RELAZIONE SULL INVARIANZA IDRAULICA (L.R. 22/ art. 10 comma 3 Invarianza idraulica).

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Studio Tecnico Ing. Sandro Massi Via C. Battisti 47, Sassoferrato (AN) RELAZIONE SULL INVARIANZA IDRAULICA (L.R. 22/2011 - art. 10 comma 3 Invarianza idraulica). Oggetto: Variante al PRG per l ampliamento di un edificio produttivo sito in loc. Amandole, Sassoferrato, AN Committente: Loretelli Daniela Località: Amandole, Sassoferrato (AN) 1. Premessa Le piogge di forte intensità che cadono su un bacino idrografico subiscono due tipi di processi che determinano l entità delle piene nei corsi d acqua riceventi: l infiltrazione nei suoli e la laminazione superficiale. Il primo processo controlla i volumi di acqua restituiti, e viene descritto mediante un coefficiente di deflusso, il quale rappresenta la percentuale della pioggia che raggiunge il corpo recettore. Il secondo processo, influenzato dalle caratteristiche del reticolo drenante e dalla morfologia delle aree contermini, agisce trattenendo i volumi che scorrono in superficie, facendoli transitare attraverso i volumi disponibili e determinandone una restituzione rallentata. Un bacino naturale presenta la caratteristica di lasciare infiltrare una certa quantità di acqua durante gli eventi di piena, e di restituire i volumi che non si infiltrano in modo graduale. L acqua ristagna nelle depressioni superficiali, segue percorsi tortuosi, si espande in aree normalmente non interessate dal deflusso, ed in questo modo le piene hanno un colmo di portata relativamente modesto ed una durata delle portate più lunga. Quando un bacino subisce un artificializzazione, i deflussi vengono canalizzati e le superfici vengono regolarizzate, di modo che il deflusso viene accelerato. Ciò comporta un aumento dei picchi di piena e può portare a situazioni di rischio idraulico. Inoltre, l impermeabilizzazione dei suoli provoca un aumento dei volumi che scorrono in superficie, aggravando ulteriormente le possibili criticità. Maggiori volumi che scorrono in superficie rappresentano, oltre che un aggravio dei possibili rischi idraulici, anche un più rapido esaurimento dei deflussi ed una riduzione degli apporti alla falda, e in definitiva una riduzione delle risorse idriche utilizzabili. L urbanizzazione degli ultimi decenni ha configurato situazioni di rischio idraulico significative conseguentemente alla perdita di capacità d invaso del territorio connessa alla sensibile riduzione dei volumi del drenaggio minuto (scoline, fossi ). Alla luce di quanto descritto, si pone il problema, nella pianificazione, sia di bacino che non di adottare strumenti che garantiscano la sostenibilità di lungo periodo di un assetto idrografico. In particolare, è necessario limitare possibili effetti di aggravio delle piene legati alla progressiva urbanizzazione e all impermeabilizzazione dei suoli conseguente alle trasformazioni di uso del suolo. Ogni intervento che comporta impermeabilizzazione dei suoli ed aumento delle velocità di corrivazione deve invece prevedere azioni correttive volte a mitigarne gli effetti, e tali azioni sono da rilevare 1

Studio Tecnico Ing. Sandro Massi Via C. Battisti 47, Sassoferrato (AN) essenzialmente nella realizzazione di volumi d invaso finalizzati alla laminazione; se la laminazione è attuata in modo da mantenere i colmi di piena prima e dopo la trasformazione inalterati, si parla di Invarianza idraulica delle trasformazioni di uso del suolo (Pistocchi, 2001). Quindi al fine di garantire, secondo quanto disposto dalla L.R. 22.2011 della Regione Marche i cui Criteri sono stati approvati con DGR del 17.01.2014 (LINEE GUIDA B sviluppo della Verifica per l Invarianza idraulica), che le trasformazioni dell uso del suolo di aree escludano o riducano quanto più gli inevitabili fenomeni di maggiore impermeabilizzazione con aumento dei coefficienti di deflusso delle acque naturali superficiali si dovranno prevedere, per ogni variazione urbanistica sia previsionale (PRG, Piani attuativi) che esecutiva (qualunque intervento di trasformazione del suolo che generi una variazione di permeabilità superficiale), misure compensative volte al perseguimento dell invarianza idraulica (cfr comma 3 dell art. 10 dalla L.R. 22.2011). 2. Calcolo (ai sensi delle LINEE GUIDA B sviluppo della Verifica per l Invarianza idraulica) La misura del volume minimo d invaso di aree sottoposte a una quota di trasformazione I (% dell area che viene trasformata) e in cui viene lasciata inalterata una quota P (tale che I + P = 100%) è data dal valore convenzionale: w = W 0 (φ/φ 0 ) (1/(1-n)) + 15 I w P (1) essendo W 0 = 50 mc/ha, φ = coefficiente di deflusso dopo la trasformazione, φ 0 = coefficiente di deflusso prima della trasformazione, I e P espressi come frazione dell area trasformata e n = 0,48 (esponente delle curve di possibilità climatica di durata inferiore all ora, stimato nell ipotesi che le percentuali delle pioggia oraria cadute nei 5, 15 e 30 siano rispettivamente il 30%, 60%, 75%, come risulta da vari studi sperimentali; si veda ad es. CSDU, 1997). Il volume così ricavato è espresso in mc/ha e deve essere moltiplicato per l area totale dell intervento (superficie territoriale, St), a prescindere dalla quota P che viene lasciata inalterata. Per la stima dei coefficienti di deflusso φ e φ si fa riferimento alla relazione convenzionale: φ = 0,9 Imp + 0,2 Per (2-a) φ = 0,9 Imp + 0,2 Per (2-b) In cui Imp e Per sono rispettivamente le frazioni dell area totale da ritenersi impermeabile e permeabile, prima della trasformazione (se connotati dall apice ) e dopo (se non c è l apice ). Il calcolo del volume di invaso richiede quindi la definizione delle seguenti grandezze: 2

Studio Tecnico Ing. Sandro Massi Via C. Battisti 47, Sassoferrato (AN) a) quota dell area di progetto che viene interessata dalla trasformazione (I); è da notare che anche le aree che non vengono pavimentate con la trasformazione, ma vengono sistemate e regolarizzate, devono essere incluse a computare la quota I; b) quota dell area di progetto non interessata dalla trasformazione (P): essa è costituita solo da quelle parti che non vengono significativamente modificate, mediante regolarizzazione del terreno o altri interventi anche non impermeabilizzanti; c) quota dell area da ritenersi permeabile (Per): tale grandezza viene valutata prima e dopo la trasformazione; d) quota dell area da ritenersi impermeabile (Imp): tale grandezza viene valutata prima e dopo la trasformazione. Oltre che alla superficie territoriale St, il calcolo dei valori I, P, Imp e Per, può essere riferito anche alla superficie dell intero bacino scolante, Sb, di cui l area dell intervento fa parte. In questo caso, il volume w ottenuto con la formula (1)(mc/Ha) deve essere moltiplicato per la superficie Sb (Ha). Nei due casi si ottiene un valore sostanzialmente equivalente e la scelta della superficie di riferimento è essenzialmente legata a motivi di praticità. In caso di significative discrepanze nei due valori calcolati, si consiglia di adottare il valore più cautelativo. Gli indici Imp ed I, Per e P sono concettualmente diversi: Imp e Per servono a valutare il coefficiente di deflusso convenzionale (che esprime la capacità de lotto di accettare le piogge prima di generare deflussi superficiali), mentre I e P rappresentano le porzioni rispettivamente urbanizzata e inalterata (agricola) del lotto oggetto d intervento. 3. Conclusioni: L intervento in progetto riguarda un area di previsione di PRG di circa 400 mq risultando pertanto di modesta impermeabilizzazione potenziale ovvero intervento di trasformazione su (superfici comprese tra 0,1 e 1 Ha Tabella 1 della DGR n.53 del 27/01/2014). La variazione della superficie impermeabile risulta di 96,60 mq. < 100 mq., pertanto non necessita di nessun volume di invaso, come dichiarato nella asseverazione allegata. Tuttavia per completezza si è considerato e calcolato il volume di invaso necessario per l intero lotto urbanizzato; da detto calcolo allegato risulta la necessità di un serbatoio di mc. 8,46 di gran lunga inferiore a quello realizzato nel precedente intervento del 2014-2015 pari a mc. 18. Ing. Sandro Massi Sassoferrato, 13 febbraio 2017 3

CALCOLO INVARIANZA IDRAULICA AI SENSI DELLA FORMULA (1) AI SENSI DEL TITOLO III DELLA DGR 53 DEL 27/01/2014 Requisiti richiesti per ogni classe sulla base del volume minimo di laminazione determinato: w =50 mc/ha w=w (φ/φ ) (1/(1-n)) - 15 I w P φ = 0.9Imp + 0.2 Per volume convenzionale d invaso prima della trasformazione φ = 0.9Imp+ 0.2 Per φ= coefficiente di deflusso post trasformazione φ = coefficiente di deflusso ante trasformazione n = 0.48 I e P espressi come frazione dell area trasformata Imp e Per espressi come frazione totale dell area impermeabile e permeabile prima della trasformazione (se connotati dall apice ) o dopo (se non c è l apice ) VOLUME RICAVATO dalla formula va moltiplicato per la Superficie territoriale dell intervento Oggetto: (INSERIRE I DATI ESCLUSIVAMENTE NEI CAMPI CONTORNATI) ANTE OPERAM POST OPERAM Superficie fondiaria-lotto (mq) = 3200,00 mq Superfice impermeabile esistente = 2030,00 mq Imp = 0,63 Superfice permeabile esistente (mq) = 1170,00 mq Per = 0,37 Imp + Per = 1,00 Superfice impermeabile trasformata o di = progetto 2126,00 mq Imp = 0,66 Superfice permeabile di progetto = 1074,00 mq Per = 0,34 Imp + Per = 1,00 Inserire la superfice totale dell'intervento Inserire il 100% della superficie impermeabile più l'eventuale % della superficie presente con materiali semipermeabili (es. betonelle, grigliati) Inserire il 100% della superficie permeabile (verde o agricola) più l'eventuale % della superficie presente con materiali semipermeabili (es. betonelle, grigliati) Inserire il 100% della supeficie impermeabile più l'eventuale % della superfice trasformata con materiali semipermeabili (es. betonelle, grigliati) Inserire il 100% della superficie permeabile (verde o agricola) più l'eventuale % della superficie presente con materiali semipermeabili (es. betonelle, grigliati) INDICI DI TRASFORMAZIONE DELL'AREA Superfice trasformata/livellata = 2126,00 mq superfice impermeabile più superfice permeabile trasformata rispetto all'agricola I = 0,66 Superfice agricola inalterata = 1074,00 mq superfice inalterata P = 0,34 I + P = 1,00 CALCOLO DEI COEFFICIENTI DI DEFLUSSO ANTE OPERAM E POST OPERAM φ 0,9 x Imp + 0,2 x Per = 0,9 x 0,63 + 0,2 x 0,37 = 0,64 φ 0,9 x Imp + 0,2 x Per = 0,9 x 0,66 + 0,2 x 0,34 = 0,67 W w=w ( φ/φ ) (1/(1-n)) - 15 I w P = 50 x 1,06-15 x 0,66-50 x 0,34 = 26,44 mc/ha W 50 mc/ha ( φ/φ ) 1,03 (1/(1-n)) 1,92 VOLUME MINIMO DI INVASO 26,44 : 10.000,00 x 3.200,00 = 8,46 mc Q Portata ammissibile sul corpo ricettore 20 l/s/ha 6,40 l/sec