LA BANCA MONDIALE LANCIA L ALLARME OBESITÀ NEI PAESI POVERI



Documenti analoghi
Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9

EUROPA Il mercato delle autovetture. Aprile AREA Studi e statistiche

L acne si combatte a tavola

Il modello generale di commercio internazionale

Dedicarsi una pausa RIGENERA e RICARICA

Migrazioni e statistiche demografiche dei migranti

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Condizioni di salute e stili di vita in Lombardia - Anno 2013

per una buona salute Claudio Andreoli

Rapporto commerciale internazionale Stati Uniti - Italia

Fabbisogno energetico e sue componenti

ANSA-FOCUS/ CRISI FA MALE A SALUTE, MENO VISITE, FARMACI E CURE. CROLLA SPESE FAMIGLIE CHE RISPARMIANO ANCHE SUL MEDICO (ANSA) - ROMA, 19 APR - Quasi

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.

Obesità e disordini alimentari. Ecco tutti i modi in cui il cibo si ripercuote sul cervello

L ITALIA IN EUROPA. 1 Voyager 5, pagina 172

Bambini si nasce, grandi si diventa?

COMUNE DI BRUSAPORTO. Assessorato all Istruzione Assessorato ai Servizi Sociali SAMARITANO

Il modello generale di commercio internazionale

LA POVERTÀ NEL MONDO. Circa metà della popolazione mondiale (tre miliardi di persone) vive con meno di due dollari al giorno.

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile

Se vuoi saperne di più vai su:

La congiuntura. internazionale

Il modello generale di commercio internazionale

RISULTATO DEL TEST GENETICO GENO NIGEF 1. Rapporto n. DATA DI NASCITA: RICHIEDENTE: Dott. DATA CAMPIONAMENTO:

SCHEDA DEL RAGAZZO/ DELLA RAGAZZA. SCHEDA ANAGRAFICA DEI GENITORI (compilare con i genitori del ragazzo/a)

Quotidiano. Pag. 2. Anie

Ministero della Salute

UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet. La soluzione!

Hanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia

Quotidiano. Codice abbonamento: Soc. Ital. Gerontologia e Geri

SCHEDA DI PRESENTAZIONE

Un sistema per guadagnare salute

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

Il disagio economico delle famiglie

4 I LAUREATI E IL LAVORO

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO STATISTICO

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati

Quotidiano.

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

DIABETE E AUTOCONTROLLO

Malnutrizione come causa ed effetto della povertà: strategie di contrasto. Valeria Pecchioni CCM

2. GLI INTERNATIONAL STUDENT A MILANO: QUANTI SONO

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

infosalute Alimentazione e stato nutrizionale in Trentino Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano

TORNARE ALLA VITA, TORNARE AL LAVORO

Le pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro

RASSEGNA STAMPA CONVEGNO NAZIONALE

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

Celiachia ed emotional eating. La valenza consolatoria del cibo

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

Ridurre il sale si può. La strada degli accordi volontari per sviluppare prodotti più equilibrati.

LO STATO DELLA RICERCA SANITARIA IN ITALIA

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

Capitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Parentela e reti di solidarietà


1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

Informatica (Basi di Dati)

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti

Il vending in età evolutiva: opportunità educazionale o scomoda realtà?

NOTIZIA FLASH DEL MERCATO DELL'ENERGIA

Lettori: n.d. Diffusione: n.d. Dir. Resp.: Giovanni Morandi. 04-FEB-2013 da pag. 31

Le malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive

Sommario Rassegna Stampa

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) PRIMA DI 75 ANNI PER SE SSO E CAUSE PRINCIPALI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Rassegna Stampa. Roma 28 ottobre 2015

Be active, healthy and happy!

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL

Risposte alle domande più frequenti concernenti la partecipazione ai costi «Frequently Asked Questions» (FAQ)

TUMORI: PANCREAS, ITALIA ULTIMA IN UE PER TEMPI ACCESSO CURE

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

Cresce il menu che fa crescere. Un nuovo percorso per la ristorazione scolastica, una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e le famiglie

L industria del Made in Italy e la route to market verso l internazionalizzazione. Spunti su come l Europa ci può aiutare

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress

Additional information >>> HERE <<<

INTRODUZIONE ALLA MICROECONOMIA [F O] / Prova finale 14 Gennaio Nome.. Cognome. Matricola. Corso di laurea: CLEMI CLEA CLSES

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Il Mercato dei prodotti Agroalimentari Biologici in CINA INCOMING OPERATORI ESTERI AL SANA

Bambini e ragazzi affetti da tumore

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1

AlmaLaurea: i laureati in Giurisprudenza si raccontano. Lo studio e il lavoro, ecco le loro performance. Con il primo identikit dei dottori triennali

NON fumare. è la scelta migliore che puoi fare

Transcript:

LA BANCA MONDIALE LANCIA L ALLARME OBESITÀ NEI PAESI POVERI Prezzi alimentari troppo alti: gente sceglie il cibo spazzatura Milano, 29 mar. (TMNews) - I prezzi alimentari sono scesi dopo il picco dell'estate ma restano ancora vicini al livello record, spingendo i più poveri verso l'obesità e l'alimentazione scorretta. Lo sostiene un rapporto della a Banca Mondiale. "La persistenza di prezzi alimentari volatili ed elevati non ha solo conseguenze sulla carestia e la malnutrizione ma anche sull'obesità, che potrebbe aumentare in un contesto di prezzi elevato dove la popolazione sceglie gli alimenti meno costosi" e spesso più calorici, sottolinea la Banca Mondiale, stigmatizzando il costo inferiore dei cibi poco sani nei paesi poveri. Tra ottobre e febbraio i prezzi alimentari mondiali sono diminuiti (-4%), in particolare quelli del grano (- 11%) e dello zucchero (- 10%), a causa di una domanda "più debole" sui mercati di cereali e di un "miglioramento" della raccolta invernale. Ma restano a livelli "molto elevati", inferiori appena del 9% ai record di agosto. In questo contesto, milioni di persone continueranno a soffrire di "cattiva alimentazione", sottolinea la Banca Mondiale, affiancandola a fame e malnutrizione come "cause di morti premature". Il numero di adulti in sovrappeso è di 1,46 miliardi di persone nel 2008, una cifra che secondo la Banca Mondiale potrebbe raggiungere 2,16 miliardi nel 2030, di cui 1,12 miliardi solo in India e Cina. "Il sovrappeso non è un'epidemia che si limita ai paesi ricchi", afferma la Banca Mondiale, che precisa che attualmente la metà della popolazione mondiale obesa risiede in nove paesi, fra i quali Stati Uniti, Germania, Russia, Cina e Messico.

Preview https://mida.ansa.it/midagate/news_view.jsp Page 1 of 1 02/04/2013 Tumori pelle, determinante gene finora associato a obesita' Tumori pelle, determinante gene finora associato a obesita' Scoperta scientifica ricercatrici universita' L'Aquila (ANSA) - L'AQUILA, 30 MAR - Una scoperta scientifica di ricercatrici dell'universita' dell'aquila getta nuova luce sul meccanismo alla base dello sviluppo dei melanomi cutanei, gli aggressivi tumori della pelle. Il gene Fto (Fat Mass-And Obesity-Associated Gene), precedentemente associato all'obesita' e ad alcune patologie a essa correlate, e' stato identificato per la prima volta come determinante della suscettibilita' genetica a questo aggressivo tumore cutaneo. Il lavoro scientifico e' stato pubblicato su Nature Genetics, la piu' importante rivista di genetica molecolare su scala mondiale. A curarlo sono state le professoresse Ketty Peris e Maria Concetta Fargnoli, entrambe dermatologhe convenzionate presso l'ospedale San Salvatore dell'aquila, che hanno centrato il risultato assieme ai colleghi del Consorzio internazionale GenoMel, cui afferiscono studiosi europei, australiani e americani. Il professor Edoardo Alesse, direttore del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche, nel comunicare la notizia esprime ''grande soddisfazione per l'eccellente risultato ottenuto''. ''Due lavori su Nature in una settimana non sono certo uno scherzo - dichiara - e speriamo che servano a rilanciare sia il dipartimento sia l'ateneo, dopo la flessione nella produttivita' scientifica che ha fatto seguito al sisma del 2009, a causa della perdita dei luoghi per lo studio e per la ricerca''. (ANSA).

Preview https://mida.ansa.it/midagate/news_view.jsp Page 1 of 1 02/04/2013 Salute: piu' obesita' e malattie infettive in migranti in Ue Salute: piu' obesita' e malattie infettive in migranti in Ue Poco accesso a servizi sanitari e cattive abitudini alimentari (ANSA) - MILANO, 1 APR - Emigrare non fa bene alla salute. Anche se, all'inizio, i migranti sono relativamente in buona salute, con il tempo diventano piu' vulnerabili a malattie infettive, ferite, problemi mentali, materno-infantili e diabete. E' quanto emerge da uno studio di Lancet sui fenomeni migratori in Europa. Ad affrontare i maggiori problemi sono soprattutto i migranti irregolari, che spesso non riescono ad accedere ai servizi sanitari e devono pagarsi tutte le spese mediche di tasca propria. Per quanto riguarda le malattie non infettive, i migranti sembrano avere inizialmente una minore incidenza e mortalita' per cancro, rispetto alla popolazione locale: differenza che pero' sparisce nel tempo. Alcuni gruppi di migranti registrano tassi maggiori di cancro collegati a malattie infettive, come tumori allo stomaco, nasofaringei, epatici, sarcoma di Kaposi, collo dell'utero e alcuni linfomi. Esistono grandi differenze nelle malattie cardiovascolari tra i vari gruppi migratori. La mortalita' e l'incidenza di ictus ad esempio sono maggiori nei migranti di origine africana. Chi emigra in Europa inoltre muore e si ammala di piu' di diabete, per una combinazione di fattori genetici, ambientali e insufficienti controlli medici. Chi proviene da paesi poveri tende ad abbandonare le proprie abitudini alimentari a vantaggio di quelle occidentali, dove la dieta e' piu' calorica e lo stile di vita piu' sedentario. In alcuni paesi addirittura obesita' e sovrappreso sono piu' frequenti tra i migranti che tra la popolazione europea, in particolare nei turchi e marocchini. Chi emigra in Europa inoltre ha maggiori rischi di problemi di salute materno-infantile, con tassi maggiore di mortalita' infantile e perinatale, a causa delle numerose nascite pretermine. (ANSA).

OBESITA': AROMA OLIO D'OLIVA INDUCE MAGGIOR SENSO SAZIETA' (AGI) - New York, 30 mar. - L'olio d'oliva potrebbe essere cosi' buono per la salute grazie al suo aroma, che e' in grado di indurre un maggior senso di sazieta' in chi lo mangia. Lo afferma uno studio del German Research Center for Food Chemistrydi Monaco di Baviera riportato dal blog del New York Times. I ricercatori hanno reclutato 120 persone dividendole in 5 gruppi: a ognuno dei quali era chiesto di mangiare 500 grammi di yogurt al giorno. All'insaputa dei soggetti lo yogurt poteva contenere burro, lardo, olio di oliva, olio di canola, che ha le stesse qualita' nutritive di quello di oliva, o nessun additivo..dall'analisi del sangue dei soggetti e' emerso che il gruppo con olio di oliva mostrava un maggior tasso di serotonina, l'ormone della sazieta'. Inoltre questo gruppo, insieme a quello del burro e a quello di controllo, aveva ridotto l'apporto di calorie per compensare quelle introdotte con lo yogurt: "Chi si sentiva piu' sazio ha ridotto le calorie - spiegano gli autori - mentre gli altri non l'hanno fatto". In un altro esperimento e' stato confermato il ruolo del profumo: aggiungendo al cibo di altri soggetti un estratto del profumo dell'olio e' stata notata una diminuzione delle calorie introdotte e una migliore risposta nel sangue

OBESITA' FA DIMINUIRE ATTIVITA' FISICA NEL TEMPO (AGI) - New York, 30 mar. - La relazione tra obesita' e attivita' fisica vale nei due sensi, con la minore attivita' che porta all'aumento di peso, ma anche viceversa. Lo sottolinea uno studio pubblicato dalla rivista 'Obesity', il primo a studiare la seconda parte di questa 'relazione ciclica'. I ricercatori della Brigham Young University hanno fornito un accelerometro a 250 donne, meta' delle quali obese, per misurare i movimenti e l'intensita' dell'attivita'.anche se il 35 per cento dei soggetti aveva dichiarato di essere fisicamente attivo, solo il 7 per cento lo era effettivamente. In media l'attivita' fisica nelle donne obese, gia' bassa, e' scesa dell'8 per cento nel corso dei 20 mesi dello studio, mentre tra le non obese non c'e' stato nessun cambiamento: "E' il risultato che ci aspettavamo - scrivono gli autori - ma l'esatta quantita' del declino non era stata mai misurata con questa precisione"..