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1 Lo sport nel cuore dell Europa Workshop SPORT e SALUTE 28 novembre 2003 Sesto Fiorentino Polo Scientifico Universitario Dott. Sergio Califano Direttore Istituto di Medicina dello Sport di Firenze

2 PIANO SANITARIO REGIONALE Le attività motorie e lo sport rappresentano un importante occasione sia per combattere l affaticamento mentale e fisico che derivano dalla concitazione dei ritmi della vita lavorativa e sociale sia per prevenire, in maniera mirata, l insorgere di alcune patologie fra cui quelle cardiovascolari, osteoarticolari e metaboliche

3 PIANO SANITARIO REGIONALE Obiettivi della medicina dello sport valutazione degli effetti dell attività fisica nella popolazione, anche attraverso la messa a punto di nuovi protocolli valutazione funzionale di categorie a rischio per le quali una regolare attività sportiva può contribuire a integrare un piano terapeutico da effettuare in collaborazione con gli specialisti di settore informazione e prevenzione nella lotta al doping

4 Approvata il 9 luglio 2003 dopo un iter di quasi 3 anni e un ampia concertazione ha abrogato in toto la L.R. n.94/94 ha concretizzato gli obiettivi del PSR ha riportato la medicina dello sport nell ambito degli attuali indirizzi di politica sanitaria regionale (L.R. n. 8/99)

5 la medicina dello sport entra a pieno titolo nel processo di formazione e qualità della sanità pubblica e privata intrapreso dalla Regione sin dal 1999 (con la L.R. n.8). le strutture pubbliche e private dovranno adeguarsi a standard di efficienza organizzativa, strutturale e strumentale che la Regione ha già determinato con atto a parte (Del. C.R. n.193 del 22/10/2003). In tal modo gli utenti potranno usufruire di prestazioni omogenee per qualità e tariffe, ad un livello senz altro superiore di quello attuale.

6 Abolizione del certificato ludico motorio L attività motoria e ricreativa è (Art. 1 comma 4) quella svolta singolarmente o in gruppo per esclusivi fini igienici e ricreativi. Tale attività può essere anche organizzata da istituzioni varie, da enti o associazioni, anche affiliati al CONI, senza comunque mutarne la natura da motoria e ricreativa in sportiva. Per lo svolgimento di tale attività sportiva non è richiesta certificazione medica di alcun tipo. COMPLETA ASSENZA DI QUALSIVOGLIA ASPETTO COMPETITIVO. Per gli organizzatori di eventi o attività a carattere motorio e ricreativo possono sussistere considerazioni di carattere cautelativo rispetto ad eventuali rivendicazioni per il caso di danno alla persona in corso di esercizio fisico che inducono alla richiesta della certificazione. Un utente interessato a ottenere comunque un certificato per siffatta attività potrà richiederlo al medico, che, sottolineata la non obbligatorietà, dovrà rilasciarlo a tariffa ordinistica. (OdM news edizione informatica, 5 settembre 2003). Tale certificato peraltro non ha durata annuale ma si riferisce solo all evento per cui è richiesto.

7 Attività Agonistica è descritta nell Art. 1 comma 2, mutuata, come nella L.R. 94/94, dal D.M. 18/02/82. Il relativo certificato di idoneità può essere rilasciato dalla ASL o dalle strutture private che devono essere autorizzate dal Comune e accreditate dalla Regione per la medicina dello sport (Art. 4 comma 4) e solo da quelle. Il protocollo clinico per il rilascio del certificato è quello stabilito dal D.M. 18/02/82 e segg. in funzione dello sport praticato

8 Attività non agonistica è descritta nell Art. 1 comma 3, mutuata, come nella L.R. 94/94, dal D.M. 28/02/83. La relativa certificazione può essere rilasciata ESCLUSIVAMENTE dalla ASL e dalle Strutture private autorizzate dal Comune e accreditate dalla Regione come per le idoneità agonistiche (Art. 4 comma 4) OVVERO da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta -LIMITATAMENTE AI PROPRI ASSISTITI (Art. 4 comma 3). Viene introdotto l obbligo del libretto sanitario medico sportivo, della richiesta su modulo predisposto dalla regione (Art. 4 comma 1) e di conservazione (Art. 7 comma 1b) anche per questi certificati, demandando la concreta attuazione di tali norme ad un Regolamento che la Giunta regionale dovrà deliberare entro sei mesi. Ne scaturisce l impossibilità di rilasciare tale certificazione al di fuori degli ambiti descritti, anche fisici e quindi presso Società sportive, palestre o sedi diverse da quelle riferibili ai professionisti sopra citati.

9 Attività non agonistica I soggetti non agonisti sono individuati all Art.1 lettere a), b) c) del D.M. 28/02/83 ovvero lettera a) alunni che svolgono attività fisico sportive organizzate dagli organi scolastici nell ambito delle attività parascolastiche Lettera c) coloro che partecipano ai Giochi della Gioventù nella fase precedente quella nazionale. Per l identificazione degli atleti non agonisti di cui alla lettera b) del D.M. 28/02/83 è necessario fare riferimento alle norme stabilite dalle singole Federazioni sportive nazionali e dagli Enti di promozione sportiva riconosciuti in merito alla qualificazione agonistica.

10 Attività non agonistica L identificazione effettuata dal D.M. è, infatti, a questo riguardo, per definizione in negativo, nel senso che devono essere considerati non agonisti tutti i praticanti attività sportive organizzate dal C.O.N.I., dalle F.S.N. e dagli Enti di promozione sportiva riconosciuti che non rientrano nella categoria degli agonisti. Non esiste un protocollo obbligatorio, diversamente dalla attività agonistica

11 Attività non agonistica Tutte le certificazioni non agonistiche lettera b) del D.M.- sono a pagamento, come pure quelle delle lettere a) e c) se richieste a medici diversi dal medico curante formulata dall Istituto scolastico, comunque autorizzati a certificare a norma della L.R. n. 35/2003. l Ordine dei Medici di Firenze ha ribadito la gratuità per i soggetti di cui alle lettere a) e c) del D.M. (OdM news edizione informatica, 5 settembre 2003) in quanto previste dall Art.31 comma 2 lett. E) dell Accordo Nazionale per la Medicina Generale.

12 Altri compiti del medico dello sport (Art.3 comma 4 ) valutazione funzionale di categorie a rischio per le quali una regolare attività sportiva può contribuire a integrare un piano terapeutico da effettuare in collaborazione con gli specialisti di settore Riconoscimento del contributo della sport terapia in alcune importanti patologie di rilevanza sociale ( ipertensione, diabete, obesità, osteoporosi.) e del ruolo giustamente sinergico del medico dello sport con gli altri specialisti. Accentuazione del carattere preventivo della medicina dello sport che può certamente interagire con i fenomeni sociali del presente e immediato futuro, quale ad esempio l invecchiamento della popolazione per fornire un contributo concreto al miglioramento del benessere psico fisico individuale.

13 Responsabilità delle Società o organizzazioni sportive che, nel riscontro di legittimità e conservazione dei certificati anche in veste di organizzatori di manifestazioni devono (Art. 7): subordinare la partecipazione degli atleti alle attività sportive agonistiche e non agonistiche alla presentazione delle relative certificazioni previste dalla L.R. E bene sottolineare che si parla di partecipazione ad attività e non solo evento gara. conservare i certificati di idoneità (agonistica e non agonistica) dei propri atleti, verificandone scadenza e validità rifiutare i certificati rilasciati da specialisti diversi da quelli indicati nella L.R.

14 Responsabilità delle Società o organizzazioni sportive che, nel riscontro di legittimità e conservazione dei certificati anche in veste di organizzatori di manifestazioni devono (Art. 7): verificare la regolarità della posizione dei propri atleti che prendono parte alle gare agonistiche dalle stesse organizzate mediante esame del libretto sanitario assicurare a proprie spese i servizi di assistenza, controllo medico e primo soccorso previsti dai regolamenti delle Federazioni, ovvero se manifestazioni pubbliche a partecipazione libera concernenti attività motorie e ricreative servizi adeguati di primo soccorso. Le sanzioni per l inosservanza di quanto sopra stabilito variano da Euro 300 a Euro 1800.

15 in pillole... E stata introdotta l anagrafe degli idonei e non idonei (Art. 10), auspicabile preludio ad un vero e proprio Osservatorio Regionale medico sportivo, anche perché è giusto ricordare che la visita di idoneità medico sportiva è l ultimo screening preventivo di massa che si effettua nel nostro paese, una volta cessato l obbligo di leva e sparito il medico scolastico. E previsto poi un criterio di programmazione delle visite più duttile (Art.11) che favorisce i rapporti tra utenti e strutture di riferimento pubbliche o private che siano. Le sanzioni amministrative sono più pesanti e coinvolgenti anche i medici che certificano senza averne titolo. I controlli antidoping sono demandati ad appositi atti conformi alla L. n.376/2000. E stata confermata la Commissione regionale di appello per le non idoneità.

16 la nuova legge si propone come uno strumento efficace per proseguire nella strada tracciata dalla Regione Toscana che è stata sempre storicamente all avanguardia nella tutela sanitaria dello sport. E evidente che occorrerà un periodo di rodaggio per poter più compiutamente apprezzare le novità e naturalmente individuare eventuali e forse inevitabili problematiche e carenze.

17 GRAZIE all Assessore al diritto alla salute anche per il metodo utilizzato che ha privilegiato la più ampia concertazione, inevitabilmente a scapito di una probabile maggiore celerità nell iter attuativo. Il risultato a nostro avviso è più che soddisfacente e rispondente alle reali esigenze degli operatori ed utenti sul territorio, anche se, come per tutte le cose, la perfezione non è di questo mondo.

18 GRAZIE PER LA VOSTRA PAZIENZA!

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