Il certificato medico sportivo: è sempre obbligatorio? Si deve pagare? Autore : Redazione Data: 05/11/2018 Linee guida al rilascio del certificato medico per attività sportiva. Analisi dei casi di esonero e dei relativi costi in caso di obbligatorietà. Vuoi recuperare la tua forma fisica? Hai pensato di fare attività fisica o semplicemente di iniziare uno sport? I tuoi figli hanno deciso di praticare un'attività sportiva? Se stai
leggendo questo articolo sicuramente avrai deciso di iscriverti in palestra o starai per iscrivere i tuoi figli. Al momento dell'iscrizione ti avranno chiesto, oltre alle tue informazioni personali e al pagamento della quota di abbonamento, anche il deposito della certificazione medica. Sarai rimasto di certo perplesso sul da fare e ti sarai posto numerose domande. Che cos'è il certificato medico sportivo? A cosa serve? Chi lo rilascia? Il certificato medico sportivo: è sempre obbligatorio? si deve pagare? Nel corso del tempo sono state tante le leggi che hanno regolamentato la certificazione medica mandando letteralmente in tilt i titolari di centri sportivi, gli utenti e i medici. La legge tende a differenziare le attività sportive in diverse tipologie. Per questo, a seconda del tipo di attività sportiva da svolgere, esiste una diversa certificazione da produrre. In questa giungla di documenti sarà sicuramente difficile individuare ciò che a te serve. Nell'articolo di seguito troverai tutte le risposte alle tue domande in modo da poter iniziare il tuo percorso ginnico senza problemi e senza intoppi. Che cos'è il certificato medico sportivo? Il certificato medico sportivo è un documento che serve ad attestare l idoneità fisica a svolgere una attività sportiva. Viene rilasciato, a seguito di visita medica, dal medico di famiglia (medico curante o di base) o dal medico dello sport. Il medico dello sport è il professionista operante nelle strutture pubbliche o private, esperto in medicina sportiva perché in possesso di apposita specializzazione o dell'attestato ministeriale [1]. Il certificato medico sportivo generalmente ha validità di un anno dalla data del rilascio e deve contenere l'indicazione del medico o della struttura sanitaria che certifica, le generalità del richiedente, deve riportare i risultati della visita medica, l'oggetto specifico della certificazione, la data e il luogo di rilascio, il timbro e la firma del medico. Può essere rilasciato anche su modelli predefiniti immodificabili. La legge prevede diverse categorie di certificati medici sportivi a seconda dell'attività sportiva e delle caratteristiche che essa possiede. Ecco di seguito tutte le tipologie che potrebbero interessarti: certificato medico per attività sportiva agonistica [2]; certificato medico per attività sportiva non agonistica [3]; certificato medico per attività ludico-motoria [4]; certificato medico per attività sportiva agonistica svolta dai disabili [5]; certificato medico per le attività sportive ad elevato impegno cardiovascolare [6].
Nella maggior parte dei casi è necessario presentare la certificazione medica, ma non mancano eccezioni. Procediamo con ordine. Quando è obbligatorio il certificato medico sportivo? Si paga per averlo? Il certificato medico sportivo è sempre obbligatorio per l'attività non agonistica e agonistica. Vediamo nel dettaglio. Le attività sportive non agonistiche sono: quelle svolte da persone tesserate, in società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI; quelle svolte dai partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale; quelle svolte dagli alunni degli istituti scolastici pubblici nel corso delle attività parascolastiche. Le attività parascolastiche sono tutte quelle attività a carattere sportivo che si svolgono in orario extrascolastico e che non rientrano nelle ore curriculari dell'educazione fisica. In poche parole, solo gli studenti che prendono parte ad attività fuori dagli orari scolastici e solo chi frequenta regolarmente centri sportivi riconosciuti ed è tesserato è obbligato a presentare il certificato. Chi invece, frequenta saltuariamente i centri sportivi e non è tesserato, non è obbligato a presentare nulla. Il certificato medico sportivo per attività sportive non agonistiche può essere richiesto al medico curante, al pediatra o al medico dello sport. Generalmente è gratuito se rilasciato dal pediatra o dal medico curante, tuttavia non mancano casi in cui è comunque richiesto il pagamento e il costo va da un minimo di 20 Euro ad un massimo si 40 euro. E' sempre a pagamento se rilasciato dallo specialista dello sport: il costo dipende dal listino e si aggira intorno ai 40 euro. Il certificato medico sportivo per sport non agonistico è rilasciato a seguito di visita medica esso infatti, deve contenere i risultati della misurazione della pressione arteriosa, le informazioni particolari che riguardano lo stato di salute del paziente e l'esito dell'esame dell'elettrocardiogramma a riposo. L'elettrocardiogramma non è obbligatorio, è il medico a decidere quando è necessario. Per non incorrere in responsabilità future dovute a eventuali incidenti, gli operatori sanitari effettuano sempre questo particolare esame. Al costo del certificato devono aggiungersi anche le spese della visita medica. Tra le attività sportive agonistiche invece, rientrano tutti gli sport praticati in
maniera continua e costante con regolare partecipazione a incontri e/o gare sportive da tesserati a Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. In questo caso, il certificato medico sportivo è obbligatorio e deve essere necessariamente rilasciato dal Medico dello sport a seguito di una accurata visita medica con esami altrettanto approfonditi come ad esempio: esami del sangue, esame delle urine, test respiratorio, test visivo ed elettrocardiogramma sotto sforzo. Il certificato medico per attività agonistica, oltre ad essere obbligatorio è anche a pagamento e il costo dipende sempre dal listino del medico che varia da regione a regione, a cui vanno ad aggiungersi i costi degli esami per la visita medica. Sono obbligati a presentare la certificazione medica anche gli sportivi non tesserati che partecipano a manifestazioni non agonistiche o di tipo ludico-motorio come le manifestazioni podistiche di lunghezza superiore a 20 km, nuoto, ciclismo, sci di fondo e che sono patrocinate dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline sportive Associate e dagli Enti di Promozione Sportiva. Questo tipo di certificato è per attività sportive di particolare ed elevato impegno cardiovascolare e può essere rilasciato sia dal medico curante, sia dal pediatra, sia dal medico dello sport. È a pagamento e il prezzo della visita per ottenerlo può superare i 50 Euro. La visita medica comprende la rilevazione della pressione arteriosa, l' elettrocardiogramma ed altri accertamenti ritenuti necessari dal medico. E' obbligatoria anche la certificazione per attività agonistica praticata dai disabili conosciuta con l'abbreviazione CIP. Il medico certificatore tiene conto dello stato fisico generale del soggetto disabile e delle eventuali patologie. Viene considerato anche il rischio specifico nell'attività svolta sia in gara che in allenamento. La visita medica e il costo del certificato variano a seconda del caso specifico. Devi sapere che puoi portare in detrazione dal reddito i costi per il rilascio del certificato medico sportivo perché rientrano tra le spese sanitarie. Quando non è obbligatorio presentare il certificato medico sportivo? Per svolgere un'attività ludico-motoria il certificato medico non è obbligatorio. L'attività ludico-motoria è quella svolta da soggetti, in modo individuale o collettivo, non tesserati a Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. Si tratta dunque, di tutte quelle attività che sono necessarie per il mantenimento psico-fisico e rientrano tra queste anche tutte quelle attività fisiche che si svolgono in proprio, in maniera del tutto amatoriale ed autonoma.
Quindi, a titolo di esempio, non esiste nessuna differenza tra l'attività che svolgerai in palestra con la corsa che decidi di fare liberamente al parco. Capita spesso però, che i centri sportivi nonostante non sia obbligatorio, chiedano comunque il certificato a tutela di eventuali infortuni con funzione assicurativa. In questo caso, il certificato per attività ludico-motoria può essere rilasciato dal medico curante o dal medico dello sport. Se rilasciato dal medico curante, nella maggior parte dei casi se è gratuito, è a pagamento se richiesto al medico dello sport. Per il rilascio del certificato per attività ludico-motoria è necessario avere effettuato l elettrocardiogramma almeno una volta nella vita. Le persone che hanno superato i 60 anni o con problemi cardiovascolari devono ripeterlo annualmente. Il certificato è solo raccomandato e non obbligatorio per tutte le attività sportive a ridotto impiego fisico come ad esempio il gioco degli scacchi, il tiro con l arco, il golf, ecc. Sono esclusi dalla presentazione della certificazione anche i tesserati che non svolgono alcuna attività sportiva ad esempio i dirigenti, i dipendenti, gli impiegati amministrativi [7]. Di recente, un Decreto emanato dal Ministro della Salute di concerto con il Ministro dello Sport [8] ha eliminato l'obbligo alla presentazione della certificazione medica per tutti i bambini in età compresa tra 0 e 6 anni. L'obiettivo è quello di facilitare l'approccio alle attività sportive sin dalla tenera età e di garantire un modello di comportamento e uno stile di vita corretto in modo da non gravare in futuro sul servizio sanitario nazionale. Il certificato, anche in questo caso, non è obbligatorio salvo i casi indicati dal pediatra. Di ELVIRA SARUBBI Note: [1] L. n. 1099/71. [2] Decreto del Ministro della Sanità 18.02.1982. [3] Art. 3 Decreto del Ministero della Salute del 24.042013; art. 42-bis L. n. 98 del 9.08.2013 ; Decreto Ministero della Salute 8.08.2014. [4] Art. 2 Decreto Ministero della Salute 24.04.2013; art. 42-bis L.n. 98 del 9.08.2013. [5] Decreto del Ministero della Sanità 4.03.1993.
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