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I Grandi Matematici Italiani online GINO FANO Gino Fano La varietà delle forme binarie del 7 ordine a sesta spinta identicamente nulla Rendiconti Acc. Naz. Lincei, Serie 6, Vol. 4 (1926), p. 161 166 <http://www.bdim.eu/item?id=gm_fano_1926_4> Articolo digitalizzato nel quadro del programma bdim (Biblioteca Digitale Italiana di Matematica) SIMAI & UMI http://www.bdim.eu/

Articolo digitalizzato nel quadro del programma bdim (Biblioteca Digitale Italiana di Matematica) SIMAI & UMI http://www.bdim.eu/

RENDICONTI DELLE SEDUTE DELLA REALE ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI Classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali MEMORIE E NOTE DI SOCI pervenute all' Accademia durante le ferie del 1926. (Ogni Memoria e Nota porta a pie' di pagina la data di arrivo). Matematica. La varietà delle forme binarie del f ordine a sesta spinta identicamente nulla. Nota (0 del Corrisp. GINO FANO 1. Nella mia Nota: Sitile forme binarie per le quali una delle spinte su si stessa sia identicamente nulla ^ ho considerata anche l'interpretazione geometrica della questione, cioè le varietà algebriche di opportuni spazi che rappresentano i singoli sistemi di forme di dato ordine aventi una spinta determinata identicamente nulla, quando si faccia uso della consueta interpretazione dei coefficienti Ck della forma: '=ÌGH- X, (che s'intende definita a meno di un fattore numerico) come coordinate proiettive omogenee di punto in S«. Alcune delle varietà così incontrate erano già note e geometricamente studiate, altre no. Di una di queste ultime mi propongo esporre qui qualche proprietà, in relazione principalmente ai sistemi di rette chi vi sono contenuti. La 6 a spinta di una forma binaria di grado n sopra sé stessa, essendo di ordine 2 (n 6), esiste per n ^ 6 ; e, per n = 6, si riduce al ben noto (1) Pervenuta all'accademia il 28 luglio 1926. (2) «Giornale di matem.», voi. 62 (1924), p. 91. RENDICONTI. 1926, Voi. IV.

162 invariante quadratico della sestica. Nel caso successivo, n = 7, esso è un covariante di 2 ordine, il cui annullarsi identico conduce alle 3 equazioni :. (0 Co Ce 6 c t c s + 15 c 2 c A io c\ = o c 0 e, 5 c x c 6 + 9 c 2 c s 5 f 3 c 4 = o [ Cï r 7 6 c 2 c 6 -t- 1S c 3 r 5 10^ = 0. E pertanto, nella rappresentazione suaccennata, le forme di 7 0 ordine a 6 a spinta nulla hanno per immagini i punti della varietà M 4 di S 7 intersezione completa delle 3 quadriche (1). Questa M 4 contiene gli co 1 piani osculatori, ma non gli S 3 osculatori, della curva y 7 razionale normale di equazioni parametriche : Ck = p* (/e = o, 1,..., 7) ; i punti di quei piani osculatori essendo immagini di forme con radice quintupla, per le quali (come per ogni forma di grado n con radice [n 2JP Ia ) la 6 spinta è appunto identicamente nulla. La M 4 contiene inoltre tutte le trisecanti della varietà M 5 3 luogo dei piani osculatori della y?; per ogni terna di piani osculatori vi è una trisecante, intersezione dei 3 spazi S s congiungenti tali piani a 2 a 2. D'altra parte, per un punto generico della M 4, devono passare otto rette di questa varietà, intersezioni dei tre S 0 - coni secondo cui lo spazio S 4 ivi tangente ad essa incontra le 3 quadriche (1). E poiché di queste 8 rette, come vedremo, una sola è trisecante della M 5 3 anzidetta, sorge la questione del come quelle rette si distribuiscano in diversi sistemi; questione alla quale appunto mi sono proposto di rispondere. 2. Un primo sguardo d'insieme alla questione si può dare nel modo che segue. Lo spazio (S 5 ) r 3 = c 4 = o, congiungente i piani osculatori a y?" nei due punti fondamentali [0] e [7] del sistema di coordinate, incontra M 4 in una superficie composta delle parti sottoindicate : a) i due piani anzidetti, osculatori a y7 (cioè i piani fondamentali ot^ e 567); b) la quadrica (di S 3 ) c x = c 6 = c 0 r 7 + 9 c 2 c s = o; e) la rigata razionale normale del 4 0 ordine con co 1 coniche direttrici, intersezione della M 3 di piani : 1 C0 Ci 6 cz II 6 c s c 6 c 1 I colla quadrica d c 6 9 c 2 c s = 0, all'infuori degli stessi due piani considerati in a). D'altra parte lo spazio stesso c 3 = c 4. = o incontra la M 5 3 dei piani osculatori di y?, all'infuori dei due piani a), secondo una sua direttrice,

- i6 3 - contenuta nella rigata e). Se ne conclude che le generatrici di quest ultima rigata sono trisecanti del sistema dei piani osculatori di y 7 (poiché ne incontrano 2 piani osculatori fissi, e un terzo variabile); mentre dei due regoli della quadrica b), uno si compone di rette incontranti due piani osculatori, l'altro di rette che non ne incontrano in generale alcuno. La rigata e) e i due regoli di b) descriveranno perciò, al variare dei due punti [o] e [7] sopra y7, sistemi di rette tutti distinti, che (in relazione al numero dei piani osculatori di y? incontrati) designeremo rispettivamente con S 3, S 2, S 0. Le rette di tali sistemi sono immagini di fasci di forme binarie dei y ordine a sesta spinta identicamente nulla, contenenti rispettivamente 3, 2 oppure nessuna forma con radice quintupla. 3. Per lo studio ulteriore della M 4 e di questi sistemi di rette, conviene approfittare della circostanza che le (1) sono lineari rispetto a c s,c 6,c 7 > e consentono di esprimere razionalmente queste 3 coordinate mediante le altre, quali parametri omogenei: il che, geometricamente, significa che la M 4 si proietta univocamente dal piano 567 :TC, osculatore a y~ nel suo punto (generico) [7], sopra un S 4, che possiamo supporre sia lo spazio c s = c 6 = c 1 = 0. Le sezioni iperpiane di M 4, sue intersezioni cogli spazi 2 X& c k = o, si proiettano nelle ipersuperficie del sistema lineare ottenutoeliminando c s,c 6, c 7 fra la EX* ci = 0 e le (1), cioè: (2) (X 0 c 0 -h X x c t + X 2 c 2 + X 3 c 3 -f X 4 c 4 ) (c 2 oc 3 4-2 e] 3 c 0 e* c 2 ) + + *s<p(0 + X é 'K0 + Vx00 = <> dove cp, ty, x sono ìorme di 4 0 grado nelle c Q,, c 4. Le intersezioni variabili di queste ipersuperficie (essendo proiezioni di superficie di ordine 8 da un loro punto semplice) sono superficie del 7 0 ordine ; e il sistema (2) avrà perciò una superficie base complessiva di 9 0 ordine, luogo delle immagini delle rette di M 4 appoggiate al piano 7c. Poiché tali rette si ripartiscono fra i 2 sistemi S 3 e 2 2, dovrà la F? spezzarsi deipari in due parti distinte. E invero: la M 5 3 dei piani osculatori a y? si proietta dal piano K nella M 3 dei piani osculatori alla y+ (di equazioni a. p' :, o ^ / ^ 4) proiezione di y? ; perciò le rette di S 3 appoggiate a TT, e appoggiate quindi anche ad altri due piani della M!', avranno per immagini i punti della superficie doppia di M 3, che è una < > 4, proiezione generica della ben nota «superficie di Veronese»; detta <D 4 contiene co 2 coniche, delle quali co 1 nei piani osculatori di y 4. Invece le rette del sistema S 2, appoggiate a K e a un altro piano osculatore assegnato di y?, formano un regolo del tipo b) (n. 2), avente per traccia su questo secondo piano una retta, che pel regolo b) è lo spigolo [o] [2] della piramide fondamentale delle coordinate. Poiché [o] è un punto generico della curva y? e [2] l'intersezione del piano

- 16 4 - osculatore a y 7 in quel punto colio spazio S 5 osculatore nel punto fisso [7], cosi, nella proiezione da TC, le rette del tipo [o] [2] avranno per immagina le rette congiungenti i singoli punti di y 4 colle tracce dei rispettivi piani osculatori sopra un piano osculatore fisso. Queste tracce hanno per luogo una conica 8; quelle congiungenti saranno le generatrici di una rigata R' i cui punti saranno immagini delle rette di S 2 appoggiate a TC; e <D 4 e R 5, formeranno insieme la superficie base del sistema lineare (2). Entrambe queste superficie sono, proiettate dal punto [4] secondo il cono cubico (co 1 di piani): (3) ci c 3 + 2 c\ - 3 c 0 e, c 2 = o il cui vertice sarà perciò punto doppio di RE La rigata razionale R $ è normale per SO, e caso particolare di quella considerata da Severi (*) come una delle superficie di S 4 dotate di un solo punto triplo apparente; la quartica piana direttrice riscontrata da Severi è qui costituita dalla conica 8, insieme con una generatrice - la tangente a 5 nel punto fondamentale [4] - contata 2 volte ( a >. Le superficie <& 4 e R 5 hanno a comune la conica 8, e si toccano lungo la quartica y 4, nei punti delia quale hanno i piani osculatori di questa come piani tangenti comuni. Per la R $ ciò è ovvio, poiché le sue generatrici stanno, per costruzione, nei piani osculatori di y 4. Quanto a O 4, essa ammette lo stesso gruppo proiettivo co^ che muta in sé y 4 ; il piano tangente ad essa in un punto di y 4 deve quindi essere unito per il sottogruppo co 2 che lascia fisso questo punto, e deve quindi coincidere col piano ivi osculatore a y 4. 4. Le rette della varietà M 4 non appoggiate al piano TI sono proiettate da questo piano su S 4 secondo rette incontrate dalle V 3 del sistema lineare (2) in un solo punto variabile, e perciò trisecanti della superficie base complessiva < > 4 + R s. È perciò ovvio che la loro distribuzione nei diversi sistemi 2 dovrà corrispondere ai vari modi di ripartire queste 3 intersezioni fra O 4 e R 5. Indichiamo con h (^ o) il numero delle intersezioni delle suaccennate rette proiezioni con <E> 4 ; il numero delle loro intersezioni con R 5 sarà perciò 3 h ; e poiché la M 3 dei piani osculatori di y 4 passa doppiamente per O 4 e semplicemente per R 5, il numero dei piani osculatori di y 4 incontrati dalle stesse rette fuori della superficie base complessiva, quindi (1) Intorno ai punti doppi impropri di una superficie..., «Rend. Cire. Mat. di Palermo», vol. 15 0 (1901); cfr. in part. n. 13. (.2) Rappresentata parametricamente y4 colle solite equazioni -a = pò le equazioni di R 5 possono ricevere la forma: essendo.0, u i due parametri. Ci 2 3 c4 P PHI + W) p.3(i + 3«) P 4 (1+6/O

- i6 5 ~ anche il numero dei piani osculatori di y 7 incontrati dalle corrispondenti rette oggettive di M 4, sarà = 6 ih (3 - h) 3 h. Per le rette del sistema 2 3, incontranti 3 piani osculatori di y 7, sarà 3 /; = 3, onde è = 0; esse si proiettano perciò nel sistema 2, delle trisecanti di R 5, che è del i ordine ^h In particolare, le rette di 2 3 appoggiate al piano n hanno per immagini i singoli punti di O 4, unitamente alle trisecanti di R s passanti rispettivamente per essi. Queste trisecanti, immagini dei punti di n, e rette fondamentali del sistema lineare (2), non sono altro che le generatrici del cono (3). Per le rette del sistema 2 0, non incontranti, in generale, piani osculatori di y 7, è 3 h = o, h 3 ; esse si proiettano perciò nel sistema 2 G delle trisecanti di <I> 4, che è pure di i ordine^. In questo sistema sono comprese anche le generatrici di R 5, tangenti a 4 nei punti della quartica y 4 e appoggiate ancora ad essa nei punti della conica 5. Le rette di 2 0 devono distribuirsi in co 2 regoli, proiezioni di altrettanti esistenti sulle quadriche del tipo é) (n. 2); e vedremo subito in qual modo. Per le rette del sistema 2 2, incontranti 2 piani osculatori di y 7, è 3 h = 2, h i, esse si proiettano perciò nel sistema 2 2 delle corde di R 5 appoggiate semplicemente a O 4. Anche queste devono distribuirsi in co 2 regoli, aventi rispettivamente i precedenti come regoli di direttrici. Per i regoli contenuti in 2 2 valgono le proprietà seguenti : Ogni retta r di 2 2 appartiene a uno (solo) di questi co 2 regoli. Essa si appoggia infatti a 2 generatrici g x, g 2 di R 5, il cui spazio S 3 incontra <D 4 in una quartica di 2 a specie (razionale); poiché g x e g 2 sono trisecanti di <I> 4 e di questa quartica, la rigata che ha per direttrici gì 9g 2 e tale quartica é un regolo, contenente la r e contenuto in 2 2. Ed è anche il solo; perché lo spazio S 3 di un regolo contenuto in 2 2 deve incontrare R 5 secondo una linea bisecante le generatrici del regolo stesso, e non incontrante una sua direttrice rettilinea generica, che é retta di 2 0 ; perciò secondo una coppia di rette, generatrici di R s : le sole 2 appoggiate ad r. Gli oo 2 regoli del sistema 2 2 stanno dunque negli spa^i S 3 determinati dalle coppie di generatrici della rigata R 5. L'ordine del sistema 2 2 sarà pertanto eguale al numero dei suoi regoli passanti per un punto generico di S 4 ; e perciò anche - poiché le direttrici di questi regoli costituiscono il sistema 2 0, che é del i ordine - al numero dei regoli di 2L passanti per una retta generica s di quest'ultimo sistema. Ora, da questa retta la rigata R 5 é proiettata su di un piano secondo un inviluppo di 5* classe, razionale, e avente perciò 6 rette doppie; vi sono quindi in R 5 sei coppie di generatrici contenute in spazi S 3 passanti ^1) SEVERI, loc. cit. (2) ASCIONE, «Rend. R. Acc. dei Lincei», ser. ~y x, voi. 6 (1897)1. Or. pure SEVERI,, loc. cit.

i66 per s, e da queste coppie, colla costruzione applicata poc'anzi a g t, g 2, si ottengono altrettanti regoli contenuti in S 2 e di direttrice s (ovvero, il che fa lo stesso, regoli di 2 0 contenenti la 5). Risultano cosi esaurite, sopra la M 4, le otto'rette passanti per un punto generico, poiché i sistemi S 0 e 2 3 sono del i ordine, e S 2 del 6 ordine. Per un punto generico di M 4 passano sei quadriche del tipo b); e precisamente: una sola retta del sistema S 0, comune a tutte queste quadriche, e sei rette del sistema E 2, una su ciascuna di quelle quadriche. La proiezione eseguita ci mostra anche l'esistenza in S 4 di un quarto sistema di rette, pure trisecanti della superficie complessiva <D 4 4- R 5 ; il sistema 2, delle corde di 4 appoggiate semplicemente a R 5. Ma questo sistema si spezza in due altri, entrambi di ordine %cro, e composti delle rette contenute rispettivamente nei piani osculatori di y 4, e nei piani del cono cubico (3). Invero, ciascuno di questi piani, sia degli uni che degli altri, contiene una conica di O 4 e una generatrice di R $ ; tutte le rette ivi contenute sono dunque corde di O 4 appoggiate a R 5. E non ve ne sono nemmeno altre. Infatti le corde di <& 4 passanti per un punto assegnato* di S 4 si distribuiscono nei piani di 3 coniche di <& 4 stessa, aventi a comune una retta, trisecante di O 4 (proprietà ovvie, quando si pensi che da quel punto O 4 deve proiettarsi in una superficie di Steiner); se il punto assegnato sta su R*, questa trisecante è generatrice di R s, e tangente a <1> 4 ; perciò di quelle 3 coniche solo 2 sono distinte (ed è precisamente quella contenuta in un piano osculatore di y 4 che ne assorbe 2 fra le 3. 5. La varietà M 4 considerata, e tutti i sistemi di rette in essa contenuti, sono invarianti rispetto al gruppo proiettivo oo 3 di S 7 trasformante in sé la curva y?. Una retta generica del sistema 2 3 è invariante rispetto al gruppo diedrico G 6 che permuta nei vari modi i 3 piani osculatori y? ad essa incidenti. Per una retta generica del sistema 2 0 passano 6 regoli contenuti in 2 0, giacenti su quadriche del tipo ), ciascuno dei quali ha 2 generatrici contenute in piani osculatori di y?. Si hanno così, in corrispondenza ad ogni ogni retta di 2 0, sei coppie di piani osculatori, le quali, a 2 a 2, formano quaderne costituenti un unico continuo, e proiettivamente equivalenti. Da ciò si trae che ogni retta di 2 0 è invariante per un gruppo icosaedrico di proietti vita su y"; e il gruppo di 12 punti invariante su y? è dato dai punti di osculazione dei 12 piani anzidetti. Una retta del sistema 2 2 è invariante per la sola involuzione avente per elementi doppi, nel sistema dei piani osculatori di y", i 2 piani a cui quella retta si appoggia.