E' stata descritta da Hahnemann che sosteneva che essa si basa unicamente sull'esperienza e non vuole esser giudicata che dai fatti. Molti secoli prima, nella Magna Grecia, era stato identificato l'uomo armonico e ancor prima, in oriente 2000 anni indietro, era nato il concetto di equilibrio tra Yin e Yang. Empedocle, 480-420 ac, già affermava la costituzione atomica delle cose e il concetto di corrispondenza tra macro e micro cosmo da cui l'armonia della salute in corrispondenza con l'ambiente. Per lui gli elementi fondamentali erano aria, acqua, terra e fuoco in armonia tra loro e in corrispondenza equilibrate all'interno dell'organismo regolati da forze chiamate Philia (attrazione, amore) e Neikos (odio, repulsione). Ippocrate (460-377 AC) analizzando le corrispondenze fra tutte le cose, trovò che la malattia è generata dai simili ed è attraverso la somministrazione dei simili che i malati riacquistano la salute (Similia similibus curentur). Organizzò, sulla base degli umori i concetti di Empedocle e fu il primo a classificare le costituzioni. A seconda della prevalenza degli umori (freddo, umido, caldo, secco) si avevano i temperamenti.

Le classificazioni neuroendocrine (vedi Oltre) ci mostrano la correlazione con il clima. In ambienti caldi prevale la tiroide perchè avevamo la necessità di correre con poco grasso addosso. In ambiente freddo servono pannicoli adiposi, la vita è più ritirata prevale il surrene. Dove c'è molta luce l' azione prevalente è pineale, con poca luce prevale la melatonina. Un messicano sarà più verso l'iroso, un italiano più verso il sanguigno, un tedesco verso il flemmatico, un inglese verso il melanconico. Dopo l'anno 150 d.c partì la scuola di Galeno (129-200d.C) che si mise in contrasto con la scuola Ippocratica. Anche se già Ippocrate teorizzò che i modi di curare potevano esssere 2: similia similibus ma anche contraria contrarius curentur. Galeno percorse il principio dei contrari, quello che oggi è l'allopatia. Queste scuole non sono in antitesi ma assieme completano tutti gli aspetti della medicina. Anche Galeno fece le sue classificazioni sul profilo psicologico del pz e il suo inquadramento.

Alla fine del medioevo si fece strada la scuola di Teofrastus Bambastus Von Hohenhaim (per gli amici Paracelso, laureatosi a Ferrara) che prima di Hahnemann diede una prima organizzazione del pensiero omeopatico anche se un pò magico, alchemico,aulico e criptico, ritornando al pensiero del simile. Fu anche colui, che per primo, parlò del principio dose-dipendenza dell'effetto, solo la dose determina l'effetto tossico o terapeutico di una sostanza. Quindi il pensiero scientifico moderno è stato impostato da Galeno e proseguito da Galileo, Cartesio e Newton. La legge dei simili invece parte dalle culture mediche antiche, prosegue con Ippocrate, gli alchimisti con capostipite Paracelso fino ad Hahnemann con l'omeopatia ( pensiero della tradizione). Samuel Hahnemann (1755-1843) medico, si accorse che la medicina del suo tempo che praticava faceva più danno che utilià (salassi, sanguisughe, mercurio etc) "tali cure cervellotiche indeboliscono l'organismo e possono esaurirle del tutto". Nel 1790, traducendo un testo dei W. Cullen, lesse che gli operai che raccoglievano corteccia di china si ammalavano di febbri intermittenti simili a quelle malariche. Decise di intervenire su soggetti intossicati da chinino somministrando la stessa sostanza a dosi bassissime; così pure per la malaria. In altre parole "per trattare omeopaticamente un malato è necessario stabilire una similitudine tra il suo quadro sintomatologico e il quadro tossicologico provocato in un soggetto sano da una certa sostanza". Cominciò ad autointossicarsi con dosi sub ponderali, non omeopatiche (sotto l'effetto tossicologico ponderale) per la cura. Hahnemann comprese l'importanza delle dosi infinitesimali. Pubblicò i risultati dei suoi studi tra il 1796 e il 1828.

Ebbe molti seguaci e, tra questi, ci furono coloro che apportarono delle modifiche (non sempre migliorative). "Quando fai qualcosa hai contro tutti, quelli che fanno il contrario, tutti quelli che fanno la stessa cosa e tutti quelli che non fanno un c...". De Guidi introdusse l'omeopatia in Francia, Qinn in Inghilterra, Hering negli Stati Uniti e stabilì alcune leggi su come guarire l'organismo. Nebel introdusse il concetto delle costituzioni. Da Vannier arrivò la diatesi tubercolinica. Dal 1796 l'omeopatia si è diffusa in molti stati del mondo e nel 1796 Jenner sperimentò la prima vaccinazione. Correnti omeopatiche: a) unicismo, sostenuta soprattutto da Hahnemann, ripresa da Kent (che parlò anche di complessi); si basa sul dare un rimedio che è il più simile possibile al quadro del paziente (simillimum) per periodi lunghi ad alta diluizione b) pluralismo. E' sorto quando si cominciò a parlare di costituzioni e diatesi. Si cerca di prescrivere più rimedi unici separati: quello di costituzione, quello di diatesi e quello della patologia in atto in bassa e media diluizione. c) complessismo. E' fatto da preparati composti, a bassa diluizione che hanno azione soprattutto sull'organico e sulle malattie acute e per l'azione drenante, somministrati contemporaneamente o fomulati da vari rimedi riuniti nella stessa composizione e a varie diluizioni assieme. Non ha una estrema profondità: più la diluizione è alta più il rimedio agisce a livello mentale, accresce l'effetto terapeutico. Hahnemann si accorse che non tutte le sostanze erano veleni ma potevano sia sostenere una patogenesi che curare un quadro clinico a dosi diluite. Quindi dalla legge del simile Ippocratica, scoprì anche la dose molto diluita: legge dell'infinitesimale in cui una sostanza molto diluita accresce l'effetto terapeutico e "le dinamizzazioni omeopatiche sono realmente un risveglio nei corpi naturali dalle proprietà medicamentose che restano celate fintanto che essi sono nello stato grezzo". Si passa, perciò al principio di similitudine in cui una sostanza che a dosi ponderali provoca, in un soggetto sano, la comparsa di una specifica sintomatologia (patogenesi) è in grado, somministrata a dosi minime infinitesimali, di curare gli stessi sintomi nell'individuo malato. La legge dei simili formula il parallelismo esistente tra potere tossicologico e terapeutico di una sostanza. Es. se si somministra Arnica montana a dose subponderale in maniera continua si sviluppano dolori articolari, tumefazioni che i montanari curavano con impacchi di arnica. Una sostanza a dosi ponderali ha un effetto primario attivo, violento; dosi infinitesimali hanno un effetto secondario, reattivo e aumenta la reattività del paziente agendo sull'azione curatrice naturale del paziente stesso, una reazione alla malattia artificiale che porta alla guarigione: di conseguenza la malattia, era per Hahnemann, un'alterazione della forza vitale. Cioè la malattia e salute sono manifestazioni differenti della reattività del paziente, yin e yang si compensano. Quando un'alterazione (malattia) della forza vitale crea uno spostamento verso la disarmonia (o Qi della MTC) serve qualche cosa che stimoli di nuovo la vis vitalis, in termini moderni un riequilibrio della PNEI. Procedura applicativa del principio di similitudine Somministrando ad una persona una sostanza a dosi subponderali ( non dosi ponderali che provocano l'avvelenamento ma a dosi omeopatiche dalla 4CH in poi) si sviluppa una sintomatologia fisica e mentale che è una intossicazione (patogenesi). Se trovo un paziente che ha un quadro sintomatologico identico ad un quadro patogenetico per curarlo somministro il rimedio che provoca la stessa malattia (intossicazione, patogenesi) a dose più bassa cioè a dose omeopatica. Questa è la legge di similitudine in cui è insita la legge di Arnolt-Shulz o Ormesi che è l'effetto inverso della concentrazione: ogni sostanza ha un effetto

che a dosi massicce inibisce, a dosi minime modula, a dosi ancora più basse stimola. Reckeweg dice che le Leggi Naturali non divengono mai obsolete. Cioè in natura già esiste il principio di similitudine e dell'effetto inverso. Nel 1968 Hauss (non quello dellatv) studiò l'effetto di diverse concentrazioni di glucocorticoidi sull'attività biologica del connettivo. L'idrocortisone endogeno è in diluizione molto alta ed attiva delle infiammazioni benigne per dare ricambio ai tessuti mesenchimali. Hauss che non era un omeopata, lavorando su pelle di ratto, trovò che il cortisone, a diluizioni di 5x10-3 aveva un'azione bloccante del ricambio (sicosi). A diluizione di 5x10-4 si aveva all'inizio dell'attività di ricambio (con l'incorporazione nei tessuti dell'esperimento di Zolfo25 come marker). A diluizione di 5x10-5 aumentava ancora di più l'attività metabolica di pulizia del mesenchima. Conney e Burns, 1963, trovarono una dimostrazione scientifica sia del principio delle dosi infinitesimali che del principio di similitudine. Gli autori iniettarono a dei topi, per via peritoneale, del metilcolantrene, un colorante azulenico epatocarcinogeno provocando una patologia degenerativa del fegato. Dosi decrescenti dello stesso metilcolantrene pari a D3-D4 facevano osservare una regressione della forma degenerativa. La dose infinitesimale (anche se D3 e D4 non sono proprio dosi omeopatiche) di metilcolantrene funziona da induttore enzimatico stimolando l' epatocita alla sintesi di un enzima antitossico specifico (N-demetil-amino-ossidasi) in grado di neutralizzare le molecole tossiche di metilcolantrene. Era la dimostrazione della "legge delle dosi infinitesimali, legge dell'effetto inverso". Inoltre gli enzimi antitossico specifici sono attivi non solo sul metilcolantrene che li ha indotti ma anche su tutti gli azocoloranti tossici simili al metilcolantrene (legge di similitudine). 1984 gruppo di Aubin trovò che l'aconitina ad alte concentrazione (10-5 M) provoca tachicardia e fibrillazione; a bassa concentrazione (10-7 M) provoca bradicardia, a bassissima concentrazione (10-18) non aveva effetto sul cuore sano ma su quello intossicato dalla stessa aconitina ad alte dosi, mostra uno spiccato effetto normalizzante del ritmo (NB 10-24 è il N di Avogadro). Il principio delle dosi infinitesimali è detto anche Principio di specificità cioè dosi molto basse possono essere usate solo in presenza di elevata specificità: tanto più la sostanza che usiamo è indicata per la patologia, tanto minore sarà la dose che bisognerà somministrare. (l'allopatia lavora a pallettoni). Totalità del malato Non esiste la malattia somatica o psichica o somato-psichica o psicosomatica ma esiste l'insieme, una unità bio-psico-sociale. Esistono vari livelli

a) quello fisico b) quello funzionale metabolico c) livello nervoso d) livello psico-comportamentale. Ad ogni livello corrisponde una certa diluizione: livello a) bassa diluizione livello b) media diluizione livelli c) e d) alte diluizioni. L'omeopatia considera la malattia come una forma evolutiva, origine dal piano psico-sensoriale, si attesta sul piano funzionale con disturbi di funzionalità, si conclude sul piano organico con una lesione. Dipende dal tipo, dalla frequenza e dall'intensità di una noxa patogena, dai fattori ambientali, dal terreno (insieme dei fattori costituzionali, ereditari o acquisiti), dalla reattività individuale da cui deriva l'individualizzazione della diagnosi e della terapia. Per una valutazione omeopatica si cercano i sintomi fisici; le modalità globali reattive; la biotipologia; l'individuazione emozionale, mentale, spirituale; l'analogie tra il quadro clinico e la sostanza che "copre" un quadro simile. Preparazione del rimedio Omeopatico

Fase 1 = sostanza di partenza (ceppo omeopatico o souche) deriva: a) ceppo vegetale: pianta intera o parti b) ceppo animale: intero o secrezioni c) ceppo minerale: litoterapia dechelatrice d) sostanze chimiche di sintesi: phenobarbital, striptomicyn e) ceppo bioterapico o nosodo: colture di microbi : secrezioni patologiche : tessuti animali f) ceppo isoterapico: auto-isoterapici (secrezioni del paziente) : etero-isoterapici (es. polvere di casa) Fase 2 tintura madre - si può ottenere con due procedure diverse a) macerazione idroalcoolica a freddo. Si ottiene mettendo a macerare le piante (intere o parti di esse) in una miscela di acqua ed alcool a 65 - la macerazione dura 21 giorni e le proporzioni sono di 1:10 ( 1 di pianta o altro e 10 parti di acqua alcool) b) triturazione per i ceppi minerali. Non esiste tintura madre di partenza data l'insolubilità del ceppo minerale. A 1 parte di minerale si aggiungono, in un mortaio, 99 parti di lattosio puro, si tritura per 20 minuti ottenendo la dispersione 1 centesimale (1T). Allo stesso modo per la 2T e 3T. Dopo la 3T i minerali sono solubili nella soluzione idroalcoolica. Il 4 passaggio prevede per ciò che 1 parte di 3T sia discolta in 99 parti di alcool a 30 ottenendo la 4CH. Si ritiene che ogni sostanza sia solubile dalla 4CH. Dalla 4CH si entra nell'omeopatia.

Fase 3 diluizione e dinamizzazione. le diluizioni possono essere Hahnemaniane : la decimale D, DH, X e XH : la centesimale C o CH : la cinquantamillesimale LM : Korsakoviane : K 1 goccia di tintura madre + 99 gocce di solvente = 1CH 1 goccia di 1CH + 99 gocce di solvente = 2CH etc è la deluizione Hahnemaniana. In una provetta = tintura madre 1 + solvente 99 = 1K, butto tutto e quello che rimane adeso alla provetta viene diluito con altre 99 parti di solvente ( ad ogni passaggio c'è la dinamizzazione cioè scuotimento della provetta per 100 volte) ottengo la 2K. E' il metodo di Korsakov per la diluizione. Korsakov era un medico russo che operava in trincea e non aveva tante provette a disposione per cui ideò questo metodo. Schema della diluizione: per passare da una diluizione DH all'altra c'è un fattore 10 - per passare da una diluizione CH all'altra c'è un fattore 100. DH1 = 1:10 - DH2 = 1:100 - DH3 = 1:1000 - DH4 = 1:10.000 - DH5 = 1:100.000 - DH6 = 1:1.000.000. CH1 = 1:100 - CH2 =1:10.000 - CH3 =1 :1.000.000 - CH4 = 1: 100.000.000 - CH5 =1:10.000.000.000 ect. Metodo delle 50 Millesimali - Dalla sostanza base minerale, si forma la 1CH poi la 2CH poi la 3CH poi si prendono 0.05 gr di soluzione e si disperdono in 500 gocce di alcool. Con 1 goccia di questo si fa una soluzione, con 100 gocce di alcool, si dinamizza e si ottiene la 1 LM (cinquantamillesimale). I gradi di diluizione e dinamizzazione (potenze) basse diluizioni: fino alla 6DH, fino alle 7CH, fino alla 200K, fino alla LM/6 medie: dalla 8DH alla 30DH: dalla 9CH alla 15CH; fino alla 1000K; fino alla LM/9. alte: dalla 30DH alla 200DH; dalla 15CH alla 30CH; fino alla 10.000K, dalla LM/30 altissime: dalla 200DH alla 1000DH ; dalla 200CH - MCH - XMCH etc.. oltre le 10.000K; LM/60 Accordi di potenza; sono prodotti omeopatici che presentano più diluizioni dello stesso ceppo all'interno dello stesso prodotti in modo da coprire dal sintomo tissutale fino al mentale. Azione veloce e profonda, scarsa durata nel tempo. Rimedi omeopatici si dividono in: - Grandi rimedi (o policresti o costituzionali) - hanno azione generale "di fondo", diretti verso la totalità dei sintomi, dati ad alte diluizioni, praticamente il simmillimum. - Piccoli rimedi (o sintomatici) hanno azione locale, velocità di azione, dati a basse diluizioni. Un tempo le patologie erano più nette da comprendere, oggi con le nuove polluzioni, quali l'elettromagnetismo, pesticidi e diserbanti, farmaci che coprono alcuni sintomi, le patologie che si ripresentano in un'altra forma. - Rimedi sinergici - posseggono, sia nei loro effetti generali che particolari, una convergenza d'azione: insieme riescono a coprire un quadro più ampio rispetto alla somma di ognuno preso singolarmente. Es Nux Vomica e Lycopodium per i loro caratteri generali.

- Rimedi complementari - hanno la proprietà di prolungare e rafforzare l'azione del rimedio che precede o che è loro associato. Nel linguaggio omeopatico si parla di "successioni medicamentose" di rimedi che "seguono bene". Uso delle diluizioni per i non policresti, regola di Leon Vanier. Rimedi omeopatici: a) a bassa diluizione (5 CH) hanno tropismo a livello fisico nei tessuti e organi b) a media diluizione (30CH) hanno tropismo a livello organico + generale sulle funzioni metaboliche c) alte diluizioni (200CH - XM-K) hanno tropismo a livello mentale come manifestazioni eziopatogenetiche di fondo. Posologia delle diverse diluizioni. da 5CH a 30CH = dosi frequenti (3-5 granuli) per tempi limitati hanno azione veloce ma fugace nel tempo. Un tempo i granuli erano spruzzati col principio attivo per cui toccandoli o già all'interno del tubetto si poteva avere una perdita per cui era indicata la posologia di 5. Oggi le tecniche permettono di fissare meglio il prodotto per cui 3 granuli possono essere sufficienti. 200CH, XM,K = unica dose (monodose)

Ascending potencies = una dose ogni 7-10gg: 7CH, 9CH, 15CH, 30CH, 200K - MK - XMFC, entrambe hanno azione lenta ma profonda. Gestione delle potenze 1) basse: per sintomi fisici, fase acuta 2) medie: per sintomi generali, fase subacuta 3) alte: per sintomi mentali, malattie croniche e quanto più simile è il quadro, tanto più alte saranno le potenze. Nebel e Vannier introdussero il concetto di Drenaggio: la stimolazione di uno o più organi emuntori apre la strada che permettono alle tossine, messe in circolo dal rimedio omeopatico, di esteriorizzarsi così da essere eliminate dall'organismo. E' una delle basi dell'omotossicologia. La guarigione avviene da dentro a fuori: è una delle regole di Hering. Il presupposto della farmacologia allopatica si basa sulla inibizione per cui un farmaco dovrebbe essere sempre più efficace all'aumentare della sua concentrazione. Scendendo sotto la concentrazione minima efficace non dovrebbe più avere azione terapeutica. Ma esiste anche un effetto paradosso(ormesi) con la possibilità di effetti terapeutici di sostanze somministrate a dosi molto al di sotto della soglia terapeutica stabilita come efficace: a basse dosi stimolano e ad alte dosi inibiscono. Dal 1960 ad oggi sono state testate più di 4500 sostanze con questo effetto, che a livello tossicologico è definito ORMESI cioè stimolazione,

che è la legge di Arnolt-Shultz 1907: fenomeno di inversione dell'effetto che cambia diametralmente se utilizzata a dosi ponderali o infinitesimali (sola dose facit venenum). Gli oppioidi sono conosciuti per avere un comportamento stimolatorio nell'intervallo tra 10-12 e 10-15. Patogenesia. è la malattia da farmaco e la patogenesi è l'intossicazione da bassi dosaggi. Proving è la sperimentazione su volontario sano e sensibile. La patogenesi di un rimedio è l'elenco dei sintomi sia fisici che mentali osservati, raccolti dagli ammalati durante la sperimentazione di un rimedio. Materia medica è la raccolta delle patogenesi dei rimedi sperimentali, elenca i rimedi illustrando, per ogni sostanza, i sintomi corrispondenti osservati a dosi subponderali. E' questo il motivo per cui una bassa diluizione (4-5CH) data per non più di 2-3 gg è per un sintomo acuto. Se dato per più tempo il paziente può sviluppare tutto il quadro sintomatologico del rimedio (patogenesi) che è uno degli aggravamenti omeopatici spesso evitabile e fatto per errore (mercurius per alito fetido). I sintomi che compongono la Materia Medica provengono da: tossicologia, sperimentazione, osservazioni cliniche. L'intossicazione cronica da metalli è uno dei problemi dell'odontoiatria. Lo sfregamento e la corrosione liberano nell'ambiente salivare i vari componenti delle leghe utilizzate che in soggetti predisposti possono far sviluppare una o più patogenesi verso i costituenti. Lo stesso dicasi per gli operatori se non adeguatamente protetti. In particolare l'amalgama d'argento che è una miscela e non una lega. Repertorio elenca per ogni sintomo le sostanze corrispondenti, è l'opposto della materia medica. Terapia omeopatica è la repertorizzazione di tutti i sintomi sia fisici che mentali, la loro gerarchizzazione in ordine di importanza in modo da poter prescrivere i rimedi descritti nella Materia Medica. Tipo sensibile ogni paziente ha una sua sensibilità per cui per due pazienti che presentano la stessa malattia ci può essere una risposta per due rimedi diversi. Il riconoscimento dell'esistenza di un tipo "sensibile" fa parte del terzo pilastro dell'omeopatia = il Principio della Globalità e Individualizzazione. Abbiamo visto in precedenza, parlando della patogenesi, che somministrando una dose subponderale ad un individuo si può sviluppare tutto il quadro sintomatologico tipico di quella patogenesi: solo se il pz è sensibile; se non è sensibile non sviluppa tutto il quadro patogenetico. Es. per dolore alla spalla ci sono due rimedi principali: ignatia e Kali bicromatum. Kali si annoia la domenica; ignatia è sottomesso all'autorità. Occorre valutare attentamente l'anamnesi perchè un rimedio può guarire e l'altro no, oppure il rimedio non specifico sarà più lento e/o meno efficace. Occorre quindi una diagnosi differenziale sia di patologia che di paziente che di fase della patologia (vedi altro per la pulpite) in fase congestizia dare Belladonna che ha azione velocissima. Ad un sulfurico per febbre improvvisa e alta aconitum ha un efficacia in poche ore o addirittura minuti a qualsiasi diluizione anche in Homaccord; il rimedio provoca sudorazione profusa e guarigione. Ha addirittura effetto rimbalzo. Pulsatilla è tipica per l'intolleranza ai grassi. Un pz sensibile a pulsatilla se beve panna o latte "sta a pezzi". Pulsatilla e tubercolinum sono entrambi fosforici ma già differenti. La teorizzazione del sensibile è la ricerca del Rimedio Simillimum che è esattamente il sosia

(non l'identico) medicamentoso che rappresenta la fisionomia morbosa espressa dal malato: è come una chiave che si inserisce in una serratura e fa scattare il meccanismo di guarigione. Il Rimedio Simile è quel rimedio che presenta sintomi mentali, generali e lesionali simili a quelli della malattia e quindi fornisce energia all'organismo innalzando il suo stato di salute e spesso contribuisce all'evidenziarsi dei sintomi del vero simmillimum. Il Rimedio Similare è quel rimedio che presenta sintomi periferici soprattutto fisici, simili alla malattia, ne differiscono per i sintomi più profondi (emozionali mentali generali).tutto ciò crea una soppressione omeopatica, abbassando il livello di energie del sistema rendendo sempre più confuso il caso. Questo capita se si dà il rimedio sbagliato. Il Rimedi Dissimile non ha nessun sintomo, nè centrale nè periferico simile alla malattia. A livello energetico risulta indifferente per l'organismo e non vi è alcuna interazione. Simillimum = rimedio la cui patogenesi copre da sola tutti i sintomi. Regola del tripode di Hering = tre sintomi importanti accuratamente selezionati sono sufficienti per individuare il simillimum. Nell'ambito odontoiatrico, la terapia omeopatica si avvale dei propri presupposti metodologici per affrontare con efficacia le malattie del cavo orale sia da un punto di vista acuto che cronico. Nell'approccio omepatico le patologie acute devono essere interpretate come un epifenomeno cui concorre una predisposizione individuale che caratterizza il terreno o la diatesi del malato che a sua volta può essere identificato nella fisiopatologia della reattività psico-neuro-immuno-endocrina. La PNEI offre una interpretazione moderna alle malattie croniche Hahnemaniane perchè ne esprime la concezione olistica fornendo una visione biomedica delle interrelazioni tra i complessi sistemi di regolazione e difesa dell'organismo laddove le citochine, gli ormoni, i neurotrasmettitori, i mediatori dei processi flogistici sono in relazione con i grandi sistemi di regolazione biologica per assicurare la tendenza al raggiungimento della dinamica omeostatica. Teoria delle malattie croniche (o teoria dei miasmi) (miasma - atos = lordura, infezione, esalazione nociva) definizione: Miasma è una malattia pregressa in grado di modificare la risposta dell'organismo alle malattie in modo diverso da un individuo all'altro. Oggi si chiama diatesi o modello reattivo. E' una intuizione originale di Hahnemann che notò, nelle malattie croniche, una notevole frequenza di recidive o guarigioni parziali. La sua teoria sosteneva che per un paziente che non guarisce completamente per alcune patologia ci sia come causa una malattia acuta pregressa del paziente, o dalla sua stirpe antecedente che ha lasciato segni all'interno dell'organismo con alterazione di ciò, che oggi conosciamo bene, che è il genoma. L'alterazione del genoma modifica i meccanismi di difesa verso le malattie successive cioè modifica la reattività. La Sicosi è uno dei grandi miasmi e una delle sue cause è oggi, l'abuso dei farmaci (sicosi è il momento in cui si estrinseca la patologia). Mai prima di Hahnemann era stata rivolta l'attenzione al "modo individuale" di fare le malattie; ci si concentra sul tipo di risposta che il pz offre alla malattia, non sugli agenti patogeni (sulle cause della malattia) perchè gli agenti morbosi non fanno ammalare chiunque ad ogni tempo.