SCUOLA DELL INFANZIA STATALE DI BUDRIO MARTIRI ANTIFASCISTI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE



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Transcript:

SCUOLA DELL INFANZIA STATALE DI BUDRIO MARTIRI ANTIFASCISTI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 INSEGNANTI DI CLASSE LARUCCIA ANNA LISA TORSIELLO EMANUELA BRUNO ANNA COLLABORATRICI SCOLASTICHE MINARDI PATRIZIA DIRIGENTE SCOLASTICA DOTT.SSA PATRIZIA PARMA 1

PREMESSA L infanzia rappresenta una fase molto preziosa dell educazione dell uomo e del cittadino, pertanto la scuola dell infanzia statale configura come un ambiente educativo intenzionalmente strutturato per garantire a tutti i bambini e le bambine pari opportunità educative. La programmazione annuale ha come riferimento la Indicazioni Nazionali, in esse sono esplicitate le finalità che la scuola dell infanzia promuove:lo sviluppo dell identità, dell autonomia, delle competenze e l avvio alla cittadinanza. Di conseguenza le insegnanti elaborano scelte educative e didattiche, creano occasioni e proposte di apprendimento per favorire l organizzazione, l approfondimento e la sistematizzazione delle esperienze dei bambini, li accompagnano nella costruzione dei processi di simbolizzazione e formalizzazione della conoscenza, attraverso un approccio globale adeguato alla loro età. Le proposte educative e didattiche attraversano in modo trasversale tutti i campi di esperienza nei quali si sviluppa l apprendimento dei bambini:il SE E L ALTRO,IL CORPO E IL MOVIMENTO, IMMAGINI,SUONI E COLORI, I DISCORSI E LE PAROLE, LA CONOSCENZA DEL MONDO. 2

Esse sono programmate per condurre ciascun bambino al raggiungimento dei traguardi specifici dei campi di esperienza, esplicitati nelle stesse Indicazioni Nazionali. Sono parte integrante delle proposte educative e didattiche tutti i momenti della giornata scolastica, ciascuno con la sua valenza formativa:la giornata comprende un equilibrata alternanza di attività strutturate e libere ed è ritmata dai vari momenti del pasto. Inoltre le insegnanti operano scelte metodologiche che indirizzano le proposte educative e didattiche: Predisposizione di un accogliente e motivante ambiente di vita, di relazioni e di apprendimenti; Attenzione alla vita di relazione, perché l interazione affettiva è il principale contesto entro il quale il bambino costruisce e sviluppa le sue relazioni sociali ed i suoi schemi conoscitivi; Valorizzazione del gioco, che è l ambito privilegiato in cui si sviluppa la capacità di trasformazione simbolica: Stimolazione delle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali: Uso di materiali e strumenti che favoriscono la costruzione di competenze, all insegna della creatività e della libertà espressiva. In ogni attività sia libera che strutturata, le insegnanti hanno sempre l indispensabile ruolo di regia. La verifica delle proposte educative e didattiche programmate e realizzate si svolge attraverso il confronto e la discussione negli incontri collegiali(programmazioni, intersezioni ). La valutazione dei percorsi individuali di ciascun bambino/a si costruisce tenendo conto delle osservazioni occasionali e sistematiche dei comportamenti dei bambini nei diversi momenti della giornata, delle conversazioni libere e guidata, delle caratteristiche degli elaborati individuali. 3

GIORNATA TIPO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Ore 7.30 8.45 : Ingresso e accoglienza dei bambini. Ore 8.45 9.30 :Igiene personale e colazione. Ore 9.30 11.50 : Attività di sezione. Ore 11.30 12.00 : Riordino degli spazi e preparazione al pranzo. Ore 12.00 13.00 : Pranzo. Ore 13.00 13.15: uscita antemeridiana. Ore 13.00 13.45 : Gioco libero, possibilmente all aperto e preparazione al riposo per i bambini di 3 e 4 anni. Ore 14.00 : Riposo per i bambini di 3 e 4 anni; momento di rilassamento e attività specifiche per i bambini di 5 anni. Ore 15.40 16.00 : Risveglio dei bambini di 3 e 4 anni. Ore 16.00 16.15 : Merenda. Ore 16.15 16.30 : Uscita pomeridiana. Ore 16.30 18.00 : Post-scuola per le famiglie che ne fanno richiesta. 4

PROGETTO ACCOGLIENZA L ingresso alla scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino che vede il bambino in un nuovo ambiente e in relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare e nel quale e nel quale si attiva quindi una nuova percezione dell io Il momento dell accoglienza, attraverso una collaborazione scuola- famiglia, facilita il processo di separazione dall adulto, consolida il processo di di stanziamento che è alla base del processo di socializzazione. E importante quindi, personalizzare il momento dell accoglienza di ciascun bambino attraverso riti, tempi, attenzioni individuali per aiutarlo in questo momento. Accoglienza significa anche accogliere la famiglia, renderla partecipe della vita scolastica condividendo momenti di scambio, di informazioni, di festa e di gioco insieme, perché il bambino si senta emotivamente ed affettivamente accolto dagli adulti di riferimento attraverso l esperienza educativa delle relazioni. OBIETTIVI Promuovere e instaurare nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti dell ambiente scuola Conoscere l ambiente scuola Conoscere i compagni e le insegnanti Partecipare alle attività di gioco organizzato Partecipare alle attività di gioco libero Rispettare e aiutare gli altri Parlare, descrivere, raccontare le proprie esperienze Memorizzare canti, filastrocche, poesie. ATTIVITA Giochi di esplorazione della sezione e dei giochi presenti Giochi di esplorazione degli altri ambienti e dei giochi della scuola Attività di routine: presenze,incarichi, calendario,conversazione 5

Attività di manipolazione Lettura della storia di GUIZZINO Rielaborazione e costruzione di un libro sulla storia di Guizzino utilizzando varie tecniche. VERIFICA Le insegnanti attraverso un attenta osservazione e una valutazione finale metteranno in evidenza gli obiettivi raggiunti. PROGETTO RACCONTI AD ARTE 6

L incontro con la lettura dei racconti è molto stimolante, perché sollecita nei bambini esperienze altamente educative, sul piano affettivo,cognitivo,linguistico e creativo. Le fiabe costituiscono un genere narrativo che permettono ai bambini di descrivere la propria vita interiore, le proprie emozioni, i propri sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica. Per questo è bene coinvolgere tutti i bambini in molti giochi di finzione e in esperienze di drammatizzazione. Pertanto, si è deciso di scegliere le fiabe per offrire ai bambini, numerosi stimoli di apprendimento e occasioni per veicolare i contenuti della programmazione educativo- didattica e curricolare. La fiaba risponde ai bisogni fantastici dei bambini, rappresenta un momento magico della comunicazione adulto- bambino,uno strumento linguistico- cognitivo-psicologico molto importante. La fiaba cattura immediatamente l interesse del bambino, un interesse che perdura nel tempo in quanto corrisponde all elemento magico che gli è proprio in questa fase particolare del suo sviluppo. La fiaba con quella sua atmosfera magica, permette ai bambini di identificarsi con i vari personaggi, di vivere con loro avventure, paure e sogni; infattila fiaba come dice Rodari, può dare le chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo e diventare il mezzo attraverso il quale parlare con lui di tante cose. I CAMPI DI ESPERIENZA 7

Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino si farà riferimento ai Campi di esperienza: IL SE E L ALTRO Attraverso l ascolto e l elaborazione di fiabe classiche, il bambino comprende che è possibile creare legami di complicità e superare situazioni oppositive che lo ostacolano. Egli riflette sulle relazioni interpersonali e mette appunto un approccio positivo attraverso il quale entrare in conflitto con i suoi compagni, cercando di trovare in essi degli amici e non dei nemici da sconfiggere come nelle fiabe. IL CORPO E IL MOVIMENTO In relazione alle fiabe, il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il suo corpo nell ascolto e nella narrazione che richiedono capacità attentive, logiche e linguistiche. LINGUAGGI CREATIVITà ESPRESSIONE Il bambino inventa storie partendo dalla conoscenza di quelle classiche Il bambino ripropone situazioni rielaborandole e personalizzandole L bambino si esprime attraverso il linguaggio del disegno e della pittura Il bambino sa leggere le immagini, commentarle, fare drammatizzazione, conosce e canta canzoni ispirate alle fiabe. I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino ascolta e ripete accrescendo il suo vocabolario e sperimentando nuove forme di lessico Il bambino racconta, inventa e comprende le narrazioni di storie Il bambino dialoga, discute, chiede spiegazioni e formula ipotesi in base alle situazioni descritte LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino impara a cogliere le differenze tra reale e simbolico, tra tempo quotidiano e tempo surreale Il bambino dovrà imparare a conoscere le trasformazioni naturali e cicliche legate alla natura e ai fenomeni fantastici. METODOLOGIA Il progetto si svilupperà per tutto l anno scolastico 2014/15. 8

Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale. L itinerario didattico si concretizzerà attraverso attività molto coinvolgenti: ascolto e rielaborazione di storie a livello verbale, grafico- pittorico, espressione corporea, musica recitazione. Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a stimolare le relazioni, le strategie, gli apprendimenti, la fantasia, l immaginazione e la creatività e mettere in atto strategie di relazioni quali l atteggiamento di ascolto attivo e passivo, di guida stimolo, di incoraggiamento per generare autostima e sicurezza. ATTIVITA Ascolto di storie, verbalizzazione, drammatizzazione domande- stimolo, ricostruzione delle storie, analisi degli elementi che compongono la fiaba(chi?,com è, dov è, cosa fa, perché?), giochi simbolici, disegno, pittura dei personaggi, inventare storie, finali delle storie, costruzione di libri con storie inventate dai bambini, giochi motori, ritmici, memorizzazioni di canti, filastrocche e poesie. VERIFICA Le insegnanti attraverso una verifica in itinere, cercheranno la conferma oggettiva che i bambini abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati. PROGETTO INGLESE 9

HELLO CHILDREN L introduzione di una seconda lingua in età precoce, infatti, contribuisce a sviluppare atteggiamenti di apertura, rispetto e tolleranza per l altro da sé, apportando un contributo significativo all educazione, alla convivenza democratica. Nelle Indicazioni per il curricolo della scuola dell Infanzia, nel capitolo riguardante il campo d esperienza : I DISCORSI E LE PAROLE, viene sottolineata l importanza del pluringuismo, perché i bambini attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue consolidano l identità personale e culturale e si aprono verso nuove culture. E importante sottolineare che nella scuola dell Infanzia, l attività di lingua straniera va attuata nel rispetto delle specificità pedagogiche e metodologiche tipiche di questa scuola. Le attività mirano non a insegnare precocemente e in modo sistematico una seconda lingua, ma a sensibilizzare i bambini verso un codice linguistico diverso. Con il progetto HELLO CHILDREN si vuole dare ai bambini un piccolo e primo approccio alla lingua straniera attraverso esperienze motivanti che li coinvolgono affettivamente e li sollecitano ad esprimersi e a comunicare con naturalezza in questa nuova lingua. OBIETTIVI 10

Rispondere e chiedere, eseguire e dare semplici comandi. Memorizzare vocaboli, brevi dialoghi, canzoni, filastrocche METODOLOGIA Le attivià proposte saranno sempre in forma ludica, attraverso giochi di gruppo, a coppie, privilegiando la forma orale. Saranno altresì proposti giochi di gruppo, attività manipolative, costruzioni di cartelloni, conte, canzoni, filastrocche, schede operative, piccole drammatizzazioni ATTIVITA Attività di gruppo e individuali Schede operative Ascolto di materiale multimediale VERIFICA La verifica verrà condotta attraverso l osservazione delle attività dei bambini. 11

PROGETTO BIBLIOTECA LIBRI A SPASSO Il progetto LIBRI A SPASSO ha l obiettivo di promuovere la capacità dei bambini di riconoscere ed esprimere emozioni, pensieri e desideri e di stabilire rapporti con gli altri condividendone le conoscenze. Noi insegnanti crediamo che la lettura con l adulto, ad alta voce, instauri una relazione fatta di sguardi, di suoni, di vicinanze e che permetta di condividere emozioni e di relazionarsi meglio con se stessi e i suoi coetanei. La lettura è per il bambino uno strumento ideale per trattenere con sé l adulto nel modo a lui più gradito, cioè con dedizione, partecipazione completa e senza distrazioni. La presenza dell adulto è consolatoria e fornisce protezione e sicurezza. MOTIVAZIONE Il libro nella scuola dell infanzia appare di fondamentale importanza, perché leggere induce nei bambini un accrescimento di fantasia, di creatività e di allargamento delle competenze logiche. La creazione di uno spazio dedicato al libro consente di favorire un approccio positivo verso il mondo della lettura e del codice scritto. Il libro è uno strumento prezioso, capace di avvicinare il bambino al mondo simbolico presente nelle sue pagine..avere a disposizione libri di vario genere, poterli toccare, manipolare usarli come giocattoli è indispensabile affinché nei bambini possano scaturire interesse e curiosità per la lettura. Nella nostra sezione è presente uno scaffale contenente varie tipologie di libri a disposizione dei bambini e un angolo morbido per la consultazione individuale o per la lettura mediata dall insegnante. 12

FINALITA Promuovere la capacità di riconoscere ed esprimere emozioni, pensieri e desideri. Suscitare nel bambino il piacere di leggere Suscitare nel bambino la curiosità di scoprire in modo autonomo OBIETTIVI FORMATIVI Familiarizzare con lo strumento libro Familiarizzare con la catalogazione e simbologia attribuita alla biblioteca Capacità di muoversi in un ambiente diverso dalla sezione Prestare attenzione ad un racconto e provare piacer nell ascoltare Capacità di stimolare e consolidare l interesse per i libri attraverso la frequentazione di librerie, biblioteche Rispettare le regole funzionali all attività di prestito Scoprire le diversità dei libri Vivere la lettura come esperienza importante e ricca affettivamente. METODOLOGIA L insegnante racconta ai bambini storie interpretando contemporaneamente due ruoli:quello del narratore e quello dell ascoltatore, in modo che il bambino possa identificarsi non solo nella storia, ma anche con chi narra. Il dialogo sarà la base di partenza per entrare insieme ai bambini nel significato delle storie. La narrazione sarà il momento in cui il bambino potrà viaggiare con la fantasia con i suoi compagni. Alcuni momenti di discussione guidata e/o grafico- manipolativa permettono ai bambini di creare i momenti essenziali della storia. Per i bambini della nostra sezione il laboratorio inizierà a marzo e terminerà a maggio con cadenza quindicinale, si punterà sull aspetto della biblioteconomia cioè il sapersi comportare all interno di una biblioteca rispettando gli altri lettori, ma soprattutto rispettando il libro, imparando a manipolare con cura, e a riporlo al posto giusto secondo la catalogazione. Sarà dato spazio alla libera scelta del libro, di sfogliarlo da solo o con un compagno, ma soprattutto di poterlo portare a casa per leggerlo con i genitori. VERIFICA Le insegnanti attraverso un attenta osservazione e una valutazione finale metteranno in evidenza gli obiettivi raggiunti e cercheranno di capire l adeguatezza del percorso proposto. 13

PROGETTO ARTE ARTE A TUTTO TONDO L arte è un potenziale comunicativo capace di agire in forma forte e dinamica sul livello emotivo e sensoriale di ciascun bambino. L ingresso nel mondo della scuola permette all opera d arte di non rimanere chiusa nella sua cornice, ma di essere un punto di partenza di un percorso didattico. Pertanto il progetto nasce dal desiderio di educare sin da piccoli all arte, effettuando un percorso che porti all arricchimento e alla crescita personale, traendo emozioni e sentimenti. Come i grandi artisti, anche i bambini sentono il bisogno di rappresentare i loro stati d animo, i loro sentimenti e l arte trova nell infanzia un pubblico particolarmente sensibile. I bambini davanti a un opera d arte sono attratti da particolari e dettagli che colpiscono il loro immaginario e stimolano la loro creatività, fino a riprodurla con originalità utilizzando materiali e tecniche senza inibizione. Un bambino creativo è un bambino felice Pertanto il nostro progetto consiste nel portare il bambino a scoprire l arte e a giocare con l arte, quindi abbiamo pensato di presentare ai bambini le opere d arte di alcuni pittori famosi: i bambini saranno invitati a osservare le opere con attenzione per scoprire i loro segreti: le figure, i particolari, lo sfondo, i colori. Successivamente sarà compito loro reinterpretarle alla loro maniera con varie tecniche e materiali. OBIETTIVI Stimolare la dimensione dell immaginazione, della fantasia della creatività Educare l occhio ad osservare Esprimere emozioni e sentimenti 14

ATTIVITA I bambini svilupperanno attività sul ritratto con particolare attenzione ad alcuni artisti in particolare: La GIOCONDA di Leonardo da Vinci L autoritratto di Van Gogh I colli lunghi di Modiglioni Le opere strane di Ricasso Le teste composte da frutta, fiori ortaggi e pesci di Arcimboldo VERIFICA Nella verifica le insegnanti cercheranno la conferma oggettiva che i bambini abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati. 15

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE TUTTI IN STRADA La motivazione che sta alla base della realizzazione di un progetto di educazione stradale nella scuola dell Infanzia è quello di favorire nei bambini l acquisizione di comportamenti adeguati e sicuri per la strada. L interiorizzazione di alcune regole fin dalla prima infanzia assume un significato fondamentale nel percorso di crescita del bambino, in qualità di futuro cittadino e di utente consapevole e responsabile del sistema stradale. OBIETTIVI Conoscere il ruolo del vigile e semplici comportamenti da seguire sulla strada Riconoscere semplici segnali stradali, le tipologie di strade, i comportamenti adeguati ed inadeguati sulla strada Ascoltare e comprendere racconti inerenti l educazione stradale Saper ricostruire un percorso stradale Rispettare le azioni che indica il vigile 16

ATTIVITA Le attività saranno suddivise per categorie: le strisce pedonali il semaforo l amico vigile i segnali stradali VERIFICA La verifica viene condotta attraverso l osservazione dei bambini durante lo svolgimento delle attività, attraverso l osservazione dei loro elaborati, ma anche attraverso la conversazione. 17

PROGETTO LETTO SCRITTURA/ LOGICO- MATEMATICO Questo progetto è rivolto ai bambini di 5 anni e si articolerà in un laboratorio linguistico GIOCO CON LE LETTERE e nel laboratorio logico matematico GIOCO CON I NUMERI. Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini di 5 anni in un percorso ludico- operativo in cui ciascun bambino svolge un ruolo attivo, di scoperta- costruzione invenzione di un buon livello di consapevolezza linguistica e numerica. OBIETTIVI Differenziare la lingua scritta dalle immagini Riconoscere la lingua scritta nell ambiente Giocare con i suoni della lingua orale Associare i suoni della lingua orale ai segni scritti Giocare con le parole Cogliere rime e assonanze fonetiche Giocare con la classificazione e la quantificazione Osservare, ricercare e costruire i numeri Giocare con gli insiemi, con le quantità con i numeri Rappresentare le quantità Conoscere la sequenza dei numeri Confrontare le quantità e i numeri 18

ATTIVITA Attività di pregrafismo Letture di immagini Conversazioni guidate alla scoperta di parole nuove Giocare con le parole(indovinelli,parole femminili, maschili, singolari, plurali) Preparazione di tessere da associare ai nomi Scrittura spontanea Giocare con gli insiemi Trovare l intruso Giochiamo con i numeri attraverso le mani, gli oggetti Classifichiamo per colore e per grandezza VERIFICA La verifica verrà svolta in itinere, attraverso l osservazione delle attività fatta dai bambini. PROGETTO QUALIFICAZIONE 3/5 19

Rivolto a tutti i bambini del territorio Nido, infanzia primaria IC Budrio Agio a scuola A partire da quest anno il progetto denominato 3-5 viene riprogettato con le altre scuole del territorio unendo la finalità di avere una continuità verticale ben strutturata senza lasciare percorsi laboratoriali già avviati. Nel dettaglio le scuole di Vedrana, Mezzolara e di Via Martiri Antifascisti perseguiranno questi obiettivi nelle seguenti modalità: 1. creare progetti verticali nido-infanzia e infanzia-primaria 2. mantenere i punti di forza dei percorsi precedenti riproponendo il progetto Fantateatro. I bambini del nido visiteranno e condivideranno attività con i bambini della scuola dell infanzia e i bambini dell infanzia visiteranno e condivideranno attività con quelli della scuola primaria. Inoltre da gennaio a maggio parteciperanno al laboratorio di Fantateatro per un totale di 26 ore così ripartite: Infanzia Vedrana 3 sezioni -12 ore Infanzia Mezzolara 2 sezioni 9 ore Infanzia Martiri Antifascisti 1 sezione 5 ore In questo modo si favoriranno momenti d incontro fra bambini per fare conoscere loro le diverse realtà scolastiche e stimolare capacità espressive e di socializzazione per valorizzare al meglio le diversità di ciascuno. Vi saranno pertanto momenti d incontro tra insegnanti e coordinatori territoriali del progetto ed osservazioni sistematiche delle varie esperienze. Da qui inizieranno ad elaborare il QUADERNO DELLE COMUNICAZIONI da parte di ciascun bambino della scuola dell infanzia per la primaria; Vi sarà la condivisione del libro IL BRUCO MAISAZIO tra i bambini del nido e dell infanzia; 20

Vi sarà una LEZIONE APERTA conclusiva del laboratorio teatrale. 21