Eh!! Figli miei Quante cose serve conoscere nella vita Non si finisce mai di imparare. A.s. 2003-2004. 2004 La Classe Seconda



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Eh!! Figli miei Quante cose serve conoscere nella vita Non si finisce mai di imparare A.s. 2003-2004 2004 La Classe Seconda della Scuola Media di ANZI nell ambito dei progetti Educazione Ambientale e Informatica è lieta di presentarvi COME SI CURAVANO I NOSTRI NONNI

Attraverso alcune interviste rivolte ai nostri nonni sulle cure utilizzate quando loro erano giovani, abbiamo scoperto un mondo completamente diverso dal nostro. Ai loro tempi, infatti, si utilizzavano rimedi e pratiche oggi assolutamente inconcepibili. Tuttavia, alcuni principi attivi utilizzati dall industria farmaceutica moderna derivano dalle piante che i nostri nonni utilizzavano direttamente. Il problema è che molto spesso i prodotti attualmente in commercio, dalla tanto pubblicizzata origine naturale, contengono in gran parte sostanze prodotte chimicamente. A noi, quindi, sorge spontaneo un dubbio: non si tratterà solo di enfatizzazione pubblicitaria che nasconde surrogati di quel naturale tanto sbandierato? Speriamo che nel futuro la migliore conoscenza dell ambiente da parte di tutti ci faccia meglio capire, apprezzare e utilizzare direttamente i veri prodotti della Natura.

Oi ma! E mo? Eh! Cara figlia Quante cose devi ancora imparare! Noi, senza sapé né legg e e né scriv e, facémm accussì

PER LA CURA DEI BAMBINI IN SOSTITUZIONE DEL BOROTALCO Raccogliere la polvere che i tarli formano sulle travi e applicare sulle parti arrossate dei bambini QUANDO I NEONATI HANNO IL SEDERINO ROSSO Sbattere latte e uova e spalmare sul sederino QUANDO I BAMBINI NON SI ADDORMENTANO FACILMENTE Far bollire malva, camomilla e papagn e, pianta del papavero; filtrare, addolcire con zucchero o miele e farne bere una tazza prima di andare a dormire PER CURARE LA STITICHEZZA Ungere il gambo di prezzemolo con l olio di oliva e infilare nel culetto del bambino QUANDO IL BAMBINO HA A MUCH e (IL MUGHETTO) Passare sulla bocca o il pannolino imbevuto di pipì o la coda di gatto PER CURARE LA PERTOSSE Portare i bambini nelle stalle per respirare l odore del letame

Scòcchia chèn e Rito per scongiurare che nel neonato si verificassero fenomeni di rachitismo che si supponeva potessero svilupparsi qualora alla madre, m prima di partorirlo, fosse capitato di assistere all accoppiamento accoppiamento di due cani. La mamma, con il capo coperto da un velo per non farsi riconoscere, si recava presso nove vicine di casa a chiedere ad ognuna un po di lardo; tornata a casa, faceva sfriggere le frittole di lardo e, strofinandole sui talloni del bambino, pronunciava il seguente scongiuro per nove volte. Cana canèstra quann e tu nascést st e, Crist e nu ng é ér e. Quann e nascìv e Crést e, Tu nu ng ì ìr e. Traduzione Cane canestro quando tu nascesti Cristo non c erac era. Quando nasceva Cristo Tu non c eri. c (Da ripetere per nove volte.)

Mbambba mia, che raffreddore! Se fai come ti dico io, vedrai che ti passerà subito!!!

PER IL RAFFREDDORE 1. Cuocere le patate, togliere l acqua e, con una tovaglia sulla testa per non far disperdere il vapore nell aria, piegarsi il più possibile sulla bacinella e respirarne il vapore 2. Posare dello zucchero sul carbone e respirarne il vapore dalle narici 3. Mettere in infusione la radice della liquirizia e bere caldo 4. Fare bollire salvia e rosmarino, aggiungere un po di miele e bere

PER IL MAL DI GOLA 1. Prendere della cenere calda, racchiuderla in un fazzoletto e avvolgere al collo 2. Mettere in un fazzoletto di stoffa una cipolla e una foglia di lattuga; schiacciare il tutto, chiudere bene e avvolgere intorno al collo 3. Fare bollire latte, caffè e liquore molto forte; addolcire il tutto e bere molto caldo

Cuft!! Cuft!! Che brutta tosse che hai, nipotino mio!!!

RIMEDI PER LA TOSSE 1. Preparare un decotto con malva, buccia di mandorla, fiori secchi, camomilla, orzo, avena, mela, fiori di sambuco, scèsci e l e (giuggiole) e mentine; addolcire con zucchero o miele e bere caldo 2. Riscaldare un mattone e avvolgerlo in un panno applicandolo sul petto dell ammalato 3. Arrostire delle mele con l aggiunta di un po di zucchero e mangiarle calde 4. Poggiare i piedi nudi sulla pietra calda della base del camino. 5. Far bollire la pulmenàrje, polmonaria, colare il tutto e fare gli sciacqui

Cuft!! Cuft!! Mamma mia che bronchite!!! Non ti preoccupare, ti curerò io.

RIMEDI PER LA BRONCHITE 1. Mettere un litro di vino a bollire con un po di zucchero e berlo caldo 2. Far bollire origano e acqua, aggiungere un po di miele e bere il tutto molto caldo

mamma mia, che mal di orecchie! non ti preoccupare, ti curo io

MAL DI ORECCHIE 1. Sciogliere della cera, prendere una striscia di tela e, dopo averla imbevuta, arrotolarla intorno ad una asticella formando un cono; inserire nell orecchio l estremità sottile e accendere l altra. Il calore prodotto scioglie e aspira il tappo di cerume 2. Riscaldare dell olio in una sfoglia di cipolla e spalmarlo all interno dell orecchio

Nonna, ho male agli occhi Non ti preoccupare, so io come fartelo passare

BRUCIORE AGLI OCCHI E ORZAIOLO 1. Fare impacchi di infuso di camomilla 2. Applicare fette di patate sugli occhi 3. Spruzzare latte materno sugli occhi direttamente dal seno

Non voglio andare dal dentista! Mi fa troppo male!!! Nipotino mio, non ti preoccupare, ti faccio guarire io.

MAL DI DENTI 1. Prendere della radice di ortica e metterla in bocca vicino al dente che fa male 2. Far bollire la papagn e, pianta del papavero, colare il tutto e fare gli sciacqui PER L ASCESSOL 1. Sciogliere in un bicchiere di acqua fredda due cucchiaini di sale e fare gli sciacqui 2. Preparare un decotto con la malva e fare gli sciacqui

Nonna mia, come devo fare per questo terribile mal di pancia? Nipotino caro, non ti preoccupare, conosco io dei rimedi.

MAL DI STOMACO 1. Fare bollire acqua e barba di granturco e bere molto caldo 2. Riscaldare un mattone rosso di Calvello, preparare acqua e zucchero e bere tenendo il mattone sullo stomaco 3. Preparare un decotto utilizzando i semi di finocchio e bere 4. Mettere in infusione delle foglie di alloro e bere

PER IL MAL DI PANCIA 1. Raschiare con un coltello la fuliggine che si forma sugli anelli della camastr e, la catena dove si appende la pentola del focolare, e mangiarla 2. Mescolare acqua e zucchero in un bicchiere e berla 3. Preparare un decotto di salvia e bere 4. Preparare un decotto con camomilla e malva e bere PER LA DIARREA 1. Lasciare in ammollo il riso per 4 o 5 ore, colarlo e berne l acqua

EMORROIDI, VERMI INTESTINALI, STITICHEZZA E PURIFICAZIONE DELL INTESTINO EMORROIDI 1. Bollire la corteccia di olmo e applicarla sulla parte specifica VERMI INTESTINALI 1. Arrostire del pane e mangiarlo con l aglio 2. Strofinare l aglio sull ombelico STITICHEZZA E PURIFICAZIONE DELL INTESTINO 1. Mettere in infusione la parietaria e berla 2. Fare essiccare delle prugne e mangiarle 3. Preparare un decotto di malva e berlo

Non ti preoccupare. Adesso ci penso io

RIMEDI PER FERITE 1. Prendere alcune foglie di salvia e applicarle sulla ferita 2. Mescolare il sudore, il grasso, la polvere e la sporcizia che si formano all interno dei cappelli degli uomini che non si lavano spesso e mettere sulla ferita 3. Mescolare bianco d uovo e zucchero, u mbiastr e, e mettere sulla ferita 4. Prendere un po di sugna e spalmarla sulla ferita

RIMEDI PER CONTUSIONI 1. Tagliare a metà una patata cruda e strofinare forte sulla parte dolente 2. Prendere una moneta e schiacciarla sul bernoccolo 3. Mescolare acqua e sale e immergere il piede nella soluzione molto concentrata 4. Bagnare una pezza in acqua e sale e applicarla sulla slogatura RIMEDI PER SCOTTATURE 1. Versare un po d olio sul pavimento e senza parlare spalmare questo olio muto sulla scottatura

Oh! Povero figlio Cos hai? Ho un terribile mal di schiena cosa mi consigli di fare?

PER IL MAL DI SPALLE 1. Riscaldare un mattone, avvolgerlo in un panno bagnato e metterlo sulla zona dolente PER LE COSTOLE 1. Accendere una candela, metterla in un bicchiere e appoggiare il bicchiere caldo sulla parte dolente PER IL MAL DI SCHIENA 1. Bollire capelli di granturco con acqua calda e applicare sulla schiena 2. Riscaldare del sale e applicare sulla parte dolente PER I CALCOLI RENALI 1. Mettere in infusione capelli di granturco, addolcire con miele e bere 2. Preparare un infuso con capelli di granturco e foglie di menta e berlo

Oh nonna! Vorrei sapere come fare per curare la mia pelle Ai nostri tempi sì che c erano dei rimedi fenomenali

PER IL VISO 1. Mescolare albume d uovo e latte, spalmare sulla pelle e massaggiare delicatamente 2. Grattugiare e ridurre in poltiglia un cetriolo e applicare sul viso come maschera di bellezza 3. Tagliare a fettine un cetriolo e applicare uniformemente sul viso PER IL CORPO 1. Far bollire acqua con caruzzèll e di finocchio o rosmarino e lavare tutto il corpo 2. Immergere un sacchetto di canégli e, crusca di grano duro o grano tenero, nell acqua calda e fare un bagno caldo PER I CALLI PER I CALLI 1. Applicare fettine di pomodoro sul callo; ripetere l operazione fino a che l acido non riesce a sollevarlo e staccarlo

CREME DI BELLEZZA PER LE MANI 1. Mescolare sugna di maiale e limone spremuto e spalmare sulle mani 2. Raccogliere la sapunàr e, saponaria, e strofinarla sulle mani 3. Prendere dell urina e strofinarla sulle mani PER I PORRI 1. Prendere il liquido viscido lasciato dalla lumaca e strofinare sul porro 2. Raccogliere schiuma di acqua piovana e strofinare sul porro 3. Prendere il liquido che fuoriesce dalle pannocchie fresche e strofinare sul porro PER AMMORBIDIRE I CAPEZZOLI DELLE PARTORIENTI 1. Mettere su una foglia di fico delle gocce di latte e applicare sul capezzolo delle donne partorienti

Schede piante

CETRIOLO (CUCURBITACEE) PROPRIETA I cetrioli freschi sono composti soprattutto d acqua (95%) e da questo deriva, ovviamente il loro forte potere rinfrescante. Un insalata arricchita con cetrioli affettati è un piatto perfettamente adatto ai climi afosi del periodo estivo. Il cetriolo è anche una fonte interessante di minerali e questo non fa che accentuare le sue proprietà depurative, antinfiammatorie, diuretiche, antiartrosiche e antigottose. Il frutto sbucciato CHE COSA SI USA IMPIEGO Come cibo, in insalata, è efficace in caso di intossicazioni, coliche e irritazioni intestinali, gotta, artrite, calcolosi, colibacillosi, prurito; utile anche in presenza di irritazioni e di impurità cutanee. Per uso esterno: molto pratiche le fette di cetriolo applicate sul viso per la cura di acne, dermatosi squamose, pelli grasse, rughe, lentiggini, pori dilatati del viso, dermatosi superficiali, screpolature delle labbra; altrettanto efficace per difendere la pelle dalle aggressioni del vento e del sole è il succo centrifugato mescolato a yogurt intero e applicato sul viso come maschera di bellezza. RICONOSCIMENTO Erba annua delle cucurbitacee, ha fusto ispido e rampicante, con viticci; le foglie sono ruvide e i fiori gialli. Il frutto ha una forma bislunga, può essere di dimensioni varie, liscio o bernoccoluto, spesso giallo a maturità. La buccia è consistente, la polpa è incolore.

OLMO Ulmus campestris L. (ULMACEE) PROPRIETA Contiene tannino, una sostanza amara, resina, mucillagine, fitosterina, cloruro di sodio, gomma. CHE COSA SI USA Si raccolgono le tenere foglie e i frutti prima della maturazione, agli inizi della primavera. Si può raccogliere tranquillamente senza rovinare i rami. Una pianta fornirà gran copia di foglie, più che sufficienti per un buon pasto. IMPIEGO Molto usato in erboristeria, nelle dermatosi, dove svolge un ruolo importante fra i medicanti naturali. Conosciuto fin dall antichità è stato poi usato anche nei reumatismi, nelle varicosità, nell obesità, sfruttando soprattutto la seconda corteccia. Si prepara in gustose minestre che arricchiscono di glucidi e di protidi. Ad esse possono essere aggiunte anche le samare. Queste possono essere mangiate da sole, in insalata, o unite ad altre piante alle quali conferiscono oltre al gusto anche un piacevole aspetto estetico. RICONOSCIMENTO E un albero con fusto bruno e corteccia screpolata, molto ramoso e supera agevolmente i venti metri d altezza. Le foglie sono alterne con un piccolo picciolo, ovali, acute, asimmetriche, leggermente pubescenti. I fiori sono raccolti in glomeruli ascellari. Il frutto è una samara obovale alata. Comune, ma non più come un tempo, anche se molto coltivato, nelle campagne come tutore nelle vigne, lungo le strade di campagna, nei boschi e nei giardini. Fiorisce in marzo e fruttifica in aprile.

GRAMIGNA Agropyron repens (GRAMINACEE) PROPRIETA Presenta glucosidi, sostanze amare, mucillagine; ha un azione diuretica tra le più potenti; è sudorifera e depurativa del sangue; utile nella cura dei calcoli. CHE COSA SI USA Il rizoma, viene raccolto in primavera-fine estate, pulito delle radici più piccole ed essiccato al sole; a scopo alimentare vengono utilizzati i germogli. IMPIEGO Decotto e tisana in tutti i casi di infiammazioni di fegato, milza, vie urinarie, nonché per gotta e artrite. Per l uso alimentare si raccolgono le foglie tenere, che possono essere consumate in insalata, e i germogli (prima che spuntino dal terreno), da lessare e condire a piacere. In passato è stata utilizzata per la panificazione, per la preparazione della birra e, limitatamente alle radici tostate, come surrogato del caffè. E molto ricercata dagli animali domestici, che la mangiano per purgarsi. Nei prati e lungo le strade è presente anche Cynodon dactylon, chiamata gramigna rossa o gramigna vera, che possiede le stesse proprietà ed è particolarmente temuta come pianta infestante, data la tenacia del suo apparato radicale. RICONOSCIMENTO Erbacea con lunghi rizomi che emettono con estrema facilità sottili fusti eretti ruvidi (80 cm). Le foglie, strettissime, sono ricoperte di peli sulla pagina superiore. I fiori, raccolti su spighette piatte, sono di colore verde e compaiono in estate; il frutto è una cariosside. Infestante molto comune, predilige i terreni argillosi e umidi.

ORIGANO Origanum vulgare (LABIATE) PROPRIETA Presenta tannino e sostanza amara. E ricco di un olio essenziale particolarmente aromatico dalle stesse proprietà di quello di timo; in particolare è tonico, stomachico, antisettico, espettorante. CHE COSA SI USA Vengono utilizzate le foglioline e le sommità fiorite, che vanno raccolte in estate, in piena fioritura. Si essicca in luogo ombroso e ventilato. IMPIEGO Sparso sul cibo allevia i disturbi dovuti a cattiva digestione (meteorismo, emicrania ecc.). L infuso stimola le funzioni dello stomaco; risolve mal di testa, dolori addominali e raffreddore. Consigliati suffumigi per raffreddore; gargarismi per gola infiammata; cataplasma caldo delle foglie in caso di torcicollo; l infuso, unito all acqua del bagno, profuma e purifica la pelle. In cucina viene largamente impiegato come pianta aromatica per insaporire carni arrosto e in umido, pesce, salse, pizze e conserve. Data l estrema volatilità dell olio essenziale, è consigliato essiccare velocemente le parti di origano destinate alla conservazione, così da non ridurne le virtù. Spesso viene confuso con la maggiorana. RICONOSCIMENTO Erbacea perenne cespitosa, con fusto (50 cm) eretto, legnoso, ramificato superiormente e rossastro. Le foglie sono opposte, picciolate e di forma ovale con colorazione differente sulle due pagine. I fiori, di un bel colore rosato, compaiono in estate raccolti in pannocchie terminali. Comune nelle regioni mediterranee, predilige i luoghi solatii, siccitosi, le colline soleggiate, le montagne aspre e riarse dal sole. Viene spesso coltivato anche negli orti come pianta aromatica.

ROSMARINO Rosmarinus officinalis (LABIATE) PROPRIETA Ricco di olio essenziale (pinene, canforene, limonene), è tonico, stimolante, eupeptico, antispasmodico, stomachico. CHE COSA SI USA Si utilizzano le foglie e i rametti raccolti tutto l anno e usati freschi. Con l essiccazione perdono, infatti, buona parte dei principi attivi. IMPIEGO L infuso agevola la digestione e agisce efficacemente in caso di spasmi addominali, vertigini, inappetenza, esaurimento psicofisico. Per uso esterno: sciacqui per il mal di denti e frizioni contro dolori reumatici e mal di testa; cataplasmi con le foglie tritate e riscaldate nell olio in caso di slogature e contusioni; l infuso, unito all acqua del bagno, ha un benefico effetto stimolante (per alcuni addirittura afrodisiaco se mescolato a menta e salvia); vaporizzazioni con l infuso concentrato per combattere le rughe e ringiovanire la pelle. In cucina è molto utilizzato come pianta aromatica, specie per grigliate e arrosti. Controindicato per le donne in gravidanza. Rispettare scrupolosamente le dosi e i tempi indicati. L olio essenziale deve essere usato dietro prescrizione medica, perché in grandi quantità può causare intossicazione. RICONOSCIMENTO Arbusto perenne, sempreverde e cespuglioso. Il fusto (1,5-3 m), inizialmente prostrato e poi eretto e molto ramificato, ha numerose foglie, piccole, strette, di forma lineare, di colore verde scuro nella pagina superiore, e argentato in quella inferiore. I fiori, presenti per buona parte dell anno, sono di un bel colore azzurro-violetto e riuniti in grappoli ascellari. La fioritura si protrae, in pratica, per tutto l anno. Tipica pianta mediterranea, allo stato spontaneo è presente solo nella fascia costiera, ma viene coltivata in tutta Italia come pianta aromatica.

MENTA Mentha piperita (LABIATE) PROPRIETA Ricca di olio essenziale, resine e sostanze amare, è espettorante, carminativa, digestiva. Il mentolo, presente nell olio essenziale, si usa anche come anestetico. CHE COSA SI USA Si utilizzano le foglie e le sommità fiorite. Può essere essiccata in luogo ombroso e ventilato. IMPIEGO Essiccata e sparsa sul cibo ne agevola la digestione. Infuso e tintura per nervosismo, dolori addominali, diarrea, mestruazioni irregolari; il tè di menta è digestivo e rinfrescante. Per uso esterno: i gargarismi con l infuso sono utili per disinfettare bocca e gola; si consigliano lavaggi con l infuso per decongestionare il viso e combattere la pelle grassa. Oltre che dall industria cosmetica e per la produzione di dentifricio, l essenza viene spesso sfruttata da quella farmaceutica per rendere gradevoli medicinali di cattivo sapore. Per aromatizzare le pietanze è meglio preferire le altre mente tralasciando la piperita che ha un aroma troppo marcato. Quest ultima viene piuttosto usata per liquori, bevande e prodotti dolciari. Non assumere l essenza in forti dosi. RICONOSCIMENTO Erbacea (70cm) con radice biancastra, stolonifera e ricca di rami con foglie oblungo-lanceolate, opposte, brevemente picciolate con margine dentato. Fiorisce in tarda primavera-estate con fiori rossorosati, riuniti in spighe. Presente allo stato selvatico, viene anche coltivata su larga scala per l utilizzo terapeutico e cosmetico. Se la piperita è la menta più coltivata a scopo terapeutico, anche altre specie più diffuse allo stato spontaneo - M. spicata, M. viridis, M. rotundifolia - presentano le stesse proprietà medicinali.

AGLIO Allium sativum (LILIACEE) PROPRIETA Contiene olio essenziale, oligoelementi e sali minerali, vitamine A, B1, B2, PP e C. E' un potente battericida, oltre che antisettico, espettorante e ipotensivo; stimola il cuore e facilita la circolazione e la depurazione del sangue. CHE COSA SI USA Si utilizzano i bulbi, che dopo la raccolta, vanno lasciati asciugare al sole e conservati in trecce o mazzi in locali asciutti. IMPIEGO Nel cibo: come infuso o decotto, per curare dolori reumatici, catarri bronchiali, vermi intestinali, febbri, influenza e pressione alta. L'estratto si usa in molte preparazioni farmacologiche contro la pressione alta. Esternamente: tritato per senapismi contro nevralgie o come cataplasma su calli e verruche; in bagni e frizioni con il succo fresco. Enteroclismi con il decotto per vermi intestinali. Come alimento: è forse l'aroma più conosciuto della cucina mediterranea, ingrediente indispensabile di numerose ricette. La tradizione popolare gli attribuiva proprietà afrodisiache, oltre a considerarlo un rimedio miracoloso in caso di malattie gravissime quali il colera. Controindicato per chi soffre di pressione bassa, dermatosi, irritazioni allo stomaco e all'intestino, e anche alle gestanti e ai malati di fegato. RICONOSCIMENTO Erbacea perenne bulbosa e rustica, il cui fusto (80cm) porta fino a metà larghe foglie lineari appuntite, a margine ruvido, e nella parte terminale un'ombrella fiorita avvolta in una brattea che la chiude a guisa di cappuccio. I fiori sono di colore biancastro o rosati. Il bulbo è composto, ricoperto da tuniche e formato da numerosi bulbilli a forma di spicchi. Intensamente coltivato in tutta Italia; altre varietà, quali lo scalogno (A. ascalonicum) e l'erba cipollina (A. schaenoprasum) si rinvengono anche allo stato spontaneo nei prati.

ALLORO Laurus nobilis (LAURACEE) PROPRIETA Ricco di olio essenziale, è diuretico, stomachico, espettorante. Le foglie hanno anche proprietà antipiretica. CHE COSA SI USA Si utilizzano: le foglie senza picciolo, raccolte tutto l anno (ma più sono giovani più è alto il contenuto di principi attivi) e fatte essiccare al sole; le bacche raccolte in autunno e fatte essiccare in luogo semiombroso. IMPIEGO L infuso aiuta la digestione, evitando le fermentazioni, e combatte i dolori dello stomaco e l inappetenza. Il decotto in passato veniva raccomandato contro raffreddore e reumatismi. Come aroma, è utilizzato in cucina e può essere impiegato per la stessa caratteristica in un bagno profumato (due manciate di foglie lasciate in infusione per un ora in acqua bollente). L olio essenziale viene impiegato per frizioni in caso di dolori reumatici, distorsioni e slogature. Era sacro a Romani e Greci, che lo consideravano l albero del dio Apollo; da sempre è simbolo di gloria. RICONOSCIMENTO Coltivato spesso come cespuglio sempreverde, è in realtà un piccolo albero (10 m). Le foglie lanceolate e coriacee, sono ricche di ghiandole resinose; la pagina superiore è lucida e di colore verde intenso, mentre quella inferiore è di colore più tenue e opaco. In primavera compaiono fiori giallognoli, unisessuati, raccolti in piccoli gruppi a ombrella all ascella delle foglie. Il frutto è una bacca simile a una piccola oliva verde, che diviene nero-bluastra con la maturazione ed è molto aromatica. Cresce spontaneo nell area mediterranea; frequente lungo le coste tirreniche e adriatiche, in Sardegna e, al Nord, in prossimità dei laghi.

FINOCCHIO SELVATICO Foeniculum vulgare (OMBRELLIFERE) PROPRIETA Contiene amido, zucchero, pectina e un olio essenziale (l anetolo) balsamico; è galattagogo, carminativo, stomachico, emmenagogo. CHE COSA SI USA Si utilizzano: i fusti e le foglie tenere; i semi a maturazione conclusa, in ottobrenovembre, estratti per battitura delle ombrelle secche; raramente la radice, colta alla fine del primo anno ed essiccata. IMPIEGO Il decotto e l infuso sono indicati per aumentare la secrezione lattea, per i disturbi da cattiva digestione e contro la nausea. Per uso esterno vengono praticati impacchi con il decotto o cataplasmi di foglie triturate, per il gonfiore al seno. Con i semi pestati e mescolati ad argilla verde ventilata viene prodotto un dentifricio utile a profumare l alito e rinforzare le gengive. In cucina i semi trovano largo impiego per aromatizzare pietanze, dolci e liquori; i fusti e i germogli possono essere consumati in insalata o per dare aroma a brodi e arrosti. Oltre alla varietà dulce, coltivata per il consumo del grumolo carnoso, viene spesso coltivata la varietà sativum per la produzione dei semi aromatici. RICONOSCIMENTO Erbacea con grossa radice fusiforme e fusto eretto (1,5 m), ramificato e striato. Le foglie, profondamente laciniate, quasi filiformi, sono attaccate al fusto mediante una guaina. I fiori gialli sono riuniti in vistose ombrelle apicali e compaiono in estate. Tutta la pianta emana un aroma gradevole. Ama le colline esposte al sole, i luoghi asciutti, le regioni costiere e submontane dell Italia centro meridionale (più raro in Settentrione). Viene coltivato negli orti in varietà selezionate per il consumo del grosso grumolo carnoso.

MALVA Malva silvestris (MALVACEE) PROPRIETA Ricca di mucillagini, contiene anche potassio, ossalato di calcio, pectina e vitamine. Soprattutto lassativa, è anche antiflogistica, emolliente, bechica, oftalmica. CHE COSA SI USA Si utilizzano sia i fiori, raccolti all inizio della fioritura, sia i getti e le foglie più tenere, colti al mattino presto. Può venire essiccata in un luogo che sia ombroso e ventilato. Come verdura contro la stipsi. IMPIEGO L infuso e il decotto (anche in clisteri e semicupi) sono indicati per: stipsi, irritazioni della bocca, dello stomaco, dell intestino e dei reni; in caso di tosse e catarro; in lavaggi e impacchi per occhi infiammati e congiuntivite. L infuso, aggiunto all acqua del bagno, ha effetto emolliente e idratante; è anche utilizzato come lozione per la pelle arrossata e con couperose. In cucina si impiegano i germogli, le foglioline e i fiori freschi (per completare gustose insalate primaverili). Oltre che mangiate crude, da sole o insieme ad altre verdure, le foglie possono essere utilizzate per insaporire risotti e minestre; in tal caso vanno prima liberate dalla costolatura e tritate finemente. L uso della malva è antichissimo: se ne trovano già cenni in epoca romana e greca. Tuttora nelle erboristerie è una delle piante medicinali più vendute. RICONOSCIMENTO Pianta perenne con portamento cespuglioso, eretto o prostrato. Il fusto (60-80 cm), legnoso alla base, porta foglie picciolate, a 5-7 lobi, con margine dentato e ricoperte di peli. I fiori, che spuntano all ascella delle foglie da aprile a ottobre, sono di colore rosa-lilla, con striature più scure. Frequente in prati e luoghi incolti di pianura e collina. Viene coltivata come pianta aromatica e verdura, ma più spesso è presente spontaneamente anche negli orti e nei giardini.

ORTICA Urtica dioica (URTICACEE) PROPRIETA Ricca di clorofilla, vitamina C e sali minerali, è emostatica, vasocostrittrice, antiflogistica. CHE COSA SI USA Si utilizza tutta la pianta finché è giovane; appena il fusto lignifica non è più utilizzabile a scopo alimentare per cui si usano le sole foglie, raccolte in primavera-estate, il rizoma e le radici estirpati in autunno ed essiccati all ombra. IMPIEGO Decotto, succo, infuso e sciroppo depurano l organismo e combattono affezioni intestinali, anemia, artrite, reumatismi, infiammazioni. Per uso esterno: frizioni con lozione per rinforzare il cuoio capelluto e combattere la caduta dei capelli, la seborrea e la forfora; cataplasmi delle foglie sbollentate e tritate per ferite, emorragie e irritazioni cutanee. E tra le piante selvatiche più apprezzate per il sapore delicato; in cucina viene utilizzata, previa bollitura, per minestre e risotti, ma è ottima anche come verdura, nel ripieno dei ravioli e nelle frittate. In campagna si mescola l ortica tritata al mangime per le galline per migliorare la produzione di uova. Il decotto e il macerato hanno effetto antiparassitario sulle piante di casa e dell orto. Non consumare i semi. Proteggersi le mani con guanti durante la raccolta. Le sostanze irritanti contenute nei peli si neutralizzano con la cottura. RICONOSCIMENTO Erbacea con rizoma lungo, ricco di radichette, e fusto eretto (1,5 m), con sezione quadrangolare. Le foglie sono opposte, ovato-lanceolate, picciolate, con margine dentato. In estate compaiono fiori insignificanti, piccoli e verdastri, raccolti in spighe pendenti. Tutta la pianta è ricoperta da fastidiosi peli urticanti. Molto frequente, anche in gruppi estesi, lungo i cigli delle strade, tra le macerie, nelle radure boscose, nei pressi delle case abbandonate.

PAPAVERO Papaver rhoeas (PAPAVERACEE) PROPRIETA Presenta morfina, acido meconico, resine, mucillagine e sostanze coloranti; leggermente sedativo, è bechico e pettorale. CHE COSA SI USA Si utilizzano i petali, prelevati alla fioritura (maggio-luglio), di sera, privi di umidità, ed essiccati in luogo ombroso e ben ventilato, evitando che ammuffiscano. A scopo alimentare si raccoglie tutta la piantina prima della fioritura. IMPIEGO L infuso e lo sciroppo sono indicati per combattere insonnia, nervosismo, eccitazione, ansia, tosse e bronchite; consigliati in particolare per bambini e anziani, poiché privi di effetti secondari. Per uso esterno, si applicano compresse di infuso per il mal di denti e per uso cosmetico, contro rughe e pelle arrossata. In cucina si possono impiegare i giovani germogli, in genere serviti crudi, in insalata, oppure fritti in pastella, in minestre e risotti. Non ha niente a che vedere con il papavero da oppio, ma in dosi elevate può causare intossicazioni e avvelenamenti, soprattutto negli organismi più deboli. Rispettare quindi scrupolosamente le dosi e non utilizzare le capsule. RICONOSCIMENTO Erbacea annuale con radice fusiforme e fusto eretto (40-60 cm), peloso, delicato, ramificato. Le foglie sono alterne, picciolate, mono o bipennate, a lobi diseguali. In giugno-luglio compaiono i fiori, solitari, grandi e assai appariscenti, di un bel colore rosso acceso (ma anche rosa o bianchi), con una macchia nera alla base di ciascun petalo. Il frutto è una capsula obovale, con numerosi semi neri. Comune dal mare alla zona submontana, è pianta infestante dei campi di frumento e orzo; presente anche lungo strade e fossati, tra le macerie, negli incolti.

PARIETARIA Parietaria officinalis (URTICACEE) PROPRIETA Presenta sali di potassio, calcio e zolfo, mucillagine, tannino; è diuretica, espettorante, colagoga, antiflogistica. CHE COSA SI USA La parte aerea, raccolta in estate, può essere essiccata in locale asciutto e ventilato. A scopo alimentare si usa la pianta intera prima della fioritura, poi solo le sommità più tenere. IMPIEGO Come cibo per una cura depurativa e rinfrescante. Succo, infuso e decotto sono utilizzati per cistite e irritazioni dell apparato urinario. Per emorroidi e ragadi anali vengono praticati compresse di infuso concentrato o cataplasmi della pianta triturata. I principi attivi della pianta vengono estratti dall industria farmaceutica e utilizzati, in associazione ad altre sostanze, per la produzione di numerosi farmaci diuretici ed emollienti. In cucina si impiega la pianta intera prima della fioritura o, successivamente, solo i germogli degli apici. Previa cottura, viene usata per la preparazione di minestre (alle quali dona un bel colore verde); spesso viene associata all ortica. Il nome di erba vetriola deriva dalla capacità della pianta (in particolare degli acheni pelosi) di pulire perfettamente vetri, fondi di bottiglie e bicchieri; viene invece detta muraiola per come, grazie al lungo apparato radicale, si ancora tenacemente ai muri, riuscendo spesso a sgretolarli. RICONOSCIMENTO Erbacea con radice fusiforme e fusto pubescente sdraiato o eretto (40 cm), tenero e carnoso, diviso in rami. Le foglie sono brevemente picciolate, alterne, di forma ovato-lanceolata, soffici al tatto, che con facilità si attaccano ai vestiti. In estate porta fiori verdognoli, piccoli e insignificanti, riuniti in infiorescenze all ascella delle foglie superiori. Vegeta in grossi cespi sui muri vecchi e tra le macerie, ma anche in siepi e luoghi ombrosi.